XII^ LEGISLATURA

 

COMMISSIONE

SANITÀ, ATTIVITÀ SOCIALI, CULTURALI E FORMATIVE

 

N. 49

 

RESOCONTO SOMMARIO

_________

 

SEDUTA DI MERCOLEDÌ 11 SETTEMBRE 2024

 

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PASQUALINA STRAFACE

 

Inizio lavori h. 12.40

Fine  lavori h. 15.22

 

INDICE

 

PRESIDENTE  3

Parere numero 42/12^ di iniziativa Giunta regionale, recante: “Legge Regionale 16 maggio 2018, n. 12. “Norme in materia di tutela, promozione e valorizzazione dell'Invecchiamento Attivo”. Redazione Programma Operativo Triennale.”  3

PRESIDENTE  3,*

BRUNI Amalia (Partito Democratico) 4

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente) 5

LO PRESTI Sara, funzionario Dipartimento salute e welfare  4,*

Proposta di legge numero 47/12^ di iniziativa della consigliera A. Bruni, recante: “Iscrizione dei senza dimora nelle liste degli assistiti delle Aziende sanitarie provinciali (ASP) calabresi”  5

PRESIDENTE  5,*,*,*,*

BRUNI Amalia (Partito Democratico) 6,*

CORTELLARO Antonio, dirigente Settore assistenza giuridica  6,*

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente) 7,*,*

Proposta di provvedimento amministrativo numero 184/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Fondazione Istituto regionale per la comunità greca di Calabria. Provvedimenti”  8

PRESIDENTE  8,*,*,*

BRUNI Amalia (Partito Democratico) 11

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente) 12

PALMISANI Giuseppe, dirigente Settore strategie per le aree interne, Comuni a rischio spopolamento e minoranze linguistiche  10,*

Proposta di legge numero 296/12^ di iniziativa del Consigliere F. Laghi recante: “Interventi regionali per il recupero, il reimpiego e la donazione ai fini del riutilizzo di farmaci in corso di validità per uso umano e veterinario”  12

PRESIDENTE  13,*,*

BORZUMATI Vittoria, dirigente Dipartimento salute e welfare  14

BRUNI Amalia (Partito Democratico) 15

CORTELLARO Antonio, dirigente Settore assistenza giuridica  15

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente) 13

 

 

Presidenza della presidente Pasqualina Straface

 

La seduta inizia alle 12.40

PRESIDENTE

Verificata la presenza del numero legale e approvato il verbale della seduta precedente, dà avvio ai lavori della Commissione.

Parere numero 42/12^ di iniziativa Giunta regionale, recante: “Legge Regionale 16 maggio 2018, n. 12. “Norme in materia di tutela, promozione e valorizzazione dell'Invecchiamento Attivo”. Redazione Programma Operativo Triennale.”

PRESIDENTE

Riferisce che la Commissione è chiamata a rilasciare, per competenza, un parere in merito al Programma operativo triennale di cui all’articolo 10, comma 1, della legge regionale numero 12 del 2018 in materia di tutela, promozione e valorizzazione dell'invecchiamento attivo con la cui promulgazione la Regione Calabria, nel più ampio sforzo di rispondere all'invecchiamento demografico, ha riconosciuto l’importanza delle politiche volte al sostegno e allo sviluppo dell’invecchiamento attivo, con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone anziane. Precisa, quindi, che per il conseguimento degli obiettivi la Regione Calabria opera in collaborazione con i cosiddetti “soggetti attuatori”, ovvero le amministrazioni comunali (privilegiando le aggregazioni dei Comuni, a partire dai distretti sanitari e socio – assistenziali), le associazioni e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative delle persone anziane e le istituzioni scolastiche e universitarie (comprese le università del volontariato e della terza età), nonché con le Istituzioni pubbliche di assistenza alla persona che operano nell’ambito dei servizi sociali, riconosciute e debitamente autorizzate dalla Regione Calabria.

Riferisce, quindi, che sono individuate le aree di intervento volte alla valorizzazione del soggetto anziano, prevenendo la sua non autosufficienza attraverso il superamento della visione assistenziale e la promozione di politiche di sostegno all’autonomia e all’indipendenza all’insegna della formazione, dell’inclusione, della socializzazione i cui destinatari sono adulti, anziani attivi, anziani fragili e a rischio di isolamento, anziani dipendenti.

Precisato che il Piano assume valore di linea generale di indirizzo e programmazione che dovrà, poi, trovare valore precettivo nei singoli programmi attuativi che annualmente saranno approvati dalla Giunta regionale, individuando specifiche priorità e ambiti di intervento, riferisce che il Settore welfare della Regione svolgerà un ruolo fondamentale di coordinamento, monitoraggio e verifica circa l’attuazione delle azioni e dei correlati obiettivi presenti nel Piano Triennale, al fine di valutare l'efficacia delle azioni implementate e misurare sia il grado di partecipazione degli anziani alle attività promosse anche nell’intento di apportare eventuali correttivi e miglioramenti nelle annualità successive.

Ringraziato il Dipartimento competente ed evidenziata l’importanza di tale provvedimento nel suo spirito innovativo, volto all’inclusione e alla valorizzazione della figura dell’anziano quale patrimonio umano e sociale per le nuove generazioni, auspica che la Commissione si esprima favorevolmente.

LO PRESTI Sara, funzionario Dipartimento salute e welfare

Ritenuta esaustiva la relazione illustrata, precisa che il Piano triennale è stato redatto in collaborazione con la Conferenza e il tavolo permanente cui hanno preso parte le associazioni, le Università e l’Anci.

Evidenziato, quindi, che il Piano rappresenta uno strumento essenziale e programmatico, sottolinea la necessità della sua approvazione per poter concretizzare le azioni ivi previste sul territorio, coerentemente con gli indirizzi europei, nella sua natura trasversale e inclusiva delle politiche regionali direttamente o indirettamente coinvolte.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Precisata l’importanza dell’argomento e la necessità di intervenire sul futuro della persona anziana, soprattutto in Calabria, sottolinea l‘importanza della prevenzione e delle risorse da destinare a tali attività.

A tal proposito, chiede chiarimenti rispetto alla realizzazione dei progetti del PAC (Piano di azione e coesione) e alla posizione assunta per le segnalazioni pervenute dai sindacati.

Ritiene che la Regione Calabria debba tenere conto dei tanti aspetti che ruotano attorno all’anziano, mettendo a sistema le varie soluzioni e possibilità per rendere più agevole il percorso di vita, valorizzando soprattutto la figura dei caregiver a tutela e salvaguardia di tali soggetti.

LO PRESTI Sara, funzionario Dipartimento salute e welfare

Riferisce che alcuni progetti finanziati con il PAC sono in fase di realizzazione sui territori e altri in fase di rendicontazione.

Per quanto concerne le risorse da destinare, evidenzia che, trattandosi di uno strumento programmatico, l’individuazione avverrà in fase di strutturazione dei Piani annuali di cui all’articolo 10, comma 6.

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Annuncia il suo voto favorevole e, evidenziato che al provvedimento programmatico dovrà seguire la fase attuativa delle azioni, esprime apprezzamento per le modalità con cui si tende a valorizzare la figura dell’anziano, non più con azioni assistenziali, ma attraverso la promozione di politiche di sostegno all’autonomia e all’indipendenza all’insegna della formazione, dell’inclusione, della socializzazione.

PRESIDENTE

Pone ai voti il provvedimento che è approvato.

 

(La Commissione approva)

Proposta di legge numero 47/12^ di iniziativa della consigliera A. Bruni, recante: “Iscrizione dei senza dimora nelle liste degli assistiti delle Aziende sanitarie provinciali (ASP) calabresi”

PRESIDENTE

Comunicato che sono pervenuti alcuni emendamenti a firma della consigliera Bruni di cui uno, all’articolo 1 comma 1, presentato nella giornata odierna unitamente ad una nuova relazione illustrativa, spiega che la proposta di in esame è volta ad assicurare l’accesso ai servizi sanitari pubblici, medico di base e prestazioni specialistiche/ambulatoriali, alle persone senza stabile dimora che vivono nel territorio regionale e che, a causa della mancanza di residenza anagrafica, sono escluse dal Servizio sanitario nazionale e, pertanto, in caso di necessità, possono rivolgersi solo ai Pronto soccorso, con un conseguente aggravio dei costi e un aumento della pressione sui reparti di emergenza.

Informa, inoltre, che, di recente, è stata approvato dalla Camera dei deputati un disegno di legge, ora in attesa dell’approvazione del Senato, avente come obiettivo il finanziamento di un programma sperimentale per assicurare il diritto all’assistenza sanitaria alle persone prive della residenza anagrafica.

Rammentato, quindi, che la proposta è stata già discussa nelle precedenti sedute di terza Commissione e rinviata per approfondimenti, evidenzia che è stata posta nuovamente all’ordine del giorno per la rilevanza della sua finalità sociale.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Rimarcato che una fascia di collettività si sta impoverendo in maniera drammatica, perdendo il diritto all’assistenza sanitaria in quanto vincolata alla residenza, illustra le proposte emendative, a cominciare dalla nuova relazione illustrativa in cui è precisata l’assenza di nuovi oneri finanziari, considerato che le norme sono riferite a cittadini italiani che hanno perso la tessera sanitaria.

Illustra, quindi: l’emendamento all’articolo 1, comma 1, che specifica il riferimento a persone di nazionalità italiana; l’emendamento, protocollo numero 10770/1, che sopprime il comma 3 dell’articolo 1 e l’emendamento, protocollo numero 10770/2, che aggiunge l’articolo 1-bis dedicato alle “Disposizioni attuative” della legge, prevedendo che la segnalazione per l’iscrizione delle persone senza fissa dimora nelle liste degli assistiti delle ASP e la scelta del medico di medicina generale (MMG) avvenga non solo da parte dei servizi sociali, ma anche delle realtà associative e del Terzo settore; l’emendamento, protocollo numero 22103, che modifica l’articolo 2, dedicato alla “clausola valutativa”, riducendo la cadenza del controllo sull’attuazione della legge successiva al primo monitoraggio da 3 a 2 anni.

CORTELLARO Antonio, dirigente Settore assistenza giuridica

Effettua alcune considerazioni sulle proposte emendative.

PRESIDENTE

Dà lettura di una nota del dirigente del Settore “Prevenzione e Sanità Pubblica” del Dipartimento “Tutela della salute e Servizi Sociosanitari” della Giunta regionale in cui esprime parere favorevole all’approvazione della proposta in esame.

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Pur giudicando valida la proposta di legge che si riferisce all’assistenza sanitaria delle fasce deboli della popolazione, solleva alcune perplessità sull’invarianza della spesa, precisando che, benché la Regione Calabria in sanità sia sottoposta a commissariamento, non è plausibile ridurre le prerogative legislative dei consiglieri regionali. In merito all’emendamento all’articolo 1, chiede di valutare l’opportunità di non limitarsi alla “cittadinanza italiana” ma di estendere la previsione normativa a tutti i cittadini dell’ Unione europea.

PRESIDENTE

Puntualizza che altre Regioni hanno legiferato ed inserito la dizione “cittadinanza italiana”.

CORTELLARO Antonio, dirigente Settore assistenza giuridica

Fornisce alcune precisazioni.

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Evidenziato che le Regioni non sono tenute ad uniformarsi nei limiti delle proprie competenze, chiede se esista un vincolo normativo che indica a limitare le disposizioni alla “cittadinanza italiana”.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Comunicato che il dirigente del Settore competente ha formulato il parere e ha voluto che si specificasse la dizione “cittadinanza italiana”, considerato che i migranti hanno altro tipo di tutela, sottolinea che la norma è volta a tutelare nello specifico cittadini italiani, residenti in Calabria.

PRESIDENTE

Dispone una breve sospensione dei lavori.

 

La seduta sospesa alle 13.52 riprende alle 14.11

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Dichiara il suo voto di astensione per mancanza di elementi tecnici necessari per una compiuta decisione.

PRESIDENTE

Pone in votazione: il subemendamento (protocollo numero 17857) all’emendamento protocollo numero 17856, modificativo del comma 1, dell’articolo 1, a firma della consigliera Bruni, che è approvato con il voto di astensione del consigliere Laghi; l’emendamento protocollo numero 17856 a firma della consigliera Bruni, che è approvato a maggioranza con l’astensione del consigliere Laghi; l’emendamento, protocollo numero 10770, a firma della consigliera Bruni, per la parte soppressiva del comma 3 dell’articolo 1, che è approvato a maggioranza con l’astensione del consigliere Laghi; l’articolo 1 che è approvato, per come emendato e subemendato, a maggioranza con l’astensione del consigliere Laghi; l’emendamento aggiuntivo dell’articolo 1-bis che è approvato all’unanimità (Pertanto al testo è introdotto l’articolo 1-bis); l’emendamento protocollo numero 22103, a firma della consigliera Bruni, che è approvato all’unanimità; gli l’articoli 2, 3, 4 e 5 che sono approvati all’unanimità. Infine, pone ai voti la proposta di legge nel suo complesso, così come emendata, che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale. Indica quale relatore in Aula la consigliera Bruni.

 

(La Commissione approva)

Proposta di provvedimento amministrativo numero 184/12^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: “Fondazione Istituto regionale per la comunità greca di Calabria. Provvedimenti”

PRESIDENTE

Illustra la proposta di provvedimento amministrativo numero 184/12^ recante "Fondazione Istituto regionale per la comunità greca di Calabria. Provvedimenti”, di iniziativa della Giunta regionale su proposta dell’assessore Gallo, riguardante l’approvazione dello Statuto della “Fondazione Istituto regionale per la Comunità Greca di Calabria” nella versione da ultimo approvata dal Comitato delle Minoranze Linguistiche (Coremil) nella seduta del 1° luglio 2024.

Evidenziato che l’ “Istituto regionale per la comunità greca di Calabria”, di cui è fondatore ed unico socio la Regione Calabria, è stato istituito con legge regionale 15/2003, e successivamente trasformato, con LR numero 15/2008, in “Fondazione”, avente la finalità di promuovere la tutela delle tradizioni linguistiche e culturali delle popolazioni calabresi, sottolinea che la Fondazione, di fatto, non è mai riuscita ad avviare pienamente l’attività per la quale è sorta e che tale consapevolezza ha imposto nuove linee organizzative che rendessero l’organismo più operativo e snello e, soprattutto, più rapido nelle decisioni.

Puntualizza, poi, che le recenti interlocuzioni ed i confronti avviati in occasione delle varie sedute del Coremil con le comunità locali direttamente interessate hanno fatto emergere la necessità di dover provvedere a ridefinire l’organizzazione della Fondazione attraverso la modifica dello Statuto, snellendolo ed adattandolo tanto al mutato quadro normativo di riferimento e alle rinnovate e più attuali esigenze specifiche, coerentemente con la nuova linea del Coremil.

Evidenzia, quindi, che con il nuovo Statuto gli organi della Fondazione sono costituiti esclusivamente dal Revisore dei conti e dal Presidente e che quest’ultimo è nominato dal Presidente della Giunta regionale su proposta dell’assessore competente in materia di minoranze linguistiche ed è, altresì, investito dei più ampi poteri per la gestione ordinaria e straordinaria della Fondazione. Comunica, poi, che nel Presidente sono accentrate competenze prima ricadenti sul CDA al fine di accelerare il processo decisionale, riconoscendogli una indennità di carica pari a € 50.000 annui.

Altresì, riferisce alcuni contenuti essenziali del nuovo Statuto: introduce l’”Assemblea di comunità”, che elabora i criteri generali per le linee di sviluppo culturale e scientifico dell’Istituto, fornisce una informativa periodica sul programma di attività dello stesso, recepisce proposte e suggerimenti in merito e definisce, infine, il programma concreto delle azioni e delle iniziative di intervento della Fondazione; il “Comitato tecnico-scientifico” sostituisce la “Commissione scientifico-culturale” ed i suoi componenti sono designati dall’Assemblea di comunità, rimanendo inalterate le funzioni; le azioni e la programmazione delle attività della Fondazione rimangono volte alla tutela e valorizzazione della comunità grecanica che vive in Calabria, una minoranza storica che ha radici profonde nella cultura e nella storia della regione.

Puntualizza che l’obiettivo primario della Fondazione e della Regione Calabria rimane la preservazione e la promozione del patrimonio culturale ed identitario (linguistico, letterario, artistico, urbanistico e monumentale delle comunità storiche grecaniche), continuando a promuovere attività di ricerca, corsi di lingua e iniziative ed attività culturali, anche di scambio culturale e accademico con altre realtà, restando un punto di riferimento per la comunità stessa e per altre analoghe, interessate alla cultura grecanica non solo in ambito locale ma anche nazionale ed internazionale.

Giudicato importante il provvedimento poiché si inserisce nel quadro delle iniziative volte alla tutela delle minoranze linguistiche e culturali riconosciute dalla Costituzione e da leggi specifiche, evidenzia che la Fondazione ha avuto e continuerà ad avere un impatto positivo, non solo sulla comunità grecanica ma anche sulla valorizzazione turistica e culturale della Calabria, contribuendo, con le sue attività e iniziative, a preservare un patrimonio unico e a far conoscere le tradizioni grecaniche anche al di fuori del confine regionale.

PALMISANI Giuseppe, dirigente Settore strategie per le aree interne, Comuni a rischio spopolamento e minoranze linguistiche

Riferito che lo Statuto sottoposto all’esame della Commissione recepisce la proposta elaborata dal COREMIL e nasce dall’esigenza di dare alla Fondazione nuovo impulso, puntualizza la proposta è stata elaborata sul presupposto di diverse esigenze di operatività e di applicazione della normativa in materia che dispone che le fondazioni siano guidate da un organo monocratico. Infine, precisa che tutti gli attori interessati hanno condiviso l’opportunità di dare attuazione ad una più intensa attività di coordinamento con le istituzioni scolastiche per consentire il mantenimento e la conservazione della lingua grecanica di Calabria.

PRESIDENTE

Ringraziato il dirigente del Dipartimento per l’apporto fornito, sottolinea la volontà del presidente Occhiuto di valorizzare appieno le minoranze linguistiche presenti in Calabria.

Evidenziato che con il provvedimento in esame si procede, dopo oltre 20 anni, alla revisione della legge regionale numero 15 del 2003, di fatto mai applicata, riferisce in merito agli incontri svolti e in atto con i soggetti interessati al fine di dare concreta attuazione alla proposta.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Ritenuto incommensurabile il patrimonio culturale rappresentato dalle minoranze linguistiche, riferisce, tuttavia, alcune preoccupazioni manifestate dai soggetti interessati, a causa della mancata conoscenza degli interventi in atto relativi alla modifica della disciplina in materia.

Sottolineata la necessità di visionare il parere del Comitato delle minoranze linguistiche (COREMIL), pur valutando positivamente la ratio dell’iniziativa legislativa, esprime perplessità in merito al trasferimento delle competenze dal Dipartimento cultura al Dipartimento agricoltura, stigmatizzando, altresì, il mancato coinvolgimento dei soggetti interessati quali, in particolare, gli Uffici scolastici regionali e provinciali, soprattutto in considerazione dell’insegnamento nelle scuole di tali lingue.

Precisato che in Calabria sono 16 i Comuni appartenenti all’area grecanica, evidenzia che Reggio Calabria, dove risiedono oltre 30 mila grecanici in seguito ai flussi di spopolamento, rappresenta un unicum in Italia e in Europa. Rilevato, tuttavia, che la Città si colloca in Italia al 700° posto su 1003 Comuni, anche a causa della mancata erogazione a suo favore di fondi, riferisce la presentazione di una interrogazione al riguardo.

Ribadita, infine, la richiesta di visionare il parere del COREMIL, comunica il suo il parere contrario al provvedimento.

PALMISANI Giuseppe, dirigente Settore strategie per le aree interne, Comuni a rischio spopolamento e minoranze linguistiche

Dichiaratosi disponibile a fornire in visione copia del parere del COREMIL, che riporta fedelmente il deliberato del Comitato con la partecipazione di alcuni dei Comuni interessati, sottolinea che le riunioni del Comitato sono state incentrate sulla necessità di procedere alla modifica dello Statuto della Fondazione, al fine di renderlo maggiormente funzionale al perseguimento delle finalità previste.

Riferisce, poi, che la Città metropolitana di Reggio Calabria è stata beneficiaria di alcuni finanziamenti previsti dalla legge numero 482 del 1999 per progetti, di fatto, non avviati e, pertanto, revocati dal Ministero, circostanza che ha determinato l’impossibilità di accedere ai fondi anche per le annualità successive e l’instaurarsi di un contenzioso.

Sottolineata l’attività svolta dal Dipartimento con il Ministero, che ha portato all’erogazione per il 2023 di complessivi 650 mila euro, a fronte dei circa 200 mila euro degli anni precedenti, riferisce il cospicuo finanziamento di alcuni progetti ai Comuni di Bova e Roghudi, quale Comune capofila.

PRESIDENTE

Preso atto positivamente dell’aumento del finanziamento per il 2023, che testimonia il proficuo lavoro di programmazione svolto dal Dipartimento, sottolinea l’imponente attività in atto di confronto e presenza sui territori.

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Riferita la conoscenza diretta della rilevanza delle minoranze linguistiche nel suo territorio di appartenenza (Castrovillari), reputa necessario verificare le problematiche riferite dalla consigliera Bruni, condividendo l’opportunità che tutti i componenti della Commissione abbiano in visione il parere del COREMIL.

Ritenuto necessario fornire adeguato supporto per la valorizzazione delle minoranze linguistiche e riservandosi ulteriori approfondimenti al riguardo, esprime il suo voto favorevole.

PRESIDENTE

Pone in votazione la proposta che è approvata a maggioranza, comunicando che svolgerà il ruolo di relatrice per il Consiglio.

 

(La Commissione approva)

 

Proposta di legge numero 296/12^ di iniziativa del Consigliere F. Laghi recante: “Interventi regionali per il recupero, il reimpiego e la donazione ai fini del riutilizzo di farmaci in corso di validità per uso umano e veterinario”

PRESIDENTE

Comunicato, preliminarmente, che è stato invitato il dirigente generale del Dipartimento salute e welfare, che ha delegato alla seduta odierna la dottoressa Vittoria Borzumati, illustra la proposta in discussione, di iniziativa del consigliere Laghi, che promuove una cultura della solidarietà e della responsabilità sociale, coinvolgendo attivamente cittadini, Istituzioni e organizzazioni nel processo di recupero e donazione dei farmaci inutilizzati.

Evidenzia, quindi, che l’obiettivo principale della proposta è, infatti, quello di favorire il recupero e il riutilizzo di farmaci, per uso umano e veterinario, inutilizzati, ma ancora in corso di validità e che siano integri e correttamente conservati, al fine di ridurne lo spreco, favorirne la redistribuzione a persone in difficoltà o a strutture sanitarie che ne abbisognano, minimizzando, altresì, l’impatto ambientale causato dallo smaltimento improprio dei farmaci.

Ritenuto che un impiego corretto dei farmaci, riducendone al minimo lo spreco, costituisce non soltanto un importante contributo all’utilizzo responsabile di beni preziosi e onerosi per la nostra collettività, ma, altresì, un forte richiamo etico alla solidarietà nei confronti di persone e comunità meno avvantaggiate, rileva che recuperare farmaci non usati: contribuisce alla tutela dell’ambiente poiché riduce la produzione di rifiuti, in particolare di quelli speciali, limitando gli impatti negativi sull’ambiente e le risorse naturali; sopperisce, inoltre, alla carenza di alcuni farmaci e contribuisce al contenimento della spesa farmaceutica, tanto per i privati che per il Sistema sanitario regionale; funge da contrasto al “mercato nero” dei farmaci.

Esprime, quindi, apprezzamento per la proposta in esame che condivide.

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Riferito che lo spreco di farmaci ammonta a circa 8 miliardi di euro l’anno rispetto alla spesa farmaceutica complessiva di 29 miliardi, sovrapponendosi, di fatto, allo spreco alimentare, rileva la crescente attenzione sulla tematica dell’inquinamento da farmaci, spesso buttati nel cestino rifiuti normali.

Sottolineate le problematiche derivanti dalla dispersione nell’ambiente di farmaci scaduti o inutilizzati, riferisce che l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) impone dal 2006 la valutazione dell’impatto ambientale dei farmaci, evidenziando che tale studio ha riguardato meno del 2 percento dei 1763 principi farmacologicamente attivi.

Ritenuto lo spreco dei farmaci dovuto principalmente alla previsione di confezioni inadeguate, spesso non legate alla presumibile durata temporale della terapia o alla scomparsa sintomi, sottolinea l’impossibilità di riutilizzo di farmaci a causa della necessità della tracciabilità a tutela della salute pubblica.

Evidenziato che lo spreco dei farmaci riguarda molteplici categorie, sottolinea l’impatto positivo che la proposta di legge in esame potrebbe avere nel trattamento di malattie rare come la talassemia, a causa della carenza sia a livello nazionale sia regionale di un farmaco salvavita.

Precisato che la proposta si compone di 9 articoli, illustra, nel dettaglio, le caratteristiche dei farmaci idonei alla raccolta, alla restituzione e alla donazione e approfondisce le finalità precipue della proposta, la cui attuazione è demandata all’adozione di un Regolamento di attuazione da parte della Giunta.

Riferisce, infine, di aver preso atto della dettagliata e approfondita scheda di analisi tecnico-normativa e che provvederà all’accoglimento dei suggerimenti proposti.

PRESIDENTE

Ringraziato il consigliere Laghi per l’illustrazione della proposta di legge, cede la parola al rappresentante del Dipartimento.

BORZUMATI Vittoria, dirigente Dipartimento salute e welfare

Giudicata lodevole la proposta in esame, evidenzia la necessità di poter usufruire dei farmaci, solo parzialmente utilizzati, sia in ambiente ospedaliero sia attraverso iniziative di natura sociale.

Ricordata la normativa esistente in materia, evidenzia che il problema dei farmaci non utilizzati ricade anche sulle farmacie territoriali. Riferisce, infine, la massima collaborazione da parte del Dipartimento.

CORTELLARO Antonio, dirigente Settore assistenza giuridica

Illustra la scheda di analisi tecnico-normativo.

BRUNI Amalia (Partito Democratico)

Pur giudicando la proposta legislativa importante e condivisibile, esprime preoccupazione per le difficoltà in cui versano le aziende sanitarie provinciali, incapaci di affrontare la problematica anche a causa del ridotto personale delle farmacie territoriali.

Ribadisce, quindi, la sua preoccupazione sia perché si scontra con la realtà operativa sia per le difficoltà connesse al controllo e alla conservazione del farmaco.

Ritiene, comunque, che audire i soggetti interessati all’argomento, quali i farmacisti e i Commissari, aiuterà a meglio comprendere quali procedure prevedere.

PRESIDENTE

Rinvia il punto per ulteriori approfondimenti e apre i termini per la presentazione degli emendamenti.

 

(La Commissione rinvia)

 

Esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.

 

La seduta termina alle 15.22

 

La Funzionaria IEQ

Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo