XII^ LEGISLATURA
COMMISSIONE
ASSETTO E UTILIZZAZIONE DEL TERRITORIO E PROTEZIONE DELL’AMBIENTE
N. 51
RESOCONTO SOMMARIO
_________
SEDUTA DI martedì 17 dicembre 2024
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PIETRO RASO
Inizio
lavori h. 14.26
Fine
lavori h. 15.00
INDICE
MINNICI Sonia, funzionario IEQ Settore assistenza
giuridica
MINNICI Sonia, funzionario IEQ Settore assistenza
giuridica,
MURACA Giovanni (Partito Democratico)
STRAFACE Pasqualina (Forza Italia),
MURACA Giovanni (Partito Democratico)
MANARITI Maria Antonietta, Dipartimento infrastrutture
e lavori pubblici
MURACA Giovanni (Partito Democratico)
RASPA Simona, funzionario IEQ Segretariato generale
ROMEO Benedetto, Consulente della Commissione
Presidenza del presidente Pietro Raso
La seduta inizia alle 14,26
Approvato il verbale
della seduta precedente, dà avvio ai lavori della Commissione.
Rammentato il parere favorevole del Dipartimento
territorio e tutela dell'ambiente, illustra la proposta spiegando che la
Regione Calabria si impegna a conservare e valorizzare il suo patrimonio
naturale attraverso l'istituzione di aree protette, parchi, riserve naturali e
zone di protezione. In particolare, prosegue informando che la proposta di
legge in esame disciplina l'istituzione e la gestione dell'area protetta
"Dune di Giovino", situata lungo la costa ionica catanzarese,
precisando che trattasi di un’area che è riuscita a sfuggire alla pressione
antropica e all'edificazione selvaggia, condizioni che la rendono ideale per la
conservazione della biodiversità.
Spiega, inoltre, che il degrado dei sistemi dunali,
che spesso culmina con la loro scomparsa, è un problema comune ai Paesi
costieri dell'Unione Europea e il loro ripristino e conservazione è una
priorità.
Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.
Rinvia il punto alla
prossima seduta.
(La Commissione
rinvia)
Illustra la proposta, precisando che la
toponomastica è la scienza che studia la denominazione delle aree destinate
alla pubblica circolazione, come vie, piazze e giardini e che attribuire un
nome a queste aree mira a tramandare la memoria di luoghi, persone o eventi
significativi. In particolare, evidenzia che la proposta mira al recupero della
toponomastica antica come bene culturale immateriale, da valorizzare.
Riferisce, poi, che recentemente è emersa l'urgenza
di intervenire sulla toponomastica di genere, poiché le strade intitolate alle
donne rappresentano solo una piccola percentuale del totale, e che la proposta in esame mira a promuovere
l'intitolazione di spazi pubblici alle donne, riconoscendo il loro contributo
storico e sociale, reperendo nuovi nomi femminili da assegnare: tra cittadine
del comune interessato o calabresi; tra italiane o straniere che abbiano avuto
un rapporto privilegiato con il comune interessato o con la Regione; tra donne
di cultura, di scienza, di qualunque arte o di rilevanza politica o sociale
locali, nazionali o internazionali.
Mette in evidenza, in particolare, il dettato
dell’articolo 4 che indica le funzioni i compiti dei Comuni e dell’articolo 5
che prevede l’istituzione della Commissione regionale per la toponomastica
presso il Dipartimento competente in materia di cultura. l
Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.
Ritiene di fondamentale importanza la promozione e
la valorizzazione del patrimonio storico culturale e delle persone che si sono
distinte nella regione Calabria.
Chiede se le linee di indirizzo siano vincolanti
per gli enti locali.
Precisa che trattasi di linee guida.
Fornisce i chiarimenti richiesti.
Rinvia il punto alla prossima seduta.
(La Commissione rinvia)
Cede la parola al consigliere Muraca per
alcune precisazioni sul primo punto all’ordine del giorno.
Riferisce che il consigliere Alecci aveva
già presentato una proposta di legge vertente su materia identica e che,
pertanto, sarebbe opportuno abbinarle o chiedere all’altro proponente di
sottoscriverla.
Suggerisce al consigliere Muraca di
contattare il presidente Mancuso, in qualità di proponente, e addivenire ad una
soluzione condivisa.
(Così resta stabilito)
Ricorda, preliminarmente, che la proposta è
stata già discussa dalla sesta Commissione per il parere. Indi, procede alla
sua illustrazione, precisando che mira a disciplinare gli interventi edilizi in
prossimità dei corsi d'acqua, sia pubblici che privati, al fine di garantire la
sicurezza idraulica e la tutela del territorio. Riferisce, quindi, che la
normativa si ispira al regio decreto 25 luglio 1904, n. 523, che rappresenta il
testo unico delle disposizioni di legge sulle opere idrauliche. Precisa, pertanto,
che, a seguito dell'entrata in vigore della legge n. 36 del 1994 e
successivamente dell'articolo 144 del D.lgs. n. 152/2006 (Norme in materia
ambientale), si rende necessario un intervento per regolamentare meglio la
materia a livello locale e superare alcune criticità legate all'applicazione
delle norme e che, alla luce della normativa attuale, si intende definire in
modo chiaro e oggettivo i criteri per individuare i corsi d'acqua ai quali
applicare le distanze da rispettare per richiedere, ove possibile, i nulla osta
per eventuali interventi. Chiarisce, dunque, che l'introduzione della nuova
disciplina permetterà ai professionisti del settore di identificare chiaramente
le aree dove sarà possibile realizzare interventi e quelle che saranno soggette
a vincolo di inedificabilità assoluta.
Infine, illustra i sette articoli che la
compongono e comunica che è pervenuto il parere negativo del Dipartimento
territorio e tutela dell'ambiente.
Riferisce il parere favorevole del
Dipartimento alla proposta di legge.
Illustra la scheda di analisi
tecnico-normativa.
Premesso che nel corso della seduta di sesta
Commissione si era ipotizzato di emendare la proposta di legge, chiede se siano
stati presentati eventuali emendamenti.
Fornisce alcune delucidazioni.
Esauriti gli interventi, dispone il rinvio del punto.
(La Commissione rinvia)
Esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta
La seduta termina alle 15,00
La funzionaria IEQ
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo