CONSIGLIO REGIONALE DELLA CALABRIA
Seduta n. 27 del 22/05/2023 - Diretta testuale e streaming

Consiglio regionale del 22/05/2023


DIRETTA DALL'AULA - 27^ SEDUTA

di lunedì 22 maggio 2023

Presidenza del Presidente Filippo MANCUSO

 

Il Presidente dà avvio ai lavori con la lettura e l'approvazione del verbale della seduta precedente.

Interviene il Presidente del Consiglio regionale, Filippo MANCUSO (preliminarmente, manifesta vicinanza alle regioni Emilia Romagna e Marche per il grave momento che attraversano a causa dell'alluvione. E' il momento di mettere in atto politiche di contrasto a salvaguardia del territorio, dichiara. Ricorda le vittime dell'alluvione in Emilia Romagna e l'avv. Pellicanò, deceduto a causa degli effetti del maltempo che ha interessato la Calabria nella giornata di sabato. Chiede all'Aula di osservare un minuto di silenzio in memoria delle vittime).

I presenti, levatisi in piede, osservano un minuto di silenzio.

Comunicazioni all'Aula.

Sull'ordine dei lavori, interviene il consigliere GIANNETTA Domenico (Forza Italia) (chiede l'inserimento all'ordine del giorno della Mozione n. 56, recante "Misure di contrasto al diffondersi della peste suina africana (PSA) che ha colpito i cinghiali").

Il Presidente pone ai voti l'inserimento della Mozione. Il Consiglio approva.

Il Presidente inserisce il primo punto all'ordine del giorno:

Stato di attuazione della programmazione europea 2014 - 2020. Dibattito

Interviene l'Assessore con competenze di indirizzo in materia di Programmazione Unitaria, ambiente e tutela del territorio, programmazione, pianificazione e gestione del ciclo integrato dei rifiuti e delle risorse idriche, Marcello Minenna (relaziona sullo stato di attuazione del programma 2014/2020).

Interviene il consigliere ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico) (ritiene sia opportuno immaginare il bicchiere mezzo pieno. Serve però interrogarsi non tanto sulla quantità della spesa, ma sugli effetti della stessa. Gli indicatori dicono che la Calabria non è cresciuta, il tasso di disoccupazione aumenta e l'emigrazione diventa preponderante (40% quella giovanile), dichiara, ed il dibattito dovrebbe concentrarsi non sul quanto, ma sul come vengono spese le risorse. La regione Puglia riesce a spendere il 90% delle risorse incidendo anche sul tenore di vita. La sfida è riuscire a costruire un futuro ed una prospettiva di vita e di lavoro).

Interviene il consigliere TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle) (rammenta che subito dopo la proclamazione il presidente Occhiuto si era augurato di dare una narrazione diversa della Calabria, una Calabria che l'Italia non si aspetta. In realtà, dichiara, molto di più ci si sarebbe aspettati dalla gestione dei fondi, per sei mesi sotto la gestione diretta del presidente Occhiuto. La Calabria annovera il 50% della spesa, inferiore a qualunque altra regione. Non si può gioire del fatto che il governo regionale fallisca, perchè il fallimento interessa tutti, saranno 777 i milioni persi se non verranno spesi entro il 2023. Bisogna individuare i problemi alla base della mancata pubblicazione dei bandi. Da tifoso della Calabria si augura, dichiara, almeno di non essere ultimi in graduatoria).

Interviene la consigliera BRUNI Amalia (Partito Democratico) (ringrazia l'assessore Minnenna per la relazione. Necessario comprendere che la spesa dei fondi europei è sinonimo di sviluppo. Risaputo che le politiche economiche sbagliate, in presenza di consistenti risorse e della concorrenza spietata, avrebbero potuto giocare, in termini economici, un brutto tiro e l'accentuarsi delle disparità. Così è stato per la Calabria che ha visto il peggioramento di tutti i parametri relativi allo sviluppo. In questi anni non c'è stata una inversione di tendenza, dichiara, indietro nel FSE. La Calabria ha speso solo il 58% . Tutte le regioni sono state più virtuose, comprendere il perchè di questo ritardo come anche certificato dalla Corte dei Conti è dirimente. Il 2023 doveva essere l'anno della riscossa, ma sembra, piuttosto, l'anno dei castelli di sabbia: alcune opere mai partite, alcune solo iniziate. Il progetto per l'aeroporto di Lamezia non è rientrato nella programmazione. La spesa del PNRR non potrà andare in porto a causa della carenza delle infrastrutture (manca la ferrovia su cui far camminare il treno). Necessario mettere a frutto i finanziamenti e fare in modo che ci siano ricadute positive, conclude).

Interviene il consigliere MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico) (ascoltata la relazione dell'assessore, che definisce laconica, ritiene che sulla problematica sarebbe stato necessario fosse stata accolta la richiesta della minoranza, relativa alla discussione sullo stato dell'arte del POR e del PNRR. Serve un approccio di sistema, dichiara. Uno dei motivi del fallimento della programmazione è l'approccio disorganico, senza una visione, senza l'esistenza di una correlazione tra i fondi. Nel corso degli anni, governati da centrodestra e centrosinistra, è stato sbagliato l'approccio, in presenza di un gravissiomo deficit e le risorse dovevano essere usate per aggredire il deficit. Il dato occupazionale e della disoccupazione sono i peggiori del Paese. Il reddito prodotto è il più basso d'Europa. Bisogna ammettere che l'impostazione avrebbe dovuto essere un'altra. Rammenta che l'opposizione ha votato la rimodulazione nel recente passato, ma potrebbe non essere servita a nulla se, in prospettiva, non sarà messa in campo una madalità diversa. In Calabria esistono risorse ingenti, mai esistite in precedenza; serve far interagire le risorse, creare un elemento di coerenza attraverso una impostazione su cui innestare il nuovo POR. Serve agire sul rafforzamento amministrativo (il POR consente il rafforzamento di tutti gli enti), l'allargamento della base produttiva, il miglioramento dei servizi, un piano del lavoro di qualità).

Interviene il consigliere LO SCHIAVO Antonio Maria (Misto) (al di là dei numeri dati, serve dare un significato politico alla discussione, perché i ritardi della vecchia programmazione possono, evidentemente, riguardare anche la prossima. Serve capire come colmare i ritardi e le lacune sin qui registrati. Esprime preoccupazione sulla nuova programmazione perché sono evidenti tutti i limiti del passato, non serve il discorso sull'avanzamento della spesa, ma capire se ci sia stata una ricaduta positiva della stessa. Rammenta di aver chiesto di ragionare sull'istituzione di una commissione ad hoc che vigilasse sulla programmazione perché rischia di non avere una prospettiva, una visione di insieme, del Mezzogiorno, della Calabria e di questa in quel contesto. Bisogna cominciare a mettere punti fermi considerato che è mancata l'addizionalità dei fondi dello Stato ed i fondi comunitari non possono essere sostitutivi di quelle dello Stato, ma servono a creare sviluppo. La Calabria è rimasta ferma ed intrappolata in una idea di sviluppo. Lo Stato ha lasciato alla programmazione comunitaria il compito di combattere le diseguaglianze del Paese. Manca l'elemento di innovazione e del cambiamento ed il ruolo attivo dei comuni: 200 in dissesto e senza aiuti tecnici. Il Consiglio deve avere gli strumenti per vigilare e controllare la programmazione in maniera pedissequa, cosa che la Commissione di Vigilanza, oggi, non è in grado di fare).

(Presidenza del Segretario Questore Salvatore Cirillo)

Interviene il consigliere BEVACQUA Domenico (Partito Democratico) (ringrazia l'assessore per la relazione che ritiene essere stata, comprensibilmente, sintetica e timida, vista l'esiguità del tempo dalla data di assegnazione dell'incarico. La minoranza non si sarebbe auspicata la richiesta di relazionare sui fondi perchè la richiesta scaturisce dall'implicito riconoscimento del fallimento della gestione. Se non si ha un quadro di insieme e la capacità di riconoscere gli errori si è destinati al fallimento, dichiara. Il primo dato registrato è il fallimento della governance del centrodestra che governa la Calabria da quattro anni. Non serve scaricare responsabilità sul ministro Fitto, che lancia un grido d'allarme sulla spesa del PNRR in Italia e che dovrebbe destare preoccupazioni a causa della possibile migrazione di risorse verso le regioni con maggiore capacità di spesa. Rammenta che alla programmazione dei trasporti è stata soppressa la metro leggera, la stazione ferroviaria di Lamezia; evidenzia il fallimento della strategia delle aree interne e come la banda larga abbia segnato clamorosi passi indietro. Elementi che, se sommati, giustificano il fallimento della programmazione ed il crollo dei dati sulla competitività. L'augurio è che la Giunta regionale comprenda la disponibilità a discutere e lo spirito propositivo della minoranza. Le sfide sono tante e sarebbe auspicabile che sul PNRR fosse la Giunta a chiedere l'apertura di una discussione ed il coinvolgimento della minoranza affinhè il Consiglio sia di supporto e di stimolo per la crescita).

(Presidenza del Presidente Filippo Mancuso)

Interviene il Presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto (ritiene l'intervento dell'assessore sintetico, ma esaustivo. Ringrazia la Giunta per il lavoro fatto, tranquillizza gli intervenuti sul fatto che sulla materia e le relative azioni messe in campo si assume tutta la responsabilità. A fronte di 2,5 miliardi complessivi informa che esiste un residuo di spesa che sia aggira intorno a 650 milioni e ritiene di poter manifesare ottimismo circa i dati definitivi. La spesa è migliorata negli ultimi mesi e si è generato un modello organizzativo virtuoso. La Calabria non sarà l'ultima regione e si segnalerà come una regione con grande capacità di intervento, dichiara. Quello che è mancato è il monitoraggio, atteso il deficit storico e strutturale dal punto di vista burocratico. In passato l'85% della spesa riguardava progetti sponda che venivano utilizzati per rendicontare la spesa, espediente contabile per rendicontare senza raggiungere gli obiettivi. Invertita la modalità, oggi la spesa riguarda gli obiettivi. Concorda col consigliere Alecci sul fatto che il vero problema è la qualità della spesa. I dati macroeconomici sono negativi, ma la responsabilità è del gruppo dirigente tutto e da parte di tutti ci si aspetta introspezione ed onestà di giudizio. La programmazione è riferita agli anni 2014/2020 e negli ultimi anni c'è stato un incremento della spesa rispetto al passato. Operare in Calabria è più difficile a causa del deficit di amministrazione ed a causa del dissesto finanziario di tantissimi comuni. Relativamente alla struttura burocratica regionale, rammenta di aver bloccato i trasferimenti verso le sedi periferiche. Si è cercato di evitare i vizi del passato, dichiara, e costruire un metodo per poter spendere in maniera più efficace le risorse. La Calabria che l'Italia non si aspetta è quella che è emersa ad esempio dalle procedure concorsuali messe in campo senza che fossero seguite da polemiche e dubbi, che hanno guardando al merito, proprio per consentire il raggiungimento degli obiettivi del governo regionale. Chiarisce che non c'era alcuna vena polemica nella critica mossa al ministro Fitto sulla riprogrammazione delle risorse del PNRR. Rassicura sul fatto che la Calabria dimostrerà efficienza anche attraverso l'eliminazione di progetti, quali quelli elencati dal consigliere Bevacqua, che non avrebbero potuto essere messi a terra. La Calabria non sarà ultima, nonostante si sia operato su problematiche legate ad una programmazione non dell'odierna amministrazione e non per colpa della precedente, ma per problemi strutturali che devono essere aggrediti, conclude).

Il Presidente inserisce il secondo punto all'ordine del giorno:

Proposta di Legge n.154/12^ di iniziativa del Consigliere G. CRINO' recante: 'Modifiche alla legge regionale 14/1984 (Provvidenze in favore dei mutilati ed invalidi civili e del lavoro) '  

Il consigliere CRINO´ Giacomo Pietro (Forza Azzurri) illustra la proposta in trattazione

Interviene la consigliera BRUNI Amalia (Partito Democratico) (ritenuta la legge meritoria, per come ampiamente argomentato in sede di trattazione in Commissione, esprime il voto a favore del gruppo PD, ma sottolinea alcuni elementi di criticità che ritiene possano essere superati in fase di applicazione. Necessario calibrare i finanziamenti sulla base delle attività delle associazioni, serve un regolamento di attuazione finalizzato a ciò).

Il Presidente pone ai voti gli articoli:

art. 1 - approvato
art. 2 - approvato
art. 3 - approvato

Il Presidente pone ai voti la proposta nel suo complesso, con autorizzazione al coordinamento formale.

Il Consiglio approva.

Il Presidente inserisce il terzo punto all'ordine del giorno:

Proposta di legge n. 180/12^ di iniziativa dei Consiglieri G. Gallo, P. Molinaro, P. Caputo, M. Comito, G. Neri, recante: 'Interventi normativi sulle leggi regionali n. 19/1986, n. 28/1986, n. 7/1996, n.19/2002, n. 15/2006, n. 22/2010, n. 45/2012, n. 2/2013, n. 24/2013, n. 30/2016, n. 9/2018, n. 5/2021, n. 8/2023, n. 9/2023 e disposizioni normative”  

Interviene il consigliere BEVACQUA Domenico (Partito Democratico) (annuncia l'abbandono dell'Aula da parte della minoranza a causa dell'abitudine della maggioranza di impedire la normale discussione ed il relativo approfondimento dei provvedimenti attraverso l'uso ricorrente di provvedimenti omnibus).

Interviene il Presidente (precisa che il provvedimento ha seguito l'iter ordinario).

Il consigliere MOLINARO Pietro Santo (Lega Salvini) relaziona sulla proposta in trattazione.

Interviene il consigliere TALERICO Antonello (Misto) (ritiene di doversi pronunciare, per ragioni tecniche, negativamente sull'art. 4, relativo al tema della fusione dei comuni. Preliminarmente, ritiene, sarebbe stato il caso di estrapolare la norma dal provvedimento omnibus, considerato che la previsione normativa confligge con l'art. 2 della stessa legge, dalla quale si evince che l'impulso alla fusione debba partire dai comuni. Precisa che la norma non contiene i presupposti di costituzionalità perché in contrasto con la legge Del Rio e che sarebbe auspicabile un ritiro tecnico per i motivi esposti, considerato che l'art. 15 del testo unico del 2001 ribadisce il principio insuperabile dell'iniziativa ad appannaggio dei comuni. Auspicabile il ritiro anche perché necessario lo studio di fattibilità partendo dallo stato economico e patrimoniale. Chiede il rinvio, in assenza del quale non potrà esprimere voto a favore).

Interviene il consigliere NERI Giuseppe (Fratelli d'Italia) (reputa la materia molto complessa che si inserisce in un costrutto amministrativo che potrebbe creare problemi. Il costrutto è determinato da una consecutio di provvedimenti concatenati, la cui armonicità potrebbe non essere garantita dalla norma in discussione. Pur anticipando e garantendo il voto a favore per spirito di appartenenza, chiede una interlocuzione futura e la possibilità di apportare le modifiche necessarie).

Interviene il consigliere GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro) (favorevole alla fusione dei comuni per principio e della fusione di Rende, Castrolibero e Cosenza. Favorevole anche alla proposta in discussione che rende costituzionale la norma, proprio perchè si ribadisce la portata consultiva del referendum. Le fusioni calabresi, una delle quali ha riguardato Casale del Manco, hanno visto la condivisione della sinistra, considerato che il proponente era il consigliere Giudiceandrea, oggi contrario alla fusione di Cosenza - Rende - Castrolibero. Rammenta che Spezzano Piccolo a suo tempo votò contro la fusione e l'Aula ribadì il valore consultivo del referendum. Le fusioni sono state, tempo per tempo, impugnate e gli esisti sono stati favorevoli. Aperti alla discussione, se rende possibile migliorare la normativa; ritiene inconcepibile la posizione assunta dalla minoranza considerato che, come ribadito dal Presidente, la proposta ha seguito l'iter regolamentare).

Interviene il Presidente del Consiglio regionale, Filippo MANCUSO (condivide l'intervento Graziano. La minoranza è stata assente anche in sede di discussione in Commissione. Neri e Talerico, da giuristi, hanno sollevato un problema giuridico, ma rammenta che il settore Assistenza giuridica ha esitato parere favorevole. Manifesta la dsiponibilità a valutare, in altro momento, se il progetto possa essere migliorato. Invita il consigliere Talarico a rivedere la sua posizione).

Il Presidente pone ai voti gli articoli:

art. 1 - approvato
art. 2 - approvato
art. 3 - approvato
art. 4 per dichiarazione di voto, interviene il consigliere Talerico (ritenendosi organico alla maggioranza, in virtù di quanto emerso dalla discussione, annuncia voto di astensione all'art. 4 e voto a favore sugli altri articoli) - approvato
art. 5 - approvato
art. 6 - approvato
art. 7 - approvato
art. 8 - approvato
art. 9 - approvato
art. 10 - approvato
art. 11 - approvato
art. 12 - approvato
art. 13 - approvato
art. 14 - approvato
art. 15 - approvato
emendamento all'art. 16, il consigliere Caputo illustra l'emendamento - approvato
art. 16 per come emendato - approvato
art. 17 - approvato
art. 18 - approvato
il consigliere Molinaro illustra l'emendamento soppressivo dell'art. 19 - approvato
art. 20 - approvato
emendamento all'art. 21 il consigliere Caputo illustra l'emendamento - approvato
emendamento all'art. 21 a firma Molinaro - assorbito
art. 21 per come emendato - approvato
art. 22 - approvato

Il Presidente pone ai voti la proposta nel suo complesso, per come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.

Il Consiglio approva.

Il Presidente inserisce il quarto punto all'ordine del giorno:

Mozione n. 56 recante "Misure di contrasto al diffondersi della peste suina africana (PSA) che ha colpito i cinghiali"

Il consigliere GIANNETTA Domenico (Forza Italia) illustra la Mozione.

Il Presidente pone ai voti la Mozione

Il Consiglio approva.

Il Presidente, esaurito l'ordine del giorno, dichiara chiusa la seduta.

La seduta è tolta.