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XII^ LEGISLATURA

COMMISSIONE
AGRICOLTURA E FORESTE, CONSORZI DI BONIFICA, TURISMO,
COMMERCIO, RISORSE NATURALI, SPORT
E POLITICHE GIOVANILI

 

N. 38

 

RESOCONTO SOMMARIO

_________

 

SEDUTA Di martedì 7 gennaio 2025

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE KATYA GENTILE

Inizio lavori h. 13,18

Fine  lavori h. 20,47

INDICE

PRESIDENTE  3

Sull’ordine dei lavori 3

PRESIDENTE  3

MURACA Giovanni (Partito Democratico) 3

Esame abbinato: proposta di legge numero 334/12^ di iniziativa dei consiglieri F. De Nisi, G. Graziano, Katya Gentile, recante: “Abrogazione dell'articolo 14 della legge regionale 36/2024”; proposta di legge numero 336/12^ di iniziativa dei consiglieri D. Bevacqua, F. Iacucci, E. Alecci, Amalia Bruni, R. Mammoliti, G. Muraca, recante: “Abrogazione dell'articolo 14 della legge regionale 26 novembre 2024, n. 36 (Modifiche ed integrazioni alle leggi regionali n. 29/2002, n.24/2008, n. 8/2010, n. 47/2011, n. 24/2013, n. 9/2018, n. 32/2021, n. 10/2022, N. 9/2023, n. 62/2023, n. 6/2024, e disposizioni normative)”  3

PRESIDENTE  3,*,*,*,*,*,*

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro) 4,*,*,*

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente) 4,*,*,*

MURACA Giovanni (Partito Democratico) 8,*

 

Presidenza della presidente Katya Gentile

La seduta inizia alle 13,18

PRESIDENTE

Approvato il verbale della seduta precedente, dà avvio ai lavori della Commissione.

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Considerato che le due proposte di legge all’ordine del giorno vertono sulla stessa materia, ne propone l’abbinamento ai sensi del Regolamento interno.

MURACA Giovanni (Partito Democratico)

Concorda con l’abbinamento delle due proposte di legge avanzato dalla Presidente della Commissione.

 

(Così resta stabilito)

Esame abbinato:
proposta di legge numero 334/12^ di iniziativa dei consiglieri F. De Nisi, G. Graziano, Katya Gentile, recante: “Abrogazione dell'articolo 14 della legge regionale 36/2024”; proposta di legge numero 336/12^ di iniziativa dei consiglieri D. Bevacqua, F.
Iacucci, E. Alecci, Amalia Bruni, R. Mammoliti, G. Muraca, recante: “Abrogazione dell'articolo 14 della legge regionale 26 novembre 2024, n. 36 (Modifiche ed integrazioni alle leggi regionali n. 29/2002, n.24/2008, n. 8/2010, n. 47/2011, n. 24/2013, n. 9/2018, n. 32/2021, n. 10/2022, N. 9/2023, n. 62/2023, n. 6/2024, e disposizioni normative)”

PRESIDENTE

Illustra le proposte all’ordine del giorno, entrambe riguardanti l’abrogazione dell’articolo 14 della legge regionale n. 36 del 2024 (Cosiddetta “Omnibus”) che vieta la realizzazione nei parchi nazionali e regionali calabresi di impianti di produzione energetica alimentati da biomasse, con potenza eccedente 10MWatt termici, ponendo lo stesso limite per quelli già esistenti, pena la decadenza della relativa autorizzazione.

Riferisce, quindi, che, per impegno assunto dal presidente del Consiglio, sono stati invitati tutti gli attori coinvolti e precisa che l’articolo 14, oggetto di abrogazione, è stato inserito nell’Omnibus su proposta emendativa del consigliere Laghi, non preventivamente sottoposto alla condivisione della Conferenza dei capigruppo e nella cui approvazione ravvisa irritualità.

Evidenzia, poi, che le proposte in discussione sono state sollecitate dai rappresentanti degli enti territoriali e da quanti lavorano nel settore e che l’articolo oggetto di abrogazione conterrebbe profili di incostituzionalità dovuti al mancato rispetto dei limiti di competenza legislativa tra Stato e Regioni.

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Rilevata l’irrituale presenza degli auditi in Aula, che pur gradisce affinché sia loro consentito ascoltare le sue osservazioni, reputa doveroso procedere ad alcune precisazioni sia sulla procedura legislativa sia nel merito della disposizione abrogativa.

PRESIDENTE

Precisato che la seduta è finalizzata alle audizioni, al fine di procedere correttamente ed in maniera esaustiva, ritiene opportuno che preliminarmente intervenga il consigliere Graziano per illustrare la proposta.

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)

Puntualizza che la proposta nasce dall’esigenza di abrogare la norma che impone il depotenziamento delle centrali a biomassa sino a 10 megawatt, pena la revoca delle autorizzazioni. Sottolinea, infatti, che la norma, così come approvata nell’Omnibus, in riferimento alla centrale del Mercure avrebbe effetti disastrosi anche da un punto di vista ambientale. Evidenziato che, originariamente, la centrale era di proprietà di ENEL ed è stata riconvertita come centrale a biomasse negli anni 2000, con il consenso degli amministratori locali, riferisce che nel 2010 la Regione ha apportato alcune modifiche all’autorizzazione e, successivamente, nel 2015, dopo una serie di controversie, la Regione ha concesso l’autorizzazione unica per la riattivazione della centrale per 35 megawatt.

Sottolinea, ancora, che, benché la stessa autorizzazione sia stata più volte impugnata senza esito, anche il Consiglio dei ministri ha espresso parere favorevole alla sua riattivazione. Evidenziato che nella centrale lavorano 60 dipendenti, che sussiste un consorzio che raggruppa 250 unità di personale, producendo un fatturato crescente che può arrivare a 40 milioni di euro, puntualizza che l’indotto, considerate le unità del consorzio e di tutta la filiera boschiva, arriva a 1000 unità. Rilevato come il consorzio abbia fatto investimenti importanti in merci e attrezzature confidando nei contratti esistenti con la centrale del Mercure, ritiene che la norma precedentemente approvata ponga una pietra tombale per la centrale e per l’economia del territorio, con ripercussioni di carattere sociale e di ordine pubblico. Riferisce, poi, che, dal punto di vista ambientale, non vi sono dati che imputano alla Centrale danni in materia ambientale e che, per contro, esistono organi di sorveglianza ed un osservatorio deputati ad esaminare tutti gli effetti da essa derivanti. Precisa, quindi, che detti report annuali certificano l’aria della Valle del Mercure tra le più salubri d’Europa, rassicurando le popolazioni.

Evidenzia, poi, che è stata ampiamente dimostrata, anche tramite acquisizione VIS (Valutazione di incidenza sanitaria) la piena compatibilità ambientale e il rispetto delle norme nazionali e europee. Altresì, sottolineata la strategicità della filiera foresta-legno-energia per la valorizzazione delle aree interne e montane del Paese, dal punto di vista economico e occupazionale, così contribuendo al raggiungimento di obiettivi di decarbonizzazione e di produzione di energia da fonti rinnovabili, rileva che le biomasse legnose, se provenienti da gestione forestale sostenibile, offrono un contributo significativo e sicuro per la diversificazione e la sicurezza energetica. Altresì, rileva che la filiera legno-energia è capace di creare valore anche attraverso la manutenzione del patrimonio boschivo, inteso come Selvicoltura eco-sistemica, e che gli esperti del settore hanno sempre auspicato un utilizzo più efficiente e sostenibile delle biomasse forestali al fine di aumentare il valore prodotto dai boschi italiani e contribuire a stabilizzare la filiera locale e nazionale del legno, limitando, pertanto, le importazioni di legname, di combustibili legnosi e di combustibili fossili.

Puntualizzato che il Fondo Italiano per le Infrastrutture, F2i, ha rappresentato un'opportunità per innovare il sistema finanziario e rilanciare la competitività italiana investendo in vari settori, tra cui l'energia rinnovabile, sottolinea come nel 2018, F2i ha sottoscritto un accordo con ENEL produzione per l'acquisto della Centrale del Mercure, che è ora in piena funzionalità operativa.

Infine, reputa che l’abrogazione dell’articolo 14 sia necessaria al pari della sua immediata entrata in vigore, per consentire l’esecutività dei contratti in essere tra la Centrale a biomasse e il Consorzio Legno Valle Mercure la cui sospensione ha causato il blocco dell'intero comparto economico e della filiera legno-selvicolturale nella regione.

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Premesso che per Legambiente la Centrale del Mercure è assolutamente incompatibile con i principi di tutela ambientale, ripercorrendo dettagliatamente le contorte vicende che hanno portato, solo nel 2015, all’autorizzazione dell’impianto. Evidenziato, poi, che le due proposte di legge all’ordine del giorno hanno entrambe ad oggetto l’abrogazione dell’articolo 14 della legge regionale numero 36/2024, rileva però, paradossalmente, che contemporaneamente alla seduta odierna è in corso a Rotonda, all’ingresso del Parco, una manifestazione per la chiusura della centrale del Mercure. Precisa, però, che la chiusura della Centrale non è tra gli obiettivi dell’articolo la cui abrogazione è in discussione.

Reso noto che alla seduta odierna sono stati invitati i consiglieri proponenti, lui stesso, in qualità di consigliere proponente l’inserimento dell’articolo 14, il Presidente del Consiglio, l’assessore all’agricoltura, i Presidenti dei gruppi consiliari, i direttori del Dipartimenti sviluppo economico e politiche della montagna, foreste, forestazione e difesa del suolo e ben 31 soggetti interessati, censura la mancata convocazione del Dipartimento territorio e tutela dell’ambiente nonché l’esclusione dei Sindaci di Viggianello e Rotonda (i cui territori e popolazione soffrono il maggior impatto dell’attività della Centrale del Mercure), gli operatori economici attivi in settori collegati alla sostenibilità ambientale e le associazioni a tutela dell’ambiente.

Riferisce di aver ricevuto, al pari del presidente Mancuso, 19 richieste di audizione da parte di portatori di interessi comuni, da essi trasmesse appena appresa la convocazione della seduta odierna, la cui esclusione dalle audizioni sarebbe inaccettabile.

Ravvisate irregolarità nell’avvio dell’iter di abrogazione, nel merito dell’articolo 14, fornisce alcune precisazioni a supporto della regolarità della procedura seguita e che ha condotto all’approvazione del suo emendamento con l’inserimento nell’Omnibus dell’articolo oggetto dell’odierna abrogazione. Altresì, puntualizza che il medesimo articolo ha carattere di generalità ed astrattezza e prevede che la potenza massima per le centrali a biomasse sia quella di 10 MW termici, precisando che tale limite è già previsto nel Piano del Parco Nazionale del Pollino, approvato dalla Giunta regionale nel 2023, non introducendo nulla di quanto non fosse già previsto.

Giudicate discutibili alcune affermazioni contenute nelle relazioni illustrative di entrambe le proposte e ravvisate evidenti imprecisioni, sottolinea che i territori di Viaggianello (PZ) e Rotonda (PZ) sono quelli che subiscono il massimo impatto ambientale derivante dai processi di combustione e dal trasporto e stoccaggio delle biomasse e che i rispettivi sindaci, negli ultimi venti anni, hanno sempre osteggiato la presenza della centrale e mai accettato provvigioni economiche a tutela degli interessi e della salute delle loro popolazioni.

Per quanto riguarda i livelli occupazionali diretti e indotti, evidenzia l’esiguo numero di dipendenti (26 unità) che consente il funzionamento della centrale e, a tal proposito, ricorda che il presidente Occhiuto si è dichiarato, già da tempo, disponibile ad intervenire affinché - ove non ci fosse un’assunzione di responsabilità da parte della proprietà, oggi Sorgenia – la Calabria si faccia carico di eventuali eccedenze lavorative.

Precisa, infine, che tutte le grandi Associazioni ambientaliste nazionali, oltre quelle calabresi e lucane, hanno promosso ed appoggiato, negli ultimi venti anni, le tante iniziative contrarie alla centrale del Mercure, stante la sua insostenibilità all’interno del Parco del Pollino.

PRESIDENTE

Riferito, preliminarmente, il suo disaccordo con il contenuto dell’intervento del consigliere Laghi, precisa che l’irritualità, richiamata nel suo intervento ad inizio seduta, era riferita, esclusivamente, alla presentazione dell’emendamento il giorno precedente la seduta di Consiglio regionale.

Ritenuto fuorviante l’emendamento presentato, poi approvato e divenuto articolo 14, attesa la riferita finalità di salvaguardia ambientale, nel qual caso avrebbe dovuto riguardare la competenza della quarta Commissione consiliare, sottolinea che alcune associazioni come WWF e Lipu hanno richiesto di essere audite in Commissione solo alcuni giorni fa; precisa, altresì, che gli auditi invitati alla seduta odierna sono stati individuati in esito all’incontro tenutosi il 20 dicembre scorso con il Presidente del Consiglio.

Ritenuto che il ridimensionamento previsto dalla legge interessi, esclusivamente, la Centrale del Mercure, in quanto l’unica ad avere una potenza di 35 megawatt, sottolinea che i 10 megawatt termici non sarebbero sufficienti a mantenere in esercizio la Centrale e il relativo indotto.

MURACA Giovanni (Partito Democratico)

Ritenuto che una tale discussione sarebbe stata maggiormente opportuna in fase di approvazione dell’articolo 14 della legge e non in occasione della sua abrogazione, come nella seduta odierna, sottolinea le ragioni a supporto dell’abrogazione.

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)

Ricorda, preliminarmente, di aver sottolineato nella relazione illustrativa della proposta di legge che la Regione Calabria, nel 2015, dopo una serie di controversie amministrative e giuridiche, ha concesso l’Autorizzazione Unica per la riattivazione della Centrale termoelettrica del Mercure per una potenza complessiva di 35 megawatt, riferendo, altresì, che più volte il Consiglio di Stato ha respinto i ricorsi provenienti da talune associazioni ambientaliste.

Ritenuto che la disposizione in discussione possa determinare problemi di ordine pubblico, stigmatizza l’intervento del consigliere Laghi, che non fornisce, a suo avviso, dati epidemiologici validi e idonei a confermare la vigenza della disposizione in esame.

Sottolineato di essere portavoce delle ragioni del popolo e non di posizioni di natura scientifica, invita, poi, il consigliere Laghi a non strumentalizzare le dichiarazioni del presidente Occhiuto, da lui riferite e che sottolinea di non conoscere.

PRESIDENTE

Riferito che è pervenuta una nota del Governo che invita all’abrogazione della disposizione in esame, per non incorrere in censure di incostituzionalità, dà avvio alle audizioni.

 

(Vengono auditi:

- il Presidente della Società Mercure e rappresentante di Sorgenia;

intervengono: la Presidente della Commissione, che chiede di trasmettere alla Commissione la relazione oggetto dell’odierna audizione e i consiglieri Laghi e Graziano).

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)

Ritenute alcune notizie emerse suscettibili di interesse giudiziario, invita la Presidente a trasmettere gli atti della seduta odierna della Commissione alla Procura della Repubblica.

 

(Vengono auditi, altresì:

- la sindaca di Laino Borgo, che intervenendo in rappresentanza di tutti i sindaci invitati, lascia una relazione agli atti della Commissione;

- il Presidente del Gal Pollino;

- un consulente legale dei Comuni della Valle del Mercure;

- una responsabile dell’Osservatorio ambientale Valle del Mercure;

- un rappresentante di Confartigianato Cosenza;

 - una rappresentante di Confapi Calabria;

 - un rappresentante CISL Calabria;

 - il Presidente di Coldiretti Calabria;

 - il Sindaco di Castelluccio Inferiore;

intervengono: la Presidente della Commissione e i consiglieri Laghi; Sabrina Mannarino, Giannetta e Muraca.

PRESIDENTE

Sospende la seduta.

La seduta sospesa alle 17,34 riprende alle 19,56

LATELLA Luigi Danilo, Dirigente della Commissione

Dà lettura di una nota inviata dal Dipartimento affari regionali in relazione all’articolo oggetto di abrogazione da parte delle proposte in esame.

PRESIDENTE

Preso atto del contenuto della nota di cui si è data lettura, reputa necessario investire gli uffici legislativi della Giunta e del Consiglio perché interloquiscano con i Ministeri competenti.

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Riconosciuto che il documento letto introduce un elemento di novità che dovrà essere valutato dal Settore assistenza giuridica, osserva che la possibile incostituzionalità del testo potrebbe essere superata riformulando la norma. Detto questo, obietta che il procedimento in esame dovrebbe avere un iter parallelo rispetto al lavoro della Commissione che deve avere una visione completa sul problema. Chiede, infine, specificando che formalizzerà tale richiesta, che sia dato seguito a tutte le richieste di audizione pervenute per poter avere un contraddittorio più ampio.

MURACA Giovanni (Partito Democratico)

Chiede di trasferire la discussione in sede di Consiglio regionale.

GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)

Rilevato che la nota di cui si è data lettura sostiene l’incostituzionalità della norma approvata, ritiene che sia stato svolto un lavoro ampio e soddisfacente in Commissione e che la discussione possa proseguire in Consiglio regionale.

PRESIDENTE

Dispone il rinvio delle proposte, per investire il Consiglio regionale della problematica. Indi, toglie la seduta.

La seduta termina alle 20,47

 

La funzionaria IEQ

Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo