XII^ LEGISLATURA

 

COMMISSIONE

SANITÀ, ATTIVITÀ SOCIALI, CULTURALI E FORMATIVE

 

N. 60

 

RESOCONTO SOMMARIO

_________

 

SEDUTA DI MERCOLEDÌ 26 FEBBRAIO 2025

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PASQUALINA STRAFACE

 

Inizio lavori h. 12.09

Fine  lavori h. 14.03

 

INDICE

PRESIDENTE  3,*

RASO Pietro, segretario della Commissione  3

Sull’ordine dei lavori 3

PRESIDENTE  3

Proposta di legge numero 365/12^ di iniziativa della consigliera Pasqualina Straface, recante: “Modifiche alla legge regionale 28 gennaio 2025, n. 6 (Disposizioni per la proroga della validità delle graduatorie vigenti dei concorsi pubblici di enti ed aziende del Servizio sanitario della Regione Calabria)”  3

PRESIDENTE  3,*

BRUNI Amalia (Partito Democratico) 4

RASO Pietro (Lega Salvini) 4

Proposta di legge numero 362/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Norme per il contrasto alla violenza di genere”  5

PRESIDENTE  5,*,*

BRUNI Amalia (Partito Democratico) 6,*,*

FERRARA Annamaria, funzionaria IEQ Area processo legislativo  6

LO PRESTI Sara, funzionario Dipartimento salute e welfare  6,*

Proposta di legge numero 345/12^ di iniziativa della consigliera Amalia Bruni, recante: “Prevenzione e contrasto alla violenza di genere sulle donne e loro figli”  8

PRESIDENTE  8,*,*,*

BRUNI Amalia (Partito Democratico) 8,*,*

MINNICI Sonia, funzionaria IEQ Settore assistenza giuridica  10

Proposta di legge numero 352/12^ di iniziativa dei consiglieri Pasqualina Straface, Sabrina Mannarino, P. Raso, recante: “Disposizioni per il riconoscimento della rilevanza sociale delle malattie reumatologiche e per l'attuazione della Rete reumatologica regionale”  11

PRESIDENTE  11,*

BEVACQUA Fedele, Dipartimento salute e welfare  12

FERRARA Anna Maria, Funzionaria IEQ Area processo legislativo  12

MIGNUOLI Domenica Anna, Dipartimento salute e welfare  12

 

 

Presidenza della presidente Pasqualina Straface

 

La seduta inizia alle 12.09

PRESIDENTE

Verificata la presenza del numero legale, dà avvio ai lavori della Commissione.

RASO Pietro, segretario della Commissione

Dà lettura del verbale della seduta precedente.

PRESIDENTE

Pone in votazione il verbale della seduta precedente che è approvato all’unanimità.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Pone in votazione l’inversione del punto 4 all’ordine del giorno con il punto 1 che è approvata.

Proposta di legge numero 365/12^ di iniziativa della consigliera Pasqualina Straface, recante: “Modifiche alla legge regionale 28 gennaio 2025, n. 6 (Disposizioni per la proroga della validità delle graduatorie vigenti dei concorsi pubblici di enti ed aziende del Servizio sanitario della Regione Calabria)”

PRESIDENTE

Sottolineato che la legge regionale numero 6 del 2025 ha recentemente introdotto disposizioni in materia di proroga della validità delle graduatorie dei concorsi pubblici relativi agli enti ed aziende del servizio sanitario regionale, per le sole assunzioni a tempo indeterminato, evidenzia che tale misura è stata necessaria per garantire continuità nell’attività assistenziale, riducendo il rischio di carenze di personale sanitario in un contesto caratterizzato da difficoltà di reclutamento e da una domanda crescente di servizi sanitari.

Riferisce, però, che non prevedere espressamente la proroga delle graduatorie per le assunzioni a tempo determinato, già attivate nell’ambito del servizio sanitario regionale, rischia di lasciare scoperta una parte essenziale del personale attualmente in servizio, quindi, numerosi operatori sanitari rischiano di non poter essere assunti, con potenziali ripercussioni negative sulla tenuta del sistema sanitario regionale.

Riferisce, dunque, che la proposta di legge integra la disciplina esistente, non solo per garantire la continuità assistenziale e l’efficienza dei servizi sanitari regionali, ma anche in aderenza ai principi di buon andamento, economicità ed efficienza dell’azione amministrativa, modificando l’articolo 1 della legge regionale numero 6 del 2025, prorogando la validità di tutte le graduatorie in essere, derivanti da avvisi e/o selezioni per reclutamenti, anche a tempo determinato, del personale sanitario.

Conclude comunicando che la proposta si compone di 3 articoli.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Sottolineata l’importanza che riveste la norma per la sanità calabrese, annuncia il suo voto favorevole.

RASO Pietro (Lega Salvini)

Giudica la norma molto importante e dichiara di volerla sottoscrivere.

PRESIDENTE

Comunica che all’articolo 1 è stato presentato l’emendamento protocollo numero 4640 (A02) che recita: << Il comma 1 dell’articolo 1 della legge 6/2025 è così modificato: Dopo le parole “l’efficacia di tutte le graduatorie “, le parole “approvate, all’esito delle procedure concorsuali” sono sostituite dalle parole “in essere derivanti da avvisi e/o selezioni per reclutamenti anche a tempo determinato”>>.

Evidenzia, poi, che dalla proposta emendativa non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.

Pone in votazione l’emendamento che è approvato, indi l’articolo 1, per come emendato, che è approvato, e gli articoli 2 e 3 che sono approvati.

Pone in votazione la proposta di legge nel suo complesso, per come emendata, che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.

Comunica che sarà lei stessa relatrice in Aula.

 

(La Commissione approva)

Proposta di legge numero 362/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Norme per il contrasto alla violenza di genere”

PRESIDENTE

Illustra il contenuto delle proposte di legge numero 345/12^, di iniziativa della consigliera Amalia Bruni, e la numero 362/12^ di iniziativa della Giunta regionale, entrambe finalizzate al contrasto della violenza di genere, una piaga sociale che continua a mietere vittime e a generare sofferenze enormi, minando alle fondamenta i principi di uguaglianza, libertà e dignità su cui si fonda la nostra democrazia.

Sottolinea l’urgenza di un intervento normativo regionale che, in linea con la normativa nazionale, possa rispondere in modo efficace alla crescente emergenza sociale rappresentata dalla violenza sulle donne e sui loro figli.

Evidenzia che la proposta di legge numero 362/12^ è frutto di un lavoro istruttorio approfondito, che ha coinvolto attivamente rappresentanti dei Centri Antiviolenza e delle Case Rifugio, al fine di integrare nel testo normativo le istanze provenienti dal territorio. Precisa che tale proposta prevede la creazione di una Rete regionale antiviolenza, con un ruolo centrale della Regione nell’indirizzo e coordinamento, e la costituzione di Reti territoriali antiviolenza per favorire l’erogazione dei servizi di accoglienza, ascolto, consulenza legale e supporto psicologico.

Riferisce, poi, che la proposta di legge numero 362/12^ prevede: il sostegno ai minori vittime di violenza domestica, attraverso l’attivazione di specifici interventi da parte dei Centri Antiviolenza e delle Case Rifugio, garantendo la tutela della sicurezza fisica e psicologica dei minori e il loro reinserimento in ambienti protetti; la stipula di Protocolli d’intesa con le Forze dell’ordine e gli organi giudiziari per l’istituzione di spazi protetti all’interno delle questure e dei tribunali, così da garantire riservatezza e sicurezza alle vittime; l’introduzione di misure per l’autonomia abitativa e inserimento o reinserimento sociale, abitativo e lavorativo delle vittime di violenza; il potenziamento dei servizi sanitari e il rafforzamento della formazione per operatori sociali, sanitari e forze dell’ordine. Evidenzia, inoltre, l’elemento innovativo della costituzione di parte civile della Regione nei processi per “femminicidio” e atti di violenza di genere, destinando i risarcimenti a un fondo specifico per il finanziamento delle attività dei Centri Antiviolenza.

Ritiene utile scegliere quale testo base quello di iniziativa della Giunta che, a suo avviso, rappresenta un impegno concreto della Regione Calabria nella lotta alla violenza di genere, fornendo strumenti efficaci per garantire sicurezza, tutela e sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli.

Informa che nelle successive sedute di Commissione saranno audite le associazioni e i soggetti interessati.

LO PRESTI Sara, funzionario Dipartimento salute e welfare

Ritenuta esaustiva la relazione della Presidente, riferisce che la proposta in discussione è il risultato della concertazione con più professionisti all’interno del Dipartimento in collaborazione con l’ufficio legislativo della Giunta.

FERRARA Annamaria, funzionaria IEQ Area processo legislativo

Illustra la scheda di assistenza tecnico–normativa.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Ricordato che l’iter legislativo sulla tematica è stato avviato con l’ex assessore Giusy Princi, precisa che la Calabria usufruisce già delle case rifugio e delle CAV, specificando che il personale impiegato in dette strutture è soggetto a precariato per quanto concerne sia la natura contrattuale sia gli emolumenti. Chiede, quindi, la proposta di iniziativa della Giunta sia in grado di sopperire a queste criticità che reputa imprescindibili. Condivisi i principi contenuti nella proposta in discussione, evidenzia che la proposta a sua firma, la 345/12^, non solo vi aderisce ma, al contempo, tenta di risolvere le criticità relative alla precarietà delle operatrici e alla programmazione, intervenendo nella precipua allocazione delle risorse finanziarie in un unico capitolo di bilancio.

PRESIDENTE

Ringraziata la consigliere Bruni per aver ricordato il percorso avviato con l’allora assessore, Giusy Princi, evidenzia che la proposta di iniziativa della Giunta contiene alcune novità, ad esempio: l’istituzione della rete regionale; un percorso di formazione per gli operatori; l’assistenza ai minori; l’attenzione alle disabilità; Protocolli di intesa con Forze dell’ordine e la previsione che la Regione si costituisca parte civile. Comunica, poi, che da una interlocuzione don il Dipartimento economia e finanze è emersa l’impossibilità di creare un capitolo unico, poiché le risorse destinate risultano essere eterogenee. Conclude auspicando che la proposta sia approvata all’unanimità.

LO PRESTI Sara, funzionario Dipartimento salute e welfare

Evidenziato che la proposta prevede una regia e una programmazione e quindi la predisposizione di un Piano triennale, effettua precisazioni in ordine alla diversa natura delle risorse e alla loro allocazione nel bilancio regionale.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Evidenzia che le difficoltà delle operatrici di settore potrebbero far disperdere un patrimonio di competenze e professionalità, pertanto ritiene che la risoluzione della problematica sia ormai indifferibile. Preso atto delle difficoltà riferite in ordine all’istituzione di un unico capitolo di spesa, ritiene debbano trovarsi soluzioni concrete che risolvano le problematiche connesse al precariato delle operatrici ed al pagamento puntuale degli emolumenti loro spettanti.

PRESIDENTE

Comunica che sarà svolta un’ulteriormente verifica e auspica si possa trovare una soluzione che consenta di prevedere un capitolo unico nel quale confluiscano tutte le risorse.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Evidenzia che in altri Dipartimenti sono presenti esempi concreti di unificazione delle risorse in unico capitolo di bilancio, pertanto, propone siano interpellati per facilitare la risoluzione della problematica.

Proposta di legge numero 345/12^ di iniziativa della consigliera Amalia Bruni, recante: “Prevenzione e contrasto alla violenza di genere sulle donne e loro figli”

PRESIDENTE

Riferisce, preliminarmente, che è stato invitato il dirigente generale del Dipartimento salute e welfare, che ha delegato a partecipare alla seduta odierna la dottoressa Sara Lo Presti.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Sottolineata la drammaticità della tematica in discussione, comunica che dai dati ISTAT emerge che: circa 7 milioni di donne, di età compresa tra i 16 e i 70 anni, hanno subito, nel corso della propria vita, una qualche forma di violenza fisica o sessuale; che il 13,6 per cento delle donne le hanno patite da partner o ex partner; che il 26,4 per cento ha subito comportamenti di umiliazione, svalorizzazione, controllo e intimidazione, nonché di privazione e limitazione nell’accesso alle proprie disponibilità economiche o della famiglia, ad opera del partner, mentre la percentuale aumenta a circa il 46 per cento quando tali atti avvengono ad opera dell’ex partner; che le chiamate al numero di emergenza 1522, nel terzo trimestre 2024, hanno registrato un incremento di oltre il 37 per cento.

Rilevato il drammatico aumento di tali episodi, ai quali si contrappone la mancata denuncia da parte delle vittime, soprattutto a causa del timore di reazioni da parte degli autori di tali atti, sottolinea l’urgenza di aggiornare la normativa regionale in vigore, risalente ad oltre 17 anni fa.

Evidenzia, quindi, che la proposta è finalizzata: a creare le condizioni per prevenire e ridurre il fenomeno della violenza, anche e soprattutto attraverso la diffusione di una cultura di valorizzazione della differenza di genere; a massimizzare l’efficacia degli interventi a sostegno dei percorsi di autonomia e miglioramento delle singole donne vittime di violenza fisica, psicologica, sessuale ed economica; a rafforzare e migliorare la diffusione delle Case e dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio in tutto il territorio regionale, e, soprattutto, nella Provincia di Reggio Calabria e Crotone, dove sono assenti; mettere a sistema gli interventi di prevenzione della violenza sulle donne attraverso progetti educativi e culturali diffusi e permanenti;  diffondere i servizi di accompagnamento al cambiamento degli uomini violenti.

Ravvisata, poi, la necessità di monitorare e verificare l’adeguatezza degli interventi rispetto alle esigenze dei singoli territori, reputa indispensabile investire risorse aggiuntive per il contrasto e la prevenzione del fenomeno, diffondendo le buone prassi e i progetti innovativi, quali, in particolare: la creazione di una “Rete regionale contro la violenza”; la realizzazione, direttamente o tramite altri soggetti pubblici e privati, di progetti e interventi di prevenzione nel campo dell’istruzione e della formazione; la promozione di azioni di sensibilizzazione contro gli stereotipi di genere; l’attivazione di azioni per favorire la soluzione dei problemi abitativi delle vittime con figli minori; la creazione di un Fondo unico regionale, sostenuto da risorse regionali e nazionali, al fine di assicurare un finanziamento stabile e strutturale per i Centri antiviolenza e le Case rifugio.

Riferito che la proposta si compone di 25 articoli, procede ad illustrarli nel dettaglio, soffermandosi, in particolare, sull’articolo 6 che disciplina le Case rifugio, che forniscono ospitalità alle donne vittime di violenza e ai loro figli, sottolineando che spesso sono ubicate in immobili in affitto con la conseguente necessità di far fronte ai relativi costi.

PRESIDENTE

Propone di coinvolgere al riguardo gli Enti locali, che spesso hanno a disposizione edifici non utilizzati o riferisce la possibilità di utilizzare immobili confiscati.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Sottolineata la necessità di reperire risorse finanziarie adeguate al fine di procedere all’eventuale ristrutturazione degli edifici messi a disposizione, nonché per far fronte ai costi di affitto ed altro, auspica maggiore concretezza nell’individuazione degli interventi da attuare.

Si sofferma, poi, in particolare: sull’articolo 7, relativo all’istituzione dell’Albo regionale dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio, che prevede la determinazione di criteri precisi, anche al fine di favorire l’accesso ai fondi; sull’articolo 9, che sostiene interventi nelle scuole, nei luoghi di lavoro e nelle attività ricreative per prevenire la violenza di genere; sull’articolo 10, che introduce azioni contro la discriminazione dell’immagine femminile nei media e nella pubblicità; sull’articolo 14, che prevede percorsi di recupero per gli autori di violenza; sull’articolo 15, relativo ad interventi del Sistema sanitario regionale, stabilendo percorsi sanitari dedicati alle vittime di violenza presso le strutture ospedaliere e territoriali, quali, in particolare, i cosiddetti “percorsi rosa”, nati in maniera spontanea, relativamente ai quali reputa necessaria la previsione di una regia regionale; sull’articolo 19, relativo al monitoraggio e alla raccolta dei dati, ritenuto indispensabile per comprendere l’adeguatezza delle misure adottate; sull’articolo 20, relativo alla clausola valutativa, ritenuta importante al fine di creare sinergia con la Giunta regionale; sull’articolo 23, che istituisce un Fondo unico regionale per finanziare gli interventi previsti dalla legge, soffermandosi, in particolare, sulla tematica degli accreditamenti delle strutture.

MINNICI Sonia, funzionaria IEQ Settore assistenza giuridica

Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.

PRESIDENTE

Sottolineato che la proposta di legge in discussione ha contenuto analogo alla proposta di legge numero 362/12^ di iniziativa della Giunta regionale, appena trattata, ne dispone l’abbinamento, ai sensi dell’articolo 69 del Regolamento interno del Consiglio regionale.

Indi, pone in votazione la scelta della proposta di legge numero 362/12^ come testo base, che è approvata a maggioranza con l’astensione della consigliera Bruni.

 

(La Commissione, abbinate le proposte 345/12^ e 362/12^ ai sensi dell’articolo 69 del Regolamento interno del Consiglio regionale, sceglie quale testo base la proposta di legge 362/12^)

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Sottolineata l’opportunità di migliorare il provvedimento scelto come testo base con alcuni elementi innovativi in esso non previsti, propone di svolgere nelle prossime sedute, innanzitutto, l’audizione dell’assessora Capponi, nonché delle esponenti di diversi Organismi operanti in materia, che procede ad indicare in dettaglio.

PRESIDENTE

Riferito che le audizioni saranno concordate, condivide soprattutto la necessità di ascoltare gli operatori del settore.

 

(Così resta stabilito)

 

Proposta di legge numero 352/12^ di iniziativa dei consiglieri Pasqualina Straface, Sabrina Mannarino, P. Raso, recante: “Disposizioni per il riconoscimento della rilevanza sociale delle malattie reumatologiche e per l'attuazione della Rete reumatologica regionale”

PRESIDENTE

Evidenziato che le malattie reumatologiche non ricevono sempre la giusta attenzione a livello sia medico sia sociale e sottolineate le difficoltà connesse alle diagnosi delle patologie reumatologiche, con conseguenti ricadute anche economiche sul bilancio regionale, precisa che la proposta nasce dall’esigenza di sopperire alle difficoltà che i pazienti quotidianamente affrontano, anche per via delle criticità del sistema sanitario che comportano ricadute negative sui tempi di attesa e sulla diagnosi tempestiva.

Sottolineando che in Calabria l'incidenza delle patologie reumatologiche è in costante aumento a causa di fattori genetici, ambientali e di stili di vita poco salutari, precisa gli obiettivi sottesi alla proposta, in particolare: riconoscere la rilevanza sociale delle malattie reumatologiche e promuovere un cambiamento culturale; favorire un approccio integrato e multidisciplinare nella cura dei pazienti; migliorare l'accesso alle cure, promuovendo soluzioni come la telemedicina, facilitando il monitoraggio dei pazienti e migliorando l’accessibilità alle cure nei territori meno serviti; promuovere e rendere omogenea su tutto il territorio la formazione del personale sanitario; riconoscere e valorizzare il contributo degli Enti del Terzo Settore operanti nell’ambito delle malattie reumatologiche; ridurre la mobilità passiva.

Precisa, ancora, che la proposta mira ad integrare il DCA 53 del 2024, che ha integrato il DCA 119 del 2017, rappresentando, a suo avviso, una risposta concreta e strategica alle necessità della popolazione calabrese poiché mira a creare un sistema sanitario più equo, inclusivo e efficiente.

MIGNUOLI Domenica Anna, Dipartimento salute e welfare

Presente ai lavori su delega del Dirigente generale del Dipartimento, dott. Calabrò, giudica esaustiva la relazione della Presidente ed evidenzia che la proposta contiene alcuni elementi relativi all’informazione e sensibilizzazione sulla patologia.

BEVACQUA Fedele, Dipartimento salute e welfare

Occupandosi di reumatologia da 2 anni, riferisce che con l’ultimo DCA tematico (n. 53 del 2024) si è provveduto a prevedere l’integrazione della rete ospedaliera con quella territoriale. Sottolinea, quindi, le difficoltà che coinvolgono i pazienti con patologie reumatologiche e ritiene che la proposta integri abilmente il DCA della Giunta, offrendo ulteriori garanzie ai pazienti coinvolti che, solitamente, sono condizionati da ulteriori patologie.

FERRARA Anna Maria, funzionaria IEQ Area processo legislativo

Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.

PRESIDENTE

Rinvia il punto alla prossima seduta.

 

(La Commissione rinvia)

 

Indi, esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.

 

La seduta termina alle 14.03

 

La funzionaria IEQ

Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo