XII^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
N. 38
__________
SEDUTA Di MARTEDì 12 MARZO
2024
PRESIDENZA
DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO
Inizio lavori h. 15,35
Fine
lavori h. 19,48
INDICE
CIRILLO Salvatore, Segretario questore
ALECCI Ernesto (Partito
Democratico)
BRUNI Amalia (Partito Democratico)
CIRILLO Salvatore (Forza Italia)
LO SCHIAVO Antonio (Gruppo
Misto)
MOLINARO
Pietro Santo (Lega Salvini)
STRAFACE Pasqualina (Forza
Italia)
ALECCI Ernesto (Partito
Democratico)
BRUNI Amalia (Partito
Democratico)
MAMMOLITI Raffaele (Partito
Democratico)
MONTUORO Antonio (Fratelli
d’Italia), relatore
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
MURACA Giovanni (Partito
Democratico)
RASO Pietro (Lega Salvini),
relatore,*
TAVERNISE Davide (Movimento
Cinque Stelle)
DE NISI Francesco (Coraggio
Italia), relatore,*
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
BRUNI Amalia (Partito Democratico)
CAPUTO Pierluigi (Forza Azzurri), relatore,*,*,*,*,*
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia), relatrice
GRAZIANO Giuseppe (Unione di
Centro)
LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo
Misto)
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
VARÌ Rosario, Assessore allo
sviluppo economico e attrattori culturali
BRUNI Amalia (Partito
Democratico)
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
NERI Giuseppe (Fratelli
d’Italia)
STRAFACE Pasqualina (Forza
Italia), relatrice,*
BRUNI Amalia (Partito
Democratico)
STRAFACE Pasqualina (Forza
Italia), relatrice,*,*
GRAZIANO Giuseppe (Unione di
Centro), relatore
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
GENTILE Katya (Forza Italia),
relatrice
LO SCHIAVO Antonio (Gruppo
Misto)
MOLINARO
Pietro Santo (Lega Salvini)
CIRILLO Salvatore (Forza Italia)
DE FRANCESCO Luciana (Fratelli
d’Italia), relatrice
CAPUTO Pierluigi (Forza Azzurri)
BRUNI Amalia (Partito
Democratico)
MOLINARO
Pietro Santo (Lega Salvini)
LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo
Misto),*
PRINCI Giuseppina, Vicepresidente della Giunta regionale,*
CIRILLO Salvatore (Forza Italia)
STRAFACE Pasqualina (Forza
Italia)
ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico),*
PRINCI Giuseppina, Vicepresidente della Giunta regionale,*
DE NISI Francesco (Coraggio
Italia), relatore
Presidenza del presidente Filippo
Mancuso
La seduta inizia alle 15.35
Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a
dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
(È approvato senza osservazioni)
Dà lettura delle comunicazioni.
Chiede l’inserimento di un
ordine del giorno che impegna il Presidente della Giunta regionale a farsi
promotore, nelle sedi competenti, di tutte le iniziative necessarie per
l’inserimento della fibromialgia nei LEA (Livelli essenziali di assistenza),
ritenendo che la proposta di legge sulla fibromialgia, posta all’ordine dei
lavori, non abbia risorse economiche sufficienti.
Pone ai voti l’inserimento dell’ordine del giorno che
è inserito.
Chiede l’inserimento della
mozione numero 80, volta all’individuazione delle aree per gli impianti di
fonti rinnovabili.
Pone ai voti l’inserimento della mozione che è
inserita.
Chiede l’inserimento della mozione numero 81 sul
Centro Sistema bibliotecario vibonese.
Pone ai voti l’inserimento della mozione che è
inserita.
Chiede l’inserimento della mozione numero 79 sulle
misure a sostegno delle attività in regime di concessioni demaniali marittime,
fluviali e lacuali ad uso turistico ricreativo.
Pone ai voti l’inserimento della mozione che è
inserita.
Chiede l’inserimento della
mozione numero 78 sulla salute delle donne affette da tumore della mammella.
Pone ai voti l’inserimento della mozione che è
inserita.
Chiede l’inserimento della mozione numero 77 sul Fondo
per la non autosufficienza.
Pone ai voti l’inserimento della mozione che è
inserita.
Illustra la proposta,
licenziata dalla seconda Commissione, relativa al Rendiconto esercizio 2022 dell'Azienda Territoriale per
l'Edilizia Residenziale Pubblica della Regione Calabria.
Informa che il
provvedimento si compone della delibera di Giunta regionale, delle relazioni
istruttorie del Dipartimento infrastrutture e lavori pubblici,
del Dipartimento economia e finanze e del parere del Revisore unico
dei conti dell’Azienda.
Comunica, quindi,
che il Revisore unico dei conti non ha rilevato gravi irregolarità contabili o
anomalie gestionali e, avendo verificato il rispetto dei limiti di
spesa previsti dall’articolo 6 della legge regionale
numero 43 del 2016 in materia di spese del personale e spese per
il funzionamento, ha attestato la corrispondenza del rendiconto alle
risultanze della gestione e espresso giudizio
positivo all’approvazione.
Comunica, inoltre,
che il Dipartimento infrastrutture e lavori pubblici ha
espresso parere favorevole all’approvazione del Rendiconto di gestione
dell’esercizio finanziario 2022 e che il Dipartimento economia e
finanze ritiene possibile procedere, da parte della Giunta Regionale, alla
trasmissione del rendiconto per l’esercizio 2022 ATERP Calabria al Consiglio
Regionale, ai sensi dell’articolo 57, comma 7, della legge regionale 4 febbraio
2002, numero 8.
Ritiene che i dati relativi alla gestione Aterp 2023 siano piuttosto allarmanti e, a tal proposito, evidenzia le carenze e i disagi che si registrano sugli alloggi di edilizia residenziale pubblica, soprattutto in giornate piovose come quella odierna.
Nel sottolineare ed apprezzare l’operato di altre Regioni, tra cui la Lombardia, che hanno usufruito dei benefici concessi dal Superbonus 110 per cento per il miglioramento e la messa in sicurezza degli edifici di edilizia residenziale pubblica, anticipa l’intenzione di presentare una mozione per la costituzione di un gruppo di lavoro in tal senso.
Esprime, preliminarmente, apprezzamento per il protocollo interistituzionale sottoscritto tra la Regione Calabria, l’Aterp e l’osservatorio regionale sulla violenza di genere per fa fronte ai disagi abitativi delle donne vittime di violenza.
Nell’auspicare
la fine della gestione commissariale, evidenzia che, nonostante la sua
approvazione, il Rendiconto dell’esercizio finanziario dell’Aterp
presenta diverse criticità, come la costante difficoltà nella riscossione dei
canoni di locazione degli immobili, probabilmente causata anche della
crisi economica dovuta alla pandemia Covid 19, posto che la percentuale di
potenziale loro inesigibilità si attesta al 96,81 per cento. Altresì, riferisce
che la Corte die conti nella parifica al rendiconto ha accertato residui attivi
(cioè, crediti esigibili e non incassati) per oltre 85 milioni di euro,
probabilmente, a suo dire, riconducibili alla scelta operata dal Governo Meloni
di cancellare il Fondo sostegno affitti e morosità incolpevole.
Evidenzia,
altresì, gli effetti dannosi legati all’abusivismo e giudica necessario
affrontare, quale sfida
urgente e imperativa, l'emergenza abitativa, acuita dalla crisi economica, che
affligge le fasce più deboli della comunità.
Illustra, quindi, alcuni dati specifici
relativi agli alloggi di edilizia popolare e, nel ribadire la necessità
di interventi immediati, informa l’Aula che il Partito Democratico ha stilato
il Piano nazionale per il diritto alla casa nell’intento di investire
sull’edilizia residenziale pubblica, all’insegna dell’inclusività e della tutela
dell’ambiente, attraverso la previsione di nuove abitazioni più adatte alle
mutate esigenze abitative, da supportare attraverso risorse finanziarie adeguate e un
impegno politico concreto.
Nel ricordare la discussione svoltasi in seno alla seconda Commissione consiliare, pur esprimendo apprezzamento per le indicazioni programmatiche della neo Commissaria, soprattutto in merito al recupero dei crediti e per la firma del protocollo di intesa con Aterp, ritiene che persistano diverse criticità che necessitano di interventi immediati, al fine di evitare il loro aggravamento.
A tal proposito, evidenzia la carenza di risorse umane che si ripercuote sulla governance e sulla capacità di realizzare gli obiettivi prefissi, tenendo conto degli aspetti evidenziati dal Revisore dei conti.
Pone
ai voti il provvedimento che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Illustra
il provvedimento adottato dalla Giunta regionale che consiste
nell’aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti per adeguarlo
alle indicazioni delle Direttive europee del pacchetto “Economia circolare”,
con la finalità della chiusura del ciclo dei rifiuti urbani nel territorio
regionale.
Precisa,
quindi, che il Piano è accompagnato dal processo di VAS con la finalità di
consentire alle amministrazioni preposte alla cura degli interessi ambientali
di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e di promuovere lo
sviluppo sostenibile.
Riferisce
che il Piano è composto dalla Relazione di Piano-Sezione rifiuti urbani, dal
Rapporto Ambientale, da sei Allegati,
dalla Relazione tecnica e dalla Sintesi non tecnica.
Precisa, poi, che tra i punti chiave dell'aggiornamento
vi sono: l’adeguamento dei contenuti del Piano del 2016 al nuovo quadro
normativo comunitario di riferimento; l’aggiornamento del quadro conoscitivo
del Piano del 2016, risalente al 2014, acquisendo dati di monitoraggio per una
rappresentazione dettagliata ed attuale dell’intero ciclo di gestione dei
rifiuti urbani, dalla produzione sino al trattamento finale, con particolare
riferimento all'analisi degli indicatori rilevanti e alle ragioni che hanno determinato
i ritardi dell'attuazione del Piano del 2016; il miglioramento delle
performance nella gestione dei rifiuti in ambito regionale nel rispetto
dell'ordine di priorità comunitaria della gestione dei rifiuti, privilegiando
iniziative volte al sostegno dell'allungamento di vita dei beni e alla
riduzione della produzione di rifiuti, contrastando le diverse forme di
abbandono (prevenzione); il miglioramento della qualità e quantità della
raccolta differenziata sul territorio regionale e incentivare l'adozione di
sistemi puntuali per la tariffazione del servizio secondo il principio
"paghi per quanto produci"; il raggiungimento di nuovi obiettivi per
la preparazione per il riutilizzo e il riciclo dei rifiuti urbani fissati dalla
nuova normativa; la gestione sostenibile della frazione umida del rifiuto
urbano, privilegiando, laddove possibile, l'auto-compostaggio e il compostaggio
di comunità; la realizzazione di una rete impiantistica a servizio dei flussi
della raccolta differenziata per massimizzare il recupero di materia di rifiuto
da inviare alle filiere del riciclaggio; la riduzione dei rifiuti urbani
biodegradabili (di seguito RUB) da conferire in discarica attraverso la
raccolta differenziata delle frazioni biodegradabili del rifiuto urbano e il loro
invio ad operazioni di recupero di materia in idonei impianti; il divieto di
smaltimento in discarica di tutti i rifiuti idonei al riciclaggio o al recupero
di altro tipo.
Chiede che il presidente Occhiuto, che ha la delega all’ambiente, oppure, in alternativa, il Presidente della Commissione ambiente, chiariscano i contenuti del provvedimento in discussione, considerato che, a suo avviso, al di là della relazione tecnica, illustrata dal consigliere Raso, occorre precisare come si intendano raggiungere gli obiettivi indicati anche in merito agli ecodistretti.
Ritenuto che la realizzazione delle infrastrutture entro il 2025 sia difficile se non impossibile, evidenzia la necessità di puntare sulla gestione pubblica e annuncia a nome del gruppo del Partito Democratico il voto di astensione.
Si sofferma su alcuni aspetti, a suo avviso, fondamentali quali l’impatto ambientale e la tutela della salute, ricordando che la Comunità europea chiede di concretizzare il concetto di economia circolare.
Riferito che la Calabria non esporta più i rifiuti al di fuori del territorio calabrese, giudica non necessario il raddoppio dell’inceneritore di Gioia Tauro, precisando che il ciclo di smaltimento dei rifiuti solidi urbani prescinde da esso.
Sottolineato, quindi, che l’obiettivo cardine del Piano è l’eliminazione delle discariche, evidenzia taluni aspetti del territorio regionale che contribuiscono a rendere difficile la riduzione degli scarti.
Auspica, infine, che ci possa essere una rapida rivisitazione dell’intero sistema che coniughi adeguatamente le esigenze connesse ai conti pubblici con quelle relative all’ambiente e alla salute umana.
Precisato che i risultati previsti nel Piano saranno riscontrabili già a fine anno 2024, precisa che l’attività prevista consentirà la riduzione della Tari.
Ritiene, quindi, che l’inceneritore sarà un’opera efficace ed efficiente per il territorio calabrese.
Pone in votazione il
provvedimento che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Illustra la
proposta, riguardante la modifica dei confini territoriali dei Comuni di
Filadelfia, Francavilla Angitola e Polia, finalizzata ad accogliere la richiesta di alcuni cittadini residenti nelle frazioni vicine al
Comune di Filadelfia, ma non in esso ricadenti e che, per tale vicinanza,
usufruiscono di fatto di tutti i servizi del Comune limitrofo che vivono con
senso di appartenenza. Evidenzia che si tratta di una sorta di regolarizzazione
dello stato di fatto e auspica che l’iter prosegua celermente.
Dà lettura del provvedimento, con il quale si propone di approvare, ai sensi ai sensi dell’art. 40 della legge regionale 5 aprile 1983, n. 13, la deliberazione di effettuazione del previsto referendum consultivo obbligatorio sulla proposta di legge n. 230/12^, limitato ai soli elettori residenti nelle contrade Fria del Comune di Francavilla Angitola e ai cittadini residenti nelle contrade Piano Bosco, Pantani e Fella’ del Comune di Polia, precisando i contenuti del quesito formulato nel referendum.
Non condivide l’obiettivo che i consiglieri proponenti si prefiggono di realizzare con la proposta, ritenendo opportuno il confronto anche con le comunità che non condividono la modifica territoriale.
Ricordato che sono da prediligere le fusioni o unioni di Comuni anziché le modifiche di confini che rischiano, a suo avviso, di depauperare ulteriormente, dal punto di vista demografico, alcuni Comuni a vantaggio di altri, evidenzia che il Sindaco di Francavilla Angitola ha espresso parere contrario alla modifica dei confini a nome di tutta la cittadinanza. Dichiarato, quindi, che avrebbe apprezzato maggiormente una proposta di fusione tra i Comuni interessati, dichiara il suo voto di astensione.
Precisato, in particolare, che i bambini dei territori interessati frequentano la scuola e svolgono, prevalentemente, la loro vita sociale nel Comune di Filadelfia, reputa opportuno procedere alla regolarizzazione, dal punto di vista amministrativo, di una situazione, di fatto, già esistente.
Esprime, allo stesso tempo, la propria condivisione per la fusione dei Comuni, finalizzata al miglioramento della gestione amministrativa.
Pone ai voti il provvedimento che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Ricorda che il
decreto legislativo numero 322 del 1989 stabilisce che spetta a ciascuna
Regione istituire con propria legge gli Uffici di statistica.
Sottolineate le
funzioni precipue del Sistema statistico regionale, quale, in particolare,
quella di garantire la disponibilità delle informazioni statistiche necessarie
al processo di programmazione nonché a quello di monitoraggio, controllo e
valutazione delle politiche regionali, evidenzia che la proposta è finalizzata
a rendere disponibile un enorme patrimonio di dati, trasformando l’informazione
in conoscenza, attraverso il coinvolgimento di tutte le Istituzioni
interessate.
Elenca, quindi, gli elementi
innovativi della proposta in discussione come la promozione dell'uso dei dati
statistici, attraverso il portale Calabria Open Data, e la collaborazione
dell'Ufficio di Statistica regionale con il Consiglio regionale per monitorare
l'attuazione delle leggi regionali.
Espresso
apprezzamento e condivisione per la proposta di legge in esame, sottolinea
l’indispensabilità dei dati per qualsiasi iniziativa di natura politica.
Evidenziata la
necessità di supportare il Sistema statistico regionale e registrato il
notevole ritardo della Calabria al riguardo, riferisce di essersi avvalsa dei
dati del portale
Calabria Open Data per la predisposizione della proposta legislativa sui senza
fissa dimora.
Comunica,
pertanto, il voto favorevole del Partito democratico.
Sottolineata la valenza della proposta legislativa in discussione, evidenzia la carenza di dati nel territorio regionale in vari campi, in particolare ai fini dell’istituzione del Registro tumori.
Evidenziata l’universalità dei fruitori del Sistema statistico, esprime il suo voto favorevole.
Posti ai voti gli articoli 1, 2 e 3, che sono approvati, passa all’emendamento all’articolo 4, protocollo numero 5843/A02, a firma dei consiglieri Mancuso e Caputo.
Illustra l’emendamento finalizzato a sopprimere al comma 1 dell’articolo 4 le parole da “in” a “Giunta”.
Posto ai voti l’emendamento protocollo numero 5843/A02, che è approvato con il parere favorevole della Giunta, passa all’emendamento protocollo numero 5843/A04, sempre a firma dei consiglieri Mancuso e Caputo.
Illustra l’emendamento finalizzato a sopprimere al comma 2 dell’articolo 4 le parole da “facendo” ad “attuazione”.
Posto ai voti l’emendamento protocollo numero 5843/A04, che è approvato con il parere favorevole della Giunta, pone ai voti l’articolo 4, che è approvato per come emendato.
Posti, quindi, ai voti gli articoli 5 e 6 che sono approvati, passa all’emendamento all’articolo 7, protocollo numero 4583/A06, sempre a firma dei consiglieri Mancuso e Caputo.
Illustra l’emendamento finalizzato a sopprimere il comma 3 dell’articolo 7.
Posto in votazione l’emendamento protocollo numero 4583/A06, che è approvato con il parere favorevole della Giunta, pone ai voti l’articolo 7 che è approvato per come emendato.
Posto, quindi, ai voti l’articolo 8, che è approvato, passa all’emendamento all’articolo 9, protocollo numero 4583/A08, sempre a firma dei consiglieri Mancuso e Caputo.
Illustra l’emendamento finalizzato a sopprimere il comma 3 dell’articolo 9.
Posto in votazione l’emendamento protocollo numero 4583/A08, che è approvato con il parere favorevole della Giunta, pone ai voti l’articolo 9 che è approvato per come emendato. Posto, quindi, ai voti l’articolo 10, che è approvato, passa all’emendamento all’articolo 11, protocollo numero 5843/A010, sempre a firma dei consiglieri Mancuso e Caputo.
Dà lettura dell’emendamento finalizzato a sostituire l’articolo 11.
Posto in votazione l’emendamento protocollo numero 5843/A010, che è approvato con il parere favorevole della Giunta, pone ai voti l’articolo 11, che è approvato per come emendato.
Indi, posti ai voti gli articoli 12 e 13, che sono approvati, pone ai voti la proposta di legge nel suo complesso, che è approvata per come emendata con richiesta di autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Ricorda, preliminarmente, l’iter dell’esame
abbinato delle proposte di legge in discussione nella Commissione di merito,
che ha portato all’individuazione della proposta di legge numero 267/12^ come
testo base, poi approvato all’unanimità.
Precisato che il provvedimento in discussione è
relativo al riordino di un importante strumento di politica regionale,
evidenzia l’importanza di un modello di sviluppo multisettoriale e inclusivo,
sottolineando che il provvedimento mira a promuovere il contesto economico
regionale e a rafforzare i sistemi produttivi, in particolare, attraverso il
sostegno alle imprese che intendono realizzare progetti innovativi.
Evidenziato che la
proposta tiene conto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, illustra, nel
dettaglio, le funzioni dell’istituenda Agenzia regionale, quali: promuovere gli
investimenti nel territorio regionale, in linea con gli indirizzi programmatici
predisposti dalla Giunta regionale, in particolare attraverso l’implementazione
delle aree di sviluppo industriale; l’esercizio delle funzioni amministrative
relative all’esproprio dei terreni riservati ai servizi alle imprese; il
sostegno alle attività in materia di efficientamento energetico, dando priorità
alle aree designate come APEA (aree produttive ecologicamente ben sviluppate);
l’attuazione di misure specifiche per l’insediamento di nuove imprese o l’avvio
di start up innovative, attraverso trasferimento di edifici
dismessi; promuovere l’internazionalizzazione delle imprese situate nelle
regioni industriali e facilitare la cooperazione tra le Istituzioni che
sostengono i progetti imprenditoriali.
Evidenziata la
necessità, a seguito della liquidazione del CoRAP,
di assicurarne la continuità delle funzioni e la tutela del personale,
illustra, nel dettaglio, la governance dell’Agenzia con le
relative funzioni.
Reputa che il provvedimento in discussione, di fatto, affievolisca l’azione riformatrice inizialmente avviata dal presidente Occhiuto e dalla maggioranza di governo, ristabilendo un modello organizzativo e funzionale che ricalca quello fallimentare adottato in passato per i Consorzi industriali e il Corap.
Stigmatizzate le censure rivolte al Partito democratico di esprimere esclusivamente un mero dissenso ai provvedimenti senza formulare proposte alternative, sottolinea come i fatti dimostrino, a suo dire, incontrovertibilmente il contrario, ricordando alcuni provvedimenti sui quali il gruppo del Partito democratico ha espresso un voto favorevole.
Giudicato l’atteggiamento della maggioranza poco incline all’ascolto e al confronto con le forze politiche di minoranza, ricorda la disponibilità offerta al fine di trovare elementi di condivisione sui provvedimenti in esame, stigmatizzando la decisione della Commissione di assumere come testo base quello della Giunta, senza la preventiva audizione delle Organizzazioni sindacali.
Ritenuto che il provvedimento sia privo di una reale azione riformatrice, censura il riferimento ad un Piano di investimento straordinario, di fatto, non allegato al provvedimento.
Giudicata fallimentare la riproposizione di un modello già sperimentato in passato, evidenzia la mancanza di garanzie in merito alla copertura finanziaria e al mantenimento del personale, ricordando l’impegno assunto dalla maggioranza di presentare un apposito emendamento per fornite adeguate rassicurazioni al personale.
Ritenuto che il Governo regionale debba misurarsi con i problemi reali, annuncia il voto contrario del gruppo del Partito Democratico.
Auspicata una riforma
incisiva per la Calabria, giudica la proposta, invece, inadeguata e
politicamente ricorsiva, registrando la prassi di risolvere le sorti di enti
che hanno ingenti masse debitorie attraverso una via apparentemente più
semplice: la liquidazione coatta amministrativa e la conseguente creazione di
un nuovo ente.
Chiede, pertanto, di
comprendere quali siano le novità introdotte dalla proposta che giudica, per
contro, anacronistica e ancorata a sistemi di gestione organizzativa tipici
degli anni Settanta.
Ritiene, poi, che, decorsi i
due anni di finanziamento previsti dalle norme, il nuovo ente non sarà capace
di autofinanziarsi, considerato che gli sono sottratte le competenze in materia
di depurazione.
Stigmatizza, poi, la scelta
di prevedere la figura di un Presidente onorifico, per il quale è prevista una
spesa pari a 50 mila euro l’anno, considerato che la rappresentanza legale e
tutta la gestione sarebbero affidate al Direttore generale. Contesta, giudicandola
illegittima, anche, la previsione normativa dell’articolo 11 della proposta che
prevede che la neonata agenzia possa riprendere le aree cedute, in cui non
siano state realizzate le opere previste nel termine di tre anni, allo stesso
prezzo di cessione, negando agli assegnatari il diritto di opposizione.
Infine, precisa che gli
interventi delle opposizioni non vanno considerati strumentali, ma di critica
costruttiva nell’interesse dei risultati.
Evidenziato che le finalità
della istituenda agenzia sono quelle di rafforzare il sistema produttivo
calabrese, attrarre nuovi investimenti e rendere più competitive le imprese che
investono in Calabria, sottolinea che tra i compiti ad essa affidati vi è
quello della gestione delle aree per consentire vantaggi di tipo competitivo,
attraverso la realizzazione di aree maggiormente attrezzate che possano
convincere nuovi investitori ad insediarsi in Calabria. Evidenzia, quindi, che
in assenza della riforma le attuali misure incentivanti a disposizione non
potrebbero essere sfruttate.
Riferisce, quindi, che in
Calabria è stato avviato, in sinergia con il Ministero dell'Interno, il
progetto per la sicurezza delle aree industriali, redatto, realizzato ed
appaltato per aree più sicure e sottolinea che soltanto la creazione di
un’agenzia può consentire di svolgere molteplici funzioni, tra cui la vendita
degli immobili, gli espropri, l’assegnazione dei locali e la fornitura dei
servizi.
Precisato, inoltre, in
risposta alle osservazioni del consigliere Lo Schiavo, che compito del
Presidente onorario sarà quello di attuare la strategia dell’agenzia, attraendo
investimenti, ritiene che le due proposte abbinate abbiano obiettivi analoghi
(la gestione delle aree e l’attrazione degli investimenti) ma non condivide,
ritenendola inattuabile, la previsione della proposta a firma del consigliere
Mammoliti di delegare la gestione delle aree industriali ai Comuni, indicati
più volte in Consiglio regionale quali enti locali meritevoli di supporto,
poveri di capacità amministrativa, di risorse umane e finanziarie.
In riferimento, poi, alle
critiche sollevate in relazione alla tutela occupazionale del personale del
CORAP, dà lettura dell’articolo 2, comma 8, della proposta in esame che prevede
che sia trasferito alla neonata Agenzia il personale che svolge attività
attinenti con le sue finalità, trasferendo ad ARRICAL il personale che svolge
funzioni inerenti alla depurazione.
Infine, invita tutti i
consiglieri a valutare le opportunità offerte dalla proposta e pertanto ad
approvarla.
Chiede il rinvio della proposta.
Pone in votazione la proposta di rinvio che è approvata.
(Il Consiglio rinvia)
Illustra la proposta, precisando che la fibromialgia è una patologia debilitante non ancora riconosciuta dal Sistema Sanitario Nazionale e non ricompresa nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Specifica, però, che, benché anche a livello nazionale vi siano proposte finalizzate al riconoscimento della fibromialgia come malattia “cronica e invalidante” e per il suo inserimento nei LEA, nelle more, si è voluto intervenire a livello regionale per riconoscere la rilevanza sociale della fibromialgia e dell’elettrosensibilità (EHS - che comporta una “intolleranza idiopatica ambientale con attribuzione ai campi elettromagnetici), e per offrire un supporto attraverso diverse azioni, quali: l’istituzione di ambulatori multidisciplinari dedicati alla patologia; la creazione, attraverso un Centro di coordinamento regionale, di una rete di ambulatori e di un percorso diagnostico-terapeutico assistenziale (PDTA); il riconoscimento della valenza sociale e dell’apporto delle associazioni e del volontariato che si occupano di fibromialgia e elettrosensibilità sul territorio regionale.
Prosegue informando che, per incrementare la sensibilizzazione, è prevista l’istituzione della giornata regionale per la lotta alla fibromialgia e alla elettrosensibilità, che si celebrerà annualmente, in corrispondenza con la giornata nazionale, il 12 maggio. Inoltre, comunica che, per monitorare l'incidenza epidemiologica a livello regionale, si è deciso di istituire il registro regionale per la fibromialgia e il registro regionale per la elettrosensibilità.
Informa, infine, che, nella ripartizione dei contributi previsti dal decreto del Ministero della salute dell’8 luglio 2022, è stato assegnato alla Regione Calabria un importo pari a 160.034,00 euro, finalizzato: all’organizzazione di percorsi terapeutici e riabilitativi di cura e diagnosi per le persone affette da fibromialgia; all’attività di studio della patologia; all’individuazione di uno o più centri specializzati idonei alla diagnosi e alla cura della fibromialgia, in grado di assicurare una presa in carico multidisciplinare dei pazienti.
Conclude precisando che la proposta è composta da 8 articoli e ha neutralità finanziaria e invita il Consiglio regionale ad approvarla per rispondere alle attese di tutte le persone che non hanno trovato alcun punto di riferimento nel sistema sanitario regionale calabrese.
Rimarcato che la proposta richiama in modo particolare la sua attenzione perché collegata all’esposizione ai campi elettromagnetici, suo oggetto d’interesse, manifesta alcune perplessità riguardo sia alla previsione di una giornata regionale dedicata alla malattia in concomitanza con quella nazionale sia all’esiguità delle risorse finanziarie, che ritiene incapaci di fornire le risposte attese dai pazienti. Preannuncia, pertanto, il suo voto favorevole, a condizione che i fondi a disposizione siano utilizzati per la strutturazione di servizi a supporto dei pazienti.
Giudicata, in premessa, la proposta particolarmente complessa, poiché inclusiva di problematiche sanitarie e sociali, sottolinea le difficoltà connesse alla diagnosi della patologia e la sua complessità. Inoltre, mette in rilievo le problematiche collegate all’aspetto economico. Preannunciato, quindi, il voto favorevole del gruppo del Partito Democratico, ritiene però che si debba entrare nel merito della destinazione dei fondi per innescare un processo virtuoso. In conclusione, censura che dal riparto dei fondi siano escluse le associazioni di volontariato, a suo avviso importantissime per il settore, e suggerisce di prevedere una discussione in terza Commissione sul possibile finanziamento di tali associazioni, attraverso il fondo destinato al welfare.
Ringraziati gli intervenuti, sottolinea l’importanza sociale di creare delle reti di assistenza.
Chiarisce, quindi, che i fondi ministeriali sono attribuiti con decreto dirigenziale allo studio, alla diagnosi e alla cura della fibromialgia.
Riconosciuta, infine, l’importanza delle associazioni di volontariato, spiega che la prima finalità della proposta di legge è creare la struttura necessaria per dare un punto di riferimento ai pazienti.
Comunica che all’articolo 1 è stato presentato un emendamento, protocollo numero 5595, a firma del consigliere Neri.
Illustra l’emendamento, spiegando che l'elettrosensibilità (EHS) è un disturbo neurologico caratterizzato da un quadro sintomatico simile alla fibromialgia e che molti malati affetti da elettrosensibilità, oltre ad essere fibromialgici, soffrono anche di Sensibilità chimica Multipla (MCS) per la quale è stato recentemente inaugurato un servizio dedicato presso il Policlinico Mater Domini di Catanzaro. Quindi, al fine di garantire pari tutela, ritiene necessario proporre un emendamento che sostituisca il comma 3 dell’articolo 1, stabilendo che gli ambulatori multidisciplinari possono essere coadiuvati da sportelli delle associazioni di volontariato che si occupano di fibromialgia e di elettrosensibilità, volti a fornire supporto e dare conforto al paziente affetto da fibromialgia e da elettrosensibilità con proprio personale volontario.
Pone in votazione l’emendamento che è approvato. Quindi, pone in votazione l’articolo 1 che è approvato per come emendato e gli articoli 2, 3, 4, 5, 6, 7 e 8 che sono approvati.
Pone, infine, in votazione la legge nel suo complesso che è approvata, per come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta di legge che mira a modificare e integrare la legge regionale numero 2 del 2016 istitutiva dei Registri tumori di popolazione della Regione Calabria per superare alcune criticità e carenze che hanno limitato l’attuazione della legge.
In particolare, spiega che la proposta di legge mira a ridurre le carenze della rete oncologica regionale in termini di tracciamento dei flussi, superando il vulnus legato alla assegnazione alla ASP di Catanzaro delle attività di coordinamento e controllo, che saranno, invece, affidate a un apposito Centro di coordinamento e di controllo regionale dei Registri Tumori, con sede presso il Dipartimento regionale competente, che avrà anche il compito sia di provvedere a selezionare e fornire a ciascun Registro tumori le risorse informative di base necessarie per il suo funzionamento sia di monitorare e valutare l’operato di ogni registro provinciale.
Precisa, ancora, che il Centro di coordinamento dovrà anche produrre una relazione dell’attività svolta che fissi dei piani di azione e definisca le soluzioni a eventuali criticità, specificando: il livello raggiunto dalla mappatura delle patologie tumorali nel territorio regionale; gli interventi della Giunta regionale nella programmazione sanitaria e nella rimodulazione dell’offerta sanitaria territoriale ed ospedaliera; le criticità riscontrate nella gestione del Registro tumori della Regione Calabria e, in particolare, le anomalie nella corretta e completa ricezione dei flussi di dati; le valutazioni di merito dell’impatto dell’ambiente sulla salute dei cittadini; le criticità verificatesi nella applicazione della legge.
Rimarca, infine, che l’allocazione dei Registri dei tumori in ciascuna provincia copre e riorganizza l’intero territorio regionale.
Infine, riferisce che la proposta di legge è strutturata in sette articoli e reca la clausola di invarianza finanziaria.
Ritiene utile e rilevante la proposta di modifica della legge regionale numero 2 del 2016, poiché tale intervento normativo porta all’unificazione di tutti i Registri delle Aziende.
Difatti, evidenzia come tale intervento rappresenti una vera e propria ripartenza anche per gli operatori addetti che, attraverso il confronto dei dati, identificano le situazioni delle diverse zone nonché le problematiche legate alla situazione ambientale, alla presenza di discariche e di radioattività.
A tal proposito, evidenziato l’impegno che la Regione Calabria ha sempre profuso, collaborando con l’Istituto superiore di sanità, attraverso il monitoraggio e lo studio di diverse aree contaminate e gestite da Arpacal, reputa necessario intervenire sul Piano relativo ai siti inquinati, al fine di addivenire in tempi brevi sia a un censimento dei pazienti affetti da malattie neoplastiche sia all’individuazione delle zone interessate per conoscerne la pericolosità e poter intervenire sui danni dell’ambiente.
Pone ai voti gli articoli 1 e 2, che sono approvati.
Riferisce che all’articolo 3 è stato presentato l’emendamento, protocollo numero 5654/A02, a firma della consigliera Straface.
Illustra l’emendamento modificativo del comma 2 dell’articolo 3 della legge regionale numero 2 del 2016, indicando un termine temporale definito per l’individuazione dei responsabili dei Registri tumori.
Recepito il parere favorevole della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento che è approvato.
Riferisce che dopo l’articolo 3 è stato presentato l’emendamento protocollo numero 5654/A04, a firma della consigliera Straface.
Illustra l’emendamento modificativo del comma 2 dell’articolo 3-bis della legge regionale numero 2 del 2016 sostituendo la parola “sensibili” con la parola “personali”.
Recepito il parere favorevole della Giunta regionale, pone ai voti l’emendamento che è approvato e, pertanto, l’articolo 3-bis è inserito.
Pone ai voti gli articoli 4, 5, 6 e 7 che sono approvati e la proposta di legge nel suo complesso, che è approvata per come emendata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta di legge volta alla protezione e alla tutela dell’ambiente terrestre e marino della regione.
Ricordato quanto finora realizzato e ribadite le misure di protezione intraprese dalla Regione Calabria per la tutela delle coste e dell’ambiente marino, riferisce che la proposta mira ad ampliare uno dei sei parchi marini calabresi denominato “Riviera dei Cedri” che, tenuto conto delle rare caratteristiche della zona interessata, include la grotta dell’Arcomagno, lo Scoglio dello Scorzone e l’area marino costiera della baia di Carpino-Ainella.
Annuncia il suo voto favorevole, precisando l’importanza di tale provvedimento anche in termini di una maggiore salvaguardia del patrimonio.
Pone ai voti gli articoli 1, 2 e 3 che sono approvati.
Preso atto della modifica della relazione illustrativa, pone ai voti il provvedimento nel suo complesso che è approvato con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il
Consiglio approva)
Illustra la proposta di legge che nasce dall’esigenza sia di regolamentare con maggiore puntualità il settore afferente il pascolo, a causa della sempre maggiore presenza di animali che vagano liberamente nei terreni pubblici e privati, senza alcuna identificazione, sia di tutelare il benessere animale, rafforzando la tutela delle proprietà dei fondi pubblici e privati che, a seguito dello spopolamento dei territori, dovuto a una emigrazione in cerca di lavoro, sono oggetto di continue occupazioni abusive.
Precisa, quindi, che tale obiettivo è perseguito regolamentando la delimitazione dei terreni a scopo di pascolo, con una semplice e gratuita comunicazione e dichiarazione da parte di chi usa o vorrebbe usare i terreni per pascolo di animali, evitando che questi possano essere abbandonati in modo incontrollato e abusivo.
Riferisce, inoltre, che nel testo normativo sono fissate disposizioni chiare in materia di trasporti di animali con automezzi e regole per l’istallazione o segnalazione della presenza di un recinto ad uso pascolo.
Precisato, poi, che la proposta non comporta oneri a carico del bilancio regionale, illustra gli 11 articoli di cui si compone il testo, precisando che: l’articolo 1 riguarda l’oggetto e le finalità; l’articolo 2, reca disposizioni in merito all’identificazione degli animali interessati al pascolo; l’articolo 3, reca disposizioni in merito alla documentazione di accompagnamento che devono avere i capi trasportati per ragioni di pascolo con gli automezzi; l’articolo 4, reca disposizioni in materia di delimitazioni di terreni per scopi di pascolo; l’articolo 5, reca disposizioni afferenti all’uso di fabbricati per stalla o ricovero di animali: l’articolo 6, fissa i divieti e limiti al pascolo; l’articolo 7, reca disposizioni in materia di controlli; l’articolo 8, stabilisce le sanzioni per l’inosservanza delle norme contenute nella proposta di legge; l’articolo 9, disciplina le norme transitorie; l’articolo 10, demanda alla Giunta regionale l’onere di approvazione del regolamento applicativo nel dettaglio delle norme contenute nella proposta di legge; l’articolo 11, reca la clausola di invarianza finanziaria.
Annuncia il suo voto favorevole ed esprime particolare apprezzamento per quanto previsto dall’articolo 6 circa il divieto di pascolo o transito nelle aree distrutte o danneggiate dagli incendi.
Pone in votazione gli articoli 1, 2, 3, 4, 5 e 6 che sono approvati.
Riferisce che all’articolo 7 è pervenuto l’emendamento protocollo numero 5579 a firma del consigliere Molinaro.
Illustra l’emendamento, modificativo del comma 1 dell’articolo 7, specificando che l’attività di controllo sarà svolta dagli enti stessi, secondo i relativi ordinamenti e nei limiti delle risorse finanziarie dei rispettivi bilanci.
Recepito il parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento, che è approvato, e l’articolo 7 che è approvato per come emendato.
Indi, pone ai voti gli articoli 8, 9, 10 e 11 che sono approvati, e la proposta di legge nel suo complesso che è approvata, come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Riferisce
che l’intervento normativo mira a garantire la corretta attività di gestione
della Regione e che, a tale scopo, sono stati individuati e analizzati i
principali effetti delle sovrapposizioni e delle incongruenze normative che
regolano diversi settori.
Riferisce,
altresì, che la proposta adempie agli impegni istituzionali assunti dal
Presidente della Giunta regionale, di concerto con i Ministeri competenti, in
forza del principio di leale collaborazione tra stato e Regioni.
Illustra
quindi gli articoli, precisando che: l’articolo 1 modifica la legge regionale
numero 28 del 1986, stabilendo norme volte a chiarire che la custodia dei
veicoli e delle strutture ricettive mobili, destinati all'accoglienza dei
turisti durante la chiusura stagionale delle strutture all'aperto, si estende
agli accessori e ai complementi dei suddetti veicoli, che possono essere conservati all'interno
della stessa struttura ricettiva; l'articolo 2 prevede la sostituzione
dell'articolo 13, comma 6-bis), della legge regionale del 13 settembre
1996, che regola l’accesso delle varie rappresentanze all’interno dei
Comitati di gestione, relativamente agli ATC insistenti nelle provincie della
Regione Calabria; l'articolo 3 integra la legge regionale
numero 29 del 2001 sulla tutela e l'incremento della pesca e della fauna
nell'interno della Calabria, in particolare regolamentando la pesca della carpa
nelle acque interne della Calabria; l'articolo 4 modifica la legge regionale
numero 11 del 2011, il cui scopo è specificare che, poiché l'attività è svolta
come esercizio di funzioni di Autorità pubblica, il diritto dei cittadini di
ottenere informazioni deve essere rispettato e i costi di pubblicazione devono
essere sostenuti dalla Regione Calabria -. A tal proposito, riferisce che
nell’emendamento che sarà sottoposto all’Aula è specificato che la
pubblicazione degli atti delle Aziende sanitarie locali, delle associazioni e
delle società appartenenti al GAP, nonché dei provvedimenti giudiziari emessi
dalla Corte costituzionale, è gratuita, e che, tranne nei casi sopra citati, è
previsto il pagamento di una tassa preliminare, ovvero una tassa di inserzione
determinata dalla Giunta regionale; di conseguenza, l'articolo 18, paragrafo 3,
è abrogato - ; l'articolo 5 prevede modifiche alla legge regionale numero 39 del 2012 per quanto
concerne l’istituzione del meccanismo di valutazione tecnica VAS-VIA-AIA-VI, in
particolare abrogando l'articolo 1, comma 2, relativo alle spese per il
trattamento accessorio dei componenti del meccanismo tecnico di valutazione;
l’articolo 6 detta norme di carattere ordinamentale che modificano e integrano
la legge regionale numero 48 del 2019 (Disposizioni in materia funeraria e
polizia mortuaria), al fine di prevedere la definizione e la regolamentazione
delle sale del commiato intervenendo, altresì, per rendere più snelle le
procedure relative alla situazione strutturale e gestionale dell’attività
funeraria e introducendo un articolo specifico, finalizzato a dettare i
requisiti tecnico-strutturali delle sale del commiato; l’articolo 7 detta norme
di carattere ordinamentale che prevedono la modifica dell’articolo 16 della
legge regionale numero 9 del 2023 prevedendo che le spese sostenute dai Comuni
in relazione alle emergenze siano comunque poste in essere nel rispetto dei
criteri e delle procedure stabilite dal competente Dipartimento regionale in
materia di protezione civile nonché il sostegno delle spese sostenute dai
Comuni in relazione alle emergenze di cui alla lettera a), comma 1
dell’articolo 2; l’articolo 8 definisce l’ambito di applicazione della legge
regionale numero 22 del 2023 (Norme in materia di aree protette e Sistema
regionale della biodiversità) chiarendo meglio la portata delle norme
regolamentari che saranno approvate ai sensi dell’articolo 14 della predetta
legge regionale; l’articolo 9 detta norme di modifica della legge regionale
numero 25 del 2023, al fine di adattare le previsioni di legge regionale alle
modifiche organizzative intervenute a livello di legislazione statale e
prevedendo una più attiva e concreta partecipazione delle parti sociali al
Tavolo regionale per i servizi e le politiche del lavoro; l’articolo 10 apporta
modifiche alla legge regionale numero 39 del 2023, volte a consentire una più
agevole attuazione delle disposizioni riguardanti le procedure di elezione
degli organi del Consorzio di bonifica della Calabria, nonché a meglio definire
il riparto delle competenze tra gli organi; l’articolo 11 modifica la legge
regionale numero 45 del 2023, in prevalenza per effetto degli impegni
istituzionalmente assunti dal Presidente della Giunta regionale con i
competenti Ministeri, in sede di contraddittorio preventivo e che hanno evitato
l’impugnazione della legge dinanzi alla Corte costituzionale, apportando
ulteriori modifiche relative alla sterilizzazione dei gatti di colonie feline e
di quelli che vivono in libertà; l’articolo 12 integra la legge regionale
numero 62 del 2023 (Norme in materia di spending review), prevedendo quale
debba essere il parametro di riferimento per la spesa del personale ArpaCal e l’abrogazione delle disposizioni normative ormai
superate nel tempo; l’articolo 13 detta la clausola di invarianza finanziaria
della legge che non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio
regionale poiché le modifiche proposte hanno carattere esclusivamente
ordinamentale; l’articolo 14 dispone l’entrata in vigore anticipata della legge
rispetto al termine ordinario di 15 giorni (vacatio
legis) atteso che alcune delle norme ivi contenute costituiscono impegni
assunti con il Governo e, nel rispetto del principio di leale collaborazione,
necessitano di entrare in vigore nel più breve tempo possibile.
Comunica che è stato presentato un emendamento interamente sostitutivo della proposta di legge, protocollo numero 5944/A02, a firma del consigliere Cirillo.
Dà lettura dell’emendamento interamente sostitutivo, protocollo numero 5944/A02, a sua firma.
Con il parere favorevole della Giunta e del relatore, pone in votazione l’inserimento dell’emendamento interamente sostitutivo della proposta di legge, a firma del consigliere Cirillo, che è approvato e pertanto diventa testo su cui effettuare la votazione.
Passa, quindi, alla votazione dei singoli articoli. Pone in votazione gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16 e 17 che sono approvati, indi il provvedimento nel suo complesso che è approvato con autorizzazione al coordinamento formale
(Il Consiglio approva)
Chiede l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero 277/12^, in merito alla proroga dei termini afferenti all’edilizia sociale.
Pone in votazione la richiesta di inserimento che è approvata.
Sottolineato che la sindrome fibromialgica è una patologia invalidante e cronica, evidenzia la necessità di affrontare la questione con urgenza e impegno, considerato che ad oggi la patologia non è riconosciuta e non è inserita nei LEA. Chiede, quindi, al presidente Occhiuto di sostenere in ogni sede – iniziando dalla Conferenza Stato-Regioni – la richiesta di inserimento nei LEA della sindrome fibromialgica.
Pone in votazione l’ordine del giorno che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Dà lettura della mozione che impegna la Giunta regionale ad adottare ogni procedura utile, entro il 31 dicembre 2024, alla individuazione delle superfici, aree idonee e non idonee, per la localizzazione degli impianti destinati alla produzione di energia da fonti rinnovabili, in attuazione dell’art. 20 del decreto legislativo n. 199 del 2021, e per il contestuale conseguimento del fondo incentivante di cui all’art. 4 del decreto-legge 9 dicembre 2023, n. 181 coordinato con la legge di conversione 2 febbraio 2024, n. 11.
Pone in votazione la mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Sottolineata l’importanza della mozione per i consiglieri regionali vibonesi, riferisce che la vicenda ha rilevanza su tutto il territorio regionale poiché il Centro è stato punto di riferimento per la cultura regionale.
Riferisce che, da diversi anni, il Centro Sistema Bibliotecario Vibonese (ente intercomunale associativo, costituito con delibera della Giunta Regionale n. 5470 del 13/12/1988, ai sensi della legge regionale 19.4.1985, n. 17 "Norme in materia di biblioteche di ente locale e d'interesse locale") versa in una crisi finanziaria strutturale. Attualmente il CSBV è una delle più grandi biblioteche pubbliche della Calabria poiché custodisce al suo interno 90mila volumi e gestisce oltre due milioni di schede bibliografiche on line.
Ricorda, inoltre, che il Centro è stato promotore di iniziative di rilevanza nazionale, come il "Tropea Festival leggere e scrivere", poi "Festival leggere e scrivere", ed ha curato, per conto della Regione Calabria, la partecipazione ai Saloni del Libro di Torino e di Napoli, attestandosi quale Ente al servizio della cultura calabrese e della Regione Calabria.
Ritiene, quindi, che la Regione Calabria debba riconsiderare il ruolo del Sistema bibliotecario vibonese nel quadro delle sue politiche culturali, consentendogli la sopravvivenza. In proposito, ricorda che anche in un recente passato il Consiglio regionale è stato chiamato a soccorrere e salvare dal collasso, rifondandoli sotto nuova veste giuridico/amministrativa, numerosi enti strumentali o partecipati e per tali ragioni ritiene che anche il Centro possa essere soccorso, considerato che, allo stato, la sua massa debitoria non è particolarmente grave.
Infine, evidenzia che la mozione impegna la Giunta regionale ad
individuare la soluzione giuridico-amministrativa maggiormente
idonea a rifondare il Centro Sistema Bibliotecario Vibonese, predisponendo gli
atti necessari per la sua trasformazione nella veste giuridica più confacente
al rilancio dell'Ente.
Condivisa nel merito la mozione presentata sul Centro sistema bibliotecario vibonese, chiarisce, a scanso di equivoci e per non alimentare aspettative, che interventi risolutori non sono di facile applicazione.
Precisato che la Regione non può dare risorse economiche poiché sarebbero immediatamente pignorate dai creditori, sottolinea che i bilanci non sono stati rendicontati e non si ha contezza dell’utilizzo delle risorse in maniera conforme.
Assicura, però, la massima disponibilità per cercare di risolvere la questione previa verifica da parte degli organi preposti.
Sottolinea la necessità di una volontà politica volta a salvare il Sistema bibliotecario vibonese, nell’attesa di chiarire la complessa situazione esistente.
Confermata l’esistenza di una precisa volontà politica al riguardo, che deve, a suo avviso, correlarsi ad una corretta gestione dell’attività amministrativa, ribadisce le motivazioni che, al momento, non lo consentono.
Pone ai voti la mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Illustra la mozione
finalizzata ad impegnare il Presidente e la Giunta regionale a supportare le
attività operanti sul demanio marittimo, lacuale e fluviale con finalità
turistico-ricreativa, esprimendo nettamente la posizione della Regione nella
Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province
autonome di Trento e Bolzano e rivolgendo, in particolare, una richiesta
urgente alla Presidenza del Consiglio dei ministri di ultimazione dei lavori
del Tavolo tecnico appositamente istituito.
Sottolineata, altresì, la
necessità, nelle more del riordino complessivo della materia, di promuovere,
con funzione di armonizzazione e con ogni possibile sollecitudine, la
diramazione di atti di indirizzo agli Enti concedenti, in piena osservanza
dell’intervento del Governo e del Parlamento nell’ambito dei poteri normativi
loro spettanti, evidenzia la necessità di abrogazione o adeguamento
dell’articolo 49 del Codice della navigazione.
Pone ai voti la mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Ricordato che
l’'incidenza del tumore della mammella è di circa 1.250 casi stimati e che,
pertanto, diventa imperativo adottare misure volte a migliorare la qualità
della vita delle donne affette da questa patologia, sottolinea come il supporto
fisio-terapico e i tutori siano fondamentali per
prevenire e trattare il linfedema dell'arto superiore post-chirurgico nelle
pazienti affette da tumore della mammella.
Ritenuto opportuno che
il Servizio sanitario regionale si adoperi affinché tali supporti siano
inseriti nel nomenclatore dei presìdi terapeutici a totale carico del Servizio
sanitario nazionale, sottolinea che la mozione è finalizzata ad impegnare la
Giunta regionale ad adottare tutte le misure
necessarie al perseguimento di tale obiettivo, facendosi portavoce presso le
Autorità competenti.
Riferisce, infine, che
la mozione in esame è stata predisposta in condivisione con la Commissione
regionale pari opportunità, che ringrazia.
Pone ai voti la mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Riferito,
preliminarmente, che dalle graduatorie finali delle singole ASP per gli interventi
in esame sono rimasti esclusi dall’elenco dei beneficiari molti soggetti con un
ISEE di poco superiore ai 6.000,00 euro, sottolinea che la mozione è
finalizzata ad impegnare la Giunta regionale ad attivarsi per integrare e
implementare con risorse proprie, al pari di quanto avviene in altre Regioni
italiane, la dotazione finanziaria del Fondo per la non autosufficienza, al
fine di includere tra i beneficiari persone con reddito ISEE fino a 9.000,00
euro.
Condivisa
la mozione presentata dal consigliere Alecci, riferisce che la problematica è
all’esame del Tavolo socio-sanitario, che provvederà
ad incrementare il Fondo.
Manifestato
apprezzamento per tale iniziativa, si augura lo scorrimento delle graduatorie,
riferendo che avrebbe auspicato la presenza in Aula dell’assessore alle
politiche sociali.
Riferisce
che la decisone è stata assunta in condivisione con l’assessore Staine.
Pone ai voti la mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta, finalizzata a
modificare l’articolo 39 della legge regionale numero 47 del 2011, prorogando le
date di cui alle lettere a) e b) del comma 1-bis, e dei commi 4 e 5, al fine di
consentire agli Uffici competenti il completamento, considerata la complessità
delle procedure, degli accertamenti ivi previsti e prorogare, di conseguenza le
date previste negli ultimi due commi citati.
Posti ai voti gli articoli 1, 2 e 3 che sono approvati, pone ai voti la proposta di legge nel suo complesso che è approvata con richiesta di autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Indi, esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.
La
seduta termina alle 19.48
Il Funzionario IEQ
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo