XII^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
N. 3
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SEDUTA Di MARTEDì 14
DICEMBRE 2021
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE FILIPPO
MANCUSO
Inizio lavori h. 17.01
Fine lavori h. 01.00 del 15
dicembre 2021
INDICE
CIRILLO Salvatore, Segretario
questore
AFFLITTO Francesco (Movimento
Cinque Stelle)
ALECCI Ernesto Francesco (Partito
Democratico)
BEVACQUA Domenico (Partito
Democratico)
CIRILLO Salvatore, Segretario
questore
CRINÒ Giacomo Pietro (Forza
Azzurri)
DE FRANCESCO Luciana (Fratelli
d’Italia)
DE NISI Francesco (Coraggio
Italia)
GRAZIANO Giuseppe (Unione di
Centro)
IRTO Nicola (Partito Democratico)
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
LO SCHIAVO Antonio (De Magistris
Presidente)
MAMMOLITI Raffaele (Partito
Democratico)
MATTIANI Giuseppe (Forza Italia)
OCCHIUTO Roberto, Presidente
della Giunta regionale,*
TAVERNISE Davide (Movimento
Cinque Stelle)
BEVACQUA Domenico (Partito
Democratico)
MAMMOLITI Raffaele (Partito
Democratico)
STRAFACE Pasqualina (Forza
Italia)
ARRUZZOLO Giovanni (Forza Italia)
BEVACQUA Domenico (Partito
Democratico)
CRINÒ Giacomo Pietro (Forza
Azzurri)
DE NISI Francesco (Coraggio
Italia)
GRAZIANO Giuseppe (Unione di
Centro)
IRTO Nicola (Partito Democratico),*
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente),*
LO SCHIAVO Antonio Maria (De
Magistris Presidente)
MAMMOLITI Raffaele (Partito
Democratico)
MONTUORO Antonio (Fratelli
d’Italia)
NERI Giuseppe (Fratelli d’Italia)
OCCHIUTO Roberto, Presidente
della Giunta regionale,*,*
TAVERNISE Davide (Movimento
Cinque Stelle)
ALECCI Ernesto Francesco (Partito
Democratico),*
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
MAMMOLITI Raffaele (Partito
Democratico)
MONTUORO Antonio (Fratelli
d’Italia)
Presidenza del presidente Filippo Mancuso
La seduta inizia alle 17,01
Dà avvio ai lavori,
invitando il Segretario questore a dare lettura del verbale della seduta
precedente.
Dà lettura del verbale della
seduta precedente.
(È approvato senza osservazioni)
Dà lettura delle
comunicazioni.
Comunica, preliminarmente, che i consiglieri potranno svolgere interventi della durata massima di quindici minuti e che la discussione si concluderà con la replica del Presidente della Giunta regionale.
Riservandosi di replicare
alla fine della discussione alle osservazioni che emergeranno dagli interventi
dei consiglieri e ringraziato il Presidente del Consiglio per la celerità della
convocazione della seduta odierna, saluta il neo assessore Dolce, presente in
Aula, e annuncia un breve intervento iniziale, considerato che la
documentazione sul programma di governo è stata depositata da tempo.
Puntualizza, quindi, che già i primi 50 giorni da Presidente della Giunta sono
stati intensi e impegnativi sia per affrontare le emergenze sia per lavorare in
termini di prospettiva per la Calabria, in particolare sull’organizzazione e per
l’efficienza della macchina burocratica, al fine di evitare la perdita di
molteplici investimenti previsti. Riferite alcune interlocuzioni con i Ministri
del Governo nazionale, con i quali ha assunto l’impegno di dimostrare che la
Calabria è una regione governabile, evidenzia come siano stringenti i tempi e
le regole per l’utilizzo delle risorse europee provenienti dal PNRR e come la
Regione si stia impegnando proficuamente per rispettarli.
Riguardo all’attività svolta
per fronteggiare l’emergenza Covid-19, comunica che la Calabria sta ottenendo
risultati ottimi in tema di campagna vaccinale, superando i target previsti e agendo con celerità,
capillarità e prossimità sul territorio, tentando di coinvolgere sia i medici
di medicina generale sia le farmacie.
Soddisfatto della sua nomina
a Commissario per il Piano di rientro dal deficit sanitario e della nomina, su
sua indicazione, del sub commissario Bartoletti, evidenzia come il suo
obiettivo sia quello di far cessare il Commissariamento sanitario in Calabria.
In materia sanitaria, riferisce, quindi, di aver provveduto alla sostituzione
del dirigente generale del Dipartimento alla salute – che ringrazia per il
lavoro svolto e l’impegno profuso – e di aver lavorato alacremente per
l’approvazione di emendamenti al Decreto fiscale nazionale al fine di ottenere
risorse a supporto dell’attività del Commissario di Governo, ottenendo la
nomina di cinque super esperti e quaranta unità di personale da utilizzare per
la gestione dell’attività commissariale. Sottolinea come si sia riusciti,
inoltre, a reperire 3 nuovi dirigenti di settore e riferisce che vi è
l’intenzione di procedere alla ricognizione dei debiti delle aziende sanitarie
anche con il contributo del personale della Guardia di Finanza al fine di
scoraggiare eventuali atteggiamenti opportunistici da parte dei creditori.
Evidenziato come sia stata
approvata la norma che sospende la mobilità passiva, consentendo,
contestualmente, sino al 2025, un aumento delle entrate di cassa, reputa
opportuno affrontare la battaglia sulla perequazione dei sistemi sanitari per
eliminare l’attuale dislivello esistente. Sottolinea, ancora, come si sia
ottenuta la modifica normativa che consente la sospensione delle procedure
esecutive, anch’essa finalizzata a evitare comportamenti opportunistici posti
in essere prima della costruzione di un sistema per la valutazione dei crediti.
Puntualizza di aver
partecipato ad una riunione del tavolo Adduce nella quale sono emerse le
inefficienze e le inattività, dimostrando così che il sistema non è stato
governato adeguatamente dai diversi Commissari governativi succedutisi nel
tempo. A ciò aggiunge che risulta che i dati relativi ai LEA non sono
comunicati dal 2016.
Precisa, poi, di aver tentato di fare recuperare alla Calabria credibilità innanzi all’ Europa, fissando incontri con i dirigenti della Commissione Europea che si occupano della programmazione della spesa. Descritto l’iter che ha erroneamente condotto il Ministero ad escludere la diga del Menta dai finanziamenti previsti, riferisce che si è escluso il finanziamento dai residui attivi, inserendolo tra le opere finanziate dalla Regione. Infine, puntualizza di nutrire profondo rispetto per il Consiglio regionale e i consiglieri regionali, con i quali ha interloquito come, a suo avviso, nessuno prima di lui.
Sottolineato,
preliminarmente, che avrebbe auspicato la presentazione di un programma di
governo maggiormente articolato, reputa necessario rivolgere, unitamente al
Presidente della Giunta regionale, un ringraziamento, oltre che alla Protezione
civile, al personale sanitario e alle associazioni, anche agli amministratori
locali per l’impegno profuso nelle fasi più difficili dell’emergenza sanitaria.
Esprime
perplessità relativamente a quanto contenuto nel programma in materia di welfare e politiche sociali ossia la
volontà di ricreare il senso di comunità, promuovendo la collaborazione tra
associazioni, Comuni, enti no profit, scuole, ravvisando in ciò l’intento di
demandare a tale comunità la gestione delle politiche sociali.
Registra
l’assenza di collaborazione tra Enti e Istituzioni, riferendo l’assenza di
Piani di zona approvati su ben 32 ambiti sociali, con un grave ritardo che, a
suo avviso, si ripercuote irrimediabilmente sui servizi da erogare sul
territorio e, inoltre, l’assenza di un sistema informatico tale da consentire
lo scambio di dati tra consultori e distretti socio-sanitari.
Evidenziate
le problematiche degli Enti locali legate all’approvvigionamento idrico e
all’ammontare dei debiti nei confronti della Sorical, reputa necessario
supportare i Comuni delle zone collinari e montane per la creazione di pozzi
per la captazione delle acque.
Stigmatizzata,
infine, l’assenza nel programma di governo del ruolo degli I.T.S. (Istituti
tecnici superiori) che consentono l’incontro tra offerta formativa e mercato
del lavoro, reputa necessario fornire sostegno al turismo che giudica l’unica
industria in grado di dare sollievo all’economia calabrese, con un effetto
trainante nei confronti di altri settori.
Manifesta
l’approvazione verso l’azione di governo intrapresa dal presidente Occhiuto,
chiamato ad affrontare con grande determinazione le emergenze regionali.
Ritenuto
ambizioso il programma di governo, sottolinea la necessità di darvi attuazione
assicurando il sostegno da parte di tutti.
Sottolineata l’importanza del programma di governo che deve individuare le priorità e i tempi entro cui raggiungere gli obiettivi prefissati, esprime perplessità per l’assenza di tali tempistiche nel documento in discussione che reputa generico, impreciso e vago.
Riferita la necessità per i calabresi di conoscere con certezza le azioni che l’Esecutivo intende porre in essere per la ripartenza e la rinascita della regione, rileva, in particolare, l’assenza nel programma dei seguenti riferimenti: al potere criminale e alla ‘ndrangheta che bloccano lo sviluppo della Calabria e limitano la libertà dei cittadini; alla povertà e alle politiche da attuare per i calabresi che vivono in condizioni di disagio economico, il cui numero è notevolmente aumentato durante la pandemia; alla scuola, al sistema universitario e alla ricerca, ritenuti gli unici strumenti capaci di costruire conoscenza e innovazione; all’immigrazione, nonostante la Calabria sia diventata ultimamente approdo di numerosi sbarchi e che può rappresentare una ricchezza straordinaria, attraverso un aumento del tasso di natalità; all’ambiente e ai cambiamenti climatici che necessitano di azioni concrete e specifiche.
Ritenuto prioritario dotare i calabresi di una sanità di qualità, necessaria per la dignità dell’essere umano, reputa fondamentale attuare strumenti di partecipazione efficaci, previsti dalla legislazione vigente, come le consulte sanitarie che consentono relazioni permanenti tra Regione, aziende e cittadini, svolgendo un ruolo non soltanto consultivo, ma anche di controllo sociale e di impulso quando si registrano gravi inconcludenze.
Sollecitato l’impegno del Presidente a perseguire con fermezza la strada dell’interazione tra Enti e comunità e ritenuto che il ruolo di Commissario della sanità comporti, inevitabilmente, oneri e onori, elenca alcune problematiche sanitarie dei cittadini calabresi che occorre affrontare con strumenti adeguati.
Ritenuto che il debito sanitario non sia ascrivibile a responsabilità dei cittadini calabresi, ma dei Commissari che si sono succeduti nel tempo, disapprova la decisione di ripianarlo attraverso il ricorso alla Cassa Depositi e Prestiti, poiché in tal modo continuerebbe a gravare sulle future generazioni, ritenendo, piuttosto, necessario chiedere allo Stato di farsene carico.
Ravvisata la necessità di ripartire con un Piano straordinario di risorse umane, sanitarie e amministrative, giudica deludente la disamina sviluppata nelle Linee programmatiche relativamente alla sanità, ritenendo fondamentale disegnare il progetto di salute rispetto all’epidemiologia, cioè i bisogni, alla particolare orografia e rispetto ai tempi.
Sottolineati gli imperativi lasciati a livello globale dalla pandemia quali, in particolare, la necessità di spostare le cure verso la prossimità e porre attenzione alla sostenibilità delle prestazioni dimostrando resilienza e adattabilità, reputa necessario, tra l’altro, che vengano definite la cornice amministrativa regionale, la cornice dei servizi con la separazione tra aziende territoriali e ospedaliere e organizzata la rete dell’emergenza-urgenza.
Sottolinea, quindi, la necessità di disporre di un cronoprogramma per la realizzazione di grandi ospedali, approvati da ormai 14 anni con 450 milioni di euro già finanziati, nonché di puntare sui centri di eccellenza da realizzare o da potenziare, utilizzando le risorse previste nel PNRR.
Rilevata, infine, l’assenza nel programma di una visione proiettata sul futuro e della necessaria programmazione degli interventi da intraprendere, comunica il suo voto contrario.
Augurato
buon lavoro a tutti i presenti, ritiene che la XII^ Legislatura abbia avuto un
buon inizio. Si dichiara consapevole della responsabilità connessa alle scelte
e alle giuste politiche a cui è legato il futuro della regione e dei cittadini.
Espressa
soddisfazione per il programma di governo del presidente Occhiuto si sofferma
su alcuni punti e in particolare sulla centralità del lavoro, considerato che
la Calabria è stata tra le regioni maggiormente colpite dalla crisi. Rispetto
alle politiche del lavoro fa presente la volontà di eliminare il precariato,
auspicando che le problematiche dei lavoratori siano affrontate con
responsabilità e attenzione massima.
Sottolineato
come sia necessario reagire alla crisi che ha colpito il territorio con
coraggio e creatività, investendo in ricerca e innovazione, evidenzia che sono
presenti i presupposti per intervenire attraverso le ingenti risorse che la
Regione avrà a disposizione.
In
conclusione, ritiene che il presidente Occhiuto saprà guidare il complesso
processo di profonda rivoluzione della sanità e conferma il suo sostegno alla
maggioranza e al governo.
Premesso
che spera di lasciare, a fine mandato, una Calabria migliore e che c’è da parte
sua la volontà di collaborare nell’interesse dei calabresi, sottolinea alcune
criticità riscontrate nelle Linee programmatiche, ravvisando contraddizioni ad
esempio nell’affrontare la tematica della mobilità passiva senza citare gli
ospedali chiusi. A suo avviso il presidente Occhiuto dovrebbe partire
innanzitutto dalla riapertura delle strutture chiuse poiché territori vasti non
possono fare affidamento su un solo punto di Pronto soccorso.
Afferma,
quindi, di apprezzare i passaggi relativi alla tutela dei boschi e dei mari;
all’agricoltura e alle risorse idriche; alla raccolta differenziata e alla
chiusura delle discariche esistenti; alla Strada Statale 106 a 4 corsie.
Ritiene, poi, importante intervenire sull’alta velocità e sulla Zona economica
speciale (ZES) di Gioia Tauro che potrebbe essere nevralgica per lo sviluppo
della regione.
Per
quanto riguarda il turismo, che reputa possa essere volano di crescita per
l’intero territorio regionale, ritiene indispensabile investire sull’intera
Calabria, in maniera tale da attrezzarla con infrastrutture adeguate e in
maniera omogenea.
Conclude
annunciando il voto contrario.
Esprime
soddisfazione per le Linee programmatiche e condivide quanto detto dal
presidente Occhiuto su tutti gli ambiti citati, sanità, welfare, discariche,
raccolta differenziata, risorse idriche.
Ritiene,
inoltre, importante intervenire nel settore agroalimentare, tutelando e creando
un brand Calabria affinché si possano
conquistare i mercati con i prodotti calabresi.
Annuncia
a nome del suo gruppo politico massima condivisione e fiducia.
Sottolineato
di aver letto con molta attenzione le Linee programmatiche del presidente
Occhiuto, ritiene che i Commissari di Governo abbiano avuto forte
responsabilità sulla situazione in cui versa la sanità calabrese oggi.
Evidenzia
poi le lacune riscontrate nel documento programmatico, in particolare come non
siano citati né il registro dei tumori né gli ospedali chiusi, né, ad esempio,
l’abuso di pale eoliche sul territorio; sottolinea, ancora, di non rinvenire
nessuna programmazione in materia di rete ospedaliera e di pari opportunità,
citando in proposito la legge regionale numero 22 del 1995 istitutiva del
“Progetto donna” che ritiene vada rifinanziata. Altresì, rileva come altre
problematiche siano soltanto accennate, ad esempio quelle relative ai disabili,
senza prevedere azioni concrete nel loro interesse. Si sofferma poi sulla
tematica del sistema idrico, giudicando indispensabile sostituire alla gestione
privata quella pubblica, prevedendo forme di partecipazione concreta
territoriale. In tema di rifiuti, sottolinea come sia necessario un radicale
cambiamento del Piano regionale del 2016 che giudica in contrasto con i diritti
e gli interessi dei cittadini calabresi, citando in proposito il caso dell’impianto
di San Sago nel Comune di Tortora in cui si sono registrati rischi per la
salute dei cittadini e per la salubrità delle biodiversità della Valle del
Fiume Noce.
Auspica,
quindi, interventi fattivi anche in materia energetica, considerando che la
Calabria registra un surplus energetico del 206 per cento e che la Centrale del
Mercure rappresenta, a suo avviso, uno scandalo di livello internazionale.
Invita, dunque, a prestare una maggiore attenzione alle tematiche ambientali,
ad esempio in materia di processionaria e di problematiche connesse al Piano
faunistico venatorio che, a suo avviso, andrebbe rivisto attraverso il
confronto anche con le associazioni ambientaliste regionali.
Per
quanto riguarda le politiche del lavoro il capitolo di riferimento è a suo
avviso risicato e vago; sull’innovazione digitale ritiene che lo sviluppo del
5G sia un rischio e non un’opportunità per il territorio, riferendo come anche
l’Unione europea abbia ammesso l’inesistenza di studi attendibili che possano
escluderne la pericolosità in termini di salute per l’uomo. Infine, censura
l’assenza di una chiara presa di posizione da parte del governo regionale sul
regionalismo differenziato e le sue ricadute.
Esprime apprezzamento per il Programma di Governo illustrato dal presidente Occhiuto, reputandolo completo ed esaustivo, ed evidenzia che le Linee programmatiche, al momento generali, saranno certamente meglio sviscerate nel corso della Legislatura con la collaborazione di tutte le forze politiche.
Pertanto, annuncia il suo voto favorevole.
Accoglie e saluta l’arrivo del neo assessore Dolce che, pur non essendo calabrese, ha messo a disposizione della Regione Calabria la propria professionalità.
Pur esprimendo apprezzamento per la relazione del presidente Occhiuto, evidenzia lo spirito di collaborazione di tutte le forze politiche che, attraverso una battaglia comune, ha portato al passaggio delle deleghe della sanità.
Esprime perplessità per la mancata attenzione alle richieste avanzate in occasione dell’ultima seduta di Consiglio regionale rispetto alle risorse non ancora spese e auspica che tali risposte arrivino al più presto.
Reputa condivisibile buona parte delle Linee programmatiche, da cui emerge soprattutto la voglia di risollevare le sorti della Calabria, dando risposte e speranze ai calabresi.
Tuttavia, ritiene che il Programma sia lacunoso per quanto concerne le misure relative allo sviluppo economico e sociale della Calabria e alle aree interne, che costituiscono oltre il 50 per cento del territorio calabrese.
Richiama l’attenzione su una proposta presentata al presidente Occhiuto e relativa alla formazione dei giovani calabresi per la manutenzione boschiva, anti-dissesto e anti-incendio, reputandolo un cambiamento di rotta epocale rispetto a servizi essenziali per il territorio e di fondamentale importanza per la Calabria.
Apprezza l’attenzione rivolta alle Politiche attive del lavoro e auspica che gli interventi siano davvero rinnovati e soprattutto efficaci.
Pur apprezzando i diversi interventi del presidente Occhiuto presso l’Unione europea, invita ad una maggiore attenzione verso i giovani calabresi, da coinvolgere nei processi di crescita occupazionale, ponendo fine alle storiche situazioni di precariato in Calabria. Invita, altresì, ad un maggiore utilizzo della prestazione lavorativa in modalità South working per i giovani calabresi fuori sede.
Infine, rivolgendosi al neo assessore Dolce, richiama l’attenzione sul mancato ammodernamento di Anas e Rfi che, nonostante le molteplici risorse, si trovano in una situazione ambigua che necessita di maggiore chiarezza e trasparenza.
Invita a riflettere su elementi di vita reale e, richiamando l’attenzione su quanto riferito dal Presidente della Giunta regionale, evidenzia le gravi difficoltà sanitarie della Regione Calabria che, ad oggi, sono ancora molto evidenti, soprattutto a causa del mancato adeguamento dei posti Covid.
Guardando al futuro e ai prossimi appuntamenti, richiama l’attenzione sull’autonomia differenziata che, sostanzialmente, rappresenta la necessità di maggiori risorse e di riduzione del debito. A tal proposito, auspica che il presidente Occhiuto lotti per la propria terra in maniera equa e giusta per scongiurare l’aggravarsi di problematiche ataviche che da sempre affliggono la Calabria ed i calabresi.
Reputa di fondamentale importanza comprendere il ruolo della Calabria dei prossimi mesi anche rispetto a temi quali la rottura del Patto di solidarietà nazionale e di concretizzazione dei LEA (Livelli essenziali di assistenza) per i quali ritiene non si possa più attendere, così come la necessità di un ruolo strategico degli Enti pubblici e del capitale pubblico nelle società miste come Sorical e, in generale, in tutte le Società partecipate.
Richiamato il dato di povertà emerso dal rapporto Svimez, evidenzia il non aumento del PIL (Prodotto interno lordo), a causa della precarietà e delle disuguaglianze sociali, e reputa necessario inquadrare il sistema giusto per il superamento di tali criticità, tramutando gli investimenti in infrastrutture e materiali anche grazie ai Fondi del PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza), nonché valorizzando il capitale umano con le Università, le scuole, gli appalti in innovazione, la capacità tecnologica e innovativa, il superamento del precariato e della disoccupazione nonché l’eliminazione del clientelismo a favore del merito, delle capacità e delle competenze attraverso la riqualificazione dei Centri per l’impiego.
Pur apprezzando lo spirito che anima il presidente Occhiuto, reputa necessario che la sua attività di governo sia coadiuvata dal contributo di tutte le forze politiche per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Dato atto che l’avvio della
legislatura è stato caratterizzato da una crisi senza precedenti che ha acuito
i numerosi problemi della Calabria, ritiene, però, che la negligente gestione
dei governi precedenti abbia creato anche nuove problematiche, quali ad esempio
la vicenda della Sacal, le risorse Covid non utilizzate e le criticità
evidenziate dalla Corte dei conti in merito alla spesa relativa alle risorse
comunitarie 2014-2020. Sostiene, quindi, la necessità di imporre una reazione
che, attraverso atti concreti, ridia ai calabresi la fiducia verso le
istituzioni.
Riconosciuto, poi, che il presidente Occhiuto si è assunto
una grande responsabilità, dichiara la propria disponibilità a collaborare se
verranno tutelati gli interessi di tutti e non verranno perseguite solo scelte
di potere.
Evidenziato, quindi, che la sanità è un aspetto importante
per la competitività e la sicurezza del Paese e della Regione, ritiene che la
nomina del Presidente a Commissario della sanità calabrese rappresenti un passo
in avanti, ma sostiene che non possa coincidere con un’idea di governo
ordinario perché rischierebbe di confliggere con il ruolo di Presidente della
Regione.
Riguardo al programma di governo, dichiara che si sarebbe
aspettato un programma di lavoro più organico e ritiene che manchi una chiara
visione strategica soprattutto su turismo e politica industriale.
Considera carente anche, fondamentale nel PNRR, lo spazio
riservato alla digitalizzazione e suggerisce di operare per raccordare i
diversi fondi, utilizzando magari organismi in house che forniscano personale
competente per garantire l’investimento dei fondi comunitari.
In merito all’area ZES di Gioia Tauro, ritiene che si debba
intervenire per favorire l’imprenditorialità e la competitività.
Annuncia, poi, che in materia sanitaria sta predisponendo un
progetto di legge che preveda il mancato rinnovo dei manager sanitari che non
raggiungono i risultati prefissati in termini di riduzione della migrazione
sanitaria. Osserva, inoltre, che la carenza di operatori sanitari pregiudica la
fornitura di una dignitosa offerta sanitaria e suggerisce di realizzare una
convenzione con il Ministero per la creazione di borse di studio ad hoc.
Considera, inoltre, favorevolmente la volontà manifestata nel
programma di governo di assorbire il precariato storico.
Annuncia, infine, di avere elaborato ulteriori proposte, su
cui non può soffermarsi dati i tempi d’Aula ristretti, su cui lavorerà per
migliorare l’attuale condizione in cui vivono i calabresi.
Considerato che la Calabria, fino al 2026, disporrà di
ingenti risorse, ritiene questo periodo molto importante per l’avvenire della
regione e manifesta compiacimento per come le Linee programmatiche si muovano
nel solco tracciato dal PNRR, al fine di coglierne tutte le opportunità.
Parlando del tema dei rifiuti, riconosciuto il ritardo enorme
del settore caratterizzato da situazioni emergenziali, si dichiara favorevole
con quanto indicato nel programma di governo per elaborare un piano
sostenibile: l’impegno di azzerare il fabbisogno di conferimento in discarica e
la chiusura dei siti esistenti.
Parlando, poi, di sanità, focalizza l’attenzione sulla costruzione dei
nuovi ospedali, sulla sanità territoriale e su un nuovo piano assunzioni,
auspicando l’utilizzo delle risorse assegnate alla sanità per risolvere carenze
croniche del settore.
Ritiene, inoltre, che si debba favorire la competitività
della ZES di Gioia Tauro, valorizzare le coste, tutelare il mare e procedere
con la riforma della struttura burocratica per avere una migliore capacità amministrativa.
Conclude dichiarandosi sicuro che il Presidente e la Giunta
garantiranno alla Calabria il futuro che merita e si dichiara disponibile a
collaborare in ogni iniziativa finalizzata allo sviluppo della Calabria.
Nel prendere atto del programma di governo e delle volontà nello stesso contenute, ritiene sia suo obbligo ribadire che la sua attuazione registrerà comunque una opposizione coerente, fattiva, in qualche caso collaborativa, ma anche e soprattutto con un ruolo di vigilanza e controllo nell'esclusivo interesse dei cittadini calabresi. Sottolineato come il programma dedichi molta attenzione a sanità e welfare, giudica questa attenzione drammaticamente sempre più necessaria, atteso che la pandemia ha evidenziato tutte le carenze del sistema sanitario calabrese che si colloca agli ultimi posti a livello nazionale e non.
Auspica che la nomina del presidente Occhiuto a Commissario per il Piano di rientro dal deficit sanitario possa invertire il trend sinora registrato affinché si abbia un sistema sanitario e di welfare attento alle esigenze di tutti gli strati sociali e capace di rendere dignitoso vivere in Calabria. Sottolinea, poi, come grande attenzione sarà data all'ambiente, al sistema idrico e dei rifiuti, destinando la disponibilità dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza alla cosiddetta transizione ecologica. Riguardo la trasformazione di Sorical in multiutility, evidenzia come un piano di ricostruzione e ristrutturazione non possa prescindere dalla ricostruzione dell'intera rete idrica distributiva su tutto il territorio regionale, considerato che ciò consentirà di avere una ricaduta positiva sugli utenti. In ordine all’attuazione del ciclo dei rifiuti chiede che venga effettuata ogni azione volta a eliminare le cause dell’eterna emergenza del settore. Con riferimento alle infrastrutture invece sollecita il Presidente affinché provveda alla stesura di un piano infrastrutturale di opere pubbliche che preveda nuovi interventi, senza dimenticare quelli già in cantiere, e la riqualificazione-manutenzione delle infrastrutture già esistenti. Esortato il Presidente a porre in essere tutte le azioni volte all’eliminazione del precariato e a una seria riforma dell’apparato burocratico regionale, chiede quale ruolo intenda riconoscere al Consiglio regionale in merito all’utilizzo dei fondi provenienti dal PNRR; riguardo alle politiche di coesione chiede quali saranno le azioni poste in essere per incrementare e velocizzare l’utilizzo dei fondi europei.
Ricordato al presidente Occhiuto che le Linee programmatiche hanno una valenza politica e istituzionale, evidenzia la posizione del centro sinistra sulle lacune in esse rinvenibili e reputa necessario, al fine di coinvolgere sempre di più la categoria dei medici di base, dare delle risposte riguardo alla richiesta di adeguamento salariale da loro avanzata.
Evidenziato come, a suo avviso, si dovesse investire maggiormente sul sistema aeroportuale calabrese, chiede di conoscere dettagliatamente quanto avvenuto nella vicenda SACAL e soprattutto come si intenda proseguire, considerato che ancora persiste un management che non produce alcun effetto positivo. Ritiene debbano prevedersi investimenti in agricoltura e nella prevenzione degli incendi e puntualizza, ancora, come sia necessario creare un nuovo rapporto con le Università affinché mettano a disposizione le loro competenze per consentire un migliore e celere utilizzo delle risorse derivanti dal PNRR. Riguardo alle politiche di coesione reputa inutile prevedere delle agenzie dedicate, ma giudica più concreto rafforzare le strutture già a disposizione. Riguardo alla programmazione comunitaria, reputa importante riacquisire credibilità attraverso il miglioramento della capacità e qualità della spesa e della programmazione. Per quanto riguarda il tema del regionalismo differenziato ricorda come il Consiglio regionale, nel 2018, condivise all’unanimità una mozione che prendeva le distanze da tale progetto, oggi tornato in auge e contro il quale ritiene necessario opporsi, scevri da appartenenze politiche, nell’interesse della Calabria che, a suo avviso, merita, invece, di rientrare in un progetto solidaristico. Conclude dichiarando, per i motivi espressi, il voto contrario del gruppo del Partito democratico alle Linee programmatiche.
Reputata l'occupazione il nodo centrale dell’attuale impegno politico, puntualizza come sia importante attivare una serie di misure innovative per dare impulso alla nascita di nuove imprese, favorire lo sviluppo, l'internazionalizzazione della ricerca tecnologica, la riconversione e il miglioramento dell’accesso al credito ed evidenzia come tutto questo sia già previsto nel programma di governo del presidente Occhiuto.
A suo avviso il settore ambientale rappresenta la chiave per far uscire la Calabria da una perenne fase di declino, considerato che tutte le scelte devono integrarsi con le politiche di tutela dell'ambiente e di cura e manutenzione del territorio, andando di pari passo con la valorizzazione di tutti quei territori montani in cui si può trovare la linfa necessaria per far nascere una nuova idea di economia a basso impatto ambientale e ad alto valore sociale. Reputa necessario che in Calabria il ciclo dei rifiuti si chiuda in modo virtuoso, lavorando il rifiuto differenziato sul territorio regionale. Evidenzia, ancora, come buona parte delle Linee di governo sia dedicata alla scuola, alla formazione e all'università per offrire ai ragazzi percorsi di studio e formativi che forniscano le competenze per un concreto inserimento nel mondo del lavoro e nel mondo produttivo calabrese. Reputato il turismo un settore nevralgico per l’economia calabrese, evidenzia come lo stesso vada potenziato e incentivato per fornire un’accelerazione al miglioramento dei servizi turistici e al potenziamento degli attrattori turistici sul territorio. Sull'agricoltura reputa importante continuare con il lavoro svolto negli ultimi due anni affinché le aziende agricole calabresi possano raggiungere capillarmente la grande distribuzione. Sottolinea, poi, come il presidente Occhiuto metta in gioco la sua reputazione e credibilità politica sulla sanità, sulla costruzione dei nuovi ospedali, sul rafforzamento della medicina del territorio e della rete ambulatoriale. Conclude puntualizzando che il suo gruppo sosterrà il presidente Occhiuto con forza, per garantire, finalmente, anche ai calabresi, la tutela del diritto costituzionale alla salute.
Apprezzato l’appoggio dei consiglieri
di maggioranza che hanno dimostrato, anche oggi, attaccamento all’azione di
governo, si dichiara orgoglioso di essere sostenuto da questa maggioranza per i
suggerimenti e il sostegno finalizzati a cogliere la sfida di cambiare la
Calabria.
Rassicurati i consiglieri di
opposizione, ai quali riconosce il ruolo di stimolo e di critica, auspica,
tuttavia, che tali posizioni siano scevre da impostazioni conservatrici.
Sottolineato come il documento
programmatico non possa essere esaustivo, reputa di dover essere giudicato per
i fatti e non per le parole, auspicando che il Consiglio regionale scriva una
nuova pagina politica senza essere ostaggio di retaggi del passato.
Condivise le osservazioni sulla
necessità di supportare il turismo, reputa, tuttavia, che sia necessario
sviluppare più asset con un piano di
attrazione degli investimenti dall’esterno, sfruttando il porto strategico di
Gioia Tauro, sviluppatosi, purtroppo, finora soltanto per inerzia e non per scelte
politiche.
Dichiaratosi stanco che la ‘ndrangheta
spesso costituisca un alibi per non agire, ne ribadisce con forza la
contrarietà, reputando che vada combattuta con i fatti e creando le condizioni
per consentire a chiunque di scegliere la strada della legalità.
Ritenuto che le reti del sistema idrico
debbano essere pubbliche e dotate di una gestione efficiente, propone
l’istituzione di una società multiservizi che si occupi dell’intero ciclo
gestionale e, in particolare, dell’emissione delle bollette, a sostegno dei
Comuni, e della depurazione, spesso calibrata sull’ammontare della popolazione
nel periodo invernale e non in quello estivo.
Evidenziata l’immediata operosità
dell’azione di governo regionale, ricorda di essere stato tra i promotori della
legge sugli I.T.S. e riferisce l’approvazione in Giunta di un bando di due
milioni di euro sulla formazione duale.
Relativamente al debito del sistema
sanitario, rivendica la decisione di aver avanzato una richiesta di
anticipazione alla Cassa depositi e prestiti a tassi più contenuti e riferisce
la presentazione di un emendamento finalizzato ad ottenere il finanziamento
alla struttura commissariale di circa 900 milioni di euro.
Sottolineato, con forza, il
raggiungimento, in soli 50 giorni di governo, di quanto non ottenuto da altre
forze politiche in molti anni, reputa ingenerose le critiche ricevute al
riguardo.
Ritenuto necessario in materia
sanitaria un investimento volto a rendere gli ospedali più sicuri ed
efficienti, comunica di aver partecipato al riguardo a diverse iniziative sul
territorio.
Riferito di non aver apprezzato in
campagna elettorale le accuse alla sua parte politica di aver proceduto alla
chiusura di diversi ospedali, precisa che le decisioni sulla rete ospedaliera
vanno adottate, a seguito di ampia concertazione, sulla base di un Piano
operativo, elaborato in relazione agli effettivi bisogni del territorio.
Ravvisata la necessità di confrontarsi
sugli obiettivi da raggiungere, con riferimento alla Strada statale 106, che
reputa opera strategica, riferisce l’interlocuzione con Anas e con il Ministero
del trasporti per la realizzazione di un tracciato a quattro corsie del costo
di 500 milioni, a ridosso della ferrovia, assumendo la responsabilità di tale
scelta rispetto ad altre prospettate.
Ritenuto, poi, indispensabile porre
fine al precariato storico, propone di adottare, nelle procedure di selezione,
un criterio di valorizzazione del personale che ha prestato servizio presso la
Pubblica amministrazione, sottolineando il proficuo lavoro svolto da tali
lavoratori in molti Enti. Riferisce, quindi, che in tale ottica, si svolgerà la
selezione per titoli del personale dei Centri per l’impiego.
Auspicato di poter attuare il
ripopolamento delle aree interne attraverso un Piano di infrastrutturazione
digitale, riferisce, in materia sanitaria, lo svolgimento di un’opera di
ricognizione per una migliore organizzazione delle terapie intensive.
Con riferimento al tema dell’autonomia
differenziata, reputa necessario contrastare gli argomenti della politica del
Nord, attraverso un approccio non rivendicativo, ma rispettoso della
Costituzione, basato sui fabbisogni e non sui costi standard.
Riferita la tempestiva azione posta in
essere per la risoluzione della problematica della SACAL, con l’acquisizione
del 100 per cento del pacchetto del privato, che al contempo si è dichiarato
disponibile al trasferimento delle quote, comunica l’approvazione di una
delibera di Giunta volta ad ottenere tale risultato, attraverso l’apporto di
Fincalabra. Riferisce, quindi, la volontà di modifica della mission di Fincalabra affinché possa
contribuire alla velocizzazione della spesa delle risorse comunitarie e del
PNRR.
Riferita la conclusione della
concertazione con medici di base e pediatri da impiegare nella campagna di vaccinazione,
auspica un ruolo fattivo sul territorio anche da parte delle farmacie.
Ringrazia, infine, i componenti della
Giunta per il proficuo lavoro che stanno svolgendo, la maggioranza per il
sostegno e l’opposizione per lo stimolo offerto.
Ringraziato il presidente
Occhiuto, dispone la votazione del
Programma di governo per appello nominale.
Fa la chiama.
Comunica l’esito della
votazione. Presenti e votanti: 30; hanno risposto sì: 21 consiglieri; hanno
risposto no: 9 consiglieri. Pertanto, il provvedimento è approvato.
(Il Consiglio approva)
Sottolinea che il Documento
di Economia e Finanza Regionale (DEFR) è il principale documento della
programmazione economico-finanziaria della Regione Calabria e costituisce la
base di riferimento per l’intera azione di governo e per orientare le
successive scelte della Giunta e dell’Assemblea legislativa.
Evidenzia che, con
l’approvazione del DEFR 2022-2024, si inaugura il primo ciclo della
programmazione di bilancio interamente impostato nella nuova legislatura, di
fondamentale importanza, atteso che in gioco vi è la ripresa e il rilancio del
tessuto economico e sociale della Calabria, già di per sé caratterizzata da
atavici ritardi e gap socio-economici
rispetto alle altre aree del Paese, acuiti e resi più drammatici per via dei
pesanti colpi inferti dalla crisi pandemica. Ritiene, quindi, che la sua approvazione
rappresenti il primo passo per il ritorno alla normalità della gestione
amministrativa.
Ricorda, inoltre, che la
parifica del rendiconto 2020, avvenuta la settimana precedente, non ha fatto
che rendere più difficoltosa l’attività di programmazione delle risorse, per
via di alcune questioni aperte con il Governo nazionale su alcune opere
strategiche, quale quella della Diga del Menta, per la quale è stata richiesta l’eliminazione
della posta contabile dal bilancio e l’adozione di alcune misure conseguenziali.
Continua, sottolineando che
il percorso intrapreso non è scevro da criticità che, nel tempo, hanno drenato
e continuano a drenare ingenti risorse regionali: la significativa mole di
pignoramenti o debiti fuori bilancio che pesa sulle casse regionali così come i
costi crescenti riconducibili agli enti e società partecipate.
Entrando nello specifico,
sottolinea che il Documento è articolato in due distinte sezioni: la prima
descrive, partendo dal DEF nazionale, gli scenari economico-finanziari
internazionali, nazionali e regionali, con un focus specifico sulla situazione
dei principali indicatori di sviluppo socio-economico, tra cui l’andamento del
PIL, il mercato del lavoro, gli scambi commerciali o l’export, con un’analisi
riferita al processo della transizione digitale.
Prosegue
sottolineando che dall’analisi dei dati emerge, in maniera incontrovertibile,
che il fenomeno dell’emigrazione e dello spopolamento è ormai una triste
costante della realtà economica e sociale della regione e che tale emergenza va
affrontata con determinazione, attraverso una visione di prospettiva ben
chiara, con l’adozione di politiche economiche e sociali concrete.
Precisa, ancora, che in apposita
sezione viene dato conto delle politiche di sviluppo per gli investimenti e le
relative risorse disponibili per il perseguimento dei correlati obiettivi, in
relazione alle risorse riprogrammate dei “Fondi sviluppo e coesione” (FSC)
2000-2020, a quelle del Programma di Azione e Coesione (PAC) – Programma
Operativo Complementare (POC) 2014-2024, a quelle destinate al nuovo programma
“Fondo sviluppo e coesione” (FSC) 2021-2027 oltre che agli ingenti
finanziamenti assegnati dalla nuova programmazione europea 2021-27.
Riferisce, infine, che nella
seconda parte del DEFR 2022 è riportata la prudenziale stima delle risorse a
disposizione, con l’analisi sulla situazione finanziaria della Regione.
Giudica la seduta odierna di particolare importanza, considerato che Documento di Economia e Finanza Regionale è estremamente articolato e traccia la situazione economica e finanziaria della Calabria, non solo in relazione agli aspetti di interesse dell’Amministrazione ma anche del territorio calabrese.
Sintetizza le parti in cui è composto il documento: una parte dedicata all’analisi dei dati economici e produttivi dell’impresa, dell’occupazione, del lavoro, della sanità, degli impatti del Covid sull’economia calabrese; una seconda parte riguardante la parte legata al bilancio, all’entrate, alla spesa, ai trasferimenti dello Stato, ai fondi strutturali (FESR –FSSR).
Ritiene che il Documento, aggiornato, offra realmente un quadro esaustivo e completo di tutte le dinamiche economiche della regione, con l’ambizione di offrire una fotografia di un primo stato d’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nonché dello stato d’attuazione delle politiche regionali in materia di contrasto all’emergenza epidemiologica.
Infine, sottolinea che il DEFR fa emergere un grande senso di responsabilità del governo regionale in merito alla congiuntura finanziaria.
Pur apprezzando gli sforzi profusi dall’assessore Princi e dalla consigliera Straface nell’illustrazione del provvedimento, lo giudica ingessato e incapace di concretizzare azioni importanti nell’interesse dei calabresi; evidenzia, inoltre, la necessità di trovare il coraggio di prendere decisioni in merito alle società partecipate e agli enti strumentali improduttivi.
Infine, ritiene opportuno lavorare sulla programmazione, poiché, a suo giudizio, è necessario pensare ad una strategia e perseguirne l’obiettivo.
Pur apprezzando lo sforzo compiuto ed emerso dalla relazione dell’assessore Princi, evidenzia che l’aspetto principale che emerge dal DEFR è quello di una spesa ingessata e ritiene che l’impostazione del bilancio debba far riflettere.
Guardando ai fatti, reputa improcrastinabile la composizione delle Commissioni del Consiglio regionale, al fine di poter meglio affrontare e discutere sulle importantissime risorse per la ripresa economica della Calabria, evitando così di ritrovarsi a discutere in Consiglio regionale senza il dovuto approfondimento, necessario per contro, a suo avviso, per il suo corretto funzionamento.
Annuncia il suo voto contrario ed esprime perplessità per quanto concerne la situazione dei lavoratori forestali e la stabilizzazione degli LSU e LPU che, nonostante la loro precarietà, continuano a garantire servizi indispensabili.
Evidenziato che il DEFR prevede risorse solo fino al 2022 per tali settori, auspica che al più presto se ne possa discutere nelle opportune sedi istituzionali, ovvero le Commissioni consiliari.
Pone in votazione il
provvedimento che è approvato, con autorizzazione al coordinamento formale, per
la rimozione di un refuso presente nel testo.
(Il Consiglio approva)
Comunica, preliminarmente, la piena disponibilità della Regione Calabria a concertare le iniziative rivolte ai risultati di riforma della sanità sia all’interno del Consiglio regionale sia all’esterno con i vari attori e basate sulla salute dei calabresi, sul lavoro delle strutture e sulla disponibilità degli strumenti utili per raggiungere tali obiettivi.
Riferisce della diffidenza riscontrata nell’ambito degli incontri con i soggetti attuatori della spesa del Fondo sanitario, rispetto agli investimenti del PNRR e relativamente alla capacità della Regione Calabria di organizzare gli interventi nei tempi stabiliti, e ritiene che quello che definisce un “danno di reputazione” debba essere colmato attraverso la dotazione di strumenti utili al superamento del deficit, anche in considerazione del gap provocato dalla mancanza di risposte da parte delle Aziende sanitarie.
Suggerisce, quindi, la valutazione di uno strumento che consenta di intervenire su tale deficit, accentrando le capacità amministrative.
Difatti, riferisce che tale progetto di legge, pur mantenendo le diverse competenze, mira a centralizzare alcune funzioni rispetto alle quali sono emerse delle criticità.
Come già annunciato sia al MEF (Ministero Economia e Finanza) sia al Tavolo “Adduce” propone, quindi, la costituzione di “Azienda Zero” che, sul modello della Regione Veneto e della Regione Lazio, sarà avviata in via sperimentale e, dunque, non sarà subito operativa, al fine di non ripetere gli errori commessi in passato in assenza di un adeguato modello organizzativo.
Precisa che la costituzione di tale Azienda, oltre a puntare all’accentramento della capacità amministrativa, sarà implementata attraverso atti successivi e previa concertazione.
Alla luce delle molteplici urgenze, che richiedono supporto e assistenza, ritiene che tale strumento potrà essere utile a colmare il deficit della Regione Calabria, prestando particolare attenzione alle risorse del PNRR, attraverso il potenziamento del Dipartimento e di altri strumenti di coordinamento della capacità amministrativa al fine di addivenire al miglioramento dei LEA (Livelli essenziali di assistenza) e non soltanto al risparmio della spesa, la quale deve essere necessariamente accompagnata dalla qualità dei servizi resi e da cui scaturisce l’immagine del buon governo.
Anch’egli invita all’immediata costituzione delle Commissioni consiliari, organi deputati alla trattazione delle diverse problematiche, capaci di supportare al meglio l’operato già intrapreso in qualità di Commissario straordinario per l’attuazione del Piano di rientro dal deficit finanziario della Regione Calabria.
Evidenzia che l’argomento, trattato in sede di Conferenza dei capigruppo, non ha potuto ricevere la giusta attenzione, considerato che il testo è stato depositato solo da qualche giorno. Considerata l’importanza della tematica, reputa necessari ulteriori approfondimenti.
Solleva, poi, alcune perplessità in merito ad una ipotetica illegittimità delle norme in esame.
Reso noto di aver rappresentato la volontà di effettuare tali
modifiche al Tavolo Adduce, ritiene che, al limite, la responsabilità di un
eventuale interferenza potrebbe essere attribuita al Commissario.
Si chiede, poi, se il commissariamento debba essere inteso in
posizione remissiva rispetto al Governo nazionale oppure debba dimostrare che
il Consiglio regionale svolge un’azione positiva e propositiva. Manifesta,
infatti, la propria convinzione che il Consiglio regionale debba essere
protagonista nei temi sulla sanità, creando un nuovo modo di approcciarsi a
tale materia.
Ritiene, quindi, che non vi sia alcun pregiudizio
all’approvazione, sottolineando che, in caso di necessità, sarà possibile
intervenire sul testo in Consiglio regionale.
Concorde sull’importanza di un ruolo centrale del Consiglio
nella gestione della sanità, considera questo un segno dell’attenzione del
governo regionale.
Dichiaratosi orgoglioso dell’attività che sta portando avanti
la Giunta regionale, volta ad invertire la tendenza negativa in materia
sanitaria, considera Azienda Zero un tentativo di “rialfabetizzare” la
struttura amministrativa, rispondendo all’esigenza di accorpare e
centralizzare. Iniziativa che, a suo avviso, snellirà le procedure e migliorerà
la funzione amministrativa e il controllo della spesa.
Suggerisce, infine, che la sede operativa di questa Azienda
sia nella Cittadella regionale per facilitare i contatti con il Commissario e
la Giunta regionale.
Conclude rammentando la problematica del personale del 118
che attende il pagamento delle spettanze dovute.
Rammenta che il percorso di una proposta di legge in
Consiglio regionale prevede dei passaggi obbligati che invece non sono stati
sfiorati, in quanto in Conferenza dei capigruppo si è ricevuta solo una
notifica rispetto alla volontà di sottoporre all’Aula tale proposta. Evidenzia,
inoltre, che la legge della Regione Veneto, prescindendo dalle diverse condizioni
di contesto, è diversa ed è stata emendata dai riferimenti agli elementi
dialettici con il Consiglio del Veneto.
Non ritiene che tale Azienda possa essere un elemento di
supporto amministrativo alle Aziende sanitarie, ma anzi che peggiorerà un quadro
già disastrato. Si dichiara contrario alla proposta, in quanto non la ritiene
uno strumento di supporto di cui le Aziende potranno giovarsi, ma una super
Azienda unica che assorbirà tutte le altre, accentrando ulteriormente una
sanità a suo avviso già troppo accentrata. Ritiene infatti che sarebbe più
efficace tornare alle aziende sanitarie locali, rinvenendo già nella loro
denominazione il senso di prossimità territoriale che dovrebbe essere loro
insito, e riferisce di non aver condiviso neanche il precedente accorpamento in
aziende provinciali.
Annunciato, quindi, di aver trasmesso al Governo nazionale e
alla Corte dei conti un’espressa richiesta di diffida al Consiglio regionale
dall’approvare queste due proposte all’ordine del giorno, esorta, non essendoci
un criterio d’urgenza, a seguire il percorso che prevede l’esame nelle
Commissioni.
Rammentato che nella sanità l’urgenza è quotidiana, elogia il
presidente Occhiuto per essersi impegnato in prima persona e considera il
passaggio in Consiglio doveroso. Ritiene le criticità esposte non condivisibili
e afferma che l’istituzione di tale Azienda non implica il superamento dei
poteri attribuiti al Commissario, avendo funzioni di carattere amministrativo,
né la sovrapposizione con le previsioni del Piano di rientro dal deficit sanitario o con le disposizioni
statali. Anzi, ritiene che la proposta in esame attui le indicazioni
governative, essendo Azienda Zero un soggetto aggregatore che svolgerà la
funzione di dialogare con l’organo commissariale.
Conclude affermando che tale proposta va nella giusta
direzione al fine di consentire alla Regione di riappropriarsi delle proprie
prerogative.
Evidenziato come la consigliera Loizzo non abbia la garanzia che la proposta non verrà impugnata, sottolinea come nel merito concordi con il suo contenuto, considerandola l’unica via d’uscita dalla situazione tragica in cui versa la Calabria. Puntualizza che il Movimento Cinque Stelle depositò già tre anni fa in Commissione sanità il testo di una proposta di legge di razionalizzazione del Sistema Sanitario regionale in direzione totalmente opposta rispetto a quella prospettata dal consigliere Laghi, prevedendo una riduzione delle ASP da 5 a 3. Censura, però, il metodo utilizzato che sarebbe dovuto essere adeguato alla delicatezza e gravità della problematica, sottolineando l’impossibilità in soli due giorni di valutare una proposta di legge così rilevante, con il rischio di impugnative. Evidenziato che la collaborazione è necessaria in funzione del bene comune e sin dall’avvio del procedimento, chiede al Presidente del Consiglio di procedere celermente con l’iter di definizione delle Commissioni.
Auspica di poter procedere all’elezione degli Uffici di Presidenza delle Commissioni nella prossima seduta di Consiglio regionale entro la fine dell’anno.
Puntualizzato che il presidente Occhiuto nell'ultima conferenza dei capigruppo, unitamente al sub commissario, ha annunciato che avrebbe portato all’esame dell’Aula nella seduta odierna un progetto di legge sull’Azienda Zero, sottolinea come solo da pochi giorni i consiglieri siano venuti in possesso del testo. Evidenziato che il gruppo del PD concorda con la necessità di razionalizzazione del sistema sanitario, puntualizza che la legge proposta è stata applicata in Regioni in cui era presente un modello efficiente di sanità. Reputa opportuno che accanto ad una riforma di questo tipo ci sia la scelta del modello sanitario che la Calabria vuole adottare. Nel merito giudica necessario il coinvolgimento dei Comuni, dell’ANCI e delle parti sociali e chiede, a nome del PD, un aggiornamento della trattazione del provvedimento, da approfondire anche in riunioni di capigruppo nelle more dell’elezione degli Uffici di Presidenza delle Commissioni. Conclude chiedendo al presidente Mancuso di mettere in votazione la richiesta di rinvio subito dopo il dibattito.
Evidenziato come dall’opposizione si registrino interventi a favore della ratio della legge, puntualizza come il Consiglio non abbia perso la potestà legislativa e come lo stesso, però, non possa approvare leggi in contrasto con la linea dettata dal Commissario ad acta che in questo caso coincide con il Presidente della Giunta che è il soggetto proponente della legge. Pertanto la proposta è sicuramente in linea e non in contrasto con il Piano di rientro stabilito dal Commissario ad acta.
Puntualizza, ancora, come non si stia costituendo l’azienda unica regionale ma uno strumento che dovrà essere riempito di contenuti. Evidenzia, inoltre, come il Governo difficilmente impugni le leggi nella loro interezza e conclude dichiarando il voto favorevole del gruppo Fratelli d’Italia alla proposta di legge in discussione
Sottolinea che sarebbe opportuno recuperare il concetto della politica della mitezza e invita il presidente Occhiuto ad avere la capacità di persuadere, convincere coloro che non sono convinti, che esprimono perplessità e far sì che, poi, tutti trovino un denominatore comune che è quello di offrire servizi migliori alla Calabria, di garantire servizi eccellenti ai calabresi evitando, quindi, la mobilità sanitaria. Puntualizzato come il sistema previsto dalla proposta esiste in altre regioni che, però, non sono commissariate, sottolinea l’assenza di una quantificazione degli eventuali risparmi, senza indicare le modalità con cui si procederà alle assunzioni, limitandosi esclusivamente ad indicare una spesa forfettaria di 700 mila euro. Invita il Presidente del Consiglio a rinviare la trattazione per meglio comprendere funzionamento dell’azienda zero e gli eventuali risparmi che riuscirà a garantire.
Ritenuto che la proposta di legge intervenga esclusivamente sul controllo della spesa, consentendo un aumento dell’efficienza in materia sanitaria, non ravvisa in essa alcun contrasto rispetto alle funzioni di Commissario svolte dal Presidente della Giunta.
Giudica, quindi, la proposta capace di garantire il rispetto dei principi di economicità, congruità della spesa, a fronte degli sperperi registrati in passato, e ne chiede l’approvazione nell’interesse dei cittadini calabresi.
Pur apprezzando le ragioni esposte dal Presidente della Giunta e anche il suo appello ad una celere costituzione delle Commissioni consiliari, evidenzia come le opposizioni possano offrire con ragionevolezza riflessioni e ragioni divergenti ma, al contempo, degne di essere valutate e considerate e che, a suo avviso, potrebbero consentire di raggiungere convergenze tra le diverse rappresentanze politiche.
Alla luce, quindi, del trend di contagi in crescita, ritiene che vadano rafforzate le strutture intermedie, censurando la creazione, di fatto, di una nuova azienda.
Condivise le osservazioni della consigliera Bruni circa le criticità connesse al doppio ruolo rivestito dal Presidente della Giunta regionale/Commissario per la sanità, ricorda che la Regione Calabria non ha potestà legislativa sulla materia benché il suo Presidente sia anche Commissario. Suggerisce, dunque, il rinvio dell’esame della proposta di una settimana.
Reputa illogico sollevare problemi circa una ipotetica illegittimità della proposta. Precisa, infatti, che il presidente Occhiuto nella veste di Commissario avrebbe potuto approvare le disposizioni contenute nella proposta con proprio decreto commissariale, senza il coinvolgimento del Consiglio regionale che, invece, ha voluto fosse compartecipe delle decisioni assunte.
Stigmatizza, poi, l’incapacità delle opposizioni di presentare proposte di modifica al provvedimento nei cinque giorni intercorsi tra il suo deposito e la seduta odierna e pertanto non comprende le ragioni della richiesta di rinvio di una settimana.
Invita, infine, le opposizioni a intervenire con un voto di astensione, considerato che dagli interventi è emersa una diffusa condivisione nel merito del provvedimento che, precisa, non andrebbe giudicato definitivo o risolutivo delle problematiche, ma migliorabile anche in fasi successive.
Riferito, a differenza di altri, di non avere certezze sulla materia, reputa evidente la volontà della maggioranza di dare il messaggio politico che la Calabria torna ad appropriarsi della legislazione in materia sanitaria, con una legge che rischia, tuttavia, di essere priva di contenuti.
Ritenuto che il provvedimento in esame rappresenti, nella sostanza, un decreto del Presidente della Giunta regionale, reputa che la proposta, così come strutturata, sia nebulosa in ordine alla sua effettiva operatività.
Rivolto l’invito a valutare meglio la problematica, al fine di poter esprimere una posizione ponderata, esprime perplessità sulla quantificazione delle risorse previste e sulla sostenibilità finanziaria della proposta.
Ribadite le perplessità espresse, ritiene necessario definirne meglio i contenuti.
Ritenuto che il dinamismo e l’accelerazione
impressa dal presidente Occhiuto in materia sanitaria abbia colto di sorpresa
le opposizioni non riscontrando, pertanto, il loro favore.
Sottolineata la valenza del
provvedimento in discussione e la sua idoneità a sopperire alle inadempienze esistenti,
reputa che la proposta di rinvio del consigliere Irto non possa essere accolta,
ritenendo il provvedimento non rinviabile.
Comunica, quindi, il suo voto
favorevole.
Espresso apprezzamento per il
provvedimento in discussione e per l’azione di governo in materia, plaude
all’iniziativa legislativa in esame, confermando al presidente Occhiuto il
sostegno della maggioranza di governo.
Ringraziati i capigruppo di maggioranza,
precisa che la legge non ha l’ambizione di risolvere i problemi della sanità,
essendo pienamente consapevole della gravità della problematica in discussione.
Ribadita la necessità di dimostrare una
inversione di passo per colmare il deficit
amministrativo esistente, sottolinea come tale modello, adottato in Regioni con
un sistema sanitario funzionante, possa conseguire risultati positivi anche in
una Regione come la Calabria in cui la sanità non funziona.
Sottolineato che il messaggio insito
nell’approvazione della proposta non è politico ma istituzionale, reputa che in
materia sanitaria non possano essere più adottate le logiche del passato.
Evidenziate le ragioni di urgenza
connesse al provvedimento, ribadisce la disponibilità a migliorare successivamente
il testo della proposta, nel momento in cui le Commissioni saranno costituite.
Confermata la legittimità del
provvedimento, reputa necessario poter disporre di tutti gli strumenti utili ad
affrontare la drammaticità del problema sanitario.
Confermata la richiesta di rinvio della
proposta di legge, afferma di non condividere quanto dichiarato dal Presidente della
Giunta e cioè che un voto non favorevole corrisponda ad un disinteresse verso
il cambiamento. Pertanto annuncia il suo voto contrario qualora non venisse
accettata la sua richiesta di rinvio.
Pone in votazione la richiesta di
rinvio del consigliere Irto che è respinta.
Per dichiarazione di voto, alla luce
della sua esperienza in ambito sanitario da 35 anni, l’esperienza è tale da
spingerlo a votare contrariamente.
Pone in votazione gli articoli 1, 2, 3,
4, 5, 6, 7, 8, 9, 10,11, 12 e 13 che sono approvati, indi la legge nel suo
complesso che è approvata con autorizzazione formale.
(Il Consiglio approva)
Fatto
presente che la proposta di legge in discussione sana le contestazioni della
Corte Costituzionale, evidenzia che la razionalizzazione e miglioramento
dell’offerta assistenziale nel territorio regionale richiedono l’unificazione
delle Aziende ospedaliere “Pugliese Ciaccio” e “Mater Domini”, con sede nella
città capoluogo di regione. La scelta organizzativa è prevista anche nel Piano
di rientro ed è stata più volte sollecitata dai Ministeri affiancanti.
Sottolinea
che la proposta di legge prevede che l’unificazione avvenga mediante fusione
per incorporazione dell’Azienda ospedaliera “Pugliese Ciaccio” nell’Azienda
Ospedaliero-Universitaria “Mater Domini”.
L’Azienda
Ospedaliero-Universitaria Mater Domini assume la denominazione di Azienda
Ospedaliero-Universitaria “Renato Dulbecco” e subentra nelle funzioni e nei
rapporti giuridici attivi e passivi dell’Azienda Ospedaliera “Pugliese
Ciaccio”.
Evidenzia
che l’attuazione della fusione è affidata al protocollo d’intesa tra il
Commissario ad acta per l’attuazione del
Piano di rientro nella Regione Calabria ed il Rettore dell’Università degli
Studi Magna Grecia di Catanzaro, inoltre si prevede che la sottoscrizione del
protocollo d’intesa avvenga entro un anno dall’entrata in vigore della legge. Ricorda
che è prevista la costituzione di una commissione paritetica per lo svolgimento
delle attività prodromiche alla sottoscrizione del protocollo d’intesa.
Riferisce, infine, che il
testo di legge si compone di 6 articoli.
Prende atto che il provvedimento garantirà un miglioramento nell’erogazione dei servizi sul territorio, alla luce delle difficoltà che vive il Pugliese Ciaccio, oberato di lavoro, e per contro le grandi potenzialità dell’Azienda Universitaria, ma afferma di nutrire perplessità sia per le risorse pubbliche importanti investite in interventi presso altri presidi ospedalieri del territorio sia alla luce della nuova “Azienda Zero” da poco approvata. Afferma che avrebbe espresso il suo parere favorevole alla proposta se fosse stata parte integrante di una proposta di riorganizzazione complessiva della rete ospedaliera.
Per quanto riguarda le Linee programmatiche sottolinea che il suo intervento non voleva essere polemico, ma era finalizzato a fornire un contributo sulle tematiche del turismo e delle politiche sociali, sulle quali riscontra criticità non superate. Sulle politiche sociali auspica interventi concreti che consentano di ovviare all’assenza di personale adeguatamente formato con conseguente incapacità di spendere le risorse.
Infine sul provvedimento in esame, attesa l’assenza momentanea del suo capogruppo, dichiara il voto contrario del gruppo del Partito Democratico.
Accoglie favorevolmente la proposta di legge riguardante la provincia di Catanzaro e tutta l’area centrale della Calabria per la grande potenzialità rappresentata dalla fusione delle due aziende. Ricorda che l’azienda unica è argomento discusso da oltre vent’anni per attivare un centro oncologico di primaria importanza per contrastare l’emigrazione sanitaria. A suo avviso la proposta di legge in discussione consentirà di ottenere risparmi nel settore, rendendo il pronto soccorso accessibile, aumentando i posti letto e non solo, e rafforzando di fatto l’Ateneo. Auspica il massimo coinvolgimento del Consiglio regionale e che la fusione consenta il rispetto del patrimonio professionale di entrambe le aziende, salvaguardando il diritto alla cura dei cittadini calabresi.
Censurato anche per questa proposta di legge l’iter seguito e non conforme a quanto previsto, nel merito segnala che l’ultimo protocollo d’intesa tra Regione Calabria e azienda ospedaliera universitaria risale al 2008, senza che il Commissario ad acta abbia mai siglato formalmente lo schema regolatorio e, ciò nonostante, annualmente siano state trasferite le corrispondenti provviste economiche. Su tale argomento chiede al Presidente della Giunta di svolgere un approfondimento. Favorevole, poi, a forme di razionalizzazione della sanità che non devono corrispondere necessariamente ad una riduzione, ma alla garanzia di un migliore funzionamento, ritiene che siano state effettuate nel tempo scelte non comprensibili dal punto di vista tecnico. Pertanto, pur non avendo nulla in contrario alla fusione e temendo una negativa ricaduta sui giovani che faranno i medici, annuncia il suo voto contrario alla proposta per la quale avrebbe auspicato un diverso iter basato sulla condivisione che, a suo avviso, avrebbe potuto garantire anche una maggiore efficacia delle azioni intraprese.
Rilevato come sulla proposta di legge non vi siano contrarietà nette ma solo dubbi, non ritiene corretto seguire le buone pratiche delle altre Regioni solo a convenienza. Ricorda che in altre Regioni, in cui è stato avviato il medesimo percorso, si è scelto di costituire addirittura una Commissione permanente ampiamente partecipata dai soggetti interessati, compresi i rappresentanti dei territori. Contesta, quindi, la frettolosità della scelta odierna, considerato che il Pugliese Ciaccio non si occupa soltanto delle emergenze e ritenendo imprescindibile la salvaguardia del personale e la valorizzazione delle professionalità esistenti in entrambe le aziende. Chiede, quindi, perché nella Commissione paritaria prevista nella proposta non siano contemplati rappresentanti del Pugliese Ciaccio. Afferma di essere predisposto positivamente al dinamismo di chi propone soluzioni praticabili, ma ciò nonostante dichiara il suo voto contrario al provvedimento, ritenendo che sarebbe stato auspicabile un processo maggiormente condiviso.
Prende atto che la proposta è condivisa nel merito da tutti i consiglieri.
Interviene per dichiarazione di voto, precisando le motivazioni che hanno portato al voto contrario, legate soprattutto alla mancata visione rispetto al futuro dei diversi presidi ospedalieri presenti sul territorio, a fronte anche delle ingenti risorse già investite. Avrebbe, quindi, auspicato un intervento legislativo di riordino sanitario più generale sull’intera area centrale della Calabria.
Pone ai voti gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6 che sono approvati e la legge nel suo complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Esauriti i punti all’ordine
del giorno, toglie la seduta.
La seduta termina alle 01.00
Il Funzionario PO
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo