XII^ LEGISLATURA

 

RESOCONTO SOMMARIO

 

N. 7

__________

 

SEDUTA Di martedì 8 MARZO 2022

 

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FILIPPO MANCUSO

 

Inizio lavori h. 12,52

Fine  lavori h. 15,39

INDICE

PRESIDENTE  3

CIRILLO Salvatore, Segretario questore  3

Comunicazioni 3

PRESIDENTE  3

Proposta di legge numero 43/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Misure per il superamento della discriminazione di genere e incentivi per l'occupazione femminile”  3

PRESIDENTE  3,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico) 8,*,*

BRUNI Amalia (Gruppo Misto) 4,*,*,*,*

COMITO Michele (Forza Italia) 13,*

FEDELE Valeria (Forza Italia) 5

GELARDI Giuseppe (Lega Salvini) 8

GENTILE Katya (Forza Italia) 7

IRTO Nicola (Partito Democratico) 11

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente) 7,*

LO SCHIAVO Antonio Maria (De Magistris Presidente) 11

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico) 9,*,*

MINASI Clotilde, Assessore alle politiche sociali 7

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia) 13,*,*

ORSOMARSO Fausto, Assessore al turismo, marketing territoriale e mobilità  10

PRINCI Giuseppina, Vicepresidente della Giunta  16 regionale,*,*,*

STRAFACE Pasqualina (Forza Italia) 6

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle) 9,*

PRESIDENTE  17



Presidenza del presidente Filippo Mancuso

La seduta inizia alle 12,52

PRESIDENTE

Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.

CIRILLO Salvatore, Segretario questore

Dà lettura del verbale della seduta precedente.

(È approvato senza osservazioni)

Comunicazioni

PRESIDENTE

Dà lettura delle comunicazioni.

Proposta di legge numero 43/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Misure per il superamento della discriminazione di genere e incentivi per l'occupazione femminile”

PRESIDENTE

Porti gli auguri a tutte le donne calabresi, rivolge un saluto alle donne ucraine che vivono in Calabria e in Italia, augurando che la pace abbia il sopravvento sulla guerra.

A suo avviso per costruire una società più giusta occorre avere il massimo rispetto per la condizione femminile in tutte le sue espressioni, tutti i giorni dell’anno.

Sottolinea che l’idea di tenere oggi la seduta di Consiglio per approvare la proposta di legge è stata voluta proprio per celebrare, con l’occasione, la giornata internazionale della donna.

Evidenzia, poi, che i dati che certificano lo svantaggio delle donne calabresi si aggiungono alla fragilità del welfare regionale, aggravando la scarsa partecipazione femminile al mercato del lavoro e facendo registrare la persistenza di un’irrisolta questione femminile e di un quadro di problematiche a cui ritiene si debba necessariamente prestare attenzione, energie e risorse.

Ravvisata, rispetto al passato, una numerosa presenza di donne nell’Assemblea legislativa e nell’Esecutivo che conforta sulla possibilità concreta di riuscire a ridurre le disparità di genere, auspica che si possano ottenere risultati concreti, convogliando le risorse europee, nazionali e regionali, per ridurre sostanzialmente il divario di genere che, penalizzando le donne, danneggia la coesione economica e sociale del Paese.

Riferito che l'obiettivo del PNRR è un aumento del 4 per cento di donne occupate entro il 2026, giudica necessario, anche, un cambio di mentalità che, in coerenza con le previsioni dell’articolo 37 della Costituzione, annulli il divario di genere nell’interesse delle donne e nell’interesse del Paese.

COMITO Michele (Forza Italia), relatore

Evidenziato che la Giunta, in questi mesi di amministrazione ha trasmesso dinamismo e concretezza, riconosce le risposte e soluzioni concrete offerte, nella giornata odierna, dalla Giunta regionale e dal presidente Occhiuto.

Riferisce, quindi, che la proposta di legge, oggi, vuole testimoniare rispetto e onorare la donna e si propone, attraverso la previsione di misure specifiche, di fronteggiare le profonde differenze occupazionali, retributive e attinenti alla progressione in carriera, e volte a reprimere condotte di violenza verbale oltre che fisica nei confronti delle donne.

Sottolineato che il problema ha forti radici culturali, ritiene che l’intervento delle istituzioni debba essere massiccio e in grado di permeare in ogni contesto della vita sociale.

Riferisce che la proposta di legge rappresenta l’unico vero modo con il quale l’azione pubblica assicura la piena tutela di diritti fondamentali con la sensibilità del rispetto.

Conclude dando lettura dei 12 articoli di cui si compone la legge e sottolineando che la legge risulta compatibile con la normativa comunitaria e con la Costituzione.

PRESIDENTE

Cede la parola alla consigliera Bruni, annunciando che interverranno preliminarmente le consigliere presenti in Aula.

BRUNI Amalia (Gruppo Misto)

Rivolgendo il suo primo pensiero alle donne ucraine e a tutte le donne che devono difendersi dalle guerre e dalla violenza, sottolinea che numerosi studi posizionano l’Italia a livelli bassi nelle classifiche che riguardano la parità uomo-donna, riconducendone la causa alla mancanza di consapevolezza culturale dell’importanza di conseguire una effettiva uguaglianza di genere.

Rende noto che la centralità delle questioni relative al superamento della disparità di genere viene ribadita anche nel PNRR, che individua la parità di genere come una delle tre priorità trasversali in termini di inclusione sociale perseguite in tutte le missioni.

Giudica condivisibile la proposta di legge in discussione per i principi enunciati, ma censura l’assenza di dotazione finanziaria e la mancata previsione di azioni concrete, capaci di rendere tangibili i buoni propositi contemplati senza limitarli a concetti aleatori e astratti.

Ritiene, pertanto, che sia una legge quadro e di promozione, reputando necessario, a fronte dell’attuale situazione esistente in Calabria, profondere ulteriori sforzi per rimuovere gli ostacoli che impediscono l’uguaglianza tra uomo e donna.

Evidenziato che sarebbe stato opportuno avere maggior tempo a disposizione per analizzare la proposta in modo approfondito, sottolinea che in Calabria esistono problemi culturali e sociali che tendono ad ingigantire ancora di più il divario di genere.

Conclude annunciando di aver presentato tre emendamenti alla proposta di legge.

FEDELE Valeria (Forza Italia)

Sottolineata l’importanza della tematica, evidenzia il compito preciso spettante all’Aula: legiferare, intervenendo concretamente al fine di colmare un vulnus legislativo.

Ritenuto necessario incentivare l’occupazione femminile, evidenzia come il testo possa essere migliorato e riconosce come sia uno strumento snello e apprezzabile che, a suo avviso, non si limita a contribuire all’attuazione dell’articolo 37 della Costituzione ma anche dell’articolo 3, contribuendo alla realizzazione dell’eguaglianza sostanziale sancita al comma 2.

Giudicato perfettibile il testo che, attraverso la costituzione anche di un Tavolo tecnico, si prefigge di superare la marginalità delle donne, reputa che su di esso si possano innescare le basi per azioni concrete.

Infine, evidenziato che i prossimi 120 giorni dovranno essere utilizzati con il contributo di tutti, al fine di concretizzare i principi contenuti nel testo attraverso l’adozione di misure e strumenti utili e concreti, invita l’Aula nella sua interezza ad approvare il testo odierno.

 

Presidenza del vicepresidente Pierluigi Caputo

STRAFACE Pasqualina (Forza Italia)

Premesso che la giornata odierna, in coincidenza con la giornata internazionale delle donne, riveste, a suo dire, il volto delle donne ucraine, auspica la cessazione del conflitto.

Manifesta, quindi, soddisfazione per la trattazione del punto in una seduta consiliare che, a suo avviso, va al di là delle funzioni istituzionali dell’Aula e che ha il valore simbolico di un messaggio contro ogni forma di discriminazione per una società equa e solidale. Ringrazia la Vicepresidente della Giunta regionale per la proposta che ritiene contenga misure concrete a sostegno di tutte le donne calabresi per migliorarne la qualità della vita.

Informa, poi, che è prevista l’istituzione di un Tavolo tecnico che coinvolgerà le consigliere regionali e sarà caratterizzato da una trasversalità d’azione che andrà a toccare tutti gli ambiti in cui le donne sono impegnate, attraverso proposte operative e progetti condivisi da sottoporre alla Giunta regionale.

Passando all’esame della proposta di legge, ne sottolinea la visione d’insieme che parte dal presupposto che senza parità di genere non ci possa essere progresso socio-economico.

Affermato che la proposta merita la piena condivisione dell’Aula, ne evidenzia alcuni obiettivi: incentivare l’occupazione e ridurre divario retributivo; riconoscere l’accesso a strumenti di incentivazione di aziende pubbliche e privati; promuovere interventi finalizzati a contrastare le molestie e le discriminazioni sul luogo di lavoro.

Riferisce, infine, che, dopo l’approvazione, la Giunta regionale dovrà approvare un Piano d’intervento per le politiche di genere per dare attuazione alle misure a agli interventi previsti nella legge.

 

Presidenza del Presidente Filippo Mancuso

GENTILE Katya (Forza Italia)

Dichiarato di essere onorata di rappresentare il genere femminile nella massima Assise regionale, afferma che bisogna avere la consapevolezza di parlare per tutte le donne che hanno visto violati i loro diritti.

Evidenziato, quindi, che il disegno di legge va verso la creazione di una rete di salvataggio per le donne calabresi, auspica la sua approvazione all’unanimità ed esprime soddisfazione per il coinvolgimento delle consigliere regionali nel Tavolo tecnico che servirà per raccogliere le istanze del mondo femminile e conciliare esigenze lavorative e familiari.

MINASI Clotilde, Assessore alle politiche sociali

Premesso di avere, nella giornata odierna, il pensiero rivolto alle donne ucraine, evidenzia come la seduta consiliare sia l’esempio di una concreta vicinanza al mondo femminile. Sottolinea, poi, come le discriminazioni siano state rese, oggi, più evidenti dalla pandemia che ha colpito il mondo intero. Ritiene, difatti, che sia compito della politica assumere un impegno strutturato volto a ridurre le differenze che ancora oggi esistono.

Manifesta, quindi, la convinzione che il provvedimento legislativo in esame, toccando tutti gli aspetti preponderanti del mondo femminile, possa diventare un input propedeutico alla riduzione del divario sociale e promuovere un cambio culturale. Conclude evidenziando l’importanza dell’indipendenza economica anche come via d’uscita da situazioni di disagio o violente.

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Evidenziato che è in discussione uno strumento normativo che detta delle linee di principio, che giudica condivisibili, puntualizza come la proposta non abbia goduto di un percorso sufficientemente articolato nelle Commissioni competenti che ne avrebbe consentito una maggiore aderenza alle complessive necessità, assurgendo ad antagonista delle discriminazioni di genere in Calabria. Precisa, quindi, che la proposta non tiene in considerazione la specificità territoriale, elemento a suo avviso assolutamente rilevante, sul quale un iter maggiormente articolato avrebbe forse consentito una integrazione.

Ribadito che la proposta in discussione non è stata sufficientemente condivisa con i consiglieri e con il contesto sociale, le associazioni, i comitati che da sempre si occupano del disagio femminile, evidenzia come sia emersa la necessità di integrazioni che si sarebbero potute apportare in una fase antecedente all’esame dell’Aula, quali ad esempio prevedere un percorso formativo dettagliato e chiari e precisi riferimenti alla rete socio-assistenziale.

Puntualizza, dunque, che il suo gruppo ha preferito non proporre emendamenti, rinviandone i contenuti alla presentazione di una successiva proposta articolata che tenga conto e coordini le diverse disposizioni normative succedutesi nel tempo in materia.

GELARDI Giuseppe (Lega Salvini)

Intervenendo anche a nome della collega capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Simona Loizzo, evidenzia come un deciso percorso di valorizzazione, sviluppo ed emancipazione della Calabria passi, in maniera determinante, da una migliore valorizzazione del ruolo della donna che, qui più altrove, spesso ha dovuto sacrificare ambizioni personali.

Auspicato che anche in politica si possa arrivare a numeri simili a quelli del contesto scolastico dove le donne sono ben rappresentate anche a livello dirigenziale, sottolinea come sia necessario compiere uno sforzo per un modello nuovo di società che sappia compenetrarsi nel processo di rinnovamento sociale attuale.

Chiede, quindi, l'approvazione del progetto di legge - proposto e voluto fortissimamente dalla vicepresidente Princi - che ritiene rappresenterà un tassello importante, considerate le novità in esso contenute come il riconoscimento del bollino di genere.

Conclude il suo intervento rivolgendo un veloce e sentito pensiero a tutte quelle persone che ancora oggi soffrono per gli orrori della guerra, senza risparmiare donne e bambini, plaudendo al presidente Occhiuto che ha prontamente schierato la Calabria dalla parte dell'umanità e dell'accoglienza.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Evidenziata l’importanza di predisporre una proposta di legge in tal senso, sottolinea come la sua approvazione nella giornata internazionale delle donne abbia un rilevante impatto emotivo.

Sottolineata la necessità che la proposta di legge non rimanga un puro esercizio di stile giuridico, evidenzia come la stessa debba anche essere riempita di contenuti. Puntualizzato come, a suo avviso, si debbano superare gli atavici retaggi culturali ancora esistenti, comunica di aver presentato un emendamento volto ad aggiungere un articolo che possa prevedere giornate formative nelle scuole, con il coinvolgimento, attraverso protocolli di intesa, degli ordini professionali, di Confindustria, delle camere di Commercio e delle associazioni del terzo Settore.

Reputato fondamentale che si pongano in essere atti concreti che favoriscano la conciliazione dei tempi di vita con i tempi di lavoro, propone alla Giunta l’apertura di un asilo presso la cittadella regionale per dare un segnale fattivo di azione concreta.

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle)

Apprezzata la proposta di legge in discussione, sottolinea come la Calabria abbia bisogno di introdurre nuovi regolamenti normativi, nuove proposte di legge in materia, considerato che, a suo avviso, le donne calabresi sono da considerare una risorsa aggiuntiva per la Calabria. Ricordate le sue origini umili e che la madre ha svolto esclusivamente il ruolo di mamma, precisa il mutamento sociale al pari del resto d’Europa e censura in parte l’iter di approvazione della legge, ritenendo che la stessa si sarebbe potuta presentare preliminarmente in Conferenza dei Capigruppo prima di calendarizzare l'ordine del giorno del Consiglio regionale. Infine, ritiene che la proposta, condivisibile nella sua ratio, possa essere migliorata con il contributo di tutti.

PRESIDENTE

Chiarisce che la seduta di Consiglio odierna era stata già calendarizzata nella seduta di conferenza dei capigruppo del 28 febbraio.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Espresso un pensiero alle donne presenti e alle donne ucraine costrette a fuggire dal loro Paese e dalla loro vita, auspica un 8 marzo in nome della pace e della solidarietà.

Giudicato suggestivo il titolo della proposta al pari del contenuto degli articoli, ritiene necessaria una normativa alla luce della situazione in cui versa la Calabria in termini di divari e diseguaglianze di genere, sommati all’assenza di un welfare adeguato. Pur riconoscendo la valenza dell’impianto normativo in termini di principio, utile a incidere sulla formazione culturale, biasima però il riferimento continuo alle iniziative legislative di altre Regioni senza, per contro, copiarne le buone prassi.

Ricorda che la Regione Puglia ha approvato analogo provvedimento, corredandolo però di ingenti risorse finanziarie del proprio bilancio e di risorse dell’unione europea e, al contempo, le leggi dello Stato e le misure adottate dal Governo nazionale per ridurre il gap occupazionale di genere e favorire la parità salariale.

Invita la maggioranza a rendersi disponibile all’ascolto delle minoranze, senza preconcettualmente rifiutare le proposte da esse derivanti e censura la frettolosità con cui si è provveduto ad esaminare e licenziare la proposta nella seduta congiunta delle due Commissioni consiliari competenti, senza il coinvolgimento degli attori sociali. Stigmatizza, infine, la convocazione di una conferenza stampa di presentazione della legge, prevista al termine dei lavori, e la totale assenza di risorse destinate al finanziamento della proposta.

Invita, infine, la maggioranza a valutare le proposte emendative che ritiene possano contribuire a migliorare il testo in esame.

ORSOMARSO Fausto, Assessore al turismo, marketing territoriale e mobilità

Riconosciuto quanto in Calabria sia diffusa una cultura ancora prettamente maschilista, plaude alla presenza di donne in Giunta, alle quali riconosce la piena autonomia dell’attività svolta.

Dubita, quindi, che la Regione Puglia abbia potuto destinare notevoli risorse libere del suo bilancio alla normativa di pari argomento e ritiene che la proposta in esame possa rappresentare il buon punto di partenza per rimediare alla errata destinazione delle risorse comunitarie nel passato.

Ritiene quindi che la proposta sia di particolare rilevanza e capace di impegnare le risorse derivanti dalla futura programmazione europea, sottolineando l’importanza anche delle politiche nazionali in proposito. Considera, poi, celebrativa della giornata internazionale della donna la conferenza stampa indetta per la presentazione della legge e auspica che ne siano colti positivamente gli aspetti fondamentali e siano realizzate proposte trasversali in grado di risollevare le sorti della Calabria, allontanandola da pregiudizi che la identificano nell’immaginario con la ‘ndrangheta o con il malaffare in genere.

LO SCHIAVO Antonio Maria (De Magistris Presidente)

A suo avviso il dibattito esula dalla realtà sociale esistente in Calabria, in riferimento alla condizione femminile, e riferisce i dati allarmanti e impietosi che riguardano l’occupazione femminile in termini percentuali rispetto all’intero Paese. Per tali ragioni, non condivide l’indizione di una conferenza stampa, che giudica limitativa, ma reputa indispensabile affrontare innanzitutto le differenze territoriali esistenti in Calabria, in particolar modo con riguardo alla ripartizione di risorse finalizzate alle politiche sociali e ai servizi primari.

Sottolinea, quindi, come in Calabria le donne non possano utilizzare istituti di welfare, altrove finanziati e funzionanti e come la mancanza di asili nido, di risorse, faccia scadere la proposta in mere enunciazioni di principio (confermate a suo avviso dalle previsioni dell’articolo 11 della proposta) che, benché importanti e condivisibili, ritiene ampiamente lontane dal realizzare quella parità di genere ed eguaglianza tanto auspicate.

Apprezzato l’intervento dei consiglieri Laghi e di Mammoliti, ritiene che la proposta contenga dichiarazioni importanti e condivisibili non sufficienti a sostenere la parità di genere. Elenca quindi le attività da cui iniziare a contrastare le piaghe della Regione e rivolge un pensiero alle mamme ucraine ed a tutte le donne che scappano dalle guerre e vivono situazioni di difficoltà estrema, lottando nell’interesse dei propri figli perché abbiano pace e serenità.

IRTO Nicola (Partito Democratico)

Nel porgere l’augurio a tutte le donne, ricorda, in particolare, le donne ucraine e russe che stanno vivendo un momento molto difficile, di disperazione e di estremo disagio,

Pur comprendendo lo spirito della proposta di legge oggi in discussione, esprime perplessità rispetto al metodo che, a suo dire, non rispetta il corretto iter legislativo, bypassando l’operato delle Commissioni.

Auspica, quindi, un cambio di passo in tal senso, nel rispetto del Regolamento interno del Consiglio regionale.

Ricordate le vicende che hanno caratterizzato il tortuoso percorso di approvazione della legge per la doppia preferenza di genere in Calabria, invita a evitare leggi che non possano trovare concreta attuazione e, quindi, a valutare gli emendamenti nell’ottica di dotare la proposta di legge delle opportune risorse, nell’ottica di garantire un vero cambio di rotta nell’attuale momento storico e sociale.

PRINCI Giuseppina, Vicepresidente della Giunta regionale

Condivide il dolore e la solidarietà espressa per le donne che in questo momento vivono la guerra.

Nel ringraziare tutti i consiglieri regionali per il prezioso contributo, nonché i Presidenti di Giunta e Consiglio regionale, gli uffici e le Commissioni per il prezioso lavoro svolto, evidenzia che la proposta, consentirà alla Regione Calabria di superare il gap normativo e di essere in linea con le altre Regioni d’Italia.

Evidenziati i molteplici aspetti che vedono la Calabria agli ultimi posti, soprattutto in termini occupazionali, ricorda quanto previsto dal Programma Gol, che investirà cifre importanti per coinvolgere donne e giovani.

A tal proposito, evidenzia che il focus della legge si concentra proprio sul lavoro e sulla capacità occupazionale delle donne, al fine di risolvere i divari retributivi e contrattuali con le relative permanenze, progressioni e conciliazione di vita lavorativa e familiare.

Nello specifico, riferisce che gli articoli saranno successivamente declinati in proposte fattive e concrete, attraverso l’istituzione di un tavolo tecnico al fine di procedere e sviscerare proposte concrete con il contributo delle parti sociali.

Tra le diverse azioni intraprese, ricorda i 5 milioni 700 mila euro stanziati per incentivare imprenditoria femminile, i 700 milioni di euro del Fondo sociale europeo anche per le politiche di genere e, a livello regionale, la Polis di genere in Regione Calabria per eliminare le discriminazioni sociali.

Riferisce, altresì, che l’articolo 5 prevede incentivi sotto forma di premialità economica rivolti alle imprese che favoriscono l’imprenditoria femminile, anche in presenza di situazioni particolarmente difficili, mediante appositi strumenti.

Auspica che la proposta possa raggiungere i suoi obiettivi per la parità dei diritti.

PRESIDENTE

Pone ai voti gli articoli 1, 2 e 3 che sono approvati.

Riferisce che all’articolo 4 è stato presentato un emendamento, protocollo numero 6410, a firma del consigliere Comito, e invita il consigliere ad illustrarlo.

COMITO Michele (Forza Italia)

Riferisce che l’emendamento contiene una precisazione riferita al comma 2 dell’articolo 4, in particolare dopo le parole “alla concessione di benefici economici” sono aggiunte le parole “erogati o attribuiti dalla Regione”.

PRESIDENTE

Acquisto il parere favorevole della Giunta regionale e del relatore, pone ai voti l’emendamento, che è approvato, così come l’articolo 4, che è approvato per come emendato.

Riferisce, quindi, che all’articolo 5 è stato presentato un emendamento, protocollo numero 6433, a firma dei consiglieri Bruni, Irto e Tavernise.

Indi, invita la consigliera Bruni a illustrare l’emendamento.

BRUNI Amalia (Gruppo Misto)

Illustra l’emendamento che modifica l’articolo 5, comma 1, lettera b), prevedendo che la premialità per le imprese che assumono donne con disabilità, con contratti di lavoro subordinato pari o superiore alla quota di riserva prevista per legge, sia raddoppiata nel caso di acquisto di strumentazioni specifiche per singola disabilità o per strumenti necessari per il telelavoro o lo smart working.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia)

Precisa, in qualità di presidente della seconda Commissione, che la Magistratura contabile ha evidenziato che non è possibile fornire pareri in ordine a copertura finanziaria degli emendamenti qualora gli stessi non siano corredati da esaustive relazioni tecnico finanziarie, pertanto il parere è negativo.

PRESIDENTE

Col parere negativo della Giunta e del relatore pone in votazione l’emendamento che è respinto. Pone, quindi, in votazione gli articoli 5, 6, 7, 8 e 9 che sono approvati. Comunica che dopo l’articolo 9 è stato presentato un emendamento, a firma Bruni ed altri.

BRUNI Amalia (Gruppo Misto)

Illustra l’emendamento protocollo numero 6433 che prevede l’aggiunta dell’art. 9 bis e che recita: “Art. 9 bis (Lavoro agile e passaggio di personale tra amministrazioni)

1. La Regione, nel rispetto della normativa vigente, al fine di garantire l’esigenza delle donne di conciliare vita e lavoro, garantisce che:

a) le amministrazioni adottino misure organizzative per l'attuazione del telelavoro e del lavoro agile e stipulino convenzioni con asili nido e scuole dell'infanzia, 

b) i datori di lavoro, pubblici e privati, incentivino lo svolgimento dell'attività lavorativa in modalità agile (smart working), 

c) le dipendenti vittima di violenza di genere, vengano inserite in specifici percorsi di protezione debitamente certificati e possa chiedere il trasferimento ad altra amministrazione pubblica presente in un comune diverso da quello di residenza, in applicazione della normativa vigente”.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia)

Sottolinea che anche su questo emendamento vale la motivazione precedentemente espressa, pertanto il parere è negativo.

PRESIDENTE

Col parere negativo della Giunta e del relatore pone in votazione l’emendamento che è respinto. Pone, quindi, in votazione l’articolo 10 che è approvato. Comunica che dopo l’articolo 10 è stato presentato un emendamento a firma Bruni ed altri, protocollo numero 6433 e invita la consigliera Bruni ad illustrarlo.

BRUNI Amalia (Gruppo Misto)

Illustra l’emendamento protocollo numero 6433 che prevede l’aggiunta dell’art. 10 bis e che recita: “Art. 10 bis (Bilancio di genere)

1. Il bilancio di genere, quale rendicontazione sociale dell'integrazione di una prospettiva di genere nella programmazione economica delle politiche pubbliche mediante riclassificazione delle voci di bilancio, schede di analisi esplicative ovvero ogni altra modalità che ne evidenzi l'impatto sulla popolazione femminile e maschile, è redatto annualmente dalla Giunta regionale, in coerenza con la presentazione del rendiconto annuale sulla base degli indirizzi e con le modalità da essi stabiliti, e comporta l'adozione di una valutazione dell'impatto sul piano delle politiche di bilancio.

2. Il bilancio di genere:

a) costituisce strumento di monitoraggio e valutazione delle politiche regionali in termini di pari opportunità nell'ambito della complessiva valutazione delle politiche pubbliche regionali; b) analizza il diverso impatto sulla condizione delle donne e uomini delle politiche nei diversi settori dell'intervento pubblico.

3. La Regione promuove la diffusione del bilancio di genere tra gli enti locali anche al fine di favorire azioni positive per la conciliazione dei tempi di vita e lavoro e la condivisione delle responsabilità di cura.

4. La Giunta regionale cura l'attuazione di specifiche attività di formazione e aggiornamento del personale nelle materie di cui al presente articolo”.

MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia)

Sottolinea che anche su questo emendamento vale la motivazione precedentemente espressa, pertanto il parere è negativo.

PRESIDENTE

Col parere negativo della Giunta e del relatore pone in votazione l’emendamento che è respinto. Pone, quindi, in votazione l’articolo 11 che è approvato.

Comunica che dopo l’articolo 11 sono stati presentati alcuni emendamenti.

Pone in votazione l’emendamento protocollo numero 6361, a firma del consigliere Tavernise ed altri, che è respinto con il parere contrario della Giunta regionale.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Illustra l’emendamento, protocollo numero 6432, che prevede l’aggiunta dell’articolo 11 bis:

“Articolo 11 bis (Relazione sullo stato di attuazione)

La Giunta regionale, annualmente, predispone e trasmette al Consiglio regionale una relazione sullo stato di attuazione della presente legge, sulle attività poste in essere, sul piano di interventi adottato ai sensi del precedente articolo 11, sulle risorse impiegate e sulle eventuali criticità emerse”.

Specifica, quindi, che l’integrazione al testo non ne modifica l’impianto normativo ma sottende a consentire alla Giunta di dimostrare le azioni concrete realizzate.

PRESIDENTE

Chiede il parere della Giunta.

PRINCI Giuseppina, Vicepresidente della Giunta regionale

Esprime parere favorevole all’emendamento, subordinato però alla espunzione del riferimento alle “risorse impiegate”, all’acquisizione del parere del Dipartimento competente e alla integrazione della relazione tecnico finanziaria; altresì, ritiene che detta attività, rafforzativa del monitoraggio, possa essere affidata all’osservatorio, istituito con legge regionale numero 38 del 2016.

PRESIDENTE

Pone ai voti l’emendamento, protocollo numero 6432, come subemendato oralmente dalla Vicepresidente, col parere favorevole del relatore, alle stesse condizioni espresse dalla Giunta, che è approvato, con autorizzazione al coordinamento formale.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Illustra l’emendamento, protocollo numero 6480, che inserisce un articolo dopo l’articolo 11 e recita: “La Giunta regionale si impegna alla sottoscrizione di protocolli d’intesa con Confindustria, Camere di Commercio, Ordini Professionali, Associazioni del terzo Settore e uffici Scolastici, al fine di predisporre giornate formative da effettuare all’interno di istituti scolastici secondari di primo e secondo grado volti alla sensibilizzazione sulle potenzialità delle donne all’interno del mondo del lavoro. Gli interventi saranno mirati al superamento di ogni ostacolo culturale, proveniente dall’ambito familiare e/o scolastico, all’affermazione delle donne all’interno del mondo professionale, in modo da accrescerne la consapevolezza sin dall’età scolare”.

PRINCI Giuseppina, Vicepresidente della Giunta regionale

Esprime parere favorevole, riferendo che la proposta sarà inserita in sede di attuazione del Piano previsto all’articolo 11, e subordinando comunque la sua approvazione alla esplicitazione delle motivazioni per cui dalle previsioni dell’emendamento non derivino maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

PRESIDENTE

Col parere favorevole del relatore e con le prescrizioni esplicitate dalla Vicepresidente della Giunta, pone in votazione l’emendamento che è approvato. Indi pone in votazione gli articoli 12 e 13 che sono approvati.

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Interviene per dichiarazione di voto annunciando il voto di astensione del gruppo De Magistris Presidente in attesa di una legge più organica.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Per dichiarazione di voto, annuncia il suo voto favorevole, registrando la disponibilità della maggioranza ad ascoltare ed accogliere alcune proposte delle minoranze.

TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle)

Dichiara il voto favorevole del suo gruppo, nonostante il suo emendamento sia stato respinto.

PRINCI Giuseppina, Vicepresidente della Giunta regionale

In riferimento all’emendamento del consigliere Tavernise, precedentemente respinto, precisa che l’istituzione del Tavolo tecnico è già prevista nel testo.

BRUNI Amalia (Gruppo Misto)

Annuncia il suo voto favorevole nonostante gli emendamenti a sua firma siano stati respinti.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Giudicata positivamente la seduta odierna, auspica che il confronto leale e corretto registrato si trasferisca anche nelle Commissioni consiliari e annuncia il suo voto favorevole.

PRESIDENTE

Pone in votazione la legge nel suo complesso che è approvata, come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.

(Il Consiglio approva)

Esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.

 

La seduta termina alla 15,39

 

Il Funzionario PO

Giada Katia Helen Romeo