XII^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
N. 31
__________
SEDUTA Di lunedì 25
settembre 2023
PRESIDENZA
DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO
Inizio lavori h. 15,59
Fine lavori h. 20,11
INDICE
CIRILLO Salvatore, Segretario questore
In morte del Presidente emerito
della Repubblica, Giorgio Napolitano
BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)
CRINÒ Giacomo Pietro (Forza Azzurri)
DE NISI Francesco (Coraggio
Italia)
GALLO Gianluca, Assessore all’agricoltura, risorse agroalimentari e
forestazione
GELARDI Giuseppe (Lega Salvini)
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo
Misto)
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia)
STRAFACE Pasqualina (Forza
Italia)
TAVERNISE Davide (Movimento
Cinque Stelle)
ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)
GELARDI Giuseppe (Lega Salvini)
OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale
PRINCI Giuseppina, Vicepresidente della Giunta con delega all’istruzione
CIRILLO Salvatore (Coraggio
Italia)
CAPUTO Pierluigi (Forza Azzurri)
LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo
Misto),*
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
MONTUORO Antonio (Fratelli
d’Italia),*
BRUNI Amalia (Partito
Democratico)
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
MONTUORO Antonio (Fratelli
d’Italia), relatore,*
BRUNI Amalia (Partito
Democratico)
CAPUTO Pierluigi (Forza Azzurri),*,*,*,*,*
LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo
Misto)
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
RASO Pietro (Lega Salvini), relatore,*
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)
ALECCI Ernesto (Partito Democratico),*
CIRILLO Salvatore (Coraggio Italia)
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)
STAINE EMMA, assessore alle
politiche sociali
BRUNI Amalia (Partito
Democratico)
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente), relatore,*,*,*,*,*
STRAFACE Pasqualina (Forza
Italia)
PRESIDENTE,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*
ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico),*
GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro),*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
MONTUORO Antonio (Fratelli
d’Italia)
ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)
CAPUTO Pierluigi (Forza Azzurri)
Presidenza del presidente Filippo
Mancuso
La seduta inizia alle 15.59
Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a
dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
(È approvato senza osservazioni)
Dà lettura delle comunicazioni.
Ritiene doveroso rivolgere un riferimento alla scomparsa del presidente emerito Giorgio Napolitano, il primo Presidente della Repubblica eletto due volte, che giudica una delle figure più prestigiose della storia politica contemporanea, strenuo difensore dei valori costituzionali, meridionalista ed europeista convinto e che, nel suo lungo e denso impegno politico e istituzionale, ha attraversato da protagonista tutti i momenti più importanti e più critici del Paese.
Ricorda, quindi, le visite effettuate, quale Capo dello Stato e rappresentante dell'Unità nazionale a Cosenza, Lamezia Terme e Reggio Calabria, che hanno consentito alla Calabria di giovarsi della sua autorevole presenza e soprattutto delle sue acute riflessioni, con indimenticabili richiami al valore dell'Unità nazionale, al dovere della solidarietà tra nord e sud e l’auspicio rivolto alla società civile calabrese per una reazione collettiva nel contrasto alla criminalità organizzata.
Evidenziato
come tali idee costituiscano tuttora motivo di impegno quotidiano dentro e
fuori le Istituzioni e condizioni indispensabili per rendere l'Italia più coesa
e apprezzata nelle sfide globali, rivolge ai familiari del Presidente emerito
della Repubblica, Giorgio Napolitano, sinceri sentimenti di cordoglio e le più
sentite condoglianze, invitando i presenti ad osservare un minuto
di silenzio.
(I consiglieri e i presenti in Aula si levano
in piedi e osservano un minuto di silenzio)
Espressa la solidarietà e vicinanza del Consiglio regionale al presidente Occhiuto per l’incendio che ha coinvolto anche la sua abitazione, nell'auspicare che le Autorità preposte facciano rapidamente piena luce sull'episodio, sottolinea, come peraltro già fatto dal Presidente in più circostanze, che l’azione di contrasto e denuncia nei confronti dei piromani non arretrerà e che le Istituzioni non si lasciano intimidire da tali azioni delittuose.
Espressa solidarietà al presidente Occhiuto e a tutti i calabresi che sono stati vittime di incendi, sottolinea i risultati positivi conseguiti nell’anno in corso rispetto al 2021, evidenziando il cambiamento d’impostazione dell’azione di contrasto, passata da lotta attiva ad azione di prevenzione, compiuta con il costante e proficuo coinvolgimento degli operai forestali (dislocati nelle aree più strategiche), delle associazioni di volontariato e dei cacciatori, con la previsione per questi ultimi di premialità per la riduzione del numero di incendi nelle aree assegnate.
Evidenziata l’importanza dell’innovazione tecnologica con l’utilizzazione dei droni, che hanno consentito di individuare oltre 150 piromani o incendiari, auspica che la Calabria si mantenga in controtendenza rispetto agli anni precedenti.
Ritenuto doveroso esprimere solidarietà al presidente Occhiuto per l’atto subìto, sottolinea l’importanza di manifestargli il sostegno unanime del Consiglio regionale, anche ai fini dell’individuazione di azioni di contrasto a tali atti delittuosi.
Ritenuto che la solidarietà e la vicinanza al presidente Occhiuto siano comuni a tutti i consiglieri regionali, reputa che gli incendi, che pur appaiono in regressione numerica, siano ascrivibili per il 90 per cento ad azioni dolose della criminalità che ne trae un profitto, e ritiene che l’azione di contrasto agli incendi si configuri anche come lotta alla criminalità.
Unendosi alle manifestazioni di solidarietà espresse al presidente Occhiuto da tutti i consiglieri regionali, reputa inaccettabile quanto avvenuto, evidenziando la necessità che la classe dirigente avvii ogni iniziativa finalizzata ad isolare tali attività criminali.
Ritenuta positiva l’azione di prevenzione incendi condotta con l’impiego dei droni, esprime solidarietà anche a tutti i cittadini calabresi che, a causa degli incendi, hanno visto vanificati sacrifici di tanti anni.
Manifestata vicinanza al presidente Occhiuto, reputa ancora prioritario il problema degli incendi boschivi, ricordando i numerosi episodi incendiari avvenuti di recente nella zona collinare della provincia di Vibo Valentia, dove non vi sono stati interventi di spegnimento poiché i mezzi sono stati destinati prioritariamente alla tutela delle abitazioni.
Reputa, quindi, necessario interrogarsi sugli strumenti da introdurre, attraverso un maggiore utilizzo degli operai forestali e maggiori investimenti per il rafforzamento del Corpo dei vigili del fuoco, che lavorano in situazione emergenziale con pochi mezzi e turni massacranti, per avviare un’azione sistematica ed efficace per la risoluzione della problematica.
Espressa vicinanza e solidarietà al presidente Occhiuto, le cui proprietà sono state minacciate dall’attività dei piromani, sottolinea la stupidità del gesto compiuto e i positivi risultati dell’azione di prevenzione condotta con l’utilizzo dei droni.
Espresso plauso per l’operato del presidente Occhiuto, che ha sicuramento infastidito chi opera nell’illegalità, sottolinea con fermezza la forza delle Istituzioni che, a suo avviso, non abbasseranno la guardia di fronte a tali atti.
Invita, pertanto, a dimostrare senso di appartenenza e abnegazione nel confermare un sostegno unanime al Presidente della Giunta regionale.
Stigmatizzato, con forza, l’atto subìto dal presidente Occhiuto, sottolinea che l’azione di governo proseguirà sulla strada intrapresa nella lotta agli incendi, con tolleranza zero nei confronti di tali atti criminali.
Ricordati i positivi risultati conseguiti attraverso l’impiego dei droni e sottolineato che sono stati devastati chilometri di foreste e di macchia mediterranea da parte dei piromani che appiccano gli incendi spesso nelle ore notturne, esprime solidarietà al presidente Occhiuto.
Espressa solidarietà per l’atto subìto dal Presidente della Giunta regionale, la cui natura sarà accertata dagli Organi competenti, sottolinea la drammaticità della problematica, evidenziando il cambio di passo impresso dalla Giunta regionale attraverso la “tolleranza zero” nei confronti di tali episodi criminosi.
Ringrazia, poi, l’assessore Gallo per l’azione di contrasto agli incendi compiuta anche con l’aiuto di Calabria Verde.
Unendosi alle manifestazioni di solidarietà al Presidente, reputa che la sua azione proseguirà senza tentennamenti e che l’atto subìto, che condanna, sia testimonianza della positiva azione di prevenzione e di contrasto attuata, alla quale conferma il pieno sostegno.
Associandosi alle chiare e univoche manifestazioni di solidarietà, reputa deplorevole l’episodio avvenuto, ritenendolo in gran parte dovuto anche a problemi culturali.
Reputa, pertanto, necessario, a tal fine, avviare una campagna di sensibilizzazione per evitare la pratica degli incendi di bonifica dei terreni agricoli che rappresenta, comunque, un danno.
Conferma, quindi, il pieno sostegno al Presidente nella lotta agli incendi che ha conseguito già risultati positivi.
Sottolineato il pieno sostegno al presidente Occhiuto per la lotta agli incendi, esorta ad una campagna di sensibilizzazione sociale unitaria, stigmatizzando le accuse di aver sottoposto a gogna mediatica gli autori di tali atti criminosi.
Ritiene necessario, oltre alle dimostrazioni di solidarietà al presidente Occhiuto, distinguere tra l’atto subìto, che va stigmatizzato e condannato con fermezza, e l’azione di contrasto agli incendi realizzata dalla Giunta regionale, che dovrebbe, a suo parere, essere incentrata maggiormente sulla prevenzione e sul presidio dei territori con un maggiore impiego di personale.
Auspica, pertanto, un approfondimento della problematica in una seduta apposita di Consiglio regionale.
Introduce il primo punto all’ordine del
giorno che riguarda la mozione, presentata dal consigliere Alecci, sull’anticipo
dei fondi regionali per il diritto allo studio, ricordando che nella precedente
seduta, in cui non è stata approvata per mancanza del numero legale, si era
impegnato a inserirla al primo punto della seduta successiva.
Ringraziato il presidente Mancuso per aver
mantenuto l’impegno assunto di inserire la mozione al primo punto della seduta odierna
e l’assessore Princi per aver provveduto all’avvio della procedura fin da
subito, evidenzia il suo dispiacere poiché una mozione sulla disabilità è stata
rinviata a causa della mancanza del numero legale.
Riferisce, poi, che sino alla mattinata odierna i
decreti necessari per procedere non risultavano ancora inviati, poiché la nota trasmessa
dal Dipartimento non è atto sufficiente ad avviare le procedure.
Ritiene, comunque, che la mozione sia superata e
quindi superfluo procedere alla sua votazione.
Ringraziati il presidente Mancuso e l’assessore
Princi per aver mantenuto l’impegno assunto, sottolinea, per esperienza
professionale diretta, che spesso nascono alcune problematiche a causa della discordanza
temporale tra la richiesta dell’ausilio e il suo effettivo acquisto.
Ritiene, quindi, necessario procedere ad una
modifica della legge e, a tal proposito, ricorda l’esistenza di particolari
figure professionali indispensabili, gli assistenti educativi, che sono particolarmente
legati ai ragazzi con disabilità e sui quali andrebbe realizzato, a suo avviso,
un intervento risolutivo.
Ringrazia il consigliere Alecci perché ritiene che il
“gioco di squadra” permetta di essere risolutivi nel definire le problematiche
ed evidenzia che, benché la mozione prevedesse il 30 per cento di anticipo dei
fondi, si sta procedendo all’erogazione del 100 per cento.
Riferisce, infine, che si è in attesa delle delibere
dei Comuni per procedere con l’erogazione delle restanti risorse.
In merito al contenuto della mozione presentata dal
consigliere Alecci riferisce che da più parti, Rettori e associazioni interessati
alla tematica, giunge la richiesta per riformulare la legge regionale numero 34
del 2001 sul diritto allo studio, ormai datata. Auspica, pertanto, che il
Consiglio regionale possa avviare una riforma in tal senso con una convergenza
unanime.
Ringrazia, infine, tutti coloro che gli hanno
espresso solidarietà.
Sottolineato che la proposta di provvedimento amministrativo
ha ad oggetto il bilancio consolidato del gruppo di amministrazione pubblica
del Consiglio regionale della Calabria per l’esercizio 2022, evidenzia che il
bilancio consolidato presenta la situazione economica, finanziaria e
patrimoniale dei soggetti compresi nel perimetro di consolidamento, consentendo
una visione di insieme delle attività svolte dall’Ente attraverso il gruppo
stesso.
Riferisce che il bilancio consolidato è composto
dai seguenti documenti: conto economico consolidato, stato patrimoniale e
relazione sulla gestione e che sul provvedimento il Collegio dei revisori ha
espresso giudizio positivo ai fini dell’approvazione del bilancio consolidato
2022 del gruppo Amministrazione pubblica del Consiglio regionale.
Preso atto del parere favorevole dei Revisori dei
conti, pone in votazione il provvedimento che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Chiede l’inserimento all’ordine del giorno
della proposta di legge numero 229/12^, riguardante “Modifiche alla
legge regionale 25 novembre 1996, n. 32 (Disciplina per l'assegnazione e la
determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale
pubblica)”.
Preso atto, dopo esplicita richiesta, che il
consigliere Caputo ha annunciato la richiesta di inserimento della proposta ai
capigruppo dell’opposizione, pone in votazione l’inserimento che è approvato.
Illustra il provvedimento che si compone della delibera di Giunta
regionale, delle relazioni istruttorie del Dipartimento infrastrutture e lavori
pubblici, del Dipartimento economia e finanze e del parere del Revisore unico
dei conti dell’Azienda.
Svolge,
quindi, una breve disamina che sintetizza le osservazioni e le raccomandazioni espresse dal Revisore e dai Dipartimenti competenti.
Riferisce,
quindi, che il Revisore unico dei conti ha espresso parere favorevole
all’approvazione della proposta, formulando alcuni rilievi, osservazioni e
suggerimenti. Precisa, poi, che il Dipartimento infrastrutture e lavori
pubblici ha formulato alcuni rilievi specifici, sollecitando in particolare la
quantificazione del Fondo Pluriennale Vincolato (FPV) in sede di riaccertamento
parziale dei residui, e che il Dipartimento Economia e Finanze, a seguito dei
controlli eseguiti, ha espresso alcuni rilevi e fatto alcune raccomandazioni a
seguito dei quali però ritiene che comunque non vi siano motivi ostativi
all’approvazione del provvedimento.
Precisa che il suo intervento non è riferito
esclusivamente al bilancio dell’ATERP ma a tutti gli enti strumentali e alle
società partecipate sui quali ricorda di aver sollecitato un “focus”,
considerate le problematiche che li attanagliano ciclicamente, quali: bilanci
paralizzati sulla capacità di spesa, difficoltà a riscuotere i canoni.
Sottolineato che ogni ente ha le proprie
difficoltà e che si dovrebbe cogliere l’opportunità di capire quali modifiche
apportarvi, annuncia il suo voto di astensione motivato dal reiterarsi, anno
dopo anno, delle medesime difficoltà.
In premessa, commemora la scomparsa del
giornalista Pietro Bellantoni che per lungo tempo ha seguito i lavori del
Consiglio regionale.
Affermato, poi, che il modo migliore per
difendere le istituzioni democratiche è vigilare sul rispetto dei regolamenti,
invita a prestare attenzione al rispetto dei tempi nelle risposte scritte alle
interrogazioni e ai criteri di inserimento delle proposte di legge all’esame
delle Commissioni consiliari.
Entrando nel merito, considera l’astensione
dal voto del Partito Democratico un atto non ostile al lavoro che si sta
svolgendo sulla materia, ma ritiene che l’azione amministrativa potrebbe essere
più efficace assurgendo ad azione riformatrice, capace di coinvolgere in toto
gli Enti strumentali della Regione.
Dopo aver ascoltato tutti gli interventi,
ricorda l’ampia disamina svolta in Commissione rispetto all’attività che la
maggioranza sta avviando e mette in rilievo come, rispetto al precedente
bilancio, si sia intervenuti su importanti elementi come, ad esempio, l’approvazione
del PIAO e la relativa sottosezione sul fabbisogno del personale.
Afferma, quindi, che si continuerà ad andare
avanti con il lavoro sinergico tra Commissioni consiliari e Giunta regionale.
Specifica di non aver effettuato una critica
politica, ma di aver svolto un’analisi su alcune voci e cifre che rendono
difficile per l’Azienda lo svolgimento delle attività.
Pone in votazione la proposta che è
approvata.
(Il Consiglio approva)
Illustra il provvedimento che si compone
della delibera di Giunta regionale, delle relazioni istruttorie del
Dipartimento territorio e tutela dell’ambiente, del Dipartimento economia e
finanze e del parere del Revisore unico dei conti dell’Agenzia.
Precisato che il rendiconto è stato
approvato con delibera del Commissario straordinario e che, a seguito della
comunicazione del Dipartimento economia e finanze della Regione Calabria, con
successiva delibera dello stesso Commissario straordinario, sono state
apportate alcune rettifiche ai prospetti relativi al conto economico e alla
quota accantonata del risultato di amministrazione, riferisce che il Revisore
unico dei conti ha espresso parere favorevole all’approvazione del Rendiconto
dell’ARPACAL riferito all’esercizio finanziario 2022, con i relativi allegati,
e al bilancio economico-patrimoniale, esprimendo alcune osservazioni
specifiche.
Comunica, poi, che il Comitato di indirizzo
ha espresso parere favorevole per l’approvazione del Rendiconto di gestione
relativo all’esercizio finanziario 2022 dell’Agenzia Regionale per la
Protezione dell’Ambiente della Calabria.
Riferisce, altresì, che: il Dipartimento
territorio e tutela dell’ambiente, nell’istruttoria di competenza ha effettuato
delle osservazioni; il Dipartimento vigilante, verificato il rispetto delle misure
di contenimento della spesa da parte dell’Ente strumentale, ha espresso parere
favorevole al rendiconto; il Dipartimento economia e finanze ha espresso parere
favorevole con alcuni rilievi specifici.
Auspicata la ripresentazione della proposta
di legge numero 226/12^ " Modifiche alla legge regionale numero 43 del 27
dicembre 2016 " che, a suo avviso, contribuirebbe a superare un quadro
normativo che giudica anacronistico e, annunciata l’astensione dal voto, riconosce
la volontà di applicare dei correttivi ad alcuni dei rilievi mossi negli anni
precedenti. Ciò nonostante, rimarca, però, la permanenza del problema dei
finanziamenti che dovrebbero essere implementati per permettere all’Arpacal di svolgere quella che è una funzione strategica
rilevante nella vita della Calabria.
Rimarcato il ruolo centrale dell’ARPACAL in
materia di tutela della salute del territorio, ne evidenzia le difficoltà
nell’espletare le sue funzioni a causa della mancanza di risorse, alla mancanza
di programmazione e di figure specialistiche. Evidenziato che ad ARPACAL spetterebbe
l’1 per cento del Fondo Sanitario Regionale mentre, ad oggi, riceve solo lo 0,5
per cento, puntualizza che il Consiglio sarà impegnato successivamente a
discutere una proposta legge sugli impianti idroelettrici che vede l’ARPACAL
attore principale, nonostante il fondo dedicato risulti insufficiente. Invita
la maggioranza a porre rimedio, destinando all’ARPACAL fondi sufficienti.
Comunica che nella seduta di seconda
Commissione dedicata al provvedimento in esame è stato audito il Commissario
dell’ARPACAL che ha descritto le tante nuove attività messe in atto dall’azienda
ed ha prospettato dati confortanti sui campionamenti e su altre attività svolte
da ARPACAL. Ricorda, poi, che la problematica relativa alla persistenza di
risorse in cassa è in corso di definizione anche attraverso nuove assunzioni
delle quali il Commissario ha illustrato le modalità. Ricorda di aver
presentato, insieme al presidente Mancuso, una proposta per migliorare
l’attività di ARPACAL, rinviata al fine di modificare il testo ed intervenire
in modo efficace.
Pone in votazione il provvedimento che è
approvato.
(Il Consiglio approva)
Illustra il provvedimento che modifica l’articolo
39 della legge regionale 47/2011, inficiato da due criticità che impediscono
l’avvio della costruzione degli edifici: il credito bancario, con il relativo
l’aumento dei tassi d’interesse, e l’aumento dei prezzi, che rendono i
contributi regionali insufficienti e portano allo stallo di gran parte degli
interventi o alla loro rinuncia. Evidenziato che la sommatoria delle criticità
puntualizzate desta preoccupazione, considerata l’onerosità dell’intervento per
i soggetti attuatori, comunica che gli stessi soggetti attuatori hanno proposto
la creazione di un fondo regionale di garanzia. Sottolinea come la proposta,
tra le altre misure, prevede di poter presentare una rimodulazione del quadro
economico entro la misura del 30 per cento. Riferisce, quindi, che la proposta
si compone di 3 articoli: l’articolo 1 che modifica l’articolo 39, l’articolo 2
che è relativo all’invarianza finanziaria e l’articolo 3 che disciplina l’entrata
in vigore della legge.
Ritenuto che il tema in discussione sia un pilastro
per la costruzione di una società equa e inclusiva, evidenzia come l’approccio
alla discussione della proposta di legge vada oltre la semplice costruzione di
edifici. Sottolineato che l’edilizia sociale deve essere considerata una
strategia di lungo termine e che la creazione degli alloggi deve essere valutata
come investimento, evidenzia che la Regione sembra incapace di ridurre il
problema abitativo sul quale si discute, a suo avviso con scarsi risultati, dal
2008. Dichiara, quindi, che si sarebbe aspettata un ritiro della proposta, considerato
che non è stata discussa nella Commissione
Evidenziata, poi, la totale assenza nella
relazione di dati di riferimento che consentano di conoscere la situazione
degli interventi per consentire al Consiglio di esercitare una funzione di
vigilanza, ritiene che la principale criticità sia rappresentata dalle fonti di
finanziamento che risultano prosciugate. Infine, giudica errata la metodologia
applicata considerata l’assenza di un vero e proprio Piano dedicato all’edilizia
sociale.
Reputato puntuale ed appropriato l’intervento
della consigliera Bruni, evidenzia che quella proposta è la quinta o sesta
proroga. Sottolineato che si tratta di un provvedimento ancorato ad una data
precedente alla pandemia e alla guerra tra Russia e Ucraina, reputa opportuno
fare chiarezza sui ritardi, a suo dire ingiustificabili, che causeranno un
aumento percentuale delle spese a parità di alloggi previsti. Conclude
auspicando che sia l’ultima proroga e che il Consiglio sia messo a conoscenza
dello stato dell’arte riguardante l’edilizia sociale.
Esprime voto favorevole per la funzione
sociale del provvedimento e puntualizza di avere dubbi e perplessità sul fondo
di garanzia, riguardo al quale si demanda alla Giunta regionale la
predisposizione di un regolamento. Reputa la proposta troppo generica e con
delle “maglie troppo larghe”. Dichiara di esprimere voto favorevole al
principio della proposta per senso di responsabilità, considerati i possibili
effetti positivi sui calabresi.
Puntualizzato che la proposta è stata
discussa più volte ed è stata approvata nell’ultima seduta di Commissione,
reputa importante che anche l’opposizione faccia una proposta che miri a fare
il bene delle società che si sono caricate l’onere di risollevare il settore
dell’edilizia sociale.
Passa all’esame dell’articolato e riferisce
che all’articolo 1 sono pervenuti diversi emendamenti a sua firma e di altri
consiglieri.
Indi, invita il consigliere Caputo a
illustrare l’emendamento protocollo numero 17915/A02.
Ringraziata preliminarmente la minoranza per
aver contribuito favorevolmente alla proposta in discussione, illustra
l’emendamento protocollo numero 17915/A02, modificativo del comma 1 della legge
regionale numero 47 del 2011, al fine di rendere la norma più facilmente
attuabile.
Registrato il parere favorevole della Giunta
regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento che è approvato e passa
all’emendamento protocollo numero 17915/A04.
Illustra l’emendamento protocollo numero 17915/A04,
modificativo della lettera a) del comma 1-bis dell’articolo
39 della legge regionale numero 47 del 2011.
Registrato il parere favorevole della Giunta
regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento che è approvato.
Indi, passa all’emendamento protocollo
numero 17915/A06.
Illustra l’emendamento protocollo numero 17915/A06,
modificativo della data di cui alla lettera b) del comma 1-bis
dell'articolo 39 della legge regionale numero 47 del 2011.
Registrato il parere favorevole della Giunta
regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento che è approvato e passa all’emendamento
protocollo numero 17915/A08.
Illustra l’emendamento protocollo numero 17915/A08,
modificativo della data di cui al comma 1-quater
dell'articolo 39 della legge regionale numero 47 del 2011.
Registrato il parere favorevole della Giunta
regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento, che è approvato, e passa
all’emendamento protocollo numero 17915/A10.
Illustra l’emendamento protocollo numero 17915/A10,
modificativo del comma 4 dell'articolo 39 della legge regionale
numero 47/2011, come aggiunto dall'articolo 1, comma 2, della proposta di legge
numero 211/12^, al fine di rendere la norma più facilmente attuabile.
Registrati i pareri favorevoli della Giunta
regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento che è approvato e passa
all’emendamento protocollo numero 17915/A14.
Illustra l’emendamento protocollo numero 17915/A14
che mira a sopprimere la costituzione del Fondo di Garanzia previsto
dal comma 2 dell'articolo 1 della proposta di legge.
Registrati i pareri favorevoli della Giunta
regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento, che è approvato, e
l’articolo 1, che è approvato per come emendato.
Indi, pone ai voti gli articoli 2 e 3 che
sono approvati.
Preso atto della nuova relazione
finanziaria, pone ai voti la proposta di legge nel suo complesso che è
approvata per come emendata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta di legge che si compone di undici articoli e mira a modificare la legge regionale numero 22 del 2023 prevedendo l’introduzione, nel nuovo impianto della legge regionale, della possibilità per il Presidente della Giunta regionale di disporre lo scioglimento del Consiglio direttivo e la destituzione del Presidente, nel caso in cui vengano riscontrate gravi e ripetute violazioni di legge e/o persistenti inadempienze di atti obbligatori, nonché la potestà di nominare un Commissario straordinario con pieni poteri, che rimane in carica fino alla ricostituzione degli organi dell'Ente al quale è riconosciuto un compenso pari a quello dei Presidenti dei Parchi nazionali.
Riferisce, infine, che la proposta di legge non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.
Pone ai voti gli articoli 01, 02, 1, 1-bis,
1-ter, 1-quater, 1-quinques, 1-sexies, 1-septies,
2 e 3 che sono approvati.
Annuncia il suo voto favorevole, precisando
un particolare apprezzamento per quanto attiene alla funzione chiarificatrice relativa
alla situazione ambientale in Calabria.
Reputa, altresì, molto utili le modifiche
apportate in tema di valutazione di incidenza e di associazioni.
Pone ai voti la proposta di legge nel suo complesso,
che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta di legge che si compone di tre articoli e mira a modificare due criteri di natura squisitamente tecnica contenuti nell’allegato A della legge regionale numero 13 del 2022 in tema di strutture residenziali per minori e giovani adulti sottoposti a procedimento penale, ovvero in esecuzione di pena.
In particolare, riferisce che: il primo intervento tende a potenziare la capacità ricettiva delle strutture, aumentando da un posto a due la possibilità per tali Centri di ospitare minori o giovani adulti avviati al percorso di pronta/prima accoglienza e a quelli di fuoriuscita dal circuito penale a seguito dall’aumento significativo delle richieste che provengono dalle strutture ministeriali competenti in materia; il secondo e ultimo intervento mira a razionalizzare gli spazi esterni riservati alle attività dei ragazzi.
Pur reputando chiaro lo spirito della proposta in discussione, ritiene che la necessità di aumento delle strutture ricettive, in realtà, non corrisponda ai dati forniti dalle statistiche nazionali che vedono una diminuzione dell’80 per cento e, in Calabria, secondo il Ministro di giustizia, vi sarebbe addirittura una saturazione del 50 per cento dei posti che, quindi, non vengono utilizzati.
Pone, dunque, alcuni interrogativi circa la richiesta di aumento dei numeri a fronte di una necessità che, a suo dire, dai dati ufficiali non emerge, paventando così un disagio sommerso a fronte del quale bisogna intervenire in termini di prevenzione.
Evidenziata la necessità di tenere bene a mente la normativa del 2022, cui fa riferimento la legge, riferisce che per la prima volta in Calabria sono stati attivati Centri per minori e giovani adulti colpiti da provvedimenti giudiziari che prima non esistevano, nell’intento di favorire la loro permanenza all’interno del territorio regionale, ovvero più vicini alle famiglie anziché posti in Centri al di fuori del territorio regionale.
Annuncia il suo voto di astensione, precisando che avrebbe auspicato una declinazione più dettagliata delle attività svolte all’interno delle strutture, al fine di garantire omogeneità tra le stesse.
Esprime, altresì, perplessità per quanto attiene al conflitto che, a suo dire, sussiste tra la relazione illustrativa e l’articolato in tema di ampliamento degli spazi dedicati agli ospiti delle strutture in quanto, attraverso l’eliminazione della parola “per utente”, si apporterebbe una riduzione e non un aumento.
Evidenziati i gravi ritardi in cui la Calabria versa in tema di politiche sociali, nonché il grande lavoro che l’attuale amministrazione regionale sta portando avanti, sottolinea la necessità di creare delle strutture migliorative rispetto a un passato caratterizzato dalla totale assenza di programmazione strutturale e territoriale.
Evidenzia nuovamente le incongruenze tra la relazione e l’articolato della legge per quanto concerne la reale necessità di incremento degli istituti rispetto ai dati esistenti.
Pone ai voti gli articoli 1, 2 e 3, che sono approvati, e la proposta di legge nel suo complesso, che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il
Consiglio approva)
Precisato che la proposta di legge in esame nasce
dalla sintesi del provvedimento di sua iniziativa e di quello della consigliera
Straface, sottolinea che lo scopo della proposta è quello di fornire ai Comuni uno
strumento di gestione del proprio territorio che, da un lato, armonizzi le
necessità di tutela della salute con quello dello sviluppo tecnologico e,
dall'altro, minimizzi i rischi di soccombenza dei Comuni, molto spesso privi
della competenza necessaria per resistere all’opposizione legale delle grandi
multinazionali.
Evidenziata la necessità di armonizzare gli aspetti
sanitari relativi ai campi elettromagnetici, considerato l’aumento di quelli ad
alta frequenza, stigmatizza i dibattiti sull’incertezza relativa alla loro pericolosità
per la salute umana, precisando che sia i campi a frequenza estremamente ridotta
sia quelli da radiofrequenza sono stati classificati come potenzialmente
cancerogeni per l’uomo.
Precisato che attualmente i limiti di esposizione
fanno riferimento ad un Ente privato al quale si riferiscono anche le Agenzie
internazionali, sottolinea che l’incertezza sul livello di pericolosità da
esposizione a tali campi induce a invocare il principio di precauzione,
peraltro ampiamente riconosciuto.
Ritenuto che gli aspetti sanitari debbano
essere contemperati con le innovazioni tecnologiche, riferisce il cambiamento della
normativa nazionale al riguardo e la potestà legislativa concorrente attribuita
alle Regioni.
Evidenziata la necessità di localizzazione
delle antenne lontano dai siti sensibili per evitare rischi alla salute della
popolazione, riferisce che la proposta consta di 15 articoli e auspica l’approvazione
all’unanimità della legge che pone la Calabria all’avanguardia nel panorama
nazionale.
Condivisa la ratio della proposta di
legge in discussione, reputa che l’efficace sviluppo delle reti di
telecomunicazione debba andare di pari passo con l’osservanza della tutela ambientale
e sanitaria e sottolinea la necessità di approfondire le ricerche scientifiche
al fine di comprendere gli effetti delle onde elettromagnetiche e stabilire
limiti di esposizione sicure, coinvolgendo la comunità e garantendo una
comunicazione trasparente riguardo agli sviluppi delle reti delle
telecomunicazioni, rispondendo soprattutto alle legittime preoccupazioni della
popolazione.
Ritenuto opportuno perfezionare il testo in
esame, atteso il mancato coinvolgimento di attori importanti quali il Dipartimento
salute, l’Arpacal, i Comuni, il mondo delle imprese,
elenca alcune criticità riscontrate quali, in particolare: la necessità di avere
contezza della programmazione dei controlli e dei relativi esiti; la mancata
individuazione dell’Organo competente a ricevere i rapporti delle violazioni, che
potrebbe vanificare la procedura sanzionatoria; l’assenza di strumenti
sanzionatori da parte della Regione nei confronti dei Comuni che non realizzano
il piano delle antenne; la previsione di incentivi economici per la
realizzazione dei Regolamenti comunali, favorendo l’associazione tra Comuni; l’opportunità
di localizzazione degli impianti, in via prioritaria, in zone non edificate e, solo in via subordinata, in edifici e aree di
proprietà pubblica; la mancata previsione di un termine per l’adozione dei
Regolamenti comunali per l'insediamento urbanistico territoriale e l’esercizio
degli impianti di telefonia mobile e di telecomunicazioni radiotelevisive degli
elettrodotti per minimizzare l'esposizione della popolazione ai campi
elettromagnetici.
Esprime, pertanto, per le motivazioni
espresse, il voto di astensione del Partito democratico, pur ringraziando i
consiglieri Laghi e Straface per l’importante sforzo prodotto.
Ringraziato, preliminarmente, il consigliere
Laghi per la compiuta relazione illustrativa della proposta di legge in
discussione, ricorda l’iter della predisposizione di un testo condiviso in
grado di rispondere alle numerose istanze pervenute negli anni dal mondo dell’associazionismo
e dei Comitati sulla questione dell’elettromagnetismo, degli impianti radio
elettrici, sulla loro installazione e sul possibile impatto sulla salute della
popolazione.
Ricordata l’approvazione all’unanimità da parte
della Commissione di merito, che ha ascoltato in audizione i rappresentanti del
competente Dipartimento regionale e il Commissario straordinario dell’ARPACAL,
riferisce la sempre crescente preoccupazione della popolazione per la presenza
o la nascita di impianti radioelettrici, sia da un punto di vista sanitario sia
di tutela ambientale.
Ritenuta necessaria una sensibilizzazione
forte e autorevole per la tutela dell’ambiente a vantaggio delle future generazioni,
evidenzia la previsione nella proposta di legge in esame di norme idonee a
sostenere e a promuovere lo sviluppo delle tecnologie digitali, salvaguardando,
nel contempo, la popolazione dai rischi per la salute
legati agli effetti dell’esposizione dai campi elettrici, magnetici e
elettromagnetici.
Sottolinea, altresì, la necessità di disciplinare
le azioni e le procedure operative per dotare le Amministrazioni comunali di
strumenti che li aiutino, ad esempio, nell’identificazione delle aree, nella
loro mappatura o nella predisposizione dei Regolamenti per l’istallazione e la
modifica degli impianti di telecomunicazione, radiotelevisione ed
elettromagnetici o le modalità e i tempi di esecuzione delle azioni di
risanamento, fissando tempi certi.
Illustra, poi, nel dettaglio, altre importanti
disposizioni contenute nella legge, quali, ad esempio: l’istituzione presso l’Arpacal del “catasto regionale delle sorgenti fisse e mobili
dei campi elettrici e magnetici ed elettromagnetici” in coordinamento con il
Catasto nazionale che conterrà i dati e le informazioni relative agli impianti
ubicati sul territorio regionale; la previsione di regole rigide per la
definizione dei criteri localizzativi e della mappa comunale degli impianti, per
cui gli impianti per le telecomunicazioni devono essere posti in via
prioritaria su edifici o in aree di proprietà pubblica e devono ottemperare al
criterio di minimizzazione dell’esposizione della popolazione, con
particolarmente particolare riferimento ai siti sensibili quali ospedali, le
case di riposo, scuole di ogni ordine e grado, asili nido, parchi giochi, le arie verdi e gli
impianti sportivi.
Sottolineata la ratio della legge, ne
auspica l’approvazione da parte del Consiglio regionale.
Evidenziato
che le osservazioni della consigliera Bruni probabilmente derivano da una
lettura poco approfondita della proposta di legge, riferisce che, per quanto riguarda
le sanzioni, non c’è una visione omogenea e che per tale motivo è stato
presentato un emendamento che rimanda alla norma nazionale.
Sottolinea,
infine, che trattasi di una proposta di legge agile, efficiente e molto attesa
dai cittadini, pertanto, a suo avviso, esprimere un voto contrario alla
proposta di legge significa votare non a favore dei cittadini.
Pone
in votazione gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 che sono approvati. Comunica
che all’articolo 10 sono stati presentati degli emendamenti a firma dei
consiglieri Laghi e Straface. Passa al primo emendamento, protocollo numero
17302/A01, invitando il proponente ad illustrarlo.
Sottolinea
che l’emendamento, protocollo numero 17302/A01, al comma 1, dell’articolo 10 si
rende necessario per meglio definire la normativa che i Comuni sono tenuti ad
applicare, specificando l’attività svolta da Arpacal
nelle azioni di risanamento. Precisa, altresì, che dall’approvazione dell’emendamento
non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.
Con
il parere favorevole della Giunta, pone in votazione l’emendamento che è approvato
e passa all’esame dell’emendamento, protocollo numero 17302/A02, invitando il
proponente ad illustrarlo.
Sottolinea
che l’emendamento, protocollo numero 17302/A02, al comma 2, lettera a),
dell’articolo 10 si rende anch’esso necessario per meglio definire la normativa
che i Comuni sono tenuti ad applicare, specificando l’attività svolta da Arpacal nelle azioni di risanamento. Precisa, altresì, che
dall’approvazione dell’emendamento non derivano nuovi o maggiori oneri a carico
del bilancio regionale.
Con
il parere favorevole della Giunta, pone in votazione l’emendamento che è
approvato e passa all’esame dell’emendamento, protocollo numero 17302/A03,
invitando il proponente ad illustrarlo.
Sottolinea
che l’emendamento, protocollo numero 17302/A03, al comma 3, dell’articolo 10 si
rende necessario per meglio specificare i destinatari in capo ai quali è atteso
l’obbligo previsto del comma 3 dell’articolo 10, precisando che dalla sua
approvazione non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio
regionale.
Con
il parere favorevole della Giunta, pone in votazione l’emendamento che è
approvato.
Pone
in votazione l’articolo 10, così come emendato, e l’11 che sono approvati.
Riferisce
che sull’articolo 12 è stato presentato un emendamento, sempre a firma dei
consiglieri Laghi e Straface.
Sottolinea
che l’emendamento, protocollo numero 17302/A04, sostitutivo dell’articolo 12 si
rende necessario per meglio precisare che le sanzioni vengono comminate, in ossequio
alle prescrizioni della normativa statale di riferimento, dai Comuni, i quali
devono vincolare i relativi proventi nel potenziare le attività di prevenzione
ambientale. Precisa, infine, che dalla sua approvazione non derivano nuovi o
maggiori oneri a carico del bilancio regionale.
Con
il parere favorevole della Giunta, pone in votazione l’emendamento sostitutivo
dell’articolo 12 che è approvato.
Pone
in votazione gli articoli 13, 14 e 15 che sono approvati e la legge nel suo
complesso, così come emendata, che è approvata con richiesta di autorizzazione
al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Sottolinea
che con la proposta di legge si intende promuovere, riordinare e disciplinare
la tutela e la presenza nel territorio regionale degli animali cosiddetti
d’affezione.
Evidenzia
che nel nostro Paese la tutela degli animali e la lotta al randagismo sono
principi fondamentali sanciti dal punto di vista normativo già a partire dal
1991, con l’emanazione della Legge Quadro n. 281.
Precisa
che oggi si sta per compiere un importante passo in avanti dal punto di vista
etico-culturale, riconoscendo agli animali d'affezione il diritto alla vita e
vietando la soppressione di quelli senza proprietario rinvenuti vaganti sul
territorio.
Affermato
che la crescente presenza degli animali da “affezione” nella vita quotidiana e
nella società ha portato il legislatore ad introdurre nell’ordinamento statale
e regionale il riconoscimento giuridico della dignità degli animali, che
contempla la necessità di proteggerli e tutelare il loro benessere, precisa che
tuttavia persistono gli abbandoni e ciò rappresenta un potenziale pericolo,
anche di diffusione di malattie, e sotto un profilo finanziario una sempre
crescente spesa per le casse degli Enti per la gestione della problematica.
Riferisce
che nonostante la disciplina della
Legge numero 189 del 2004, ancora oggi si riscontra una sua lacunosa e non uniforme
applicazione sul territorio nazionale, rendendo la materia - negli anni è stata
oggetto di diversi accordi tra lo Stato, le Regioni e le autonomie locali –, a causa
anche di ulteriori interventi legislativi, frammentaria, poco organica e non
incisiva e come tale non idonea a garantire la tutela degli animali di
affezione. Tutto questo, sottolinea, ha comportato una serie di problemi di natura
giuridica e sanitaria ma anche di natura etica.
Precisato
che lo scopo della proposta di legge è quello di superare le criticità, ricorda
che gli animali d'affezione svolgono un ruolo importante nella società, apportando
benefici sia agli individui che alla collettività, migliorando, anche, la
salute mentale e fisica delle persone, offrendo loro compagnia, supporto
emotivo e un motivo per fare attività fisica.
Evidenziate
le intenzioni positive dei colleghi proponenti, considerato che il problema è
concreto, riferisce di aver ricevuto delle segnalazioni da parte di alcune
associazioni presenti sul territorio che accolgono gli animali ed operano a
titolo gratuito. A tal proposito ritiene che prevedere quale criterio per l’iscrizione
all’Albo, di cui all’articolo 8, che le associazioni abbiano un numero di soci
pari almeno a dieci sia eccessivo e discriminante per tutte quelle associazioni
ad oggi impegnate sui territori e che per sua conoscenza personale hanno un
numero di soci inferiore a quello prescritto e che, conseguentemente, sarebbero
escluse dall’Albo.
Condivide
lo spirito della proposta di legge, ma ritiene che un maggior approfondimento
sarebbe opportuno.
Ricordato
che il testo in discussione è il risultato di due proposte di legge presentate circa
un anno fa e sul quale molto si è lavorato, dà lettura di alcune parti
dell’articolato sul quale maggiormente si è interessato (Capo IX).
Precisato
che la proposta è importante ed innovativa, ritiene corretto che possa essere
migliorata.
Ringraziato il collega Laghi per aver
consentito e aver contribuito all’unificazione dei due testi presentati in
Commissione al fine di realizzare un testo organico, evidenzia come la materia
sia complessa e difficile da affrontare e questo la renda sempre migliorabile.
Preannuncia, quindi, di aver provveduto alla
modifica dell’aspetto finanziario in seconda Commissione perché si è ritenuto
che le risorse destinate fossero davvero poche, e, trattandosi di materia
soggetta a commissariamento, di aver presentato emendamenti soppressivi per
evitare di incorrere nell’ipotesi di incostituzionalità della norma.
Dispone che si proceda alla votazione.
Intervenendo per dichiarazione di voto,
prende atto della volontà di rivedere il testo e dichiara il voto favorevole
del Partito Democratico.
Pone in votazione l’articolo 1 che è
approvato.
Comunica che all’articolo 2 è stato
presentato un emendamento, protocollo numero 18046/A01, a firma del consigliere
Graziano.
Illustra l’emendamento soppressivo della
lettera p) del comma 1 dell'articolo 2.
Pone in votazione l’emendamento che è
approvato e l’articolo 2 che è approvato come emendato.
Pone in votazione l’articolo 3 che è
approvato.
Comunica che all’articolo 4 sono stati
presentati alcuni emendamenti: protocollo numero 18046/A03 a firma del
consigliere Graziano.
Illustra l’emendamento soppressivo delle
lettere c) ed f) del comma 1 dell'articolo 4.
Pone in votazione l’emendamento che è
approvato e cede la parola al consigliere Graziano per illustrare l’emendamento
protocollo numero 18046/A04.
Illustra l’emendamento che sostituisce il
comma 3 dell'articolo 4, individuando l’Unical quale
destinatario delle risorse destinate a campagne educative e attività culturali.
Pone in votazione l’emendamento che è
approvato e cede la parola al consigliere Graziano per illustrare l’emendamento
protocollo numero 18046/A05.
Illustra l’emendamento che aggiunge il comma
4 all'articolo 4.
Pone in votazione l’emendamento che è
approvato e l’articolo 4 che è approvato come emendato.
Comunica che all’articolo 5 sono stati
presentati alcuni emendamenti: protocollo numero 18046/A06 a firma del
consigliere Graziano.
Illustra l’emendamento soppressivo della
lettera c) dell’articolo 5.
Pone in votazione l’emendamento che è
approvato e cede la parola al consigliere Graziano per illustrare l’emendamento
protocollo numero 18046/A07.
Illustra l’emendamento soppressivo della
lettera f) del comma 1 dell’articolo 5.
Pone in votazione l’emendamento che è
approvato e l’articolo 5 che è approvato come emendato.
Pone, quindi, in votazione gli articoli 6, 7
e 8 che sono approvati e comunica che all’articolo 9 è stato presentato un
emendamento protocollo numero 18046/A08 a firma del consigliere Graziano.
Illustra l’emendamento soppressivo del comma
2 dell’articolo 9.
Pone in votazione l’emendamento che è
approvato e l’articolo 9 che è approvato come emendato.
Pone, quindi, in votazione gli articoli 10,
11, 12, 13 e 14 che sono approvati e comunica che all’articolo 15 è stato
presentato un emendamento protocollo numero 18046/A09 a firma del consigliere
Graziano.
Illustra l’emendamento soppressivo dei commi
10 e 11 dell’articolo 15.
Pone in votazione l’emendamento che è approvato
e l’articolo 15 che è approvato come emendato e comunica che all’articolo 16 è
stato presentato un emendamento protocollo numero 18046/A10 a firma del
consigliere Graziano.
Illustra l’emendamento che modifica la precedente
previsione eliminando i limiti strutturali previsti per la detenzione di cani e
gatti a fini non commerciali che avrebbero potuto creare problemi alle
associazioni che operano in tale settore.
Pone in votazione l’emendamento che è approvato
e l’articolo 16 che è approvato come emendato.
Pone, quindi, in votazione gli articoli 17,
18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35,36, 37,
38 e 39 che sono approvati e comunica che all’articolo 40 è stato presentato un
emendamento protocollo numero 18046/A11 a firma del consigliere Graziano.
Illustra l’emendamento che sopprime la frase:
"L'inserimento in anagrafe di tali informazioni soddisfa il debito
informativo di cui all'articolo 65 del decreto del Presidente delia Repubblica
8 febbraio 1954, numero 320 (Regolamento di polizia veterinaria)" del
comma 5 dell'articolo 40.
Pone in votazione l’emendamento che è
approvato e l’articolo 40 che è approvato come emendato.
Pone, quindi, in votazione gli articoli 41 e
42 che sono approvati e comunica che all’articolo 43 è stato presentato un
emendamento protocollo numero 18046/A12 a firma del consigliere Graziano.
Illustra l’emendamento che sopprime le
parole "utilizzando l'apposito modulo scaricabile dal sito
dell'anagrafe" del comma 4 dall’'articolo 43.
Pone in votazione l’emendamento che è
approvato e l’articolo 43 che è approvato come emendato.
Pone, quindi, in votazione gli articoli 44,
45, 46, 47, 48, 49, 50 e 51 che sono approvati e comunica che all’articolo 52 è
stato presentato un emendamento protocollo numero 18046/A13 a firma del
consigliere Graziano.
Illustra l’emendamento che specifica che il
trattamento di missione spetta alternativamente o al Presidente o al componente
dell’Autorità delegato.
Pone in votazione l’emendamento che è
approvato e l’articolo 52 che è approvato come emendato.
Pone, quindi, in votazione gli articoli 53,
54 e 55 che sono approvati e comunica che all’articolo 56 è stato presentato un
emendamento protocollo numero 18046/A14 a firma del consigliere Graziano.
Illustra l’emendamento che sopprime
l’articolo 56.
Pone in votazione l’emendamento che è
approvato, pertanto l’articolo 56 è soppresso.
Comunica, poi, che è stato presentato un
emendamento riguardante tutto l’articolato protocollo numero 18046/A02 a firma
del consigliere Graziano.
Illustra l’emendamento che sopprime tutti i
riferimenti all'associazione di cui alla lettera p) del comma 1 dell'articolo 2.
Pone in votazione l’emendamento che è
approvato, gli allegati A e B che sono approvati e preso atto della nuova
relazione tecnico -finanziaria, pone in votazione la proposta di legge nel suo
complesso che è approvata, come emendata, con autorizzazione al coordinamento
formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra il provvedimento che mira a dare seguito a quanto disciplinato con la legge regionale 35/2023 che, operando una modifica all’articolo 9 della legge regionale 32/96, ha introdotto per la prima volta il concetto di Isee familiare in luogo del parametro economico fino ad allora utilizzato, facendo quindi riferimento al criterio reddituale per la determinazione della consistenza economica dei nuclei familiari richiedenti l'alloggio. Evidenzia che l’intervento, pertanto, armonizza tale previsione normativa alle disposizioni oggi vigenti nell'ordinamento sovraordinato e ad attualizzare il nuovo parametro nel corpo del testo di legge. Puntualizza come nella proposta normativa si interviene per specificare e chiarire alcuni aspetti procedurali prevedendo una norma di salvaguardia che esplicita in maniera chiara che il nuovo criterio di determinazione del reddito del nucleo familiare avviene attraverso la produzione dell’ISEE, documento che varrà per i bandi pubblicati dopo l'entrata in vigore della presente legge e non per le procedure pubbliche in corso di definizione. Sottolinea, infine, che la proposta di legge non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.
Annunciato il voto favorevole del Partito Democratico alla proposta di legge in discussione, sottolinea la necessità di intervenire al più presto in materia di alloggi. Ricorda all’Aula la mozione a sua firma in cui era sottolineata l'incapacità della Regione Calabria di accedere ai fondi del superbonus del 110 per cento per poter intervenire sull'edilizia popolare. Auspica che con la nuova normativa, che prevede il 90% dei contributi anche per le case pubbliche popolari, si possa intervenire, considerato che potrebbe essere l'ultima occasione a disposizione poiché la Regione Calabria non ha le risorse finanziarie per intervenire su tutti gli edifici popolari.
Pone in votazione gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9,10, 11,12,13,14,15,16,17,18,19 e 20 che sono approvati. Pone in votazione l’allegato A, è approvato. Pone in votazione la proposta di legge nel suo complesso che è approvata con l’autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.
La seduta
termina alle 20,11
Il Funzionario PO
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo