XII^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
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N. 22
SEDUTA Di LUNEDì 20 FEBBRAIO
2023
PRESIDENZA
DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO
E DEL
VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CAPUTO
Inizio lavori h. 15,10
Fine lavori h. 20,26
CIRILLO Salvatore, Segretario questore
GELARDI Giuseppe (Lega Salvini)
GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)
STRAFACE Pasqualina (Forza
Italia)
TAVERNISE Davide (Movimento
Cinque Stelle)
BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)
GALLO Gianluca, Assessore
all’agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
MONTUORO Antonio (Fratelli
d’Italia), relatore,*
TAVERNISE Davide (Movimento Cinque
Stelle)
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
ALECCI Ernesto (Partito Democratico)
STRAFACE Pasqualina (Forza Italia), relatore
CAPUTO Pierluigi (Forza Azzurri)
GENTILE Katya (Forza Italia), relatore
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
VARI’ Rosario, assessore allo
sviluppo economico, internalizzazione e attrattori culturali
ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)
DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia)
GIANNETTA Domenico (Forza
Italia)
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
STRAFACE Pasqualina (Forza
Italia), relatore
ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)
GENTILE Katya (Forza Italia),
relatore,*,*,*,*
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)
LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo
Misto)
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale
PRINCI Giuseppina, Vicepresidente della Giunta,*,*,*
STRAFACE Pasqualina (Forza
Italia)
TAVERNISE Davide (Movimento Cinque stelle)
CIRILLO Salvatore, Segretario
questore
BEVACQUA Domenico (Partito
democratico)
GALLO Gianluca, assessore all’agricoltura, welfare: politiche
sociali e per la famiglia.
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia),
relatore,*
STRAFACE Pasqualina (Forza
Italia)
ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
OCCHIUTO Roberto, Presidente
della Giunta regionale
RASO Pietro (Lega Salvini),
relatore
STRAFACE Pasqualina (Forza
Italia)
TAVERNISE Davide (Movimento
Cinque Stelle)
Presidenza del presidente
Filippo Mancuso
La seduta inizia alle 15.10
Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a
dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
(È approvato senza
osservazioni)
Dà lettura delle comunicazioni.
Comunica che con sentenza elettorale numero 144/2023 la
Corte d’Appello di Catanzaro, confermando l’ordinanza di primo grado del
Tribunale di Catanzaro, ha disposto la surroga, al candidato legittimamente
proclamato eletto Fedele Valeria, del candidato Antonello Talerico.
(Il consigliere
Talerico prende posto tra i banchi dei consiglieri di maggioranza)
Sottolineato che la XII^
Legislatura si sta caratterizzando per dinamismo legislativo e amministrativo
fattivo, sistematico ed efficace, riferisce che dopo 20 anni di tentativi sarà
siglato, fra la Regione e l’Università, il Protocollo d’intesa per la costituzione, a Catanzaro, del più
grande polo sanitario del Mezzogiorno, al servizio dell’area centrale e
dell’intera Calabria.
Esprime, inoltre, soddisfazione per l’esito
della partecipazione della Calabria alla Borsa internazionale del Turismo a
Milano, in cui sono state messe in luce le grandi potenzialità di natura e
cultura che la Calabria mette a disposizione dell’umanità e, pertanto, si
congratula con il presidente Occhiuto.
Informa, poi, che il Consiglio regionale
della Calabria, attraverso la sua persona, è entrato a far parte del Comitato
di coordinamento della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative
italiane e che, da tale postazione, potrà meglio interloquire non solo con le
altre Assemblee regionali ma anche con il Parlamento e l’Europa. Riferisce,
ancora, di aver invitato la Conferenza dei Parlamenti regionali a tenere quanto
prima una sua plenaria a Palazzo Campanella, sui temi che concernono le
prerogative legislative dei Consigli regionali e il loro ruolo
nell’architettura istituzionale dell’Unione Europea.
Porti gli auguri al presidente Mancuso per la sua partecipazione al coordinamento della Conferenza dei Presidenti delle assemblee legislative italiane, chiede l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero 89/12^.
Pone in votazione la richiesta d’inserimento che è
approvata.
Rivolti anch’ella i complimenti al presidente Mancuso
e dato il benvenuto al consigliere Talerico, chiede l’inserimento all’ordine
del giorno della mozione numero 47/12^ sull’autonomia differenziata.
Ricorda che in Conferenza dei capigruppo si è
stabilito che l’argomento sarà discusso in altra seduta.
Ricorda che in Conferenza dei capigruppo si è deciso
di avviare una discussione più ampia sull’autonomia differenziata
Pone in votazione la richiesta d’inserimento che è
respinta.
Rivolti, anch’egli, i complimenti al presidente
Mancuso e dato il benvenuto al consigliere Talerico, chiede l’inserimento
all’ordine del giorno della mozione numero 48/12^ sulla cefalea.
PRESIDENTE
Pone in votazione la richiesta d’inserimento che è
approvata.
TALERICO Antonello
Salutati il Presidente della Giunta, il Presidente del
Consiglio e i consiglieri, ringrazia tutti per le frasi di benvenuto. Ricordate
le iniziative già assunte dal presidente Occhiuto, auspica che tutti insieme si
possa lavorare per dare una svolta alla riorganizzazione legislativa della
Regione. Preannuncia, quindi, che entro tre giorni deciderà a quale gruppo
consiliare aderire.
Salutato il consigliere Talerico augurandogli un buon
lavoro, ricorda l’apporto fornito dalla collega Valeria Fedele che ha saputo
interfacciarsi in modo corretto con tutti.
Precisa che sui punti 1, 2, 3 e 4 dell’ordine del
giorno il consigliere Montuoro svolgerà le relazioni sui singoli provvedimenti
l’una di seguito all’altra.
Riferito che, la proposta
di provvedimento amministrativo numero 105/12^, è relativa al rendiconto
esercizio 2021 dell’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica,
evidenzia che il provvedimento si compone della
delibera di Giunta regionale, delle relazioni istruttorie del Dipartimento
Infrastrutture e Lavori Pubblici, del Dipartimento Economia e Finanze e del
parere del Revisore unico dei conti dell’Azienda.
Sottolinea che
il Revisore unico dei conti non ha
rilevato gravi irregolarità contabili o gravi anomalie gestionali e/o suggerito
misure correttive non adottate dall’Ente, suscettibili di particolari rilievi
ed ha attestato la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della
gestione, esprimendo giudizio positivo
per l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2021.
Riferisce, ancora, che: a conclusione
dell’attività istruttoria, il Dipartimento vigilante ha espresso parere
favorevole; il Dipartimento Economia e Finanze ha espresso riserva in merito al
saldo di cassa negativo che costituisce un’anomalia contabile, raccomandando
all’Ente di porre la massima attenzione sulla gestione finanziaria dei futuri
esercizi al fine di evitare criticità contabili e al Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici, che esercita
la vigilanza sulle attività, di provvedere a monitorare costantemente la
gestione finanziaria dell’Ente, infine, con le dovute raccomandazioni,
esprimendo parere favorevole all’approvazione del
Rendiconto esercizio 2021 dell'Azienda Territoriale per l’Edilizia residenziale
pubblica.
Procede con
l’illustrazione della proposta di provvedimento amministrativo numero 106/12
che riguarda il bilancio di previsione dell’ARSAC.
Evidenzia, quindi, che fermi restando i rilievi, le riserve e le
raccomandazioni nell’istruttoria di competenza e quelli espressi
nell’istruttoria dal Dipartimento agricoltura, risorse agroalimentari e
forestazione, si ritiene che non ci siano motivi ostativi all’approvazione
della proposta di bilancio di previsione 2022-2024 dell’Azienda regionale per
lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (ARSAC) da parte del Consiglio
regionale.
Sottolinea che il provvedimento
si compone della delibera di Giunta regionale, delle relazioni istruttorie del
Dipartimento agricoltura, risorse
agroalimentari e forestazione, del Dipartimento economia e finanze e del parere
del Revisore unico dei conti.
Riferisce, dunque,
che il Revisore unico dei conti, verificato che il bilancio è stato redatto
nell’osservanza delle norme di legge, ha espresso parere favorevole sulla
proposta di bilancio di previsione 2022-2024 e sui documenti allegati.
Comunica, ancora,
il parere favorevole del Dipartimento agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione e del Dipartimento
economia e finanze, relativamente alla previsione del Fondo pluriennale
vincolato, per il quale, però, il Dipartimento raccomanda di verificare,
durante l’intero periodo degli esercizi di cui al bilancio di previsione, la
congruità, provvedendo ad un suo aggiornamento.
In merito alla proposta
di provvedimento amministrativo numero 107/12^ che riguarda il rendiconto
dell’ARCEA, organismo pagatore della
Regione Calabria per gli aiuti in agricoltura, evidenzia che il provvedimento
si compone della delibera di Giunta regionale, delle relazioni istruttorie
del Dipartimento agricoltura, del Dipartimento
economia e finanze e del parere del Revisore unico dei conti dell’Agenzia.
Evidenzia, poi, che il Revisore unico dei conti, ha verificato che: il
risultato di amministrazione
dell’esercizio 2021 presenta un avanzo di euro 941.948,86; l’organo di
controllo sollecita, entro 15 giorni dalla propria relazione, la ricognizione
dell’iter procedurale finalizzato al recupero dei maggiori compensi percepiti
dai Direttori e/Commissari ex lege 69/2012, art. 13 comma 5, cosiddetta
“spending review”, onde evitare la prescrizione degli stessi; non sono
stati regolarmente pagati alcuni debiti scaduti. Il Revisore unico dei conti
attesta, quindi, la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della
gestione ed esprime parere favorevole per l’approvazione del Rendiconto
dell’esercizio finanziario 2021.
Sul punto
riferisce infine che il Dipartimento agricoltura e risorse agroalimentari e il
Dipartimento economia e finanze hanno espresso parere favorevole al Bilancio
consuntivo ARCEA.
Procede, poi, con la proposta di provvedimento amministrativo numero 109/12^ che
riguarda “Complemento di programmazione per lo sviluppo rurale del Piano
strategico della PAC 2023-2027 della Regione Calabria – Complemento Strategico
Regionale – (CSR). Approvazione”
Riferisce che il provvedimento è stato approvato dall’esecutivo
regionale e riguarda l’approvazione del Complemento di programmazione per lo
sviluppo rurale del Piano strategico della Politica Agricola Comune 2023-2027
della Regione Calabria – Complemento Strategico Regionale – (CSR), documento
regionale attuativo del Piano strategico della Politica Agricola Comune Italia
2023-2027, approvato dalla Commissione europea con
decisione C (2022) 8645 del 2 dicembre 2022.
Evidenzia che lo stesso è stato assegnato alla seconda Commissione per l’esame
di merito, ai sensi della legge regionale 30/2016.
Riferisce, altresì, che oltre alla suddetta approvazione, si prende atto
dell’intesa sulla ripartizione del Fondo europeo agricolo per lo Sviluppo
rurale (FEASR) per il periodo 2023-2027, sancita dalla Conferenza permanente
per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e
Bolzano, nonché della decisione della Commissione europea C (2022) 8645 del 2
dicembre 2022.
Riferisce, quindi, che il modello di governance del PSP prevede la
gestione centralizzata da parte del Ministero dei pagamenti diretti, di buona
parte degli interventi settoriali e dei quattro interventi di sviluppo rurale
afferenti al tipo di intervento “gestione del rischio” mentre l’attuazione dei
restanti interventi di sviluppo rurale è, nel rispetto delle attribuzioni
costituzionali, demandata alle Regioni e alle Province autonome che
costituiranno autorità di gestione e comitati di monitoraggio responsabili per
il pertinente livello territoriale.
Evidenzia, quindi, che il complemento di programmazione per lo sviluppo
rurale (CSR) è il documento regionale che attua la strategia definita con il
Piano Strategico della PAC (PSP) e che rispetto a quest’ultimo non assume nuove
scelte, ma illustra come la strategia sarà declinata a livello regionale,
indicando, in particolare, le priorità, le disposizioni specifiche, le modalità
attuative che sono state individuate per rispondere nel modo più adeguato alle
esigenze ed alle peculiarità di ciascun territorio.
Riferisce, infine, che nel corpo del documento, si specifica che la
strategia della Regione Calabria per lo sviluppo rurale si innesta nel quadro
della Strategia nazionale per la PAC e che le scelte strategiche della Regione
Calabria hanno portato, anche con il coinvolgimento del Tavolo partenariale, a
individuare 40 interventi di sviluppo rurale che consentono di rispondere agli
obiettivi generali ed agli obiettivi specifici di cui al Regolamento (UE) n.
2021/2115.
Rivolte le congratulazioni e gli auguri al presidente Mancuso per il prestigioso incarico assunto a livello nazionale e al consigliere Talerico per il suo ingresso in Consiglio regionale, registra, con rammarico, che, ancora una volta, sono in discussione provvedimenti eterogenei che richiederebbero, a suo avviso, una trattazione specifica in considerazione delle loro peculiarità.
Rileva, poi: con riferimento al Rendiconto dell’ATERP, una discrasia tra le osservazioni contenute nel parere del Collegio dei revisori e i chiarimenti forniti nella seduta della Commissione bilancio da parte del Commissario dell’Ente relativamente alle problematiche inerenti alla riscossione dei canoni; con riferimento all’ARSAC, la difficoltà a ricevere adeguati chiarimenti in merito allo stato della procedura liquidatoria.
Stigmatizza la prassi della maggioranza di reiterare ogni anno le medesime scelte, oggetto dei rilievi sollevati, individuando, a suo dire, espedienti di carattere tecnico per procedere all’approvazione dei bilanci degli Enti e censura tale comportamento, che reputa politicamente sbagliato e che impedisce, di fatto, al Consiglio regionale una discussione adeguata sulla funzionalità, sull’efficacia e sugli obiettivi degli Enti regionali.
Registrata l’insofferenza del Governo regionale a confrontarsi con la minoranza per approfondire le problematiche esistenti, rileva, anche con riferimento al Complemento di programmazione per lo sviluppo rurale, la superficialità della maggioranza di Governo e censura, al riguardo, l’assenza nella seduta della Commissione dell’assessore al ramo.
Rilevato analogo comportamento da parte del presidente Occhiuto in occasione dell’approvazione della programmazione 2021-2027, assente in Aula in quell’occasione, registra, con rammarico, che le conseguenze di tali comportamenti ricadranno su cittadini e imprese.
Elencate le molteplici problematiche della Calabria, critica le reiterate rimodulazioni degli interventi al fine di evitare di perdere le risorse e ribadisce la scorrettezza di tale comportamento.
Sottolineata la necessità di adottare le decisioni attraverso un ampio coinvolgimento del partenariato economico e sociale, rileva i risultati straordinari nel campo del biologico e chiede chiarimenti sugli interventi al riguardo.
Giudicato distaccato l’approccio del Governo regionale alla programmazione di tali strumenti, che reputa, al contrario, di fondamentale importanza per intraprendere azioni di crescita e di sviluppo non soltanto nel settore strategico dell’agricoltura, auspica un utilizzo ottimale delle risorse e degli strumenti disponibili per migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei cittadini calabresi.
Sottolineato il riproporsi delle stesse problematiche già trattate al riguardo lo scorso anno, evidenzia le enormi criticità riscontrate nella gestione dell’ATERP e, in particolare, la quasi totale inesigibilità dei canoni di locazione, dovuta, presumibilmente, a suo avviso, alle precarie condizioni economiche dei soggetti che usufruiscono di tali alloggi, appartenenti alle fasce più deboli della popolazione.
Evidenziata, altresì, la pressocché totale assenza di manutenzione di tali alloggi, spesso inadeguati, da parte della Regione che ne è proprietaria, invita a compiere una attenta riflessione sulla necessità di messa in sicurezza degli stessi, avvalendosi anche dei fondi del PNRR, al fine di garantire agli occupanti una abitazione dignitosa.
Ricorda, poi, con riferimento al Rendiconto di ARCEA di aver segnalato già lo scorso anno la problematica inerente al rischio che intervenga la prescrizione per le azioni di recupero dei maggiori compensi percepiti dal direttore dell’Agenzia, dal 2014 al 2018, in contrasto con la normativa in materia di spending review, giudicando paradossale il riproporsi della problematica.
Stigmatizzate le accuse rivolte alla maggioranza di volersi sottrarre al confronto, ricorda i numerosi momenti di dibattito avvenuti nelle sedute della Commissione bilancio, sottolineando, in particolare, che l’assessore Gallo era assente perché impegnato a rappresentare la Regione a Berlino in una importante manifestazione e, soprattutto, l’impegno assunto di trattare la questione in una seduta apposita.
Evidenziato il costante coinvolgimento del partenariato, attraverso l’istituzione di un Tavolo permanente, riferisce l’ampia trattazione in varie sedute della Commissione bilancio del POR 2021-2027 attraverso l’esame dei 5 obiettivi politici, delle strategie e delle relative dotazioni finanziarie, ritenendo inopportune le censure legate all’assenza del Presidente della Giunta regionale durante la trattazione in Aula.
Ritenuto che la maggioranza stia dimostrando ampiamente di saper affrontare le problematiche, rivendica con orgoglio le varie rimodulazioni degli interventi, adottati dal precedente Governo regionale, finalizzate ad evitare la perdita di importanti risorse.
Registrata la difficoltà di una rapida risoluzione delle problematiche, ormai ataviche, degli Enti strumentali regionali e le difficoltà connesse al periodo di pandemia, reputa che ci si avvii verso una fase di normalizzazione, che richiede, a suo avviso, un ampio supporto da parte di tutte le forze politiche, ritenendo strumentali gli attacchi dell’opposizione.
Ricorda, con riferimento alla necessità sottolineata dalla consigliera Bruni di procedere al recupero dei compensi erogati al direttore dell’ARCEA, che l’iter è stato avviato e che trattasi di somme indebitamente corrisposte negli anni dal 2014 al 2018 durante il Governo di centro-sinistra.
Sollecitato dalla replica
del relatore, ritiene imprescindibile il rispetto dei ruoli e la promozione del
dibattito e del confronto. Solleva, inoltre, il problema degli Enti strumentali
in liquidazione dal 2015 (ARSAC) e ancora in vita e denuncia l’esistenza di un
problema politico relativo alle sfide e alle tematiche fondamentali che
riguardano la qualità della vita dei calabresi, non affrontate o affrontate in
maniera non ragionieristica
Invita, infine, a non
effettuare reprimende di fronte ad osservazioni della minoranza a suo avviso
propositive e razionali.
Invita l’assessore Gallo a
pronunciarsi sul destino dell’ARSAC che, da anni, attende l’approvazione
dell’atto aziendale per poter esercitare le proprie funzioni efficacemente e la
maggioranza a dichiarassi disponibile a fornire le necessarie spiegazioni alla
minoranza.
Dichiarando,
preliminarmente, di non volersi sottrarre al confronto, poiché per convinzione
personale favorevole al dialogo, conferma di essere stato fuori sede in
occasione della seduta di Commissione per impegni istituzionali.
Fa notare, quindi, che per
l’approvazione del Complemento di programmazione per lo sviluppo rurale è stata
creata una sinergia fra le Regioni del meridione per difendere le ragioni
finanziarie delle regioni del Sud, riuscendo ad ottenere un incremento delle
risorse e scongiurare tagli dovuti alla Brexit e alla dismissione del criterio
storico. Informa, inoltre, che a seguito di tale approvazione, le
organizzazioni agricole hanno, per la prima volta nella storia della Regione,
sottoscritto il documento di ripartizione delle somme.
Riguardo al settore
dell’agricoltura biologica, comunica che sono state impegnate notevoli risorse
nel biennio 2021/2022 che hanno consentito alla Calabria di essere la prima
regione in Italia per superficie agricola utilizzata, anche se in termini di
misura ambientale, non finalizzata alla produzione. Informa, a tal proposito,
che l’Unione europea propone alle Regioni un tetto minimo del 25 per cento di
superficie agricola destinato al biologico e la Calabria è già al 37 per cento.
Comunica, però, che nei prossimi anni sarà necessario prevedere importi
leggermente inferiori e, di conseguenza, alcuni aggiustamenti.
Ipotizza, oltre
all’ampliamento del DOP e dell’IGP, l’aumento delle produzioni biologiche per
andare incontro alle nuove richieste del mercato.
Riguardo, poi, al confronto
sui Consorzi di bonifica, informa che si sta predisponendo un testo per la
riforma del settore che sarà ampiamente analizzato nelle Commissioni.
Passando ad ARCEA e ARSAC,
specifica che si tratta di Enti in salute, non in crisi dal punto di vista
economico e finanziario. In particolare, rende noto che ARSAC sta conducendo
un’azione di grande efficacia nel settore della promozione, offrirà un
contributo al sistema di controlli sul PSR e fornisce assistenza al
Dipartimento agricoltura tramite i suoi agronomi, pur essendo penalizzata
dall’elevato numero di pensionamenti.
Pur apprezzando gli sforzi profusi, invita a un’ulteriore riflessione sul tema dell’agricoltura biologica, ritenendo che l’attività debba essere incrementata anche in termini di valorizzazione del territorio e di immagine, al fine di rendere il prodotto più appetibile soprattutto grazie al valore che rappresenta per la tutela della salute.
Infine, ricorda i Bio distretti
calabresi, quali iniziative territoriali da supportare e incentivare.
Pone ai voti il provvedimento che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Pone in votazione il provvedimento che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Pone ai voti il provvedimento che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Dichiara il suo voto di astensione scaturito soprattutto da quelle che, a suo dire, sono delle contraddizioni dell’iter legislativo.
Difatti, ricordati i numerosi solleciti che hanno portato alla corposa discussione e all’approfondimento dei vari provvedimenti, stigmatizza le reazioni della maggioranza e ribadisce la gravità, dal punto di vista politico, dell’assenza del Presidente della Giunta regionale e dell’assessore Gallo alla discussione dei due più importanti atti regionali, rispettivamente l’uno all’approvazione del POR 2021-2027 e l’altro alla seduta di Commissione in cui è stato discusso il provvedimento in esame.
In riferimento all’assenza dell’assessore Gallo, giustificata in virtù dei suoi impegni fuori sede, ritiene che proprio per la rilevanza del documento la seduta di Commissione si sarebbe potuta tenere in altra data.
Pone ai voti il provvedimento che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta di provvedimento
amministrativo, finalizzata a modificare lo schema-tipo di Convenzione per
l'erogazione di servizi socio-assistenziali tra la Regione Calabria e i Gruppi
appartamento, sottolineando alcune finalità dei Gruppi appartamento, tra cui:
garantire ai minori sottoposti a provvedimenti dell’Autorità giudiziaria un
contesto di vita caratterizzato da modelli relazionali riconducibili a quelli
della famiglia; agevolare i minori nelle relazioni affettive, organizzative,
educative e relazionali anche con l’ambiente esterno; consentire ai minori
un’evoluzione completa e positiva della personalità; predisporre progetti
educativi mirati.
A tal proposito, riferisce che il Programma
psico-riabilitativo si fonda su tre assi: la quotidianità, l’attività
terapeutica e l’attività socioriabilitativa con l’obiettivo finale che punta al
reinserimento sociale dei minori.
Ricordata la normativa vigente in materia e,
in particolare, la legge regionale numero 21 del 1996, con la quale sono stati
riconosciuti in Calabria i Gruppi appartamento per la gestione dei servizi
socio assistenziali a favore dei minori sottoposti a provvedimenti
dell’Autorità giudiziaria, e la legge regionale numero 18 del 2004, che attribuisce
al Dipartimento regionale la competenza alla stipula delle Convenzioni con i
soggetti riconosciuti per l’espletamento del servizio, riferisce che, con
successive deliberazioni della Giunta regionale, sono stati approvati, tra
l’altro, il Regolamento attuativo e il relativo schema-tipo di Convenzione per
minori sottoposti a provvedimenti dell’Autorità giudiziaria, il disciplinare e
lo schema-tipo di Convenzione per la gestione ed erogazione dei servizi
socio-assistenziali dei Gruppi appartamento.
Comunica, quindi, che è pervenuta dai Gruppi
Appartamento una specifica richiesta di revisione dello schema-tipo di
Convenzione, in considerazione, peraltro, del mutato contesto generale non più
caratterizzato dall’emergenza sanitaria.
Riferisce, infine, che, su proposta
dell’assessore Staine, la Giunta regionale ha deliberato la modifica dello
schema-tipo di convenzione che oggi sarà adottato dal Consiglio regionale dopo
aver acquisito il parere favorevole della terza Commissione.
Illustra alcune delle integrazioni apportate
al fine di precisare il richiamo alla norma regolamentare, in particolare:
all’articolo 2, all’articolo 3, comma 1; all’articolo 4; all’articolo 5;
all’articolo 7; all’articolo 13.
Evidenziata la necessità di interloquire con
l’assessore competente, ritiene che la materia sia alquanto delicata e meriti
una particolare attenzione.
Nel caso specifico, ritiene che la proposta
di legge necessiti di maggiore chiarezza, soprattutto per quanto concerne la
collocazione dei minori nelle Comunità e nei Gruppi appartamento. Precisa,
quindi, che nell’allegato alla DGR 503, in relazione alle rette, non sono
disciplinati i gruppi appartamento, ravvisando una discrasia rispetto a tutte
le altre Regioni.
A tal proposito, evidenzia le differenze sia
in termini economici giornalieri sia di erogazione delle rette tra le Comunità
e i gruppi appartamento ritenendo che la proposta avrebbe dovuto essere
supportata da dati precisi. Evidenziata, quindi, l’opportunità di prevedere la
stesura di un Testo unico sulle politiche sociali, ritiene che i Gruppi
appartamento vadano inclusi negli ambiti territoriali e auspica che
sull’argomento si torni a discutere in Commissione sanità.
Pone ai voti il provvedimento che è
approvato.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta di legge di iniziativa della Giunta
che interviene con funzioni di modifica e di riordino della materia in tema di attività
di ricerche e coltivazione dei materiali di miniera e di cava nel territorio
della Regione Calabria.
Evidenzia, quindi,
alcuni obiettivi, tra cui: individuare, a seguito delle disposizioni nazionali,
sulle Città metropolitane e sulle Province i nuovi enti titolari del rilascio
delle autorizzazioni, di cui alla legge regionale numero 40 del 2009, che
disciplina l'attività estrattiva sul territorio della regione; rimodulare la
composizione e l’attività dell'Osservatorio regionale dell'attività estrattiva,
Orae, quale ufficio di supporto al Dipartimento competente in materia di
attività estrattive regionali; razionalizzare il procedimento autorizzativo nel
caso in cui il progetto sia soggetto al provvedimento autorizzativo unico
regionale, PAUR; semplificare l'iter autorizzativo per l'apertura di nuove cave
o per l'ampliamento o la proroga di cave esistenti; rimodulare la copertura
finanziaria degli oneri derivanti dall'attuazione della legge e la destinazione
dei canoni per l'esercizio dell'attività estrattiva.
Riferisce, altresì, che
alcune modifiche porteranno al superamento della commistione tra attività di
indirizzo politico-amministrativo e attività di gestione, con riferimento ai procedimenti
di rilascio dell'autorizzazione all'apertura di nuove cave nella fase
transitoria, ossia fino all'adozione del Piano regionale delle attività
estrattive, prolungando da tre a cinque anni la durata dell’autorizzazione per
l'attività di cava.
Infine, riferisce che la
proposta di legge autorizza la Giunta regionale ad apportare delle variazioni
al bilancio 2022-2024.
Evidenziata l’importanza dell’attività estrattiva,
ritiene che ad oggi non siano ancora stabiliti criteri precisi rispetto
all’utilizzo del suolo, all’inquinamento e alla destinazione d’uso delle aree
dismesse.
A tal proposito, ricorda le numerose inchieste che in
tale settore mirano a colpire gli interessi della criminalità organizzata che
ha tratto profitto dall’abusivismo o dall’utilizzo della cave per lo
smaltimento di rifiuti tossici.
Evidenzia l’importanza del PRAE (Piano regionale della
attività estrattive) quale strumento di aiuto per gli imprenditori e ne censura
la mancata approvazione.
Tenuto conto che attualmente le cave autorizzate sono 237
e quelle dismesse 39, chiede quali siano gli impedimenti per la maggioranza di
lavorare su uno strumento così efficace.
Evidenzia, infine, che l’attività estrattiva risente in
maniera particolare della crisi economica.
Non comprese le ragioni che hanno condotto alla
presentazione di una proposta di legge che dia indicazioni in attesa
dell'approvazione del PRAE e non si sia provveduto, invece, alla presentazione
e approvazione di quest’ultimo, non condivide le deroghe in essa previste. In
particolare, rileva che alcune modifiche riguardano articoli di fondamentale
rilevanza, introducendo procedure semplificate che non riguardano soltanto la
rapidità del procedimento amministrativo, ma possono negativamente influenzare
l'impatto sul territorio, concretizzandosi in una minore tutela paesaggistica e
ambientale. In considerazione degli interessi illeciti sottesi a questo tipo di
attività, invita poi alla massima cautela e attenzione, evidenziando che la
proposta si pone in deroga alle prescrizioni statali in materia di
pianificazione paesaggistica. Conclude dichiarando il suo voto contrario alla
proposta di legge.
Evidenziato che la precedente legge di riferimento è
datata 2009, sottolinea la necessità di armonizzarla con le leggi nazionali
nonché di avviare le procedure di redazione e approvazione del PRAE per le
ragioni evidenziate dalla consigliera Bruni. Precisa, quindi, che per
l’adozione del PRAE è necessario nominare i componenti dell'ORAE,
l'osservatorio regionale per le attività estrattive, al fine di avere i pareri
necessari per l'adozione del Piano regionale delle attività estrattive.
Denuncia, poi, l’esistenza in Regione di una commistione tra l'attività di
indirizzo politico e quella tecnica del Dipartimento poiché, in assenza del
PRAE, le autorizzazioni per le nuove attività estrattive per legge sono
autorizzate dalla Giunta previo parere delle Commissioni consiliari, mentre, a
suo avviso, questa attività, prettamente gestionale, dovrebbe essere effettuata
dal Dipartimento. Reputa, quindi, importante snellire le procedure autorizzatorie
in modo che i ritardi non causino uno stallo delle attività.
Pone in votazione gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, e 13, sono approvati, indi pone in discussione l’emendamento all’articolo 13 protocollo numero 3785, invitando il consigliere Caputo, in qualità di proponente ad illustrarlo.
Illustra l’emendamento protocollo numero 3785, precisando che l’intervento emendativo ha la finalità di rivedere la destinazione della quota parte delle somme derivanti dalla riscossione del contributo per il recupero ambientale versato alla Regione e nello specifico prevede che la lettera e) del comma 2, dell’articolo 13 della proposta sia sostituita dalla seguente: “e) alla lettera b) del comma 5 le parole da “, finalizzate” a “29” sono soppresse."
Pone ai voti l’emendamento all’articolo 13, protocollo numero 3785, che è approvato con il parere favorevole della Giunta e del proponente, indi pone in votazione l’articolo 13 che è approvato per come emendato e gli articoli 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21 e 22 che sono approvati; indi pone in votazione la proposta di legge nel suo complesso che è approvata, per come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Ringrazia il Presidente del Consiglio, Filippo Mancuso, e la consigliera Fedele per la sensibilità e l'impegno dimostrato nella predisposizione della proposta di legge, che mira ad istituire un osservatorio regionale per giovani e adulti con disturbo dello spettro autistico, alla luce di circa 600.000 individui in Italia con diagnosi di autismo.
Puntualizza che l'organismo che si intende istituire ha carattere consultivo nei confronti dei soggetti istituzionali e sociali che intendono avvalersene, di monitoraggio delle politiche regionali relative alla sfera socio assistenziale, di sostegno alle persone con disturbo dello spettro autistico e di promozione della diffusione della cultura della salute e della sicurezza in ogni ambiente della vita sociale, promuovendo un valido livello di informazione, comunicazione partecipazione, formazione, assistenza controllo e vigilanza in materia al fine di permettere a tutti i soggetti interessati il raggiungimento della massima inclusione e garantire soprattutto maggiore opportunità di accesso in tutti i campi della vita civile. Evidenziato che l'osservatorio proposto nel disegno di legge è di carattere sociale e non sovrapponibile ad altri organismi, sottolinea che l’iniziativa legislativa riguarda una tematica multidisciplinare molto delicata e necessita di un approccio trasversale sinergico tra i vari Dipartimenti. Riferito che si tratta di un osservatorio analogo a quello nazionale, evidenzia che nello specifico assolve ai seguenti compiti: riceve segnalazioni dettagliate sulle discriminazioni dei soggetti con disturbo dello spettro autistico; esamina e condivide, coinvolgendo le associazioni delle persone con disturbo dello spettro autistico e i loro familiari, dati e informazioni; riceve i dati per la redazione del rapporto annuale , avanzando proposte anche alla risoluzione dei problemi; propone azioni coordinate e sinergiche per i necessari interventi evidenziati dal rapporto; formula proposte di interventi immediati, di medio e lungo periodo per promuovere la cura e l'assistenza dei soggetti con disturbo dello spettro autistico; formula proposte operative al competente Dipartimento regionale in materia di salute e politiche sociali, attraverso interventi utili a migliorare l'attività di programmazione e sostegno dei giovani e adulti con disturbo dello spettro autistico; entro il 31 marzo di ogni anno è chiamato a produrre al Consiglio regionale un rapporto completo sul lavoro svolto, focalizzando l'attenzione alla formulazione di proposte di intervento immediate, di medio e lungo periodo, per promuovere e migliorare le politiche socio assistenziali rivolte ai giovani e adulti con disturbi dello spettro autistico. Conclude chiedendo una particolare attenzione verso la proposta che per le sue caratteristiche potrà rappresentare punto di riferimento istituzionale importante per una particolare categoria.
Riconosciuta la rilevanza del provvedimento in discussione, giudica evidenti le difficoltà quotidiane vissute dai genitori dei ragazzini autistici; difficoltà che, a suo avviso, potrebbero essere risolte in maniera ragionevole se la Regione si dotasse di maggiore sensibilità e i Dipartimenti lavorassero in maniera più celere. Auspica, quindi, che le risorse necessarie per l’assistenza specialistica nelle scuole, indispensabili e urgenti, siano stanziate entro il mese di settembre, per offrire la dovuta e corretta assistenza.
Evidenzia che la proposta mira ad istituire un organismo consultivo per il monitoraggio delle politiche regionali di prevenzione e sostegno delle persone con disturbo dello spettro autistico nonché per la promozione della diffusione di una cultura della salute e della sicurezza in tutti gli ambiti della vita sociale, promuovendo e migliorando il livello di informazione, comunicazione, partecipazione, assistenza, gestione e prevenzione nell’ambito di riferimento. Puntualizzato che l'osservatorio sarà composto da professionisti che operano nel mondo della salute, delle comunità e del sociale, precisa che si occuperà di un'ampia gamma di tematiche, tutte rilevanti per il mondo autistico, con puntualità e con l’obiettivo di facilitare il processo decisionale attraverso un'analisi proattiva, fornendo un supporto concreto alle istituzioni e agli attori sociali che intendono avvalersi del suo lavoro.
Sottolinea, dunque, che il ruolo dell'osservatorio è quello di fornire supporto alle istituzioni e agli attori sociali per dare risposte efficaci ai disturbi autistici che si manifestano in un'ampia gamma.
Salutata e ringraziata la
collega Valeria Fedele per il lavoro svolto, dà il benvenuto al consigliere
Talerico. Auspica che la proposta di legge in discussione possa essere da
stimolo per tutti progetti in favore dei soggetti affetti da autismo.
Ricordato, poi, che alcune
Aziende sanitarie provinciali sono già attive e funzionanti in tale direzione,
precisa l’importanza che deve rivestire la tematica anche per l’inserimento dei
giovani affetti da autismo nel mondo del lavoro.
Ricordata la lunga
discussione svoltasi sulla tematica nella Commissione competente, manifesta
soddisfazione per il taglio sociale che la consigliera Straface ha dato alla
proposta di legge, dando così voce al Terzo Settore e alle famiglie.
A suo avviso sarebbe stato
opportuno utilizzare un altro termine piuttosto che Osservatorio poiché questo
potrebbe creare confusione; si dichiara, comunque, soddisfatta di aver
stimolato una riflessione in tal senso e annuncia il suo voto favorevole.
Salutati tutti i presenti e
dato il benvenuto al consigliere Talerico, condivide il progetto che giudica
rivolto al cambiamento e riformatore e fortemente voluto dal presidente
Occhiuto. Ritiene, quindi, che la Calabria sia in forte rilancio, non più vista
come “fanalino di coda”, e che i calabresi abbiano compreso il progetto di
riformismo-cambiamento messo in atto.
Giudicata la sanità un
settore delicato, fragile e difficile da gestire, evidenzia come la sfida più
imminente sia l’avvio di Azienda Zero e riconosce al presidente Occhiuto la
capacità di attuare scelte necessarie benché impopolari per il bene dei
calabresi e del territorio.
Ritiene che lo spettro
autistico si debba considerare una sindrome e non una malattia, data l’assenza
di terapie farmacologiche che possano curarla, e sostiene con fermezza la
valenza della proposta, annunciando il suo voto favorevole. Infine, auspica che
l’osservatorio sia dotato di tutti gli strumenti necessari perché diventi
efficace ed operativo.
Presidenza del vicepresidente Pierluigi Caputo
Salutato il presidente
Mancuso e dato il benvenuto al consigliere Talerico, rivolge un saluto alla
consigliera Fedele, ringraziandola per il lavoro svolto.
Precisata l’importanza
della tematica dello spettro autistico, per lungo tempo non affrontata,
riferisce che l’Osservatorio consentirà di venire a conoscenza di dati che
permetteranno di intervenire per garantire i diritti dei più deboli.
Auspica che per il prossimo
anno scolastico si possa intervenire in tempo.
Riferisce che, considerata
l’importanza che riveste la tematica e a dimostrazione della volontà del
presidente Occhiuto e di tutta la Giunta, a breve si terrà un Tavolo sociosanitario.
Infine, ricorda il risultato storico ottenuto a tutela del bisogno educativo
degli studenti attraverso figure specializzate nei disturbi specifici
dell’apprendimento.
Giudicata la tematica
delicata e di particolare rilevanza, chiede di valutare per il futuro la
possibilità di avere una rendicontazione più dettagliata dei vari osservatori
attivi nella Regione per comprendere l’utilità del loro proliferare. Annuncia,
quindi, il suo voto favorevole.
Presidenza del presidente Filippo Mancuso
Pone in votazione gli
articoli 1, 2, 3, 4, 5 e 6 che sono approvati, indi la proposta di legge nel
suo complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Comunicato che anche il consigliere Talerico ha apposto la propria firma sulla proposta di legge in discussione, cede la parola alla consigliera Gentile per l’illustrazione del provvedimento.
Espressa, preliminarmente,
soddisfazione per l’iter che porta nella seduta odierna all’approvazione della
proposta di legge, firmata da tutti i consiglieri di maggioranza, ne sottolinea
l’importanza per i lavoratori, la cui disciplina istitutiva è prevista dalla
legge numero 12 del 2014 e dei quali evidenzia l’esperienza specifica e
altamente qualificata maturata negli anni, da destinare a supporto delle Amministrazioni
sia centrali sia territoriali, spesso prive di personale tecnico.
Evidenziato che la proposta di legge, al fine di dare attuazione in particolare agli interventi previsti dal PNRR, ma anche alle misure finanziate attraverso i Fondi SIE, mira a garantire l’attivazione di una serie di azioni di rafforzamento amministrativo in termini di affiancamento e potenziamento con un innesto di forza lavoro, precisa che i Dipartimenti regionali, oltre che le diverse Amministrazioni locali, titolari dei progetti finanziati attraverso il PNRR e il SIE, potranno avvalersi di risorse umane supplementari da poter affiancare alle proprie dotazioni organiche.
Precisato che, per la realizzazione delle attività indicate, la Regione Calabria farà riferimento al bacino dei lavoratori qualificati rientranti nella graduatoria generale dei lavoratori in possesso dei requisiti previsti dalla legge regionale numero 1 del 13 gennaio 2014, così come modificata dalla legge regionale numero 12 del 2014, sottolinea che i contratti stipulati non sono suscettibili di integrare alcuna delle tipologie contrattuali normativamente previste per le procedure di stabilizzazione del personale.
Riferito che le Autorità di gestione dei Fondi e i relativi Dipartimenti regionali competenti individuano il percorso amministrativo necessario e le relative coperture finanziarie, anche avvalendosi di Enti strumentali e/o in house della Regione Calabria, precisa l’avvio del Programma rivolto ai soggetti individuati attraverso l’iscrizione a bilancio della somma di € 3.469.000,00 sui programmi PSR 2023-2027 e POR Calabria 2021-2027.
Comunicato, infine, che sono stati predisposti degli
emendamenti migliorativi del testo, considerata l’importanza del provvedimento,
ne auspica un’ampia condivisione anche da parte dell’opposizione.
Preannunciato, preliminarmente, il suo voto favorevole, peraltro, già espresso nella Commissione di merito, sottolinea anche la volontà dell’opposizione di essere vicina a tali lavoratori che hanno maturato una specifica e qualificata esperienza.
Ritenuto fondamentale avvalersi delle risorse del PNRR, evidenzia le problematiche di altre fasce di lavoratori precari ancora esistenti quali i tirocinanti e i percettori di mobilità in deroga, ereditati dal precedente Governo regionale.
Ricordata la stabilizzazione attuata, in qualità di sindaco, dei lavoratori LSU e LPU, spesso vicini al pensionamento, invita a compiere un’attenta ricognizione sul bacino di precariato ancora esistente in Calabria.
Sottolineata la valenza del
provvedimento in discussione, sul quale preannuncia il suo voto favorevole, ne
sottolinea la condivisione anche da parte dell’opposizione, in considerazione
della necessità di essere vicini ai lavoratori.
Evidenziata la problematica
atavica del precariato in Calabria, reputa necessario porre fine a quella che
giudica una pagina negativa della politica calabrese che ha creato false
illusioni negli anni.
Condivisa la necessità di
compiere una attenta ricognizione delle fasce di precariato ancora esistenti in
Calabria, auspica che non si alimentino le illusioni dei lavoratori, creando
nuove sacche di precariato,
Ricordate le perplessità,
che permangono, espresse sul provvedimento nella seduta della Commissione
bilancio relativamente alla copertura finanziaria, invita il presidente
Occhiuto ad affrontare in maniera organica il problema del precariato.
Ringraziati i componenti
della terza Commissione consiliare per il contributo offerto all’approvazione
della proposta, ricorda che la stessa nasce dall’impulso del presidente
Occhiuto volto a dare una impostazione diversa rispetto al passato.
Ricordata la particolare
fase storica in cui ci troviamo che registra limiti normativi per le
assunzioni, evidenzia che, attraverso la proposta di legge, si mette a
disposizione degli Enti un importante contingente di risorse umane per attuare
progetti e, soprattutto, fornire un adeguato supporto tecnico-operativo,
finalizzato alla spesa delle risorse e all’utilizzo virtuoso dei fondi che
serviranno per lo sviluppo della Calabria.
Precisato che il
provvedimento fornisce una risposta concreta, senza alimentare illusioni o
derive clientelari, a tali lavoratori, dotati di professionalità ed esperienza
amministrativa, riferisce l’uso per la contrattualizzazione di due tipologie di
fondi quali il nuovo POR e il PNRR.
Precisato, inoltre, che il
percorso amministrativo necessario all’individuazione dei lavoratori da
contrattualizzare dovrà essere trasparente e tempestivo, volto a valorizzare il
merito, sottolinea l’importanza rivestita dal lavoro per il quale il Governo
regionale si sta impegnando affinché diventi realtà concreta.
Espresso apprezzamento per
la proposta di legge predisposta dai consiglieri regionali e che ha l’appoggio
della Giunta regionale, evidenzia l’impegno profuso dall’Esecutivo regionale
per far fronte all’atavica problematica del precariato, attraverso l’avvio di
procedure di stabilizzazione, senza creare alcuna ulteriore forma di
precariato, soprattutto in campo sanitario.
Evidenziato il prezioso
lavoro svolto dal personale precario nei diversi Enti, compreso quello
regionale, sottolinea l’inversione di tendenza attuata dal Governo regionale
che ha, in particolare, demandato tutte le procedure di selezione al Formez e
previsto la presenza di personale della Guardia di finanza nelle Commissioni di
concorso, anche al fine di migliorare l’efficacia dell’azione amministrativa.
Condivise le osservazioni in
merito alla necessità di non alimentare illusioni e false speranze, riferisce
di aver richiesto la precisazione, nel testo della proposta, che il rapporto di
lavoro instaurato si estinguerà alla fine dei programmi e non darà luogo a
stabilizzazione.
Manifestato apprezzamento
per l’ampia condivisione della proposta, invita l’opposizione a svolgere il
proprio ruolo incalzando il Governo regionale, laddove necessario, ma
riconoscendo il lavoro sin qui svolto, a suo avviso in antitesi rispetto a
dinamiche del passato.
Evidenziata l’importanza dell’argomento in discussione, ricorda le stabilizzazioni che nel tempo si sono rivelate interventi marginali.
Nell’invitare, quindi, alla coerenza e all’organicità, ricorda gli intenti in tal senso, contenuti nella relazione programmatica del presidente Occhiuto e precisa che il provvedimento, nonostante sia stato sottoscritto solo dai consiglieri di maggioranza, sarà supportato anche dalla minoranza che, benché in passato abbia ribadito l’esistenza di numerose sacche di precariato a fronte di alcuni processi di stabilizzazione, apprezza l’intento di recupero delle competenze e delle professionalità, rafforzando, al contempo, l’azione amministrativa negli enti locali, che potranno così utilizzare le risorse disponibili provenienti dal PNRR.
Invita, altresì, a valutare l’istituzione di una eventuale Cabina di regia per mettere insieme tutte le misure previste dal PNRR.
Ritiene, infine, che l’enorme quantità di risorse e strumenti, se utilizzata adeguatamente, potrà contribuire alla stabilizzazione di tante fasce, dai tirocinanti a tanti altri precari calabresi.
Annuncia il suo voto favorevole e plaude al lavoro svolto dalla consigliera Gentile e alla sua intuizione per il superamento di una problematica atavica quale quella del precariato.
Apprezzato, quindi, l’intervento politico propositivo, ritiene, altresì, inverosimile il quadro tracciato sul precariato e ricorda che da oltre un anno non vi sono state assunzioni nei Centri per l’impiego. A tal proposito, ricorda quanto dichiarato dal presidente Occhiuto in fase di insediamento e non concretizzatosi, atteso che ad oggi molti Centri per l’impiego sono rimasti chiusi.
Ritiene che il ruolo dell’opposizione debba essere di pungolo e di supporto per la stabilizzazione delle numerose sacche di precariato per le quali, ad oggi, non si registra discontinuità rispetto al passato.
Ricordato che la proposta è stata abbondantemente dibattuta nelle Commissioni competenti dove anch’egli ha partecipato collaborando alla stesura di un testo quanto più efficace, esprime perplessità per gli emendamenti presentati in Aula che, a suo dire, ridisegnano un testo di legge completamente nuovo rispetto all’assetto originario.
Ritiene che la legge non raggiunga il reale obbiettivo della stabilizzazione, in quanto il bacino del precariato è alquanto vasto e andrebbe affrontato radicalmente per addivenire a una stabilizzazione totale dei lavoratori.
Evidenzia, altresì, che i profili professionali interessati potrebbero rivelarsi inadeguati in termini di supporto tecnico nell’ambito delle attività legate al PNRR che richiede, invece, alte professionalità, attesa l’enorme quantità di progetti che consentono l’utilizzo dei fondi stessi.
Pur annunciando il suo voto favorevole, ritiene che la legge potrebbe ampliare il precariato e precisa che il problema dovrebbe essere risolto diversamente. A tal proposito, fa riferimento a tutte quelle persone tecnicamente formate che potrebbero dare un effettivo ed efficace contributo tecnico in quanto competenti.
Ritiene che la proposta contenga interessi diversi che si intersecano: da un lato i lavoratori precari, che vorrebbero riconosciuta la dignità di un lavoro stabile, e dall’altro la sfida del PNRR, che prevede numerose risorse a fronte di una adeguata progettualità, risultati e capacità di spesa che necessitano dell’ausilio di professionisti altamente qualificati e da cui ci si attendono risultati efficienti ed efficaci.
Plaude all’intervento in favore dei precari, ma ritiene giusto chiedersi cosa ne sarà di questi lavoratori al termine di questi anni.
Evidenzia che tale sfida, insieme a quella della progettualità, deve essere accolta con responsabilità a fronte di risultati tangibili.
Pur annunciando il suo voto favorevole, esprime preoccupazione in quanto, a suo dire, il provvedimento non porrà fine al precariato.
Passando all’esame della
proposta di legge, comunica che all’articolo 1, comma 2, sono stati presentati
alcuni emendamenti: emendamento protocollo numero 3891, a firma dei consiglieri
Gentile, Crinò, De Nisi, Graziano.
Illustra l’emendamento che
aggiunge al riferimento al decreto dirigenziale numero 11614 del 12 novembre
2022 le successive modifiche e integrazioni.
Esprime parere favorevole.
Pone in votazione
l’emendamento protocollo numero 3891 che è approvato. Comunica, quindi, che è
pervenuto emendamento protocollo numero 3892 a firma dei consiglieri Gentile,
Crinò, De Nisi, Graziano all’articolo 1, comma 3.
Illustra l’emendamento che chiarisce
che i contratti non potranno essere prorogati oltre la naturale scadenza della
programmazione del PNRR e delle misure previste da fondi SIE.
Esprime parere favorevole.
Pone in votazione l’emendamento
protocollo numero 3892 che è approvato.
Comunica, quindi, che è
pervenuto emendamento protocollo numero 3894 a firma dei consiglieri Gentile,
Crinò, De Nisi, Graziano, abrogativo del comma 5 dell’articolo 1.
Illustra l’emendamento,
precisando che l’abrogazione del comma 5 dell’articolo 1 esclude la possibilità
di bandire nuove manifestazioni d’interesse per sostituire lavoratori
rinunciatari o incompatibili.
Esprime parere favorevole.
Pone in votazione:
l’emendamento protocollo numero 3894 che è approvato; l’articolo 1 che è
approvato, come emendato, e l’articolo 2 che è approvato.
Comunica, quindi, che è
pervenuto emendamento protocollo numero 3888 a firma dei consiglieri Gentile,
Crinò, De Nisi, Graziano, all’articolo 3, comma 1.
Illustra l’emendamento che
specifica che la legge entrerà in vigore dopo l’approvazione del Programma
regionale dei fondi comunitari europei per la Calabria 2022-2027 per risolvere
il problema della copertura finanziaria.
Esprime parere favorevole.
Pone in votazione
l’emendamento protocollo numero 3888 che è approvato e l’articolo 3 che è
approvato come emendato. Quindi, pone in votazione la legge nel suo complesso
che è approvata, per come emendata, con autorizzazione al coordinamento
formale.
(Il Consiglio approva)
Introduce il punto ricordando
che, ai sensi dell’articolo 5 della legge regionale 16 gennaio 1985, numero 4,
il difensore civico è eletto dal Consiglio regionale che lo sceglie tra i
cittadini che siano dotati di particolare competenza giuridico -
amministrativa, che diano la massima garanzia di indipendenza ed
obiettività̀ di giudizio e che abbiano i requisiti richiesti per
l'elezione del Consiglio regionale.
Comunica, quindi, ai
consiglieri che nelle cartelle loro distribuite vi è un elenco dei candidati
idonei e che è possibile esprimere una sola preferenza.
Dispone, quindi che sia
costituito il seggio elettorale e vengano distribuite le schede.
(Si costituisce il seggio
elettorale e vengono distribuite le schede)
Fa la chiama.
Comunica l’esito della
votazione: presenti e votanti 29; hanno riportato voti: Comite 22, Algeri 1,
Reda 1, schede bianche 2, schede nulle 3. Pertanto, dichiara eletto a difensore
civico della Regione Calabria il signor Ubaldo Comite.
Illustrando la proposta,
sottolinea che: gli articoli 1, 2, 3, 4 e 5 apportano modifiche alle leggi
regionali n. 33 del 2022, 37 del 2022 e 30 del 2016, in esecuzione degli
impegni assunti dal Presidente della Giunta regionale, in sede di
contraddittorio con i competenti Ministeri, in attuazione del principio di
leale collaborazione, per evitare l'impugnativa delle leggi dinanzi alla Corte
costituzionale; l'articolo 6 modifica il comma 6 bis dell'articolo 7 della
legge regionale 31 dicembre 2015, n. 35 (Norme per i servizi di trasporto
pubblico locale) introducendo nell'elencazione dei beneficiari
dell'agevolazione anche le forze armate escluse: i corpi delle capitanerie di
porto Guardia Costiera e il Corpo dei Vigili del Fuoco, al fine di incrementare
la sicurezza a bordo dei mezzi; l’articolo 7 contiene l’interpretazione
autentica dell'articolo 9, comma 2, della legge regionale 11 agosto 2010,
numero 22, in particolare, dell’espressione «trattamento retributivo di
servizio» intendendola riferita a tutte le voci retributive correlate ai
rapporti di lavoro, sia a tempo determinato sia a tempo indeterminato;
l’articolo 8 prevede l’assegnazione temporanea di personale dirigenziale per
far fronte agli adempimenti necessari per pervenire ad una corretta
programmazione nell'ambito sociosanitario e migliorare l'efficienza dello
stesso sistema; l’articolo 9 è finalizzato ad assicurare il funzionamento degli
impianti di risalita della Regione attraverso la società Ferrovie della
Calabria S.r.l.; l’articolo 10 autorizza la Giunta regionale, per garantire la
sicurezza pubblica territorio, a concedere contributi finalizzati al
sostenimento dei canoni di locazione degli immobili destinati alle forze
dell'ordine; l’articolo 11 dispone in merito alle tariffe per l'autorizzazione
all'esercizio e l'accreditamento nel Servizio Sanitario Regionale; l’articolo 12
contiene la norma finanziaria e l’articolo 13 l’entrata in vigore.
Fatto notare che anche la
proposta in esame arriva in Consiglio regionale senza essere stata
preventivamente esaminata dalle Commissioni competenti, obietta che, in
particolare, i sindacati hanno chiesto di essere auditi sui contenuti
dell’articolo 9 e ne chiede lo stralcio.
Premesso di non essere
convinta della valenza della proposta omnibus in esame, che mette insieme proposte
legislative di varia tipologia, annuncia che non voterà favorevolmente e
ritiene che la richiesta d’ascolto dei sindacati dovrebbe far sospendere la
proposta, prevedendo un esame di merito in Commissione. Chiede, quindi, il
rinvio del punto all’ordine del giorno.
Premesso che le proposte
omnibus a suo avviso dovrebbero essere di natura omogenea, riscontra che
l’attuale proposta in esame contiene modifiche sia lessicali sia altre
sostanziali che avrebbero dovuto seguire un percorso diverso; osserva, quindi,
che quanto meno quelle attinenti alla sanità dovrebbero essere esaminate in
Commissione, giudicando rilevante anche quanto riferito dal consigliere
Mammoliti. Anticipa, quindi, l’astensione dal voto.
Stigmatizzata la prassi adottata dalla maggioranza di presentare provvedimenti di modifica omnibus, sottolinea le differenze concrete tra il presentare in Aula provvedimenti volti a favorire la reale collaborazione con il Governo centrale e presentare modifiche a leggi esistenti. Censurate le continue modifiche alla legge istitutiva di Azienda Zero che, a suo avviso, denotano approssimazione legislativa, reputa improponibile la modifica proposta alla legge sulla fusione dei Comuni che, eliminando le delibere consiliari dal procedimento e affidando al solo referendum consultivo la fusione, di fatto esautora i Consigli comunali da qualunque competenza in materia. A tal proposito invita quindi la maggioranza a rivedere tale scelta.
Evidenzia che le preoccupazioni dichiarate dal consigliere Bevacqua sulla fusione di Comuni è riferito agli emendamenti presentati e non alla legge in discussione. Comunica che per iniziativa dei capigruppo gli emendamenti saranno ritirati.
Ribadisce che la proposta relativa alle deliberazioni dei Consigli comunali fa parte degli emendamenti che, come spiegato dal Presidente, verranno ritirati.
Pone in votazione gli articoli 1 e 2 che sono approvati. Pone in discussione l’emendamento 3800/A02 a firma Gallo, Caputo e Gentile.
Illustra l’emendamento che mira a dare la possibilità di utilizzare personale in forza all’ARSAC presso il Dipartimento agricoltura e presso l’ARCEA.
Pone in votazione l’emendamento protocollo 3800/A02 che è approvato con il parere favorevole della Giunta e del proponente. Pone in votazione l’articolo 3 che è approvato, indi pone in discussione l'emendamento protocollo 3800/A04 che è ritirato. Pone in votazione l’articolo 4 che è approvato, indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 3800/A06, che è ritirato. Pone ai voti l’articolo 5 che è approvato, indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 3726 che è ritirato. Pone ai voti l’artico 6 che è approvato, indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 3802 che è ritirato. Pone ai voti l’articolo 7 che è approvato, indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 3800/A08 che è ritirato. Pone ai voti l’articolo 8 che è approvato, indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 3802/A04 che è ritirato. Pone in discussione l’emendamento protocollo numero 3803/A02 che è ritirato, indi pone ai voti l’articolo 9 che è approvato. Pone in discussione l’emendamento protocollo numero 3803/A04 che è ritirato. Pone ai voti l’articolo 10 che è approvato, indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 38734.
Illustra l’emendamento protocollo numero 38734.
Pone ai voti l’emendamento protocollo numero 38734 che è respinto, indi pone in votazione l’articolo 11 che è approvato. Pone in discussione l’emendamento protocollo numero 3725 che è ritirato, indi pone in discussione l’emendamento protocollo numero 3738 che è ritirato. Pone ai voti l’articolo 12 che è approvato, indi pone in votazione la proposta di legge nel suo complesso che è approvata, per come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Evidenzia che attualmente le attività di Protezione Civile sono disciplinate dalla legge regionale del 10 febbraio 1997, numero 4, legge organica di protezione civile della Regione Calabria che, oltre ad essere divenuta ormai anacronistica, non risulta essere più rispondente sia al mutato assetto normativo nazionale sia al contesto operativo organizzativo attualmente esistente. Puntualizza, pertanto, che si è ritenuto necessario provvedere all'approvazione ad una nuova legge regionale di riordino del sistema di Protezione Civile, data la necessità di recepire quando prescritto dal decreto legislativo numero 1 del 2018. Evidenziato che il progetto di legge in discussione è stato approvato dalla quarta Commissione consiliare all’unanimità, precisa che lo stesso è composto da 32 articoli
Reputato che un tema di tale importanza richiedesse molta più attenzione di quella attualmente registrata in Aula, evidenzia come la Calabria sia una delle regioni più fragili dal punto di vista idrogeologico. Plaude alla presentazione di una riforma del sistema di protezione civile, dichiarando il proprio voto favorevole.
Evidenziata la fragilità della Calabria dal punto di vista sismico e idrogeologico, esprime il suo voto favorevole alla proposta in discussione.
Giudicata ben articolata la
proposta di legge, annuncia il suo voto favorevole.
Apprezzato il modo di
lavorare e di affrontare la materia da parte dei gruppi consiliari di
maggioranza e di minoranza, che ringrazia, evidenzia l’importanza della
proposta di legge che mira a riformare il sistema della protezione civile.
Ringrazia, inoltre, l’assessore Dolce per il lavoro svolto e i vari dirigenti
dei Dipartimenti regionali interessati alla stesura della proposta di legge.
Pone in votazione gli
articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20,
21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31 e 32 che sono approvati, indi la
proposta di legge nel suo complesso che è approvata con autorizzazione al
coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Riferisce che la proposta
di legge mira a modificare il comma 1 dell’articolo 23 della legge regionale
numero 11 del 2003 e ad interpretare in maniera più chiara le parole “immobili
extragricoli” di cui agli articoli 23 e 28 della medesima norma.
Evidenziato che
l’intervento di modifica è necessario per uniformare la legge regionale al
quadro normativo vigente, precisa che il testo si compone di 4 articoli e che
l’articolo 3 prevede l’invarianza finanziaria in considerazione della sua
natura squisitamente ordinamentale.
Pone in votazione gli
articoli 1, 2, 3 e 4 che sono approvati, indi la proposta di legge nel suo
complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la mozione, tesa a
chiedere alla Giunta regionale di impegnarsi ad assumere ogni utile e
necessaria iniziativa per: adottare ogni provvedimento necessario affinché la
cefalea cronica sia inserita nei livelli essenziali di assistenza (LEA);
promuovere l’inserimento della figura dello psicologo presso i centri regionali
di cura e diagnosi delle cefalee; favorire la formazione e l’aggiornamento
sulle cefalee dei medici di medicina generale e dei pediatri e la conoscenza di
tale patologia presso le scuole; garantire l’accesso tempestivo ai percorsi
diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA), anche mediante la riduzione dei
tempi di accesso alle visite in convenzione presso i centri di diagnosi e cura
delle cefalee.
Pone in votazione la
mozione che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Esauriti i punti all’ordine
del giorno, toglie la seduta.
La seduta termina alle ore 20.26
Il Funzionario PO
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo