XII^ LEGISLATURA
COMMISSIONE
BILANCIO, PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E
ATTIVITÀ PRODUTTIVE, AFFARI DELL’UNIONE
EUROPEA E
RELAZIONI CON L’ESTERO
N. 53
RESOCONTO SOMMARIO
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SEDUTA Di lunedì 9
dicembre 2024
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ANTONIO MONTUORO
Inizio lavori h. 13,37
Fine lavori h. 16,00
INDICE
(Parere finanziario ex art. 72 Reg. int.)
(Parere finanziario ex art. 72 Reg. int.)
BONAIUTO Stefania, dirigente Dipartimento economia e
finanze
CALABRÒ Simona, funzionaria IEQ Settore risorse umane
CRINÒ
Giacomo Pietro (Forza Azzurri)
CUZZUPOLI Viviana, funzionaria IEQ Settore risorse
umane
MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico),*
PETROLO Marina Patrizia, dirigente generale
Dipartimento organizzazione e risorse umane
MAMMOLITI
Raffaele (Partito Democratico)
MAMMOLITI
Raffaele (Partito Democratico),*
MINENNA
Marcello, Assessore all’economia e finanze, programmazione strategica e
indirizzi per l’attuazione degli interventi finanziati con Fondi nazionali e
comunitari,*
Presidenza del presidente Antonio Montuoro
La seduta inizia alle 13,37
Approvato il verbale della seduta precedente e data lettura di alcune comunicazioni, dà avvio ai lavori della Commissione.
Propone di effettuare una
discussione unificata sui primi due punti all’ordine del giorno e poi procedere
a votazioni separate.
(Così resta
stabilito)
Rammentato che la seconda Commissione è chiamata a esprimere parere finanziario, ai sensi dell’articolo 72 del Regolamento interno, spiega che trattasi di una proposta di modifica dell’articolo 35 dello Statuto della Regione Calabria che prevede che il numero dei membri esterni della Giunta non possa superare il trenta per cento del totale dei componenti.
Specificato, quindi, che la proposta è corredata di relazione illustrativa e di relazione tecnico-finanziaria, fa notare che la limitazione del numero dei membri esterni della Giunta regionale, da sette a un massimo di due, comporterebbe una riduzione dei costi.
Passando alla proposta di legge numero 319/12^, recante: “Integrazione dell’articolo 1 della legge regionale n. 1/2005”, ricorda che la seconda Commissione è chiamata a esprimere anche su questo parere finanziario ai sensi dell’art. 72 del Regolamento interno.
Spiega, quindi, che la proposta prevede la sospensione dalle funzioni del consigliere regionale che accetti la nomina alla carica di assessore della Giunta regionale, con contestuale nomina di un consigliere supplente.
Prosegue informando che la proposta è corredata di relazione illustrativa e di relazione tecnico-finanziaria e che l’articolo 2 contiene la clausola d’invarianza finanziaria che specifica che la legge non comporta nuovi o maggiori costi per il bilancio regionale.
Pone, infine, l’accento sulla necessità di approfondimento della questione legata alle strutture di diretta collaborazione con gli organismi politico-istituzionali del Consiglio regionale e della Giunta regionale (strutture speciali) per verificare se la proposta, in merito, possa generare nuovi oneri a carico del bilancio regionale.
Chiarisce che, poiché la proposta di legge statutaria lascia invariato il numero di assessori complessivamente nominabili, siano essi interni o esterni, la spesa a carico della Giunta regionale, in termini di previsione, resta invariata.
Esprime il parere favorevole del Dipartimento economia e finanze sulla proposta di legge statutaria numero 2/12^, osservando, invece, in merito alla proposta di legge numero 319/12^ , che in maniera errata è indicata l’invarianza di spesa; infatti, la proposta in sé comunque genera oneri, senza però indicare, tramite raffronto di dati a legislazione vigente, se vi siano risparmi. Registrata, pertanto, una carenza informativa della relazione tecnico finanziaria, riferisce che il Dipartimento non può esprimere parere positivo.
Fornisce chiarimenti relativamente all’incidenza economica della proposta sul bilancio del Consiglio regionale, in riferimento agli oneri relativi agli emolumenti dei componenti delle strutture speciali.
Espresse perplessità sulla
neutralità finanziaria della proposta o su eventuali risparmi connessi ad una
sua approvazione, illustra gli effetti diretti della norma sul consigliere
supplente trasferendola nell’attuale situazione istituzionale, in cui un solo
consigliere è nominato assessore. Nel caso specifico, a suo avviso,
un’applicazione dell’istituto del supplente, genererebbe senza dubbio un
aumento della spesa.
Esprime, pertanto, parere contrario, limitato alla norma finanziaria, senza entrare nel merito politico delle norme in esame.
Precisa che, allo stato attuale, le disposizioni normative consentono di avere 31 consiglieri eletti e di nominare 7 assessori esterni, per cui, nel bilancio di previsione è comunque necessario prevedere la retribuzione di 38 figure istituzionali; numero che non cambierebbe con la modifica normativa in quanto lo stanziamento per consiglieri e assessori rimarrebbe sempre uguale.
Rammentato che si è chiamati a fornire esclusivamente parere finanziario, evidenzia che una valutazione dovrebbe essere effettuata su norme astratte e a carattere generale e non ancorate alla situazione contingente.
Volendo fare una specifica nel merito, ritiene incontestabile l’incompatibilità tra le due cariche di consigliere e di assessore, mentre la previsione di spesa rimarrebbe inalterata date le 38 figure istituzionali.
Evidenziato che il suo intervento si è limitato
alla valutazione
finanziaria della norma e ravvisate, per contro, in quello del consigliere Crinò
anche valutazioni politiche, ricorda di avere in passato, in altra veste,
protestato pubblicamente contro la scelta dell’allora presidente Oliverio sulla
composizione della Giunta. Pur consapevole di non poter limitare le scelte del
Presidente della Giunta qualora ci fossero competenze esterne, ribadisce che la
sua riflessione era esclusivamente finanziaria, atteso che, a suo avviso, la
neutralità del provvedimento non è dimostrata. Indi, ritenendo che
l’approvazione del provvedimento non sia una priorità e che non vi sia la
certezza dell’invarianza finanziaria, ribadisce il suo voto contrario.
Pur rispettando tutte
le posizioni politiche, non reputa coerente la posizione del consigliere
Mammoliti che da un lato non condanna la scelta del Governo Oliverio e
dall’altro si dichiara contrario alla proposta di legge in discussione.
Ritenuto, infatti, che
l’aggravio di spesa sia avvenuto nel momento in cui è stato reso possibile
nominare tutti gli assessori esterni, evidenzia che con l’attuale assetto
istituzionale vi sono difficoltà a rappresentare tutti i gruppi politici nelle
Commissioni e che, pertanto, la proposta di legge mira anche a salvaguardare le
funzionalità del Consiglio regionale e a non svilire le sue funzioni proprie.
Ricorda, quindi, che
il numero dei consiglieri regionali è fissato dalla normativa nazionale e
quello degli assessori dallo Statuto; pertanto, non aumenterebbe il numero
complessivo di 38 figure istituzionali in totale e conseguentemente resterebbe
invariata la spesa.
Procede, quindi, alla
votazione separata dei due provvedimenti.
Comunica di aver presentato, a seguito delle osservazioni del Dipartimento,
un emendamento alla norma finanziaria, che pone ai voti ed è approvato a
maggioranza. Pone, quindi, ai voti la proposta di legge statutaria numero 2/12^, per come emendata, che è approvata con il voto contrario del
consigliere Mammoliti.
Ribadisce che le tesi
sostenute non lo convincono riguardo all’invarianza finanziaria della proposta
e che per questa ragione dichiara il suo voto contrario.
(La Commissione
approva)
Pone ai voti la
proposta di legge numero 319/12^ che è approvata.
(La Commissione
approva)
Evidenziato che la discussione sarà arricchita
dall’intervento dell’assessore Minnenna, relaziona
sul punto, evidenziando che il provvedimento
è stato approvato con deliberazione di Giunta regionale numero 695 del 3
dicembre 2024, ai sensi dell’articolo 36 del decreto legislativo 23/06/2011
numero 118 con il quale si prevede che le Regioni adottino il Documento di
Economia e Finanza Regionale (DEFR) con un orizzonte temporale triennale.
Puntualizzato che il DEFR è
uno strumento di programmazione economico-finanziaria che definisce gli
obiettivi della manovra di bilancio regionale, oltre a supportare il processo
di previsione, che: contiene le linee programmatiche dell’azione di governo
regionale; orienta le deliberazioni della Giunta Regionale e dell’Assemblea
Legislativa; costituisce il presupposto del controllo strategico ed è
fondamentale per definire le strategie economiche, finanziarie e di sviluppo
sostenibile della Regione.
Evidenzia, poi, che il DEFR si
compone di due sezioni: la prima include il quadro sintetico del contesto
economico e finanziario di riferimento e la descrizione degli obiettivi
strategici; la seconda comprende l'analisi della situazione finanziaria della
Regione, la costruzione del quadro tendenziale di finanza pubblica e
l'indicazione delle misure necessarie per raggiungere gli obiettivi di finanza
pubblica.
Precisa, poi, che il DEFR si
basa su un’analisi dettagliata della situazione socio-economica
regionale, nazionale e internazionale, delineando le strategie per promuovere
la crescita economica, l'innovazione tecnologica e la coesione sociale. Evidenzia,
quindi, che la Regione deve affrontare alcune criticità finanziarie, come
l’impatto delle decisioni del Governo con la manovra di bilancio 2025 che
provoca un irrigidimento della spesa corrente e richiede una pianificazione
attenta delle risorse regionali. Sottolinea, altresì, che le risorse
provenienti dall’Unione Europea e dallo Stato rappresentano un’opportunità per
uno sviluppo sostenibile e che tra le priorità ci sono: il rafforzamento delle
infrastrutture, la digitalizzazione, il contrasto alla vulnerabilità economica
e sociale, la valorizzazione delle risorse culturali e naturali e il
miglioramento dell’efficienza amministrativa; tutti obiettivi che mirano a
migliorare gli indicatori macroeconomici regionali e a contrastare il calo
demografico, l'invecchiamento della popolazione e la desertificazione di vaste
aree della Regione.
Evidenzia che
il DEFR permette di identificare alcuni interventi chiave per lo sviluppo
economico della Regione e di osservare i primi effetti positivi di altre
iniziative in termini economici. Sottolinea, quindi, che, a livello globale, il
PIL registra una crescita superiore al 3%, mentre a livello nazionale
l’incremento è inferiore all’1%, rendendo necessari correttivi e per l’Italia
anche l’avvio di una procedura di infrazione. Riferisce, quindi, che tale
procedura ha imposto, secondo le nuove regole, aggiustamenti sul deficit
strutturale, spingendo il Governo a implementare misure finalizzate al recupero
finanziario.
Per quanto riguarda la Calabria, sottolinea come la Regione sia riuscita a realizzare interventi di rilievo, pur evidenziando che una questione cruciale rimane quella delle risorse destinate al ripianamento dei debiti. Nonostante una diminuzione della popolazione produttiva, riferisce, infatti, che il PIL calabrese si attesta sopra la media nazionale, trainato da settori economici strategici legati alle attività della legislatura in corso e da una migliore gestione delle società partecipate.
Evidenzia, poi, che il DEFR approfondisce gli sforzi per migliorare i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e pone l’accento sull’importanza della qualità contabile come elemento fondamentale per una governance sanitaria efficace, rilevando che tutti i bilanci aziendali sono stati migliorati in termini qualitativi e che il bilancio consolidato è stato approvato con il parere positivo dell’organo certificatore. Inoltre, riferisce che, anticipando il concetto di certificazione triennale, il bilancio consolidato per il 2024 è stato sottoposto a verifica da una società di certificazione per allineare i bilanci aziendali alla nuova normativa.
Altresì, riporta che, per le ASP di Cosenza e Reggio Calabria, il Dipartimento di vigilanza ha affidato incarichi specifici per la gestione di fondi rischi e immobilizzazioni, supportando le strutture amministrative con esperti indipendenti e che, tra le innovazioni introdotte, viene menzionata una maggiore flessibilità nella gestione della cassa, che ha contribuito all’ottenimento del giudizio di parifica della Corte dei conti. Sottolinea, inoltre, che il progetto "Azienda Zero” richiede ulteriori rafforzamenti, una guida qualificata e l’adozione di una contabilità analitica per ottimizzare l’intero sistema.
Sul fronte edilizio, evidenzia uno sforzo senza precedenti per riavviare progetti bloccati da anni, come gli ospedali della Sibaritide e di Vibo Valentia, grazie alla collaborazione con enti esterni alla Regione. Precisa, quindi, che il programma di governo si articola in 17 missioni, con l’aggiunta di una dedicata alla progettualità, che ha permesso di definire un piano regionale compatibile con gli obiettivi stabiliti nel 2017, con una programmazione orientata da una strategia coerente con le politiche di coesione, per costruire una Calabria più intelligente, verde e vicina ai cittadini, integrando risorse comunitarie provenienti da cinque fondi principali e altri minori.
Chiarisce, anche, che le risorse di bilancio sono destinate principalmente alla gestione ordinaria, ma evidenzia un miglioramento complessivo grazie a interventi che hanno inciso positivamente su quasi tutte le voci di bilancio, nonostante permangano lacune nella gestione del patrimonio, che richiedono un maggiore impegno per creare sinergie tramite sistemi informatici integrati e per reperire risorse tecniche e umane adeguate.
Infine, esprime rammarico per il sacrificio finanziario richiesto dal Governo centrale, che ha ridotto di 60 milioni di euro le risorse disponibili per attività proprie della Regione, limitando ulteriormente le possibilità di intervento autonomo.
Ringraziato
l’assessore per la relazione esaustiva, capace di mettere in risalto indicatori
importanti nei diversi settori chiave e strategici, evidenzia gli sforzi che
l’amministrazione sta svolgendo per migliorare lo stato dell’arte.
Ritiene che la puntuale relazione dell’assessore
abbia i caratteri dell’enunciazione tecnico-burocratica, sottraendo, a suo
avviso, alla politica il compito di definire le scelte e le azioni di strategie
economico-sociali che si intendono mettere in atto per i calabresi.
Sottolineato
che le scelte politiche si misurano attraverso le ricadute sul territorio, avrebbe
auspicato uno sforzo politico maggiore, orientato verso altre tipologie di
azioni capaci di superare le tante criticità presenti nella regione.
Posta
l’attenzione sul 58° rapporto Censis, che fornisce elementi importanti in
riferimento all’aspetto socio-economico produttivo,
ritiene che il quadro generale necessiti di uno sforzo per superare le
criticità esistenti ed evidenzia che l’aumento del tasso di occupazione, di cui
parlava l’assessore, è causato dalla riduzione della popolazione attiva, ritenendo
che la discrasia di alcuni dati sia legata all’utilizzo di target diversi.
Riferisce,
poi, che secondo il rapporto Svimez la crescita della regione è contenuta,
pertanto, si evince che i consumi sono diminuiti a causa dei pochi redditi
disponibili per le famiglie.
Sottolineato
che il documento in esame dimostra discrasie tra le politiche socio-economiche e le azioni esposte dall’assessore, esprime
perplessità e dissenso ritenendo non corretto l’approccio per affrontare le
criticità.
Conclude,
stigmatizzando il mancato coinvolgimento degli attori interessati ai processi
di crescita, contrariamente a quanto avviene a livello nazionale.
Precisato
che la descrizione del provvedimento ha seguito un modus procedendi
in macrocategorie che consentissero di concentrarsi sui punti più
rilevanti, si dichiara disponibile ad eventuali approfondimenti.
Ritiene
che alcune delle risposte alle perplessità del consigliere Mammoliti siano
contenute nei vari paragrafi e sottoparagrafi del documento, tra le singole
voci degli investimenti.
Sottolineato
che alcune scelte sono imposte da vincoli esterni, mentre altre sono scelte
discrezionali della Giunta, evidenzia, oltre allo sforzo amministrativo e le
strategie presenti nel documento, l’alto profilo di trasparenza del documento.
Esprime disappunto per le osservazioni del
consigliere Mammoliti e precisa che il lavoro è stato svolto in piena
condivisione rispetto alla programmazione della Giunta regionale, con il pieno
coinvolgimento delle associazioni di settore e di categoria, sia in fase di
programmazione sia rispetto agli investimenti sul territorio.
Nel ritenere che la Regione Calabria si stia
dimostrando particolarmente attenta, evidenzia che, seppur perfettibile, non si
può non riconoscere la netta ripresa rispetto al trend
negativo del passato e in linea con le altre Regioni d’Italia.
Pur ritenendo brillante l’illustrazione
dell’assessore, ribadisce le perplessità emerse dal punto di vista politico.
Evidenzia, ad esempio, la mancanza di attenzione e
di tutela in termini di risorse e di collegamenti per le aree interne che, a
loro volta, subiscono lo spopolamento.
Auspicando un confronto più mirato, annuncia il suo
voto contrario.
Precisato che i documenti contabili saranno
analizzati in fase di bilancio di previsione, anticipa che prossimamente
saranno convocate due sedute di Commissione.
Precisato, altresì, che la discussione si è svolta
in via preventiva, al fine di rendere partecipi ed
edotti i consiglieri regionali rispetto all’attività realizzata, esprime pieno
apprezzamento per il lavoro svolto dall’assessore, in maniera completa,
concreta e politica in termini di progetti e di indicatori, in piena
condivisione e disponibilità.
Pone ai voti il provvedimento che è approvato.
(La Commissione approva)
Esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.
La
seduta termina alle 16.00
La funzionaria IEQ
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo