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XII^ LEGISLATURA

COMMISSIONE
AGRICOLTURA E FORESTE, CONSORZI DI BONIFICA, TURISMO,
COMMERCIO, RISORSE NATURALI, SPORT
E POLITICHE GIOVANILI

 

N. 44

 

RESOCONTO SOMMARIO

_________

 

SEDUTA Di lunedì 30 giugno 2025

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE KATYA GENTILE

Inizio lavori h. 12,18

Fine lavori h. 13,56

INDICE

PRESIDENTE  3

Proposta di legge numero 386/12^ di iniziativa dei consiglieri F. Mancuso, M. Comito, G. Gallo, Katya Gentile, G. Graziano, Luciana De Francesco, P. Caputo, recante: “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 30 ottobre 2012, n. 48 recante ‘Tutela e valorizzazione del patrimonio olivicolo della Regione Calabria’”  3

PRESIDENTE  3, *, *

CHIELLINO Francesco, dirigente del Dipartimento Agricoltura e sviluppo rurale  3

GIANNETTA Domenico (Forza Italia) 5

Proposta di legge numero 390/12^ di iniziativa delle consigliere Luciana De Francesco, Katya Gentile, recante: “Disposizioni regionali per il turismo equestre e la valorizzazione delle attività con gli equidi”  6

PRESIDENTE  6, *, *

DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia) 6, *

GIANNETTA Domenico (Forza Italia) 7

MURACA Giovanni (Partito democratico) 7

Proposta di legge numero 391/12^ di iniziativa del consigliere A. Montuoro, recante: “Modifica dell'articolo 9 della legge regionale 21 dicembre 2005, n. 17 (Norme per l'esercizio della delega di funzioni amministrative sulle aree del demanio marittimo)”  7

Parere di cui all’art. 66, comma 2, del Regolamento interno del Consiglio regionale  8

PRESIDENTE  8, *, *

DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia) 8

FERRARA Annamaria, funzionaria IEQ Settore assistenza giuridica  8

MURACA Giovanni (Partito democratico) 8

Proposta di legge numero 394/12^ di iniziativa della consigliera Katya Gentile, recante: “Piano comunale delle aree inibite alla caccia”  9

PRESIDENTE  10, *, *, *

CHIELLINO Francesco, dirigente del Dipartimento Agricoltura e sviluppo rurale  10, *, *

GIANNETTA Domenico (Forza Italia) 10, *

 

 

 

Presidenza della presidente Katya Gentile

La seduta inizia alle 12.18

PRESIDENTE

Approvato il verbale della seduta precedente, dà avvio ai lavori della Commissione.

Proposta di legge numero 386/12^ di iniziativa dei consiglieri F. Mancuso, M. Comito, G. Gallo, Katya Gentile, G. Graziano, Luciana De Francesco, P. Caputo, recante: “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 30 ottobre 2012, n. 48 recante ‘Tutela e valorizzazione del patrimonio olivicolo della Regione Calabria’”

PRESIDENTE

Ricordata la trattazione del provvedimento nelle precedenti sedute della Commissione, comunica che sono pervenuti alcuni emendamenti da parte dei consiglieri proponenti e, precisamente: l’emendamento protocollo numero 11727/A02, all’articolo 1, del quale dà lettura, finalizzato a integrare le finalità della legge regionale numero 48 del 2018, chiarendo che gli interventi di riconversione possono riguardare non solo le piante obsolete, ma anche quelle in stato di deperimento o non produttive per cause non rimovibili.

Posto ai voti l’emendamento protocollo numero 11727/A02, che è approvato all’unanimità, pone ai voti l’articolo 1 che è approvato all’unanimità per come emendato.

Indi, dà lettura dell’emendamento protocollo numero 11727/A04, volto ad inserire l’articolo 1-bis, con il quale si stabilisce di abrogare l’articolo 2 della legge regionale numero 48 del 2018, che, posto in votazione, è approvato all’unanimità e, pertanto, l’articolo 1-bis è inserito.

Riferito che è presente in aula il dirigente del Dipartimento Agricoltura, lo invita a relazionare sul provvedimento.

CHIELLINO Francesco, dirigente del Dipartimento Agricoltura e sviluppo rurale

Ricordata l’attenzione dimostrata dal Dipartimento sulla proposta in esame nelle precedenti sedute della Commissione, sottolinea la preminenza della coltivazione olivicola nel territorio calabrese, tale da richiedere adeguate misure per la tutela e la valorizzazione.

Sottolineati gli interventi attuati al fine di favorire la qualità della produzione olivicola regionale, si sofferma, in particolare, sulle esigenze di carattere tecnico manifestate da parte delle aziende agricole, che richiedono lo snellimento e la semplificazione delle procedure.

Riferisce, infine, che le modifiche proposte sono frutto del confronto con gli operatori del settore e gli emendamenti presentati appaiono accoglibili dal punto di vista tecnico.

PRESIDENTE

Passa, poi, all’emendamento protocollo numero 11727/A06, finalizzato ad inserire l’articolo 1-ter, ad integrazione dell’articolo 3 della legge regionale numero 48 del 2012, al fine di ricomprendere nelle deroghe previste dalla normativa per l’estirpazione delle piante di olivo anche quelle utilizzate come frangivento, oltre che prevedere deroghe all’estirpazione degli alberi richiamando la disciplina di cui all’articolo 6, comma 5, della legge regionale numero 47 del 7 dicembre 2009. Dà, quindi, lettura del testo.

Posto in votazione l’emendamento protocollo numero 11727/A06, che è approvato all’unanimità e, pertanto, l’articolo 1-ter è inserito, dà lettura dell’emendamento protocollo numero 13113/A02, che mira a sostituire l’articolo 2 della proposta di legge numero 386/12^ che modifica l’articolo 4 della legge regionale numero 48 del 2012, rendendo la disciplina autorizzativa per l’estirpazione ed il reimpianto delle piante di olivo più snella e chiara in particolare nella tempistica delle comunicazioni tra soggetti produttori e Pubblica amministrazione. Posto, in votazione l’emendamento che è approvato all’unanimità così come l’articolo 2 per come emendato, dà lettura dell’emendamento protocollo numero 11727/A010, che mira a sostituire l’articolo 3 della proposta di legge numero 386/12^ che modifica l’articolo 5 della legge regionale numero 48 del 2012, intervenendo, nello specifico, nella rubrica del predetto articolo 5 per eliminare la parola autorizzatoria. Riferisce, altresì, che si prevede, inoltre, di rendere, nel suo complesso, maggiormente estensiva la norma nel caso di riconversione intravarietale delle piante di olivo su olivo e regolare meglio le percentuali di piante che è possibile estirpare, nonché le distanze da rispettare nelle nuove piantagioni poste ai confini dei terreni.

Posto ai voti l’emendamento protocollo numero 11727/A010, che è approvato all’unanimità, e, quindi, l’articolo 3 che è approvato all’unanimità per come emendato, dà lettura dell’emendamento protocollo numero 11727/A012, che mira a sostituire l’articolo 4 della proposta di legge numero 386/12^, che modifica l’articolo 6 della legge regionale numero 48 del 2012, intervenendo, nello specifico, a disciplinare con maggiore puntualità la procedura di autorizzazione alla potatura straordinaria degli alberi.

Posto ai voti l’emendamento protocollo numero 11727/A012, che è approvato all’unanimità così come l’articolo 4 che è approvato all’unanimità per come emendato, pone ai voti l’articolo 5 che è approvato all’unanimità.

Dà, poi, lettura dell’emendamento protocollo numero 11727/A014, che mira a sostituire l’articolo 6 della proposta di legge numero 386/12^ che modifica l’articolo 8 della legge regionale numero 48 del 2012, intervenendo, nello specifico, a disciplinare con maggiore puntualità le sanzioni pecuniarie a carico dei soggetti inadempienti. Posto ai voti l’emendamento protocollo numero 11727/A014 che è approvato all’unanimità, così come l’articolo 6 che è approvato all’unanimità per come emendato, pone ai voti gli articoli 7, 8 e 9, che sono approvati all’unanimità.

Dà, quindi, lettura dell’emendamento protocollo numero 11760/A02, che mira a sopprimere l’articolo 10 della proposta di legge numero 386/12^, che, posto in votazione, è approvato all’unanimità e, pertanto, l’articolo 10 è soppresso

Pone, quindi, ai voti la proposta di legge nel suo complesso, che è approvata all’unanimità per come emendata con richiesta di autorizzazione al coordinamento formale.

Riferisce, infine, la sottoscrizione della proposta da parte del consigliere Caputo.

GIANNETTA Domenico (Forza Italia)

Espresso apprezzamento per la proposta di legge in esame, che interviene dopo 13 anni dall’ultima modifica legislativa, sottolinea il proficuo lavoro svolto dall’assessorato competente per la redazione di un provvedimento che riguarda un settore produttivo ritenuto preminente per l’economia calabrese.

Ricordati i primati della Calabria nel settore dell’olivicoltura, plaude, in particolare, alla predisposizione del Piano olivicolo regionale e al riconoscimento dell’olio IGP Calabria, manifestando la richiesta di sottoscrizione del provvedimento.

PRESIDENTE

Accoglie la proposta di sottoscrizione che dovrà essere, poi, formalizzata.

 

(La Commissione approva)

Proposta di legge numero 390/12^ di iniziativa delle consigliere Luciana De Francesco, Katya Gentile, recante: “Disposizioni regionali per il turismo equestre e la valorizzazione delle attività con gli equidi”

PRESIDENTE

Invita la consigliera De Francesco, nella qualità di cofirmataria, a relazione sulla proposta in discussione.

DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia)

Sottolineato, preliminarmente, che la proposta in esame nasce soprattutto dall’esigenza di diversificazione dell’offerta turistica regionale, ringrazia la Presidente della Commissione, anche quale cofirmataria del provvedimento, per l’attenzione e la sensibilità dimostrata verso la tematica oggetto dell’intervento legislativo in esame.

Delineate le caratteristiche dell’attuale offerta turistica calabrese, contraddistinta, in particolare, dal carattere della stagionalità, sottolinea che il provvedimento proposto è finalizzato a promuovere un modello di turismo lento, centrato sull’identità dei luoghi e accessibile tutto l’anno.

Riferito, quindi, che il cuore dell’iniziativa legislativa è la realizzazione della “Grande Ippovia della Calabria”, un itinerario percorribile a cavallo, ma anche a piedi o in mountain bike, che attraversa parchi, riserve, borghi storici e aree culturali, integrando natura, cultura e gastronomia, evidenzia la forte valenza educativa e identitaria della proposta, che contribuisce a rafforzare la memoria collettiva e la consapevolezza delle nostre radici, prevedendo anche il coinvolgimento delle associazioni ambientaliste e la promozione di corsi di formazione per specifiche professionalità.

Ribadita la necessità di una rimodulazione dell’offerta turistica, precisa che il provvedimento si compone di dodici articoli che procede a illustrare nel dettaglio, sottolineando la funzione di leva strategica del provvedimento per la crescita sostenibile del territorio.

PRESIDENTE

Sottolineato di aver sottoscritto la proposta di legge in esame per l’ampia condivisione delle finalità espresse dalla consigliera De Francesco nella relazione illustrativa, ne ricorda l’ampia trattazione nelle precedenti sedute della Commissione nelle quali sono stati auditi anche esperti del settore.

RASPA Simona, funzionaria IEQ Settore assistenza giuridica

Illustra le osservazioni contenute nella scheda di analisi tecnico-normativa.

MURACA Giovanni (Partito democratico)

Apprezzata la proposta, annuncia il suo voto favorevole e l’intenzione di sottoscriverla.

GIANNETTA Domenico (Forza Italia)

Esprime apprezzamento per il lavoro svolto dalla Commissione e considerata la valenza esperienziale per la Calabria, chiede anch’egli di poter sottoscrivere la proposta in discussione.

DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia)

Ringraziati i consiglieri per l’apprezzamento manifestato alla proposta e il Settore assistenza giuridica per i suggerimenti, comunica che provvederà a redigere opportuni emendamenti.

Chiede, poi, di voler sollecitare l’intervento del Dipartimento competente e di calendarizzare eventuali audizioni utili per il perfezionamento della proposta.

PRESIDENTE

Condivide quanto richiesto dalla consigliera De Francesco

(La Commissione rinvia)

Proposta di legge numero 391/12^ di iniziativa del consigliere A. Montuoro, recante: “Modifica dell'articolo 9 della legge regionale 21 dicembre 2005, n. 17 (Norme per l'esercizio della delega di funzioni amministrative sulle aree del demanio marittimo)”

Parere di cui all’art. 66, comma 2, del Regolamento interno del Consiglio regionale

PRESIDENTE

Considerato che la proposta era stata assegnata alla prima Commissione nel merito e alla quarta e sesta per il parere di cui all’art. 66, comma 2 del Regolamento interno, essendo scaduti i 15 giorni previsti, invita i consiglieri ad esprimersi in merito.

DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia)

Annuncia il parere favorevole e chiede un approfondimento della proposta.

PRESIDENTE

Recepito il parere favorevole, riferisce che recentemente è stata approvata la legge regionale numero 14 del 2025 che disciplina in modo articolato le diverse tipologie di complessi turistico ricettivi realizzabili all’aria aperta sia nelle aree costiere sia nelle aree interne e che al fine di dirimere alcuni dubbi interpretativi relativi al suddetto ambito di applicazione e conseguire una corretta armonizzazione con la legislazione regionale vigente in materia di demanio marittimo, la proposta di legge regionale intende sostituire integralmente il comma 6 dell’articolo 9 delle legge regionale numero 17 del 2005 21 “Norme per l’esercizio della delega di funzioni amministrative sulle aree del demanio marittimo”, prendendo atto delle previsioni dell’intervenuta legge regionale numero 14.

FERRARA Annamaria, funzionaria IEQ Settore assistenza giuridica

Illustra i suggerimenti contenuti nella scheda di analisi tecnico-normativa.

MURACA Giovanni (Partito democratico)

Considerata la proposta funzionale ed efficace, annuncia il suo voto favorevole.

PRESIDENTE

Prende atto del parere favorevole della Commissione sul provvedimento.

 

(La Commissione esprime parere favorevole)

Proposta di legge numero 394/12^ di iniziativa della consigliera Katya Gentile, recante: “Piano comunale delle aree inibite alla caccia”

PRESIDENTE

Esposta la finalità della proposta, chiarisce che l’intervento normativo intende rafforzare la tutela del patrimonio faunistico e ambientale regionale, introducendo l’obbligo per i comuni calabresi di dotarsi di un Piano comunale delle aree inibite alla caccia, in attuazione della legge n. 157/1992.

Specificato che tali piani, redatti sulla base delle caratteristiche ambientali e urbanistiche locali, confluiranno nel Piano faunistico-venatorio regionale, contribuendo alla sua costante attualizzazione, giudica necessario valorizzare il ruolo dei comuni nella pianificazione e gestione delle aree vietate all’attività venatoria, evidenziando che la proposta offre uno strumento operativo utile a individuare con maggiore precisione le zone da inibire, riducendo le difficoltà interpretative e tecniche derivanti dall’assenza di strumenti aggiornati e coerenti con la realtà territoriale. 

Ribadita l’importanza di favorire il dialogo con i cittadini e con le associazioni di categoria, precisa ancora che la proposta promuove un rapporto trasparente e partecipato, utile a garantire chiarezza normativa, sicurezza pubblica e accessibilità delle informazioni. Richiamata la necessità di aggiornare la normativa anche alla luce del riaccentramento delle competenze in materia di caccia, agricoltura e pesca, tornate alla Regione con la legge regionale n. 14/2015, riferisce che i piani comunali costituiranno un valido supporto per la verifica del rispetto delle prescrizioni contenute nel Piano faunistico-venatorio regionale vigente, segnalando che, secondo i dati pubblicati nel BURC n. 13 del 16 luglio 2003, le aree di protezione nelle zone agro-silvo-pastorali risultano pari al 35,11%. 

Riferito che il testo è composto da cinque articoli, precisa che la proposta reca clausola di invarianza finanziaria, non comportando nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. 

Dà lettura del parere favorevole del Settore ambiente a esclusione del comma 3 dell’articolo 4, ritenuto in contrasto con gli obiettivi dell’Agenda 2030.

Ritenuto, poi, che il limite previsto dall’attuale Piano in vigore sia già superato, reputa opportuno acquisire ulteriori pareri.

CHIELLINO Francesco, dirigente del Dipartimento Agricoltura e sviluppo rurale

Pur condividendo il coinvolgimento degli enti locali nella redazione del Piano, nel ravvisare profili di incostituzionalità rispetto alla legge numero 157 del 1992, invita a valutare l’eventuale modifica dell’impostazione della legge prevedendo solo una consultazione volontaria dei Comuni.

Fornisce, quindi, alcuni dati territoriali relativamente alle superfici inibite alla caccia e, alla luce del loro aumento a seguito dell’urbanizzazione, invita a prevedere consultazioni o piattaforme di confronto tra Comuni, al fine di coinvolgere tutti gli attori del territorio.

PRESIDENTE

Condivise le considerazioni del Dipartimento e considerato che si tratta di una legge nazionale, reputa opportuno intervenire mediante provvedimento amministrativo.

CHIELLINO Francesco, dirigente del Dipartimento Agricoltura e sviluppo rurale

Precisa che la redazione del Piano faunistico è in capo alla Regione.

PRESIDENTE

Condivide quanto esplicitato e fornisce ulteriori chiarimenti rispetto alla forma di collaborazione con i Comuni, da formulare eventualmente meglio.

GIANNETTA Domenico (Forza Italia)

Illustra un emendamento a sua firma, modificativo dell’articolo 10, volto a razionalizzare e ottimizzare il processo di pianificazione delle aree inibite alla caccia, evitando una frammentazione eccessiva delle competenze e una potenziale duplicazione di attività tra i diversi livelli istituzionali (Regione e Comuni), poiché un obbligo generalizzato di redazione di un autonomo Piano comunale delle aree inibite alla caccia potrebbe comportare diverse criticità, quali: duplicazione e sovrapposizione, carenza di risorse, complessità amministrativa, disomogeneità territoriale.

Sottolinea, pertanto, che l’emendamento si propone di trasformare l’obbligo di redazione di un autonomo piano comunale delle aree inibite alla caccia in una facoltà di supporto e proposta per i Comuni inserita in un quadro di collaborazione con la Regione, con l’obiettivo di mantenere la centralità della pianificazione regionale, valorizzare il ruolo dei Comuni, evitare oneri eccessivi, sfruttare le competenze locali. 

Infine, suggerisce di avviare un confronto con le associazioni di categoria.

PRESIDENTE

Condivide quanto suggerito dal consigliere Giannetta e, pur apprezzando l’emendamento proposto, reputa opportuno effettuare alcuni approfondimenti chiarificatori rispetto al contributo dei Comuni, ritenendo utile verificare con gli stessi le modifiche dei territori sopraggiunte negli anni.

Evidenziata l’importanza della caccia, reputa opportuno stabilire dei limiti precisi e utili per l’attività, ma anche per il territorio.

GIANNETTA Domenico (Forza Italia)

Paventa che un eccesso di autonomia da trasferire ai Comuni possa creare criticità e mancata uniformità di comportamenti, considerando che la Regione, a suo avviso, deve essere sempre la titolare esclusiva delle competenze in materia di redazione del Piano faunistico venatorio regionale.

CHIELLINO Francesco, dirigente del Dipartimento Agricoltura e sviluppo rurale

Evidenzia che modificare l’impostazione della proposta nei termini esposti dal consigliere regionale Giannetta, consentirebbe di provvedere all’aggiornamento dei piani faunistici regionali con tempestività, grazie alla partecipazione attiva dei territori ed alle comunicazioni da essi provenienti e utili e necessarie per tali aggiornamenti. Ribadito l’impegno del Dipartimento per la redazione del nuovo piano faunistico venatorio, plaude alla scelta di prevedere norme che supportino le procedure.

PRESIDENTE

Precisa che la redazione di un Piano comunale soggiacerebbe comunque ai limiti imposti dalla normativa nazionale, con il rispetto di parametri specifici cui i comuni dovranno attenersi, con ciò escludendo l’ipotesi di difformità critiche tra di essi. Sottolinea, ancora, come l’idea fosse quella di consentire una sorta di collazione dei piani provenienti da tutti i comuni, paventando al contrario che una difformità potrebbe verificarsi laddove non tutti i comuni dovessero procedere a fornire le informazioni necessarie per la redazione del Piano regionale.

Si dichiara comunque disposta a trovare la soluzione maggiormente confacente alle esigenze dei territori, assicurando che la sua proposta avesse quale finalità evitare il frazionamento.

Condivide, quindi, l’idea di avviare un ciclo di audizioni sull’argomento e successivamente pervenire ad una sintesi che consenta di adottare la migliore soluzione possibile, indi rinvia il punto ad altra seduta.

 

(La Commissione rinvia)

 

Esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.

 

La seduta termina alle 13,56

 

La funzionaria IEQ

Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo