XII^ LEGISLATURA

 

COMMISSIONE Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale – Attività

N. 42

RESOCONTO SOMMARIO

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SEDUTA DI MERCOLEDÌ 16 OTTOBRE 2024

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE LUCIANA DE FRANCESCO

 

Inizio lavori h. 11.43

Fine  lavori h. 13.19

 

INDICE

 

PRESIDENTE  3

Proposta di legge numero 316/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Modifiche alla legge regionale 26 agosto 1992, n. 15 (Disciplina dei beni di proprietà della Regione)”  3

PRESIDENTE  3,*

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico) 4,*

MINNICI Sonia, funzionaria IEQ Settore assistenza giuridica  4

NASSO Mariarosa, dirigente Dipartimento economia e finanze  3,*

RIZZO Paola, dirigente Dipartimento segretariato generale  4

Sull’ordine dei lavori 4

PRESIDENTE  4

Proposta di provvedimento amministrativo numero 176/12^ di iniziativa del consigliere F. Mancuso, recante: “Proposta di legge al Parlamento recante ‘Proroga del termine di cui all'articolo 3 della legge 11 dicembre 2012, n. 224’”  4

PRESIDENTE  5

Proposta di legge numero 319/12^ di iniziativa dei consiglieri G. Graziano, F. De Nisi, G. Crinò, M. Comito, F. Mancuso, L. De Francesco, G. Gelardi recante: “Integrazione articolo 1 della l.r. 1/2005”  5

PRESIDENTE  5,*

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico) 6,*

CORTELLARO Antonio, dirigente del Settore assistenza giuridica  5

CRINÒ Giacomo Pietro (Forza Azzurri) 6,*

LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo Misto) 6,*

MATTIANI Giuseppe (Lega Salvini) 7

RIZZO Paola, dirigente Dipartimento segretariato generale  5

Proposta di legge numero 324/12^ di iniziativa dei consiglieri G. Graziano, F. De Nisi, G. Crinò, M. Comito, L. De Francesco, G. Gelardi, recante: “Modifiche ed integrazioni alle leggi regionali n. 29/2002, n. 24/2008, n. 8/2010, n. 24/2013, n. 32/2021, n. 10/2022, n. 62/2023 e disposizioni normative”  9

PRESIDENTE  9,*

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico) 10

CRINÒ Giacomo Pietro (Forza Azzurri) 10

LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo Misto) 9

LUCIA Francesco, Dipartimento sanità e welfare  9

MINNICI Sonia, funzionaria IEQ Settore assistenza giuridica  9

 

 

Presidenza della presidente Luciana De Francesco

 

La seduta inizia alle 11,43

 

PRESIDENTE

Verificata la presenza del numero legale e approvati i verbali delle sedute precedenti, dà avvio ai lavori della Commissione.

Ringrazia i gruppi consiliari per la riconferma alla Presidenza della Commissione e auspica un buon lavoro a tutti per il proseguo dell’attività della Commissione.

Proposta di legge numero 316/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Modifiche alla legge regionale 26 agosto 1992, n. 15 (Disciplina dei beni di proprietà della Regione)”

PRESIDENTE

Evidenziato che sulla proposta di legge in discussione la quarta Commissione ha già espresso parere favorevole, passa ad illustrare il testo normativo.

Sottolinea che l'articolo 14, comma 5 della legge regionale 26 agosto 1992 n. 15 recante "Disciplina dei beni in proprietà della Regione" prevede che, in caso di attraversamento di beni immobili appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile regionale da parte di elettrodotti, linee telefoniche, acquedotti, fognature, metanodotti e altri simili manufatti di pubblico interesse, sia aerei che interrati, sia corrisposta una congrua indennità.

Evidenzia, poi, che la modifica risolve il disallineamento rispetto alla normativa statale in materia. Pertanto, con l'articolo 1, comma 1, lettera a) della proposta di legge si intende modificare l'articolo 14, comma 5, della legge regionale n. 15/1992, al fine di introdurre il pagamento di canoni annuali, da determinare in base alle tariffe che saranno definite con regolamento regionale, in sostituzione della congrua indennità prevista dal testo vigente.

NASSO Mariarosa, dirigente Dipartimento economia e finanze

Riferito che i Dipartimenti hanno lavorato per apportare delle modifiche al Regolamento in materia e che, pertanto, si è reso necessario procedere alla variazione della normativa regionale, condivide la modifica che prevede il passaggio da indennità a canone annuale che considera maggiormente confacente alla disciplina.

RIZZO Paola, dirigente Dipartimento segretariato generale

Condivide quanto riferito dal dirigente del Dipartimento economia e finanze.

MINNICI Sonia, funzionaria IEQ Settore assistenza giuridica

Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Chiede se la norma possa essere applicata anche sui beni di proprietà dei Comuni o, meglio, se tali enti possano perseguire lo stesso iter, in modo che le multinazionali che attraversano le proprietà con cavi, elettrodotti e simili, possano pagare un canone.

NASSO Mariarosa, dirigente Dipartimento economia e finanze

Ritiene che ogni ente abbia una disciplina specifica dei beni di proprietà.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Ricorda che le opere di rispristino, a seguito di interventi per lavori di messa in opera o manutenzione, spesso lasciano a desiderare e, pertanto, ritiene opportuno approfondire l’argomento in merito al canone di attraversamento dei cavi.

PRESIDENTE

Rinvia il punto e apre i termini per la presentazione degli emendamenti.

 

(La Commissione rinvia)

Sull’ordine dei lavori

PRESIDENTE

Pone in votazione l’inversione del punto tre con il punto due dell’ordine del giorno.

 

Proposta di provvedimento amministrativo numero 176/12^ di iniziativa del consigliere F. Mancuso, recante: “Proposta di legge al Parlamento recante ‘Proroga del termine di cui all'articolo 3 della legge 11 dicembre 2012, n. 224’”

PRESIDENTE

Sottolineato che la proposta di provvedimento amministrativo è stata già discussa e che non sono stati presentati emendamenti, passa alla votazione dell’articolato.

Pone in votazione la proposta che è approvata all’unanimità, assegnandosi il ruolo di relatrice in Aula.

 

(La Commissione approva)

 

Proposta di legge numero 319/12^ di iniziativa dei consiglieri G. Graziano, F. De Nisi, G. Crinò, M. Comito, F. Mancuso, L. De Francesco, G. Gelardi recante: “Integrazione articolo 1 della l.r. 1/2005”

PRESIDENTE

Sottolinea che la proposta di legge mira a rafforzare l’autonomia e l’indipendenza dei consiglieri regionali rispetto al governo regionale, attraverso una chiara disciplina dell'incompatibilità tra la carica di assessore e quella di consigliere regionale.

Riferisce che la misura è volta a garantire una separazione netta tra le funzioni legislative e quelle esecutive, favorendo un più efficace controllo e bilanciamento dei poteri all'intero della Regione e rappresenta un significativo passo avanti nella promozione di un assetto istituzionale più trasparente e bilanciato.

Sottolinea, infine, che la modifica non comporta nuovi o maggiori oneri per il bilancio regionale, garantendo quindi la neutralità finanziaria della sua attuazione.

RIZZO Paola, dirigente Dipartimento segretariato generale

Riferisce che il Dipartimento non ha nulla da evidenziare o da aggiungere poiché dal punto di vista tecnico la norma ha carattere ordinamentale.

CORTELLARO Antonio, dirigente del Settore assistenza giuridica

Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.

LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo Misto)

Riconosciuta l’imparzialità della Presidente nella conduzione dei lavori, nel merito della proposta ricorda come siano pendenti in Commissione altre proposte attinenti al funzionamento del Consiglio regionale, in particolar modo una proposta a sua firma sulla riforma elettorale. Ritiene, quindi, opportuna una discussione generale sulle riforme istituzionali, tra cui le modifiche allo Statuto e alla legge elettorale.

Nel merito della proposta in esame, pur non essendo contrario alla ratio ad essa sottesa, effettua alcune considerazioni, in particolare riguardo alla scelta del criterio di individuazione del consigliere supplente. Altresì, ritiene che una eventuale riforma in tal senso vada valutata nell’insieme di ulteriori istituti, ad esempio sul numero di componenti della Giunta. Giudica, poi, che il consigliere supplente sia posto in una evidente e netta posizione di debolezza direttamente proporzionata ad un innegabile potere in capo al Presidente di Regione in relazione alla sua “sorte”. Paventa, quindi, che una simile scelta possa addirittura indebolire il ruolo del Consiglio regionale e ribadisce la necessità di un esame più esteso degli istituti di riforma. Per tali ragioni, dichiara di astenersi dal voto sulla proposta, riservandosi di approfondire la tematica.

CRINÒ Giacomo Pietro (Forza Azzurri)

In merito alle osservazioni del consigliere Lo Schiavo, ritiene che la Commissione possa approfondire e colmare eventuali lacune inerenti alla metodologia da utilizzare per l’individuazione del supplente, ravvisando nel primo dei non eletti della lista di appartenenza del consigliere nominato assessore la scelta più logica.

Riguardo alla presunta debolezza del supplente, ritiene che essa sia sottesa alla carica anche dei consiglieri titolari, considerato che il Presidente della Giunta potrebbe dimettersi e comportare lo scioglimento dell’intero Consiglio regionale.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Ritiene che il ruolo dei consiglieri supplenti, con riguardo alle loro funzioni legislative e alle attività di ascolto sui territori, sia indebolito dall’ipotesi che il suo mandato cessi in corso di legislatura, nel caso ad esempio di un rimpasto di Giunta. Ipotizza, quindi, di valutare la scelta di prevedere che il consigliere nominato assessore si dimetta, consentendo la “stabilità” dell’Assemblea legislativa, al pari di come avviene nei Comuni. Altresì, non condivide il diverso regime previdenziale previsto per consiglieri titolari e supplenti così come previsto nel provvedimento e dichiara la disponibilità del Partito democratico a collaborare alla definizione delle riforme.

MATTIANI Giuseppe (Lega Salvini)

Sostiene, al pari del consigliere Lo Schiavo, la necessità di modificare la legge elettorale e, nel merito della proposta in esame, giudica eticamente corretto dividere le funzioni legislative da quelle esecutive; pertanto, condivide nel merito la proposta e annuncia che nella seduta, già convocata per domani, della Commissione riforme sarà modificato l’articolo 35 dello Statuto relativo alla composizione della Giunta regionale.  Ritiene, quindi, che le proposte di riforma in esame nelle rispettive Commissioni consiliari competenti siano volte alla valorizzazione e tutela della partecipazione democratica.

In relazione alle osservazioni del consigliere Alecci, riferisce la sua esperienza personale in qualità di consigliere comunale, nominato assessore comunale, costretto alle dimissioni per incompatibilità e trovatosi poi al di fuori del consiglio comunale, in occasione di un rimpasto, “deludendo”, così, le aspettative degli elettori. Condivide, però, che non vi siano differenze in ambito di trattamento previdenziale tra consiglieri effettivi e consiglieri supplenti.

CRINÒ Giacomo Pietro (Forza Azzurri)

Ribadisce il suo convincimento circa l’assenza di una presunta debolezza del supplente e ritiene, per contro, che la proposta del consigliere Alecci di prevedere le dimissioni del consigliere regionale nominato assessore, così come previsto nei comuni, sposti detta presunta debolezza in capo all’assessore.

LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo Misto)

In merito all’esperienza personale del consigliere Mattiani, certamente ravvisa un potere certamente politico in capo al sindaco, ma anche una consapevolezza sottesa al ruolo che si decide di rivestire.

A suo avviso, sono innegabili e oggettivi i limiti di debolezza del supplente, facendo riferimento, ad esempio, alla libera scelta di aderire ad un gruppo consiliare anziché ad un altro. Ipotizza, quindi, il caso di un supplente che dovesse aderire ad un gruppo diverso di quello originario e che potrebbe, per tale scelta politica, essere estromesso dall’Assemblea, revocando le deleghe all’assessore che tornerebbe, pertanto, a svolgere le funzioni legislative. Ritiene, quindi, che la riforma si basi esclusivamente su una scelta totalmente politica e basata sulla volontà di rafforzare il ruolo del legislatore o quello dell’esecutivo.

Ricorda che riforme di tale portata vadano condivise da tutti i consiglieri, al di là delle appartenenze politiche, tentando di integrare le posizioni, confrontandosi e si dichiara scevro da posizioni pregiudiziali.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Condivide le osservazioni del consigliere Lo Schiavo e, in merito all’intervento del consigliere Mattiani rispetto alla sua esperienza personale e alla connessa delusione degli elettori, privati del loro rappresentante, ritiene che anche il passaggio da un gruppo ad un altro possa essere deludente per loro; pertanto, invita a valutare anche l’ipotesi di prevedere il vincolo di mandato, escludendo la facoltà per i consiglieri di cambiare gruppo.

Con riguardo al numero degli assessori, non ritiene che all’interno del Consiglio regionale ci possano sempre essere figure competenti da un punto di vista tecnico, ritiene quindi che vada lasciata la possibilità di nominare un numero congruo assessori esterni.

Auspica la costituzione di un gruppo di lavoro affinché prima della fine della legislatura si addivenga ad una legge elettorale innovativa.

PRESIDENTE

Ricordato anch’ella che già ad ottobre era stata avviata una discussione sulla riforma elettorale in cui si era concordato di avviare un tavolo di lavoro aperto a tutte le forze politiche, si assume l’onere di sollecitarne l’avvio per addivenire all’approvazione, entro la fine della legislatura, della riforma elettorale.

Propone, quindi, il rinvio della proposta ad altra seduta.

 

(Così resta stabilito)

(La Commissione rinvia)

Proposta di legge numero 324/12^ di iniziativa dei consiglieri G. Graziano, F. De Nisi, G. Crinò, M. Comito, L. De Francesco, G. Gelardi, recante: “Modifiche ed integrazioni alle leggi regionali n. 29/2002, n. 24/2008, n. 8/2010, n. 24/2013, n. 32/2021, n. 10/2022, n. 62/2023 e disposizioni normative”

PRESIDENTE

Introduce la proposta di legge, illustrando il provvedimento che mira a semplificare e aumentare la trasparenza e l’efficienza nella normativa regionale, armonizzandola con la normativa nazionale e apportando modifiche ed integrazioni alle leggi regionali numero 29/2002, numero. 24/2008, numero 8/2010, numero 24/2013, numero 32/2021, numero 10/2022, numero 62/2023, al fine di renderle più rispondenti all’evoluzione del nuovo contesto politico – amministrativo regionale o adeguarle alle prescrizioni del Governo, in esecuzione degli impegni appositamente assunti, nel contesto del principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni. Indi, dà lettura della relazione illustrativa.

LUCIA Francesco, Dipartimento sanità e welfare

Valuta positivamente la proposta di legge, in particolare riguardo all’armonizzazione all’articolo 8 del decreto legislativo 502/1992 e alle modifiche alla legge istitutiva di Azienda Zero.

MINNICI Sonia, funzionaria IEQ Settore assistenza giuridica

illustra la scheda di assistenza tecnico normativa.

LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo Misto)

Ribadita la sua contrarietà all’approvazione di leggi omnibus nelle quali ravvisa la mancanza di un ragionamento organico ad esse sotteso, con riferimento all’articolo 4, in cui si prevede che l’ATERP possa comprare immobili pubblici e privati, ricorda da un lato che i bilanci dell’ATERP denunciano una cronica difficoltà di spesa e dall’altro la sua finalità istituzionale.

CRINÒ Giacomo Pietro (Forza Azzurri)

Evidenzia che la finalità dell’articolo 4 è quella di integrare i compiti dell’ATERP consentendole di acquisire immobili pubblici o privati anche per evitare nuove edificazioni.

ALECCI Ernesto Francesco (Partito Democratico)

Giudicata la proposta distonica con quanto vive il territorio e l’ATERP, sottolinea lo stato di fatiscenza in cui versano alcuni immobili da essa gestiti anche per la mancanza di risorse, per tale motivo reputa la proposta stridente con la realtà e paradossale stante lo stato dell’arte. Riguardo agli interventi sperimentali di housing sociale, evidenzia che i Comuni possono acquisire immobili da mettere a disposizioni degli ambiti sociali.

PRESIDENTE

Rinviata la presentazione di eventuali emendamenti direttamente alla seduta di Consiglio, pone ai voti gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 e 10 che sono approvati a maggioranza.

Pone ai voti la proposta di legge nel suo complesso che è approvata a maggioranza, con autorizzazione al coordinamento formale, assegnandosi il ruolo di relatrice in Consiglio.

 

(La Commissione approva)

 

Esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.

 

La seduta termina alle 13,19

 

La funzionaria IEQ

Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo