XI^ LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
_________
N. 16
SEDUTA Di LUNEDì 19 APRILE
2021
PRESIDENZA
DEL PRESIDENTE GIOVANNI ARRUZZOLO
E DEL
SEGRETARIO QUESTORE FILIPPO MANCUSO
Inizio lavori h. 15,13
Fine
lavori h. 21,50
INDICE
MANCUSO
Filippo, Segretario questore
AIETA
GIUSEPPE (Democratici Progressisti-Calabria)
BEVACQUA
Domenico (Partito Democratico) ,*
DI NATALE
Graziano (Io resto in Calabria) ,*,*
ESPOSITO
Sinibaldo (Casa delle libertà)
GIANNETTA
Domenico (Forza Italia)
GRAZIANO Giuseppe
(Unione di Centro)
GUCCIONE
Carlo (Partito Democratico)
IRTO
Nicola (Partito Democratico)
PITARO
Vito (Jole Santelli Presidente) ,*
TALLINI
Domenico (Forza Italia)
Informativa del Presidente f.f.
della Giunta regionale sull’emergenza sanitaria
BEVACQUA
Domenico (Partito Democratico)
SPIRLÌ
Antonino, Presidente f.f. della Giunta regionale,*
BEVACQUA
Domenico (Partito Democratico) ,*
ORSOMARSO
Fausto, Assessore allo sviluppo economico e lavoro
PIETROPAOLO
Filippo Maria (Fratelli d’Italia)
SPIRLÌ
Antonino, Presidente f.f. della Giunta regionale,*
GRAZIANO
Giuseppe (Unione di Centro)
PITARO
Francesco (Gruppo Misto),*
AIETA
Giuseppe (Democratici Progressisti-Calabria),*
BILLARI
Antonio Andrea (Democratici Progressisti-Calabria)
CATALFAMO
Domenica, Assessore alle infrastrutture, lavori pubblici, trasporti,
urbanistica e pari opportunità,*,*,*,*
DI NATALE
Graziano (Io resto in Calabria)
GIANNETTA
Domenico (Forza Italia)
GUCCIONE
Carlo (Partito Democratico),*,*,*,*
IRTO
Nicola (Partito Democratico),*
MANCUSO
Filippo (Lega Salvini)
MOLINARO
Pietro Santo (Lega Salvini)
PITARO
Vito (Jole Santelli Presidente)
SCULCO
Flora (Democratico Progressisti-Calabria)
SPIRLÌ
Antonino, Presidente f.f. della Giunta regionale,*,*,*,*
AIETA
GIUSEPPE (Democratici Progressisti-Calabria),*,*
BEVACQUA
Domenico (Partito Democratico)
GRAZIANO
Giuseppe (Unione di Centro)
GUCCIONE
Carlo (Partito Democratico),*
PIETROPAOLO
Filippo Maria (Fratelli d’Italia),*
La
seduta sospesa alle 21.20 riprende alle 21.23
PIETROPAOLO
Filippo Maria (Fratelli d’Italia)
MOLINARO
Pietro Santo (Lega Salvini), relatore
PARIS
Nicola (Gruppo Misto), relatore
MOLINARO
Pietro Santo (Lega Salvini), relatore
MANCUSO
Filippo (Lega Salvini)
MOLINARO
Pietro Santo (Lega Salvini), relatore
GIANNETTA
Domenico (Forza Italia), relatore
DE CAPRIO
Antonio (Forza Italia), relatore
Ordine del giorno di iniziativa del
consigliere Pietropaolo “Sull’utilizzo dei fondi del PNRR”
Presidenza del presidente
Giovanni Arruzzolo
La seduta inizia alle 15,13
Dà avvio ai lavori, invitando il Segretario questore a
dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
(È approvato senza
osservazioni)
Dà lettura delle comunicazioni.
Specificato che tra la data di convocazione della Conferenza dei capigruppo e quella del Consiglio regionale sono emersi fatti nuovi che hanno sancito definitivamente lo stato di emergenza sanitaria in Calabria, ritiene dirimente per la prosecuzione dei lavori affrontare nell’immediato della seduta odierna una discussione sulla sanità. A suo avviso, è indispensabile nella seduta odierna approvare un documento unitario delle forze di maggioranza e di minoranza, al di là delle specifiche responsabilità addebitabili al Governo o al Commissario. In conclusione, annuncia che abbandonerà i lavori, laddove il Consiglio non dovesse procedere ad una discussione sulla grave emergenza sanitaria.
Puntualizza che in sede di Conferenza dei
capigruppo si era proposto di convocare due sedute una sul Recovery plan e una ad hoc sulla sanità da convocare nella
prossima settimana.
Ribadisce che tra la data in cui si è tenuta la Conferenza dei capigruppo e quella di convocazione del Consiglio è scoppiata l’emergenza sanitaria negli ospedali e giudica improponibile aspettare la prossima settimana per discutere di una problematica di tale rilevanza.
Conferma che la seduta tematica di
Consiglio regionale sulla sanità è prevista per la prossima settimana.
Riferito di aver presentato una mozione sul Recovery plan ne chiede l’inserimento all’ordine del giorno e l’immediata discussione prima o subito dopo la relazione del presidente Spirlì. Condivide le dichiarazioni del consigliere Di Natale e reputa indispensabile discutere prima di ogni altra cosa dell’emergenza sanitaria anche per comprendere se gli atti prodotti in materia dal presidente Spirlì siano stati accolti dai commissari e dalle Aziende ospedaliere. Reputato l’ordine del giorno lungo e inopportuno, considerato che il Consiglio opera in regime di prorogatio, ribadisce l’esigenza di discutere di sanità e di Recovery plan, le due tematiche attraverso le quali ritiene che il Consiglio regionale possa avere uno scatto di dignità
Riferisce che nella Conferenza dei
capigruppo si era discusso della possibilità di affrontare le due tematiche in
un’unica seduta e che anche i consiglieri di minoranza hanno preferito che
venissero fissate due sedute separate.
Confermato che nella Conferenza dei
capigruppo si è deciso di trattare le tematiche relative alla sanità e al
Recovery plan in due sedute separate, sottolinea come il consigliere Di Natale
abbia sollevato un problema nuovo ed urgente relativo all’emergenza sanitaria,
in particolare registrato in Provincia di Cosenza dove, nonostante l’impegno
degli operatori sanitari, la situazione è, a suo dire, tragica.
Propone di ascoltare il presidente Spirlì per una breve informativa sull’emergenza sanitaria per poi continuare la discussione nella seduta prevista nella prossima settimana e avente come punto all’ordine del giorno esclusivamente l’emergenza sanitaria.
Concorda con l’esigenza di discutere nella seduta odierna dell'emergenza sanitaria in Calabria e quindi invita a riflettere meglio sulla proposta avanzata dall’opposizione che non giudica strumentale. Giudica opportuno dare priorità assoluta all’informativa, anche minima, sull’emergenza sanitaria in Calabria, messa in evidenza anche da un recentissimo comunicato stampa del capogruppo di Forza Italia alla Camera. Ritiene, quindi, che la discussione sulla sanità potrebbe rappresentare un’opportunità per evidenziare 12 anni di commissariamento, caratterizzati dall’assenza in capo ai commissari medesimi, nominati dal Governo, di competenza specifica nel campo sanitario. Sottolineata la sua difficoltà a dare un contributo al governo regionale, censura la mancata pubblicazione delle delibere di Giunta e sottolinea la necessità di tornare a dare trasparenza all’amministrazione regionale. Conclude denunciando l’iniquità nella distribuzione delle risorse che vengono destinate prevalentemente alla provincia di Cosenza e a quella di Reggio Calabria, mortificando l’area centrale della Calabria e privando, così, la regione di uno sviluppo organico.
Chiede sia avviata una discussione sulla mozione presentata dal consigliere Di Natale.
Reputa opportuno far svolgere l’informativa sull’emergenza sanitaria in Calabria al presidente Spirlì senza addentrarsi nel dibattito che sarà affrontato nella prossima seduta di Consiglio.
Ritenuto necessario ricevere un’informativa del presidente Spirlì basata su misure concrete, reputa inopportuno procedere all’individuazione delle responsabilità in questa fase che registra un drammatico aumento dei contagi da Covid-19.
Sottolineate le problematiche connesse alla mancata operatività delle USCA a causa della carenza di personale, riferisce, altresì, l’ingiustificato ritardo nell’attivazione dei posti letto previsti dai decreti commissariali.
Evidenziata l’assenza ancora oggi del Piano regionale di contrasto al Covid-19, reputa opportuno che la seduta di Consiglio regionale dedicata all’emergenza sanitaria preveda la presenza del commissario ad acta.
Ritiene, altresì, necessario approfondire le dichiarazioni del consigliere Tallini.
Censurato l’avvio di un dibattito in materia sanitaria difformemente a quanto previsto dall’ordine del giorno, riferisce, tuttavia, la disponibilità ad affrontare le problematiche sanitarie, sottolineando, al riguardo, le responsabilità delle forze politiche di opposizione.
Data lettura dell’iter procedurale previsto per la convocazione alla seduta di Consiglio regionale del commissario ad acta, assume l’impegno di provvedere al riguardo.
Condivide la proposta del Presidente di ascoltare le comunicazioni del presidente Spirlì.
Condivise le istanze dei consiglieri dell’opposizione, reputa necessaria la convocazione del commissario ad acta alla seduta di Consiglio regionale in materia sanitaria.
Elencati molteplici interrogativi da sottoporre al commissario ad acta, riferisce la sua assenza continua alle sedute delle Commissioni consiliari in cui è stato invitato.
Sottolineata la necessità di soluzioni immediate e tempestive per fronteggiare l’emergenza sanitaria in atto, reputa necessaria l’adozione di regole e comportamenti uniformi nella gestione della campagna di vaccinazione.
Rilevato il mancato rispetto dei cronoprogrammi prefissati, ribadisce l’accoglimento delle istanze di trattazione della tematica sanitaria.
Condivisa la richiesta del consigliere Di Natale, accolta da tutti i consiglieri della minoranza, reputa opportuno ricevere l’informativa del presidente Spirlì, che rappresenta l’interfaccia della Regione con la struttura commissariale, al fine di non apparire distanti dall’attualità delle problematiche.
Auspica, poi, di ricevere dal Presidente f.f. risposte concrete sull’efficacia della campagna di vaccinazione in atto, sulle procedure di assunzione del personale e sull’utilizzo dei fondi del Recovery Fund.
Sottolineata la gravità delle dichiarazioni del consigliere Tallini in merito alla mancata pubblicazione delle deliberazioni della Giunta regionale, chiede alla Commissione di vigilanza di verificarne la veridicità.
Riferita, a conferma delle dichiarazioni del consigliere Tallini, l’impossibilità di reperimento della deliberazione della Giunta regionale relativa alla riprogrammazione dei fondi comunitari, condivide la proposta di chiedere alla Commissione di vigilanza di effettuare le opportune verifiche.
Condivisa la necessità di affrontare le problematiche connesse all’emergenza sanitaria in atto in sinergia con la struttura commissariale, sottolinea l’urgenza di conoscere, in particolare, l’iter procedurale per la costruzione dei nuovi ospedali e le misure in atto per fronteggiare la carenza di organico.
Evidenziata l’opportunità di sostenere le istanze dei sindaci calabresi nei confronti del Governo nazionale, auspica la fine del commissariamento della sanità per ricondurre in capo alla Regione le competenze in materia sanitaria.
Invitata la Presidenza ad
indicare una data per discutere dell’emergenza sanitaria, evidenzia che i dati
forniti dal Governo e quelli forniti dalla Regione presentano delle difformità.
Dichiara chiuso il dibattito
e cede la parola al presidente Spirlì per relazionare sugli argomenti emersi
dal dibattito.
Al consigliere Irto ricorda che le problematiche odierne sono eredità e retaggio dei decenni precedenti e stigmatizza il contenuto delle sue domande poiché ritiene conosca le risposte.
Censura, quindi, il diverso atteggiamento tenuto da alcuni consiglieri in Aula, ritenendo, grazie alla sua esperienza di attore, che “un microfono acceso ed una telecamera puntata addosso”, quando se ne ha coscienza, possano essere nemici della verità.
Passando alla problematica sanitaria, dichiara che né la Giunta né lui hanno mai pensato di abbandonare i calabresi, anzi hanno sempre sostenuto la nomina di un Commissario di Governo, figura necessaria per la tutela della salute dei calabresi.
Spiega, quindi, che in virtù di questo, quando si è giunti alla nomina del commissario Longo, nonostante l’amarezza di una sconfitta per il protrarsi del commissariamento, si è deciso di collaborare col Commissario, schierati al suo fianco, per tutelare la salute dei calabresi, come servitori della Stato, assumendo di fronte all’opinione pubblica anche responsabilità che alla Regione non competerebbero. Prosegue spiegando che la Giunta ha lavorato con la Protezione civile, con l’esercito, con la Croce rossa, al solo scopo di dare aiuto e non, come succedeva in passato, per arricchirsi con la sanità.
Escludendo qualsiasi remora in proposito, dichiara di aver chiesto più volte l’aiuto dello Stato, ad esempio, per l’ospedale militare montato a Cosenza, adesso trasformato in centro vaccinale dopo 2 settimane con 1 solo ricoverato, per il nuovo centro vaccinale a Taurianova e per l’unità mobile di supporto alla vaccinazione nei paesi delle aree interne.
Rammenta, inoltre, il Protocollo d’intesa a supporto della campagna vaccinale firmato con i medici di medicina generale, i farmacisti e gli odontoiatri
Evidenziato, poi, che il “decreto Calabria bis” annulla qualsiasi possibilità d’intervento per la Regione, considera il momento attuale profondamente sbagliato per fare campagna elettorale, per contro ritiene necessario offrire ognuno il proprio contributo fattivo, visitando anche i diversi Hub della regione o cercando di aprire nuovi centri vaccinali.
Esorta, inoltre, a non far finta di ignorare le difficoltà esistenti, mentre a suo avviso si è ben coscienti che non è possibile aumentare in breve tempo i posti letto negli ospedali, in particolare dopo chiusure decennali. Afferma, quindi, che la Giunta regionale non può dare risposte circa gli ospedali chiusi e la carenza di personale ed invita a non dare lezioni o biasimare chi sta lavorando.
Dichiara, quindi, di aver trovato dentro di sé la motivazione per portare avanti la battaglia per affrontare tutte le difficoltà emerse, traendo insegnamento dal mondo dell’arte.
Riferendosi, poi, ai 175 milioni di fondi POR reperiti dalla Giunta regionale e destinati alla sanità, chiarisce che si tratta di fondi precedentemente destinati ad altre attività che tutti i direttori di Dipartimento della Giunta regionale si sono impegnati ad individuare senza creare criticità per altri settori. Chiede, quindi, retoricamente alle opposizioni quale sia stata la somma destinata alla sanità nel precedente quinquennio.
Giudica offensive per i componenti della sua Giunta, presenti in Consiglio regionale all’epoca della chiusura degli ospedali, le dichiarazioni e le domande retoriche del Presidente f.f..
(Vivace
vocio in Aula)
Richiama l’Aula all’ordine affinché il presidente Spirlì possa concludere il suo intervento.
Ritiene di aver offerto risposte precise a domande altrettanto precise e si dichiara, infine, disposto ad accettare proposte costruttive, nel pieno riconoscimento delle responsabilità di ognuno, così come assunte nel corso del tempo ed evidenzia lo spirito di libertà che da sempre caratterizza il suo operato, nel solo intento di salvaguardare la Calabria ed i calabresi.
Nel ricordare le molteplici criticità scaturite dall’emergenza Covid-19, nonché l’aumento delle difficoltà già esistenti in Calabria in tutti i settori, dalla cultura, all’economia, al turismo con gravi perdite ed innumerevoli criticità, anche strutturali, che hanno colpito gravemente le imprese del Mezzogiorno, portando ad un blocco mai visto nell’ultimo ventennio, illustra lo sforzo profuso nell’ambito del Recovery Fund con l’intento di giungere ad una vera svolta che possa incrementare tutte le attività, nonostante le incertezze del momento e le evidenti condizioni di difficoltà, ragionando soprattutto in termini di prospettiva e di ritorno alla normalità.
Riferisce, quindi, che nel luglio 2020, il Consiglio europeo ha approvato un Fondo di recupero per un importo pari a 750 miliardi di euro con il marchio Next Generation EU, allo scopo di sostenere gli Stati membri colpiti dalla pandemia, con l’obiettivo di rendere le economie e le società dei Paesi europei più sostenibili, resilienti e preparate alle sfide e alle opportunità della transizione ecologica e di quella digitale.
Riferisce che il contributo della Regione Calabria è rappresentato da un documento contenente 120 schede progettuali, già consegnate nell’ottobre del 2015 e successivamente implementate, scaturite da un confronto interno alle strutture regionali, tra i Dipartimenti e gli Assessori di riferimento mediante processi di mappatura.
Ricorda che la scadenza degli obiettivi del Piano è fissata al 31 agosto 2026, pena l’esclusione dall’erogazione dei contributi.
Illustra il Piano, articolato in 6 missioni che rappresentano le aree tematiche strutturali di intervento che, a loro volta, sono suddivise in insiemi di progetti omogenei e funzionali a realizzare gli obiettivi economico-sociali definiti nella strategia del Governo:
- Missione 1, con proposte per un importo pari a 612 milioni di euro, da destinare alla digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo;
- Missione 2, con proposte per un importo pari a 3 miliardi 740 milioni di euro, da destinare alla rivoluzione verde e transizione al digitale;
- Missione 3, con proposte per un importo pari a 2 miliardi 780 milioni di euro, da destinare alle infrastrutture per la mobilità;
- Missione 4, con proposte per un importo pari a 115 milioni di euro, da destinare all’istruzione, formazione, ricerca e cultura;
- Missione 5, con proposte per un importo pari a 468 milioni di euro, da destinare all’equità sociale, di genere e territoriale;
- Missione 6, con proposte per un importo pari a un miliardo e 750 milioni di euro, da destinare nel settore della sanità.
Riferisce che la ricognizione dell’intervento progettuale ad oggi acquisito è pari a 9 miliardi 465 milioni di euro e consente di potersi presentare ai tavoli di confronto con una importante base progettuale.
Auspica, quindi, una maggiore attenzione da parte del Governo per la conferma delle priorità strategiche della Regione in un clima di confronto e di collaborazione, in particolare, per quanto concerne la riduzione del gap infrastrutturale, l’alta velocità del tratto Salerno-Reggio Calabria, il Porto di Gioia Tauro e la Strada Statale 106.
Riferisce che successivamente si procederà ad una accurata selezione delle priorità di intervento e all’indicazione delle iniziative progettuali ritenute prioritarie e strategiche in vista dello sviluppo futuro
Auspica, pertanto, l’avvio di un confronto permanete di approfondimento con gli assessorati e con il Consiglio regionale che, ora più che mai, deve essere unito per lavorare in maniera costruttiva dando vita ad un confronto che porti, nei tempi giusti, ad addivenire con coscienza alle migliori soluzioni per una Regione particolarmente colpita e da sempre martoriata e soprattutto a tutela dei calabresi.
Esprime apprezzamento per la relazione
del Presidente della Giunta regionale ed auspica che ognuno ne colga il vero
senso in termini di impegno e soprattutto di confronto unanime.
Reputa ingiusto l’attacco al presidente
Spirlì, soprattutto se si considera tutto ciò che è stato fatto in passato,
anche in termini di gestione delle risorse.
Invita i colleghi dell’opposizione a
valutare il loro operato prima di attaccare quello degli altri, poiché molte
delle attuali criticità, a suo avviso, derivano da una gestione passata che
deve far riflettere, in particolare per quanto concerne la riorganizzazione
degli ospedali calabresi.
A tal proposito, richiama il dramma di
alcune zone in particolare nonché le diverse figure che, negli anni, si sono
alternate con esiti devastanti. Esprime rammarico per le criticità ad oggi
persistenti, ma invita a proseguire animati da un intento di collaborazione e
di confronto per tutelare la Calabria e i calabresi, in un clima concorde e
sereno che dia forza alle azioni profuse.
Senza
spirito polemico, evidenzia la necessità di rispettare tutte le forze politiche
e ringrazia il presidente Arruzzolo per aver deciso di inserire all’ordine del
giorno l’informativa sul Recovery fund.
Affermato
che non sono stati ascoltati gli attori principali e maggiormente interessati
in merito alle 120 schede sui progetti presentati, ritiene opportuno lavorare
tutti insieme per dare risposte ai calabresi.
È
necessario, a suo avviso, garantire autorevolezza alla politica calabrese,
pretendere quanto realmente spetta alla Calabria in termini di risorse,
considerato che alla luce dei parametri stabiliti dalla Comunità europea alla
Calabria spettava oltre il 60 per cento delle risorse e non il 34 per cento.
Ritiene
che la Calabria possa uscire dall’isolamento solo se otterrà i finanziamenti
legati alla mobilità e quindi al Porto di Gioia Tauro, all’alta velocità e
all’ammodernamento della Strada Statale 106.
Sottolinea,
infine, che è necessario un salto di qualità nei progetti da realizzare “poche
opere ma di qualità” nel rispetto dei diritti dei calabresi.
Invita il consigliere
Bevacqua ad avviarsi alla conclusione dell’intervento.
A
suo avviso, è opportuno utilizzare al meglio questi mesi, affrontando e discutendo
insieme per il futuro della Calabria e per dare risposte ai cittadini.
Sottolinea che nella
relazione si è specificato che i punti fondamentali sono tre: il Porto di Gioia
Tauro con tutta l’attività che si muove intorno ad esso; l’alta velocità e gli
interventi sulla Strada Statale 106. Puntualizza che tutti gli altri progetti
seguono questi tre capisaldi.
Concorda
con il consigliere Bevacqua che la Calabria dovrebbe ricevere più risorse
economiche alla luce dei parametri del Pil e della disoccupazione, pertanto
suggerisce ed invita ad unire le forze politiche in Parlamento affinché venga
cambiata la norma che stabilisce i parametri per l’attribuzione delle risorse.
Annuncia
di voler presentare un ordine del giorno chiedendo l’impegno ad istituire una
cabina di regia affinché venga attivata un’interlocuzione costante con il
Governo.
Sospende
brevemente i lavori perché l’Ufficio di Presidenza si riunisca e deliberi sulla
proposta di partecipazione del commissario Longo alla seduta di Consiglio
regionale sulla sanità.
La seduta sospesa alle 17,58 riprende alle 18,17
Evidenziata l’importanza dei piani in discussione, ritiene che le risorse rinvenienti dai piani debbano servire a rivoluzionare la Calabria e risollevarne le sorti, data la sofferenza economica e sociale atavica che l’ha sempre penalizzata. Puntualizzato che tutti gli interventi dovranno essere in Iinea con le condizioni indicate dalla Comunità Europea, ribadisce che le risorse dovranno essere utilizzate per risollevare le sorti del territorio calabrese con un programma capace di rimettere in moto la Calabria, soprattutto nei settori trainanti della sua economia, l’agricoltura, il turismo e la cultura.
Reputa indispensabile puntare su infrastrutture moderne, su una altrettanto moderna mobilità sostenibile dal punto di vista ambientale, sull’alta velocità ferroviaria. Sottolinea come sia importante fare fronte comune sulle cose importanti, esprimendo nei confronti di un Governo di unità nazionale grande compattezza, in particolare su alcuni punti come la Statale 106, il porto di Gioia Tauro, il porto di Crotone e di Corigliano in modo da svilupparne i traffici, collegandoli alle vie di comunicazione europee e valorizzandone il ruolo centrale sia nel trasporto sia nel turismo. Reputa importante puntare anche sulla ricerca, sull'innovazione, sulle piattaforme tecnologiche, sul risparmio e l'efficienza energetica, sulle energie rinnovabili, sulla gestione dei rifiuti, sulla lotta al dissesto idrogeologico, sull'edilizia scolastica ed antisismica, sulla riforma della Pubblica Amministrazione, rafforzando la compagine del personale sanitario, la medicina territoriale e la telemedicina che permette l’assistenza a domicilio. Evidenziato come si è solo all'inizio del processo del Recovery, sottolinea come sia necessario un piano programmatico che rilanci la Calabria e che sia capace di convincere il Governo centrale e la Comunità Europea. Sottolineato come non è più accettabile che in 25 anni la produzione in tutta l’Europa sia aumentata e che in Calabria sia rimasta sostanzialmente ferma, auspica che l'Esecutivo calabrese abbia la capacità di dotare la Calabria di un programma di riforma e di investimenti dettagliato e coerente.
Evidenziato come la sanità e l'emergenza sanitaria abbiano un valore prioritario, sottolinea che sarebbe un grande errore prendere sotto gamba l’opportunità, a suo dire storica, fornita dal Recovery, capace di consentire di superare il divario territoriale tra nord e sud, attraverso l'erogazione di contributi legati a progetti sostenibili e finanziabili. Sottolineato come il dibattito sul Recovery plan sia arrivato in Aula tardivamente, considerato che il 30 di aprile scade il termine entro cui il Governo deve portare in Europa il piano, ricorda le reiterate richieste in tal senso della minoranza. Reputa, quindi, indispensabile che la Giunta tenga alta l’attenzione affinché la Calabria non venga discriminata nella erogazione delle somme. Evidenzia, dunque, che il Recovery avrà un senso se alla fine del percorso i 200 miliardi di euro saranno erogati e se sarà eliminato il divario territoriale nord-sud. Puntualizza che la Regione deve svolgere un ruolo da protagonista, deve essere attrezzata a presentare progetti affidabili e soprattutto deve avere una burocrazia organizzata con dei dirigenti che si assumono la responsabilità degli obiettivi raggiunti. Riferito che 500 sindaci del Mezzogiorno hanno scritto al presidente Draghi e all'Europa per chiedere l’erogazione dei fondi nella misura del 70 per cento, sottolinea come serva uno scatto d’orgoglio e pretendere che il Mezzogiorno abbia la percentuale che gli spetta. Indi propone che il Consiglio adotti un atto, un documento, una deliberazione con cui chiede al Presidente del Consiglio dei Ministri, Draghi, e all'Europa l'erogazione del 70% dei fondi. Comunica all’Aula che non parteciperà alla trattazione degli altri punti all’ordine del giorno perché ritiene che il Consiglio operi in regime di prorogatio e possa adottare, conseguentemente, solo atti indifferibili ed urgenti.
Censura, poi, la scelta dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale di pubblicare due avvisi interni per la selezione dei vertici amministrativi, con emolumenti previsti, a suo avviso, eccessivi. Chiede, quindi, al presidente Spirlì di intervenire e mettere ordine nelle procedure in corso.
Comunica, poi, che il Sant'Anna Hospital di Catanzaro sta riscontrando ostilità da parte dei commissari straordinari della ASP, poiché, benché la struttura abbia ottenuto l'accreditamento da parte del commissario ad acta per la sanità, l'ASP ha negato la contrattualizzazione di trecento lavoratori del Sant’Anna Hospital con le evidenti ripercussioni sulla sanità e sui cittadini. Chiede in proposito di convocare immediatamente l'ASP, i rappresentanti del Sant'Anna e il commissario ad acta per comprendere le motivazioni di tali ostilità.
Precisa che i provvedimenti inseriti all’ordine del giorno riguardano impegni assunti nei confronti del Governo nazionale, nel contesto di una interlocuzione improntata al principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni.
Riferisce che all’ordine del giorno è inserita una proposta di legge riguardante l’istituzione di un Consorzio che comporta, ovviamente, oneri a carico del bilancio regionale.
Puntualizza che anche il citato intervento normativo si rende necessario al fine dare seguito a un impegno assunto nei confronti del Governo.
Chiede l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di provvedimento amministrativo numero 104/11^ relativa all’invito al commissario ad acta a partecipare alla seduta del Consiglio regionale dedicata alla sanità calabrese.
Pone ai voti l’inserimento che è approvato.
Pone ai voti la proposta di provvedimento amministrativo che è approvata.
(Il Consiglio approva)
Registrata la rabbia e la disperazione che la pandemia ha causato in tutto il mondo, ancora più drammatica in una realtà come quella calabrese, reputa improcrastinabile l’adozione di misure straordinarie per fronteggiare una crisi epocale come quella in atto.
Ritenuto necessario definire una strategia volta a costruire una solida prospettiva di rinascita della Calabria, da affrontare con le ingenti risorse finanziarie a disposizione, ricorda le ataviche condizioni di arretratezza in cui è stato relegato il Sud, reso sussidiario e funzionale allo sviluppo delle aree del Nord Italia, con tutte le inevitabili conseguenze.
Sottolineato l’ingente stanziamento riconosciuto all’Italia pari a 209 miliardi di euro, reputa che il Piano nazionale di rinascita e resilienza sia stato costruito lontano dalla Calabria e manifesta dubbi sull’efficacia delle azioni previste per eliminare il divario esistente tra Nord e Sud.
Ricordate le legittime istanze dei sindaci calabresi da sostenere con forza, reputa inopportuno ripristinare dal passato un elenco di opere incompiute e, inoltre, trincerarsi nelle rispettive posizioni di maggioranza ed opposizione.
Invita a riflettere sul fatto che le scelte prese oggi condizioneranno per lungo tempo il futuro della Calabria.
Apprezzata la tempestività di adozione del provvedimento per l’invito del commissario ad acta alla prossima seduta del Consiglio regionale, con riferimento all’informativa del Presidente f.f., reputa che l’alta velocità costituisca un’importante prospettiva per lo sviluppo del territorio calabrese e sottolinea le problematiche connesse alle difficoltà di collegamento della Calabria con il resto del Paese.
Ritenuta prioritaria la messa in sicurezza del territorio calabrese soprattutto dal punto di vista sanitario, auspica l’istituzione di un Tavolo di concertazione tra maggioranza ed opposizione per mettere a punto le misure necessarie.
Registrata, in particolare, l’assenza nel Piano di misure di valorizzazione del turismo religioso e di tutela del mare, con riferimento al tema della mobilità sostenibile all’interno delle aree protette e al rinnovo del parco macchine dei Comuni, ricorda la presentazione, nell’ottobre 2020, di una mozione relativa al rimborso delle accise sul carburante ed al rinnovo parco auto degli enti pubblici locali, rimasta, purtroppo, senza esito.
Ritenuto necessario non dividersi su temi di fondamentale importanza per il territorio calabrese, ritiene insussistenti le ragioni di indifferibilità e urgenza dei successivi provvedimenti inseriti all’ordine del giorno.
Sottolineato il ritardo con il quale ci si occupa della tematica in esame, ritiene prioritario procedere al “rafforzamento” amministrativo dei Comuni, ritenendolo un aspetto non ulteriormente procrastinabile.
Riferisce la presentazione, unitamente anche a consiglieri di maggioranza, di una mozione nella quale si impegna la Giunta regionale, il Presidente f.f e l’assessore Catalfamo ad interloquire con il Governo per inserire nel Piano sia l’alta velocità a 300 chilometri orari, come accade nel resto d’Italia, sia il sistema autostradale jonico - tirrenico sia il Porto di Gioia Tauro.
Evidenzia, altresì, la mancata operatività dell’ordinanza del Presidente f.f. relativa all’attivazione dei posti letto di terapia semintensiva ed intensiva.
Riferito l’aumento del numero dei posti di terapia intensiva, invita il consigliere Aieta a fare sopralluoghi negli Ospedali.
Presidenza
del segretario questore Filippo Mancuso
Precisato, in particolare, che i posti istituiti nell’Ospedale di Paola non sono operativi per carenza di personale, avrebbe auspicato di ascoltare nell’intervento del Presidente f.f. notizie relative al Piano di vaccinazione.
Ritenuto necessario stabilire una linea comune, chiede la trattazione della mozione presentata.
Presidenza
del Presidente Giovanni Arruzzolo
Premesso che la tematica dell’alta velocità ha la condivisione assoluta di tutti, chiarisce che l’attuale studio non garantisce la fattibilità per la Calabria. Riferisce che dall’ultimo studio ricevuto risulta che l’alta velocità si fermerebbe a Tarsia, ipotesi che giudica inaccettabile e per la quale comunica di aver provveduto a scrivere al Ministro chiedendo di essere ascoltati prima che il dibattito diventi pubblico.
Parlando di sistemi di mobilità, informa che il Piano non consente di proporre grandi opere e che le opere infrastrutturali non sono privilegiate e di conseguenza, se i lavori non sono in uno stadio avanzato, non è possibile procedere.
Riconosciuta, però, la necessità di un recupero del sistema di trasporto calabrese, inadeguato alla popolazione, informa che si è pensato di inserire dei progetti pronti e delle proposte integrative con delle macrovoci, ad esempio: la rete ferroviaria secondaria, il dissesto idrogeologico, l’antisismica per le scuole, le ciclovie, i progetti di digitalizzazione dei trasporti, la mobilità sostenibile, che, se accolte, porteranno ad un’interlocuzione serrata con il Ministero.
In merito alle reti secondarie che presentano un elevato deficit infrastrutturale, informa che non è possibile inserirle nel Piano nazionale, ma saranno oggetto di un contratto di programma con ANAS.
Rammaricato per il ritardo con cui si è provveduto alla discussione sulla tematica che, a suo avviso, sottrae alla regione un’occasione di rilancio e sviluppo, fa notare che il termine per presentare osservazioni è ormai scaduto e che, ad oggi, non vi sono linee guida su cui discutere; paventa quindi il rischio di presentare proposte raffazzonate senza alcuna visione d’insieme.
Sottolineando la necessità di ammodernamento, chiede, a nome del suo gruppo, come si possa pensare di affrontare una rivoluzione verde, una rivoluzione digitale, una rivoluzione di equità sociale, una svolta ecologica nella mobilità, una rivoluzione sanitaria, senza un progetto.
Esorta, infine, a fare uno sforzo di sintesi per dotare la regione di un Piano serio nell’interesse dei calabresi.
Pur comprendendo la necessità dei consiglieri di predisporre anticipatamente il proprio intervento, esorta, però, a seguire lo svolgimento dei lavori per evitare che siano poste domande a cui è già stata data risposta.
Rivolgendosi al presidente Spirlì, lo esorta a rispettare il ruolo e la dignità dei consiglieri regionali.
Stigmatizza le dichiarazioni dei consiglieri che lo costringono a ripetere cose già dette o gli attribuiscono dichiarazioni difformi da quelle rese.
Alla luce del cronoprogramma governativo, rileva il ritardo con cui è affrontato il dibattito odierno per consentire di pianificare risorse straordinarie e risorse ordinarie in un’unica visione d’insieme. Ritiene, difatti, che questo sarebbe un errore al fine di uno sviluppo sostenibile e duraturo.
Suggerisce di fare richiesta al Presidente del Consiglio dei Ministri per ripristinare i poteri ordinari del Consiglio regionale, uscendo dall’attuale posizione di attesa.
Informato, quindi, che l’Agenzia di coesione territoriale ha pubblicato un rapporto in cui dice che i fondi sono stati spesi male per difficoltà organizzative in capo alle Amministrazioni, evidenzia che il livello delle competenze regionali non è pronto alla gestione dei Fondi e che si rendono necessari concorsi per reclutare competenze adeguate.
Evidenzia, inoltre, che serve pianificare e rivisitare alcune norme per adeguarsi ai tempi richiesti dal Piano nazionale.
Suggerisce, infine, di scegliere alcune risorse su cui concentrarsi come: la sicurezza in termini di difesa del suolo e del mare; il reclutamento di competenze; il ripristino dei poteri ordinari al Consiglio regionale; il confronto con il contesto socio economico regionale; il ciclo integrato delle acque; il commissariamento della depurazione.
Chiede, quindi, che non ci si fermi ad un elenco d’iniziative, ma si faccia sistema per spendere i fondi destinati alla Regione nei tempi giusti.
Evidenzia l’importanza del Piano, a suo giudizio occasione
irripetibile, soprattutto alla luce della pandemia e degli inevitabili
cambiamenti che essa ha causato. Difatti, sottolinea come la pandemia abbia
proiettato la società intera in una dimensione completamente nuova, priva di
soluzioni immediate, ma che necessita di un forte impegno per affrontare le
sfide da mettere unitamente in campo, al fine di utilizzare al meglio i Fondi
europei, all’insegna della modernità.
Esprime alcune perplessità in merito al finanziamento dell’alta
velocità.
Fornisce alcune precisazioni rispetto
ai Fondi da poter utilizzare per l’alta velocità, secondo le caratteristiche dello
studio di fattibilità, ancora non ultimato.
A tal proposito, chiede notizie in
merito allo studio di fattibilità e ad eventuali ipotesi di studio,
sottolineando l’importanza di fornire punti fermi nel merito.
Precisa che, al momento è stato
trasmesso lo studio su cui è stato chiesto un ulteriore confronto.
Chiede di conoscere i contenuti dello
studio di fattibilità al fine di comprendere i motivi ostativi alla sua
conclusione.
Riferisce che gran parte dei contenuti
tecnici non sono stati condivisi; in particolare, le Priorità 1 e 2.
Ritiene che questo sia un aspetto
fondamentale per la Calabria e, pertanto, chiede che vi sia un confronto nel
merito, anche in separata sede.
Recepite le richieste del consigliere
Guccione, si impegna ad avviare una prossima interlocuzione.
Evidenziate le molteplici difficoltà
che attanagliano il Mezzogiorno, chiede al Presidente della Giunta regionale di
avviare una interlocuzione, facendo fronte comune con il Consiglio regionale e
con gli amministratori in generale, al fine di sventare il pericolo che il
Recovery Plan – che a suo giudizio rappresenta un’occasione unica – possa
rivelarsi una truffa per la Calabria, con conseguenti ripercussioni che
andranno a danneggiare una terra già fin troppo penalizzata.
Auspica, quindi, che si realizzino
iniziative comuni per una migliore suddivisione delle risorse.
Concordando con il concetto di condivisione espresso dal consigliere
Guccione, al fine di addivenire ad un risultato concreto ed unanime, riferisce
che è già in atto un confronto con altri amministratori, indipendentemente dal
colore politico, comprese altre Regioni d’Italia, come la Puglia e la Sicilia,
che non hanno mai negato supporto e sostegno.
Sottolinea la sinergia con cui si sta lavorando nell’ambito dei Fondi Fesr per la ripartizione delle risorse.
A tal proposito, evidenzia lo spirito di difesa e il senso del dovere
nei confronti dei cittadini.
Riferisce, poi, che nell’ambito della
riprogrammazione dei Fondi comunitari, 175 milioni di euro andranno alla sanità
che, per garanzia e trasparenza, saranno amministrati da gruppi di lavoro sia
del Dipartimento programmazione sia del Dipartimento tutela salute, assieme
alla Presidenza, nell’intento di analizzare al meglio le necessità provenienti
dal territorio e per evitare che vi siano particolarità o favoritismi, per una
migliore distribuzione.
Riferisce, infine, che le altre
proposte di riprogrammazione arriveranno direttamente ai gruppi, al fine di
creare un clima di confronto e di collaborazione, senza chiusure e con la piena
disponibilità.
Ritiene che ora più che mai l’Aula sia
chiamata a difendere la Calabria, soprattutto per quanto concerne i Fondi
comunitari.
Esprime apprezzamento per la relazione del
Presidente della Giunta regionale e ritiene che da questo momento di difficoltà
potranno emergere le forze migliori che, seppur provate, faranno di tutto per
risollevarsi e per creare le condizioni per il superamento delle criticità che
la pandemia ha portato e che si sono aggiunte a quelle già esistenti.
Reputa che la discussione del Recovery
Fund rappresenti un’ottima base di partenza che consentirà di ripartire e,
probabilmente, di recuperare il tempo perso; un Piano che, a suo dire, si prospetta
“straordinario” in termini di risorse e, soprattutto, in termini di
semplificazione, giustizia e impresa.
Ritiene che la Calabria abbia delle
priorità che non si possono rinviare, come la sanità che va affrontata di
petto, mettendo mano alle strutture fatiscenti e alla carenza di personale, in
un clima di interlocuzione con il Governo, che a suo avviso deve porre fine una
volta per tutte ad una fase commissariale che in tutti questi anni ritiene
abbia prodotto solo ingenti danni.
Reputa di fondamentale importanza che
vi sia la visione unitaria di una Calabria migliore che sfrutti al meglio il
Recovery Fund per opere come l’alta velocità, il completamento della Statale
106 ionica, la riorganizzazione degli uffici di Polizia, le opere idriche, le infrastrutture
portuali e le metropolitane di superficie.
Esprime perplessità per la questione
del Ponte sullo Stretto, a suo dire, poco dibattuta, nonostante sia al centro
della discussione a livello sia nazionale sia europeo.
Evidenziata l’importanza della progettualità
per la concessione delle risorse Fondi, ritiene che il Consiglio regionale
debba mostrarsi soprattutto propositivo in una visione generale che
rappresenterà un punto di forza nel confronto con il Governo nazionale per
quanto concerne tutte le opere in cantiere, ma anche altre, importanti per
evitare lo spopolamento e, ad oggi, trascurate.
Ritiene
che il Consiglio regionale in merito alla discussione sul Recovery Fund sia in
ritardo, poiché mancano pochi giorni alla presentazione del PNRR.
Sottolineata
l’esistenza della Commissione consiliare sulle politiche comunitarie, sede
idonea per poter affrontare la tematica e quindi venire a conoscenza del
contenuto delle schede presentate, evidenzia che le risorse dovrebbero servire
per investimenti per gli anni futuri superando il gap storico. È importante, a
suo avviso, discutere di tutti i finanziamenti europei nel suo insieme,
rimodulandoli se necessario.
Sottolineata
la necessità di incardinare nelle Commissioni competenti la discussione sulla
semplificazione e sulle politiche di coerenza, ritiene opportuno istituire una
cabina di regia tecnico-politica poiché ritiene ci saranno opere che dovranno
essere ridiscusse in una visione più globale.
Sottolineato
come il Covid-19 abbia generato il fallimento di tante imprese ed artigiani,
anche in Calabria, evidenzia la necessità di far uscire dall’isolamento quelle
zone più lontane dai circuiti europei, riconoscendo che il territorio non è
tutto nella stessa posizione. Alla luce di questo è necessario, a suo avviso,
rivedere il Piano dei trasporti, approvato nel 2016, poiché nulla dice in
merito ad alcuni territori della Calabria.
Giudicata di vitale importanza
la tematica, condivide il concetto espresso da alcuni colleghi sull’istituzione
di una cabina di regia. Evidenziata la necessità di porre l’attenzione sia
sugli investimenti nell’edilizia sanitaria sia sul porre fine all’emigrazione
sanitaria, auspica che venga istituito l’organismo di garanzia per dare un
futuro migliore al territorio calabrese.
Pur condividendo il riferimento di alcuni consiglieri al Piano Marshall, ricorda che quel Piano arrivò a ristorare un Sud Italia devastato non solo dalla guerra ma anche e soprattutto da un diffuso analfabetismo e da una arretratezza culturale che non aveva mai fatto spazio alla contemporaneità. Ricordato come ancora nell’immediato dopo Guerra le popolazioni del sud Italia vivessero uno stato di disagio dovuto al sottosviluppo culturale e scolastico che li rendeva incapaci di rapportarsi non solo tra di loro ma anche soprattutto con il Governo, con lo Stato, evidenzia come il Piano Marshall contribuì alla diffusione dell’istruzione e, quindi, alla possibilità di trasformare sogni nebulosi in progetti di vita e di miglioramento sociale. Puntualizza, quindi, che oggi come allora il Piano in esame potrebbe rappresentare un punto di ripartenza e resilienza, capace di promuovere progetti di nuova e contemporanea alfabetizzazione, quella digitale, consentendo da una parte lo snellimento delle pratiche e dall’altra una Calabria agile e moderna quanto il resto del continente.
Accolta favorevolmente l’idea dell’istituzione di una cabina di regia condivisa per la realizzazione comune del documento, evidenzia come la cosa importante sia quella di stabilire le priorità, le linee di intervento, gli obiettivi a cui giungere, attraverso un’attività agile e che consenta azioni concrete in tempi celeri.
Evidenziata la necessità di diversificare gli interventi in funzione dei territori e delle loro esigenze, ritiene che le diverse appartenenze politiche ed ideologiche non debbano essere ragione di contrasti; indi dichiara di rimanere a disposizione dei consiglieri per condividere la realizzazione di un documento, un contenitore di progetti a disposizione di tutti.
Ricorda al Presidente di aver presentato una mozione di cui ha chiesto l’inserimento ad avvio di seduta.
Riferisce come la mozione a firma del consigliere Aieta può essere integrata con quella del presidente Spirlì, considerato che ne ricalca alcuni contenuti, e con le altre proposte sul tema, al fine di approvare un unico documento all’unanimità. Chiede ai capigruppo di trovare una sintesi al fine di approvare un’unica mozione all'unanimità.
Propone, al pari del consigliere Guccione, di stilare, tutti insieme, un documento che ponga l'attenzione sul problema dei fondi da destinare al Sud anche per arrestare le iniziative volte a depredarlo di fondi di sua spettanza. Puntualizza che l’ordine del giorno da lui proposto riguarda l'impegno nei confronti della Giunta di istituire una cabina di regia che sia composta anche da una rappresentanza di tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione e dai sindaci al fine di interloquire con la cabina di regia nazionale.
Reputa importante stilare un documento unico in cui si faccia sintesi sui progetti da portare avanti e che interloquire con la cabina di regia nazionale significherebbe sfiduciare il Presidente della Giunta.
Puntualizza di aver chiesto di istituire un organismo in maniera tale che quando ci sarà da discutere delle schede progettuali ci possa essere un’interlocuzione.
Reputati compatibili i due ordini del giorno propone di unificarli, redigendo un’unica mozione.
Legge la proposta di mozione, sintesi delle due mozioni, e che andrebbe integrata con la proposta del consigliere Guccione.
Formalizza la sua proposta puntualizzando che la stessa impegna il presidente Spirlì ad interloquire con i governatori del Mezzogiorno affinché siano rispettate le percentuali dei finanziamenti destinati, nel rispetto dei parametri che impone l'Europa.
Chiede al consigliere Pietropaolo di formalizzare la propria proposta.
Chiede che l’Aula si dia un metodo per rendere più semplice seguire i lavori.
Riferisce al consigliere Graziano che le mozioni di cui si sta discutendo sono legate alla discussione del primo punto all’ordine del giorno.
Chiede ai capigruppo di avvicinarsi al banco del Presidente.
(I Capigruppo si recano al banco del Presidente)
Chiede l’inserimento all’ordine dei lavori dell’ordine del giorno protocollo numero 6805.
Pone ai voti l’inserimento dell’ordine del giorno che è approvato.
Illustra la
proposta in discussione relativa alla disciplina
delle modalità e delle procedure di assegnazione delle concessioni di grandi
derivazioni idroelettriche della Regione Calabria e determinazione del canone
in attuazione dell'articolo 12 del decreto legislativo 16 marzo 1999, numero
79.
Precisato che la proposta si compone di 29 articoli,
riferisce che essa interessa 16 concessioni ed apporta introiti alle casse
regionali per complessivi 6 milioni di euro.
Riferito che il provvedimento è stato sottoposto al
vaglio della IV e della VI Commissione consiliare, comunica la presentazione di
alcuni emendamenti, elaborati in esito ai lavori delle Commissioni consiliari e
con il supporto degli Uffici regionali.
Dà, quindi, lettura degli emendamenti.
Posti ai voti gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7 e 8 che sono approvati, passa all’emendamento introduttivo dell’articolo 8 bis, a firma dei consiglieri Molinaro, Giannetta, Crinò e Vito Pitaro che, posto ai voti, è approvato. Indi, posto in votazione l’articolo 9 che è approvato, passa all’emendamento all’articolo 10, a firma dei consiglieri Molinaro, Giannetta, Crinò e Vito Pitaro, che, posto in votazione, è approvato.
Posti ai voti l’articolo 10, che è approvato come emendato, e gli articoli 11,12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20 e 21 che sono emendati, passa all’emendamento all’articolo 22, a firma dei consiglieri Molinaro, Giannetta, Crinò, che, posto ai voti, è approvato.
Posti in votazione l’articolo 22, che è approvato come emendato, e gli articoli 23 e 24 che sono approvati, passa all’emendamento all’articolo 25, a firma del consigliere De Caprio, che è approvato. Posto ai voti l’articolo 25 che è approvato come emendato, passa all’emendamento all’articolo 26, a firma del consigliere De Caprio, che, posto ai voti, è approvato.
Posti ai voti l’articolo 26, che è approvato come emendato, e gli articoli 27 e 28 che sono approvati, pone ai voti la proposta di legge nel suo complesso che è approvata come emendata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta in discussione, approvata dalla II Commissione consiliare e finalizzata a modificare la legge regionale numero 21 del 2020, istitutiva del Consorzio Costa degli Dei.
Sottolineato che l’intervento normativo si rende necessario al fine dare seguito all’impegno assunto nei confronti del Governo nel contesto di una interlocuzione improntata al principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni, evidenzia che la finalità è quella di adeguare il contenuto delle lettere c) ed e) del comma 1 dell’articolo 5 alle disposizioni del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo numero 42 del 2004.
Riferisce, infine, che la proposta riveste carattere ordinamentale e, pertanto, non comporta oneri a carico del bilancio regionale.
Posti ai voti gli articoli 1, 2, e 3 che sono approvati, pone in votazione la proposta di legge nel suo complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta finalizzata a modificare gli articoli 2 e 4 della legge regionale numero 25 del 2020, per dar seguito all’impegno assunto nell’ambito di una interlocuzione tra Stato e Regioni.
Precisa che la proposta si compone di 4 articoli dei quali dà lettura.
Posti ai voti gli articoli 1, 2, 3 e 4 che sono approvati, pone ai voti la proposta di legge nel suo complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta volta a modificare la legge regionale numero 22 del 2020 al fine di uniformarla alla normativa nazionale in materia, in particolare al Codice del Terzo settore, e, pertanto, scongiurare un’impugnativa governativa.
Precisa, quindi, che la legge si compone di 7 articoli.
Posto ai voti l’articolo 1 che è approvato, passa all’emendamento all’articolo 2, protocollo numero 6693, a firma del consigliere Mancuso.
Ritira l’emendamento.
Posti ai voti gli articoli 2, 3, 4, 5, 6 e 7 che sono approvati, pone in votazione la proposta di legge suo complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta relativa alla modifica della legge regionale numero 66 del 2012, istitutiva dell'Azienda regionale per lo sviluppo dell'agricoltura (ARSAC).
Precisato che l’articolo 5, in particolare, ha previsto l'istituzione di un Comitato Tecnico di Indirizzo (CTI), nominato con deliberazione della Giunta regionale, che, di fatto, non si è mai insediato e, pertanto, non ha svolto funzioni di competenza, sottolinea che con la presente proposta di legge se ne propone l'eliminazione. Ciò al fine di consentire all’Azienda di qualificarsi come amministrazione aggiudicatrice, considerato che l’ANAC ha preannunciato il rigetto della domanda per carenza del requisito fondamentale dell’in house providing, attesa la presenza nel Comitato di soggetti privati.
Sottolineato, poi, che la proposta si compone di 3 articoli di cui dà lettura, riferisce che la stessa ha carattere ordinamentale e, pertanto, non comporta oneri a carico del bilancio regionale.
Evidenzia, infine, che tale disposizione è analoga a quanto già fatto con riferimento alla legge regionale numero 25 del 2013, istitutiva dell’Azienda forestale regionale “Calabria Verde”.
Posti ai voti gli articoli 1, 2 e 3 che sono approvati, pone ai voti la proposta di legge nel suo complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(Il
Consiglio approva)
Illustra la proposta finalizzata a stabilire termini perentori per la procedura di liquidazione di AFOR e Calabria Etica.
Riferito che la
proposta si compone di 4 articoli di cui dà lettura, comunica che è stato
presentato un emendamento, a firma sua e del consigliere Vito Pitaro, volto alla
riformulazione dell’articolo 3.
Posti ai voti gli articoli 1
e 2 che sono approvati, pone in votazione l’emendamento all’articolo 3, che è
approvato con il parere favorevole della Giunta. Indi, posto in votazione l’articolo
3 che è approvato come emendato, pone ai voti l’articolo 4 che è approvato così
come la proposta di legge nel suo complesso che è approvata come emendata con
autorizzazione al coordinamento formale.
(Il Consiglio approva)
Chiede l’inserimento all’ordine del giorno della proposta di legge numero 87/11^ e della mozione numero 67/11^ relativa all’introduzione del voto per corrispondenza.
Pone ai voti l’inserimento dei provvedimenti richiesti dal consigliere Paris che è approvato.
Pone ai voti l’ordine del giorno presentato dal consigliere Pietropaolo che è approvato.
(Il Consiglio approva)
Illustra la proposta finalizzata a prorogare al 30 giugno 2021 i termini per consentire alle Associazioni sportive dilettantistiche di presentare le istanze per la concessione dei contributi.
Posti ai voti gli articoli 1, 2 e 3 che sono approvati, pone ai voti la proposta di legge nel suo complesso che è approvata.
(Il
Consiglio approva)
Pone ai voti la mozione che è approvata.
(Il
Consiglio approva)
Esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.
La seduta termina alle 21.50
Il Funzionario PO
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo