XII^ LEGISLATURA

 

COMMISSIONE

SANITÀ, ATTIVITÀ SOCIALI, CULTURALI E FORMATIVE

 

N. 63

 

RESOCONTO SOMMARIO

_________

 

SEDUTA DI GIOVEDÌ 10 APRILE 2025

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PASQUALINA STRAFACE

 

Inizio lavori h. 12,50

Fine  lavori h. 15,54

 

INDICE

PRESIDENTE  3

Proposta di legge numero 352/12^ di iniziativa dei consiglieri Pasqualina Straface, Sabrina Mannarino, P. Raso, F. Laghi, recante: “Disposizioni per il riconoscimento della rilevanza sociale delle malattie reumatologiche e per l'attuazione della Rete reumatologica regionale”  3

PRESIDENTE  3, *, *, *

BEVACQUA Fedele, funzionario Dipartimento salute e welfare  4, *

BRUNI Amalia (Partito Democratico) 4, *, *, *

MINNICI Sonia, funzionaria IEQ Settore assistenza giuridica  8

Proposta di legge numero 269/12^ di iniziativa dei consiglieri P. Molinaro, G. Gelardi, F. Mancuso, G. Mattiani, P. Raso, Pasqualina Straface, recante: “Cultura musicale: la Calabria bandistica”  10

PRESIDENTE  10, *

BRUNI Amalia (Partito Democratico) 12, *

MINNICI Sonia, funzionaria IEQ del Settore assistenza giuridica  12

MOLINARO Pietro Santo (Fratelli d’Italia) 11, *

SCAVO Fabio, Dipartimento istruzione, formazione e pari opportunità  12, *

VATRANO Angela, Dipartimento istruzione, formazione e pari opportunità  12

Proposta di legge numero 237/12^ di iniziativa dei consiglieri Luciana De Francesco, S. Cirillo, A. Montuoro, recante: “Politiche di prevenzione e di contrasto allo sfruttamento e agli abusi in danno di minori”  13

PRESIDENTE  13, *, *

BRUNI Amalia (Partito Democratico) 14, *

DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia) 14, *

Minnici Sonia, funzionaria IEQ del Settore assistenza giuridica  17

Proposta di legge numero 370/12^ di iniziativa dei consiglieri Pasqualina Straface, M. Comito, recante: “Disposizioni per la promozione e lo sviluppo del sistema universitario e dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) regionale”  18

PRESIDENTE  18, *, *, *

BRUNI Amalia (Partito Democratico) 20, *

DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia) 20

FERRARA Annamaria, funzionaria IEQ Area processo legislativo e assistenza giuridica  21

MANNARINO Sabrina (Fratelli d’Italia) 20

VATRANO Angela, Dipartimento istruzione, formazione e pari opportunità  19, *

Proposta di legge numero 191/12^ di iniziativa del consigliere E. Alecci, recante: “Norme sulla disostruzione pediatrica”  21

PRESIDENTE  21

 

Presidenza della presidente Pasqualina Straface

 

La seduta inizia alle 12,50

PRESIDENTE

Approvato il verbale della seduta precedente, dà avvio ai lavori della Commissione.

Proposta di legge numero 352/12^ di iniziativa dei consiglieri Pasqualina Straface, Sabrina Mannarino, P. Raso, F. Laghi, recante: “Disposizioni per il riconoscimento della rilevanza sociale delle malattie reumatologiche e per l'attuazione della Rete reumatologica regionale”

PRESIDENTE

Evidenziato che la proposta mira a riconoscere la rilevanza sociale delle malattie reumatologiche e a promuovere l'attuazione della Rete reumatologica regionale, ne illustra le principali disposizioni, evidenziando l'importanza di un approccio integrato per la gestione delle malattie reumatologiche. Sottolinea, quindi, come la proposta abbia già superato un primo esame in Commissione e sia stata oggetto di approfondimento attraverso l'audizione dell'associazione APMARR, che ha fornito contributi significativi per migliorare l'efficacia della legge. Riferisce, quindi, che a seguito dei predetti contributi sono stati presentati sia da lei, sia dai consiglieri Laghi e Amalia Bruni alcuni emendamenti alla proposta.

Tra le modifiche da lei proposte, evidenzia l'introduzione di emendamenti per rafforzare l'articolo 2, dedicato agli ambulatori multidisciplinari, con un esplicito riferimento ai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Inoltre, pone particolare attenzione alla reumatologia pediatrica, prevedendo percorsi strutturati per la transizione dal reumatologo pediatrico a quello dell'adulto. Sottolinea, poi, che un altro intervento significativo riguarda l'istituzione del Registro regionale delle patologie reumatologiche, strumento essenziale per raccogliere dati epidemiologici e migliorare la programmazione sanitaria, precisando che è previsto il coordinamento tra la proposta in esame e le normative regionali già in vigore, in particolare quelle sui caregiver familiari e sulla fibromialgia.

Infine, specifica che è prevista una clausola valutativa per garantire un monitoraggio continuo sull'efficacia della legge, coinvolgendo direttamente le associazioni di pazienti, i caregiver e gli operatori sanitari.

BEVACQUA Fedele, Dipartimento salute e welfare

Dichiara che il Dipartimento è pienamente favorevole alla proposta, giudicata capace di rafforzare il contenuto del DCA numero 53 nell’attuazione della Rete reumatologica regionale.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Dà lettura dell’emendamento all’articolo 1, comma 1, protocollo numero 7581/A01, che recita: <<Il comma 1 dell’art. 1 (‘Finalità) della PL 352 "Disposizioni per il riconoscimento della rilevanza sociale delle malattie reumatiche e per l'attuazione della Rete reumatologica regionale" è così modificato: dopo le parole “La Regione Calabria” sono aggiunte le seguenti parole: “in accordo con quanto stabilito dai decreti dei Commissari ad Acta nr. 119 del 14/06/2017 (‘Rete Reumatologica Integrata Ospedale Territorio Hub/Spoke’) e n. 53 del 23/02/2024 (‘Rete Reumatologica Integrata Territorio-Ospedale – Aggiornamento’)”>>.

Considerato il commissariamento della sanità regionale, propone che gli emendamenti all’articolo 2 siano trasformati in una risoluzione della Commissione da sottoporre al Dipartimento al fine di implementare il DCA.

BEVACQUA Fedele, Dipartimento salute e welfare

Specificato che nel DCA numero 53 è prevista l’istituzione di ambulatori multidisciplinari uniformemente diffusi sul territorio regionale, afferma che la risoluzione potrebbe sicuramente aiutare la promozione della Rete reumatologica regionale.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Dà lettura dell’emendamento aggiuntivo del comma 3 dell’articolo 2, protocollo numero 7581/A02, che recita: <<Dopo il comma 2 dell’art. 2 (‘Ambulatori multidisciplinari) della PL 352 "Disposizioni per il riconoscimento della rilevanza sociale delle malattie reumatiche e per l'attuazione della Rete reumatologica regionale" è aggiunto il seguente comma: “3. Dovendo porre particolare attenzione alla reumatologia pediatrica, in accordo con il Dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria sono individuate nella Rete Reumatologica regionale le Unità Operative con le necessarie competenze, nelle quali, oltre a prendere in carico i pazienti pediatrici sono previsti iter precisi nella transizione del paziente pediatrico dal reumatologo pediatrico al reumatologo dell’adulto”>>.

Dà lettura dell’emendamento aggiuntivo del comma 4 dell’articolo 2, protocollo numero 7581/A03, che recita: <<Dopo il comma 2 dell’art. 2 (‘Ambulatori multidisciplinari) della PL 352 "Disposizioni per il riconoscimento della rilevanza sociale delle malattie reumatiche e per l'attuazione della Rete reumatologica regionale" è aggiunto il seguente comma: “4. La Rete Reumatologica Regionale, per quanto attiene alle malattie reumatologiche rare, integra i dettami previsti dal DCA n. 28 del 30/01/2024 (Approvazione “Piano regionale delle malattie rare 2024-2026 e riordino della rete regionale delle malattie rare” – Accordo Stato-Regioni del 24 maggio 2023”), supportando la realizzazione del Centro di Coordinamento regionale delle malattie rare e prevedendo anche il coinvolgimento delle associazioni del Terzo Settore operanti nell’ambito delle patologie reumatologiche”>>. 

Dà lettura dell’emendamento aggiuntivo del comma 5 dell’articolo 2, protocollo numero 7581/A04, che recita: <<Dopo il comma 2 dell’art. 2 (‘Ambulatori multidisciplinari) della PL 352 "Disposizioni per il riconoscimento della rilevanza sociale delle malattie reumatiche e per l'attuazione della Rete reumatologica regionale" è aggiunto il seguente comma: “5. Essendo la fibromialgia una patologia afferente soprattutto alla reumatologia, la Rete Reumatologica Regionale prevede forme di integrazione con la legge regionale n. 8 del 14 marzo 2024 recante “Disposizioni per il riconoscimento della rilevanza sociale della fibromialgia e della elettrosensibilità e istituzione dei relativi registri regionali”. L’integrazione riconosce gli ambulatori specializzati nella diagnosi e/o trattamento della fibromialgia secondo il fabbisogno regionale”>>.

Dà lettura dell’emendamento all’articolo 3, comma 2, protocollo numero 7581/A05, che recita: <<Il comma 2 dell’art. 3 (‘Rete reumatologica regionale’) della PL 352 "Disposizioni per il riconoscimento della rilevanza sociale delle malattie reumatiche e per l'attuazione della Rete reumatologica regionale" è sostituito dal seguente comma: “2. Al fine di perseguire le finalità di cui al comma 1, la Regione, avvalendosi delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, promuove l’attuazione della Rete reumatologica regionale. La Rete si pone l’obiettivo di integrare e coordinare le strutture ospedaliere e territoriali esistenti, sviluppare e attuare percorsi diagnostico- terapeutici assistenziali (PDTA), assicurando il coinvolgimento di figure specialistiche adeguatamente distribuite su tutto il territorio regionale. La progettazione dei PDTA è garantita attraverso il supporto tecnico del Dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria, in prosecuzione con quanto già avviato dai Decreti ad Acta in vigore e prevedendo oltre al completamento dei PDTA relativi ad artrite reumatoide, sclerosi sistemica, osteoporosi, spondiloartriti, anche l’inserimento di quello afferente al LES. I PDTA prevedono una parte dedicata alla gestione delle comorbilità, non solo legate agli effetti delle patologie reumatologiche, ma anche alla possibile concomitante insorgenza di altre patologie, come quelle oncologiche, con metodiche organizzative che prevedano il consulto multidisciplinare dei vari specialisti di settore. I PDTA prevedono anche chiari riferimenti alla medicina di genere. Nei PDTA sono previsti metodi efficienti nella gestione dei farmaci biotecnologici anche nell’eventuale necessità di ritorno all’originator”>>.

Dà lettura dell’emendamento aggiuntivo del comma 4 dell’articolo 3, protocollo numero 7581/A06, che recita: <<Dopo il comma 3 dell’art. 3 (‘Rete reumatologica regionale’) della PL 352 "Disposizioni per il riconoscimento della rilevanza sociale delle malattie reumatiche e per l'attuazione della Rete reumatologica regionale" è aggiunto il seguente comma: “4. La Regione Calabria promuove il coinvolgimento del mondo della ricerca clinica calabrese anche attraverso la realizzazione di un Centro di eccellenza di ricerca reumatologica in una delle Università calabresi demandandone al Dipartimento Regionale Salute e Welfare la successiva individuazione”>>.

Dà lettura dell’emendamento aggiuntivo dell’articolo 4 bis, protocollo numero 7581/A07, che recita: <<Dopo l’art. 4 (‘Monitoraggio e ricerca sulle malattie reumatologiche’) della PL 352 "Disposizioni per il riconoscimento della rilevanza sociale delle malattie reumatiche e per l'attuazione della Rete reumatologica regionale" viene aggiunto il seguente articolo: “Art. 4 bis (Integrazione degli ambulatori di reumatologia nelle Case di Comunità) 1. La Regione promuove l’ampliamento della rete reumatologica regionale attraverso la creazione di ambulatori di reumatologia multidisciplinari anche nelle Case di Comunità del Territorio Regionale nei limiti delle risorse finanziarie esistenti”>>.

Dà lettura dell’emendamento aggiuntivo dell’articolo 5 bis, protocollo numero 7581/A08, che recita: <<Dopo l’art. 5 (‘Monitoraggio e ricerca sulle malattie reumatologiche’) della PL 352 "Disposizioni per il riconoscimento della rilevanza sociale delle malattie reumatiche e per l'attuazione della Rete reumatologica regionale" viene aggiunto il seguente articolo: “Art 5 bis (Istituzione di un organismo di coordinamento regionale delle malattie reumatologiche) 1. Nell’ambito del Dipartimento Salute e Welfare è istituito un organismo di coordinamento regionale delle malattie reumatologiche. 2. Gli obiettivi dell’organismo di coordinamento regionale sono: a) Programmazione delle attività; b) Monitoraggio delle azioni di governo in riferimento alla attuazione della rete reumatologica calabrese; c) Monitoraggio delle azioni di governo in merito al coordinamento fra rete reumatologica e rete delle malattie rare; d) Elaborazione di una relazione annuale sulle attività. 3. L’organismo di coordinamento regionale delle malattie reumatologiche è costituito dal Direttore Generale Dipartimento Salute e Welfare o suo delegato, da operatori sanitari esperti nel settore della reumatologia e afferenti, tra l’altro, alle società scientifiche di riferimento della reumatologia e dai rappresentanti del terzo settore operanti in ambito reumatologico; 4. Segretario del coordinamento è un funzionario del dipartimento Salute e Welfare della Regione Calabria. 5. L’istituzione del coordinamento non comporta ulteriori oneri a capo della Regione Calabria”>>.

Dà lettura dell’emendamento aggiuntivo del comma 2 dell’articolo 7, protocollo numero 7581/A09, che recita: <<Dopo il comma 1 dell’art. 7 (‘Giornata regionale per la lotta alle malattie reumatologiche’) della PL 352 "Disposizioni per il riconoscimento della rilevanza sociale delle malattie reumatiche e per l'attuazione della Rete reumatologica regionale" è aggiunto il seguente comma: “2. La Giornata regionale prevede il coinvolgimento delle Associazioni di Settore”.

PRESIDENTE

Comunicato di condividere e giudicare accoglibili alcuni emendamenti a firma della consigliera Bruni, rende noto che sono pervenuti 3 emendamenti a firma del consigliere Laghi che procede a illustrare su delega del consigliere proponente.

Dà lettura dell’emendamento protocollo numero 7493 all’articolo 2, comma 1, che recita: <<Al comma 1 dell’art. 2 (Ambulatori multidisciplinari) dopo le parole “malattie reumatologiche,” il periodo è modificato come segue: “esclusivamente ricomprese nei livelli essenziali di assistenza (LEA), con la collaborazione di figure specialistiche per il trattamento e la gestione integrata dei pazienti, avvalendosi delle risorse strumentali, finanziarie e professionali disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri per il bilancio regionale.>>

Dà lettura dell’emendamento aggiuntivo, protocollo numero 7493, all’articolo 3, comma 4 che recita: <<All’art. 3 (Rete reumatologica regionale) è aggiunto il comma 4: “4. La Giunta regionale, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della presente legge, adotta un regolamento attuativo per disciplinare la composizione, la modalità di funzionamento e il coordinamento della rete reumatologica regionale, garantendo l’integrazione tra le strutture ospedaliere, territoriali e gli enti del Terzo Settore (ETS).>>

Dà lettura dell’emendamento, protocollo numero 7493, all’articolo 6, comma 1, che recita: <<Alla fine del comma 1 dell’art.6 (Promozione della formazione specialistica) è aggiunto il seguente periodo: “avvalendosi delle risorse formative già esistenti nell’ambito del Servizio Sanitario regionale>>

MINNICI Sonia, funzionaria IEQ Settore assistenza giuridica

Fornisce chiarimenti sugli emendamenti.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Chiede chiarimenti in merito ai suggerimenti forniti dal Settore assistenza giuridica.

PRESIDENTE

Sottolineato che alcuni dei suggerimenti pervenuti dal Settore assistenza giuridica saranno valutati direttamente dal Consiglio con la presentazione di specifici emendamenti, indi procede con la votazione degli articoli e relativi emendamenti.

Pone in votazione: l’emendamento protocollo numero 7581/A01 all’articolo 1, comma 1, a firma della consigliera Bruni che è approvato; l’articolo 1, così come emendato, che è approvato; l’emendamento protocollo numero 7484/A02, a sua firma, che è approvato; l’emendamento protocollo numero 7493/A02 a firma del consigliere Laghi che è respinto; l’emendamento aggiuntivo protocollo numero 7581/A02 all’articolo 2, comma 3, a firma della consigliera Bruni che è respinto.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Chiede se l’emendamento all’articolo 2, comma 3, a sua firma sia da considerare superato, in considerazione della presentazione di una risoluzione con gli stessi obiettivi.

PRESIDENTE

Precisando che sarà valutata la presentazione di una eventuale risoluzione, benché politicamente condivisibile, procede con la votazione.

Pone in votazione: l’emendamento aggiuntivo del comma 4, all’articolo 2, protocollo numero 7581/A03 che è approvato; l’emendamento aggiuntivo del comma 5, all’articolo 2, protocollo numero 7581/A04 che è respinto; indi l’articolo 2, così come emendato, che è approvato; l’emendamento all’articolo 3, sostitutivo del comma 2, protocollo numero 7581/A05 che è approvato.

Comunica di ritirare l’emendamento all’articolo 3, comma 2, protocollo numero 7484/A04, a sua firma.

Pone in votazione l’emendamento all’articolo 3, aggiuntivo del comma 4, protocollo numero 7493/A03, a firma del consigliere Laghi che è approvato; l’emendamento, all’articolo 3, aggiuntivo del comma 4, a firma della consigliera Bruni, protocollo numero 7581/A06, che è respinto; l’articolo 3, così come emendato, che è approvato; l’emendamento aggiuntivo dell’articolo 3-bis, a sua firma, protocollo numero 7911/A02, che è approvato, pertanto è inserito l’articolo 3-bis; l’emendamento all’articolo 4-bis, protocollo numero 7581/A07, a firma della consigliera Bruni, che è respinto; l’emendamento aggiuntivo all’articolo 5, protocollo numero 7484/A06, a firma della consigliera Straface che è approvato; l’articolo 5 così come emendato che è approvato; l’emendamento all’articolo 5-bis, protocollo numero 7581/A08, a firma della consigliera Bruni, che è respinto; l’emendamento all’articolo 6, comma 1, protocollo numero 7493/A04, a firma del consigliere Laghi, che è approvato; l’articolo 6, così come emendato, che è approvato; l’emendamento aggiuntivo all’articolo 7, comma 2, protocollo numero 7581/A09, a firma della consigliera Bruni, che è respinto; l’articolo 7 che è approvato; l’emendamento all’articolo 8, comma 4, protocollo numero 7484/A07, a sua firma che è approvato; l’articolo 8, così come emendato, che è approvato; gli emendamenti, a sua firma, aggiuntivi degli articoli 8-bis e 8-ter, che sono approvati e, pertanto, inseriti al testo della proposta; gli articoli 9 e 10 che sono approvati, indi la proposta di legge nel suo complesso che è approvata così come emendata con autorizzazione al coordinamento formale.

Comunica che relatrice in Aula sarà lei stessa.

 

(La Commissione approva)

Proposta di legge numero 269/12^ di iniziativa dei consiglieri P. Molinaro, G. Gelardi, F. Mancuso, G. Mattiani, P. Raso, Pasqualina Straface, recante: “Cultura musicale: la Calabria bandistica”

PRESIDENTE

Riferisce, preliminarmente, che sono stati invitati alla seduta odierna i consiglieri proponenti e il dirigente generale del Dipartimento istruzione, formazione e pari opportunità, che ha delegato a partecipare la dottoressa Angela Vatrano e il dottor Fabio Scavo.

Illustra, quindi, la proposta in discussione soffermandosi su alcuni aspetti essenziali dell’intervento normativo, che riferisce di aver convintamente sottoscritto, non soltanto per riconoscerne la valenza culturale e sociale, ma perché rispondente a un reale bisogno del territorio calabrese.

Sottolinea, poi, che il provvedimento in discussione non è finalizzato meramente alla tutela della tradizione, ma si muove nella duplice direzione di riconoscere ufficialmente il ruolo delle bande musicali calabresi, anche di coesione sociale e opportunità educativa per molti giovani, nonché di introdurre misure concrete per favorirne la crescita e la continuità della musica bandistica calabrese anche in un’ottica di promozione dello sviluppo del territorio.

Ricordato che nella precedente seduta della Commissione sono stati espressi alcuni suggerimenti sia da parte del Settore assistenza giuridica sia dal competente Dipartimento regionale, che sono stati recepiti negli emendamenti presentati, riferisce, altresì, che è pervenuta richiesta di audizione da parte del Presidente dell’ANBIMA Calabria.

Indi, dà avvio alle audizioni.

 

(Viene audito: il Presidente dell’ANBIMA Calabria)

MOLINARO Pietro Santo (Fratelli d’Italia)

Comunicata la presentazione di alcuni emendamenti in accoglimento delle osservazioni emerse nel corso della precedente seduta, procede ad illustrarli nel dettaglio: emendamento protocollo numero 7534/A01, all’articolo 1, comma 1, con il quale propone di eliminare le parole “e sostiene”; emendamento protocollo numero 7534/A02, all’articolo 2, commi 1 e 2, con il quale propone di aggiungere all’inizio del comma 1 la locuzione “Ai fini della presente legge”, di eliminare al termine del comma 1, le parole “e riconosciuto tale”, di sostituire al comma 2, la locuzione “con una scrittura privata registrata” con la seguente “ai sensi della normativa statale vigente,”; emendamento protocollo numero 7913/A01 all’articolo 4, con il quale propone di aggiungere al comma 1, dopo le parole “attraverso il dipartimento competente”, le parole “per istruzione e cultura,” e dopo le parole “ai comuni” la locuzione “alla Città Metropolitana di Reggio Calabria,” e al comma 1, lettera f), dopo la parola “musicale” le parole “, gli Istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica”; emendamento protocollo numero 7534/A04, all’articolo 5, commi 1 e 2, con il quale propone di inserire al comma 1, dopo la parola “dipartimento” e prima della parola “cultura” le parole “competente per Istruzione e” e di sostituire al comma 2, le parole “tesserato ad associazioni nazionali e di conseguenza a compagnie” dalla locuzione “direttamente, o attraverso le associazioni nazionali di riferimento, coperto da polizze”; emendamento protocollo numero 7534/A05, con il quale propone di aggiungere l’articolo 5 bis, relativo all’istituzione della giornata regionale dedicata alle bande musicali della Calabria e alla valorizzazione degli eventi di carattere territoriale ad essa correlati; emendamento protocollo numero 7534/A06, con il quale propone di sopprimere l’articolo 8.

Ringrazia, infine, la Presidente per la sottoscrizione della proposta di legge in discussione

MINNICI Sonia, funzionaria IEQ del Settore assistenza giuridica

Riferisce l’assenza di osservazioni.

SCAVO Fabio, Dipartimento istruzione, formazione e pari opportunità

Si riporta all’intervento svolto nella precedente seduta della Commissione.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Chiede alcuni chiarimenti sui termini e sulla dotazione finanziaria del bando.

VATRANO Angela, Dipartimento istruzione, formazione e pari opportunità

Riferito che l’avviso pubblico relativo alle attività culturali per il 2025 è stato pubblicato la settimana scorsa con una dotazione complessiva di 4.300.000 euro, sottolinea che esso è finalizzato a sostenere, con la previsione di contributi differenziati, diversi ambiti culturali, tra cui uno specifico per le bande musicali ed è volto a finanziare nell’arco dell’anno anche attività che producono cultura.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Riferito l’interesse specifico per lo stanziamento finanziario previsto, chiede ulteriori chiarimenti al riguardo.

SCAVO Fabio, Dipartimento istruzione, formazione e pari opportunità

Riferisce l’importo massimo di 20 mila euro previsto per singolo progetto che è stato, peraltro, ampliato rispetto al precedente avviso pubblico.

PRESIDENTE

Posto ai voti l’emendamento protocollo numero 7534/A01, all’articolo 1, comma 1, che è approvato all’unanimità, pone ai voti: l’articolo 1, che è approvato all’unanimità per come emendato; l’emendamento protocollo numero 7534/A02, all’articolo 2, commi 1 e 2, che è approvato all’unanimità; l’articolo 2, che è approvato all’unanimità, per come emendato; l’articolo 3 che è approvato all’unanimità; l’emendamento protocollo numero 7913/A01, all’articolo 4, che è approvato all’unanimità; l’articolo 4, che è approvato all’unanimità per come emendato; l’emendamento protocollo numero 7534/A04, all’articolo 5, commi 1 e 2, che è approvato all’unanimità; l’articolo 5, che è approvato all’unanimità per come emendato; l’emendamento protocollo numero 7534/A05, aggiuntivo dell’articolo 5-bis, che è approvato all’unanimità, pertanto è inserito l’articolo 5-bis; gli articoli 6 e 7, che sono approvati all’unanimità; l’emendamento protocollo numero 7534/A06, con il quale si propone di sopprimere l’articolo 8, che è approvato.

Indi, pone ai voti la proposta di legge nel suo complesso che è approvata per come emendata con richiesta di autorizzazione al coordinamento formale.

Comunica, infine, che il relatore per la seduta di Consiglio sarà il consigliere Molinaro.

MOLINARO Pietro Santo (Fratelli d’Italia)

Riferisce che il suggerimento emerso dall’audizione del Presidente dell’ANBIMA Calabria sarà formalizzato in un emendamento da presentare nella seduta di Consiglio.

 

(La Commissione approva)


Proposta di legge numero 237/12^ di iniziativa dei consiglieri Luciana De Francesco, S. Cirillo, A. Montuoro, recante: “Politiche di prevenzione e di contrasto allo sfruttamento e agli abusi in danno di minori”

PRESIDENTE

Riferisce, preliminarmente, che sono stati invitati alla seduta odierna il dirigente generale del Dipartimento salute e welfare, che ha delegato a partecipare la dottoressa Sara Lo Presti, che è stata impossibilitata a partecipare, e il Garante regionale per la tutela delle vittime di reato.

Ricordato l’iter della proposta di legge in discussione che giunge oggi a un passaggio decisivo del suo percorso nella Commissione di merito, rammenta, in particolare, il prezioso contributo offerto dal Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, che ha fornito dati essenziali e spunti di riflessione fondamentali.

Reputa, quindi, che la giornata odierna rappresenti un’ulteriore occasione di arricchimento del dibattito, grazie all’intervento del Garante regionale per la tutela delle vittime di reato, che può offrire una prospettiva centrata sulle vittime e sulle misure di protezione e sostegno.

Sottolineato che l’obiettivo della legge è quello di prevenire e contrastare ogni forma di abuso e sfruttamento minorile, rafforzando il sistema di tutela e garantendo strumenti concreti di protezione e assistenza, attraverso azioni concrete, ringrazia la consigliera De Francesco, prima firmataria della proposta in discussione, per l’iniziativa legislativa intrapresa.

Indi, dà avvio alle audizioni.

 

(Viene audito: il Garante regionale per la tutela delle vittime di reato;

intervengono: le consigliere Mannarino e De Francesco).

DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia)

Riferita la volontà di presentare un emendamento per integrare il testo in esame con la previsione del Garante per le vittime di reato, figura non ancora istituita al momento della presentazione della proposta di legge, ringrazia tutti coloro che hanno fornito un valido e fattivo contributo per il miglioramento del testo in discussione.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Sottolineata la valenza dell’iniziativa legislativa in esame, reputa necessario conferire maggiore organicità all’intervento legislativo in materia, ricordando, nello specifico, che la tematica in esame è disciplinata da diverse leggi regionali quali, in particolare, la legge regionale numero 21 del 1996, relativa ai servizi socio-assistenziali a favore dei minori sottoposti a provvedimenti dell'Autorità giudiziaria, la legge regionale numero 23 del 2023, in attuazione della Legge 328 del 2000 e la legge istitutiva del Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza.

Evidenziata la necessità di rafforzare con risorse finanziarie e strumentali gli Istituti già operanti quali, appunto, il Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, pur condividendone le finalità del provvedimento in discussione, preannuncia il voto di astensione, qualora non si reperiscano adeguate risorse finanziarie a garanzia dell’effettiva operatività della legge.

DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia)

In risposta alla consigliera Bruni, comunica che è in corso la redazione di un emendamento che superi la programmazione triennale e sottolinea che la proposta di legge punta ad un approccio integrato, richiedendo la partecipazione delle istituzioni e di tutti coloro che lavorano con i minori.

Illustra, quindi, l’emendamento protocollo numero 1784, riguardante modifiche del titolo della proposta di legge che recita testualmente: <<Nel titolo della proposta di legge n. 237/12^ recante: “Politiche di prevenzione e di contrasto allo sfruttamento e agli abusi in danno di minori” le parole: “e di contrasto” sono soppresse>>.

Illustra, poi, l’emendamento protocollo numero 1578/A04, riguardante integrazioni all’articolo 1, che recita testualmente: <<All’articolo 1 della proposta di legge n. 237/12^ recante: “Politiche di prevenzione e contrasto allo sfruttamento e agli abusi in danno di minori” sono apportate le seguenti modifiche: a) Nel comma 1 le parole: “in possesso di autonomia e” sono sostituite dalle seguenti: “titolari di” e la parola: “normale” è sostituita dalla seguente: “regolare”; b) Alla fine del comma 2 dopo le parole: “società regionale”, sono aggiunte le seguenti: “con conseguente pari trattamento ai minori italiani e stranieri”; c) Nel comma 3 dopo la lettera c) è aggiunta la seguente: “d) l’individuazione di strumenti e strategie, al fine di garantire il pieno coinvolgimento dei minori con una attenzione particolare alla dimensione della partecipazione e dell’ascolto che ne costituiscono un presupposto”>>.”

Illustra l’emendamento protocollo numero 1929/A02, all’articolo 2, che recita testualmente: <<a) La lettera d) del comma 1 è sostituita dalla seguente: “d) istituzione, previa intesa, di un tavolo concertativo con i rappresentanti di enti pubblici e locali del territorio che coinvolga istituzioni, associazioni che si occupano di tali tematiche, distretti sanitari e socioassistenziali nelle politiche di prevenzione degli abusi sessuali in danno dei minori;”; b) Alla fine della lettera e) del comma 1 dopo le parole: “o violenza” sono aggiunte le seguenti: “anche attraverso il coinvolgimento dei servizi sociali professionali;”>>

Illustra l’emendamento protocollo numero 1578/A08, all’articolo 3, che recita: <<a) nella lettera h) del comma 1 dopo le parole: “all’associazionismo” sono inserite le seguenti: “che opera a favore dei minori;”; b) La lettera i) del comma 1 è sostituita dalla seguente: “i) specifici programmi di formazione e informazione a carattere preventivo per gli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado e per tutti i soggetti che hanno regolari contatti con i minori (per motivi familiari, scolastici, ricreativi, professionali, sanitari, religiosi, ed altro); c) Dopo la lettera i) del comma 1 sono aggiunte le seguenti: “j) inserimento nei programmi scolastici/didattici di specifici progetti educativi in materia di violenza e di parità di genere; k) specifici programmi di formazione e informazione riservati al personale dei servizi sociali degli enti locali.”>>;

Illustra l’emendamento protocollo numero 1578/A10, all’articolo 4, che recita testualmente: <<All’articolo 4 della proposta di legge numero 237/12^ recante: “Politiche di prevenzione e contrasto allo sfruttamento e agli abusi in danno di minori” sono apportate le seguenti modifiche: a) La lettera d) del comma 1 è sostituita dalla seguente: “organizzazioni di volontariato, associazione di promozione sociale, delle famiglie, altri enti del terzo settore, in base al principio della sussidiarietà orizzontale;”; b) Dopo la lettera e) del comma 1 è aggiunta la seguente: “f) uffici giudiziari.”; c) Nel comma 2 dopo le parole: “d’intesa con” sono aggiunte le seguenti: “gli uffici giudiziari e”>>;

Illustra l’emendamento protocollo numero 1929/A04, all’articolo 5, che recita: <<All’articolo 5 della proposta di legge n. 237/12^ recante: “Politiche di prevenzione e contrasto allo sfruttamento e agli abusi in danno di minori” sono apportate le seguenti modifiche: a) Nella lettera b) del comma 1 le parole: “incoraggiare e” sono soppresse: b) Dopo la lettera e) del comma 1 sono aggiunte le seguenti: “f) creazione di una rete multidisciplinare e territoriale che coinvolga, previa intesa, anche le Forze dell’Ordine; g) garantire il superamento del carattere frammentario e disarticolato degli interventi, nonché la loro diversità negli ambiti territoriali, mediante la realizzazione di un sistema integrato di servizi, nel quale si realizzino interventi coordinati e omogenei a livello regionale, che assicurino ovunque ai minori una adeguata tutela e livelli minimi di assistenza; h) implementare la capacità di presa in carico dei minori vittime o autori di reati sessuali mediante cooperazione, coordinamento ed uniformità degli interventi sul territorio; i) sviluppare la capacità di accoglienza, messa in sicurezza, assistenza e supporto dei minorenni vittime nella fase di emersione dei reati e nel percorso giudiziario, anche attraverso il potenziamento dei consultori; j) accrescere la competenza specialistica degli operatori e favorire l’integrazione delle professionalità; k) migliorare la reattività dei sistemi sanitari nel rispondere alle esigenze delle bambine e dei bambini e delle ragazze e dei ragazzi in situazione di vulnerabilità; l) individuazione di livelli essenziali per la rete di protezione e inclusione sociale.”>>;

Illustra l’emendamento protocollo numero 1784/A02, all’articolo 6, che recita testualmente: <<All’articolo 6 della proposta di legge n. 237/12^ recante: “Politiche di prevenzione e contrasto allo sfruttamento e agli abusi in danno di minori” le parole: “sessanta giorni” sono sostituite dalle seguenti: “sei mesi”>>.

Illustra l’emendamento protocollo numero 1578/A16, all’articolo 7, che recita: <<All’articolo 7 della proposta di legge n. 237/12^ recante: “Politiche di prevenzione e contrasto allo sfruttamento e agli abusi in danno di minori” le parole: “dipartimento regionale competente per materia” sono sostituite dalle seguenti: “coordinamento di cui al comma 3 dell’articolo 4”>>.

Specifica che le proposte emendative non comportano nuovi oneri.

Minnici Sonia, funzionaria IEQ del Settore assistenza giuridica

Dichiara l’assenza di rilievi sulla proposta in discussione.

PRESIDENTE

Pone ai voti l’emendamento al titolo della proposta, protocollo numero 1784/A04, che è approvato.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Dichiara di votare a favore dell’approvazione di tutti gli emendamenti e di astenersi sulla votazione della proposta nel suo complesso, in attesa di capire come saranno risolti i problemi relativi alla copertura finanziaria della proposta.

PRESIDENTE

Pone in votazione: l’emendamento all’articolo 1, protocollo numero 1578/A04, che è approvato; l’articolo 1 che è approvato, così come emendato; l’emendamento all’articolo 2, protocollo numero 1929/A02, che è approvato; l’articolo 2 che è approvato, così come emendato; l’emendamento all’articolo 3, protocollo numero 1578/A08, che è approvato; l’articolo 3 che è approvato, così come emendato; l’emendamento all’articolo 4, protocollo numero 1578/A10, che è approvato; l’articolo 4 che è approvato, così come emendato; l’emendamento all’articolo 5, protocollo numero 1929/A04, che è approvato; l’articolo 5 che è approvato, così come emendato; l’emendamento all’articolo 6, protocollo numero 1784/A02, che è approvato, l’articolo 6 che è approvato, così come emendato; l’emendamento all’articolo 7, protocollo numero 1578/A16, che è approvato; l’articolo 7 che è approvato, così come emendato.

Pone in votazione gli articoli 8 e 9 che sono approvati e la proposta di legge nel suo complesso, per come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.

Nomina quale relatrice in Consiglio la consigliera De Francesco.

 

(La Commissione approva)

Proposta di legge numero 370/12^ di iniziativa dei consiglieri Pasqualina Straface, M. Comito, recante: “Disposizioni per la promozione e lo sviluppo del sistema universitario e dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) regionale”

PRESIDENTE

Illustra la proposta che giudica un intervento normativo di ampio respiro e di valore strategico, con l’obiettivo di rafforzare il sistema universitario regionale come leva fondamentale per la crescita umana, sociale, culturale ed economica della Calabria. Evidenzia, pertanto, che, in un contesto globale in rapida trasformazione, investire nell’istruzione universitaria e nella formazione di qualità equivale a investire nel futuro della Regione, allineando la Calabria agli standard europei. Precisa, dunque, che la proposta si inserisce in un quadro integrato di politiche regionali che mirano a valorizzare l’istruzione superiore come strumento primario di sviluppo e di innovazione.

Evidenziate le misure previste all’interno della proposta, tra cui la valorizzazione del ruolo strategico delle istituzioni universitarie e AFAM come poli di attrazione per giovani talenti e centri di trasferimento di competenze, si sofferma sul principio di inclusione, attraverso misure a favore dell’accesso equo all’istruzione, con particolare attenzione a studenti con disabilità, BES, provenienti da contesti svantaggiati o da background migratorio, evidenziando come siano previste, inoltre, campagne di sensibilizzazione e orientamento per contrastare stereotipi di genere e forme di discriminazione nell’ambito universitario.

Riferiti, poi, ulteriori obiettivi e finalità della proposta , chiarisce che prevede interventi volti ad ampliare l’accesso alla cultura, anche attraverso l’istituzione del Pass Culturale Universitario e la cooperazione con istituzioni culturali, favorendo il tutoraggio tra pari tramite strumenti digitali come la Piattaforma regionale per il Tutorato e la Banca del Tempo universitaria.

Precisato che la legge promuove la valorizzazione del patrimonio culturale e manifatturiero calabrese, attraverso progetti formativi specifici e l’istituzione di Hub regionali per l’innovazione, finalizzati al trasferimento tecnologico e alla promozione di brevetti e tecnologie innovative, comunica che l’attuazione delle finalità della legge sarà garantita attraverso ulteriori strumenti, ad esempio la stipula di protocolli di intesa e accordi tra enti. Infine, rimarca la rilevanza sia del Tavolo di coordinamento regionale per le politiche universitarie e AFAM (art. 2), con funzioni consultive, propositive e di laboratorio legislativo permanente, sia dell’Osservatorio regionale per le politiche universitarie e dell’alta formazione (art. 9), con funzioni di monitoraggio, ricerca e valutazione dell’impatto delle politiche adottate.

Infine, declina i contenuti dei 10 articoli che compongono la proposta.

VATRANO Angela, Dipartimento istruzione, formazione e pari opportunità

Giudicata interessante la proposta, per la visione sistemica che crea connessioni con il mondo della ricerca e del lavoro, sottopone alla Commissione alcune osservazioni, in particolare: all’articolo 2, comma 2, di prevedere che il Tavolo di coordinamento regionale per le politiche universitarie e AFAM sia presieduto dall’assessore competente per rafforzare la funzione di indirizzo politico; di far in modo che la previsione relativa al compito di promozione, senza oneri, della Regione trovi spazio nell’utilizzo di fondi nazionali o europei per realizzare azioni concrete; all’articolo 8, comma 1, lettera b) lasciare generico il riferimento specifico a borse di studio, agevolazioni per il trasporto e l’accesso ai servizi universitari, poiché che la norma non prevede una norma finanziaria autonoma; di dare all’Osservatorio regionale per le politiche universitarie e dell’alta formazione una connotazione più operativa e tecnica.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Pur condividendo e giudicando positivamente gli intenti perseguiti dalla proposta, ritiene, però, che non abbia modo di essere operativa se priva di fondi appositi. Difatti, considera necessario aiutare il sistema dell’istruzione con borse di studio e risorse, onde evitare che la proposta, anche se approvata, rimanga solo una cornice.

VATRANO Angela, Dipartimento istruzione, formazione e pari opportunità

Sottolineate le difficoltà nel rintracciare risorse economiche per il finanziamento della proposta, ne evidenzia l’utilità quale strumento di supporto alla programmazione dei fondi non regionali, capace di orientare le scelte per definire i piani finanziari.

MANNARINO Sabrina (Fratelli d’Italia)

Trova che vi sia una opposizione preconcetta al sistema legislativo e, fatto notare che la legislazione calabrese in materia è ferma da 20 anni, sottolinea che, in questo momento, è necessario rapportare la materia all’evoluzione della realtà, lasciando alla Giunta regionale, poi, il compito di amministrare.

PRESIDENTE

Ribadisce che trattasi di un testo di legge di indirizzo e che tutte le azioni si potranno effettuare con Protocolli d’intesa promossi con tutte le Istituzioni coinvolte.

Preannuncia, quindi, l’audizione dei Rettori universitari.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Precisa che le leggi di indirizzo in realtà si rivelano “scatole vuote”, considerato che le Università, attesa la loro piena autonomia, possono procedere nella loro attività senza interloquire con la Regione. Si augura, però, di poter essere smentita.

DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia)

Ritiene che l’attuale legislazione regionale sia caratterizzata da una produzione normativa di qualità e afferma che, anche se alcune proposte non hanno effetti immediati, pongono le basi per attività future, essendo strumenti di visione e di coraggio. Obietta che definirle “scatole vuote” sia ingeneroso e miope.

PRESIDENTE

Ritiene che le considerazioni della consigliera Bruni non tengano nella dovuta considerazione il lavoro congiunto svolto con il Dipartimento cultura e con il Settore assistenza giuridica.

FERRARA Annamaria, funzionaria IEQ Area processo legislativo e assistenza giuridica

Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.

PRESIDENTE

Rinvia il punto.

 

(La Commissione rinvia)

Proposta di legge numero 191/12^ di iniziativa del consigliere E. Alecci, recante: “Norme sulla disostruzione pediatrica”

PRESIDENTE

Su richiesta del proponente, rinvia il punto per ulteriori approfondimenti.

 

(La Commissione rinvia)

 

Indi, esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.

La seduta termina alle 15.54

 

La funzionaria IEQ

Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo