XII^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
N. 33
__________
SEDUTA Di LUNEDì 27 NOVEMBRE
2023
PRESIDENZA
DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO
E DEL
VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CAPUTO
Inizio lavori h. 15,30
Fine lavori h. 20,08
INDICE
CIRILLO
Salvatore, Segretario questore
In memoria di Giulia Cecchettin e contro la violenza
sulle donne
Cambiamenti
climatici e dissesto idrogeologico – Dibattito
BEVACQUA
Domenico (Partito Democratico)
BRUNI Amalia (Partito Democratico)
GELARDI Giuseppe (Lega Salvini)
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)
OCCHIUTO
Roberto, Presidente della Giunta regionale
LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo Misto)
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia), relatore
STRAFACE Pasqualina (Forza Italia)
DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia)
BRUNI Amalia (Partito Democratico)
DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia), relatrice
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)
OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale
GELARDI Giuseppe (Lega Salvini)
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)
LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo Misto)
MOLINARO Pietro Santo (Lega
Salvini), relatore
MURACA Giovanni (Partito Democratico)
PIETROPAOLO Filippo, assessore all’organizzazione
delle risorse umane
TALERICO Antonello (Gruppo Misto)
GALLO
Gianluca, assessore all’agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione
ALECCI
Ernesto Francesco (Partito Democratico)
CRINÒ
Giacomo Pietro (Forza Azzurri)
GENTILE Katya (Forza Italia), relatrice,*
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)
MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia), relatore
GALLO
Gianluca, assessore all’agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione
BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)
CALABRESE Giovanni, assessore alle politiche per il lavoro e formazione professionale
GALLO
Gianluca, assessore all’agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione,*,*
LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo Misto)
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale
ALECCI
Ernesto Francesco (Partito Democratico)
BRUNI Amalia (Partito Democratico)
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico),*
MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia), relatore,*,*,*
OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale,*
Presidenza del presidente Filippo Mancuso
La seduta inizia alle 15.30
Dà avvio ai lavori, invitando
il Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della
seduta precedente.
(È approvato senza osservazioni)
Dà lettura delle
comunicazioni.
Invita i presenti - all’indomani
della giornata contro la violenza sulle donne e dopo l’ennesima tragedia - ad
osservare un minuto di riflessione, invece che il canonico minuto di silenzio, in
ricordo di Giulia Cecchettin, giovane donna che ha
pagato con la vita il desiderio di libertà, e per le donne italiane, nella
speranza che si possa passare dall’indignazione all’azione.
(I presenti si levano in piedi e osservano un minuto di silenzio)
Ricordato che l’inserimento all’ordine del giorno della tematica è stato chiesto dal gruppo del Partito Democratico, ringrazia il Presidente del Consiglio e della Giunta e tutti i capigruppo per averne previsto la discussione al primo punto.
Evidenzia, a seguito dell’alluvione verificatesi in Emilia-Romagna e in Toscana, la nascita spontanea di una doverosa riflessione sui rischi e sulle fragilità del territorio calabrese, soggetto anche al rischio sismico, sottolineando come sia indispensabile una progettualità unica che tenga conto delle responsabilità delle azioni umane.
Sottolineato che il filo conduttore di ogni azione politica e istituzionale sono la salvaguardia, la tutela e la gestione oculata del territorio, comunica la presentazione di una proposta di legge per l’istituzione di un Osservatorio regionale sui cambiamenti climatici.
Ritiene che senza determinate regole il territorio non avrà mai uno sviluppo sostenibile aderente alle potenzialità e risorse naturali. Ritiene, ancora, che una esasperata politica della cementificazione abbia preso il sopravvento, rendendo più fragile e vulnerabile il territorio.
Sostiene, quindi, che per fronteggiare i cambiamenti climatici è necessario un tavolo di concertazione regionale, nazionale e comunitario in grado di coordinare le azioni più adeguate, individuando le priorità da affrontare e le risorse necessarie da investire, cominciando dai fondi del PNRR e del PR, effettuando scelte corrette e determinanti ed evitando la frammentazione delle risorse, attuando procedure rapide con il coinvolgimento dei Sindaci.
Sottolinea, poi, l’importanza di affrontare le tematiche “ambiente e territorio” non solo in occasione delle emergenze, bensì con azioni che permettono di mettere in sicurezza lo stesso territorio e i cittadini.
Riferito, ancora, che ad oggi l’Italia non è dotata di un piano nazionale di opere e interventi, né destina risorse finanziarie su queste tematiche, a suo avviso è necessaria, quindi, autorevolezza per aprire canali di interlocuzione anche con le istituzioni europee, facendo chiarezza sullo stato d’avanzamento dei progetti e sull’esito della rimodulazione dei fondi PNRR voluta dal Governo.
Infine, in esito al report della Banca d’Italia, pubblicato giorni fa, che ha messo in evidenza la fragilità del sistema socioeconomico calabrese, sostiene l’inopportunità di perdere finanziamenti.
Riferito che il dissesto idrogeologico e l’erosione costiera sono strettamente connessi ai cambiamenti climatici globali, evidenzia che la morfologia della regione, con i suoi 710 km di coste, la rende particolarmente vulnerabile.
Riferisce
come negli anni molti tratti di spiagge sono stati oggetto di erosione costiera
causando la perdita di interi tratti costieri e
l'arretramento della linea delle spiagge. Sottolinea, inoltre, l'importanza di
considerare sia gli impatti naturali, come la riduzione dell'apporto
sedimentario dei fiumi e l'innalzamento del livello marino, sia quelli
antropici, come le opere portuali e altre strutture di protezione rigide.
Sollecita la necessità di una strategia nazionale e
internazionale per affrontare il problema,
incluso lo sviluppo delle infrastrutture costiere. Rileva
la critica di Legambiente riguardo all'antropizzazione delle coste e sottolinea
la necessità di un approccio che coniughi sviluppo e protezione dell'ambiente
calabrese.
Ritiene, quindi, importante continuare a monitorare e rinforzare le coste in vista di fenomeni atmosferici estremi ed imprevedibili che impattano sull’agricoltura regionale e sull’economia.
Sottolinea, infine, l’importanza dell’azione su scala globale e l’impegno delle nazioni europee nella lotta al cambiamento climatico e auspica che la Calabria, considerata una regione “verde”, continui a distinguersi e a intensificare gli sforzi nello sviluppo delle energie rinnovabili per diventare un hub energetico nazionale.
Ribadita l’importanza delle sfide da
affrontare sia a livello istituzionale sia come singoli individui, evidenzia la
necessità di un cambiamento di mentalità rispetto alle scelte personali volte
alla tutela e alla salvaguardia del Pianeta, da attuare attraverso una revisione
degli stili di vita, che possa portare a evitare le disuguaglianze sociali in
un’ottica di prevenzione e pianificazione nella gestione dei servizi.
Evidenzia, poi, come l’interdipendenza di diversi
fattori stia sconvolgendo il clima con vere e proprie catastrofi ambientali e
meteorologiche, modificando in negativo la vita umana; riferisce in proposito
alcuni dati che stimano circa 9 milioni di morti premature legate alle
variazioni climatiche e altri che prevedono circa 250 mila morti in più in
futuro, soprattutto nelle aree del Mediterraneo, a causa dell’aumento di
patologie respiratorie, asma, allergie e patologie cardio-vascolari che mettono
a rischio diverse fasce della popolazione, in particolare le fasce deboli,
amplificando le disuguaglianze sociali in cui già si registra il calo
demografico.
Pertanto, reputa necessario intraprendere
alcune azioni, tra cui: mitigare e prevenire il cambiamento climatico;
riorganizzare la medicina di prossimità, intercettando le persone fragili
attraverso le varie professionalità, quali infermieri, OSS, assistenti sociali
e psicologi, al fine di evitare i morti e contenere i danni; individuare progetti
pilota per attivare la piena integrazione sociosanitaria; rafforzare
l’assistenza sociale attraverso la Telemedicina trovandosi pronti quanto più
possibile alle sfide della nuova era climatica, attraverso la creazione di una
strategia comune e trasversale che coinvolga i vari livelli istituzionali.
A tal proposito, esprime la disponibilità del
gruppo del Partito democratico a raccogliere le varie riflessioni che
emergeranno in Consiglio regionale per la redazione di un documento unico.
Riferisce, preliminarmente, che i cambiamenti climatici e il dissesto idrogeologico sono accomunati dalla multiattività antropica e precisa che, seppur un tempo tali problemi fossero considerati distanti, oggi si assiste quotidianamente a danni e vittime ingenti.
Sottolineato che, come dimostrano diversi studi delle Organizzazioni mondiali, i cambiamenti climatici dipendono dalle attività antropiche, in particolare dalle combustioni, evidenzia che, nonostante l’opinione pubblica pretenda immediate azioni che frenino tali cambiamenti, le risposte ad oggi sono insufficienti in quanto non emergono decisioni ferme.
Ribadito che le attività antropiche hanno effetti devastanti sulla salute umana, liberando nell’aria gas tossici e cancerogeni e generando sia morti premature, dovute al cambiamento atmosferico, sia effetti disastrosi dal punto di vista sociale, quali la desertificazione e le guerre, evidenzia che il dieci per cento della popolazione italiana è a rischio a causa di azioni, quali: cementificazione, deforestazione, estrazioni, mancata manutenzione dei corsi d’acqua che vanno a incidere su un territorio già delicato.
Ritiene che il Consiglio regionale della Calabria possa intervenire attraverso diverse azioni e incentivi per l’uso del fotovoltaico su strutture pubbliche e private, del solare termico con risparmio di energia di combustibili fossili, mobilità sostenibile attraverso iniziative e percorsi, costruzione di piste ciclabili, acquisto di auto elettriche, potenziamento del trasporto pubblico, la promozione del verde urbano, il sostegno all’agricoltura biologica e alle piccole attività commerciali di prodotti locali, l’alimentazione sana, l’utilizzo di alimenti vegetali nelle mense scolastiche, l’eliminazione di bevande gassate, il blocco del consumo di suolo e il contrasto all’abusivismo edilizio, la manutenzione dei corsi d’acqua, l’incentivazione e la ristrutturazione di edifici pubblici e privati.
Tra
gli esempi concreti di intervento, ricorda la decisione del presidente Occhiuto
di approvare il Piano del Parco Nazionale del Pollino, senza derogare alle
indicazioni ivi contenute, così impedendo alla mega centrale a biomasse del Mercure di continuare a bruciare 350.000 tonnellate di
alberi ogni anno, riducendo significativamente le immissioni di gas
climalteranti in atmosfera e di prodotti nocivi per la salute delle popolazioni
residenti.
Ringraziato, preliminarmente, il Presidente del
Consiglio regionale e l’intera Assemblea per aver accolto la richiesta dell’opposizione
di svolgere il dibattito odierno, sottolinea l’importanza della tematica in
discussione, precisando di non appartenere a coloro che negano gli effetti dei cambiamenti
climatici in atto.
Evidenziata la necessità di una maggiore
attenzione al riguardo anche da parte di alcuni esponenti degli Enti locali,
ricorda la riforma della Protezione civile, prima disciplinata da una legge di
oltre vent’anni fa, che oggi appare maggiormente efficiente e ammirata dalle
altre regioni italiane, essendosi segnalata per la sua operosità.
Sottolineate le molteplici problematiche di
carattere ambientale che interessano il territorio calabrese, ritiene che il
rispetto del territorio e dell’ambiente debba costituire un dovere morale per
chi ha responsabilità di governo.
Condivise molte delle proposte provenienti
dall’opposizione, quali, in particolare, quella del consigliere Bevacqua di istituzione
di un Osservatorio e anche le proposte inerenti al ripopolamento delle aree
interne, reputa che il cuore del problema sia l’antropizzazione avvenuta negli
ultimi decenni, sottolineando le conseguenze connesse alla mancanza di cura e
di manutenzione nei territori.
Giudicato sciagurato il comportamento dell’uomo
nell’ultimo decennio relativamente al consumo del suolo nel territorio
calabrese, manifesta apprezzamento per le proposte dell’opposizione che saranno
opportunamente valutate.
Ricordata l’attività dell’Esecutivo
regionale di contrasto all’abusivismo edilizio quale fenomeno connesso alla
problematica in esame, riferisce l’impegno a rendere maggiormente efficace l’attività
della forestazione relativamente, in particolare, agli interventi di mitigazione
del rischio derivante da cambiamenti climatici avversi e l’approvazione del Piano
straordinario di manutenzione dei corsi d’acqua, attuato con il supporto di Azienda
Calabria Verde; relativamente a tali interventi, auspica il riconoscimento da parte
dell’opposizione dell’avvenuta inversione di tendenza rispetto al passato.
Elenca, quindi, gli interventi posti in
essere dall’Esecutivo regionale, quali, in particolare: l’approvazione di un
numero di progetti esecutivi del 340 per cento superiore rispetto alle
annualità 2018/2019; la sottoscrizione di un numero di contratti pubblici per
attività legate al dissesto idrogeologico più alto del 525 per cento rispetto
alle citate annualità; la spesa di 50 milioni di euro per interventi nel settore
con un incremento rispetto alle citate annualità del 153 per cento, che pone la
Calabria al primo posto nella spesa delle risorse del Fondo di sviluppo e
coesione.
Ritenuto necessario consolidare una cultura
ambientale spesso trascurata in Calabria, ricorda l’attività contrastata dell’approvazione
del Piano del Parco del Pollino con la chiusura della Centrale a biomasse, come
rammentato dal consigliere Laghi, ribadendo l’apprezzamento per il dibattito
odierno.
Comunica che il Dipartimento regionale
economia e finanze ha fatto pervenire la documentazione relativa alla parifica del
Rendiconto da parte della Corte dei conti.
Riferisce, preliminarmente, l’approvazione
del provvedimento in esame nella seduta della seconda Commissione consiliare del
24 novembre, alla presenza dei dirigenti del Dipartimento economia e finanze e
dei componenti del Collegio dei revisori dei conti.
Ricordato, poi, che il provvedimento è stato approvato dalla Giunta
regionale con deliberazione numero 282 del 12 giugno 2023 e trasmesso alla
Sezione regionale della Corte dei conti per la relativa parifica, come previsto
dall’articolo 1, comma 5, del D.L. 174/2012, ricorda la normativa vigente in materia,
riferendo che la Sezione regionale di controllo della Corte dei conti, il 14
novembre 2023, ha parificato il Rendiconto per l'esercizio finanziario 2022 in
tutte le sue componenti.
Ringraziato l’assessore
Minenna per la sinergia creatasi con la Commissione consiliare, comunica, poi,
che, ad integrazione della suddetta deliberazione numero 282/2023, la Giunta
regionale con deliberazione numero 649 del 20/11/2023 ha approvato il “Rendiconto
consolidato dell’anno 2022 della Regione Calabria”.
Riferisce, quindi, che nella seduta della seconda Commissione è stato approvato
un emendamento, a sua firma, al Rendiconto generale dell'anno 2022, al fine di
consentire la contestuale approvazione del Rendiconto generale dell'anno 2022 e
del Rendiconto consolidato dell'anno 2022, comprensivo dei risultati del
Consiglio regionale, secondo quanto previsto dagli articoli 11 e 63 del Decreto
legislativo numero 118 del 2011, emendando anche la denominazione del disegno di
legge.
Precisato, poi, che
il Rendiconto mostra i risultati ottenuti da tutte le operazioni di gestione,
compiute in un determinato esercizio, consentendo di conoscere in che modo e in
che misura si sono realizzate le previsioni di bilancio e, pertanto, di
esprimere un giudizio sull’operato degli amministratori, indirizzando la
successiva programmazione amministrativa, evidenzia che il Rendiconto si
compone del Conto di bilancio, del Conto economico e dello Stato patrimoniale e
che nella relazione generale del provvedimento è rappresentata la situazione
finanziaria della Regione,
Comunica, infine, che il Collegio dei
revisori dei conti, con verbale numero 38 del 5/07/2023, ha espresso un giudizio
positivo al Rendiconto approvato con deliberazione di Giunta regionale numero 282
del 12/06/2023 e con verbale numero 64 del 23/11/2023, ha espresso parere favorevole
alle risultanze del Rendiconto consolidato 2022 di Giunta e Consiglio, così
come approvato dalla Giunta regionale con deliberazione numero 649 del 20/11/2023.
Pur consapevole
della complessità dei dati numerici in discussione anche per gli addetti ai
lavori, evidenzia che dal documento in discussione emergono le difficoltà storiche
derivanti dall’incapacità di spesa della Calabria, a suo avviso, paralizzata
nei processi amministrativi e di bilancio, nonché l’incapacità di attuare i
bandi regionali con i quali utilizzare le enormi risorse finanziarie disponibili,
con le inevitabili conseguenze sulla qualità della vita dei cittadini calabresi.
Rilevato che dal
Rendiconto emergono residui passivi per 4 miliardi e 86 milioni di euro, reputa
grave che, nel nostro contesto regionale, soltanto in 7 delle 17 Missioni della
spesa del Conto consuntivo le somme effettivamente spese superino quelle non spese.
Riferisce, quindi,
che dal report di aggiornamento dell’economia regionale elaborato dalla Banca d’Italia
emerge, dopo il periodo della pandemia, un rallentamento della crescita dell’economia
calabrese rispetto alle altre regioni del Meridione, con l’aumento della disoccupazione
giovanile e femminile, l’aumento dei contratti di lavoro flessibili e la
conseguente diminuzione di quelli a tempo indeterminato.
Elenca, quindi, le
criticità riscontrate in molteplici settori quali, in particolare: quello del dissesto
idrogeologico, relativamente al quale non risultano né spese né impegni se non
per meno del 20 percento; le politiche sociali e della famiglia, relativamente alle
quali risultano spesi soltanto 59 milioni di euro, quindi meno della metà; la
spesa per la realizzazione dell’Ospedale di Vibo Valentia, rispetto al quale nel
2022 sono stati effettuati pagamenti per € 1.772.000 a conferma dei ritardi
registrati.
Ritenuta necessaria
una narrazione veritiera dello stato dell’economia regionale, evidenzia la
debolezza della macchina burocratica calabrese con le conseguenze inevitabili per
i cittadini calabresi.
Rilevato, altresì,
che dall’esame del Consuntivo emerge che su 14 società partecipate e 5 Fondazioni
almeno il 50 per cento si trova in condizione fallimentare o in liquidazione, 5
in fallimento e 4 in liquidazione con una ingente massa debitoria di
accantonamenti, ricorda di aver proposto l’istituzione di una Commissione apposita
che si occupasse della problematica, sottolineando la necessità di rendere
prioritaria la rimodulazione della macchina burocratica calabrese.
Riguardo
al rendiconto consolidato e alla relativa parifica della Corte dei conti rileva
due aspetti: uno di natura tecnica e uno di natura politica. Ritiene, infatti,
che non si possa trascurare il pronunciamento della Corte dei conti, le
criticità da essa evidenziate, e che, pur non imponendo prescrizioni, mette in
luce la mancanza di coerenza nella documentazione economica e contabile, la
carenza di risorse per garantire gli oneri di liquidazione e la difficoltà nel
ricostituire un quadro contabile. Inoltre, evidenzia la mancanza di risposte
alle raccomandazioni precedentemente formulate dalla Corte, con il rischio di
generare nuovi oneri finanziari.
Fa
notare che nella Commissione competente, pur registrandosi una discussione
costruttiva nel rispetto delle diverse posizioni politiche, vi è stata una
eccessiva enfatizzazione dei risultati raggiunti e, per contro, condivide
quanto affermato dal presidente Occhiuto dopo il giudizio di parifica, il quale
ha dato una equilibrata lettura sia degli aspetti positivi che delle critiche.
Evidenzia,
poi, come alcuni dati e indicatori relativi all'occupazione e al sociale siano
negativi, con la perdita di 10.000 posti di lavoro in quattro anni, e riconosce
un giudizio favorevole della Corte sull'azione riformatrice del Governo
regionale, sottolineando però che le riforme non ancora hanno prodotto gli
effetti attesi, soprattutto nel settore sanitario dove permangono gravi
problematiche e non si sfrutta adeguatamente la normativa a disposizione per
ottimizzare il sistema sanitario ed evitare duplicazioni di competenze.
Nota,
ancora, come l'aumento della spesa in Calabria sia stato influenzato dagli
strumenti attuati durante la pandemia, ora resi contabili, ed evidenzia preoccupazione
riguardo al raggiungimento degli obiettivi tramite progetti retrospettivi che
potrebbero non ottenere nuovi finanziamenti. Denuncia, quindi, la gestione poco
chiara di molti enti strumentali, ritenendo urgente un maggior controllo,
considerando il quadro negativo presentato.
Infine,
pur concordando con l'orientamento del presidente Occhiuto di riportare la vita
amministrativa della Calabria alla normalità e sottolineata l'importanza di
un'azione sistemica per utilizzare in modo efficiente tutte le risorse
disponibili, dichiara il suo voto di astensione.
Ringraziati gli uffici del Dipartimento bilancio che hanno
dato prova di aver operato tempestivamente, ritiene si debba essere soddisfatti
del giudizio di parifica senza prescrizioni, grazie al quale si sono evitati ulteriori
tagli. Puntualizzato che l’assestamento di bilancio si prende cura della
qualità della spesa e mette in sicurezza i conti della Regione attraverso un
sistema di compensazioni e di accantonamenti, sottolinea come la maggior parte
della spesa posta in essere riguardi la cultura e la forestazione e come le
maggiori entrate presenti siano confluite nei vari fondi. Evidenziato che la
fonte più importante delle entrate è costituita dalle sopravvenienze attive,
rimarca come nella manovra non si prevedono spese improduttive e giudica soddisfacente
il risultato raggiunto che, a suo avviso, ha limitato i rischi contabili in un
bilancio che comunque paga la gestione fallimentare dei consorzi, delle
Province e dei Comuni.
In riferimento alle risorse destinate al sistema sanitario,
sottolinea che soltanto nell’anno corrente si è riusciti a creare un bilancio
consolidato regionale comprensivo dei bilanci delle ASP, così addivenendo, a
suo dire, ad un cambiamento di rotta epocale.
Evidenziato il grande lavoro svolto sui residui che sono in
diminuzione e testimoniano, quindi, la virtuosità del bilancio regionale,
sottolinea la rilevanza del patrimonio regionale i cui effetti positivi sono
riscontrabili sia sugli immobili sia sulla consistenza del patrimonio regionale,
finalmente, a suo avviso, valorizzato.
Infine, evidenzia che il rendiconto rappresenta una Regione
le cui finalità sono volte a mettere ordine al sistema
amministrativo regionale, con una gestione prudente e responsabile delle
risorse che devono essere spese nel modo più efficiente ed efficace possibile.
Pone in votazione gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 12-bis e 13 che sono approvati e, preso atto dei pareri favorevoli del Collegio dei revisori dei conti, della seconda Commissione e della Commissione speciale di vigilanza, pone in votazione la legge nel suo complesso, comprensiva di allegati, con autorizzazione al coordinamento formale che è approvata.
(Il
Consiglio approva)
Chiede l’inversione dei punti all’ordine del giorno, anticipando l’esame della proposta di legge numero 234/12^.
Pone in votazione la proposta di inversione dell’ordine del giorno che è approvata.
Ricorda che la
proposta in esame è stata licenziata dalla prima Commissione e dalla
Commissione contro il fenomeno della ‘ndrangheta che hanno espresso parere
favorevole all’unanimità. Premesso che si tratta
di un'iniziativa che ha sollecitato l'imprenditore De Masi, vittima delle
intimidazioni mafiose, procede a illustrarla, evidenziando in particolare uno
degli elementi qualificanti il nuovo Codice dei contratti pubblici: l’aumento di
discrezionalità delle stazioni appaltanti. Spiega, quindi, che la proposta
in esame introduce meccanismi di premialità per gli
imprenditori che denunciano il pizzo e le azioni criminali connesse alla
pervasività della ‘ndrangheta.
Evidenzia, ancora,
la situazione di difficoltà in cui
si trovano a operare le imprese sane
del territorio, nonostante si sia formata nel
tempo una corposa legislazione antimafia e a protezione delle vittime della criminalità organizzata.
Specificato, quindi,
che si tratta di una misura che non interferisce
con le competenze nazionali e che interviene su aree non coperte da
disposizioni nella legislazione nazionale, conclude rimarcando che serve
volontà̀ e determinazione per garantire a tutti una vita sicura in una
società̀ giusta e per affermare che in Calabria non deve esserci spazio
per l'illegalità̀.
Comunica che il Partito Democratico ha sottoscritto la proposta in esame, pur permanendo qualche dubbio in merito alla potestà legislativa statale, per smuovere il dibattito presso il Governo nazionale. Ritiene, difatti, che l’intervento della Stato sia necessario e che ci si debba attivare, ciascuno per la propria parte politica, sensibilizzando i parlamentari regionali. Annuncia, quindi, il voto favorevole del Partito Democratico.
Rimarcato che la proposta è stata sottoscritta da tutti i capigruppo, auspica un esito favorevole riguardo la sovrapposizione di competenze. In caso positivo, esorta a seguire nel tempo l’applicazione della norma per conoscere la ricaduta sull’operato degli imprenditori. Considera, comunque, il voto unanime in Aula positivo e, augurandosi una ricaduta pratica, dichiara voto favorevole.
Lodata la maturità dimostrata dal Consilio regionale, rimarca che il testo in esame è di iniziativa dell’imprenditore De Masi e di aver ritenuto che fosse utile che il Consiglio regionale intero assumesse questo provvedimento.
Affermato, poi, che il danneggiamento della reputazione della Regione ricade sul territorio e sull’economia locale, anche se, a suo avviso, ormai la criminalità organizzata investe fuori dalla Calabria, osserva che la ‘ndrangheta ha anche modificato i ruoli comportamentali in alcune zone della Calabria. Ritiene che, in qualità di amministratori, si debbano contrastare in ogni modo le infiltrazioni, come è stato fatto in questi anni dal governo regionale anche stipulando protocolli con le forze dell’ordine, ma che questo non sia sufficiente perché è necessario stare vicino soprattutto a quelli che hanno avuto il coraggio di denunciare, come l’imprenditore De Masi.
Pur valutando plausibile un’impugnativa della norma, ritiene che sia comunque importante che il Consiglio regionale si sia fatto promotore di un dibattito a livello nazionale. Invita, quindi, ad approvare il testo, così come trasmesso, all’unanimità.
Ritiene, inoltre, che bisognerebbe approfondire la tematica parlando dell’abbattimento degli immobili costruiti abusivamente dalla ‘ndrangheta, per favorire il quale è stato sottoscritto un protocollo con l’Agenzia dei beni confiscati.
Sempre in tema di misure di prevenzione, sottopone all’Aula la problematica del sequestro e della confisca di aziende giudicate vicine alla ‘ndrangheta che nel momento in cui vengono restituite alla società sono fallite a causa della chiusura del credito bancario e ipotizza la creazione di una società regionale che acceda al credito al posto di queste aziende.
Ritiene, difatti, che non siano sufficienti i gesti simbolici, ma sia necessario realizzare attività che ostacolino i poteri criminali per non far perdere alla Calabria delle occasioni.
Pone in votazione gli articoli 1, 2, 3 e legge nel suo complesso, con autorizzazione al coordinamento formale, che sono approvati.
(Il
Consiglio approva)
Illustra la proposta di legge che è esito dell’osservanza del
principio di eguaglianza sostanziale sancito dal comma 2 dell’articolo 3 della
Costituzione in base al quale è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli
di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona e
la sua partecipazione all’organizzazione politica, economica e sociale delle
comunità.
Sottolinea che la proposta di legge, che si compone di 12 articoli,
mira al rispetto del principio di uguaglianza per la piena inclusione delle
persone con disabilità sensoriale, mediante la rimozione e l’abbattimento di
ogni barriera e l’accesso alle attività formative e culturali, con
un’attenzione particolare per l’uso della LIS (Lingua dei segni italiana) in
ogni situazione.
Riferisce, altresì, che diverse Regioni si sono dotate di una normativa
in tal senso e che la proposta comporta oneri finanziari a carico del bilancio
regionale per un importo pari a circa 40 mila euro per ciascun anno 2023, 2024
e 2025.
Annunciato il voto favorevole del Partito Democratico alla
proposta di legge in esame, sottolinea l’importanza che per lui riveste la sua approvazione,
avendo familiari sordi.
(Rivolgendosi verso il pubblico,
comunica nella lingua dei segni il voto favorevole del gruppo Partito
Democratico, complimentandosi con il Consiglio regionale)
Presidenza del vicepresidente Pierluigi
Caputo
Condivide la ratio della proposta di legge poiché a suo
avviso si dà dignità alle persone interessate, ma ritiene che, negli anni
futuri, sia necessario prevedere maggiori risorse finanziarie.
Annunciato il suo voto favorevole, ritiene emblematico che la
Regione Calabria si doti di una norma che manca a livello statale.
Condivide la proposta di legge, sottolineando di essere a
conoscenza delle difficoltà che le persone sorde affrontano tutti i giorni, e
ritiene che la Calabria con l’approvazione dia un segnale positivo.
Soddisfatto dell’iniziativa, rende noto che la Giunta ha
organizzato dei corsi nella lingua dei segni indirizzati ai dipendenti per agevolare
la comunicazione con i cittadini sordi.
Si dichiara orgoglioso di poter approvare la proposta di legge in
esame.
Pone in votazione gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11 e
12 che sono approvati, indi la proposta di legge nel suo complesso, che è
approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Chiede l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge
numero 240/12^, recante: “Modifiche alle leggi regionali n. 20/1992 e n. 25/2013.
Disposizioni in materia di Forestazione”.
Pone in votazione la richiesta di inserimento che è approvata.
Sottolinea che la proposta di legge mira a modificare l’articolo
16 della legge regionale 21 dicembre 2005, n.17 (Norme per l’esercizio della
delega di funzioni amministrative sulle aree del demanio marittimo), in
particolare permettendo la stipula di forme di collaborazione tra la Regione,
le Università che operano sul territorio calabrese e la Lega Navale Italiana.
Evidenzia, inoltre, che la finalità della proposta di legge
è quella di supportare l’attività formativa calabrese, ad esempio attraverso
attività teorico/pratiche da poter svolgere presso i Centri culturali della
Lega Navale, dove sono presenti infrastrutture e competenze di eccellenza.
Si dichiara perplesso dalla scelta di presentare un emendamento
che abroga l’articolo 1-bis, inerente il
versamento diretto ai Comuni del tributo previsto dalla legge, paventando il
mancato trasferimento ai Comuni da parte della Regione delle somme incassate,
con le conseguenti difficoltà economiche che ne deriverebbero per gli enti
locali.
Condivide le osservazioni del consigliere Alecci, ma riferisce
la necessità di procedere all’abrogazione, atteso l’arrivo di un parere
contabile negativo sull’articolo 1-bis.
Pone in votazione l’articolo 1 che è approvato, indi passa all’emendamento,
a firma del consigliere Crinò, abrogativo dell’articolo
1-bis.
Dà lettura dell’emendamento, protocollo numero 19939,
abrogativo dell’articolo 1-bis.
Con il parere favorevole della Giunta e del relatore, pone
in votazione l’emendamento protocollo numero 19939 che è approvato; pertanto, l’articolo
1-bis è espunto dal testo.
Pone, quindi, in votazione gli articoli 2 e 3 che sono
approvati e la proposta di legge nel suo complesso, per come emendata, che è
approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio
approva)
Evidenzia che la
proposta di legge, nel rispetto delle norme comunitarie e nazionali, mira a
tutelare e valorizzare gli alberi monumentali in Calabria.
Riferisce, poi,
che attualmente sono censiti 137 alberi monumentali di straordinaria valenza
naturalistica, inseriti nel primo elenco regionale redatto attraverso il
processo di riconoscimento del carattere di monumentalità legato ad aspetti sia
di tipo botanico-naturalistico sia di tipo storico-culturale.
Ricorda che alcuni
esemplari censiti, di notevole pregio e spettacolarità, sono entrati a far
parte dell’elenco nazionale degli alberi monumentali gestito dal Ministero
delle politiche agricole alimentari e forestali, citandone alcuni (il Platanus di Curinga (CZ), che è il più grande d’Italia;
l’abete bianco del brigante Musolino (VV); l’olmo di Terravecchia (RC)).
Sottolinea,
quindi, che la Calabria è ricca di alberi monumentali iscritti nell’elenco
nazionale o in quello regionale e di tanti luoghi incontaminati che presentano
realtà botaniche e vegetazioni di grande interesse naturalistico che, se opportunamente valorizzate, potrebbero dar vita a importanti
presenze di turismo naturalistico interessato alla salubrità dei luoghi.
Infine, evidenzia
che la Regione Calabria attraverso tale proposta di legge, riconoscendo il
valore storico, naturalistico, scientifico e culturale, istituisce un fondo
regionale per la conservazione, salvaguardia e valorizzazione degli alberi.
Annuncia il suo voto favorevole e, evidenziato il forte richiamo di valenza turistica degli alberi monumentali, invita a considerarne soprattutto l’azione non sostitutiva di antagonismo a quelli che sono gli eccessi climatici, attraverso la riduzione e l’assorbimento delle sostanze tossiche presenti nell’aria delle città.
Pone ai voti gli articoli 1, 2 e 3 che sono approvati, e la legge nel suo complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il
Consiglio approva)
Chiede l’inversione dei punti all’ordine del giorno e la trattazione immediata della proposta di legge numero 240/12^.
Pone ai voti l’inversione dei punti all’ordine del giorno che è approvata.
Riferisce che la proposta mira a dare risposte concrete alle esigenze manifestate negli anni dalle migliaia di lavoratori precari della Regione Calabria e che, attraverso un lungo processo di interlocuzione con i sindacati, nello specifico, consentirà la stabilizzazione dei lavoratori precari della legge numero 15 del 2008 nell’ambito della forestazione.
Annuncia, altresì, che presenterà un emendamento interamente sostitutivo all’articolo 2 che prevede il passaggio ad Azienda Calabria verde dei lavoratori dei consorzi di bonifica, ad oggi impossibilitati anche al pagamento degli stipendi.
Pur condividendo lo spirito dell’iniziativa legislativa volta a stabilizzare i lavoratori precari calabresi, esprime perplessità per le modalità con cui il provvedimento viene discusso in Aula senza essere stato precedentemente previsto e calendarizzato.
Esprime, altresì, perplessità relative al sussidio invariato dei lavoratori stabilizzati e auspica che tale azione possa rappresentare l’inizio di una visione ancora più ampia e di insieme di tutto il precariato calabrese, anche attraverso l’utilizzo dei fondi comunitari.
Reputa ottimale il passaggio dei lavoratori dei consorzi a Calabria verde e ritiene che tale soluzione possa essere adottata anche per altre tipologie di lavoratori.
Invita, altresì, a prestare maggiore attenzione al settore della forestazione, anche attraverso ulteriori misure volte alla tutela dell’ambiente e alla manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio, soprattutto in termini di prevenzione degli incendi con l’ausilio di personale specializzato a presidio dei territori.
Indi, annuncia il suo voto favorevole.
Nel ribadire il voto favorevole del Partito democratico alla stabilizzazione dei lavoratori, chiede se i sindacati abbiano condiviso tutto il percorso o ci siano state delle perplessità.
Ribadita la ferma convinzione del presidente Occhiuto di procedere alla riduzione del precariato in Calabria, sottolinea che l’emendamento all’articolo 2 della proposta rappresenta un ulteriore passo in avanti, attraverso risposte serie e concrete ai lavoratori che su base volontaria possono affrontare la situazione con maggiore serenità.
Precisa, altresì, che il percorso, intrapreso con l’assessore Princi e portato avanti con l’assessore Calabrese, ha registrato una fitta interlocuzione con i sindacati che hanno chiesto la stabilizzazione dei lavoratori precari della legge numero 15 del 2008 e puntualizza che la discussione odierna scaturisce dall’esigenza di accelerare il passaggio dei lavoratori a Calabria verde entro l’anno in corso.
Ringraziato l’assessore Gallo per la proposta di legge volta all’eliminazione del precariato in Calabria, fornisce alcuni dati relativi alle risorse spese dalla Regione Calabria per il sussidio dei lavoratori precari (i 515 lavoratori della legge numero 15 del 2008 gravano sul bilancio regionale per un importo pari a 8 milioni 358; i 64 lavoratori della legge numero 40 del 2013, per un importo pari a 758 mila euro di risorse storicizzate che insistono sul bilancio regionale per un importo pari a 52 milioni di euro l’anno).
Precisa, infine, che il percorso ha registrato il confronto con i sindacati e ha reso possibile l’inizio di una lunga serie di interventi di stabilizzazione dei lavoratori precari calabresi.
Scusandosi per l’irritualità dell’inserimento
della proposta all’ordine del giorno della seduta odierna, riferisce che
trattasi di un provvedimento finalizzato al riconoscimento dei diritti ad una
categoria di lavoratori precari, sicuramente non ascrivibili alla responsabilità
dell’attuale Esecutivo regionale.
Sottolineata l’indifferibilità della
disposizione inerente al trasferimento, a far data del 1° dicembre, degli
operai forestali dai disciolti Consorzi di bonifica in liquidazione ad Azienda
Calabria Verde, reputa inaccettabili le disparità di trattamento determinatasi
nei confronti di tali lavoratori precari appartenenti al medesimo bacino.
Manifestato apprezzamento per il lavoro
svolto dagli assessori Calabrese e Gallo, in sintonia con l’inversione di
tendenza intrapresa dal Governo regionale, chiede all’opposizione di
condividere la riforma proposta.
Posto ai voti l’articolo 1 che è approvato,
passa all’emendamento all’articolo 2, protocollo numero 22959, a firma dell’assessore
Gallo.
Illustra l’emendamento, finalizzato a
consentire ai lavoratori della legge numero 15 del 2008 e numero 40 del 2013 di
essere trasferiti, su base volontaria, ad Azienda Calabria Verde.
Riferisce, quindi, che la lettera f) prevede,
a partire dal 1° dicembre, il passaggio dei dipendenti del settore forestale
dei Consorzi di bonifica ad Azienda Calabria Verde mantenendo il trattamento
economico in godimento.
Sottolinea, infine, l’importanza della
modifica in esame anche ai fini della corresponsione ai lavoratori del trattamento
di fine rapporto
Espresso parere favorevole al provvedimento
in discussione, reputa necessario non determinare disparità di trattamento tra
i lavoratori precari e auspica, a tal fine, l’individuazione di procedure idonee
al riassorbimento dei bacini di precariato ancora esistenti.
Posto ai voti l’emendamento protocollo
numero 22959 che è approvato, pone ai voti l’articolo 2 che è approvato per
come emendato.
Posti ai voti gli articoli 3 e 4 che sono
approvati, pone ai voti la proposta di legge nel suo complesso che è approvata
per come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Chiede il rinvio dei provvedimenti inseriti ai punti 8 e 9 dell’ordine
del giorno.
Pone in votazione la proposta di rinvio che è approvata.
Riferisce, preliminarmente, l’approvazione
del provvedimento in esame nella seduta della seconda Commissione consiliare del
24 novembre, alla presenza dei dirigenti del Dipartimento economia e finanze,
che hanno illustrato il provvedimento, e dei componenti del Collegio dei
revisori dei conti, che nel corso della seduta hanno espresso parere favorevole.
Illustra, quindi, la proposta in
discussione relativa all'assestamento del bilancio, dopo il giudizio positivo
espresso dalla Corte dei conti sul rendiconto generale del 2022, attraverso cui
si determinano le risultanze contabili definitive e si propongono le variazioni
necessarie per adeguare i valori dei residui, dei fondi vincolati e del
risultato di gestione al Rendiconto approvato.
Evidenziato, quindi, che con il
provvedimento si propongono una serie di variazioni per rafforzare gli
equilibri di bilancio e rispettare le osservazioni della Corte dei conti sulla
circolarizzazione dei crediti e debiti, soprattutto tra Regione e gli Enti strumentali
con particolare riguardo alla Sorical, sottolinea che le già menzionate
variazioni prevedono anche la copertura di spese obbligatorie per adeguare gli
stanziamenti carenti nel bilancio 2023-2025 e soddisfare le esigenze delle
strutture regionali.
Riferisce, poi,
che l'assestamento ammonta a 29,6 milioni di euro per il 2023, 2,4 milioni per
il 2024 e 1,4 milioni per il 2025 e che le risorse aggiuntive derivano da
diverse fonti, incluso l'utilizzo di quote vincolate dell'avanzo di
amministrazione e entrate aggiuntive dal Consiglio
regionale e da Sorical. Altresì, precisa che la distribuzione delle risorse
vede il 30% destinato alla tutela degli equilibri di bilancio e agli impegni
con il Governo, il 65% alla copertura di obbligazioni verso Enti e società e il
restante 5% a finanziare voci di bilancio ritenute necessarie.
Riferisce, quindi,
che nel corso della seduta sono stati approvati sei emendamenti finalizzati alla
valorizzazione del territorio regionale, alla promozione della cultura e della
legalità, al sostegno di attività nei confronti delle fasce deboli presenti sul
territorio regionale, alla realizzazione di opere pubbliche o di pubblico
interesse, al fine di migliorare la sicurezza, la mobilità e la qualità della
vita della popolazione calabrese, al sostegno di iniziative nel campo dello
sport e alla realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria sulle dighe
regionali.
Precisato che il
provvedimento si compone di nove articoli nei quali viene dettagliata la
manovra di assestamento, procede ad illustrare nel dettaglio il contenuto
dell’articolato, precisando, in particolare, che: nell’articolo 1 (Residui
attivi e passivi e fondo cassa) si riportano i valori dei residui attivi,
passivi e del fondo cassa del 2023 rispetto al rendiconto del 2022, con
variazioni significative; nell’articolo 2 (Saldo finanziario e fondo
pluriennale vincolato) si evidenziano il saldo finale del 2022 e la
determinazione del fondo pluriennale vincolato; nell’articolo 3 (Modifiche
autorizzazioni di spesa) si propongono variazioni agli stanziamenti di bilancio
per leggi di spesa; nell’articolo 4 (Nuove disposizioni finanziarie) si
descrivono varie disposizioni aventi riflesso di carattere finanziario; l’articolo
5 contiene disposizioni volte a eliminare le discrasie nei rapporti finanziari
tra la Regione e la Sorical Spa; nell’articolo 6 (Variazioni al Bilancio
2023-2025) si indicano le variazioni da apportare al bilancio precedentemente
approvato per il triennio; nell’articolo 7 (Variazioni al quadro generale e
allegate al bilancio) si dispongono le variazioni del quadro generale
riassuntivo delle entrate e spese del bilancio, derivanti dalle norme del
disegno di legge; nell’articolo 8 (Copertura finanziaria) si conferma che le
spese della proposta di legge saranno coperte dalle entrate o dalle riduzioni
di spesa indicate nelle variazioni al bilancio.
Giudicata confusa la procedura di scelta della
modalità di erogazione di contributi che sarà effettuata dall’Ufficio di
Presidenza, rileva che negli elenchi degli investimenti inizialmente previsti all’interno
dei precedenti emendamenti su 90 interventi soltanto 3, peraltro, di importo esiguo,
erano destinati alla Provincia di Crotone, stigmatizzando la destinazione dei
contributi, a suo avviso, sulla base della presenza di un consigliere regionale
del territorio.
Espressa preoccupazione per l’abrogazione della
disposizione inerente alla sospensione delle procedure esecutive nei confronti
delle Aziende sanitarie e ospedaliere nonché per la mancata stipula di una
polizza di responsabilità civile a favore di tali Aziende per eventuali
responsabilità da rischio medico, reputa approssimativa la procedura di seguita,
negando la presenza di una inversione di tendenza dell’Esecutivo regionale.
Rilevata positivamente la mobilitazione di
risorse effettuata con il provvedimento in esame, censura il metodo relativo alle
modalità di destinazione delle risorse.
Ricordata la normativa che prevede la
predeterminazione dei criteri, rileva nel provvedimento di assestamento il
ricorso allo strumento dell’ordine del giorno, ai sensi dell’articolo 91 del
Regolamento interno del Consiglio regionale, che reputa un metodo falsamente
democratico.
Sottolineato il paradosso di utilizzo di
tale criterio anche in materia di opere pubbliche, chiede ulteriori chiarimenti
al Presidente della Giunta sul metodo individuato che, a suo dire, non va in
direzione della legalità.
Rassicura, preliminarmente, il consigliere
Alecci riferendo che la sospensione delle procedure esecutive nei confronti
delle Aziende sanitarie e ospedaliere è stata predisposta su sua iniziativa,
unitamente alla proroga del decreto Calabria, per consentire l’utilizzo in
deroga dello stanziamento di 58 milioni finalizzato a velocizzare le procedure per
la costruzione dei Grandi Ospedali; ciò, nella consapevolezza che il debito
accertato al 2020 è stato pagato dalle Aziende sanitarie in misura pari a circa
il 40 per cento, fatte salve le opportune verifiche al riguardo.
Precisato che il provvedimento di assestamento
prevede l’assegnazione al Consiglio regionale di 2
milioni di euro, reputa necessario utilizzare le risorse per macro-temi e
comunica, altresì, l’inserimento nel Decreto energia del rigassificatore di
Gioia Tauro.
Pone in votazione gli articoli 1, 2 e 3 che sono approvati, indi
pone in discussione l’emendamento protocollo numero 22837 che modifica il comma
6 dell’articolo 4.
Nell’illustrare l’emendamento dichiara di ritenere corretta la
scelta di concedere al Consiglio regionale potere decisionale sulla manovra di
assestamento, indi precisa che l’emendamento è volto a richiedere un incremento
dello stanziamento di 500.000,00 euro destinati alle province aumentandolo a
1.500.000,00 euro.
Dichiarato che sarebbe possibile prevedere un incremento dello
stanziamento, previo approfondimento, nella legge di bilancio, assume l’impegno
ad effettuare i dovuti approfondimenti e, pertanto, invita il proponente a
ritirare l’emendamento.
Dichiara di ritirare l’emendamento e chiede che sia realmente
valutata la possibilità di incrementare le somme destinate alle province.
Comunica il ritiro dell’emendamento protocollo numero 22837.
Evidenzia che la problematica è stata discussa nella seduta di Commissione
bilancio, nel corso della quale si era stabilito che successivamente si sarebbe
trovata la modalità per aumentare il contributo destinato alle province.
Pone in discussione l’emendamento
protocollo numero 22972.
Dà lettura dell’emendamento che ai commi 12, 13, 14 e 15 dell'articolo 4 sostituisce l'ultimo e recita: "L'elenco dei beneficiari dei contributi comprensivo del relativo ammontare è approvato con provvedimento dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ed è trasmesso alla Giunta regionale, al solo fine dell'adozione degli adempimenti connessi all'erogazione, a cura dei dipartimenti competenti, delle somme concesse".
Pone in votazione l’emendamento
protocollo numero 22972 che è approvato, con il parere favorevole della Giunta
e del relatore. Pone in votazione l’articolo 4, che è approvato per come
emendato, e l’articolo 5 che è approvato, indi pone in discussione
l’emendamento protocollo numero 22925 all’articolo 6.
Ritira l’emendamento protocollo numero
22925.
Preso atto del ritiro dell’emendamento
protocollo numero 229325, pone in votazione gli articoli 6, 7, 8 e 9 che sono
approvati e la legge nel suo complesso che è approvata, come emendata, con
autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Esauriti i punti all’ordine del giorno,
toglie la seduta.
La seduta termina alle 20,08
Il Funzionario PO
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo