XII^ LEGISLATURA

 

RESOCONTO SOMMARIO

_________

 

N. 23

 

SEDUTA Di VENERDì 10 MARZO 2023

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO

 

Inizio lavori h. 16.54

Fine  lavori h. 21.22

INDICE

 

PRESIDENTE  5

ALECCI Ernesto, Segretario questore  5

Comunicazioni 5

PRESIDENTE  5

In memoria dei migranti vittime del naufragio avvenuto a Steccato di Cutro  5

PRESIDENTE  5

TALERICO Antonello (Gruppo Misto) 6

Sull’ordine dei lavori 6

PRESIDENTE  6

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico) 6

Proposta di provvedimento amministrativo numero 117/12^ d'Ufficio, recante: “Temporanea sostituzione del consigliere regionale Giovanni Muraca, in atto sospeso dalla carica, con il sig. Antonio Billari”  6

PRESIDENTE  6

Proposta di provvedimento amministrativo numero 91/12^ di iniziativa del consigliere G. Mattiani, recante: “Modifiche e integrazioni agli articoli 12, 13, 15, 18, 21, 37, 57 e 122 del Regolamento interno del Consiglio regionale (Deliberazione del Consiglio regionale 27 maggio 2005, n. 5)”  6

PRESIDENTE  8

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente) 7

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico) 7

MATTIANI Giuseppe (Forza Italia), relatore  7

ESAME ABBINATO: 8

Proposta di legge numero 84/12^ di iniziativa dei Consiglieri D. Tavernise, P. Molinaro, K. Gentile, recante: “Turismo eco-sostenibile. Riconoscimento, promozione e valorizzazione di cammini di interesse regionale”; Proposta di legge numero 94/12^ di iniziativa dei consiglieri A. Montuoro, P. Caputo, D. Tavernise, P. Molinaro, K. Gentile, recante: “Turismo eco-sostenibile. Riconoscimento, promozione e valorizzazione di cammini di interesse regionale”; Proposta di legge numero 132/12^ di iniziativa dei consiglieri G. Gallo, P. Molinaro, K. Gentile, recante: “Turismo eco-sostenibile. Riconoscimento, promozione e valorizzazione di cammini di interesse regionale”  8

PRESIDENTE  9,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*

GALLO Gianluca, assessore agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione  14

GENTILE Katya (Forza Italia) 10,*

LO SCHIAVO Antonio (De Magistris Presidente) 10,*,*,*,*

MOLINARO Pietro (Lega Salvini) 9,*,*,*

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia) 8,*,*,*,*,*,*,*,*,*

NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia) 11

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque stelle) 9

Proposta di legge numero 110/12^ di iniziativa dei consiglieri F. Mancuso, V. Fedele, recante: “Istituzione del Garante regionale per la tutela delle vittime di reato”  14

PRESIDENTE  16

AFFLITTO Francesco (Movimento Cinque Stelle) 15

DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia), relatore  14

Proposta di legge numero 152/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Ratifica dell'Intesa tra le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano per l'istituzionalizzazione della conferenza delle Regioni e delle Province autonome”  16

PRESIDENTE  16

DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia), relatore  16

Proposta di provvedimento amministrativo numero 115/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione 2023-2025 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR)”  16

PRESIDENTE  18

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico) 18

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia), relatore  17

STRAFACE Pasqualina (Forza Italia) 18

Dibattito sull’autonomia differenziata  19

PRESIDENTE  19,*,*,*

AFFLITTO Francesco (Movimento Cinque Stelle) 25

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico) 20

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico) 20,*

BRUNI Amalia (Gruppo Misto) 21,*

COMITO Michele (Forza Italia) 26

CRINÒ Giacomo Pietro (Forza Azzurri) 21

DE NISI Francesco (Coraggio Italia) 23

GELARDI Giuseppe (Lega Salvini) 24

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro) 22

IACUCCI Francesco Antonio (Partito Democratico) 24

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente) 22

LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo Misto) 23

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico) 26

NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia) 23

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale  28,*

TALERICO Antonello (Gruppo Misto) 25

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle) 27

 

 

Presidenza del presidente Filippo Mancuso

La seduta inizia alle 16.54

PRESIDENTE

Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.

ALECCI Ernesto, Segretario questore

Dà lettura del verbale della seduta precedente.

 

(È approvato senza osservazioni)

Comunicazioni

PRESIDENTE

Dà lettura delle comunicazioni.

In memoria dei migranti vittime del naufragio avvenuto a Steccato di Cutro

PRESIDENTE

Ritiene doveroso aprire la seduta osservando un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime del naufragio di un barcone con circa 180 migranti provenienti dalla Turchia.

Osserva, quindi, che tale tragedia deve rappresentare uno spartiacque, facendo in modo che l’Europa si doti di una strategia per sostenere la cooperazione allo sviluppo dei Paesi di origine dei migranti per poter incidere sulle cause di questo fenomeno.

Richiamata, infine, l’attenzione sul flusso incessante di persone che sbarcano sulle coste calabresi, manifesta apprezzamento per gli sforzi di molti sindaci per garantire i diritti primari dei migranti che hanno dimostrato che la Calabria è una terra di accoglienza e solidarietà. Ringrazia, inoltre, tutti i calabresi che sono intervenuti per prestare soccorso ai sopravvissuti, riservandosi di invitare alcuni di loro in Consiglio regionale.

 

(I presenti in Aula, levatisi in piedi, osservano un minuto di silenzio)

TALERICO Antonello (Gruppo Misto)

Evidenziato che le attività di soccorso in mare nei confronti di imbarcazioni che trasportano migranti verso le coste italiane sono sempre in corso, rimarca l’elevata sensibilità dei cittadini calabresi - di Cutro in particolare con riferimento alla recente tragedia - che hanno, a suo avviso, anche l’ulteriore merito di aver attirato l’attenzione dell’Europa su tale fenomeno umanitario. Propone, quindi, all’Aula di attivare le procedure per il riconoscimento della medaglia al valore civile per le popolazioni che intervengono negli aiuti umanitari.

Sull’ordine dei lavori

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Chiede l’inversione dei punti all’ordine del giorno, anticipando il dibattito sull’autonomia differenziata affinché il dibattito politico abbia la corretta centralità e rilevanza.

PRESIDENTE

Comunica che l’ordine del giorno è stato concordato in Conferenza dei capigruppo e non subirà modifiche.

Proposta di provvedimento amministrativo numero 117/12^ d'Ufficio, recante: “Temporanea sostituzione del consigliere regionale Giovanni Muraca, in atto sospeso dalla carica, con il sig. Antonio Billari

PRESIDENTE

Pone ai voti la proposta che è approvata, indi invita il consigliere Billari a prendere posto nel banco a lui riservato.

 

(Il Consiglio approva)

(Il consigliere Billari prende posto nei banchi riservati ai consiglieri)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 91/12^ di iniziativa del consigliere G. Mattiani, recante: “Modifiche e integrazioni agli articoli 12, 13, 15, 18, 21, 37, 57 e 122 del Regolamento interno del Consiglio regionale (Deliberazione del Consiglio regionale 27 maggio 2005, n. 5)”

MATTIANI Giuseppe (Forza Italia), relatore

Illustra la proposta che mira ad apportare modifiche al Regolamento interno del Consiglio regionale per recepire le prassi maturate nel corso di diverse legislature e rendere più trasparente e funzionale l’attività dell’organo legislativo regionale. Spiega, quindi che la proposta si compone di 8 articoli: l’articolo 1 prevede che le funzioni di Segretario siano svolte dal dirigente del Settore a cui sono attribuiti i compiti di segreteria dell’Ufficio di Presidenza; l’articolo 2 consente di recepire il nuovo assetto previsto dalla legge regionale numero 8 del 2014 che ha introdotto i collegi circoscrizionali in luogo delle liste provinciali; l’articolo 3 integra la formulazione dell’articolo 15 (Conferenza dei Presidenti di Gruppo) prevedendo che alle riunioni della Conferenza possono partecipare anche i Segretari-questori; l’articolo 4 aggiunge la parola “telematico” al comma 5 dell’articolo 18, per adeguare la denominazione alla legge regionale numero 11 del 2011, recante: “Istituzione del Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Calabria e norme per la pubblicazione degli atti”; negli articoli 5, 7 e 8 si elimina il riferimento alla figura del sottosegretario, così come previsto dalla legge regionale numero 34 del 2012; l’articolo 6 aggiorna gli strumenti utilizzabili per la convocazione dell’ Assemblea.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Fermamente convinto della positività di tale aggiornamento, auspica, però, che a questo corrisponda un rispetto rigoroso del Regolamento interno. Rileva, difatti, che spesso la tempistica indicata nell’articolo 121 (Interrogazioni a risposta scritta e orale) non viene rispettata, sminuendo così il ruolo dei consiglieri che presentano le interrogazioni. Invita, quindi, il Presidente del Consiglio, in caso di mancata risposta entro i termini, a convocare una seduta ad hoc.

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Conferma il voto favorevole già espresso in Commissione, dichiarandosi convinto che il Regolamento interno debba essere manutenuto ed efficientato.

PRESIDENTE

Pone in votazione la proposta che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

ESAME ABBINATO:

Proposta di legge numero 84/12^ di iniziativa dei Consiglieri D. Tavernise, P. Molinaro, K. Gentile, recante: “Turismo eco-sostenibile. Riconoscimento, promozione e valorizzazione di cammini di interesse regionale”;
Proposta di legge numero 94/12^ di iniziativa dei consiglieri A. Montuoro, P. Caputo, D. Tavernise, P. Molinaro, K. Gentile, recante: “Turismo eco-sostenibile. Riconoscimento, promozione e valorizzazione di cammini di interesse regionale”;
Proposta di legge numero 132/12^ di iniziativa dei consiglieri G. Gallo, P. Molinaro, K. Gentile, recante: “Turismo eco-sostenibile. Riconoscimento, promozione e valorizzazione di cammini di interesse regionale”

GENTILE Katya (Forza Italia), relatore

Introduce la proposta, consistente in un testo unificato, frutto del lavoro svolto in Commissione, attraverso il dibattito e il confronto anche con associazioni operanti nel settore. Evidenziato l’approccio allo smart tourism, attraverso l’utilizzo di infrastrutture e mezzi a impatto zero, spiega che in tale proposta vengono riconosciuti tutti i Cammini presenti in Calabria, identificando nel turismo green un’importante occasione di sviluppo locale.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia)

Illustra la proposta frutto della collaborazione di tutti i consiglieri proponenti, dell’assessore Gallo e dalla presidente Gentile, mettendone il risalto il fine ultimo della valorizzazione del territorio calabrese. Evidenzia, quindi, che, essendo in crescita negli ultimi decenni la richiesta di viaggi “green”, associati alla mobilità sostenibile, alla cultura storica ed enogastronomica, anche la capacità attrattiva dei cammini, cioè di percorsi legati a tematiche a carattere storico-religioso, ambientale, artistico-culturale e enogastronomico, è in continuo aumento tanto da essere ricompresi negli “itinerari culturali” disciplinati dal Consiglio di Europa e dall’Unesco.

Mette in risalto, quindi, che la Calabria è una terra con grandi aree naturali e diversi cammini fra cui: il cammino religioso di San Francesco di Paola; il tratto calabrese della Francigena del Sud; il Trail 1 dei Cammini Mariani del Pollino.

Evidenzia, quindi, che l’obiettivo della legge è quello di valorizzare e sviluppare l’offerta culturale, enogastronomica e di accoglienza turistica calabrese, promuovere la produzione agricola e valorizzare gli agriturismi tramite attività di sviluppo sostenibile.

Infine, sottolinea che il testo risulta neutro sotto il profilo finanziario, in quanto presenta disposizioni a carattere ordinamentale e prevede che le attività di gestione siano effettuate dai gestori e quelle di promozione siano finanziate con risorse nazionali e comunitarie anche nell’ambito dei programmi operativi dei fondi strutturali europei e nazionali individuati negli atti di programmazione.

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque stelle)

Esprime apprezzamento per il lavoro svolto in Commissione a seguito dell’abbinamento delle tre proposte di legge e ritiene che il testo unificato rappresenti un ottimo risultato per la Calabria in termini turistici e spirituali, attraverso i vari cammini che coinvolgono anche l’associazionismo e le organizzazioni religiose.

PRESIDENTE

Pone ai voti gli articoli 1 e 2, che sono approvati.

Riferisce che all’articolo 3 è pervenuto l’emendamento protocollo numero 5329/A01 a firma del consigliere Molinaro.

MOLINARO Pietro (Lega Salvini)

Illustra l’emendamento protocollo numero 5329/A01.

PRESIDENTE

Registrati i pareri favorevoli della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento che è approvato. Indi, riferisce che è pervenuto l’emendamento protocollo numero 5147/A01 a firma del consigliere Montuoro.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia)

Illustra l’emendamento protocollo numero 5147/A01.

PRESIDENTE

Registrati i pareri favorevoli della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento che è approvato e l’articolo 3, approvato per come emendato.

Riferisce che all’articolo 4 è pervenuto l’emendamento protocollo numero 3739 a firma del consigliere Lo Schiavo.

LO SCHIAVO Antonio (De Magistris Presidente)

Illustra l’emendamento protocollo numero 3739 che prevede che l’istanza di riconoscimento sia corredata anche dell’indicazione del sito web del cammino da cui verificare l’esistenza degli elementi necessari all’accoglimento dell’istanza medesima. 

PRESIDENTE

Registra il parere favorevole della Giunta regionale.

GENTILE Katya (Forza Italia)

Chiede chiarimenti in merito ad eventuali oneri finanziari per la gestione del sito web in questione.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia)

Specifica la necessità di verificare l’eventuale esistenza di oneri finanziari a carico del bilancio regionale.

LO SCHIAVO Antonio (De Magistris Presidente)

Specifica meglio la natura della previsione emendativa, che non prevede oneri a carico del bilancio regionale.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia)

Chiede notizie in merito alla gestione del sito web.

PRESIDENTE

Chiarisce che le perplessità sono dovute al fatto che, in caso di oneri a carico del bilancio regionale, il sito non potrebbe essere attivato.

LO SCHIAVO Antonio (De Magistris Presidente)

Chiarisce che l’emendamento prevede che l’indicazione del sito web sia inserita nell’istanza di riconoscimento e che tale onere sarebbe a carico del richiedente, non coinvolgendo la Regione.

NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia)

Chiede la rilettura dell’emendamento.

LO SCHIAVO Antonio (De Magistris Presidente)

Dà lettura dell’emendamento che modifica l’articolo 4, precisando che l’istanza deve essere redatta indicando la presenza di un sito web.

PRESIDENTE

Precisa che il sito web sarebbe a carico di chi propone il riconoscimento del cammino.

Registrati i pareri favorevoli della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento che è approvato.

Pone ai voti l’articolo 4 che è approvato per come emendato.

Riferisce che all’articolo 5 è pervenuto l’emendamento protocollo numero 5147/A02 a firma del consigliere Montuoro.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia)

Illustra l’emendamento protocollo numero 5147/A02.

PRESIDENTE

Registrati i pareri favorevoli della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento, che è approvato, e l’articolo 5, che è approvato per come emendato.

Riferisce, quindi, che all’articolo 6 è pervenuto l’emendamento protocollo numero 5147/A03 a firma del consigliere Montuoro.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia)

Illustra l’emendamento protocollo numero 5147/A03.

PRESIDENTE

Acquisiti i pareri favorevoli della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento che è approvato e l’articolo 6 che è approvato per come emendato.

Riferisce che all’articolo 7 è pervenuto l’emendamento protocollo numero 5147/A04.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia)

Illustra l’emendamento all’articolo 7.

PRESIDENTE

Acquisiti i pareri favorevoli della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento che è approvato e l’articolo 7 che è approvato per come emendato, indi riferisce che all’articolo 8 è pervenuto l’emendamento protocollo numero 5329/A02 a firma del consigliere Molinaro.

MOLINARO Pietro (Lega Salvini)

Illustra l’emendamento protocollo numero 5929/A02.

PRESIDENTE

Acquisiti i pareri favorevoli della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento che è approvato e l’articolo 8 che è approvato per come emendato.

Passa all’articolo 9 e comunica che sono pervenuti diversi emendamenti.

Indi, invita il consigliere Montuoro a illustrare l’emendamento protocollo numero 5147/A05 che interviene sui commi 3, 4, 5 e 6 dell’articolo 9.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia)

Illustra l’emendamento protocollo numero 5147/A05.

PRESIDENTE

Acquisiti i pareri favorevoli della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento che è approvato.

Indi, invita il consigliere Molinaro a illustrare l’emendamento protocollo numero 5329/A03.

MOLINARO Pietro (Lega Salvini)

Illustra l’emendamento protocollo numero 5329/A03.

PRESIDENTE

Acquisiti i pareri favorevoli della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento che è approvato.

Indi, invita il consigliere Molinaro a illustrare un ulteriore emendamento, protocollo numero 5329/A03.

MOLINARO Pietro (Lega Salvini)

Illustra l’emendamento protocollo numero 5329/A03.

PRESIDENTE

Acquisiti i pareri favorevoli della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento che è approvato.

Pone ai voti l’articolo 9, che è approvato per come emendato, con autorizzazione al coordinamento formale, e l’articolo 10 che è approvato.

Riferisce che all’articolo 11 è pervenuto l’emendamento protocollo numero 3640 a firma del consigliere Lo Schiavo.

LO SCHIAVO Antonio (De Magistris Presidente)

Illustra l’emendamento protocollo numero 3640.

PRESIDENTE

Acquisiti i pareri favorevoli della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento che è approvato.

Indi, invita il consigliere Montuoro a illustrare l’emendamento protocollo numero 5147/A06.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia)

Illustra l’emendamento protocollo numero 5147/A06.

PRESIDENTE

Pone ai voti l’emendamento, che è approvato, e l’articolo 11 che è approvato per come emendato.

Comunica che all’articolo 12 è pervenuto l’emendamento protocollo numero 5147/A07 a firma del consigliere Montuoro.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia)

Illustra l’emendamento protocollo numero 5147/A07.

PRESIDENTE

Registrati i pareri favorevoli della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento, che è approvato, e l’articolo 12, che è approvato per come emendato.

Indi, pone ai voti gli articoli 13, 14 e 15 che sono approvati.

GALLO Gianluca, assessore agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione

Esprime apprezzamento per la proposta in discussione e ringrazia coloro i quali hanno contribuito alla sua stesura e condiviso un progetto di grande valenza, soprattutto in termini di sviluppo per la Calabria e per il suo territorio che, a sua volta, darà vita ad altri importanti obiettivi già in programma, al fine di esaltare la storia e le tradizioni calabresi, frutto delle tante influenze che ad oggi appaiono ancora vive e presenti.

Ricorda alcuni tra i cammini più importanti già esistenti in Calabria e, a tal proposito, richiama l’attenzione su alcuni eventi di vandalismo che hanno danneggiato il territorio di Sersale.

PRESIDENTE

Pone ai voti la proposta nel suo complesso, che è approvata per come emendata con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

Proposta di legge numero 110/12^ di iniziativa dei consiglieri F. Mancuso, V. Fedele, recante: “Istituzione del Garante regionale per la tutela delle vittime di reato”

DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia), relatore

Ringraziati, preliminarmente, i proponenti della proposta di legge in discussione per la sensibilità dimostrata su un argomento estremamente delicato, ripercorre l’iter del provvedimento nella Commissione di merito.

Precisato che la proposta è finalizzata all’istituzione del Garante regionale per la tutela delle vittime di reato, ricorda la Direttiva UE 29/2012 “Norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime”, ritenendo importante dare una risposta sociale alla sofferenza della vittima indipendentemente dal reato che l’ha vista coinvolta, riconoscere la rilevanza sociale del dolore e fornire l’adeguato sostegno da parte della società lungo il percorso di elaborazione dell’esperienza di vittimizzazione.

Ritenuta prioritaria la necessità di superare sistemi di attenzione alle vittime prevalentemente delegati alla loro autorganizzazione, rileva come la sensazione di non essere protetti e l’assenza di risposte alle conseguenze personali e sociali derivanti dal reato determinino un allentamento del legame sociale e della fiducia nelle Istituzioni e producano isolamento, degenerando in problemi seri che si ripercuotono sulla qualità della vita della persona e della comunità.

Evidenzia, quindi, la necessità di introdurre una figura istituzionale che si renda interprete delle istanze delle vittime di reato, ponendosi in posizione imparziale, che promuova i loro diritti, in stretta collaborazione con le agenzie del territorio, con la Magistratura e con gli altri organi di garanzia.

Ricordata la legge regionale numero 1 del 2018, che ha istituito il Garante regionale delle persone detenute o private della libertà personale, un organo che tutela i diritti delle persone che commettono reato, reputa ragionevole ed equo proporre una figura a cui possano rivolgersi le vittime di reato, in una logica non antagonista ma complementare, portando ad unità il percorso avviato, in una prospettiva di protezione e di tutela dei diritti di tutte le parti coinvolte nel reato.

Riferisce, infine, che con la proposta di legge si stabiliscono le funzioni del Garante, si introduce la definizione di vittima, si definiscono i compiti del Garante, i criteri di nomina e le cause di incompatibilità, si promuove la collaborazione delle agenzie già attive nel territorio anche attraverso rete multidisciplinare di supporto e tutela delle vittime di reato.

AFFLITTO Francesco (Movimento Cinque Stelle)

Manifestato apprezzamento per la proposta di legge in discussione e ricordati i diversi istituti processuali penali previsti dall’ordinamento giuridico a tutela delle vittime di reato, giudica generalizzata tale forme di tutela e reputa che l’istituzione di un Garante regionale possa costituire un ulteriore strumento a sostegno delle legittime istanze delle vittime.

PRESIDENTE

Posti ai voti gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 e 9, che sono approvati, pone in votazione la proposta di legge nel suo complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

Proposta di legge numero 152/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Ratifica dell'Intesa tra le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano per l'istituzionalizzazione della conferenza delle Regioni e delle Province autonome”

DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia), relatore

Illustra la proposta in esame, finalizzata alla ratifica di un accordo che concede lo status giuridico alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, quarant’anni dopo la sua istituzione.

Ricordato che l’Accordo, firmato dai Presidenti di tutte le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, davanti al Presidente della Repubblica, rappresenta un nuovo status istituzionale di collaborazione tra organi statali e di coordinamento e mediazione politica tra interessi territoriali e nazionali, che permette di sfruttare al meglio la competitività e le risorse naturali del territorio per lo sviluppo, consolidando una nuova visione integrata dello Stato, sottolinea il delicato ruolo di organizzazione e mediazione svolto dalla Conferenza nei quarant’anni della sua storia.

Ritenuto che il Governo darà impulso a questa fase di costruzione di una nuova visione dello Stato, procede ad illustrare, nel dettaglio i singoli articoli.

PRESIDENTE

Posti ai voti gli articoli 1, 2, 3, 4 e 5, che sono approvati, pone in votazione la proposta di legge nel suo complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.

 

(Il Consiglio approva)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 115/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Bilancio di previsione 2023-2025 dell'Ente per i Parchi Marini Regionali (EPMR)”

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia), relatore

Precisato che la proposta di provvedimento amministrativo in discussione, relativa al bilancio di previsione 2023/2025 dell’Ente per i Parchi Marini Regionali, è stata approvata a maggioranza nella seduta della Commissione bilancio del 17 febbraio scorso, sottolinea che il provvedimento si compone della delibera di Giunta regionale, delle relazioni istruttorie del Dipartimento territorio e tutela dell’ambiente, del Dipartimento economia e finanze e del parere del Revisore unico dei conti dell’Ente.

Riferisce, quindi, che: il Dipartimento economia e finanze ha trasmesso una nota con la quale il dirigente generale ha ribadito i rilievi, le prescrizioni e le raccomandazioni riportati nell’istruttoria di competenza e quelli espressi nell’istruttoria del Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente, ritenendo che non ci siano motivi ostativi all’approvazione del bilancio da parte del Consiglio regionale; il Revisore unico dei conti ha richiesto il rispetto dei termini per l’invio dei dati relativi al bilancio di previsione entro trenta giorni dalla sua approvazione alla banca dati delle amministrazioni pubbliche, avvertendo che nel caso di mancato rispetto di tale termine, non sarà possibile procedere ad assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale; l’organo di controllo ha verificato che il bilancio è stato redatto nell’osservanza delle norme di legge, dello Statuto dell’Ente, del Regolamento di contabilità, e dalle norme del Decreto legislativo numero 118/2011 ed ha espresso parere favorevole; il Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente, nell’istruttoria di competenza, ha evidenziato che ancora non risulta costituito il Comitato regionale di Indirizzo, previsto dalla legge regionale numero 24 del 2013 e, relativamente all’applicazione della normativa regionale in materia di contenimento della spesa, che non può ancora trovare applicazione la suddetta normativa,

Evidenziato, poi, il parere favorevole espresso dal Dipartimento vigilante, a conclusione dell’istruttoria di competenza, riferisce alcune prescrizioni del Dipartimento economia e finanze e alcune raccomandazioni in relazione al Fondo crediti di dubbia esigibilità e Fondo pluriennale vincolato.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Ritenuto burocratico l’approccio del Governo regionale anche relativamente al provvedimento in esame e tale da non comprenderne le prospettive, sottolinea le problematiche dell’Ente, interessato da una carenza atavica di personale.

Sottolineata la necessità di una discussione organica su tutti gli Enti strumentali regionali, reputa importante conoscere le decisioni dell’Esecutivo regionale in merito al futuro dell’Ente dopo la fine della fase di commissariamento.

STRAFACE Pasqualina (Forza Italia)

Evidenziato che il bilancio dell’Ente in discussione non tiene conto soltanto delle risorse ordinarie, riferisce le procedure amministrative in atto per rendere disponibili le risorse della programmazione comunitaria 2021/2027.

Sottolineato che, al fine di rafforzare l’azione dell’Ente Parco e le 6 aree di interesse, l’Amministrazione regionale, in aggiunta a risorse già previste, ha stanziato 6 milioni di euro, innanzitutto per azioni a tutela dell’ecosistema marino quali, in particolare, la perimetrazione con boe di tutti gli habitat dei singoli parchi, riferisce che, nei prossimi mesi, saranno predisposti progetti “sitospecifici”, come, ad esempio, la rimozione straordinaria dei rifiuti dai fondali e che molte risorse saranno rivolte al turismo sostenibile.

Evidenziato il forte impegno dell’Esecutivo regionale al riguardo, confermato dal presidente Occhiuto che, alla Fiera internazionale del Turismo, ha messo in risalto il turismo regionale attraverso i Parchi marini che possono costituire volano di crescita per la Calabria, sottolinea che le azioni realizzate sono coerenti con le politiche comunitarie e che la Calabria è al passo con le strategie europee della biodiversità.

Ricorda, infine, l’istituzione, su sua iniziativa, di una nuova area protetta sul Parco della secca di Amendolara, a conferma dell’impegno al riguardo della Giunta regionale.

PRESIDENTE

Pone ai voti il provvedimento ed è approvato.

(Il Consiglio approva)

Dibattito sull’autonomia differenziata

PRESIDENTE

Riferisce, preliminarmente, che, come previsto nella precedente seduta e concordato con il presidente Occhiuto, nella seduta odierna si affronta il dibattito sull’autonomia regionale differenziata, prevista non soltanto nel Programma del Governo, che su input del Ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Calderoli, ha approvato un testo di legge su cui dovrà pronunciarsi il Parlamento, e nei Programmi delle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, ma anche dall'articolo 116, terzo comma, della Costituzione, in linea con gli articoli 117 e 119, che sottolineano la necessità di garantire ai cittadini, ovunque essi risiedano, i diritti sociali e civili.

Ricordato che la previsione costituzionale in discussione è stata introdotta dalla riforma del Titolo V della Costituzione, adottata a maggioranza dal Centrosinistra nel 2001 (Governo Amato), e ha preso avvio nel 2017, con la richiesta di trasferimento dei poteri in più materie da parte delle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna e, subito dopo, con gli accordi preliminari delle tre Regioni con il Governo Gentiloni, precisa che non si tratta di un’iniziativa del Centrodestra, con l’intento, come, a suo avviso, sostenuto imprudentemente da alcuni, di spaccare il Paese, ampliando il divario di sviluppo esistente tra Nord e Sud.

Ritenuto perfettibile in Parlamento il disegno di legge in discussione e aperto a recepire le osservazioni che saranno avanzate dai territori, sottolinea che l’autonomia differenziata dovrà realizzare il superamento dell’iniquo concetto della “spesa storica”, da decenni penalizzante per il Mezzogiorno e la Calabria, elencando alcune inique ripartizioni della spesa pubblica.

Sottolineata la necessità di definire entro l’anno i Livelli essenziali delle prestazioni (LEP), riguardanti i diritti civili e sociali e i fabbisogni standard, stabilendo i trasferimenti che lo Stato deve garantire a ciascuna Regione, ricorda che il Presidente della Repubblica ha di recente ribadito che a tutti i cittadini, ovunque risiedano, occorre garantire gli stessi servizi e analoghi diritti.

Consapevole che l’argomento è oggetto di polemiche e di strumentalizzazioni politiche, il più delle volte, a suo avviso, incentrate su critiche generaliste, auspica che il dibattito odierno non ceda alle speculazioni partitiche, ma verta essenzialmente sul merito delle questioni.

Sottolinea la necessità che il Sud e la Calabria affrontino con pragmatismo, responsabilità e serietà la sfida dell’autonomia differenziata, reputando che la Calabria sia nelle condizioni di stare al passo con le trasformazioni istituzionali, politiche, economiche tecnologiche dell’attuale tempo storico.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Ritiene che il presidente Occhiuto debba svolgere per primo il suo intervento sull’Autonomia differenziata, per poter esporre le motivazioni del suo voto favorevole al disegno di legge, così detto Calderoli, in sede di Conferenza Stato - Regioni.

PRESIDENTE

Ribadito che il presidente Occhiuto interverrà alla fine della discussione, ricorda al consigliere Bevacqua quanto concordato in Conferenza dei capigruppo.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Stigmatizzato che il presidente Occhiuto abbia dato il suo parere favorevole al disegno di legge sull’autonomia differenziata senza confrontarsi preventivamente con i consiglieri regionali, non condivide tale scelta che giudica mortificante per la Calabria.

Ritiene, inoltre, che tale atteggiamento svilisca il ruolo del Consiglio regionale.

Evidenziato che il Ddl sull’autonomia differenziata è stato presentato da un Ministro della Lega, di cui ricorda comportamenti e dichiarazioni rese in passato, a suo avviso censurabili nei confronti del Sud Italia e dei meridionali, nutre dubbi che possa prevedere disposizioni favorevoli per la Calabria.

Riferisce, poi, che i livelli essenziali delle prestazioni altro non sono che i livelli base e pertanto, a suo dire, si acuiranno ulteriormente le differenze nei servizi resi tra le Regioni, riportando ad esempio il comparto sanitario nel quale, a suo avviso, i medici sceglieranno sedi più favorevoli in termini di prospettiva e contrattuali.

Infine, ritiene che il disegno di legge sull’autonomia differenziata, laddove approvato dal Parlamento, causerà la divisione netta del Paese.

 

(Applausi dai banchi dei consiglieri di centro sinistra)

CRINÒ Giacomo Pietro (Forza Azzurri)

Sottolineato come l’argomento in discussione sia uno dei temi più importanti e di attualità politico istituzionale, evidenzia come spesso le reazioni contrastanti siano un effetto naturale e positivo. Riferisce che l’autonomia differenziata che si intende realizzare si muove nel solco della Costituzione e non va interpretata in chiave separatista o secessionista, piuttosto quale conferimento alle Regioni di poteri effettivi di autogoverno, attraverso la creazione di un regionalismo forte che consenta alle amministrazioni di gestire le proprie risorse effettuando le scelte con maggiore responsabilità.

Ritiene, infatti, che la Calabria, attraverso la sfida dell’autonomia differenziata, possa dimostrare di poter essere gestita con efficienza, con una vera ed efficace assunzione di responsabilità politica.

Ricorda, inoltre, che tutte le forze politiche hanno posto l’accento sulla definizione dei Livelli Essenziali di Prestazioni (LEP), concernenti i diritti civili e sociali da garantire su tutto il territorio nazionale, sul superamento della spesa storica, sul potenziamento dei fondi di perequazione infrastrutturale, la cui mancanza di risorse per il loro finanziamento renderebbe inattuabile il progetto di autonomia per previsione normativa.

Per quanto concerne il controllo, evidenzia che il Governo o le Regioni potranno disporre verifiche sul raggiungimento del LEP.

Conclude esprimendo piena fiducia nell’operato del presidente Occhiuto che, a suo dire, saprà tutelare l’esclusivo interesse della Calabria e dei calabresi.

BRUNI Amalia (Gruppo Misto)

Ricordato che la seduta di Consiglio dedicata all’autonomia differenziata era stata richiesta già nel mese di novembre, evidenzia come sarebbe stato necessario che il presidente Occhiuto, prima di andare in sede di Conferenza Stato-Regioni, avesse ascoltato i consiglieri tutti, a fronte delle ricadute che il disegno di legge sull’autonomia differenziata potrà avere sul destino dei cittadini calabresi.

Non condivise le decisioni assunte sull’autonomia differenziata, sottolinea come il Paese non offra le stesse opportunità e nemmeno gli stessi diritti ai cittadini, creando disuguaglianze.

Evidenziate le notevoli differenze esistenti in termini di livelli di prestazioni tra le regioni del Nord e la Calabria, paventa l’assenza di risorse sufficienti per i LEP con un aumento conseguente del divario già esistente.

Conclude invitando a costruire un atto di indirizzo in merito alle potenzialità-opportunità del regionalismo differenziato, attraverso un lavoro di largo confronto, da effettuare nelle Commissioni consiliari, ognuna per quanto di competenza, con UPI, ANCI, parti sociali e rappresentanze del mondo del lavoro e delle imprese, che possa essere di supporto alla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative.

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)

Giudicata importante l’opportunità di discutere del tema dell’autonomia differenziata in maniera serena e razionale per il bene della Calabria, evidenzia che nessun Presidente di Regione ha richiesto e ricevuto mandato dal proprio Consiglio per rappresentare la Regione in seno alla Conferenza Stato-Regioni. Elencate le inefficienze nei servizi della Calabria e delle altre regioni del Meridione rispetto a quelle delle regioni del nord, evidenzia che l’autonomia differenziata potrebbe colmare le distanze esistenti tra le varie regioni e accelerare i processi di realizzazione dei servizi in Calabria. Reputata corretta la posizione assunta dal presidente Occhiuto, ritenendo che dalla autonomia differenziata si possa fare ripartire la Calabria, portandola a livello delle altre regioni, giudica corretto che alcune materie siano delegate alle Regioni, affrontando la sfida a viso aperto e cogliendo le opportunità che dall’autonomia differenziata derivano.

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Ritiene che la scelta dell’autonomia differenziata, se assunta, sia irreversibile, in particolare riguardo al comparto sanitario; a suo avviso, infatti, la Calabria non riuscirebbe più a recuperare il gap sui Livelli essenziali di assistenza, aggiungendo alla mobilità sanitaria passiva anche il problema della desertificazione sanitaria. Difatti, ritiene impensabile che personale medico scelga di lavorare in Calabria in considerazione anche della diversa remunerazione economica rispetto al Nord. Evidenzia, poi, che, mentre è obbligo costituzionale garantire e finanziare servizi e diritti civili, l’autonomia differenziata rappresenta una possibilità non costituzionalmente obbligatoria da perseguire.

Rileva, ancora, che la riduzione di risorse in materia di tutela ambientale avrà ripercussioni negative sulla salute dei cittadini, poiché aumenteranno, a suo avviso, conseguentemente i fattori di rischio per la salute. Infine, auspica che il Parlamento non approvi il disegno di legge in discussione.

NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia)

Evidenziati i punti di forza del disegno di legge sull’autonomia differenziata, attuabile solo entro i limiti dettati dalla Costituzione, ne puntualizza le procedure complesse ad esso sottese e previste a tutela delle Regioni.

Giudica, quindi, inevitabile che il disegno di legge determini un regionalismo più forte e chiede che i Presidenti di Giunta e Consiglio si facciano promotori di iniziative che consentano la modifica dell’articolato, prevedendo che le verifiche degli organi competenti sui LEA siano obbligatorie.

LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo Misto)

Ricordato come già nella prima seduta di Consiglio, quando si affrontò la discussione sulle linee programmatiche, ebbe a dire che la questione dell'autonomia differenziata avrebbe segnato la Legislatura, censura la contrapposizione esclusivamente ideologica sul disegno di legge tra centro destra e centro sinistra.

Ritenendo che neanche il presidente Occhiuto creda sinceramente che l’autonomia differenziata possa portare vantaggi alla Calabria, giudica non migliorabile il disegno di legge che, a suo avviso, ha l’obiettivo preciso di creare un sistema competitivo tra Regioni; sistema competitivo che, però, giudica falsato a vantaggio delle regioni del Nord.

Ritiene, infine, che l’autonomia differenziata rappresenti la rottura dell'unità nazionale e auspica, pertanto, che sull’argomento si formino posizioni omogenee e nette a favore dei calabresi.

DE NISI Francesco (Coraggio Italia)

Premesso che, a suo avviso, il dibattito si è basato su presupposti errati, sottolinea che, in realtà, il Presidente della Regione non ha il potere di bloccare l’iter del disegno di legge, reputando errato non prendere parte all’attuale processo di riforma, col rischio di estrometterne la Calabria, togliendole la possibilità di contrattare delle condizioni più favorevoli. Rimarca, invece, il grande senso di responsabilità del Presidente della Regione che ha deciso di sedere al tavolo delle negoziazioni per fare valere le proprie ragioni e ottenere il massimo risultato favorevole possibile. Esorta a non insistere nelle strumentalizzazioni e a supportare il presidente Occhiuto per cercare di colmare il gap con le altre regioni.

IACUCCI Francesco Antonio (Partito Democratico)

Dato l’argomento di importanza determinante, concorda con chi ha affermato che il presidente Occhiuto avrebbe dovuto coinvolgere prima il Consiglio regionale in una discussione approfondita che avrebbe arricchito il processo di riforma.

Rammentando, poi, che lo stesso Presidente aveva definito tale legge irricevibile, chiede cosa sia cambiato nell’ultimo mese per fargli cambiare opinione. Chiede inoltre: dove sia la definizione dei LEP, ritenendo necessario partire dai diritti da garantire ai cittadini, e come si intenda procedere in attesa della loro definizione; che ruolo avranno le Regioni a Statuto speciale e come la riforma si collegherà a quella relativa al presidenzialismo.

Facendo riferimento, poi, all’articolo 116, comma 3, della Costituzione lo considera un’occasione per riaprire il processo di decentramento e valorizzazione delle autonomie locali, mantenendo sempre il principio dell’unitarietà della Repubblica e del rafforzamento dei sistemi solidaristici.

Preoccupato che tale disgregazione del Paese accentui l’emigrazione verso le regioni del nord Italia, si dichiara favorevole alle riforme, se rispettose dell’equilibrio dei poteri, della dotazione economica e della perequazione, evitando la frammentazione.

GELARDI Giuseppe (Lega Salvini)

Evidenzia che il fine della riforma voluta dal ministro Calderoli è eliminare la sperequazione tra Regioni, poiché, a causa dei finanziamenti legati al criterio della spesa storica, non è stato possibile dare attuazione al Titolo V della Costituzione e appianare il gap tra regioni, attraverso l’attribuzione di risorse con la definizione dei fabbisogni standard.

Rammenta, inoltre, che per accedere all’attivazione della procedura per l’autonomia differenziata bisogna farne richiesta e che, in ogni caso, l’accettazione non è accolta in maniera automatica e deve, comunque, avvenire successivamente all’approvazione dei LEP.

Ricordato, poi, che anche nell’autonomia differenziata il gettito fiscale non è trattenuto dalle Regioni bensì è destinato allo Stato che provvede al riparto seguendo criteri stabiliti, esorta a evitare la demagogia politica, trattandosi di modi diversi di intendere il futuro. Infine, ritiene che tale riforma possa offrire grandi opportunità alla Calabria.

TALERICO Antonello (Gruppo Misto)

Preliminarmente, sottolinea che si opporrebbe anch’egli alla riforma se pensasse che non fosse suscettibile di correzioni.

Evidenziate le drammatiche condizioni in cui versa la Calabria nelle materie oggetto di riforma, precisa come i limiti per l’attuazione della riforma siano chiari e definiti, considerato che qualsiasi intervento, senza la definizione dei LEP, sarebbe impossibile e renderebbe la legge inattuabile.

Giudicato delegittimante per il Consiglio regionale assumere posizioni di netto contrasto nei confronti dell’autonomia differenziata, esorta, invece, ad assumere comportamenti virtuosi, governando la Regione senza dispersioni finanziarie e con il coraggio di puntare su progetti di riforma quali, nello specifico, l’autonomia differenziata. A suo avviso, infatti, la Calabria potrebbe trarre notevoli vantaggi nel caso in cui si dimostrasse capace di “governare” i contenuti delle intese tra Stato e Regioni.

AFFLITTO Francesco (Movimento Cinque Stelle)

Ritiene che il disegno di legge in discussione aumenterà i divari tra le Regioni d’Italia, soprattutto per quanto concerne la sanità e i diritti delle persone.

Reputa, quindi, indispensabile chiarire quali saranno le conseguenze dell’autonomia differenziata, soprattutto per la sanità, LEA e LEP, ed effettuare una ricognizione dei servizi. Ricorda, infatti, che dalle ricognizioni già intraprese in passato è emerso che il Sud riceve risorse insufficienti a garantire servizi di qualità e i livelli essenziali di assistenza, sui quali, a suo avviso, è impensabile risparmiare.

Nel richiamare al senso di responsabilità, invita a non riporre troppa fiducia nel Nord che, a suo dire, spesso ha deluso le aspettative.

COMITO Michele (Forza Italia)

Dà, preliminarmente, il benvenuto al consigliere Billari.

Evidenziato che spesso ai miglioramenti sono sottesi cambiamenti, sottolinea l’importanza che tale provvedimento potrebbe assumere per la Calabria in termini di progresso e di sviluppo, anche tenendo conto delle differenze esistenti tra la Calabria e le altre regioni.

Invita, pertanto, ad abbandonare diffidenze e pregiudizi politici e condividere una riforma che potrebbe rappresentare una sfida per raggiungere i cambiamenti sperati, anche andando incontro a eventuali rischi e ottenendo, per contro, un miglioramento dei servizi.

A tal proposito, ricorda l’iter del progetto in Parlamento con il coinvolgimento del Governo e delle Regioni per addivenire a un miglioramento dei servizi attraverso schemi di intesa con queste ultime e la predisposizione di atti di indirizzo.

Certo che il presidente Occhiuto saprà affrontare al meglio tale sfida, ricorda il principale intento da perseguire attraverso un’azione di miglioramento all’insegna della coesione per la promozione delle autonomie locali e la valorizzazione di tutte le risorse e le peculiarità di cui la Calabria è ricca, puntando sui fondi europei e la valorizzazione dei talenti e del patrimonio.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Ricorda l’incontro, avvenuto in Cittadella, tra gli imprenditori e il presidente Occhiuto in cui quest’ultimo ha rappresentato il suo concetto di sviluppo della Regione riguardo ai servizi essenziali, fondamentali nell’ambito del provvedimento in discussione, in considerazione della situazione deficitaria in cui la Calabria versa per quanto concerne sia lo sviluppo produttivo sia i diritti civili e sociali, e ritiene, però, che il disegno di legge proposto dal ministro Calderoli non sarà in grado di migliorare gli attuali servizi essenziali in Calabria, soprattutto perché, a suo dire, non prevede alcuna risorsa per l’eliminazione dei divari tra Nord e Sud fin qui esistenti.

Ritiene, altresì, che aspetti più importanti su cui ragionare siano il federalismo fiscale, il residuo fiscale, il fondo perequativo, necessario a garantire diritti essenziali uniformi in tutto il Paese, e, in generale, la tutela dei diritti sociali e civili, che ad oggi registrano un gap molto forte.

Auspica un atteggiamento più combattivo da parte del presidente Occhiuto, evidenziando che la Calabria rivendica i suoi diritti e necessita di risposte su diverse problematiche, anche per quanto concerne le risorse ordinarie spettanti che potrebbero servire per colmare alcuni gap atavici.

Nell’esprimere forte preoccupazione per le diverse misure su cui si sta andando incontro e che potrebbero comportare gravi conseguenze per la Calabria, annuncia dura battaglia da parte del Partito Democratico, nell’interesse della Calabria e dei cittadini calabresi.

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle)

Ravvede nel disegno di legge sull’autonomia differenziata un chiaro intento propagandistico del ministro Calderoli.

Attesi gli aspetti condivisi in Aula per quanto concerne il divario esistente tra Sud e Nord del Paese e il criterio della spesa storica, evidenzia come quest’ultimo, con molta probabilità, non potrà mai essere definito. Reputa, infatti, che l’autonomia differenziata causerebbe solo un aumento del divario già esistente tra Nord e Sud Italia, soprattutto in tema di Livelli essenziali di assistenza. Evidenzia, quindi, alcuni aspetti che sarebbero certamente prioritari, quali il superamento del criterio della spesa storica e la distribuzione delle risorse.

Auspica, quindi, che il presidente Occhiuto rivendichi al meglio le responsabilità nei confronti della Calabria, evitando una preannunciata secessione, a difesa dei cittadini calabresi che ritiene non meritino di vedersi riconosciuti minori diritti rispetto ai cittadini del nord.

BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)

Non condivisa la decisione sull’autonomia differenziata, peraltro già assunta dal presidente Occhiuto, riconosce l’errore commesso, anche dal Partito democratico, con l’approvazione della riforma costituzionale che, a suo avviso, può determinare nel Paese una vera e propria secessione.

Ricordata l’opposizione esercitata dalla Calabria nei confronti delle iniziative intraprese dalle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, durante il Governo Gentiloni, reputa fondamentale garantire a tutti i cittadini italiani uguali diritti, non individuando le ragioni dell’urgenza di affrontare nell’attuale contesto storico sociale una tematica così fortemente divisiva.

Ritenuto necessario eliminare il divario esistente tra Nord e Sud, rileva il clima di tensione che si sta alimentando nel Mezzogiorno e in Calabria e che, a suo dire, la maggioranza di Governo sta sottovalutando.

Ravvisata la necessità di supportare il presidente Occhiuto nell’individuazione di una soluzione di mediazione tra la sua appartenenza politica e la salvaguardia degli interessi dei cittadini calabresi, giudica prioritario garantire pari diritti ai calabresi relativamente a sanità, istruzione e trasporti.

Ritiene, infine, necessario affrontare tale problematica con calma e, soprattutto, con l’onestà intellettuale che dovrebbe caratterizzare l’azione politica e istituzionale di ogni esponente politico.

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale

Dichiaratosi, preliminarmente, rispettoso delle prerogative del Consiglio regionale, non essendosi, peraltro, mai sottratto a fornire in Aula le informative richieste, reputa che tale rispetto vada garantito anche al Presidente della Regione che è legittimato ad esprimere le sue decisioni nella Conferenza Stato-Regioni.

Stigmatizzate le censure di assumere, nel ruolo di Presidente di Regione, decisioni condizionate dalla sua appartenenza politica, riferisce la presentazione al testo del provvedimento in discussione in Parlamento di alcuni emendamenti, che sono stati recepiti dal ministro Calderoli, al fine di apportare le modifiche necessarie ad avere il consenso da parte del Governo calabrese.

Sottolineato che il testo in discussione in Parlamento prevede all’articolo 4 che non si possa procedere ad intese per l’autonomia differenziata se non previa definizione dei Livelli essenziali delle prestazioni secondo i costi dei fabbisogni standard, reputa che la Calabria si trovi nella condizione di poter essere favorita su alcuni asset.

Rilevato che il dibattito odierno è stato incentrato, in massima parte, sul divario atavico esistente tra Nord e Sud, dovuto, a suo avviso, al finanziamento attraverso la spesa storica, reputa che la perequazione finora attuata sia stata, di fatto, falsata.

Ritenuto un grande merito politico il superamento del criterio della spesa storica, rivendica con orgoglio l’importante ruolo assunto a livello nazionale dal Governo calabrese, evidenziando, tuttavia, che un suo eventuale voto contrario espresso nella Conferenza Stato-Regioni non avrebbe potuto incidere sul provvedimento in discussione.

Sottolineato il fallimento della gestione commissariale della sanità calabrese, condiviso anche dal precedente governo di centro-sinistra, ricorda, in passato, vari disegni di legge finalizzati a dare attuazione all’autonomia differenziata.

In materia di istruzione ritiene, poi, che l’autonomia differenziata possa creare divari formativi e, in proposito, riferisce che, nella discussione del provvedimento in Parlamento, è stato assunto l’impegno a non approvare intese volte a prevedere differenziazioni al riguardo.

Ravvisata la necessità che la Calabria assuma un approccio maggiormente competitivo, reputa che vi siano le condizioni per confrontarsi con la comunità con autorevolezza e senza complessi.

 

(Applausi)

PRESIDENTE

Sottolinea che l’attuale Governo regionale ha ottenuto le modifiche richieste al provvedimento sull’autonomia differenziata, diversamente da quanto fatto dal precedente Governo.

BRUNI Amalia (Gruppo Misto)

Evidenzia la necessità di prevedere le risorse finanziarie.

OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale

Precisa che trattasi di una legge di indirizzo e che, pertanto, gli oneri non sono quantificabili.

PRESIDENTE

Esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.

 

La seduta termina alle 21.22

 

Il Funzionario PO

Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo