XII^ LEGISLATURA
COMMISSIONE
SANITÀ, ATTIVITÀ SOCIALI, CULTURALI E FORMATIVE
N. 71
RESOCONTO SOMMARIO
_________
SEDUTA DI MERCOLEDÌ 23 LUGLIO 2025
PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PASQUALINA STRAFACE
E DEL VICEPRESIDENTE FERDINANDO LAGHI
Inizio
lavori h. 13,20
Fine lavori h. 16,09
INDICE
RASO Pietro, segretario della Commissione
BRUNI Amalia (Partito Democratico),*,*
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)
LATELLA Giovanni Benito, funzionario del Dipartimento
salute e welfare,*,*,*,*
BRUNI Amalia (Partito
Democratico)
CIURLEO Ilaria Francesca, Dipartimento lavoro della
Regione Calabria
LAGHI
Ferdinando (De Magistris Presidente)
BELGIO Matteo, funzionario del Dipartimento salute e
welfare,*
BRUNI Amalia (Partito Democratico),*
MINNICI Sonia, funzionaria Settore assistenza
giuridica
MOLINARO Pietro Santo (Fratelli
d’Italia),*
Presidenza della presidente Pasqualina Straface
Verificata
la presenza del numero legale, invita il Segretario della Commissione a dare
lettura del verbale della seduta precedente.
Dà
lettura del verbale della seduta precedente.
Pone
ai voti il verbale della seduta precedente che è approvato.
Sottolinea
che l’audizione odierna, richiesta dall’Associazione “Insieme per un Respiro
APS”, rappresenta un momento prezioso di ascolto e di arricchimento per i
lavori della Commissione, riferendo che la tematica rientra nell’ambito delle
malattie rare e riguarda in particolare le patologie respiratorie rare e
invalidanti, come la fibrosi polmonare idiopatica, che impattano profondamente
sulla qualità di vita dei pazienti e dei loro caregiver.
Ricorda,
inoltre, che, a livello programmatico, già il
Programma Operativo Sanitario 2022–2025 (DCA n. 95/2023) ha individuato tra le
priorità generali del sistema sanitario regionale il miglioramento dell’accesso
alla diagnosi e alla cura per le malattie croniche e rare e che il DCA n. 28
del 21 febbraio 2024 ha previsto in particolare: a) l’individuazione dei Centri
di riferimento regionali, dislocati secondo criteri geografici presso le
Aziende Ospedaliere “Annunziata” di Cosenza, “Renato Dulbecco” di Catanzaro e il
Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi-Melacrino
Morelli” di Reggio Calabria; b) l’istituzione di un Coordinamento regionale
delle malattie rare, con compiti di indirizzo, monitoraggio e raccordo tra i
centri; c) la realizzazione del nuovo Registro Regionale delle Malattie Rare,
interconnesso con il Registro nazionale; d) il rafforzamento del collegamento
con le reti nazionali ed europee (ERN), per favorire l’accesso alla ricerca e a
standard assistenziali condivisi.
Sottolinea, poi,
che la migrazione, in riferimento alle malattie polmonari, si è ridotta negli
ultimi anni, in seguito alla produzione di un farmaco anti
fibrotico rimborsato dal SSN, che in un centro calabrese registra un
elevato numero di prescrizioni.
(Vengono
auditi:
-
per l’associazione “Insieme per un Respiro APS”: la Presidente e due
rappresentanti;
-
per la Lega italiana fibrosi cistica: il Presidente.
Intervengono: la Presidente
della Commissione; i consiglieri Amalia Bruni, Laghi, Raso e Mannarino)
Ringrazia gli auditi per il prezioso
contributo offerto.
Riferisce, preliminarmente, che sono stati
invitati alla seduta odierna l'assessora Caterina Capponi e il dirigente
generale del Dipartimento salute e welfare, che ha delegato a partecipare il
funzionario Giovanni Benito Latella, dell’UOA “Assistenza socio sanitaria e
socio assistenziale, programmazione e integrazione socio sanitaria”.
Ricorda,
quindi, la trattazione della proposta nella precedente seduta della
Commissione, sottolineando
che il proficuo confronto istituzionale con il Dipartimento salute e welfare
ha contribuito a chiarire natura, finalità e contenuti del provvedimento e
che il Settore assistenza giuridica ha confermato la coerenza con la riforma
nazionale e gli obiettivi di miglioramento dell'efficienza e della qualità dei
servizi alla persona.
Ritenuto
di particolare rilievo il previsto intervento di riassetto ordinamentale, che
mira a completare il percorso di riforma già avviato con la legge regionale
numero 23 del 2003, precisa che la proposta si inserisce pienamente nel quadro della
normativa nazionale.
Sottolinea, poi, che l'obiettivo della proposta in esame è quello di dare concreta
attuazione agli indirizzi regionali già approvati, promuovendo la
trasformazione delle IPAB in Enti con assetti più funzionali, trasparenti e
sostenibili.
Evidenziato che l'attività di ricognizione condotta dal
Dipartimento salute e welfare, aggiornata a febbraio 2025, ha delineato
un quadro operativo chiaro per la piena attuazione della legge, confermando che
molte IPAB hanno già avviato percorsi di adeguamento, anche attraverso
l'iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), sottolinea
che con tale provvedimento la Calabria si dota finalmente di uno strumento
normativo aggiornato, organico e coerente, che consentirà di accompagnare le IPAB
verso una piena integrazione nel sistema regionale dei servizi sociali, nel
rispetto dei principi di trasparenza, sostenibilità e responsabilità pubblica.
Rilevato che il provvedimento in esame rappresenta un tassello
fondamentale di una più ampia strategia di rafforzamento del welfare calabrese,
precisa che questo include anche l'attuazione degli obiettivi del PNRR e della
nuova programmazione dei fondi europei 2021-2027.
Comunicato di essere stato delegato a partecipare alla
seduta odierna dal dirigente generale del Dipartimento, riferisce la complessa
attività istruttoria svolta dal Dipartimento al riguardo, attesa l’assenza di
un elenco aggiornato e considerato che, dal censimento precedentemente
esistente, le 66 IPAB risultavano esclusivamente indicate, ma non identificate.
Sottolineato, altresì, che l’attività istruttoria ha riguardato
diverse Istituzioni, tra cui le Prefetture, rilevando l’esistenza di un elenco
aggiornato soltanto presso una sola Prefettura, precisa l’esistenza di 6 IPAB in Provincia di Cosenza, nessuna in Provincia di
Crotone e Catanzaro, una nel Comune di Reggio Calabria e una nel Comune di Vivo
Valentia. Evidenzia, infine, la necessità di valutare tali dati con prudenza in
assenza di un elenco aggiornato.
Pur condividendo la finalità del
provvedimento di mettere ordine nella materia, conferma le perplessità espresse
nella precedente seduta della Commissione, quali, in particolare, la necessità
di integrare la relazione illustrativa del provvedimento con uno studio basato
su dati certi, anche al fine di verificare gli effetti
del provvedimento.
Sottolineata la necessità di conoscere come si sia pervenuti alla
determinazione dei requisiti per la trasformazione delle IPAB, comprende le
difficoltà del Dipartimento di reperimento dei dati, esprimendo perplessità
sulla previsione, già in questa fase, di una gestione commissariale delle IPAB
nonché sulla nomina dei commissari da parte della Giunta regionale con oneri
finanziari a carico delle IPAB.
Condivide l’opportunità di integrare la relazione illustrativa con
i dati forniti.
Riferisce che nell’Albo regionale delle strutture socio
assistenziali esiste soltanto una struttura gestita dall’IPAB e adibita
a casa di riposo per anziani.
Chiede
chiarimenti sulla previsione della gestione commissariale.
Riferisce la previsione della gestione commissariale nella fase
transitoria di trasformazione delle IPAB, sottolineando il ruolo super partes
dei commissari.
Condivise le osservazioni della consigliera Bruni in merito
all’attribuzione alle IPAB degli oneri della gestione commissariale, pur
condividendo la finalità della proposta di adeguamento alla legislazione
vigente, sottolinea la necessità di ulteriori approfondimenti.
Precisato che il provvedimento in esame è finalizzato a adeguare
la normativa regionale a quella nazionale, riferisce che, entro i 90 giorni
successivi all’adozione del Regolamento attuativo da parte della Giunta
regionale, si determinerà la cessazione delle IPAB che non avranno completato
il processo di trasformazione.
Ricordato che il commissariamento delle IPAB è previsto dalla normativa
nazionale come strumento straordinario di garanzia ed è disciplinato, sia a
livello statale sia regionale, per assicurare la continuità dell’attività degli
Enti in situazione di grave criticità, propone di adeguare in tal senso il
provvedimento in discussione con l’indicazione delle circostanze nelle quali
procedere al commissariamento.
Sottolinea la necessità di distinguere tra il ruolo del Commissario
incaricato di attuare le procedure di trasformazione da IPAB ad Azienda e il
Commissario, previsto dall’articolo 7, a cui viene attribuito il potere
sostitutivo in cado di inattività
Ribadisce le perplessità espresse al riguardo.
Propone di approvare il provvedimento nella seduta odierna e di
formulare degli emendamenti per la seduta di Consiglio, in accoglimento delle
osservazioni emerse nella seduta odierna, invitando il Dipartimento a compiere
approfondimenti al riguardo.
Comunica il suo voto di astensione.
Posti ai voti gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12,
13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24 e 25 che sono approvati a
maggioranza, pone ai voti la proposta di legge nel suo complesso che è
approvata a maggioranza con richiesta di autorizzazione al coordinamento
formale.
Comunica, infine, che sarà relatrice del provvedimento per la
seduta di Consiglio.
(La Commissione approva)
Ricorda che la
proposta di legge torna all’attenzione della Commissione dopo un primo esame
nella seduta precedente, durante la quale si è svolta un’articolata
discussione, con la partecipazione, tra gli altri, del Dipartimento
Lavoro-Settore Politiche Attive. Ribadito che il punto è stato rinviato per
consentire un ulteriore approfondimento istruttorio, ricorda che la proposta
interviene sulla legge regionale numero 25 del 2023, istitutiva dell’ARPAL
Calabria, con l’obiettivo di adeguare l’ordinamento regionale ai più recenti
mutamenti intervenuti a livello nazionale e di rendere più efficiente e
coerente il funzionamento dell’Agenzia, che si conferma quale soggetto centrale
per l’attuazione delle politiche attive del lavoro e per il raccordo tra
sistema formativo e mercato occupazionale.
Precisato che
l’urgenza del provvedimento è determinata, da un lato, dalla soppressione
dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL), che impone
un aggiornamento dei riferimenti normativi e istituzionali contenuti nella
legislazione regionale, e, dall’altro, dalla volontà di rafforzare
l’operatività dell’ARPAL, valorizzandone ruolo e autonomia nell’ambito del
sistema regionale del lavoro, riferisce che, nel rispetto del principio di
invarianza finanziaria, la proposta mantiene fermo l’impianto originario della
legge, apportando tuttavia alcune modifiche di natura organizzativa, funzionale
e regolamentare, introducendo strumenti quali: l’autonomia regolamentare
dell’ARPAL Calabria, per l’adozione dei regolamenti interni relativi all’attività
ordinaria; l’adeguamento ai cambiamenti istituzionali nazionali conseguenti
alla soppressione di ANPAL; l’estensione delle funzioni dell’Agenzia a supporto
di misure per l’inclusione lavorativa, la conciliazione vita-lavoro e il
contrasto al lavoro irregolare; il coordinamento con i sistemi informativi
regionali, in particolare il SIL e il SIU; l’allineamento della disciplina
relativa al personale dell’Agenzia alla normativa statale vigente.
Riferisce che non vi
sono osservazioni alle proposte di modifica introdotte e che sono apprezzabili,
in particolare, gli aspetti attinenti alla conciliazione vita-lavoro per le
donne mediante servizi di prima infanzia e l’inserimento dei lavoratori
stranieri.
Pur apprezzando la
presenza del Dipartimento, ribadisce quanto già sottolineato nella seduta
precedente, ovvero la necessità di un confronto con l’assessore competente,
poiché tale proposta eliminerebbe l’obbligo per l’Agenzia di sottoporre alla
Giunta regionale i propri regolamenti, creando così un vulnus di natura
politica.
Nel riconoscere
l’importanza di snellire i percorsi, reputa necessario, però, per quanto
attiene ai cambiamenti e alle trasformazioni, garantire il giusto ruolo alla
politica.
Auspicando che
l’assessore al ramo sia a conoscenza delle novità introdotte, annuncia il suo
voto di astensione.
Condividendo il
pensiero della consigliera Bruni, reputa anch’egli opportuno conciliare gli
aspetti tecnici con quelli politici e invita ad approfondirli mediante il
confronto con l’assessore al ramo, che reputa utile e necessario per il
corretto svolgimento operativo.
Indi, annuncia il suo
voto di astensione.
Passa all’esame
dell’articolato e riferisce che all’articolo 1 sono pervenuti diversi
emendamenti a firma del consigliere Montuoro.
Illustra
l’emendamento protocollo numero 15459/A01, modificativo del comma 3, che recita
<< il comma 3 dell’articolo 1 viene così modificato: < “All’art. 15,
comma 1, lett. b) della L.R. n. 25/2023 la parola “ANPAL” è sostituita dalla
parola “Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.”>>.
Pone ai voti
l’emendamento che è approvato e illustra l’emendamento protocollo numero 15459/A02,
aggiuntivo del comma 4-bis che recita << All’articolo 1 della
proposta di legge viene inserito il comma 4-bis: “All’articolo 15 comma
1 lettera b) della L.R. 25/2023 dopo la parola “ANPAL” vengono soppresse le
parole “o suo successore, tale individuato dalla normativa statale vigente di
cui all’articolo 4 del d.lgs. 150/2015”>>.
Pone ai voti
l’emendamento che è approvato e passa all’emendamento protocollo numero 15459/A03,
aggiuntivo del comma 4-ter, che recita: << All’articolo 1 della
proposta di legge n 399/12 viene inserito il comma 4 ter: “All’articolo 15
comma 1 lettera c) della L.R. 25/2023 dopo la parola “ANPAL” vengono soppresse
le parole: “o suo successore, tale individuato dalla normativa statale
vigente”>>.
Pone ai voti
l’emendamento che è approvato. Illustra, quindi, l’emendamento protocollo
numero 15459/A04, modificativo del comma 6, che recita: <<All’articolo 1,
comma 6 della proposta di legge la parola “gestione” viene sostituita con la
parola “Promozione”>>.
Pone ai voti
l’emendamento, che è approvato, così come l’articolo 1, che è approvato per
come emendato, e l’articolo 2 che è approvato.
Riferisce poi che è
pervenuto l’emendamento protocollo 15459, soppressivo dell’articolo 3, che
posto ai voti è approvato; pertanto l’articolo 3 è
soppresso.
Pone ai voti il testo
di legge nel suo complesso che è approvato per come emendato con autorizzazione
al coordinamento formale e comunica che il relatore in Consiglio regionale sarà
il consigliere Montuoro.
(La Commissione
approva)
Riferisce che la proposta di legge in esame, di iniziativa del
consigliere Pietro Molinaro, mira a definire un quadro normativo regionale
chiaro e organico per sostenere e valorizzare gli enti del Terzo Settore
operanti in Calabria.
Evidenzia il duplice obiettivo: da un lato, promuovere forme di
partecipazione attiva degli ETS alla programmazione e realizzazione delle
politiche pubbliche regionali e, dall’altro, favorire una più ampia
collaborazione tra pubbliche amministrazioni e Terzo Settore, secondo i
principi della cosiddetta “amministrazione condivisa”, prevista dal Codice del
Terzo Settore (d.lgs. 117/2017) e rafforzata dalle linee guida ministeriali e
dalla giurisprudenza costituzionale.
Riferisce poi che la legge riconosce e disciplina strumenti quali la
co-programmazione, la co-progettazione, le convenzioni, l’accreditamento, e
prevede, tra le altre misure: l’istituzione e il rafforzamento della Consulta
regionale del Terzo Settore; il sostegno al volontariato anche attraverso
l’accesso a fondi europei e regionali; l’utilizzo non oneroso di beni pubblici
e confiscati alla criminalità organizzata per finalità sociali; l’attribuzione
di premialità nei procedimenti pubblici a reti di partenariato che coinvolgono
gli ETS.
Riferisce che la proposta di legge, volta alla valorizzazione del Terzo
settore, mira altresì alla valorizzazione dei servizi alla persona, alla tutela
del territorio e alla verifica dei dati derivanti dall’istituzione del Registro
unico nazionale, dimostrando l’evolversi dell’economia civile che vede
coinvolti 3737 enti.
Esprime apprezzamento per la proposta che porta la Calabria a dotarsi di
una legge sul Terzo settore che ha un ruolo strategico anche nella gestione dei
beni confiscati per il contrasto all’illegalità diffusa.
Riferisce, infine, che la proposta si compone di 19 articoli e non
prevede oneri a carico del bilancio regionale.
Attesa la validità della proposta e riferito che il Dipartimento la
reputa coerente con la normativa vigente e con il decreto ministeriale,
illustra alcune osservazioni e considerazioni relative alle finalità,
all’importanza riconosciuta gli enti del Terzo settore e ai beni confiscati,
all’istituzione della Consulta regionale e alle procedure strutturali,
all’aspetto finanziario, al monitoraggio, all’interazione con il Registro unico
nazionale, alla valutazione precisa delle aree interessate dal sostegno.
Illustra, poi, una tabella riepilogativa contenente i dettagli emersi
dal confronto con la legge numero 33 del 2012, evidenziando elementi di
differenza e di contrasto.
Presidenza del vicepresidente Ferdinando Laghi
Chiede al rappresentante del Dipartimento di trasmettere la relazione
illustrata alla Commissione.
Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.
Esprime sostegno concreto alla proposta
legislativa, riconoscendone l'importanza, soprattutto per il ruolo centrale che
le associazioni di volontariato rivestono nella materia trattata. Tuttavia,
prende atto della presenza di una proposta parallela avanzata dal Dipartimento
e sottolinea la necessità di un raccordo, anche alla luce delle osservazioni
provenienti dal dottore Belgio a cui chiede se esista una proposta formale in
merito.
Interviene segnalando l’esistenza di una
proposta di modifica alla legge 33 del 2012, elaborata dal Dipartimento e già trasmessa
all’Assessore.
Chiede se le proposte saranno unificate.
Presidenza della presidente Pasqualina
Straface
Propone al consigliere Molinaro di
confrontarsi direttamente con il Dipartimento per un approfondimento.
Ringrazia l’UOA Welfare, esprimendo
soddisfazione per il lavoro svolto anche dal Dipartimento e si impegna a
leggere con attenzione la relazione tecnica e le osservazioni del Settore
assistenza giuridica. Ricorda che l’idea è nata dalla conoscenza degli ambiti
socioassistenziali e si dichiara disponibile ad accogliere le proposte emerse.
Esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.
La seduta termina alle ore 16.09
La funzionaria IEQ
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo