XII^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
N. 26
__________
SEDUTA Di LUNEDì 15 MAGGIO
2023
PRESIDENZA
DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO
Inizio lavori h. 14,58
Fine
lavori h. 19,45
INDICE
CIRILLO Salvatore, Segretario questore
GIANNETTA Domenico (Forza
Italia)
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
STRAFACE Pasqualina (Forza
Italia)
AFFLITTO Francesco (Movimento Cinque Stelle)
GALLO Gianluca, Assessore all’agricoltura, risorse agroalimentari e
forestazione
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
MONTUORO Antonio (Fratelli
d’Italia), relatore
ALECCI Ernesto Francesco (Partito
Democratico), *
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo
Misto)
OCCHIUTO Roberto, Presidente
della Giunta regionale
RASO Pietro (Lega Salvini), *,
*
STRAFACE Pasqualina (Forza
Italia)
TALERICO Antonello (Gruppo
Misto)
GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)
GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)
ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)
CIRILLO Salvatore (Coraggio
Italia), relatore, *, *, *, *, *,
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo
Misto), *, *
TAVERNISE Davide (Movimento
Cinque Stelle)
VARÌ Rosario, Assessore allo
sviluppo economico e attrattori culturali
BRUNI Amalia (Partito Democratico)
ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)
BRUNI Amalia (Partito
Democratico)
COMITO Michele (Forza Italia), *
DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d'Italia)
GIANNETTA Domenico (Forza Italia)
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente), *
MONTUORO Antonio (Fratelli
d’Italia)
STRAFACE Pasqualina (Forza Italia), *
TALERICO Antonello (Gruppo
Misto)
CIRILLO Salvatore (Coraggio
Italia)
GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro), *
PRINCI Giuseppina, Vicepresidente della Giunta con delega
all’istruzione
TAVERNISE Davide (Movimento
Cinque Stelle), *
PRESIDENTE, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *, *,
*, *, *, *
ALECCI Ernesto Francesco (Partito
Democratico), *, *
CAPUTO Pierluigi (Forza Azzurri)
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
MOLINARO
Pietro Santo (Lega Salvini), *, *, *, *, *, *, *, *, *, *
MONTUORO Antonio (Fratelli
d’Italia), *, *, *, *, *, *
STRAFACE Pasqualina (Forza
Italia)
Ordine
del giorno “Sugli interventi di manutenzione della galleria Limina SS 682”
GIANNETTA Domenico (Forza Italia)
GALLO Gianluca, Assessore all’agricoltura, risorse agroalimentari e
forestazione
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente), *
BRUNI Amalia (Partito Democratico)
STRAFACE Pasqualina (Forza
Italia)
BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)
GELARDI Giuseppe (Lega Salvini)
GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)
STRAFACE Pasqualina (Forza
Italia)
TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle)
Sulla convocazione della prossima
seduta
Presidenza del presidente Filippo Mancuso
La seduta inizia alle 14.58
Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a
dare lettura del verbale della seduta precedente.
CIRILLO
Salvatore, Segretario questore
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
(È approvato senza
osservazioni)
Dà lettura delle comunicazioni.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di un
ordine del giorno in materia di interventi di manutenzione nella galleria della
Limina.
Pone in votazione l’inserimento dell’ordine del
giorno, che è approvato.
Chiede l’inserimento all’ordine del giorno della
mozione numero 53/12^ in materia di contrasto al bracconaggio e tutela del lupo
come specie animale protetta.
Pone in votazione l’inserimento della mozione, che è
approvato.
Chiede l’inserimento all’ordine del giorno della
mozione numero 55/12^ sull’istituzione dell’Osservatorio sulle dipendenze
patologiche.
Pone in votazione l’inserimento della mozione che è
approvato.
Illustra il
provvedimento relativo al bilancio di previsione 2023-2025 dell’Azienda
regionale per lo sviluppo dell’agricoltura calabrese (ARSAC), informando che la
proposta è stata licenziata
dalla seconda Commissione.
Sottolineato che non ci sono motivi ostativi all’approvazione del
provvedimento, precisa che lo stesso si compone della delibera di Giunta, delle
relazioni istruttorie del Dipartimento agricoltura, risorse agroalimentari e
forestazione, del Dipartimento economia e finanze e del parere del Revisore
unico dei conti. Evidenzia, ancora, che l’organo di controllo attesta il
pareggio finanziario complessivo e che l’organo di revisione, con verbale
numero 35 del 19/01/2023, ha espresso parere favorevole all’approvazione.
Riferisce, altresì, che il Dipartimento agricoltura ha provveduto a
verificare il rispetto dei vincoli di spesa e la corretta imputazione delle
somme stanziate negli anni 2023-2024-2025, esprimendo anch’esso parere
favorevole, al pari del Dipartimento economia e finanze che ha sancito il
rispetto degli equilibri contabili e la presenza di un saldo di cassa non
negativo.
Riferiti, poi, alcuni rilievi in merito alla procedura di riaccertamento
dei residui, comunica che, a conclusione dell’istruttoria, il Dipartimento ha
ritenuto possibile la trasmissione del bilancio di previsione al Consiglio
regionale per l’approvazione.
In
merito al bilancio dell’ARSAC, come già evidenziato nella Commissione
competente, registra un approccio di natura esclusivamente tecnico-burocratico.
Giudica il bilancio
dell’ente ingessato sia dal punto di vista finanziario sia della programmazione
sia della visione strategica per la missione che è chiamato a svolgere.
Ritenuto che le entrate siano appena sufficienti a coprire le spese,
reputa necessario implementare le risorse destinate all’ARSAC al fine di
permettere all’ente di svolgere al meglio i propri compiti e, a tal proposito,
sottolinea che in altri settori le risorse sono state recuperate.
Riferito che esistono risorse finanziarie destinate a strategie di
sviluppo nazionali e regionali delle zone interne, ritiene che sarebbe utile
valutare la convocazione di una seduta ad hoc, alla presenza
dell’assessore Gallo, per discutere delle problematiche relative alle strategie
di programmazione-pianificazione. Ricorda, infine, di aver chiesto di essere
messo a conoscenza dello stato della gestione liquidatoria e dell’alienazione
del patrimonio dell’ARSSA.
Evidenzia
che la discussione sul bilancio dell’ARSAC rappresenta l’occasione per
rimarcare l’esistenza di sistemi innovativi nel sistema agricolo, sottolineando
la necessità di approvare l’atto aziendale definitivo per poter procedere
all’assunzione di personale per meglio svolgere l’attività dell’ente.
Giudica
la discussione di grande importanza perché collegata ad un settore strategico
le cui azioni trovano riscontro anche al di fuori del territorio regionale.
Sottolinea,
quindi, che alcuni dipendenti dell’ARSAC lavorano al Dipartimento agricoltura e
la loro presenza è rilevante poiché svolgono funzioni quali il rilascio dei
patentini o attività di mantenimento del patrimonio immobiliare.
Riferito
che l’ARSAC è un ente che svolge l’attività sul territorio, ne sottolinea gli
equilibri di bilancio e la capacità, tramite i suoi i suoi dipendenti, di
svolgere azioni per la promozione dei prodotti tipici calabresi.
Per
quanto riguarda l’approvazione dell’atto aziendale riferisce che è in atto una
dialettica interna, anche con il Presidente della Giunta, e che, pertanto, vi è
la massima disponibilità ad un confronto sull’agricoltura per raggiungere
risultati interessanti nel settore.
Infine, ricordato che proprio in questi giorni i dipendenti dell’ARSAC
hanno organizzato a Palmi un concorso internazionale sull’olio, precisa che è
sua intenzione far conoscere a tutti tale iniziativa.
Pone in votazione il provvedimento che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Sottolinea che la proposta di legge mira ad apportare modifiche alla legge regionale numero 20 del 1999, istitutiva dell’ARPACAL, al fine di garantire un rafforzamento della strategia regionale di sviluppo sostenibile, nonché per sistematizzare la disciplina del trattamento economico spettante al direttore generale, al direttore amministrativo e al direttore scientifico della medesima agenzia.
Illustra, quindi, nel dettaglio, le modifiche apportate dalla proposta quali, precisamente: alla fine del comma 1 dell’articolo 7 l’aggiunta di una partizione interna, al fine di istituzionalizzare il supporto specialistico di ARPACAL nei confronti della Regione Calabria, impegnata in una serie di importanti attività di predisposizione, attuazione e monitoraggio della strategia prevista dalla normativa nazionale e comunitaria in materia di sviluppo sostenibile; la sostituzione del comma 8 dell’articolo 11, prevedendo che il trattamento economico del direttore generale è equiparato a quello dei dirigenti generali dei Dipartimenti della Giunta regionale, considerando solo le voci relative allo stipendio tabellare, alla retribuzione di posizione e alla retribuzione di risultato, con esclusione di ogni altra indennità; l’inserimento del comma 9, che stabilisce che il trattamento economico del direttore scientifico e del direttore amministrativo è pari a quello previsto dal comma 8, ridotto del 20 per cento, e del comma 10, che stabilisce che agli emolumenti determinati ai sensi dei commi 8 e 9 non è applicata alcuna ulteriore riduzione, per effetto delle norme regionali in materia di contenimento della spesa degli enti strumentali della Regione Calabria.
Evidenzia, poi, che la proposta non comporta oneri a carico del bilancio regionale ed è capace di produrre una sensibile riduzione degli oneri a carico del bilancio dell’Agenzia.
Infine, sottolinea che la proposta di legge si compone di cinque
articoli.
Pur apprezzando alcuni
aspetti, che reputa condivisibili, ritiene che altri mettano in evidenza la
mancanza di attenzione da parte della Giunta regionale ai suggerimenti
trasmessi attraverso le interrogazioni e relativi al monitoraggio dello stato
di salute delle acque che, a suo dire, hanno addirittura portato alla perdita
dei fondi ad esso dedicati per un totale di 2 milioni
di euro.
Pertanto, auspica che siano
riprogrammati nuovi fondi per il monitoraggio.
Ritiene che il punto,
ampiamente discusso in Commissione, abbia portato alla previsione di un
rafforzamento delle funzioni di ARPACAL per la tutela dell’ambiente quale
diritto dei cittadini calabresi.
Evidenzia l’impegno profuso
dal presidente Occhiuto rispetto a una problematica mai affrontata prima e che,
già dallo scorso anno, ha registrato importanti risultati.
Ritiene che l’azione di
ARPACAL non abbia subito alcuna interruzione, bensì abbia profuso un costante
impegno per un maggior rafforzamento del monitoraggio e della tutela della
salute.
Riferisce, infine, che le
risorse sono ancora disponibili e, considerato che i termini scadranno il 31
dicembre 2023, ritiene vi sia ancora tempo per agire e addivenire agli
obiettivi prefissati.
Ribadito che l’argomento è stato ampiamente discusso in Commissione, evidenzia alcuni aspetti relativi alle peculiarità di ARPACAL cui spesso viene attribuito un ruolo che effettivamente non ha, trattandosi di un’agenzia regionale che monitora l’acqua e l’aria senza mandato di intervento sanitario.
Reputa opportuno meglio dettagliare l’aspetto concernente l’ampliamento delle azioni di supporto richieste ad ARPACAL ed esprime apprezzamento per la figura dell’attuale direttore che reputa persona valida e affidabile.
Ritiene, infine, che l’errore sia quello relativo alla natura di ente strumentale di ARPACAL, poiché, a suo avviso, tali enti dovrebbero essere svincolati dal rapporto con la politica, svolgendo attività di analisi e controllo in assoluta autonomia.
Ribadisce anch’egli che, ad oggi, la Calabria non ha disperso le risorse destinate, la cui scadenza è prevista al 31 dicembre 2023.
Evidenziato, altresì, che nessuna Giunta regionale ha convocato i Sindaci per il monitoraggio, riferisce che la Regione Calabria sta organizzando un programma di investimenti.
Esprime rammarico per le osservazioni sollevate dalla minoranza, evidenziando che si sarebbe aspettato maggiore apprezzamento per l’azione intrapresa in tema di enti strumentali che, ricorda, dovrebbero essere indipendenti dal governo regionale, ma sono vincolati a livello nazionale.
Evidenzia la validità del nuovo direttore ARPACAL, non rinnegando, tuttavia, le potenzialità del direttore uscente che, proprio per questo, è stato mantenuto fino alla scadenza del suo incarico.
Alla luce di ciò, reputa giusto trarre i giusti riconoscimenti ed evidenzia il proprio impegno personale fin qui profuso, soprattutto in termini di tutela dell’ambiente e della salute.
In tema di depurazione, in particolare, ritiene che il governo regionale abbia investito più di quanto previsto e ribadisce l’impegno profuso dalla Regione anche per ulteriori attività quali lo smaltimento dei fanghi, che risultava essere tra i più bassi d’Italia; in proposito, evidenzia che, benché la problematica non sia stata completamente risolta, perché relativa alla mancata manutenzione di 539 depuratori, le diverse criticità strutturali e operative sono state affrontate tramite l’avvio di una ricognizione che, grazie al contributo delle Prefetture e delle Procure, ha consentito di raggiungere risultati parziali riguardanti anche lo scarico di idrocarburi in mare.
Pone ai voti gli articoli 1, 2, 3, 4 e 5 che
sono approvati.
Intervenendo per dichiarazione di voto,
riferisce di aver sempre riconosciuto i risultati positivi conseguiti
dall’Esecutivo regionale e di aver sottolineato, preliminarmente, nel
precedente intervento, la presenza di elementi positivi nel provvedimento in
discussione.
Evidenziato, altresì, che con la proposta di
legge in esame vengono ampliate le funzioni attribuite all’ARPACAL, ribadisce
le criticità connesse al mancato monitoraggio delle acque, con particolare
riferimento a quelle sotterranee, ricordando di aver sollevato più volte in
passato il ritardo in atto in tali attività.
Rivendicando la sua onestà intellettuale da
componente dell’opposizione, pur riconoscendo alcuni aspetti positivi del
provvedimento, quali, in particolare, la realizzazione di economie di spesa,
comunica il voto di astensione.
Comunicato, preliminarmente il suo voto
favorevole sul provvedimento, esprime plauso per il positivo risultato
conseguito attraverso la riduzione degli emolumenti dei dirigenti dell’Ente,
sottolineando la necessità di investire maggiori risorse a supporto delle
attività dell’Agenzia, considerato, peraltro, che il provvedimento in esame
prevede un ampliamento delle funzioni attribuite.
Ricordato che nel 2004, in seguito ad un
procedimento penale, emerse che il 99 per cento dei depuratori calabresi non
era a norma, a causa di atavici deficit strutturali, stigmatizza il voto
contrario o di astensione espresso da alcuni esponenti delle opposizioni su
tale proposta, ritenendolo frutto di mera strumentalizzazione politica, in
quanto non legato, a suo avviso, a criticità presenti nel provvedimento.
Esprime, pertanto, il suo voto favorevole,
conformemente a quello già espresso dal suo capogruppo.
Sottolinea il rinnovo, soltanto da pochi
mesi, dei vertici dell’Agenzia, che testimonia la volontà del presidente
Occhiuto di avviare un nuovo corso per l’Ente.
Pone ai voti la proposta di legge nel suo
complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Propone il rinvio della trattazione per approfondimenti.
Pone in votazione la richiesta di rinvio che è approvata.
(Il Consiglio rinvia)
Chiede l’inserimento all’ordine del giorno della mozione, a firma sua e
del consigliere Bevacqua, sulla strada statale 177 Sila-mare.
Pone ai voti l’inserimento della mozione che è approvato.
Illustra la proposta in discussione precisando, preliminarmente, che la Regione Calabria intende intraprendere ogni iniziativa volta all'attuazione della transizione energetica, quale nuovo modello di organizzazione sociale basato su produzione e consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili, al fine di dare un fattivo contributo al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione e di neutralità climatica, fissati dall'Europa al 2050.
Sottolineato che la proposta mira ad allineare la legge regionale vigente al mutato quadro ordinamentale, illustra, nel dettaglio, le modifiche proposte, quali, in particolare: la sostituzione del titolo che indichi in maniera più incisiva che la legge regionale è finalizzata alla “Promozione e sviluppo sostenibile di un sistema regionale di Comunità di energia rinnovabile (CER) in Calabria per perseguire l’autoconsumo e l’autonomia energetica”; l’istituzione e la disciplina di un Tavolo tecnico permanente, con funzioni consultive, propositive e di monitoraggio e che supporti e collabori con la Giunta e i Dipartimenti regionali e con gli Enti interessati tra cui gli Enti locali; la previsione in capo alla CER della redazione del bilancio di sostenibilità, sottolineando che la rendicontazione sociale rappresenta una delle principali frontiere di innovazione della comunicazione pubblica; la valorizzazione del marchio di cui all’articolo 3 della regge regionale numero 25 del 2020; la previsione della clausola valutativa volta a monitorare lo stato attuativo della legge.
Comunicato il suo voto favorevole, peraltro già espresso nella seduta della Commissione di merito che ha approvato la proposta all’unanimità, invita l’assessore Varì e il Dipartimento competente a seguire l’esempio di Regioni come l’Emilia-Romagna e la Lombardia che hanno previsto lo stanziamento di ingenti risorse provenienti dai Fondi comunitari per l’istituzione di Comunità energetiche regionali.
Riferito, preliminarmente, il suo voto favorevole al provvedimento, sottolinea la contraddizione di annoverare tra le fonti da energia rinnovabile anche le biomasse che per la produzione di energia utilizzano il processo di combustione, con la conseguente produzione di gas climalteranti ritenuti dannosi per la salute.
Riferito che l’Agenzia ONU per i cambiamenti climatici ha sottolineato la necessità di interventi urgenti al riguardo, riferisce che la Calabria produce tre volte l’energia di cui ha bisogno, evidenziando come questo dovrebbe consentire di attuare un’adeguata programmazione, valutando di sostituire – e non soltanto aggiungere – la produzione di energia da fonti rinnovabili a quella che prevede il processo di combustione.
Reputa, tuttavia, che il provvedimento in esame abbia una importanza fondamentale e costituisca una pietra angolare su cui costruire un’adeguata regolamentazione della materia.
Posti ai voti gli articoli 1, 2, 3 che sono approvati, passa all’emendamento all’articolo 4, protocollo numero 9774/A01, a firma del consigliere Cirillo.
Illustra l’emendamento con il quale si propone di sopprimere la lettera b) del comma 1 dell’articolo 4, volto a integrare l’articolo 3 della legge regionale numero 25 del 2020, al fine di rendere più spedito l’iter di concessione del marchio di qualità ecologica.
Posto ai voti l’emendamento protocollo numero 9774/A01, che è approvato con il parere favorevole della Giunta regionale, pone ai voti l’articolo 4 che è approvato per come emendato. Posto ai voti l’articolo 5, che è approvato, passa all’emendamento all’articolo 6, protocollo numero 9774/A04, a firma del consigliere Cirillo.
Illustra l’emendamento finalizzato a modificare il comma 1 dell’articolo 4-ter, introdotto dall’articolo 6 della proposta in discussione, al fine di precisare meglio il termine entro il quale la Regione individua le aree di proprietà regionale idonee all’installazione di impianti da fonti rinnovabili.
Posto in votazione l’emendamento protocollo numero 9774/A04, che è approvato con il parere favorevole della Giunta regionale, pone ai voti l’articolo 6 che è approvato per come emendato. Passa, quindi, all’emendamento all’articolo 7, protocollo numero 97774/A03, a firma del consigliere Cirillo.
Illustra l’emendamento con il quale si propose di sopprimere la data indicata al comma 1 dell’articolo 5–bis, introdotto dall’articolo 7 della proposta in esame, in quanto superata.
Posto ai voti l’emendamento, che è approvato con il parere favorevole della Giunta regionale, passa all’emendamento protocollo numero 9738, a firma del consigliere Lo Schiavo.
Illustra l’emendamento con il quale si propone di modificare l’articolo 7 nella parte relativa ai componenti del Tavolo tecnico, prevedendo l’introduzione di ulteriori rappresentanti degli Ordini professionali.
Si dichiara disponibile a ritirare l’emendamento qualora si renda maggiormente flessibile la partecipazione a tale Organo.
Reputa che l’emendamento possa essere considerato superato.
Ritira l’emendamento, ritenendo riduttiva la previsione di un elenco tassativo di componenti.
Passa all’emendando protocollo numero 9774/A02, a firma del consigliere Cirillo.
Illustra l’emendamento volto ad integrare l’articolo 5-bis, aggiunto alla legge regionale numero 25 del 2020 dall’articolo 7 della proposta in discussione, al fine di renderlo coerente con l’articolo 2, comma 1, e uniformarlo alla normativa vigente.
Posto ai voti l’emendamento che è approvato con il parere favorevole della Giunta regionale, pone ai voti l’articolo 7, che è approvato per come emendato, e gli articoli, 8, 9 e 10 che sono approvati.
Riferisce, con riferimento all’intervento del consigliere Tavernise, che, analogamente a quanto effettuato dalle Regioni Emilia-Romagna e Lombardia, anche la Calabria ha previsto, in particolare, lo stanziamento di 40 milioni di euro a favore dei Comuni con popolazione superiore ai 5 mila abitanti per l’istituzione di Comunità energetiche e che, a breve, non appena le risorse saranno disponibili, saranno emanati i relativi bandi.
Preannunciando il voto favorevole al provvedimento in discussione e sottolineato il proficuo lavoro svolto dall’assessore al riguardo, reputa fondamentale la creazione di comunità volte a creare soluzioni migliorative, sottolineando il valore sociale e non solo economico connesso all’istituzione delle Comunità energetiche.
Annunciato il proprio voto favorevole,
considera di fondamentale importanza incentivare la sinergia su tutto il
territorio regionale. Informato, quindi, di aver presentato una proposta di
legge sulle Cooperative di comunità, auspica che sia approvata a completamento
della legge in approvazione nella seduta odierna.
Pone in votazione la legge nel suo complesso
che è approvata, così come emendata, con autorizzazione al coordinamento
formale.
(Il Consiglio approva)
GENTILE Katya
(Forza Italia), relatore
Illustra la proposta, spiegando che la
disciplina del Consorzio del Bergamotto è stabilita dalla legge regionale
numero 41 del 14 ottobre 2002, recante “Norme per la salvaguardia della coltura
e della qualità della produzione di Bergamotto. Disciplina del Consorzio del
Bergamotto”. Premesso che il Consorzio è un organismo di diritto pubblico che
riunisce i produttori che ne facciano richiesta, spiega che tale organismo ha
come finalità la promozione, l’incremento e la valorizzazione della produzione
dell’essenza e di ogni altro derivato del bergamotto.
Specificato, poi, che l’articolo 5 stabilisce quali
sono gli organi del Consorzio e che l’articolo 9 prevede che il Collegio
Sindacale sia composto da tre membri effettivi e da due supplenti; rileva che
tale previsione si pone in contrasto con quanto stabilito dal comma 1
dell’articolo 13 (“Norme di contenimento della spesa per gli enti
sub-regionali”) della legge regionale numero 69 del 2012 che prevede che questa
tipologia di Enti debbano avere un organo di revisione monocratico.
Chiarisce, inoltre, che, in tale ottica, si è
ritenuto opportuno stabilire che: l’incarico di componente del Consiglio di
amministrazione, dal 1 gennaio 2024, è svolto a titolo gratuito; il compenso
del componente supplente dell’Organismo di revisione è consentito
esclusivamente in caso di sostituzione del revisore effettivo; l’indennità
annua spettante al membro effettivo dell’Organismo di revisione dei conti è
commisurata all’indennità annua spettante al membro effettivo dell’Organismo di
revisione dei conti dell’Agenzia della Regione Calabria per le Erogazioni in
Agricoltura (ARCEA).
Preannunciato voto favorevole, evidenzia che
il decreto che ha istituito il consorzio a livello nazionale è del 1946 mentre
la legge regionale è stata approvata solo nel 2002.
Pone in votazione gli articoli 1, 2, 3, 4, 5 e
6 che sono approvati e la legge nel suo complesso che è approvata con
autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustrando la proposta tesa a modificare la
legge regionale numero 28 del 2018 (Disposizioni per il riconoscimento della
rilevanza sociale dell'endometriosi e istituzione del Registro regionale)
ringrazia, in particolar modo, le associazioni di volontariato attive sul
territorio per come svolgono una continua attività di stimolo e diffusione
delle informazioni.
Mette in evidenza, in particolare,
l’iniziativa “Sediamoci sul giallo” che prevede l’installazione di una panchina
gialla in ogni città con una targhetta esplicativa e QR code che forniscono
informazioni utili sulla malattia.
Specifica, quindi, che tale proposta modifica
e integra la legge regionale esistente per: essere da stimolo all’attivazione
del Tavolo tecnico, già previsto nella legge del 2018 e mai attivato; definire
meglio il Registro regionale dell’endometriosi e fornire un elenco specialisti
che possano fornire risposte ai bisogni delle pazienti.
Evidenzia, inoltre, che è stata prevista la
partecipazione al Tavolo tecnico di rappresentanti delle associazioni di
volontariato che considera il vero motore della proposta odierna. Puntualizza,
infine, che è stato previsto un modesto contributo a supporto delle
associazioni di volontariato, in particolare l’associazione che gestirà
l’iniziativa “Telefono giallo” e per la produzione di per materiale cartaceo
divulgativo. Conclude informando che la Giunta regionale ha istituito la
giornata regionale dell’endometriosi il 28 marzo in contemporanea con la
giornata nazionale.
Evidenziato che la proposta di legge è stata
sottoscritta da diversi consiglieri a dimostrazione della sensibilità diffusa
verso questa malattia invalidante, concorda nel ritenere fondamentale il
contributo delle associazioni di volontariato. Rammenta, quindi, che il disegno
di legge è stato discusso in terza Commissione dove sono state poste in
evidenza le criticità della legge regionale numero 28 del 2012 che non ne hanno
consentito una ricaduta positiva sul territorio.
Sottolineato l’elevato numero di giovani donne
che subiscono l’impatto dell’endometriosi, ritiene fondamentale portare avanti
una ricerca seria e, allo stesso tempo, creare consapevolezza, favorendo la
diagnosi precoce. Comunica di aver, in tale ottica, presentato alcuni
emendamenti finalizzati a creare un elenco di specialisti regionali e una rete
regionale clinico assistenziale con i Consultori come base di un percorso
diagnostico assistenziale standardizzato.
Preannunciato il proprio voto favorevole,
rileva la presenza della clausola valutativa che giudica utile per monitorare
lo stato di attuazione di tutte le proposte di legge.
Ringraziati tutti coloro che hanno contribuito
alla formulazione della proposta di legge, osserva che tale patologia necessita
di azioni più incisive proprio per il difficile percorso che porta con sé e che
causa un grave carico emotivo e una riduzione della qualità di vita spesso per
una diagnosi tardiva che rende difficile limitarne i danni.
Auspicando un’azione condivisa, sottolinea
l’importanza dell’azione di sensibilizzazione e informazione.
Plaude l’iniziativa che rende la Calabria una
regione che sta al passo con i bisogni dei cittadini calabresi, affrontando una
problematica importante che, a suo avviso, consentirà alle donne calabresi di
uscire dal silenzio e dall’isolamento, fornendo riferimenti certi. Fa notare,
inoltre, che una concausa dell’attuale decremento demografico potrebbe anche
essere l’infertilità della donna dovuto, circa per il 30 per cento,
all’endometriosi.
Espresso il suo parere favorevole alla proposta, finalizzata a porre attenzione verso una patologia ad oggi poco conosciuta, evidenzia che il fallimento della legge regionale precedente è attribuibile alla mancanza di controllo e monitoraggio della sua attuazione, come sottolineato dal consigliere Laghi. Evidenzia, quindi, l'importanza di una diagnosi precoce, poiché la patologia ha sintomatologia comune ad altre e può essere accompagnata, soprattutto nella giovanissima età, ad una sintomatologia di natura ansioso depressiva, con agitazione e attacchi di panico. Giudicato interessante e utile aver inserito tra le diverse professionalità di sostegno quella degli psicologi, considerato che chi è affetto di endometriosi spesso necessita di supporto emotivo, sottolinea, inoltre, come ad una diagnosi precoce vada affiancata una forma di comunicazione e informazione rivolta alla collettività.
Apprezzata, poi, l’istituzione della giornata regionale dell’endometriosi, ritiene che il centro di riferimento regionale potrebbe essere il collante di tutte le strutture, svolgendo attività di ricerca e raccolta dei dati anche ai fini della ricerca scientifica. Infine, dichiara il suo voto favorevole.
Dichiarato il suo voto favorevole alla proposta di legge, ricorda che pochi giorni fa la cittadella regionale è stata illuminata di viola in segno di solidarietà per i soggetti affetti da fibromialgia e che il Consiglio regionale, qualche mese fa, su sua iniziativa, ha approvato una mozione che impegnava la Giunta regionale a trattare con maggiore forza il tema della fibromialgia affinché si creassero centri specifici ed i sanitari si specializzassero sulla patologia, considerato che, purtroppo, i calabresi che ne sono affetti si curano fuori regione.
Rileva che le iniziative legislative devono essere efficaci ed efficienti, in particolare accelerando le procedure attinenti alla prevenzione al fine di garantire una sanità funzionale ed efficace per tutti i cittadini calabresi. Sottolineato che la Calabria, in proporzione al numero di abitanti, è la regione che ha più malati cronici e in relazione ad essi la maggiore mobilità passiva, evidenzia come sia necessario intervenire sulla spesa in sanità.
STRAFACE
Pasqualina (Forza Italia)
Dichiara, in merito alla fibromialgia, di aver già trasmesso la mozione al Dipartimento salute e che, non essendo ancora una malattia riconosciuta, si cercherà di lavorare sulla prevenzione e sull’assistenza del paziente.
LAGHI
Ferdinando (De Magistris Presidente)
Evidenziato come gli interventi dei consiglieri Giannetta e Talerico abbiano puntualizzato la non chiara origine dell’endometriosi e paventato una sua correlazione con l’aumento dell’infertilità femminile, sottolinea che quest’ultima è addebitabile in gran parte agli effetti negativi causati dall’ambiente inquinato. A suo avviso, quindi, intervenendo sulla salubrità dell’aria, dell’acqua e del suolo, è possibile prevenire alcune patologie con conseguenti benefici sul sistema sanitario regionale.
Ringraziati i cofirmatari della proposta di legge, dichiara di aver apprezzato tutti gli interventi che hanno contribuito a rendere il dibattito più interessante. Comunica, quindi, di aver individuato, in collaborazione con un medico ginecologo, i criteri per poter attuare un adeguato screening sulle giovani donne della fascia d'età compresa tra i 16 e 18 anni, realizzando, quindi, una adeguata prevenzione; precisa, infatti, che è quella la fascia d'età su cui è necessario intervenire onde evitare danni irreparabili, compresa l’infertilità. Evidenzia, ancora, come sia al vaglio un disegno di legge che prevede il riconoscimento della patologia a livello nazionale, con integrazione delle commissioni di invalidità con specialisti di settore, considerato che spesso l’endometriosi non è conosciuta ed è sottovalutata dalle commissioni stesse. Comunica, infine, che è al vaglio anche il riconoscimento del congedo mestruale per le giovani lavoratrici.
Pone in votazione gli articoli 1, 2 e 3 che sono
approvati. Pone in discussione l’emendamento all’articolo 4, protocollo numero
9708, a firma del consigliere Montuoro, a cui cede la parola per
l’illustrazione.
Illustra l’emendamento all’articolo 4 che prevede la soppressione dell’introducendo articolo dieci, al fine di ottemperare alle osservazioni formulate dal dipartimento economia e finanze.
Pone in votazione l’emendamento protocollo numero 9708 che è approvato,
con il parere favorevole della Giunta e del relatore, indi pone in votazione l’articolo
4 che è approvato per come emendato. Pone in votazione l’articolo 4 bis e
l’articolo 5 che sono approvati, indi pone in votazione la legge nel suo
complesso che è approvata per come emendata, con autorizzazione al
coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Ricordate le origini elleniche della Calabria, rammenta che i bronzi di Riace sono stati ritrovati il 16 agosto del 1972 sul fondo del Mar Ionio nei pressi del comune di Riace Marina da un appassionato subacqueo durante un'immersione a circa 200 metri dalla costa e alla profondità di 8 metri. Evidenzia, quindi, che dopo un primo restauro, realizzato tra il 1975 e il 1980 a Firenze, le due statue sono stato oggetto di un ulteriore lungo lavoro di restauro, portato avanti dapprima (anni 1992 – 1995) nel laboratorio di restauro all’interno del museo nazionale di Reggio Calabria e successivamente concluso (anni 2010 - 2013) nel laboratorio di restauro installato presso la sala Monteleone del Consiglio regionale della Calabria. Evidenzia, poi, l’attenzione di cui i bronzi di Riace hanno goduto sin dalla loro scoperta sia da parte del mondo scientifico sia da parte della collettività che li ha riconosciuti quale capolavoro scultoreo dell'arte greca, facendoli assurgere a simbolo della città di Reggio Calabria e dell'intera regione. Puntualizza, dunque, che nella passata stagione estiva, in occasione del cinquantesimo anno del ritrovamento sono state realizzate le attività dirette alla loro valorizzazione. Evidenzia, quindi, che la proposta di legge prevede di incrementare, incentivare e rendere permanenti le attività di promozione dei bronzi, favorendo la crescita del marketing territoriale, regionale e aumentando l’attività turistica, attraverso l’istituzione di un mese dedicato in maniera stabile alla scoperta e riscoperta di tale opera d'arte. Precisa, infatti, che durante tale periodo, individuato tra il 6 luglio il 16 agosto, data in cui ricade l'anniversario del ritrovamento, si prevede la realizzazione di una manifestazione a carattere culturale, storico, enogastronomico e sportivo al fine di accrescere la conoscenza e la storia dei due guerrieri e delle ipotesi connesse a loro ritrovamento, promuovendo di conseguenza l'approfondimento della storia regionale e della suggestione della Magna Graecia.
Ringraziati il collega Cirillo per l'esposizione puntuale della relazione, la collega Gentile per la disponibilità a firmare la proposta di legge e la vicepresidente della Giunta regionale, Giusy Princi, per il supporto fornito nella sua redazione, giudica la proposta di particolare rilevanza, considerato che storicizza l'istituzione del mese dei bronzi di Riace attraverso eventi, itinerari, studi, cerimonie volte a far conoscere sempre più il patrimonio artistico e culturale della Calabria. Conclude, evidenziando la possibilità di utilizzare risorse comunitarie per finanziare le iniziative previste.
Sottolinea che la Calabria è ricca di cultura, storia e tradizioni che, a suo avviso, i Bronzi hanno la capacità di ricordare ed enfatizzare.
Ritiene, quindi, che la proposta consenta di focalizzare le straordinarie bellezze che per il loro valore assurgono a patrimonio dell'umanità e, come tali, sono in grado di attrarre una considerevole quantità di turisti, calabresi e non.
Evidenzia, ancora, l’indotto economico legato ai Bronzi e connesso all’istituzione di un intero mese ad essi dedicato, in considerazione della centralità della loro collocazione in seno all’intero bacino del Mediterraneo.
Infine, dichiara il suo voto
favorevole all’approvazione della proposta.
Ricorda le azioni che, in occasione del 50° anniversario del
ritrovamento dei Bronzi, ha realizzato il Consiglio regionale, partecipando a
tutti gli eventi organizzati e promossi dall’assessorato.
Sottolineato che i Bronzi sono un grande attrattore turistico per la
Calabria, precisa di aver immediatamente condiviso l’idea della proposta di
legge per il riconoscimento del valore dei Bronzi di Riace, istituendo il mese
di festeggiamenti a loro dedicato.
Ringraziata la vicepresidente Princi per la disponibilità dimostrata,
sottolinea che inizialmente era stata valutata l’idea di una rassegna
itinerante sul territorio per favorire la conoscenza del patrimonio culturale,
mantenendo la sede a Reggio ma attraversando le cinque province calabresi per
coinvolgere i giovani e incentivare il turismo.
Riferisce, quindi, che infine si è propeso per un racconto itinerante,
che attraverserà le cinque province, capace di stimolare i giovani e diffondere
il valore dei Bronzi di Riace.
Auspica, non essendo previsti finanziamenti a carico del bilancio
regionale, che si possano intercettare finanziamenti e tenere in considerazione
per la programmazione futura tale iniziativa di legge anche per le ricadute
positive sul territorio.
Giudica quella odierna una giornata storica considerato che, dopo 50
anni dal loro ritrovamento, il Consiglio regionale si pronuncia in merito ai
Bronzi di Riace, patrimonio culturale più importante della Calabria.
Ringraziati i proponenti della proposta di legge e tutti i componenti
della sesta Commissione, evidenzia che negli ultimi 50 anni i Bronzi sono
sempre rimasti nell’ombra e mai adeguatamente celebrati, nonostante attirino
l’interesse di tutto il mondo che li vorrebbe avere.
Evidenziata l’importanza del coinvolgimento delle istituzioni
scolastiche e il boom di turisti registrati, sottolinea la partecipazione,
attraverso lo stanziamento delle risorse, del Consiglio regionale alla campagna
promozionale sui Bronzi che darà forte impulso al settore turistico della
Calabria, attraverso la cristallizzazione e la storicizzazione dell’evento.
Pone in votazione gli articoli 1, 2, 3, 4, 5 e 6 che sono approvati.
Annunciato il suo voto favorevole al provvedimento, si rivolge al
consigliere Tavernise rimbrottandolo in riferimento ad alcune sue dichiarazioni
che giudica prive di “rispetto istituzionale”.
Censura le dichiarazioni del consigliere Graziano.
Rivolgendosi al consigliere Tavernise, preannuncia che dichiarerà le motivazioni delle sue critiche durante lo svolgimento della mozione sulla Strada statale 177 di cui ha chiesto l’inserimento.
Pone in votazione la proposta di legge nel suo complesso, con autorizzazione
al coordinamento formale, che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Coglie l’occasione per segnalare l’attenzione straordinaria che il
Consiglio sta riservando al tema dell’ambiente ampliando le aree protette e
garantendo loro una normativa aggiornata per un miglior funzionamento.
Espresso compiacimento per il via libera del Governo sulla legge dei
cammini naturalistici, storici e spirituali, ricorda anche la legge, che il
Consiglio regionale ha già approvato, sull’istituzione delle riserve
ambientali.
Ricordata l’importanza della proposta di legge odierna, evidenzia che in
tutto l’occidente si stanno approvando leggi significative e coerenti per
rendere possibile la transizione ecologica.
Illustra la proposta di
legge, volta a disciplinare
l’istituzione e la gestione delle aree protette della Calabria al fine di
garantire e promuovere la conservazione e la valorizzazione delle aree di
particolare rilevanza naturalistica della regione.
Precisato che l’attuale legge regionale, risalente al 2003, appare ormai
superata, sottolinea che la proposta si rende necessaria allo scopo di
aggiornare la complessa disciplina sulle aree protette, definendone i contenuti
rispetto alle tematiche e allineandole al mutato quadro normativo sia a livello
comunitario sia nazionale, altresì semplificandone la portata per evitare
eventuali procedure di infrazione per la non completa applicazione delle norme
sulla biodiversità.
Riferito che la proposta di legge prevede l’implementazione e la disciplina
di Rete Natura 2000, precisa che le finalità della proposta di legge hanno
implicazioni positive per la conservazione e la tutela delle aree protette,
attraverso l’attuazione di politiche e l'adozione di strumenti di promozione
del territorio, in un'ottica di rilancio e valorizzazione del patrimonio
naturale della Regione Calabria con il coinvolgimento di tutti i soggetti
interessati ed evidenzia che, oltre alla disciplina di Rete 2000, la norma
introduce: importanti elementi di novellazione nella disciplina dei parchi e
riserve naturali regionali; importanti elementi di semplificazione
amministrativa; la semplificazione della composizione del Comitato
tecnico-scientifico limitandola ai professionisti del settore; la previsione di
una Consulta del Parco allargata alle associazioni ambientaliste, alla società
civile e agli organi di rappresentanza del mondo della scuola e
dell'università; la previsione di un sistema di semplificazione amministrativa
con il rilascio di nulla osta e autorizzazioni ai fini del vincolo
idrogeologico; la definizione del ruolo di vigilanza da parte della Regione; la
valorizzazione del ruolo degli enti locali territorialmente interessati nella
gestione delle riserve, in forma singola o associata; la valorizzazione del
ruolo e delle funzioni di Regioni, Comuni ed enti gestori in materia di
biodiversità; la definizione del sistema sanzionatorio; l’implementazione di un
capitolo sull'educazione ambientale; l’adeguamento al nuovo contesto normativo
per quanto concerne la contabilità e il bilancio.
Riferisce, infine, che la proposta di legge si compone di 83 articoli
suddivisi in 9 titoli e non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del
bilancio regionale.
Giudica positivamente la proposta di legge, che mira ad organizzare
efficacemente il sistema delle aree protette, e rende noto che la percentuale
di territori protetti in Calabria è tra il 18-19 per cento e che, pertanto, è
interesse condiviso promuovere tali iniziative.
Sottolinea, poi, che la proposta di legge non rappresenta la nascita di
un vincolo, bensì un investimento che mira alla salvaguardia e alla
conservazione della biodiversità, contemperando interessi diversi quali salute
ed economia.
Infine, ritiene che l’ambiente, benché rappresenti un volano di sviluppo
per la Calabria, vada assolutamente tutelato, pertanto valuta favorevolmente
simili iniziative.
Sottolinea che la proposta di legge mira a disciplinare, dopo vent’anni,
la tutela e il recupero delle aree protette della Calabria al fine di garantire
e promuovere la conservazione e valorizzazione delle aree di rilevanza
naturalistica della regione, nonché il recupero di quelle degradate.
Riferisce che la proposta di legge intende abrogare quella precedente
del 2003, definendo un nuovo quadro normativo al passo coi tempi e con le
direttive europee e nazionali in materia d’ambiente. Evidenziato che negli
ultimi 20 anni la sensibilizzazione ambientale e le norme in materia di
biodiversità sono cambiate, sottolinea che l’intervento di novellazione
normativa si è reso necessario per adeguarsi anche agli standard suggeriti dal
programma europeo “Rete Natura 2000”. Precisa, poi, che in Europa ci sono
26.000 siti attivi di cui184 in Calabria che necessitano di essere regolati da
direttive, piani di gestione, valutazioni ambientali e sottoposti all’obbligo
di misure di conservazione.
Ricorda la rilevanza degli organi di vigilanza e il coinvolgimento
attivo del mondo del volontariato e precisa che il Consiglio regionale ha
raggiunto un traguardo importante negli ultimi sei mesi istituendo tre aree
protette, allineandosi così agli standard europei.
Sottolineato che la nuova normativa introduce organi importanti, quali
la Consulta del Parco, la consulta degli studenti ed il consiglio degli
studenti delle università calabresi, ritiene che altro passo importante sia
rappresentato dal coinvolgimento dei giovani nei confronti dell’ambiente, bene
collettivo che merita tutela e salvaguardia.
A suo avviso, quindi, la proposta sarà strumento di ausilio per
sostenere il cambiamento positivo socio-ambientale-economico che la Calabria
merita.
Passa all’esame dell’articolato e pone ai voti l’articolo 1 che è
approvato.
Riferisce che all’articolo 2 è stato presentato l’emendamento,
protocollo numero 9753/A011, a firma del consigliere Molinaro, a cui cede la
parola per l’illustrazione.
Illustra l’emendamento protocollo numero 9753/A011 per la valorizzazione
del territorio protetto.
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento che è approvato, così come l’articolo 2 che è approvato per come emendato.
Riferisce che all’articolo 3 è stato presentato l’emendamento protocollo numero 9753/A10 a firma del consigliere Molinaro, a cui cede la parola per l’illustrazione.
Illustra l’emendamento protocollo numero 9753/A10.
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento protocollo numero 9753/A10 che è approvato, così come l’articolo 3 che è approvato per come emendato.
Indi, passa all’articolo 4 e riferisce che è stato presentato l’emendamento protocollo numero 9753/A09 a firma del consigliere Molinaro, cui cede la parola per l’illustrazione.
Illustra l’emendamento protocollo numero 9753/A09.
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento protocollo numero 9753/A09 che è approvato, e l’articolo 4 che è approvato per come emendato.
Indi, pone ai voti gli articoli 5 e 6 che sono approvati.
Riferisce, quindi, che all’articolo 7 sono stati presentati degli emendamenti, tra cui l’emendamento protocollo numero 9737/A02 a firma del consigliere Alecci, cui cede la parola.
Riferisce che gli emendamenti ai commi 1 e 2 sono stati assorbiti dagli emendamenti presentati dal consigliere Montuoro.
Precisa che gli emendamenti del consigliere Alecci sono stati assorbiti
previo confronto e condivisione tra le parti.
Riferisce che è stato presentato l’emendamento protocollo numero 9725 a sua firma e del consigliere Montuoro, cui cede la parola per l’illustrazione.
Illustra l’emendamento protocollo numero 9725.
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento protocollo numero 9725 che è approvato.
Indi, passa all’emendamento
protocollo numero 9753 a firma del
consigliere Molinaro, cui cede la parola per l’illustrazione.
Illustra l’emendamento protocollo numero 9753.
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento protocollo numero 9753 che è approvato.
Passa, quindi, all’emendamento protocollo numero 9737/A04 a firma del
consigliere Alecci, cui cede la parola.
Riferisce che gli emendamenti ai punti 3, 4 e 5 sono ritirati.
Pone ai voti l’articolo 7 che è approvato per come emendato.
Pone ai voti l’articolo 8 che è approvato.
Riferisce che all’articolo 9 è stato presentato l’emendamento protocollo
numero 9753/A07 a firma del consigliere Molinaro, cui cede la parola per
l’illustrazione.
Illustra l’emendamento protocollo numero 9753/A07.
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento protocollo numero 9753/A07 che è approvato, e l’articolo 9 che è approvato per come emendato.
Indi, pone ai voti gli articoli 10, 11, 12, 13, 14 e 15 che sono approvati.
Riferisce che all’articolo 16 è
stato presentato l’emendamento protocollo numero 9753/A06 a firma del
consigliere Molinaro, cui cede la parola per l’illustrazione.
Illustra l’emendamento protocollo numero 9753/A06.
Registrato il parere favorevole
della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento protocollo
numero 9753/A06 che è approvato e l’articolo 16 che è approvato per come emendato.
Riferisce, poi, che all’articolo
17 è stato presentato l’emendamento protocollo numero 9753/A05 a firma del consigliere
Molinaro, cui cede la parola per l’illustrazione.
Illustra l’emendamento protocollo numero 9753/A05.
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento protocollo numero 9753/A05 che è approvato, e l’articolo 17 che è approvato per come emendato.
Indi, pone ai voti gli articoli 18, 19, 20 e 21 che sono approvati.
Indi, passa all’articolo 22 e riferisce che è stato presentato
l’emendamento protocollo numero 9753/A04 a firma del consigliere Molinaro, cui
cede la parola per l’illustrazione.
Illustra l’emendamento protocollo numero 9753/A04.
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento protocollo numero 9753/A04 che è approvato, e l’articolo 22 che è approvato per come emendato.
Pone ai voti gli articoli 23, 24, 25, 26, 27 e 28 che sono approvati.
Riferisce, quindi, che all’articolo 29 è stato presentato l’emendamento
protocollo numero 9725/A02 a sua firma e del consigliere Montuoro, cui cede la
parola per l’illustrazione.
Illustra l’emendamento protocollo numero 9725/A02.
Registrato il parere favorevole
della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento protocollo numero 9725/A02 che è
approvato, e l’articolo 29 che è
approvato per come emendato.
Indi, pone ai voti gli articoli 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39,
40, 41 e 42 che sono approvati.
Passa, poi, all’articolo 43 e riferisce che è stato presentato
l’emendamento protocollo numero 9753/A03 a firma del consigliere Molinaro, cui
cede la parola per l’illustrazione.
Illustra l’emendamento protocollo numero 9753/A03.
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento protocollo numero 9753/A03 che è approvato, e l’articolo 43 che è approvato per come emendato.
Indi, pone ai voti l’articolo 44 che è approvato, e invita il
consigliere Molinaro a illustrare l’emendamento protocollo numero 9753/A02 a
sua firma.
Illustra l’emendamento che aggiunge l’art 44-bis.
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento protocollo numero 9753/A02 che è approvato.
Indi, pone ai voti gli articoli 45 e 46 che sono approvati.
Riferisce che all’articolo 47 è stato presentato l’emendamento protocollo numero 9737/A05 a firma del consigliere Alecci, cui cede la parola per l’illustrazione.
Comunica che gli emendamenti 9737/A05 e 9737/A06 sono ritirati.
Pone ai voti gli articoli 47, 48, 49, 50, 51, 52, 53, 54, 55, 56, 57, 58
e 59 che sono approvati.
Riferisce che all’articolo 60 è stato presentato l’emendamento protocollo
numero 9725/A03 a sua firma e del consigliere Montuoro, cui cede la parola per
l’illustrazione.
Illustra l’emendamento protocollo numero 9725/A03.
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento protocollo numero 9725/A03 che è approvato, e l’articolo 60 che è approvato per come emendato.
Pone ai voti gli articoli 61, 62, 63, 64, 65 e 66 che sono approvati.
Riferisce, poi, che all’articolo 67 è stato presentato l’emendamento
protocollo numero 9753/A01 a firma del consigliere Molinaro, cui cede la parola
per l’illustrazione.
Illustra l’emendamento protocollo numero 9753/A01.
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento protocollo numero 9753/A01 che è approvato, e l’articolo 67 che è approvato per come emendato.
Indi, pone ai voti gli articoli 68, 69, 70, 71, 72, 73, 74, 75, 76, 77 e
78 che sono approvati.
Riferisce che all’articolo 79 è stato presentato l’emendamento
protocollo numero 9725/A04 a sua firma e del consigliere Montuoro, cui cede la
parola per l’illustrazione.
Illustra l’emendamento protocollo numero 9725/A04.
Registrato il parere favorevole
della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento protocollo numero 9725/A04 che è
approvato, e invita il consigliere Comito a illustrare l’emendamento protocollo
numero 9776.
Illustra l’emendamento protocollo numero 9776.
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento protocollo numero 9776 che è approvato, e l’articolo 79 che è approvato per come emendato.
Passa all’articolo 80 e riferisce che è stato presentato l’emendamento
protocollo numero 9834 a firma sua e di altri consiglieri.
Indi, invita il consigliere Caputo a illustrare l’emendamento protocollo
numero 9834.
Illustra l’emendamento protocollo numero 9834.
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento protocollo numero 9834, che è approvato, e l’articolo 80 che è approvato per come emendato.
Indi, pone ai voti l’articolo 81 che è approvato.
Riferisce che all’articolo 82 è stato presentato l’emendamento
protocollo numero 9725/A05 a sua firma e del consigliere Montuoro, cui cede la
parola per l’illustrazione.
Illustra l’emendamento protocollo numero
9725/A05.
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento protocollo numero 9725/A05 che è approvato e l’articolo 82 che è approvato per come emendato.
Indi, pone ai voti l’articolo 83 che è approvato e la legge nel suo
complesso che è approvata, come emendata, con autorizzazione al coordinamento
formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra l’ordine del giorno, evidenziando le problematiche derivanti
dalla chiusura della Limina.
Condivide le preoccupazioni dei Sindaci e delle associazioni di
categoria che hanno impegnato il Prefetto e, pur apprezzando l’impegno della
Giunta regionale per il rinvio della suddetta chiusura al mese settembre,
salvaguardando così la stagione estiva, ritenuto che il problema permanga,
invita la Giunta regionale a relazionarsi costantemente con Anas, al fine di
fornire opportune garanzie soprattutto in termini di sicurezza e trasparenza in
merito alle continue interruzioni, attraverso una maggiore concertazione e
preventive comunicazioni relative alla chiusura, per evitare improvvisi disagi
alla popolazione della locride.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Illustra la mozione finalizzata, in particolare, alla
tutela del lupo, predatore primariamente carnivoro, la cui alimentazione è composta
principalmente da ungulati, soprattutto cinghiali, e che, pertanto, rappresenta
uno strumento efficace anche per il loro contenimento.
Sottolineato che nella
Regione Calabria la presenza documentata di branchi stabili e riproduttivi di
lupi riguarda diverse aree montuose quali il Massiccio del Pollino, il
Massiccio della Sila, i Monti della Catena Costiera, le Serre ed il Massiccio
dell’Aspromonte, riferisce gravi episodi di bracconaggio, l’uccisione di lupi
in seguito ad incidenti stradali e diverse altre uccisioni che si sono
verificate negli ultimi anni sul territorio calabrese, alcune delle quali non
menzionate sui mezzi di informazione.
Ricordate le diverse
disposizioni europee e nazionali che inseriscono il lupo tra le specie
strettamente protette, chiede alla Giunta regionale di: adottare misure sottese
a: contrastare il bracconaggio, supportando iniziative di formazione dirette
agli allevatori e agli altri soggetti che vivono e frequentano la montagna;
informare la popolazione, in cooperazione con le associazioni ambientaliste e
di volontariato, riguardo i comportamenti corretti da adottare nelle aree di
presenza del lupo, allo scopo di prevenire comportamenti che possano alimentare
il conflitto lupo-uomo; predisporre un programma di sostegni alle imprese
agricole, per la realizzazione di presìdi di prevenzione dei danni arrecati
dalla fauna selvatica alle produzioni e alle opere effettuate sui terreni di
pascolo.
Sottolineata l’estrema
complessità della problematica in esame, riferisce che l’immissione del lupo,
rivelatasi, a suo avviso, infruttuosa ai fini del contenimento della presenza
degli ungulati, si è poi rivolta verso una preda più semplice rappresentata
dalle greggi, spesso, tuttavia, oggetto di aggressioni anche da parte di
branchi di cani selvatici.
Evidenziato come la
situazione degli ungulati sia di grave emergenza, reputa necessari urgenti
interventi al riguardo.
Riferito che il testo della mozione non impegna la Giunta regionale, come concordato nella riunione della Conferenza dei capigruppo, reputa fallimentari gli interventi di selezione degli ungulati attraverso la soppressione con armi da fuoco, condividendo che le aggressioni alle greggi siano spesso causate non dai lupi ma da branchi di cani selvatici.
Pone ai voti la mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Ringrazia, preliminarmente, il presidente Occhiuto per il conferimento
della delega in materia di dipendenze patologiche e per l’impegno assunto ad
effettuare importanti investimenti nei confronti di un settore molto
importante, ma poco conosciuto.
Rilevata l’assenza di una struttura destinata a tale materia
nell’ambito del Dipartimento tutela della salute, riferisce: l’istituzione di
un Tavolo tecnico con il coinvolgimento degli operatori del settore,
finalizzato alla predisposizione del Piano di azione regionale dipendenze;
l’esistenza di un Fondo antidroga, rimasto inutilizzato per 14 anni, pari
a € 3.400.000, che verrà
utilizzato per l’attuale programmazione; la richiesta urgente di
rendicontazione alle ASP, finalizzata a non disperdere ingenti risorse
finanziarie.
Illustra, quindi, la mozione precisando, preliminarmente, che: nella
definizione di “dipendenza patologica”, così come prevista dall’Organizzazione
mondiale della Sanità, rientrano anche le dipendenze senza sostanza che
riguardano comportamenti problematici come il disturbo da gioco d’azzardo, lo
shopping compulsivo, la dipendenza da tv, serie tv, internet, social network,
videogiochi; quando si parla di dipendenze patologiche bisogna fare un
distinguo tra quelle che sono dipendenze da sostanze legali e illegali e le
dipendenze comportamentali; le dipendenze patologiche da sostanze legali e
illegali e comportamentali sono sempre più in espansione presso la popolazione
giovanile nella fascia di età compresa fra gli 11 ed i 26 anni di età e le
conseguenze nel caso di minori sono particolarmente gravi, in quanto rischiano
di inficiarne il corretto sviluppo psicofisico, a cui si aggiungono, in
prospettiva, le ripercussioni negative sull’intera società.
Illustrati, nel dettaglio, i numerosi fattori di natura estremamente
eterogenea ai quali ricondurre l’insorgenza delle dipendenze e rilevato
l’importante impatto sociosanitario delle dipendenze patologiche, sottolinea la
necessità e l’urgenza anche per la Regione Calabria di individuare alcune
misure di intervento per il miglioramento della politica di contrasto e di
prevenzione delle dipendenze sia comportamentali sia da sostanza, legale e
illegale, impegnando la Giunta regionale a proporre l’istituzione, nell’ambito
dell’organizzazione di “Azienda zero”, di un Osservatorio regionale sulle
dipendenze patologiche del quale illustra, nel dettaglio, gli obiettivi e,
altresì, ad avviare sul territorio regionale campagne informative, di
sensibilizzazione e prevenzione, da rivolgere con particolare riguardo alla
fascia d’età giovanile, al contesto scolastico e al conseguente supporto alla
genitorialità.
Riconosciuta l’importanza dell’argomento,
posto che le dipendenze ingenerano altre patologie e sono sintomo di altre
malattie, rammenta che, tra queste, rientra anche la dipendenza dal gioco
d’azzardo, che a suo avviso la maggioranza ha favorito eliminando le misure di
salvaguardia previste dalla legge regionale numero 9 del 2018.
Chiarito, però, di ritenere corretto il
monitoraggio di tali patologie e la nascita dell’Osservatorio, non reputa
giusta la cornice in cui è inserito perché Azienda Zero, che dovrebbe dare
attuazione a quanto previsto, non è ancora operativa. Si interroga, quindi,
sull’organismo deputato a dare seguito all’approvazione della mozione e se ad
essa seguirà un decreto del Commissario ad acta per l’attuazione del Piano di
rientro dal deficit sanitario o una nuova proposta legislativa che dia
attuazione a tale previsione.
Rimarcato che, ancora, non vi è una
distinzione chiara tra gli obiettivi di Azienda Zero e quelli del Dipartimento
salute della Regione Calabria, invita ad approfondire tale tematica. Annuncia,
infine, l’astensione dal voto del Partito Democratico.
Pone in votazione la mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Premesso che la mozione in esame nasce dalla
preoccupazione delle comunità residenti dovuta al crollo della campata centrale
del viadotto Ortiano 2, lungo la strada della Strada statale numero 177 nel
Comune di Longobucco (CS), auspica il sostegno dell’intero Consiglio regionale
alla mozione con cui si chiede alla Giunta Regionale di intraprendere, presso
tutte le sedi istituzionali competenti, le opportune e immediate interlocuzioni
e azioni al fine di verificare eventuali criticità in relazione al lotto della
strada in oggetto e di assicurarsi che vi siano le risorse necessarie
all’ultimazione e consegna del lotto nei tempi prefissati, nonché quelle
relative all’ultimo lotto che da Caloveto dovrà congiungere la SS 177 alla SS
106 ionica.
Anticipato il voto favorevole del gruppo Lega
Salvini, informa che venerdì prossimo è previsto un incontro con il ministro
Salvini per chiedere l’immediata ricostruzione del viadotto Ortiano 2.
Rimarcata l’importanza delle azioni previste
affinché il paese non rimanga isolato, ricorda l’attenzione particolare del
Presidente della Giunta regionale che è intervenuto con provvedimenti
immediati, ha disposto la verifica di altre strutture, incontrato gli
amministratori del territorio, avviato un monitoraggio complessivo dei ponti
all’interno delle fiumare calabresi, oltre ad aver implementato le risorse per
il lotto per completare opera. Detto questo, mette in evidenza che necessitano,
comunque, le risorse necessarie all’ultimazione e consegna del lotto nei tempi
prefissati.
Censura, infine, il comportamento del
consigliere Tavernise che, a suo dire, avrebbe pubblicamente attribuito la
responsabilità dell’accaduto a lui e alla consigliera Straface e lo invita a
riflettere meglio sulle parole da utilizzare, dato che avrebbero potuto
produrre conseguenze anche gravi.
Contesta quanto riportato dal consigliere
Graziano, sostenendo di aver solo riferito il contenuto di una propria
interrogazione che conteneva le medesime richieste della mozione in esame, ma
risalente al mese precedente alla caduta del viadotto e riferita al lotto
successivo. Sostiene, inoltre, di non aver attribuito colpe al presidente
Occhiuto e ai colleghi consiglieri. Biasima gli insulti personali e pretende
che sia sempre garantito il rispetto anche nelle lecite diatribe politiche.
Accolta con favore la mozione, puntualizza che in parte è stata già attuata dal presidente Occhiuto per cercare di calendarizzare gli interventi relativi al ripristino della strada. Evidenziato, altresì, che il presidente Occhiuto ha sia specificato che sarà la Procura della Repubblica a definire le responsabilità sia attivato il tavolo per poter evitare che il territorio di Longobucco possa rimanere isolato, comunica che i tecnici dell’ANAS e della Regioni sono andati a verificare la progettualità da introdurre e tutto quello che deve essere posto in essere per ripristinare lo stato dei luoghi, puntualizzando che il Presidente chiederà che siano monitorati tutti i ponti della Calabria.
Evidenziato che la Giunta ha introdotto risorse finanziarie per il completamento di una strada, condanna il comportamento del consigliere Tavernise che con fare, a suo avviso, populista in un’intervista ha fatto riferimento ad una mozione non attinente a quanto avvenuto. Giudica, quindi, il comportamento del consigliere Tavernise pervaso da “una caduta di stile” e contraddistinto da incoerenza politica.
Reputato opportuno che, innanzi a eventi che possono avere ripercussioni gravi sull’incolumità dei cittadini, la politica calabrese sia unita, pone in votazione la mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Comunica che il Consiglio sarà convocato il 22 maggio alle ore 16,00 con una discussione sui fondi europei e il loro utilizzo.
Indi, esauriti i punti all’ordine
del giorno, toglie la seduta.
La
seduta termina alle 19,45.
Il Funzionario PO
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo