XII^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
N. 17
__________
SEDUTA
Di LUNEDì 21 NOVEMBRE 2022
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO
Inizio lavori h. 15.37
Fine lavori h. 21.03
INDICE
CIRILLO Salvatore, Segretario
questore
ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)
BEVACQUA Domenico (Partito
Democratico)
IRTO Nicola (Partito
Democratico)
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
LO SCHIAVO Antonio Maria (De
Magistris Presidente)
MAMMOLITI Raffaele (Partito
Democratico)
OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale,*
TAVERNISE Davide (Movimento
Cinque Stelle)
BEVACQUA Domenico (Partito
Democratico)
GALLO Gianluca, assessore
all’agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione,*
GRAZIANO Giuseppe (Unione di
Centro)
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
MAMMOLITI Raffaele (Partito
Democratico)
ORSOMARSO Fausto, assessore al turismo, marketing territoriale e mobilità
STRAFACE Pasqualina (Forza
Italia)
TAVERNISE Davide (Movimento
Cinque Stelle)
GALLO Gianluca, assessore
all’agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione
ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico),*
GALLO Gianluca, assessore
all’agricoltura, risorse agroalimentari e forestazione
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
LO SCHIAVO Antonio Maria (De
Magistris Presidente)
MAMMOLITI Raffaele (Partito
Democratico)
MONTUORO Antonio (Fratelli
d’Italia), relatore
STRAFACE Pasqualina (Forza
Italia)
MAMMOLITI Raffaele (Partito
Democratico)
ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)
DE FRANCESCO Luciana (Fratelli
d’Italia)
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
LO SCHIAVO Antonio Maria (De
Magistris Presidente)
MAMMOLITI Raffaele (Partito
Democratico)
OCCHIUTO ROBERTO, Presidente
della Giunta regionale
STRAFACE Pasqualina (Forza
Italia), relatore
TAVERNISE Davide (Movimento
Cinque Stelle)
ARRUZZOLO Giovanni (Forza
Italia),*
LO SCHIAVO Antonio Maria (De
Magistris Presidente)
Presidenza del presidente Filippo Mancuso
La
seduta inizia alle 15.37
Dà avvio ai lavori, invitando
il Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della
seduta precedente.
(È
approvato senza osservazioni)
Dà lettura delle comunicazioni.
Annuncia che la maggioranza, in una riunione a
margine dei lavori del Consiglio, ha deciso di rinviare l’esame e discussione
della proposta di legge introduttiva dell’incompatibilità tra lo status di
consigliere regionale e quello di assessore, per discuterne in maniera più
approfondita in seno alle Commissioni competenti, affiancandola ad una serie di
altre modifiche dello Statuto e del Regolamento, con l’obiettivo fondamentale
di migliorare l’architettura istituzionale della Regione, per renderla più
trasparente, democratica ed efficiente.
Ciò detto, precisa che la suddetta proposta di
legge, per l’appunto di iniziativa della maggioranza medesima, è stata redatta
nell’alveo dei principi costituzionali e statutari, al pari di altre Regioni d’Italia,
senza ulteriori oneri a carico del bilancio regionale e senza alterare le
previsioni statutarie relative al numero di 30 consiglieri e 7 assessori.
Altresì, chiarisce che la proposta di legge, introducendo la figura del consigliere
supplente, mira ad attuare un principio fondamentale dello Stato di diritto e
delle democrazie liberali, distinguendo nettamente la funzione di controllo e
vigilanza, tipica del consigliere regionale, da quella gestionale che spetta
all’assessore.
Invita, quindi, tutte le forze politiche
presenti in Aula, a collaborare in maniera responsabile sui temi istituzionali
e sulle questioni di più stringente attualità per garantire alla Calabria
realistiche prospettive di futuro.
Tanto premesso, comunica che la proposta di
legge, inserita all’undicesimo punto all’ordine dei lavori è espunta dall’ordine
del giorno.
(Così resta stabilito)
Evidenziata l’importanza dell’argomento, soprattutto
in termini di sviluppo, ricorda l’attenzione che il Consiglio regionale ha
sempre rivolto al tema. In particolare, ricorda: la mozione sulla Strada Statale
106 (SS 106), approvata all’unanimità il 28 febbraio scorso, con cui è stato richiesto
il suo completo finanziamento e la sua definitiva realizzazione; la condivisione,
in seno al Consiglio regionale, dei contenuti della ‘Vertenza Calabria’, dopo
l’informativa resa a giugno in Aula dal presidente Occhiuto e comprensiva di un
dossier, predisposto dalla Giunta regionale con i vertici nazionali e regionali
di CGIL, CISL e UIL, inerente all’Alta velocità Sa-Rc, al Porto di Gioia Tauro
e alla ZES, all’assorbimento del precariato nella sanità e alla
sburocratizzazione degli investimenti nelle energie alternative.
Precisa, quindi, che gli obiettivi cui si
tende sono l’ampliamento e la riqualificazione delle infrastrutture materiali e
delle reti di trasporto esistenti, per rendere maggiormente competitive le
attività produttive e ridurre il grado di isolamento della regione negli
scenari internazionali e, al contempo, migliorare i collegamenti tra le sue
coste e le popolazioni dell’entroterra.
Pur riconoscendo la necessità di realizzare
ancora azioni fattive e concrete, ritiene che siano indiscutibili i progressi
sin qui registrati per assicurare alla Calabria realistiche prospettive di
successo.
Sottolineata l’importanza di rispondere
tempestivamente alla richiesta di un’informativa in merito alle interlocuzioni con
il Governo in tema di infrastrutture regionali, illustra i suggerimenti e le proposte
avanzate in occasione dei confronti con i ministri Salvini e Calderoli.
In particolare, riferisce di un incontro con
il ministro Salvini e il Presidente della Regione Sicilia per quanto concerne la
realizzazione del Ponte sullo Stretto, nel corso del quale è stata
rappresentata la necessità di estendere il tema del confronto all’intera rete
di infrastrutture calabresi, auspicando in proposito consequenzialità da parte
del Governo nazionale. In proposito, ricorda che nel DEF nazionale (Documento
economico finanziario), benché solo in termini discorsivi, fosse stato
previsto un finanziamento di 3 miliardi di euro per il completamento della Strada
Statale 106 (SS 106), la cui iscrizione in termini economici di finanziamento nelle
Tabelle del bilancio nazionale dovrebbe essere imminente.
Evidenziato come sia dovere dello Stato
intervenire per porre fine all’appellativo di “Strada della morte” con cui la SS
106 è spesso indicata, auspica che possa finalmente emergere la sua importanza
strategica anche a livello europeo e in termini di sicurezza, atteso che, ad
oggi, l’autostrada A2 Salerno - Reggio Calabria rappresenta l’unica via da percorrere,
con le criticità connesse in caso di condizioni climatiche avverse, e che la SS
106 è l’unica direttrice ad essa ridondante. Ribadisce, quindi, come sia auspicabile
che il Governo inserisca nella Legge di Bilancio un ulteriore finanziamento di
3 miliardi di euro per la SS 106, con la previsione di finanziamenti
pluriennali che consentano ad Anas di “cantierare” gli interventi nei termini
previsti.
Riferisce, ancora, come a seguito di
confronto con il ministro Salvini abbia valutato positivamente l’ipotesi di
realizzare il Ponte sullo Stretto, per il grande valore strategico che rappresenterebbe
sia per la Calabria sia per il Mediterraneo in continua crescita e di centrale
importanza per gli scambi commerciali e per lo sviluppo dell’Europa, da cui ritiene
dipenderà anche lo sviluppo dell’alta velocità ferroviaria. Precisa, però, di
aver condizionato il consenso a tale opera strategica all’interesse dimostrato dal
Governo ad altre infrastrutture di interesse regionale e giudicate strategiche,
in particolare la SS 106, su cui il Consiglio regionale si era già espresso all’unanimità
all’indirizzo dell’Esecutivo nazionale.
Riferisce, poi, dell’interlocuzione con il
ministro Calderoli in tema di autonomia differenziata rispetto alla quale ha
manifestato spirito di prospettiva e senso di collaborazione, fondamentale, a
suo dire, per un reale sviluppo della Calabria. Evidenzia, infatti, come l’autonomia
differenziata vada affrontata dalla Regione Calabria in termini di competitività,
puntando in particolare sulla produzione energetica e sulla possibilità di
trattenere la fiscalità delle aziende multinazionali che in Calabria producono
energia.
Ricordato, quindi, come l’autonomia
differenziata sia una possibilità garantita alle Regioni dalla Costituzione,
precisa per contro come altri principi costituzionali riguardino doveri
precipui dello Stato, tra cui il dovere di garantire parità di diritti sociali
e civili, attraverso la garanzia di Livelli essenziali di prestazioni (LEP), e
il dovere di perequazione. In proposito, giudica ingiusto, per garantire i LEP,
prevedere l’applicazione di un criterio basato sulla spesa storica e non sui
fabbisogni; criterio della spesa storica che, a suo avviso, aumenterebbe le diseguaglianze,
senza tenere conto delle evidenti difficoltà in cui versano, ad esempio, i
Comuni.
Pertanto, ritiene che il tema dell’autonomia
differenziata debba essere discusso dopo la risoluzione del problema della
perequazione infrastrutturale e della minore capacità fiscale delle regioni del
Mezzogiorno, fondamentali per l’attuazione dei principi della Costituzione, che
rappresentano un dovere da parte dello Stato e il diritto di una terra che non
ha nulla da invidiare alle regioni del Nord, ma che potrà emergere solo grazie alla
collaborazione, al confronto, al coraggio e alle solide argomentazioni.
Espresso apprezzamento per l’azione di governo del presidente Occhiuto, con particolare riguardo alle riferite interlocuzioni con il Ministro delle infrastrutture, Salvini, ricorda però l’annuncio risalente al mese di maggio e relativo al finanziamento della Strada statale 106 (SS 106) che, per contro, non appare più previsto nella manovra di bilancio in corso di approvazione da parte del Consiglio dei ministri.
Ritenuto opportuno reagire con forza contro tale decisione, qualora venisse confermata, reputa che il presidente Occhiuto debba essere adeguatamente appoggiato nella sua azione dagli esponenti delle forze politiche che lo sostengono.
Ritenute condivisibili alcune osservazioni espresse dal presidente Occhiuto, con particolare riferimento alla priorità dei diritti sociali, civili e costituzionali rispetto alla vertenza sull’autonomia differenziata, ritiene che tale posizione debba essere cristallizzata all’interno del Consiglio regionale e sostenuta insieme alle altre Regioni meridionali.
Condivisa la necessità di superare lo “stanco meridionalismo”, reputa, tuttavia, necessario stabilire dei paletti relativamente alla questione dell’autonomia differenziata, riferendo al riguardo la richiesta delle forze politiche di minoranza di svolgere una seduta tematica.
Ritenuto che il Presidente debba utilizzare tutta la forza politica che possiede a sostegno della sua azione e sottolineata la necessità di essere realisti, considerato, in particolare, lo stato di isolamento in cui versano molti Comuni montani, chiede fino a che punto il presidente Occhiuto sia disposto a rischiare in termini di rapporto politico con il Governo nazionale.
Ricordato il lungo e complesso iter per la realizzazione del Ponte sullo Stretto, che ha già comportato ingenti finanziamenti per la progettazione e gli studi di fattibilità, manifesta forti perplessità e dubbi sulla effettiva realizzazione e sulle conseguenti ricadute.
Auspicato
che il ministro Salvini metta a disposizione le risorse finanziarie per la Strada
Statale 106 (SS 106), ricorda una sua non recente visita in Calabria e le dichiarazioni
espresse in tale circostanza, sottolineando la necessità, diversamente da
quanto previsto, che il Commissario straordinario per i lavori di completamento
della SS 106, già Commissario per il completamento della Strada Fano – Grosseto,
si occupi in via esclusiva dell’importante arteria calabrese.
Ritenuta
prioritaria la messa in sicurezza delle strade calabresi, rispetto alla realizzazione
del Ponte sullo Stretto, reputa, altresì, necessario l’adeguamento delle
infrastrutture ferroviarie per consentire la circolazione di treni merci di
lunghezza superiore ai 500 metri, attualmente previsti.
Evidenziata
l’inadeguatezza delle reti che non consente il potenziamento della produzione
di energie rinnovabili, esprime forti perplessità al riguardo, non comprendendo
le ricadute in termini di aumento del Prodotto interno lordo per la Calabria.
Evidenziato che l’informativa del
presidente Occhiuto è stata incentrata principalmente sulle molteplici criticità
infrastrutturali del territorio regionale da affrontare, tuttavia, unitamente alle
opportunità di sviluppo economico e sociale, ritiene necessaria la convergenza
dell’intera classe politica per pervenire al conseguimento di tali obiettivi.
Giudicati inadeguati i risultati
conseguiti al riguardo dai Governi precedenti, sottolinea la necessità di
finanziare, al pari della Strada Statale 106, molteplici interventi
infrastrutturali in Calabria e ricorda, in particolare, i ritardi per gli
interventi di elettrificazione della rete ferroviaria jonica.
Pregiudizialmente non contrario alla
realizzazione del Ponte sullo Stretto, senza sottrarre risorse ad altri
interventi e previa valutazione ambientale del rischio sismico e idrogeologico,
reputa necessaria una convergenza e l’avvio di una azione congiunta su tali
obiettivi, maggiore per la Calabria rispetto alle altre Regioni.
Non
aggiungendo altro rispetto alla Strada Statale 106 e rinviando alla seduta
tematica l’approfondimento sull’autonomia differenziata, concentra il suo
intervento sulla questione inerente al Ponte sullo Stretto.
Evidenzia,
quindi, che tutta l’area interessata dalla realizzazione dell’opera è compresa
in due importantissime Zone di protezione speciale (ZPS) dell’Unione europea
(la Costa Viola in Calabria e quella siciliana che comprende l’area marina
dello Stretto) e da un sistema di undici Zone speciali di Conservazione (ZSC)
della Direttiva Habitat.
Sottolineato,
poi, che lo Stretto è in importantissimo luogo di transito per l’avifauna e per
i mammiferi marini, con una delle più alte concentrazioni di biodiversità al mondo,
evidenzia che nello Stretto passa una delle rotte migratorie per l’avifauna più
importanti tra Africa ed Europa.
Riferisce,
altresì, che lo Stretto è sottoposto a robuste sollecitazioni dei venti e che
nel luglio del 2021 un gruppo internazionale di geologi ha scoperto la faglia
che aveva originato il terremoto che nel 1908 rase al suolo Messina e Reggio
Calabria. Ricorda, inoltre, che la Calabria meridionale e la Sicilia orientale
sono zone sismiche 1, secondo la classifica sismica del Dipartimento della
Protezione civile, e, pertanto, ritiene che questi siano elementi che generano
grande perplessità sulla opportunità di costruire il Ponte.
Riferisce,
poi, che il tema della realizzazione del Ponte più volte è stato ripreso negli
anni e che nel 2021 il governo Draghi ha riproposto la costruzione affidando un
nuovo studio di fattibilità alle Ferrovie dello Stato, percettore dei fondi,
con un evidente conflitto di interessi.
Fatto
presente che dai dati forniti, comunque, appare evidente che l’opera non genererà
benefici socioeconomici costituiti da risparmi di tempo (47 minuti) tali da
giustificarla, ritiene che si tratti di un investimento di risorse pubbliche
rilevanti, sostanzialmente inutile, dannoso e dalla dubbia realizzabilità.
Conclude,
sottolineando che la Calabria ha necessità, invece, di interventi
infrastrutturali diffusi quali l’ampliamento e completamento della Strada Statale
106, l’adeguamento dell’autostrada A2, delle viabilità interne, e l’efficientamento
della rete ferroviaria regionale.
Presidenza del vicepresidente Pierluigi
Caputo
Sottolineato
che la tematica sulla realizzazione del Ponte risale a più di 50 anni fa e che
in questi anni molte risorse sono state spese per la realizzazione di progetti
di fattibilità, ritiene che oggi ci sia una volontà politica per realizzare
concretamente l’opera, per la quale auspica siano condotti approfondimenti,
considerate le problematiche di ordine sismico presenti in particolare nello Stretto.
Evidenziata
la necessità di ragionare secondo le priorità delle opere da realizzare, ricorda
che il recente rapporto di “Save the Children” ha evidenziato che i bambini che
nascono in Calabria hanno un’aspettativa di vita inferiore di 12 anni rispetto
al resto d’Italia, per cui è necessario, a suo avviso, colmare le tante lacune
esistenti.
Ricordato
che l’Aula aveva già affrontato la questione della Starda Statale 106,
approvando una mozione specifica, annuncia che esprimerà pubblicamente un
plauso al presidente Occhiuto quando la Calabria otterrà concretamente i
risultati rappresentati.
Per
quanto riguarda l’autonomia differenziata, ritiene che l’obiettivo sia quello di
tenere conto del diritto alla mobilità dei calabresi, quindi, realizzare non
solo la Strada Statale 106, ma anche, in riferimento al trasporto su ferro, l’alta
velocità. Ricorda, poi, che sia ANAS sia RFI hanno risorse destinate alla
Calabria, ricevute dal Governo, ma inutilizzate da anni per opere non completate
e che teme non saranno mai realizzate.
Ritiene
necessario che entrambi gli schieramenti politici lavorino in nome di una
condivisione fattiva per la risoluzione dei problemi nevralgici della Calabria.
Presidenza
del Presidente Filippo Mancuso
Sottolineate
le pressioni evidenti esercitate sia dal Ministro alle infrastrutture, per la
realizzazione del Ponte sullo Stretto, sia dal Ministro per gli affari
regionali, in materia di autonomia differenziata, giudica invece prioritario
realizzare la perequazione infrastrutturale.
Preso
atto che la Strada Statale 106 è stata rilanciata quale
priorità da perseguire, giudica doveroso non dimenticare lo stato
dell’arte dell’autostrada A2, che continua a creare disagi e problemi ai
calabresi e a tutti quelli che la percorrono, e, pertanto, auspica che il
Governo si assuma le proprie responsabilità.
Sulla
questione dell’autonomia differenziata, ritiene che la bozza Calderoli sia inaccettabile
e che la proposta debba essere discussa in Parlamento alla presenza dei
parlamentari calabresi.
Infine,
poiché eletto quale senatore della Repubblica, comunica che quella odierna è l’ultima
seduta di Consiglio regionale a cui prenderà parte, annunciando le sue imminenti
dimissioni da consigliere regionale, ancor prima che gli sia contestata l’incompatibilità.
Augurato buon lavoro al senatore Irto per il
ruolo che sarà chiamato a svolgere in seno al Senato della Repubblica, sottolinea
come sia importante per la Calabria avere dei parlamentari interlocutori del
Consiglio regionale che lavorino nell’interesse della propria Regione.
Evidenziato come anche a suo avviso non sia possibile sganciare il tema
dell’autonomia differenziata dalle scelte effettuate dal Governo circa il
finanziamento delle infrastrutture delle
quali deve dotarsi la Calabria, puntualizza che la mozione approvata
all’unanimità dal Consiglio regionale riguardo la Strada Statale 106 è servita
a fare inserire nell’Allegato infrastrutture del DEF tre miliardi e cento mila
euro di risorse e che è grazie a quella mozione che oggi, in conclusione del
Consiglio dei Ministri, tali risorse potrebbero essere inserite nella legge di
bilancio. Sottolineato che il raggiungimento di questo risultato è figlio della
capacità di interloquire con Ministri, con capi di Gabinetto e ragioneria dello
Stato, evidenzia come il deliberato del Consiglio regionale sia servito proprio
per intraprendere l’interlocuzione indispensabile per ottenere il finanziamento
richiesto. Dichiara che il risultato, nel caso in cui fosse raggiunto, sarà condiviso
e, nel caso in cui non fosse raggiunto, annuncia una sua vibrante protesta.
In risposta al consigliere Lo Schiavo,
evidenzia che sua ambizione è quella di essere il Presidente di tutta la
Calabria, svolgendo, se necessario, anche un’azione di rottura rispetto agli
schemi esistenti. Per tali ragioni invita, la minoranza ad andare oltre gli
schemi convenzionali ed ammettere, qualora i fondi siano inseriti in Bilancio,
che la Calabria per la prima volta ha ottenuto fondi per la Strada Statale 106.
In risposta al consigliere Tavernise puntualizza che tutto quello che è riuscito a
fare nell’interlocuzione con il Governo è dipeso dai risultati in termini di credibilità
e di rottura con il passato, ottenuti grazie al lavoro di riforma realizzato
dalla sua maggioranza e dai suoi assessori. Annuncia, poi, riguardo alla
problematica inerente ai Consorzi di bonifica che sarà proposto un loro
accorpamento, al fine di non disperdere le risorse ottenute con la
progettualità al PNRR.
Comunica, riguardo all’autonomia
differenziata, che proprio grazie alla posizione della Calabria si è ottenuto
l’inserimento di una norma che prevede la nomina di una cabina di regia per la
definizione dei LEP.
Riguardo alla domanda del consigliere Alecci
su come possa incidere sul PIL l’aumento di produzione di energia, ricorda che,
al pari delle Regioni del Nord, anche la Calabria può chiedere che la fiscalità
prodotta da queste aziende multinazionali rimanga in Calabria.
In risposta al consigliere Mammoliti, concorda
circa la necessità che ci sia un impegno del Governo centrale riguardo a tutte
le infrastrutture e non solo a quelle di collegamento e ad investimenti sia sulla
depurazione sia per contrastare il rischio sismico e il dissesto idrogeologico.
Comunica che dovranno essere spese tantissime risorse, circa ottocento milioni
di euro, e che la Giunta sta lavorando per la creazione di una cabina di regia
che aiuti a “mettere a terra” tali risorse. Puntualizza, poi, che ANAS non ha
risorse proprie, ma solo risorse trasferite dallo Stato e poi destinate ai
piani che le Regioni propongono.
In risposta all’intervento del consigliere
Laghi, circa l’impossibilità di costruire il Ponte sullo Stretto considerato
l’elevato livello di sismicità del territorio calabrese e siciliano, ricorda
come costruzioni simili siano state realizzate in parti del mondo con medesimo
rischio sismico, ad esempio in Giappone. Auspica, inoltre, che la costruzione
del Ponte sullo Stretto possa non solo essere il veicolo per unire Calabria e
Sicilia, ma soprattutto lo strumento per la realizzazione delle altre
infrastrutture necessarie per lo sviluppo della regione.
Relaziona sulla situazione del Consorzio di
Bonifica Integrale dei Bacini dello Jonio Cosentino di Trebisacce (CS) i cui
lavoratori hanno avviato un’azione di protesta pacifica, con un sit-in
presidiato anche di notte, per reclamare il pagamento di 7
mensilità non corrisposte nonostante il lavoro svolto. Riconosciuto il ruolo molto
importante dei Consorzi di bonifica nella gestione delle reti irrigue della
Regione e nell’azione di pulizia dei fossi di scolo che prevengono allagamenti
nella stagione invernale, rammenta che i Consorzi di bonifica dopo la riforma
del 2009 sono autogovernati dagli agricoltori tramite libere elezioni e che la
legge regionale numero 11 del 2003 regola i rapporti finanziari con la Regione
Calabria.
Dà notizia, quindi, che nel 2020 sono stati
aggiunti al bilancio altri tre milioni di euro oltre il milione e quattrocento
mila euro previsti, somma che è stata riprogrammata anche nel 2022.
Evidenziato, poi, che si tratta di una
vicenda assai contorta con Consorzi che si trovano in situazioni differenti (alcuni
virtuosi, alcuni versano in situazioni difficoltà e di squilibrio finanziario,
altri hanno instaurato contenziosi nei confronti della Regione), informa che la
Sesta Commissione consiliare ha approfondito la tematica ed elaborato una
risoluzione che converge sulla necessità di una ulteriore riforma del settore.
Annunciato, poi, il pagamento di due
mensilità ai lavoratori del Consorzio di Trebisacce, informa che con la
prossima variazione di bilancio verranno erogati 1 milione e 600 mila euro ai
Consorzi di bonifica, di cui 200 mila al Consorzio di Trebisacce e i restanti
ripartiti in base alla suddivisione decisa da ANBI.
Quindi, quantifica in 450 mila euro le
risorse straordinarie che saranno erogate per l’anno 2022 al Consorzio di
Trebisacce.
In conclusione, informa che i sindacati
hanno denunciato alcune irregolarità nella gestione del Consorzio e che a
seguito di tale segnalazione il direttore generale del Dipartimento agricoltura
ha nominato una Commissione di verifica, che ha già effettuato un primo accesso
e una richiesta di documentazione, che dovrà concludere i lavori entro il 30
novembre.
Conclude dando notizia che il Dipartimento
agricoltura ha elaborato un testo base, aperto alle osservazioni di tutti, che
sarà sottoposto alle forze sindacali e datoriali e al Consiglio regionale che
si augura contribuisca nella sua interezza.
Manifestata solidarietà ai lavoratori del
Consorzio di Trebisacce che da sei mesi non ricevono lo stipendio e che, per
protesta, si alternano in un presidio, giorno e notte, per chiedere il
pagamento di quanto dovuto, garantendo comunque il servizio, rammenta che trattasi
di una situazione non nuova che può essere segno di un problema strutturale.
Evidenzia, quindi, che la Giunta regionale si è immediatamente attivata per
ribadire la funzione basilare svolta dai lavoratori del Consorzio, garantendo
loro il pagamento di due mensilità.
Ricorda, inoltre, che la Commissione di
verifica, attivata dal Dipartimento, terminerà i suoi lavori entro il 30
novembre e che, in caso di irregolarità, la Giunta regionale procederà al
commissariamento immediato del Consorzio.
Conclude augurandosi una riforma urgente,
attesa da tutto il Consiglio regionale, e rammentando che sul tema sta
lavorando anche la Sesta Commissione consiliare con la presidente Katya Gentile.
In qualità di vicepresidente della Sesta Commissione, a fronte dell’alacre lavoro da essa svolto, giudica inaccettabile che la Regione non sia a conoscenza dell’esatto ammontare dei debiti del Consorzio di Trebisacce, nonostante sia nelle sue facoltà nominare dei delegati regionali. Riferisce, quindi, di aver presentato in proposito una richiesta di accesso agli atti, poiché da più fonti gli è stato riferito che i debiti del Consorzio ammonterebbero a quasi 50 milioni di euro. A suo avviso, quindi si dovrebbe procedere al Commissariamento del Consorzio dello Jonio cosentino (Consorzio di Trebisacce) a fronte di numerose irregolarità in esso riscontrate e di cui fa una succinta elencazione.
In riferimento poi ad ANBI, evidenzia la possibile esistenza di un conflitto di interesse del suo Presidente che è al contempo direttore generale di uno degli undici Consorzi regionali. Pur condividendo che una riforma della disciplina di riferimento possa consentire il funzionamento dei Consorzi, ritiene necessario rivedere i Piani di classifica che creano sperequazione.
Infine, anche a nome del suo Gruppo, manifesta piena disponibilità a collaborare per la stesura della riforma, puntualizzando però che la Sesta Commissione aveva già per tempo avvisato il Dipartimento agricoltura sulle irregolarità che si stavano verificando in alcuni Consorzi.
Giudicato indispensabile procedere ad un confronto serrato sullo stato dell’arte dei Consorzi, anche a seguito delle attività attuate al riguardo dalla Commissione che presiede, ricorda innanzitutto la risoluzione già approvata dalla Commissione in cui erano dettagliate le criticità da essa riscontrate. Pur apprezzando, quindi, l’impegno profuso dall’assessore nell’individuare ulteriori risorse per far fronte al pagamento degli emolumenti arretrati dei dipendenti, che – ricorda - non sono dipendenti regionali, procede ad elencare parte delle criticità riscontrate nella gestione die Consorzi, soprattutto quello di Trebisacce, tra cui il mancato pagamento dei Trattamenti di fine rapporto, il mancato accantonamento delle quote ad esso relative e la grave situazione debitoria, in particolare, nei confronti di INPS ed ENEL.
Riferisce, poi, di aver consultato sul sito istituzionale il bilancio del Consorzio di Trebisacce, dal quale riscontra anomalie in riferimento ai residui e all’avanzo di esercizio, ravvisando, dunque, un documento di bilancio non aderente alla realtà riscontrata.
Sempre in merito al bilancio del Consorzio di Trebisacce chiede quali siano realmente i crediti esigibili del Consorzio e quale sia il dato reale del disavanzo.
A suo avviso, quindi, la Regione dovrebbe intervenire in maniera decisa e risolutiva, procedendo al commissariamento del Consorzio ai sensi della normativa regionale vigente, addebitando le eventuali responsabilità, al fine di creare un modello consortile calabrese produttivo anche provvedendo alla riforma dell’intero sistema, così come esposto nella proposta annunciata dalla consigliera Straface.
Ravvisate evidenti irregolarità nella gestione dei Consorzi, in particolare in riferimento alla scelta di esternalizzare determinate attività, in tema di spese per i dipendenti, compreso lo storno del quinto dello stipendio (trattenuto dal Consorzio e non versato alle agenzie bancarie o assicurative creditrici) e il mancato accantonamento del TFR, ritiene improcrastinabile procedere ad una complessiva e radicale riorganizzazione su cui annuncia sin da adesso la sua disponibilità a contribuire.
Nello specifico del consorzio di Trebisacce e dei ritardi nel pagamento degli emolumenti ai suoi dipendenti, ritiene urgente intervenire in tal senso, considerato che molti dipendenti appartengono a famiglie monoreddito.
Benché condivida la necessità di provvedere ad una riforma generale dell’intero sistema consortile e in materia di agricoltura, ritiene che nell’imminenza sia necessario recuperare le risorse indispensabili per il pagamento di tutti gli emolumenti ai lavoratori, garantendo il suo appoggio all’approvazione di una variazione di bilancio in tal senso. Auspica, però, che si provveda alla redazione di una riforma organica, attraverso la predisposizione di un tavolo specifico che non sia condizionato dalle pressioni imminenti sul Consiglio regionale. Invita quindi la Giunta regionale a provvedere immediatamente al commissariamento del Consorzio di Trebisacce e, solo successivamente, avviare una riforma generale dell’intero comparto.
Evidenziata la necessità di discutere della
problematica, stigmatizza il mancato inserimento all’ordine dei lavori della
mozione presentata dal suo Gruppo.
Attesa la puntualità delle informazioni
riferite dall’assessore Gallo, ritiene che, in attesa della riforma dei Consorzi,
l’attenzione debba concentrarsi innanzitutto sui lavoratori che, nonostante il
mancato pagamento della retribuzione ormai da diversi mesi, continuano a
garantire l’erogazione dei servizi.
Esprime apprezzamento per la relazione
dell’assessore Gallo che, con puntualità, ha illustrato la situazione dei Consorzi
calabresi e delle molteplici criticità, tra cui quella più importante legata al
mancato pagamento degli stipendi dei lavoratori.
Evidenziata, quindi, la necessità di
intervenire alla radice attraverso la riforma dei consorzi, riferisce che il
Dipartimento competente sta lavorando nell’intento di creare un consorzio unico
che porterà ricadute positive, tra cui il risparmio in termini di spesa.
Ritiene, altresì, che la riforma dei
consorzi sarà anche frutto del lavoro svolto in Commissione, dove è stata
portata avanti un’importante attività che ha dato spazio anche alle
associazioni, al fine di creare una riforma concreta ed efficace.
Nell’esprimere solidarietà ai
dipendenti che oggi hanno animato un sit-in di protesta davanti alla sede del
Consiglio regionale, auspica che nel più breve tempo possibile si adottino
misure volte all’immediata risoluzione di tali disagi, ma anche al riordino dei
consorzi stessi, attraverso l’unicità di intenti che eviti speculazioni di tipo
politico.
Nel rivolgere il suo saluto al Consiglio
regionale, in quanto neoeletto in Parlamento, evidenzia l’importanza del tema in
discussione e l’unicità di intenti che deve animare la risoluzione di tale
problematica e, in generale, di tutte le problematiche che affliggono la
Calabria.
Non ravvedendo intenti di speculazione
rispetto alla situazione dei lavoratori che non percepiscono lo stipendio,
esprime apprezzamento per il senso di responsabilità con cui l’assessore Gallo
porta avanti il suo operato.
Infine, ribadisce il grande senso del
dovere che animerà sempre il suo operato per il bene della Calabria e dei
calabresi.
Rivolge il suo augurio ai consiglieri
regionali eletti in Parlamento.
Anch’egli rivolge il suo augurio ai neoparlamentari
eletti e, ringraziati tutti i consiglieri regionali che hanno contribuito alla
trattazione della problematica dei consorzi, di cui rimarca la difficile
risoluzione, precisa che il mancato pagamento dei lavoratori rappresenta solo
l’inizio delle posizioni debitorie.
Ribadito il percorso intrapreso nel
2020 con la contestazione di ulteriori assunzioni in un momento di difficoltà,
poi sospeso a causa della prematura scomparsa della presidente Jole Santelli,
evidenzia la necessità di riprendere la questione attraverso una riforma, ormai
non più procrastinabile.
Nel ricordare che la Commissione di
verifica ha bocciato in più circostanze i bilanci presentati, poi ripristinati
dai Tribunali amministrativi regionali, evidenzia la carenza di controllo e
vigilanza e, pertanto, ritiene necessaria la gestione commissariale al fine di
portare avanti un’azione chiarificatrice, risolutiva e di riordino, atteso che
la Regione si assumerà tutte le responsabilità eventualmente richieste.
Rivolge apprezzamento per l’atteggiamento
con cui i consiglieri regionali parteciperanno al processo di riforma,
attraverso il confronto su un testo aperto ad ogni contributo.
Esprime vicinanza ai lavoratori che
oggi hanno animato un sit-in di protesta davanti alla sede del Consiglio
regionale e ritiene che, in fase di assestamento di bilancio, vi possa essere
la possibilità di recuperare delle risorse da destinare alle emergenze.
Comunica che, come stabilito nella Conferenza
dei capigruppo, il consigliere Montuoro svolgerà le relazioni per i
provvedimenti inseriti ai punti dal 3 al 9 dell’ordine del giorno che saranno,
poi, posti singolarmente in votazione.
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori di un ordine del giorno sulle iniziative promosse da Coldiretti contro il cibo sintetico.
Comunica che l’ordine del giorno potrà essere trattato nella seduta convocata per lunedì 28 novembre, avendo, peraltro, disposto analogamente sulla richiesta, formulata dal consigliere Mammoliti, di inserimento di un ordine del giorno.
Precisa,
preliminarmente, che la proposta di provvedimento amministrativo numero 84/12^,
approvata dalla seconda Commissione nella seduta del 19 ottobre 2022, ha per oggetto
l’approvazione del Rendiconto dell’esercizio 2020 dell’Azienda Calabria Lavoro e
si compone della delibera di Giunta regionale, delle relazioni istruttorie del Dipartimento
lavoro e welfare, del Dipartimento economia e finanze e del parere del Revisore
unico dei conti dell’Azienda.
Sottolineato che il Rendiconto presenta un avanzo disponibile
pari ad euro 313.690,83, riferisce che il Revisore Unico dei conti, dopo aver verificato che l’Ente si è attenuto alle disposizioni
relative al contenimento della spesa pubblica per l’anno 2020, ha rispettato il
rispetto del pareggio di bilancio e quanto previsto dal Decreto legislativo numero
118 del 2011, introducendo i nuovi schemi di bilancio della contabilità economico-patrimoniale,
ha espresso, a completamento dell’istruttoria di competenza, parere favorevole all’approvazione
del Rendiconto.
Comunica, poi, il parere favorevole del Dipartimento lavoro e welfare che:
ha verificato il rispetto da parte dell’Azienda dei vincoli di spesa previsti
dalla normativa vigente in materia; ha preso atto che l’Ente ha provveduto ad avviare
le procedure per l’adeguamento alla piattaforma “SIOPE+” nonché per la dotazione
di un conto di tesoreria unico nell’anno 2021.
Riferita la raccomandazione del Dipartimento economia
e finanze di concludere nell’immediato l’adeguamento alla piattaforma “SIOPE+”,
comunica che, a conclusione dell’istruttoria di competenza, considerate le riserve
espresse e le raccomandazioni formulate, ritiene possibile
procedere, da parte della Giunta regionale, alla trasmissione del Rendiconto
al Consiglio regionale.
Illustra, poi, la proposta di provvedimento
amministrativo numero 81/12^, di iniziativa della Giunta regionale contenente
il Rendiconto per l’esercizio 2021 dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente
della Calabria (ARPACAL) e approvato dalla seconda Commissione nella seduta del
19 ottobre.
In particolare, riferisce che sul documento contabile
in questione è stato espresso il parere favorevole da parte del Revisore unico dell’Ente,
che raccomanda agli organi di vertice dell’Agenzia di prendere atto delle
osservazioni manifestate, allo scopo di adottare le necessarie contromisure per
potenziare le funzioni attribuite per legge, provvedere con tempestività all’adozione
di Regolamenti di contabilità per la gestione del patrimonio, nonché di reperire
risorse finanziarie adeguate per lo sviluppo potenziale dei servizi dell’Agenzia.
Riferito, altresì, il parere favorevole del Comitato
regionale di indirizzo di ARPACAL e del Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente,
sottolinea che il Dipartimento economia e finanze, eseguite le opportune
verifiche, ha ritenuto possibile procedere alla trasmissione del Rendiconto al
Consiglio regionale per l’approvazione.
Continua, illustrando la proposta di provvedimento
amministrativo numero 85/12^, riferendo, preliminarmente, che, approvata dalla
seconda Commissione nella seduta del 19 ottobre, si compone della delibera di Giunta
regionale, delle relazioni istruttorie del Dipartimento lavoro e welfare, del Dipartimento
economia e finanze e del parere del Revisore unico dei conti dell’Azienda.
Sottolinea, quindi, che il Revisore unico dei conti,
nel prendere atto che il bilancio di previsione 2022-2024 rispetta gli equilibri
di bilancio e i vincoli di finanza pubblica, ha espresso parere favorevole.
Evidenzia, poi, che il Dipartimento lavoro e welfare,
nell’istruttoria di competenza ha rilevato la sostanziale conformità delle attività
previste per l’anno 2022 rispetto al mandato istituzionale ed ha verificato la corrispondenza
della dotazione dei capitoli in entrata di competenza per l’anno 2022 con i trasferimenti
previsti da parte della Regione Calabria.
Sottolinea, quindi, che il Dipartimento economia e finanza,
nell’istruttoria di competenza, ha evidenziato che risulta la piena corrispondenza
tra la previsione di spesa del bilancio regionale, relativa al trasferimento ordinario
previsto dalla Regione a favore dell’Ente, ed il corrispondente capitolo di entrata,
che presenta una previsione di risorse di pari importo, ritenendo possibile la
trasmissione del provvedimento al Consiglio regionale per l’approvazione.
Passa ad illustrare la proposta di provvedimento
amministrativo numero 90/12^, approvata dalla Seconda Commissione nella seduta
del 14 novembre, e relativa al bilancio di previsione 2022-2024 dell’Agenzia Regione
Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA), quale Organismo pagatore della
Regione Calabria per gli aiuti in agricoltura relativi al Fondo FEAGA ed al Fondo
FEASR, riconosciuto con provvedimento del Ministero per le Politiche agricole e
forestali del 2009.
Sottolineato che il provvedimento si compone della delibera
di Giunta regionale, delle relazioni istruttorie del Dipartimento agricoltura, del
Dipartimento economia e finanze e del parere del Revisore unico dei conti dell’Agenzia,
riferisce che quest’ultimo ha rilevato che: il bilancio, anche per le annualità
2023 e 2024, rispetta il principio di pareggio finanziario e dell’equivalenza fra
entrate e spese per servizi per conto terzi; relativamente alle spese del personale
e alle spese per il funzionamento, l’Azienda rispetta i limiti di spesa previsti
dalla normativa vigente; l’Ente ha proceduto alla decurtazione dello stanziamento
dei compensi corrisposti all’organo di vertice, ai sensi dell’articolo 9 della legge
regionale numero 22 del 2010; relativamente ai maggiori compensi percepiti dai Direttori
e/o Commissari in violazione della normativa in materia di “spending review”, l’Agenzia
ha conferito incarico ad un legale per il relativo recupero.
Evidenziato, altresì, che il Revisore ha intimato l’Agenzia
ad adottare ogni utile azione finalizzata al recupero delle
suddette somme al fine di evitare la prescrizione del credito, ribadisce il parere
favorevole del Revisore con le osservazioni e prescrizioni manifestate.
Sottolineato, poi, il parere favorevole del Dipartimento
agricoltura, fermo restando quanto rappresentato dal Comitato di Vigilanza ARCEA
in merito al recupero delle somme attribuite in eccedenza ai Commissari/Direttori
succedutesi nel tempo, riferisce che il Dipartimento economia e finanze, nell’istruttoria
di competenza, rileva, come sulla base delle risultanze contabili, non risulta l’applicazione
di alcuna delle quote dell’avanzo di amministrazione presunto e ritiene che l’Ente
dovrà provvedere con la massima urgenza, ad approvare apposita variazione al bilancio
di previsione 2022-2024, implementando gli importi del Fondo crediti di dubbia esigibilità.
Ritiene, infine, che non ci siano motivi ostativi all’approvazione
del provvedimento da parte del Consiglio regionale.
Nell’illustrare
la proposta di
provvedimento amministrativo numero 77/12^,
precisa preliminarmente che ha ricevuto una doppia approvazione da parte della seconda
Commissione consiliare, atteso che, a causa di alcuni refusi contenuti nel
testo del PAC oggetto del provvedimento, è stato necessario, da parte della
stessa Giunta, approvare nuove delibere di correzione e conseguentemente la seconda
Commissione ha proceduto ad un’ulteriore approvazione del provvedimento.
Sottolinea che il provvedimento in discussione
prevede una proposta di modifica dell’intero Programma di Azione e Coesione
2014-2020, anche con riferimento alla dotazione finanziaria complessiva che passa
dagli attuali euro 720.807.555,11, previsti nella delibera di Giunta regionale
numero 63 del 2022 a euro 960.971.099, per come individuato nel provvedimento
in oggetto.
Evidenziato che tali nuove disponibilità finanziarie
sono state rinvenute con riferimento ad € 118.425.162 per effetto della
rideterminazione dei tassi di cofinanziamento comunitario e nazionale dei
programmi operativi regionali, riferisce che, nello specifico, tale
disposizione ha consentito, anche per i programmi operativi regionali, l’incremento
della quota di cofinanziamento comunitario fino all’ 80%.
Precisato che la Regione Calabria, ha proceduto
alla revisione del Por Calabria FESR-FSE 2014/2020, il cui valore complessivo,
a seguito della rideterminazione dei tassi di cofinanziamento comunitario e
nazionale, è stato ridotto di € 118.425.162, riferisce che tale riduzione è
stata destinata ad incrementare la dotazione finanziaria del programma
complementare PAC 2014-2020.
Evidenziato che tali interventi di modifica sono
stati comunicati al Dipartimento Politiche di coesione, istituito presso la
Presidenza del Consiglio dei ministri, per la futura approvazione da parte del
CIPESS, riferisce che, contestualmente, la Regione Calabria ha richiesto un
ulteriore incremento della dotazione finanziaria del PAC 2014-2020 e che il MEF
– Ragioneria generale dello Stato – Ispettorato Generale per i rapporti
Finanziari con l’Unione Europea, ha stabilito la consistenza dell’ulteriore
incremento della dotazione del Programma per un importo pari a € 121.738.381,89,
di cui € 78.888.313,99 a valere sul FSE e € 44.850.067,90 a valere sul FESR.
Riferito che nel corpo del provvedimento si dà
anche atto che sulle modifiche descritte è stata avviata e conclusa
positivamente la procedura di consultazione scritta presso il Comitato di
coordinamento del Programma, sottolinea che con le delibere in questione viene
approvata la proposta del nuovo Programma di azione e coesione (PAC) 2014/2020
della Regione Calabria, che dovrà essere successivamente approvata dal CIPESS, e
viene approvata, altresì, la proposta di allocazione sugli assi del Programma
di una dotazione incrementale pari a € 240.163.543,89, per come approvata dal
Comitato di Coordinamento del Programma.
Illustra la proposta di provvedimento
amministrativo numero 88/12^, approvato dalla seconda Commissione nella seduta del 14 Novembre, che riguarda
la rimodulazione di diverse schede del Programma Azione e Coesione (PAC) 2007/2013
della Regione Calabria, unitamente alla rimodulazione del Piano finanziario del
programma stesso.
Precisa, quindi, che il provvedimento nasce dalle richieste
avanzate dai dirigenti generali dei Dipartimenti interessati, in particolare
dal Dipartimento protezione civile, che ha richiesto la rimodulazione della Scheda
Nuove operazioni n. III.11 (Azioni di supporto per il potenziamento del sistema
regionale di previsione e prevenzione dei rischi), dal Dipartimento territorio e
tutela dell’ambiente, che ha richiesto la rimodulazione in diminuzione della Scheda
Misure Salvaguardia n. II.2.1 (PISU Aree Urbane), con una riduzione della relativa
dotazione finanziaria per euro 8.126.892,66, dal Dipartimento
lavoro e welfare, che ha richiesto diverse rimodulazioni (rimodulazione in riduzione
della dotazione finanziaria della Scheda Anticiclica n. I.1 per euro 1.592.843,00;
rimodulazione in riduzione della dotazione finanziaria della Scheda Misure Salvaguardia
n. II.1.4 per euro 1.257.548,51; rimodulazione in riduzione della dotazione finanziaria
della Scheda Misure Salvaguardia n. II.17 per euro 583.843,14; rimodulazione in
aumento della dotazione finanziaria della Scheda Nuove Operazioni n. III.6 “Politiche
attive del lavoro” per euro 19.707.528,68), dal Dipartimento
istruzione, formazione e pari opportunità, unitamente al Dirigente generale del
Dipartimento Turismo, Marketing territoriale e Mobilità,
che hanno richiesto le seguenti rimodulazioni: la rimodulazione in incremento della
dotazione finanziaria della Scheda Anticiclica n. I.2 “Potenziamento istruzione
tecnica e professionale di qualità” per euro 1.300.000,00; la rimodulazione in aumento
della dotazione finanziaria della Scheda Misure Salvaguardia n. II.1.3 “Progetto
formula TAT/SAE Italy” per euro 44.540,07 e la rimodulazione
in riduzione della dotazione finanziaria della Scheda Anticiclica n. I.3.1.
Riferisce che nel corpo della delibera si chiarisce
che le conseguenti modifiche del Piano finanziario del PAC
2007/2013, di cui all’Allegato 10 del provvedimento, si configurano quale ridistribuzione
delle risorse finanziarie nell’ambito dei diversi Pilastri del Piano (Misure
Anticicliche, Salvaguardia e Nuove Operazioni) e il totale delle riprogrammazioni
finanziarie in aumento equivale alle riduzioni proposte.
Passa, quindi, all’illustrazione della proposta
di provvedimento amministrativo numero 89/12^, riferendo, preliminarmente,
che il provvedimento, è stato approvato nella seduta del 14 novembre dalla
Seconda Commissione che lo ha esaminato ai sensi della legge regionale numero
30 del 2016, che disciplina la partecipazione della Regione Calabria al
processo normativo europeo e all’attuazione delle politiche euro-unitarie.
Sottolineato che, a seguito della delibera numero 416 del 2022, è stato richiesto ai
Dirigenti regionali competenti la formulazione all’Autorità responsabile del
PSC delle proposte di progetti/operazioni candidati ad essere finanziati e,
quindi, da inserire nel PSC, riferisce che, successivamente, è stata
avviata la procedura di consultazione scritta del Comitato di Sorveglianza e ne
illustra, nel dettaglio, le relative conclusioni.
Sottolinea, poi, che nella delibera si chiarisce
che la copertura finanziaria dei nuovi interventi da ricomprendere nel PSC, di
importo pari a € 2.719.380,00, è garantita con le risorse finanziarie, a suo
tempo stanziate nell’ambito del Patto per lo Sviluppo della Calabria.
Esprime forte preoccupazione per la sottrazione di
risorse finanziarie ad asset ritenuti fondamentali quali, in
particolare: l’occupazione di giovani donne e giovani laureati, considerato che
ogni anno vanno via dalla Calabria circa 3.500 laureati; la nuova recettività,
relativamente alla quale oltre 1.300.000 euro non saranno spesi, nonostante la necessità
di finanziamento del settore; l’alta formazione, che necessita di una riforma
complessiva che preveda anche percorsi formativi differenti rispetto a quelli
universitari.
Sottolineate le responsabilità al riguardo dei Governi
di centro destra, considerati i tre anni consecutivi di governo, auspica per il
futuro l’adozione di misure volte a rendere la Calabria maggiormente
attrattiva.
Sottolineata la necessità di compiere una sorta di corsa
contro il tempo per non disperdere risorse finanziarie, si sofferma sulla rimodulazione
del PAC 2007 – 2013, e, in particolare, sull’azzeramento delle risorse per
contrastare il fenomeno della processionaria, ricordando la presentazione, ad
inizio 2022, di una interrogazione al riguardo.
Rammentato che l’attuale Esecutivo regionale, in un
comunicato stampa, aveva confermato come essenziale lo stanziamento di 4 milioni di euro, evidenzia la contraddizione tra i
comunicati e la realtà dei fatti, censurando la sottrazione di risorse in un
settore così importante.
Rilevato, con riferimento ad Azienda Calabria
Lavoro ed Arcea, il mancato recupero delle eccedenze stipendiali percepite dai
direttori generali, in violazione delle norme sulla “spending review”, paventa
il rischio di prescrizione con conseguente danno erariale per l’Ente.
Relativamente, poi, all’azzeramento delle risorse previste
per il contrasto al fenomeno della processionaria, rileva la difficoltà nella
spesa delle risorse comunitarie, raccomandando agli organi di controllo di
compiere la corretta programmazione della spesa.
Ricordati i rilievi espressi nelle diverse sedute
della Seconda Commissione nei confronti dei bilanci, in particolare, di Azienda
Calabria Lavoro e Arpacal, sottolinea la necessità di
individuare le ragioni di tali ritardi e inefficienze e, altresì, di compiere
una ampia e approfondita riflessione sulla mission di tali Enti che
devono, a suo avviso, essere dotati della necessaria dotazione finanziaria per
farvi fronte.
Sottolineata la particolare funzione di ARCEA che
necessita di adeguate risorse finanziarie e strumentali, reputa necessaria una
trattazione approfondita delle singole problematiche e non superficiale e
disorganica come quella proposta nella seduta odierna.
Ricordata l’ampia discussione svolta in Commissione
bilancio sulla rimodulazione del PAC, stigmatizza il comportamento della Giunta
regionale per il mancato coinvolgimento dell’opposizione e del partenariato economico
e sociale, invitando a compiere un’attenta verifica sulle risorse non spese al
fine di procedere ad una rimodulazione organica.
Sottolineato
che, a nome del suo Gruppo, sui provvedimenti di rimodulazione ha sempre
espresso voto favorevole o di astensione perché convinto che sia meglio
riprogrammare piuttosto che perdere le risorse, ribadisce come la diffusione
della processionaria sia un problema urgente da affrontare e necessiti, quindi,
di un intervento incisivo e urgente per far fronte alla difesa del patrimonio
boschivo.
Precisato
che la rimodulazione delle risorse, precisamente 19 milioni di euro, è destinata
al finanziamento dei tirocinanti in deroga, sottolinea che si sarebbe aspettata
un plauso dai consiglieri di minoranza, considerata l’emergenza e visto che
intervengono sempre a difesa delle politiche sociali.
Evidenziato
che le emergenze impongono determinate scelte, anche, dal punto di vista
finanziario, mette in risalto la necessità di trovare risorse immediatamente
disponibili per far fronte alla problematica, in questo caso, l’urgenza di
finanziare i tirocinanti in deroga.
Per
quanto riguarda la processionaria assicura che saranno riprogrammate nuove
risorse; ritiene, inoltre, giusto dare ristoro alle aziende agricole e boschive
che hanno subito danni a causa degli incendi e sull’ARCEA riferisce di essere
riusciti a salvare l’ente e quindi il riconoscimento nei confronti della
Commissione Europea.
Crede
che l’aver trovato tali risorse non sia la soluzione corretta per risolvere il
problema in maniera seria, poiché molti tirocinanti sono giovani laureati che
potrebbero utilizzare il titolo di studio in maniera più efficiente. Evidenzia,
quindi, la necessità di creare nuova occupazione, nuovi posti di lavoro per non
far andare via i giovani, prospettando risposte definitive.
Passa,
quindi, alla votazione dei singoli provvedimenti.
Pone in votazione la
proposta di provvedimento che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Pone in votazione la
proposta di provvedimento che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Pone in votazione la
proposta di provvedimento che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Pone in votazione la
proposta di provvedimento che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Pone in votazione la
proposta di provvedimento che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Interviene per dichiarazione di voto, sottolineando
che tale rimodulazione delle risorse è destinata a una finalità importante.
Ricordato, inoltre, di aver presentato una mozione sui tirocinanti insieme al
consigliere Lo Schiavo, annuncia il voto favorevole del Partito Democratico
sperando che lo stato di precarietà possa essere superato.
Pone in votazione la proposta
di provvedimento che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Pone in votazione la
proposta di provvedimento che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Sottolinea che la proposta di legge è finalizzata a dare attuazione agli ideali e agli indirizzi profusi nella propria attività politico-istituzionale dalla prima Presidente donna della Regione Calabria, persona particolarmente attenta alle politiche sociali e di inclusione.
Sottolineato come la proposta si inserisca nel solco delle riflessioni del presidente Occhiuto che, fin dal suo insediamento, ha dato risalto alla figura di Jole Santelli, considerandola un faro e un esempio per le nuove generazioni, ricorda, in particolare, come fatto, peraltro, dal presidente della Repubblica, Mattarella, il lavoro svolto nei difficili mesi di contrasto alla pandemia, nei quali si è distinta per la combattività nell’azione politica e di governo, meritando unanime stima e apprezzamento.
Rilevato come la presidente Santelli abbia lasciato una traccia indelebile, proponendo una Calabria profondamente diversa da quella percepita a livello nazionale, riferisce che la proposta è finalizzata a sostenere finanziariamente le iniziative aventi finalità civiche, solidaristiche, culturali e di utilità sociale, che saranno realizzate dall’Associazione di promozione sociale che porta il suo nome, costituita anche con la partecipazione dei familiari.
Evidenziato che l’Associazione ha natura giuridica di associazione non riconosciuta e non persegue fini di lucro, ne illustra le finalità volte a favorire iniziative finalizzate a realizzare la promozione della cultura, contribuendo, altresì, allo sviluppo di processi di democrazia partecipativa che pongono al centro la persona, al fine di giungere ad una maggiore coesione ed inclusione delle persone più fragili.
Precisa, poi, che la proposta prevede un finanziamento annuo nel limite massimo di 100.000,00 euro per le iniziative promosse dall’Associazione sulla base di un programma annuale di attività, che sarà erogato previa relazione tecnico-finanziaria sull’attività svolta e rendicontazione delle spese sostenute.
Interviene per dichiarare il voto favorevole del governo
regionale e per ringraziare la consigliera Straface per il lavoro svolto nella
stesura del testo di iniziativa del Consiglio regionale per il quale auspica il
voto favorevole unanime di tutta l’Aula. Sottolinea, infatti, che Jole Santelli
che non è stata soltanto il primo Presidente donna della Regione Calabria, ma
il Presidente di una Calabria che affermava le proprie ragioni con forza e
autorevolezza. Evidenzia, ancora, come Jole Santelli sia un esempio da seguire
per riuscire a raccontare al Paese una Calabria diversa, una Calabria
autorevole che possa farsi apprezzare. Auspica, infine, una approvazione
unanime della proposta in discussione.
Esprime la sua serenità nell’approvare la proposta
di legge in discussione, benché non conoscesse personalmente Jole Santelli, alla
quale, però, riconosce una particolare capacità di lungimiranza, con azioni
volte all’esclusivo interesse della sua Calabria. Dichiara, come donna, come
vicepresidente della Commissione in cui la proposta è stata discussa, il
proprio voto favorevole alla proposta in discussione.
Preannuncia il suo voto favorevole alla proposta di
legge e, ricollegandosi agli interventi dei consiglieri che lo hanno preceduto,
dichiara di avere un ricordo eccezionale di Jole Santelli: una Presidente che
non guardava ai colori politici, che amava la Calabria e voleva farla emergere
a tutti i costi. Propone che una parte dei fondi possa essere utilizzato per finanziare
una o più borse di studio, magari nel campo della medicina oncologica in una
Calabria che ha bisogno di medici.
Evidenzia come la proposta di legge abbia per lei
una importanza particolare, per via dell’amicizia che la legava a Jole Santelli,
che ha sempre apprezzato per la sua competenza in tutti i ruoli che ha
ricoperto, per ultimo, nonostante breve, quello di Presidente della Regione
Calabria. Ritiene che la sua prematura dipartita abbia privato la Calabria di una
figura capace di appartenere a chiunque, di essere “donna di partito ma non di
parte”. Reputa auspicabile che i fondi siano utilizzati per attività solidali
che riguardano i giovani.
Associandosi al cordoglio dei colleghi, ricorda con
rammarico l’episodio di una tarantella ballata da Jole Santelli che le attirò
critiche in qualità di Presidente; episodio a suo avviso frainteso. Evidenziato,
quindi, come la sua prematura dipartita sia stata da monito per comprendere che
il rispetto degli avversari politici è prioritario, coglie l’occasione per
porgere pubblicamente le sue scuse ad alcuni consiglieri di maggioranza per i suoi
toni, a suo avviso troppo esacerbanti, in merito alle polemiche a mezzo stampa
sulla proposta di legge sul consigliere supplente.
A nome dei consiglieri coinvolti, accetta le scuse del consigliere
Tavernise.
Sottolinea come la discussione sia carica di
emotività e volta ad onorare la memoria di Jole Santelli che, insieme alla
figura di Francesco Fortugno, ha segnato la storia del Consiglio regionale.
Dichiara il suo voto favorevole alla proposta in discussione, evidenziando come
il testo potesse essere maggiormente approfondito dal punto di vista tecnico
normativo. Conclude auspicando che le risorse utilizzate possano avere una
ricaduta concreta sul territorio calabrese.
Evidenziato come in Calabria uno degli obiettivi
prioritari sia quello di far recuperare fiducia e autorevolezza alle
istituzioni, dichiara di votare favorevolmente, con l’auspicio che la proposta
di legge possa contribuire a tale obiettivo. Conclude puntualizzando di
apprezzare il testo e le sue finalità.
Ravvisata unanimità di sentimenti nei confronti di
Jole Santelli, sottolinea come compito dell’Aula sia quello di valutare le
proposte di legge da un punto di vista tecnico. Puntualizza, quindi, di aver proposto
alcune modifiche al testo al fine di avere maggiori ricadute in ambito
sanitario e sui giovani.
Comunicato che l’emendamento presentato al testo è
stato ritirato, pone in votazione gli articoli 1, 2, 3 e 4, della proposta di
legge che sono approvati. Pone in votazione la proposta di legge nel suo
complesso che è approvata, con l’autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la mozione, volta ad impegnare la Giunta
regionale ad attivarsi con il Governo nazionale per sostenere il percorso di
pacificazione nel Medio Oriente, disincentivando, così, i frequenti episodi di
terrorismo.
Rifacendosi al testo della mozione, la reputa di
parte, sbilanciata e fuorviante per quanto riguarda il reale contesto.
Comunicato che
la mozione è stata votata da tanti altri Consigli
regionali, evidenzia come la stessa vuole, senza essere di parte, impegnare chi
di competenza ad attivarsi per promuovere la pace in Medio Oriente.
Ritiene che la questione sia molto più complessa ed
evidenzia come nello scrivere una mozione si possa dare adito ad ambiguità.
Conclude aderendo alle osservazioni avanzate dalla consigliera Bruni e dichiara
il suo voto di astensione.
Pone ai voti la mozione in discussione che è
approvata con l’autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la
seduta.
La
seduta termina alle 21,03
Il Funzionario PO
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo