XII^
LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
N. 10
__________
SEDUTA Di MARTEDì 03 MAGGIO
2022
PRESIDENZA
DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO
E DEL
VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CAPUTO
Inizio lavori h. 15,18
Fine
lavori h. 18,30
INDICE
CIRILLO Salvatore, Segretario questore
OCCHIUTO Roberto, Presidente della Giunta regionale
COMITO Michele (Forza Italia), relatore
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)
LO SCHIAVO Antonio (De Magistris Presidente)
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)
TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle)
CAPUTO Pierluigi (Forza Azzurri),*,*,*,*
CIRILLO Salvatore (Coraggio Italia)
COMITO Michele (Forza Italia), relatore,*
BEVACQUA Domenico (Partito
Democratico)
GENTILE Katya (Forza Italia),
relatore,*
ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)
GELARDI Giuseppe (Lega Salvini),
relatore,*,*,*
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
GENTILE Katya (Forza Italia),
relatore
ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
RASO Pietro (Lega Salvini), relatore
ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)
CIRILLO Salvatore (Coraggio
Italia) relatore
LO SCHIAVO Antonio Maria (De
Magistris Presidente)
ORSOMARSO Fausto, Assessore al turismo, marketing
territoriale e mobilità
PRINCI Giuseppina, Vicepresidente della Giunta
ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)
BEVACQUA Domenico (Partito Democratico)
DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia), relatore,*
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
LO SCHIAVO Antonio Maria (De
Magistris Presidente)
TAVERNISE Davide (Movimento
Cinque Stelle)
NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia)
Presidenza del presidente Filippo
Mancuso
La seduta inizia alle 15,18
Dà
avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a dare lettura del verbale
della seduta precedente.
Dà
lettura del verbale della seduta precedente.
(È approvato senza osservazioni)
Dà
lettura delle comunicazioni.
Comunica
che, come concordato con il Presidente della Giunta e con la Conferenza dei
capigruppo, al primo punto all’ordine del giorno è stata inserita l’informativa
sull’incontro tenutesi a Roma, nella sede della Regione Calabria, tra il
presidente Occhiuto e le organizzazioni sindacali su alcune importanti
tematiche di valenza strategica per la Calabria, in particolare: la Strada
Statale 106, l’alta velocità, la ZES e la sanità, per definire la così detta “vertenza Calabria” da
sottoporre, in tempi brevi, al presidente del Consiglio Mario Draghi e ai
ministri. Giudicata
positiva e apprezzabile la sinergia tra Istituzioni e forze sociali, per porre
all’attenzione nazionale alcuni punti chiave per lo sviluppo della Calabria,
cede la parola al Presidente della Giunta regionale per riferire al
Consiglio sul predetto incontro.
Ringraziati
i presenti per l’opportunità concessagli di riferire in Aula su quanto emerso
nell’incontro tenutosi a Roma con le organizzazioni sindacali, sottolinea che i
temi salienti affrontati riguardano settori di valenza strategica per la
Calabria: il completamento e ammodernamento della Strada Statale 106, la Zona
economica speciale (ZES) che insiste nell’area del Porto di Gioia Tauro, l’alta
velocità ferroviaria e la sanità, in particolare per quanto attiene al
precariato. Altresì, riconosce in capo alle rappresentanze sindacali calabresi
sia un comportamento responsabile sia capacità di visione prospettica
nell’interesse della Calabria.
Evidenzia,
quindi, che il tema principale è stato rappresentato dalla Strada Statale 106,
per la quale ha chiesto al Governo nazionale di inserire nell’Allegato
Infrastrutture del DEF (Documento di
Economia e Finanza) una previsione specifica, affinché sia qualificata
quale opera strategica per il Mezzogiorno e per l’intero Paese. Precisato come
siano necessarie risorse aggiuntive pari a ulteriori 3 miliardi di euro,
auspica che il Governo accolga tale richiesta e al contempo predisponga
apposita norma che preveda il finanziamento necessario, anno per anno, per il
completamento dell’opera. A tal proposito, riferisce come saranno effettuate le
dovute pressioni ad ANAS affinché provveda alla quantificazione del costo
dell’opera; quantificazione necessaria al Governo per provvedere in fase
normativa. Ritiene, quindi, che, benché ambizioso, il progetto-obiettivo possa
essere realizzato con il contributo di tutti gli attori interessati.
In
merito al secondo tema di valenza strategica, cioè la Zona economica speciale
(ZES) di Gioia Tauro, auspica che possano essere autorizzate procedure
semplificate in particolare per la realizzazione del progetto del rigassificatore, per il quale non ha chiesto l’adesione dei
sindacati in considerazione della loro sensibilità sul tema. In proposito,
evidenzia che si tratterebbe di un impianto di importanza strategica, capace di
produrre in termini quantitativi un terzo del gas che l’Italia attualmente
importa dalla Russia, con un investimento variabile dagli 1,3 agli 1,8 miliardi
di euro, rilevante per lo sviluppo del retroporto,
attraverso la creazione di una piastra del freddo che potrebbe favorire la
nascita e lo sviluppo di un enorme distretto agro alimentare.
Per
quanto riguarda l’alta velocità ferroviaria, precisa che una parte è finanziata
con risorse del PNRR, ma sono necessari ulteriori fondi per completare
l’intervento e garantire una reale alta velocità.
Sulle
fonti rinnovabili, poi, ritiene che la Regione sia una miniera di energia,
grazie alle sue caratteristiche geografiche e territoriali, atteso che allo
stato attuale produce il triplo dell’energia che consuma e comunica che sul
punto ha trovato il favore delle organizzazioni sindacali.
Riguardo,
infine, al tema della sanità e in particolare alle azioni necessarie per
garantire il diritto alla salute ai cittadini calabresi, riferisce che si è
discusso anche della necessità di attivare gli ospedali di comunità, per i
quali necessita un congruo personale medico e infermieristico. A tal riguardo
ricorda di aver visitato l’ospedale di Vibo Valentia e di comprendere appieno
le difficoltà legate alla indisponibilità di personale adeguato in termini
numerici.
In relazione alle assunzioni
in sanità, riferisce come senza sforare i tetti di spesa vi siano risorse
disponibili per procedere all’assunzione di 2500 unità tra medici e infermieri;
assunzioni rese difficili dalla poca appetibilità delle aziende ospedaliere
calabresi per i giovani medici a causa dei numerosi deficit strutturali e
amministrativi.
Spiega, quindi, che per tale
motivo si è scelto di porre in essere procedure a tempo indeterminato benché
richiedano tempi di definizione molto più lunghi. Ritenendo, difatti, che la
condizione straordinaria di Commissariamento della sanità regionale dovrebbe
consentire di porre in essere procedure semplificate per i contratti a tempo
indeterminato, informa di aver chiesto al Governo di poter fare le assunzioni
attraverso il Formez.
Conclude, esternando la
consapevolezza che non si può governare da soli e auspicando, dopo aver
ottenuto l’appoggio delle sigle sindacali, la massima condivisione anche in
Consiglio regionale, senza pregiudizi o opposizioni preconcette.
Introduce il punto.
Ringraziato il presidente
Occhiuto per l’attenzione riservata alla ripresa dei lavori per la costruzione
del nuovo Ospedale di Vibo Valentia, illustra la proposta, che si compone di 4
articoli ed è tesa a rendere più efficaci le politiche attive del lavoro,
accompagnando i lavoratori di cui alle leggi regionali n. 1/2014, n .40/2013,
n. 31/2016 e n.15/2018 verso il superamento del precariato storico. In
particolare, riferisce che la proposta garantisce al bacino dei lavoratori, di
cui alla legge regionale numero 15 del 2008, per il triennio 2022-2024, un
trattamento economico uguale a quello degli appartenenti ai bacini riferiti
alle succitate leggi regionali.
Prosegue dichiarando che
l’obiettivo della proposta è ridurre il precariato anche dei lavoratori di cui
alla legge numero 15 del 2008, attraverso la stipula di contratti a tempo
indeterminato.
Premesso come gli sia impossibile votare contro un
provvedimento che prevede la stabilizzazione del precariato, censura il mancato
rispetto del corretto iter legislativo, in particolare per quanto attiene
all’esame preventivo nella competente Commissione consiliare, attesa la
rilevanza della proposta in esame. Evidenziato, quindi, questo difetto di
istruttoria che, a suo avviso, non ha consentito il giusto approfondimento,
chiede quali motivi abbiano fatto privilegiare alcuni bacini rispetto ad altri.
Infine, precisato che solo una corretta conoscenza
delle motivazioni sottese ad una proposta consente di esercitare correttamente
il proprio mandato elettorale, annuncia un voto di astensione tecnica.
Unitosi a quanto affermato
dal consigliere Laghi, preannuncia però il voto favorevole al provvedimento,
auspicando un maggiore coinvolgimento delle Commissioni nell’iter legislativo.
Chiede, poi, alla
vicepresidente Princi di iniziare subito a ragionare su altre vertenze, come,
ad esempio, quella relativa ai lavoratori “ex percettori mobilità in deroga”,
per i quali si augura ci sia nei prossimi giorni un Tavolo di confronto con i
rappresentanti delle sigle sindacali.
Riferito, poi, che a seguito
dei fondi che la Regione ha messo a disposizione dei Comuni per i lavoratori
LSU-LPU, i Comuni hanno ritirato i fondi comunali già inseriti in bilancio per
aumentare ore dei lavoratori, chiede alle amministrazioni locali una maggiore
sensibilità e disponibilità verso questi lavoratori. Conclude annunciando il
suo voto favorevole alla proposta e quello del suo gruppo.
Annunciato il suo voto favorevole, censura che la
proposta sia stata assegnata ma non trattata nella Commissione consiliare
competente. Rammentato che tale legge è stata già approvata, ma, poi, impugnata
da Governo perché priva di copertura finanziaria, chiede, stante la copertura
finanziaria prevista fino al 2024, che sia programmata una prosecuzione per gli
anni successivi e sia garantita stabilità ai lavoratori.
Richiamato l’appello al senso di responsabilità
rivolto alla minoranza, preannuncia voto a favore pur non ritenendo il testo
esaustivo per tutte le categorie di precariato calabrese. Rammenta, però, che
l’Aula ha approvato un ordine del giorno sul precariato che impegnava il
governo regionale a compiere alcune azioni entro 90 giorni e chiede che gli sia
data attuazione. Rimarcato, infine, il grande senso di responsabilità della
minoranza, verso le persone che attendono questo provvedimento, chiede che sia
realizzato un Piano straordinario per il lavoro.
Evidenzia l’importanza dell’argomento in discussione, ereditato dal passato, e ne sottolinea il carattere di urgenza, che ha comportato il mancato esame da parte delle Commissioni competenti, al fine di addivenire nel minor tempo possibile ad una soluzione per numerosi operai che oggi rischiano di perdere il lavoro.
A tal proposito, ricordati i lavoratori della legge numero 12 del 2014, per i quali si stanno mettendo in campo diverse soluzioni e percorsi all’insegna del risanamento di tutto il bacino del precariato, ritiene che grazie all’impegno del presidente Occhiuto si registreranno ottimi risultati.
Auspica che il provvedimento sia approvato per cambiare le sorti della Calabria e restituire dignità ai giovani e alle famiglie calabresi.
Non condiviso il continuo invito all’assunzione di responsabilità che, a suo avviso, degrada in slogan, ritiene che la Calabria necessiti di una maggioranza responsabile e consapevole delle azioni di cui darà conto nel corso del tempo, ma anche di una minoranza che manifesti dignità e decoro, esercitando fino in fondo il mandato degli elettori, attraverso il controllo e la verifica delle posizioni assunte dalla maggioranza stessa.
Nel comunicare di essersi dimesso dal ruolo di vicepresidente della Commissione speciale di vigilanza, sottolinea i motivi che lo hanno indotto a tale scelta e registra atteggiamenti poco consoni nei confronti della minoranza che, a suo dire, non viene riconosciuta appieno nel ruolo di opposizione.
Giudica le informative piene di contenuti retorici, atteso che gli argomenti oggetto di informativa e discussione, a suo avviso, si ripetono da decenni senza soluzioni concrete offerte dai Governi nazionali.
A tal proposito, ricorda le diverse problematiche che ormai da anni riguardano l’Ospedale di Vibo Valentia e che oggi ritiene rappresentino l’ennesimo fallimento di fronte alle reali difficoltà della Calabria.
Nel sottolineare ancora una volta la rilevanza dell’opposizione nel fornire soluzioni alternative ai problemi della Calabria, dichiara il suo voto di astensione.
Pone ai voti gli articoli 1, 2, 3 e 4 che sono
approvati e la legge nel suo complesso che è approvata con autorizzazione al
coordinamento formale.
(Il Consiglio
approva)
Illustra la proposta di legge volta ad abrogare alcune disposizioni della legge regionale 1 marzo 2022, numero 1 (Interventi di manutenzione normativa sulle leggi regionali 9/1996, 30/2015, 8/2003, 7/1996, 1/2006, 32/2021 e 6/2021), in particolare ad abrogare le lettere a) e c) del comma 1 dell’articolo 1.
Evidenzia che le modifiche, concordate con il Dipartimento Affari regionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, al fine di scongiurare un’impugnativa governativa, mirano a superare le criticità evidenziate dagli uffici legislativi del Ministero della Difesa, della Salute, dell’Interno e del Ministero dell’Economia e delle Finanze, nell’ambito del principio di leale collaborazione Stato-Regioni.
Ritiene che la seduta odierna e il provvedimento in discussione siano rappresentativi di un modo di procedere errato, celere e superficiale, incapace di produrre effetti positivi sulla Calabria e che, per contro, obbliga a ricorrere a interventi continui di manutenzione per il mancato rispetto dell’iter procedurale.
Pertanto, invita a dedicare più tempo ai provvedimenti in discussione, evitando di produrre leggi inefficaci e inefficienti.
Comunica, infine, l’intenzione di attivare una interlocuzione con il Ministero delle Regioni, al fine di sottoporre a valutazione l’operato del Consiglio regionale, e dichiara il suo voto contrario.
Passa all’esame dell’articolato, riferendo che sono
pervenuti diversi emendamenti per la cui illustrazione invita di volta in volta
il proponente alla loro illustrazione. Passa quindi all’esame dell’emendamento,
protocollo numero 10711, a firma dei consiglieri Caputo e Cirillo.
Illustra l’emendamento che mira a inserire nel
titolo e nella rubrica dell’articolo 1 della proposta di legge il riferimento
alla legge regionale numero 6 del 2022.
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento che è approvato.
Riferisce poi che all’articolo 1 è pervenuto l’emendamento protocollo numero 10582, a firma dei consiglieri Caputo e Cirillo.
Illustra l’emendamento che mira
a correggere un mero errore materiale alla lettera a) del comma 1,
dell’articolo 1 della proposta di legge, la quale non specificava l’articolo
della legge regionale n. 1/2022 oggetto dell’intervento di manutenzione
normativa, precisando che l’emendamento ha carattere ordinamentale e non
comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento che è approvato, e l’articolo 1, che è approvato per come emendato.
Riferisce, quindi, che dopo l’articolo 1 è pervenuto
l’emendamento protocollo numero 10696/A01, introduttivo dell’articolo 1 bis, a
firma dei consiglieri Caputo e Cirillo.
Illustra l’emendamento che mira ad abrogare il comma 3 dell’articolo 1 in ragione di un impegno assunto con il Governo nell’ambito del principio di leale collaborazione Stato-Regioni.
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento che è approvato.
Indi, riferisce
che è pervenuto l’emendamento protocollo numero 10696/A04, introduttivo dell’articolo 1 ter, a firma
dei consiglieri Caputo e Cirillo.
Illustra
l’emendamento che mira ad autorizzare il Dipartimento competente in materia di
risorse idriche a stipulare con la SO.RI.CAL. S.p.A. apposita convenzione che
regolamenti l’erogazione delle risorse finanziarie residue disciplinate dal
comma 1 dello stesso articolo, nonché la restituzione di tutte le anticipazioni
erogate.
Registrato il
parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti
l’emendamento che è approvato.
Passa, quindi,
all’emendamento protocollo numero 10696/A02, introduttivo dell’articolo 1
quater, a firma dei consiglieri Caputo e Cirillo.
Illustra l’emendamento che inserisce l’articolo
1 quater, con cui la Regione Calabria
modifica l’articolo 4 della legge regionale numero 36 del 1986 che prevede
interventi a favore degli uremici, al fine di riconoscere ai soggetti
nefropatici cronici sottoposti a trattamento dialitico ed a controlli il
rimborso delle spese sostenute per il trasporto dal domicilio ai centri di
nefrologia/dialisi e ritorno con le modalità ivi indicate
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento che è approvato.
Riferisce che è stato presentato
l’emendamento protocollo numero 10696/A03, introduttivo dell’articolo 1 quinquies, a firma
dei consiglieri Caputo e Cirillo.
Illustra
l’emendamento che integra quanto disciplinato dal comma 4 dell’articolo 7 della legge
regionale 31 del 2002, fissando in cinque il limite massimo delle UOA ed
equiparando il trattamento economico dei dirigenti a quello dei dirigenti
generali dei dipartimenti regionali con una riduzione del 10 per cento.
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento che è approvato.
Comunica, quindi, che all’articolo 2 è pervenuto
l’emendamento protocollo numero 10696/A05, a firma dei consiglieri Caputo e
Cirillo.
Illustra l’emendamento che modifica l’articolo 2,
provvedendo alla copertura finanziaria della proposta di legge a seguito delle
modifiche approvate.
Registrato il parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento che è approvato, e l’articolo 2, che è approvato per come emendato.
Indi, pone ai voti l’articolo 3 che è approvato, e la
legge nel suo complesso, che è approvata per come emendata con autorizzazione
al coordinamento formale.
(Il Consiglio
approva)
Essendo pervenute,
successivamente all’approvazione in Commissione, numerose osservazioni da parte
del Dipartimento regionale competente, chiede che la proposta in discussione
sia riassegnata alla sesta Commissione per ulteriori approfondimenti.
Evidenzia come la richiesta,
che giudica apprezzabile, della presidente Gentile,
confermi la celerità superficiale, più volte stigmatizzata dall’opposizione, di
approvare provvedimenti che poi necessitano di continui interventi manutentivi.
Chiede, quindi, che le proposte siano esaminate, discusse ed approvate nelle
Commissioni competenti entro i termini necessari a produrre proposte valide ed
efficaci.
Ribadisce
la necessità che la proposta sia riassegnata alla sesta Commissione per
ulteriori approfondimenti sulle norme che incidono sulla copertura finanziaria.
Pone
ai voti la proposta di rinvio del punto in discussione alla sesta Commissione
che è approvata.
(Il Consiglio riassegna la
proposta alla Commissione competente)
Illustra
la proposta di legge finalizzata ad istituire le strutture residenziali per minori e giovani adulti
sottoposti a procedimento penale, ovvero, in esecuzione di pena. Giudica,
infatti, opportuno dotare il territorio regionale di specifiche strutture
residenziali di tipo comunitario per l'esecuzione delle misure penali integrate
nel contesto sociale di appartenenza che permettono al centro per la giustizia
minorile per la Calabria di collocare i ragazzi all'interno del territorio
regionale di appartenenza, mettendo a loro disposizione strutture
all’avanguardia.
Condivise le ragioni sottese
alla proposta di legge in esame, così come esplicitate dal consigliere Gelardi, ritiene, però, che la proposta sia carente in
termini di analisi dei dati che ne sorreggano le scelte. Sottolineato come nel
progetto si parli di costi a carico della Regione per i ragazzi assegnati a
strutture fuori dal territorio calabrese, evidenzia come i dati del Ministero
della Giustizia significhino l’operatività in Calabria di due centri: uno a
Catanzaro con 12 posti e uno a Reggio Calabria con 6 posti, ai quali si
aggiungono 16 “Gruppi appartamento”. Puntualizza, inoltre, come dai dati del
Ministero emerga che sono circa 30 i ragazzi oggetto di questi provvedimenti a
fronte di 50 posti già disponibili nel territorio regionale. Propone, quindi,
che sia presentata una proposta di legge che preveda di utilizzare la
fattispecie dei gruppi appartamento come previsto in altre Regioni d’Italia.
Evidenziato come l’iter
della proposta in discussione sia stato complesso, ritiene che in essa vi siano
punti di debolezza afferenti sia il merito sia il metodo. Puntualizza, quindi,
come l’ambito dell'ordinamento penitenziario dei minori sia di esclusiva
competenza statale mentre quello dell'assistenza sociale sia demandato alla
Regione, che, peraltro, ha già legiferato con la legge numero 23 del 2003 e con
un apposito regolamento, il numero 22 del 2019. Sottolinea come, dal suo punto
di vista, non vi sia la necessità di approvare una proposta di legge che
ritiene non esaustiva e poco chiara. Dichiara, dunque, come non sia sufficiente
proporre argomenti “sensibili” per assicurarsi il supporto della minoranza;
supporto che sarebbe garantito invece, a suo dire, laddove fosse produttivo di
proposte efficaci e senza lacune. Infine, ritiene che sarebbe stato sufficiente
riformare la legge e il regolamento regionale esistenti.
Presidenza del vicepresidente Pierluigi Caputo
Ricordato l’impegnativo
lavoro svolto in Commissione al fine di apportare i necessari correttivi alla
proposta, attraverso emendamenti migliorativi a firma di esponenti della
minoranza, in parte non approvati, evidenzia come permangano forti dubbi sulla
scelta di approvare un’ulteriore normativa, atteso che, a suo avviso, sarebbe
stato opportuno e sufficiente modificare la legge e il regolamento attualmente
in vigore. Evidenzia, quindi, come nell’esame in Commissione non siano stati
coinvolti gli attori deputati ad attuare i servizi socio assistenziali e cioè
gli organismi previsti dalla legge regionale del 2003, in particolare la
conferenza permanente regionale per la programmazione socio assistenziale
regionale e gli ambiti territoriali sociali. Conclude annunciando il suo voto
di astensione alla proposta in discussione.
Comunica che sono pervenute
alla presidenza la nuova relazione illustrativa e la nuova relazione tecnica inerenti
alla proposta in discussione. Pone in votazione gli articoli 1 e 2 della
proposta in discussione che sono approvati, indi pone in discussione
l’emendamento all’articolo 3, protocollo numero 10556/A03, a firma del
consigliere Gelardi.
Illustra l’emendamento teso
a rendere sostenibile il sistema di collocamento dei minori e giovani adulti
sottoposti a procedimento penale
Pone in votazione
l’emendamento protocollo numero 10556/A03 che è approvato, con il parere
favorevole della Giunta e del relatore, indi pone in votazione l’articolo 3 che
è approvato per come emendato. Pone in votazione l’articolo 4 che è approvato e
pone in discussione l’emendamento all’articolo 5, protocollo numero 10556/A02,
a firma del consigliere Gelardi.
Illustra l’emendamento che
esplicita meglio la clausola di neutralità finanziaria, così come emerso
durante i lavori della seconda Commissione consiliare.
Pone in votazione
l’emendamento protocollo numero 10556/A02 che è approvato con il parere
favorevole della Giunta e del relatore, indi pone in votazione l’articolo 5,
che è approvato per come emendato, e gli articoli 6, 7 e 8 che sono approvati,
indi pone in discussione l’emendamento all’articolo 9, protocollo numero
10556/A01, a firma del consigliere Gelardi.
Illustra l’emendamento teso
a coordinare le modifiche già introdotte con gli emendamenti precedentemente
approvati.
Pone
in votazione l’emendamento protocollo numero 10556/A01 che è approvato con il
parere favorevole della Giunta e del relatore, indi pone in votazione
l’articolo 9 che è approvato per come emendato. Pone in votazione gli articoli
10 e 11 che sono approvati e la legge nel suo complesso, unitamente al relativo allegato,
che è approvata, con autorizzazione al coordinamento formale, sostituendo le
relazioni illustrativa e tecnico finanziaria del provvedimento con quelle
presentate dal consigliere Gelardi.
(Il Consiglio approva)
Riferisce, preliminarmente, che la proposta in discussione, approvata all’unanimità dalla Commissione di merito nella seduta del 19 aprile 2022, si compone di 4 articoli e mira ad uniformare la legge regionale numero 14 del 2021 ad altre disposizioni legislative regionali in materia di acquacoltura, mirando a superare, in via definitiva, la disparità di trattamento tra le varie tipologie di operatori del settore dell’acquacoltura, gravemente colpito dalla crisi economica in atto.
Sottolinea, quindi, che con la legge regionale attualmente in vigore, soltanto per gli anni 2020-2021, alle concessioni di specchi d’acqua del mare territoriale ovvero di compendio demaniale oggetto di concessione per attività di acquacoltura, si applicano, indipendentemente dalla natura giuridica del concessionario, le misure unitarie dei canoni fissati dal decreto legge numero 400 del 1993, convertito con modificazioni nella legge numero 494 del 1993.
Precisato che l’abrogazione del limite temporale agli anni 2021 e 2022 mira, appunto, a rendere strutturale l’intervento operato nel 2021, procede ad illustrare gli articoli nel dettaglio.
Posti ai voti gli articoli 1, 2, 3 e 4 che sono approvati, pone in votazione la proposta di legge nel suo complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta volta all’approvazione del Piano Regionale di Tutela della Qualità dell'Aria - PRTQA - aggiornamento della classificazione in seguito ad un quinquennio di monitoraggio, ricordando, in particolare, che: il Governo italiano con il decreto legislativo numero 155 del 13 agosto 2010, come modificato dal decreto numero 250/2012, ha dato attuazione alla Direttiva CE 2008/50, con la quale il Consiglio e il Parlamento europeo hanno stabilito quale obiettivo quello di mantenere e, possibilmente, migliorare lo stato di qualità dell’aria per salvaguardare le popolazioni, la vegetazione e gli ecosistemi nel loro complesso; che la Giunta regionale con la delibera numero 141 del 21 maggio 2015 ha adottato la “Proposta di Piano Regionale di Tutela della Qualità dell'Aria comprensiva di rapporto ambientale e Sintesi non tecnica”; che il decreto numero 155 del 13 agosto 2010, come modificato dal decreto numero 250 del 2012, rimette alle Regioni l’obbligo di approvare Piani e misure per il raggiungimento dei valori limite e dei livelli critici e l’aggiornamento della zonizzazione e della classificazione almeno ogni cinque anni di monitoraggio.
Precisa, infine, che il Piano si compone di alcuni
allegati e illustra, nel dettaglio, gli obiettivi generali che persegue.
Sottolineato come il problema della qualità dell’aria non costituisca mero adempimento di un obbligo legislativo, rileva che la Calabria, soprattutto grazie alla sua posizione geografica, gode di una elevata qualità dell’aria che reputa doveroso mantenere, a tutela della salute dei cittadini, ma anche per il ruolo attrattivo che può svolgere nei confronti delle persone che vivono in posti inquinati.
Evidenziata la necessità di approfondire la tematica, reputa che la proposta in esame sia datata, non tenendo conto della modifica, avvenuta a settembre del 2021, dei parametri della qualità dell’aria, definiti dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e sottoscritti da moltissime associazioni scientifiche.
Riferiti i dati dell’OMS di tre anni fa in base ai quali il 91 per cento della popolazione mondiale respira un’aria non in linea con i parametri richiesti, determinando la premorienza di sette milioni di persone all’anno a carico delle fasce più deboli della popolazione, ritiene necessario programmare interventi adeguati per mantenere in Calabria il livello qualitativo esistente.
Sottolineato come la Calabria sia, purtroppo, all’avanguardia nella produzione termoelettrica da centrali a biomasse che implica la distruzione di boschi e foreste, senza un motivo plausibile, ricorda, altresì, la problematica della centrale del Mercure nel Parco del Pollino, che brucia tonnellate di alberi all’anno, impattando sulla biodiversità dell’aria protetta e contribuendo al rischio della salute dei cittadini.
Chiede, pertanto, una maggiore attenzione nella trattazione della problematica.
Sottolineato come le azioni della maggioranza dovrebbero essere consequenziali, rileva la necessità di adeguarsi alle osservazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità, stigmatizzando la decisione di potenziamento dell’inceneritore di Gioia Tauro che determina un incremento dell’incidenza dei tumori.
Pur sottolineando l’importanza del Piano in corso di approvazione, evidenzia la mancata approvazione del Piano di monitoraggio delle acque calabresi, paventando il rischio della perdita del finanziamento di 2 milioni di euro per la sua effettuazione, da concludere entro il 31 dicembre 2023 e non ancora avviato, e per l’acquisto di adeguata strumentazione.
Invita, pertanto, il Presidente e la Vicepresidente a prestare maggiore attenzione alla problematica.
Pone in votazione il provvedimento che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta volta alla rimodulazione delle schede nuove operazioni numero 7 e numero 8, riferendo che il provvedimento è stato approvato dalla Commissione di merito nella seduta del 27 aprile 2022.
Riscontrati alcuni aspetti interessanti nella rimodulazione degli interventi in discussione, condivide, in particolare, l’attenzione rivolta al turismo nautico, ritenendo positiva l’accelerazione per la realizzazione dei porti turistici e anticipando la presentazione di una proposta di legge al riguardo.
Rilevata la pluralità e disorganicità della normativa del settore turistico, tale da richiedere, a suo avviso, la redazione di un Testo unico, reputa necessario, in particolare, dare attuazione alla legge sui distretti turistici.
Ritenuto prioritario, poi, puntare su turismo e cultura come obiettivi strategici in grado di fornire una immagine diversa della Calabria, esprime perplessità sulla realizzazione degli eventi storicizzati della programmazione 2021, in attesa di graduatoria, nonché degli eventi dei piccoli Comuni.
Apprezzati
gli sforzi e le azioni messe in atto dall’assessore al ramo, prevedendo, tra
l’altro, una stagione balneare con rilevanti presenze, chiede alcuni
chiarimenti in merito alla concentrazione degli interventi da realizzare nella
parte della Calabria corrispondente alla provincia di Cosenza, tanto è vero che
7 dei 9 interventi previsti ricadono nel territorio cosentino.
Sottolinea,
poi, un’altra incertezza riguardante gli interventi religiosi poiché a suo
avviso il finanziamento previsto non è sufficiente per poter realizzare quanto
previsto.
Presidenza del Presidente Filippo
Mancuso
Precisato
che gli interventi di cui parla il consigliere Alecci non rientrano nella
programmazione dell’attuale Giunta bensì in una delibera del precedente
esecutivo, rende noto che si sta cercando di realizzare un’importante
promozione regionale su diverse iniziative, applicando una strategia di
marketing turistico.
Sottolineato
che il Piano triennale futuro necessita del contributo di tutti, ricorda il
primo Testo Unico sui distretti che deve essere ulteriormente arricchito.
Sottolinea
che oltre all’impegno sui grandi eventi si sta avviando la riprogrammazione a vantaggio
dei Comuni e delle associazioni.
Pone
in votazione il provvedimento nel suo complesso che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Sottolinea che il provvedimento è stato assegnato
alla prima Commissione per il merito e alla terza Commissione e alla
Commissione contro la ‘ndrangheta per acquisire il loro parere, ai sensi
dell’articolo 66 del Regolamento interno del Consiglio regionale.
Riferisce, quindi, che la proposta mira a modificare
l’ultimo capoverso dell’articolo
16 della legge regionale del 26 aprile 2018 numero 9, prorogando il termine in
esso previsto. Precisa che la modifica non comporta oneri aggiuntivi per il
bilancio regionale.
Giudicata la proposta di
legge dannosa per moltissime persone e interi nuclei familiari, ritiene che sia
la “peggior legge” che la maggioranza potesse approvare.
Riconosce l’impegno della
maggioranza a ridurre la proroga a sei mesi, come dimostrato dall’emendamento
presentato alla proposta, ma ritiene necessario combattere a monte la piaga del
gioco d’azzardo per il benessere dei cittadini ed evitare, quindi, le continue
proroghe. Annuncia, infine, voto contrario.
Ritiene necessario trovare il coraggio per chiudere le
sale gioco, giudicando scontato che, con l’applicazione della normativa dei 500
metri di distanza dai posti rischiosi quali per esempio le scuole, molte sale
saranno costrette a chiudere.
Giudicato necessario porre in essere azioni
concrete e precisato che la Calabria è l’unica regione a non aver regolamentato
la chiusura, ricorda le problematiche connesse al fumo e alla ludopatia,
problemi con ricadute note su interi nuclei familiari. Censura la scelta di
procedere ad una ulteriore proroga dell’applicazione dell’articolo 16 della
legge regionale, non condividendo l’utilizzo della pandemia quale alibi a
inefficienze continue e mancanza di volontà reale ad adempiere ai dettami della
norma in vigore.
Infine, dichiara il suo voto contrario.
Si dichiara amareggiato per il messaggio politico che
l’Aula sta esprimendo e che giudica “devastante”, impedendo difatti
l’applicazione della normativa di contrasto alla ludopatia.
Concorda con quanto dichiarato dai consiglieri di
minoranza e sottolinea che, ancora una volta, pagheranno il prezzo delle scelte
in termini di salute cittadini che, purtroppo, sono vittime del gioco d’azzardo
patologico. Invita, pertanto, a non approvare la legge e annuncia il suo voto
contrario.
Annunciato il voto contrario del gruppo consiliare
“Partito Democratico”, rammenta che la tematica ha creato notevoli problemi
alle famiglie e ritiene che il Consiglio regionale dovrebbe assumere una
posizione netta di contrasto alla ludopatia nell’interesse dei cittadini.
Invita, quindi, a riflettere ancora su questa proposta.
Annuncia che all’articolo 1 è stato presentato un
emendamento, interamente sostitutivo, protocollo numero 10750, a firma della
consigliera De Francesco.
Illustra l’emendamento che prevede la proroga degli
adempimenti previsti dalla legge al 31 dicembre 2022 anziché, come previsto nel
testo della proposta, al 31 dicembre 2023.
Pone in votazione
l’emendamento che è approvato.
Pone, quindi, in votazione gli articoli 2 e 3 che sono
approvati e la legge nel suo complesso che è approvata, come emendata, con
autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio
approva)
Chiede il rinvio per ulteriori approfondimenti che consentano
al Dipartimento bilancio di effettuare una esatta quantificazione del
fabbisogno finanziario, alla luce, anche, degli emendamenti presentati dal
consigliere Laghi
Pone in votazione la richiesta di rinvio che è
approvata.
(Il Consiglio rinvia)
Esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.
La seduta termina alle 18,30
Il Funzionario PO
Giada Katia Helen Romeo