XII^ LEGISLATURA
N. 38
RESOCONTO SOMMARIO
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SEDUTA Di martedì 7 gennaio 2025
PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE KATYA GENTILE
Inizio lavori h. 13,18
Fine lavori h. 20,47
INDICE
MURACA Giovanni (Partito
Democratico)
GRAZIANO Giuseppe (Unione di
Centro),*,*,*
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente),*,*,*
MURACA Giovanni (Partito
Democratico),*
Presidenza
della presidente Katya Gentile
La seduta inizia alle 13,18
Approvato
il verbale della seduta precedente, dà avvio ai lavori della Commissione.
Considerato che le
due proposte di legge all’ordine del giorno vertono sulla stessa materia, ne propone
l’abbinamento ai sensi del Regolamento interno.
Concorda con l’abbinamento
delle due proposte di legge avanzato dalla Presidente della Commissione.
(Così resta
stabilito)
Illustra le proposte all’ordine
del giorno, entrambe riguardanti l’abrogazione dell’articolo 14 della legge
regionale n. 36 del 2024 (Cosiddetta “Omnibus”) che vieta la realizzazione nei
parchi nazionali e regionali calabresi di impianti di produzione energetica
alimentati da biomasse, con potenza eccedente 10MWatt termici, ponendo lo
stesso limite per quelli già esistenti, pena la decadenza della relativa
autorizzazione.
Riferisce, quindi,
che, per impegno assunto dal presidente del Consiglio, sono stati invitati
tutti gli attori coinvolti e precisa che l’articolo 14, oggetto di abrogazione,
è stato inserito nell’Omnibus su proposta emendativa del consigliere Laghi, non
preventivamente sottoposto alla condivisione della Conferenza dei capigruppo e
nella cui approvazione ravvisa irritualità.
Evidenzia, poi, che le
proposte in discussione sono state sollecitate dai rappresentanti degli enti territoriali
e da quanti lavorano nel settore e che l’articolo oggetto di abrogazione
conterrebbe profili di incostituzionalità dovuti al mancato rispetto dei limiti
di competenza legislativa tra Stato e Regioni.
Rilevata l’irrituale
presenza degli auditi in Aula, che pur gradisce affinché sia loro consentito
ascoltare le sue osservazioni, reputa doveroso procedere ad alcune precisazioni
sia sulla procedura legislativa sia nel merito della disposizione abrogativa.
Precisato che la
seduta è finalizzata alle audizioni, al fine di procedere correttamente ed in
maniera esaustiva, ritiene opportuno che preliminarmente intervenga il
consigliere Graziano per illustrare la proposta.
Puntualizza che la proposta
nasce dall’esigenza di abrogare la norma che impone il depotenziamento delle
centrali a biomassa sino a 10 megawatt, pena la revoca
delle autorizzazioni. Sottolinea, infatti, che la norma, così come approvata
nell’Omnibus, in riferimento alla centrale del Mercure
avrebbe effetti disastrosi anche da un punto di vista ambientale. Evidenziato
che, originariamente, la centrale era di proprietà di ENEL ed è stata
riconvertita come centrale a biomasse negli anni 2000, con il consenso degli
amministratori locali, riferisce che nel 2010 la Regione ha apportato alcune modifiche
all’autorizzazione e, successivamente, nel 2015, dopo una serie di
controversie, la Regione ha concesso l’autorizzazione unica per la
riattivazione della centrale per 35 megawatt.
Sottolinea, ancora,
che, benché la stessa autorizzazione sia stata più volte impugnata senza esito,
anche il Consiglio dei ministri ha espresso parere favorevole alla sua
riattivazione. Evidenziato che nella centrale lavorano 60 dipendenti, che
sussiste un consorzio che raggruppa 250 unità di personale, producendo un
fatturato crescente che può arrivare a 40 milioni di euro, puntualizza che
l’indotto, considerate le unità del consorzio e di tutta la filiera boschiva,
arriva a 1000 unità. Rilevato come il consorzio abbia fatto investimenti
importanti in merci e attrezzature confidando nei contratti esistenti con la
centrale del Mercure, ritiene che la norma
precedentemente approvata ponga una pietra tombale per la centrale e per
l’economia del territorio, con ripercussioni di carattere sociale e di ordine
pubblico. Riferisce, poi, che, dal punto di vista ambientale, non vi sono dati
che imputano alla Centrale danni in materia ambientale e che, per contro,
esistono organi di sorveglianza ed un osservatorio deputati ad esaminare tutti
gli effetti da essa derivanti. Precisa, quindi, che detti report annuali certificano
l’aria della Valle del Mercure tra le più salubri
d’Europa, rassicurando le popolazioni.
Evidenzia, poi, che è
stata ampiamente dimostrata, anche tramite acquisizione VIS (Valutazione di
incidenza sanitaria) la piena compatibilità ambientale e il rispetto delle
norme nazionali e europee. Altresì, sottolineata la
strategicità della filiera foresta-legno-energia per la valorizzazione
delle aree interne e montane del Paese, dal punto di vista economico e
occupazionale, così contribuendo al raggiungimento di obiettivi di
decarbonizzazione e di produzione di energia da fonti rinnovabili, rileva che le
biomasse legnose, se provenienti da gestione forestale sostenibile, offrono un
contributo significativo e sicuro per la diversificazione e la sicurezza
energetica. Altresì, rileva che la filiera legno-energia è capace di creare
valore anche attraverso la manutenzione del patrimonio boschivo, inteso come
Selvicoltura eco-sistemica, e che gli esperti del settore hanno sempre
auspicato un utilizzo più efficiente e sostenibile delle biomasse forestali al
fine di aumentare il valore prodotto dai boschi italiani e contribuire a
stabilizzare la filiera locale e nazionale del legno, limitando, pertanto, le
importazioni di legname, di combustibili legnosi e di combustibili fossili.
Puntualizzato che
il Fondo Italiano per le Infrastrutture, F2i, ha rappresentato un'opportunità
per innovare il sistema finanziario e rilanciare la competitività italiana
investendo in vari settori, tra cui l'energia rinnovabile, sottolinea come nel
2018, F2i ha sottoscritto un accordo con ENEL produzione per l'acquisto della
Centrale del Mercure, che è ora in piena funzionalità
operativa.
Infine, reputa che
l’abrogazione dell’articolo 14 sia necessaria al pari della sua immediata
entrata in vigore, per consentire l’esecutività dei contratti in essere tra la
Centrale a biomasse e il Consorzio Legno Valle Mercure
la cui sospensione ha causato il blocco dell'intero comparto economico e della
filiera legno-selvicolturale nella regione.
Premesso
che per Legambiente la Centrale del Mercure è
assolutamente incompatibile con i principi di tutela ambientale, ripercorrendo
dettagliatamente le contorte vicende che hanno portato, solo nel 2015,
all’autorizzazione dell’impianto. Evidenziato, poi, che le due proposte di
legge all’ordine del giorno hanno entrambe ad oggetto l’abrogazione
dell’articolo 14 della legge regionale numero 36/2024, rileva però,
paradossalmente, che contemporaneamente alla seduta odierna è in corso a
Rotonda, all’ingresso del Parco, una manifestazione per la chiusura della centrale
del Mercure. Precisa, però, che la chiusura della
Centrale non è tra gli obiettivi dell’articolo la cui abrogazione è in
discussione.
Reso
noto che alla seduta odierna sono stati invitati i consiglieri proponenti, lui
stesso, in qualità di consigliere proponente l’inserimento dell’articolo 14, il
Presidente del Consiglio, l’assessore all’agricoltura, i Presidenti dei gruppi
consiliari, i direttori del Dipartimenti sviluppo economico e politiche della
montagna, foreste, forestazione e difesa del suolo e ben 31 soggetti
interessati, censura la mancata convocazione del Dipartimento territorio e
tutela dell’ambiente nonché l’esclusione dei Sindaci di Viggianello e Rotonda
(i cui territori e popolazione soffrono il maggior impatto dell’attività della
Centrale del Mercure), gli operatori economici attivi
in settori collegati alla sostenibilità ambientale e le associazioni a tutela
dell’ambiente.
Riferisce
di aver ricevuto, al pari del presidente Mancuso, 19 richieste di audizione da
parte di portatori di interessi comuni, da essi trasmesse appena appresa la
convocazione della seduta odierna, la cui esclusione dalle audizioni sarebbe
inaccettabile.
Ravvisate
irregolarità nell’avvio dell’iter di abrogazione, nel merito dell’articolo 14,
fornisce alcune precisazioni a supporto della regolarità della procedura
seguita e che ha condotto all’approvazione del suo emendamento con
l’inserimento nell’Omnibus dell’articolo oggetto dell’odierna abrogazione.
Altresì, puntualizza che il medesimo articolo ha carattere di
generalità ed astrattezza e prevede che la potenza massima per le centrali a
biomasse sia quella di 10 MW termici, precisando che tale limite è già previsto
nel Piano del Parco Nazionale del Pollino, approvato dalla Giunta regionale nel
2023, non introducendo nulla di quanto non fosse già previsto.
Giudicate discutibili
alcune affermazioni contenute nelle relazioni illustrative di entrambe le
proposte e ravvisate evidenti imprecisioni, sottolinea che i territori di Viaggianello (PZ) e Rotonda (PZ) sono quelli che subiscono
il massimo impatto ambientale derivante dai processi di combustione e dal
trasporto e stoccaggio delle biomasse e che i rispettivi sindaci, negli ultimi
venti anni, hanno sempre osteggiato la presenza della centrale e mai accettato
provvigioni economiche a tutela degli interessi e della salute delle loro
popolazioni.
Per quanto riguarda i
livelli occupazionali diretti e indotti, evidenzia l’esiguo numero di
dipendenti (26 unità) che consente il funzionamento della centrale e, a tal
proposito, ricorda che il presidente Occhiuto si è dichiarato, già da tempo, disponibile
ad intervenire affinché - ove non ci fosse un’assunzione di responsabilità da
parte della proprietà, oggi Sorgenia – la Calabria si faccia carico di
eventuali eccedenze lavorative.
Precisa, infine, che tutte le
grandi Associazioni ambientaliste nazionali, oltre quelle calabresi e lucane,
hanno promosso ed appoggiato, negli ultimi venti anni, le tante iniziative
contrarie alla centrale del Mercure, stante la sua
insostenibilità all’interno del Parco del Pollino.
Riferito,
preliminarmente, il suo disaccordo con il contenuto dell’intervento del
consigliere Laghi, precisa che l’irritualità, richiamata nel suo intervento ad
inizio seduta, era riferita, esclusivamente, alla presentazione
dell’emendamento il giorno precedente la seduta di Consiglio regionale.
Ritenuto fuorviante
l’emendamento presentato, poi approvato e divenuto articolo 14, attesa la
riferita finalità di salvaguardia ambientale, nel qual caso avrebbe dovuto
riguardare la competenza della quarta Commissione consiliare, sottolinea che
alcune associazioni come WWF e Lipu hanno richiesto di essere audite in Commissione solo alcuni giorni fa; precisa,
altresì, che gli auditi invitati alla seduta odierna sono stati individuati in
esito all’incontro tenutosi il 20 dicembre scorso con il Presidente del
Consiglio.
Ritenuto che il
ridimensionamento previsto dalla legge interessi, esclusivamente, la Centrale
del Mercure, in quanto l’unica ad avere una potenza
di 35 megawatt, sottolinea che i 10 megawatt termici non sarebbero sufficienti
a mantenere in esercizio la Centrale e il relativo indotto.
Ritenuto che una tale
discussione sarebbe stata maggiormente opportuna in fase di approvazione
dell’articolo 14 della legge e non in occasione della sua abrogazione, come
nella seduta odierna, sottolinea le ragioni a supporto dell’abrogazione.
Ricorda,
preliminarmente, di aver sottolineato nella relazione illustrativa della
proposta di legge che la Regione Calabria, nel 2015, dopo una serie di
controversie amministrative e giuridiche, ha concesso l’Autorizzazione Unica
per la riattivazione della Centrale termoelettrica del Mercure
per una potenza complessiva di 35 megawatt, riferendo, altresì, che più volte
il Consiglio di Stato ha respinto i ricorsi provenienti da talune associazioni
ambientaliste.
Ritenuto che la
disposizione in discussione possa determinare problemi di ordine pubblico,
stigmatizza l’intervento del consigliere Laghi, che non fornisce, a suo avviso,
dati epidemiologici validi e idonei a confermare la vigenza della disposizione
in esame.
Sottolineato di
essere portavoce delle ragioni del popolo e non di posizioni di natura
scientifica, invita, poi, il consigliere Laghi a non strumentalizzare le
dichiarazioni del presidente Occhiuto, da lui riferite e che sottolinea di non
conoscere.
Riferito che è
pervenuta una nota del Governo che invita all’abrogazione della disposizione in
esame, per non incorrere in censure di incostituzionalità, dà avvio alle
audizioni.
(Vengono auditi:
- il Presidente della
Società Mercure e rappresentante di Sorgenia;
intervengono: la
Presidente della Commissione, che chiede di trasmettere alla Commissione la
relazione oggetto dell’odierna audizione e i consiglieri Laghi e Graziano).
Ritenute alcune notizie emerse suscettibili di
interesse giudiziario, invita la Presidente a trasmettere gli atti della seduta
odierna della Commissione alla Procura della Repubblica.
(Vengono auditi, altresì:
- la sindaca di Laino Borgo, che intervenendo in
rappresentanza di tutti i sindaci invitati, lascia una relazione agli atti
della Commissione;
- il Presidente del Gal
Pollino;
- un consulente
legale dei Comuni della Valle del Mercure;
- una responsabile
dell’Osservatorio ambientale Valle del Mercure;
- un rappresentante
di Confartigianato Cosenza;
- una rappresentante di Confapi
Calabria;
- un rappresentante CISL
Calabria;
- il Presidente di Coldiretti
Calabria;
- il Sindaco di Castelluccio
Inferiore;
intervengono: la Presidente della Commissione e i consiglieri Laghi; Sabrina Mannarino, Giannetta e Muraca.
Sospende la
seduta.
La seduta sospesa alle 17,34 riprende alle 19,56
Dà lettura di una nota
inviata dal Dipartimento affari regionali in relazione all’articolo oggetto di
abrogazione da parte delle proposte in esame.
Preso atto del contenuto della nota di cui si è data
lettura, reputa necessario investire gli uffici legislativi della Giunta e del
Consiglio perché interloquiscano con i Ministeri competenti.
Riconosciuto che il documento letto introduce un elemento di novità che
dovrà essere valutato dal Settore assistenza giuridica, osserva che la possibile
incostituzionalità del testo potrebbe essere superata riformulando la norma.
Detto questo, obietta che il procedimento in esame dovrebbe avere un iter
parallelo rispetto al lavoro della Commissione che deve avere una visione
completa sul problema. Chiede, infine, specificando che formalizzerà tale
richiesta, che sia dato seguito a tutte le richieste di audizione pervenute per
poter avere un contraddittorio più ampio.
Chiede di trasferire la discussione in sede di Consiglio regionale.
Rilevato che la nota di cui si è data lettura sostiene
l’incostituzionalità della norma approvata, ritiene che sia stato svolto un
lavoro ampio e soddisfacente in Commissione e che la discussione possa
proseguire in Consiglio regionale.
Dispone il rinvio delle proposte, per investire il Consiglio regionale
della problematica. Indi, toglie la seduta.
La
seduta termina alle 20,47
La funzionaria IEQ
Dott.ssa Giada Katia Helen
Romeo