XII^ LEGISLATURA

 

COMMISSIONE

SANITÀ, ATTIVITÀ SOCIALI, CULTURALI E FORMATIVE

 

N. 57

 

RESOCONTO SOMMARIO

_________

 

SEDUTA DI GIOVEDÌ 16 GENNAIO 2025

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PASQUALINA STRAFACE

 

Inizio lavori h. 13,18

Fine   lavori h. 14,47

 

INDICE

PRESIDENTE  3

Proposta di legge numero 347/12^ di iniziativa dei consiglieri Pasqualina Straface, Sabrina Mannarino, P. Raso, recante: “Riconoscimento delle Farmacie Amiche della Comunità”  3

PRESIDENTE  3,*,*,*

BORZUMATI Vittoria, Dipartimento salute e welfare  4,*

BRUNI Amalia (Partito Democratico) 5

MINNICI Sonia, funzionaria IEQ Settore assistenza giuridica  5

Proposta di legge numero 237/12^ di iniziativa dei consiglieri Luciana De Francesco, S. Cirillo, recante: "Politiche di prevenzione e di contrasto allo sfruttamento e agli abusi in danno di minori"  5

PRESIDENTE  5,*

BRUNI Amalia (Partito Democratico) 6

CONGIUSTA Giovanna, funzionaria Settore assistenza giuridica  6

DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia) 6,*

LATELLA Giovanni, funzionario Dipartimento salute e welfare  6

Proposta di legge numero 263/12^ di iniziativa del consigliere R. Mammoliti, recante: “Istituzione di un Reddito di Dignità regionale”  7

PRESIDENTE  7,*,*

BRUNI Amalia (Partito Democratico) 9

COLOSIMO Vittorio, responsabile CIP Reggio Calabria, Dipartimento lavoro  9

LATELLA Giovanni, funzionario del Dipartimento salute e welfare  8

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico) 7,*

MINNICI Sonia, funzionaria IEQ Settore assistenza giuridica  9

 

Presidenza della presidente Pasqualina Straface

 

La seduta inizia alle 13.18

PRESIDENTE

Approvato il verbale della seduta precedente, dà avvio ai lavori della Commissione.

Proposta di legge numero 347/12^ di iniziativa dei consiglieri Pasqualina Straface, Sabrina Mannarino, P. Raso, recante: “Riconoscimento delle Farmacie Amiche della Comunità”

PRESIDENTE

Sottolineato che la proposta di legge intende istituire sul territorio calabrese il riconoscimento ufficiale delle “Farmacie Amiche della Comunità”, evidenzia che l’iniziativa mira a valorizzare il ruolo sociale delle farmacie come presidi sanitari fondamentali per la salute pubblica e il benessere delle comunità locali. Mette, poi, in evidenza la crescente attenzione verso il rafforzamento della sanità territoriale, pilastro imprescindibile per rispondere ai bisogni della popolazione, soprattutto in aree geograficamente svantaggiate o a rischio spopolamento, ricordando, inoltre, che la Calabria, come molte Regioni italiane, si trova ad affrontare sfide significative nel garantire un accesso equo e diffuso ai servizi sanitari.

Evidenzia, poi, che la Regione Calabria può dunque valorizzare il contributo delle farmacie che si distinguono per l’impegno sociale e sanitario, promuovendo iniziative virtuose già presenti sul territorio e incoraggiando la nascita di nuove, indi precisa che la proposta di legge si pone tre obiettivi principali: valorizzare il ruolo delle farmacie; promuovere la salute pubblica; rafforzare la coesione territoriale. Sottolinea, dunque, che la proposta introduce il riconoscimento “Farmacie Amiche della Comunità”, assegnato alle farmacie che si distinguono per attività volontaristiche di rilevanza sociale, tra cui: raccolta e distribuzione gratuita di farmaci non scaduti per persone in difficoltà, in collaborazione con associazioni di volontariato; organizzazione di giornate di prevenzione e attività educative su stili di vita salutari; consulenze gratuite su temi sanitari, come alimentazione, gestione delle malattie croniche e prevenzione cardiovascolare; promozione di campagne di sensibilizzazione su temi come la donazione di sangue, organi o farmaci; collaborazione con enti locali per progetti di assistenza a pazienti fragili o anziani.

Elenca, ancora,  alcune caratteristiche innovative della proposta, quali: assenza di oneri per la Regione, poiché si basa su risorse e strumenti già disponibili; valorizzazione del territorio, poiché le farmacie che operano in aree interne o svantaggiate riceveranno particolare attenzione, garantendo maggiore equità nell’accesso ai servizi sanitari; promozione della sostenibilità, poiché la legge prevede il riconoscimento delle farmacie che adottano pratiche ecologiche, come il riciclo dei farmaci inutilizzati; impatto sociale immediato, grazie all’entrata in vigore immediata, la legge consentirà di valorizzare rapidamente le attività delle farmacie già attive in ambito sociale e di stimolare nuove iniziative.

Sottolinea, poi, che il riconoscimento di Farmacia Amica della Comunità non si sovrappone né interferisce con il modello sperimentale delle Farmacie dei Servizi (o Farmacie di Comunità), ma anzi ne completa il ruolo sanitario specifico, configurandosi come un ulteriore riconoscimento sociale per tutte le farmacie che si impegnano in azioni di solidarietà, prevenzione e sensibilizzazione a favore delle comunità locali.

Evidenziato, infine, che la proposta mette in risalto sia l’aspetto sociale (solidarietà e supporto alla comunità) sia quello sanitario (prevenzione, educazione alla salute) e, pertanto, rappresenta un’opportunità per rafforzare il sistema sanitario regionale, valorizzando le farmacie come protagoniste del benessere delle comunità locali, conclude sottolineando che la proposta si compone di 9 articoli.

BORZUMATI Vittoria, Dipartimento salute e welfare

Premesso che l’iniziativa è lodevole, in considerazione anche della necessità di estendere i presidi sanitari nelle zone più disagiate, ritiene importante capire il ciclo dell’utilizzo dei farmaci utilizzati, e pertanto, si potrebbe collegare con la farmacia di comunità, rafforzandone le opportunità che vengono date a queste.

PRESIDENTE

Ritiene che si potrebbe citare nel testo della proposta di legge.

MINNICI Sonia, funzionaria IEQ Settore assistenza giuridica

Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Giudicata la proposta interessante perché capace di offrire un contributo ai servizi offerti in sanità, sottolinea che riprende il tema delle comunità amiche della demenza. Afferma, quindi, di essere culturalmente favorevole a tali iniziative, ma nutre perplessità sulle competenze specifiche richieste poiché è necessario avere sia strumenti idonei sia formazione e, quindi, a tal proposito, quante farmacie sarebbero in grado di operare.

Conclude, chiedendo se le risorse economiche siano sufficienti per agire su tutto il territorio ed evidenziando l’opportunità di ascoltare in audizione le associazioni di categoria e Federfarma.

PRESIDENTE

Sottolinea che per le demenze è stata Federfarma ad occuparsi dei percorsi formativi.

BORZUMATI Vittoria, Dipartimento salute e welfare

Evidenziato che l’ambito di pertinenza sono le farmacie, ritiene opportuno che i corsi di formazione siano realizzati verso di loro.

PRESIDENTE

Rinvia il punto alla seduta successiva, anticipando che sarà invitata Federfarma.

(La Commissione rinvia)

Proposta di legge numero 237/12^ di iniziativa dei consiglieri Luciana De Francesco, S. Cirillo, recante: "Politiche di prevenzione e di contrasto allo sfruttamento e agli abusi in danno di minori"

PRESIDENTE

Riferito, preliminarmente, che sono stati invitati la consigliera proponente, De Francesco, e il dirigente generale del Dipartimento salute e welfare, che ha delegato il funzionario Giovanni Latella, sottolinea la valenza dell’iniziativa che giudica fondamentale, attesa la delicatezza dei temi trattati e i danni sottesi, in termini non solo sociali, agli abusi e allo sfruttamento dei minori. Indi, cede la parola alla consigliera De Francesco, proponente.

DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia)

Illustra la proposta in dettaglio, sottolineando che lo scopo principale è quello di fornire assistenza e tutela ai minori, vittime di abusi e sfruttamento sessuali, evidenziandone gli effetti devastanti non solo nell’immediato ma anche riguardo al loro futuro, che, senza i corretti interventi, giudica inevitabilmente compromesso. A suo avviso, quindi, benché la normativa nazionale in materia esista, persistono lacune che è possibile che la Regione colmi, con la collaborazione di tutte le istituzioni e degli attori coinvolti. Precisa, poi, che la proposta consta di 9 articoli di cui dà lettura.

Infine, ritiene che la proposta possa garantire maggiore tutela e supporto ai minori della regione, attivando politiche di prevenzione, centrali dell’azione politica.

LATELLA Giovanni, funzionario Dipartimento salute e welfare

Dichiara il parere favorevole del Dipartimento alla proposta, illustrando alcune integrazioni che la Commissione potrebbe fare proprie, già trasmesse per posta elettronica, e che generalmente mirano a rendere il testo più chiaro, attuale e capace di coinvolgere il maggior numero di attori possibile, soprattutto in riferimento alla necessaria formazione per attuare una prevenzione efficiente ed efficace a tutti i livelli istituzionali. In merito alla predisposizione del Regolamento di attuazione chiede che il termine sia fissato in sei mesi e non in 60 giorni, per consentire al Dipartimento l’attenzione necessaria a redigerlo e, infine, sulla clausola valutativa propone che alla Commissione riferisca il Coordinamento, previsto nell’articolato, e non il Dipartimento.

CONGIUSTA Giovanna, funzionaria Settore assistenza giuridica

Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Giudicata importante la proposta, nonostante l’esistenza di normativa nazionale in materia, e in considerazione dell’ampiezza della problematica, suggerisce, al fine di effettuare un approfondimento puntuale e preciso, di audire il Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria e chiede di acquisire dall’Osservatorio relazioni, dati e documenti utili ad approfondire la tematica.

DE FRANCESCO Luciana (Fratelli d’Italia)

Chiede che l’audizione sia estesa ai componenti dell’Osservatorio.

PRESIDENTE

Accolte le richieste di audizione delle consigliere Bruni e De Francesco, assicura che richiederà a nome della Commissione all’Osservatorio di trasmettere eventuali relazioni e documenti utili per l’esame della proposta. Pertanto, rinvia l’esame della proposta.

 

(La Commissione rinvia)

Proposta di legge numero 263/12^ di iniziativa del consigliere R. Mammoliti, recante: “Istituzione di un Reddito di Dignità regionale”

PRESIDENTE

Riferisce che partecipano ai lavori il dott. Latella Giovanni, delegato dal Dipartimento salute e welfare, e il dottor Vittorio Colosimo, responsabile del Centro per l’impiego di Reggio Calabria, delegato dal Dipartimento lavoro e politiche sociali. Indi, cede la parola al proponente per l’illustrazione della proposta.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Illustra la proposta, tesa ad istituire il reddito di dignità regionale, quale misura di contrasto alla povertà.

Precisa che la principale motivazione sottesa alla presentazione della proposta è stata l’abolizione del reddito di cittadinanza e l’introduzione dell’assegno di inclusione che, però, ha introdotto il criterio della così detta “occupabilità” dei componenti del nucleo familiare e superato il principio dell’universalità, proprio di una misura di welfare. Riferisce, quindi, gli effetti della modifica legislativa nazionale che ha privato del sostegno al reddito un considerevole numero di beneficiari, con effetti devastanti in particolare al Meridione ed in Calabria. Illustrati, prima, i limiti, a suo avviso, sottesi al principio di occupabilità contenuto nell’assegno di inclusione, specifica le caratteristiche insite nella sua proposta: l’universalità (assegnabile a tutte le famiglie con risorse economiche inferiori alla soglia reddituale e patrimoniale ISEE < 9360 euro); inclusività attiva, con previsione di un programma di inserimento sociale e lavorativo e l’accesso ad opportunità formative; condizionato ad un patto di inclusione sociale, sottoscritto tra il soggetto beneficiario e il servizio sociale di riferimento; stabile nel tempo (si prevede uno stanziamento di risorse per tre anni), e con la previsione di meccanismi per disincentivare comportamenti opportunistici e elusivi (clausole di sospensione e revoca).

Evidenzia, ancora, che l’intervento sarà attuato mediante una procedura aperta o “a sportello” e il trasferimento economico è quantificato in un importo di 500 euro mensili, ipotizzando che nel primo anno saranno raggiunti oltre 10.000 nuclei con l’utilizzo delle risorse del Programma GOL (Garanzia Occupabilità Lavoratori) e dal PR Calabria 2021/2027

Illustra, quindi, in sintesi i 10 articoli che compongono la proposta.

Infine, ricordato che la Calabria è la regione europea con il più elevato numero di poveri, così come rappresentato dall’ISTAT, evidenzia le ricadute in termini di effetti positivi che si avrebbero sulle imprese, grazie all’aumento inevitabile dei consumi.

PRESIDENTE

Si riserva di fare alcune valutazioni politiche partendo dal principio che proposte di legge di tale spessore necessitano di un confronto con i Dipartimenti interessati.

Osserva, inoltre, che bisogna essere consapevoli di come andare a concretizzare una proposta di tale portata per non creare false speranze in mancanza di una sufficiente copertura finanziaria.

Evidenzia, comunque, che il governo regionale ha già dato indirizzi precisi alla programmazione volti a combattere sacche di povertà e il precariato,

LATELLA Giovanni, funzionario del Dipartimento salute e welfare

Attesa l’importanza della proposta, ne chiede il rinvio per confrontarsi con il Dipartimento programmazione unitaria e con il Dipartimento lavoro ed effettuare la necessaria verifica della copertura finanziaria degli interventi.

COLOSIMO Vittorio, responsabile CIP Reggio Calabria, Dipartimento lavoro

Considerata la delicatezza della tematica, pur facendo presente che i fondi disponibili vengono destinati a politiche attive, come l’inserimento lavorativo, e non a politiche passive, condivide la necessità di un approfondimento.

MINNICI Sonia, funzionaria IEQ Settore assistenza giuridica

Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Pur condividendo la necessità di ulteriori approfondimenti, esorta a una sempre maggiore attenzione sul tema.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Sottolineato che è stata disposta l’abolizione del previsto sussidio nazionale, legato alla presenza nello stato di famiglia di anziani invalidi, pur mantenendosi inalterata la medesima condizione di povertà, ritiene che, come rappresentanti delle Istituzioni, sia doveroso porre tutta l’attenzione possibile a attivare le iniziative opportune e necessarie. Condivide comunque l’approccio di cautela legato alla necessità di ulteriori approfondimenti.

PRESIDENTE

Ritenendo che la richiesta dei Dipartimenti possa essere accolta, rinvia il punto.

Indi, esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.

La seduta termina alle 14.47

 

La funzionaria IEQ

Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo