XII^ LEGISLATURA
COMMISSIONE
SANITÀ, ATTIVITÀ SOCIALI, CULTURALI E FORMATIVE
N. 47
RESOCONTO SOMMARIO
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SEDUTA DI LUNEDì 8 LUGLIO 2024
PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PASQUALINA STRAFACE
Inizio lavori h. 12,20
Fine lavori h. 13.26
INDICE
BRUNI Amalia (Partito Democratico)
BRUNI Amalia (Partito Democratico)
GIURLEO Francesca, funzionaria Dipartimento lavoro
LO SCHIAVO Antonio Maria (Gruppo Misto),*
MINNICI Sonia, funzionaria IEQ Settore assistenza giuridica,*
MOLINARO Pietro Santo (Lega Salvini),*
PAVIGLIANITI Roberta, Dirigente del Dipartimento sviluppo economico e
attrattori culturali,*,*
Presidenza
della presidente Pasqualina Straface
La seduta inizia alle 12,20
Approvato il verbale
della seduta precedente, dà avvio ai lavori della Commissione.
Evidenzia con rammarico
che una sua proposta di legge, la numero 47/12^, in merito all’assistenza
medica ai senza fissa dimora, non è stata ancora inserita all’ordine del giorno
della Commissione, nonostante più volte lo abbia chiesto.
Sottolineato che la
Regione Calabria avrebbe potuto essere la prima Regione a legiferare in
proposito, rende noto che, pochi giorni fa, la Camera dei deputati ha approvato
all’unanimità la proposta di legge numero 433/12^ sullo stesso argomento.
Chiede, pertanto,
l’inserimento della sua proposta di legge, conoscendo la sensibilità di tutti i
componenti della Commissione verso i soggetti fragili.
Riferito di essersi più
volte interfacciata con il Dipartimento tutela della salute e considerata
l’attuale fase di commissariamento della sanità, evidenzia, comunque, che la
proposta di legge possiede tutte le caratteristiche per non essere impugnata. Riferisce,
ancora, che il Dipartimento sta lavorando in proposito e, quindi, in presenza
delle corrette e indispensabili condizioni, la proposta di legge sarà inserita
nella prossima seduta di Commissione a cui dovrà partecipare anche il
Dipartimento competente, il cui parere è, a suo avviso, fondamentale.
Comunicato che è
pervenuta una nota da parte del Dipartimento salute e welfare di cui dà
lettura, con la quale, per opportuni approfondimenti che intende offrire, chiede
il rinvio dell’esame della proposta, sottolinea che le due proposte di legge,
la numero 52 e la numero 274, vertono entrambe sulle
Cooperative di Comunità, assumendo una notevole valenza, considerato che non
c’è, ad oggi, un quadro normativo nazionale di riferimento che riconosca
giuridicamente e disciplini le Cooperative di comunità. Per contro, evidenzia,
che numerose Regioni hanno già legiferato in materia e altre hanno integrato
precedenti leggi regionali aventi ad oggetto la cooperazione.
Riferisce,
quindi, che in Calabria esistono già numerose “sperimentazioni” di cooperative
di comunità, che necessitano un riconoscimento ancor prima che di una
regolamentazione, e che il sostegno alle attività delle cooperative di comunità
è stato previsto nell’ambito del Programma regionale Calabria FESR FSE+
2021-2027, approvato dalla Commissione Europea il 3 novembre 2022, pertanto è
indifferibile approvare una normativa che definisca i requisiti delle
cooperative di comunità.
Evidenziato che, attraverso le due proposte di legge, anche la Regione
Calabria può finalmente contribuire a riconoscere e promuovere la cooperazione,
economica e sociale, precisa che: la proposta di legge n. 52 interviene ex-novo,
fornendo un quadro normativo organico per la costituzione, la promozione e lo
sviluppo delle Cooperative di comunità in Calabria, riconoscendone ruolo e
funzioni e fornendone, ancor prima, una definizione
precisa. Sottolinea, quindi, che la proposta, nell’indicare le diverse
possibili forme di cooperazione e scambio mutualistico, prevede altresì
l’istituzione di un Albo nonché progetti integrati attraverso cui corrispondere
alle esigenze delle comunità in modo adeguato; la proposta di legge n. 274
interviene sul tema non con una iniziativa ex-novo, ma prevedendo la
modifica ed integrazione della legge regionale n. 13/1979 introducendo il
riconoscimento, la disciplina e la promozione delle Cooperative di comunità,
intese quale strumento attraverso cui valorizzare il senso di comunità e di
appartenenza oltre al patrimonio naturale, culturale e di risorse e produzioni
locali nonché contribuire a contrastare fenomeni di spopolamento, degrado e
disgregazione sociale, prevedendo anche
l’istituzione di un “Elenco regionale delle cooperative di comunità”.
Sottolinea, poi, che entrambe le proposte di legge intervengono sul tema,
seppur con diverso approccio, prevedendo ambedue l’introduzione della
disciplina delle Cooperative di comunità e introducendo poi una serie di
previsioni e disposizioni volte a riconoscere e promuovere le Cooperative di
comunità.
Precisa
che l’obiettivo prioritario e comune delle due proposte è quello di promuovere
lo sviluppo locale e la coesione sociale, attraverso la valorizzazione delle
risorse e delle potenzialità del territorio, ma, anche, favorire la
partecipazione attiva dei cittadini alla vita sociale ed economica della
comunità, contrastare lo spopolamento dei borghi e dei territori rurali, promuovere
l’innovazione sociale e creare nuove opportunità di lavoro.
Ritiene
che il ruolo istituzionale, nonché il compito della Commissione, sia di
approntare strumenti a sostegno e l’approvazione di iniziative di legge volte
in questa direzione.
Propone,
pertanto, l’abbinamento delle due proposte al fine di produrre un testo unico e
condiviso su un tema che può contribuire fattivamente, con la partecipazione di
tutte le parti politiche, alla crescita del nostro territorio.
Ringrazia la Presidente
della Commissione per aver voluto sottoscrivere il testo di legge da lui
presentato e il consigliere Molinaro per la volontà di redigere un testo unificato
sottoscritto da tutte le forze politiche.
Espressa soddisfazione
poiché il provvedimento rappresenta uno strumento importante per la Calabria,
precisa che, ovviamente, le cooperative sono quelle disciplinate dal Codice
civile e da leggi di settore.
Sottolineata la
differenza tra le cooperative sociali (con un minimo di tre componenti) e quelle
di comunità (numero ampio di componenti), rileva che molti Comuni non riescono
più a finanziare i servizi ed è in tale quadro che si inseriscono, in modo
suppletivo, il Terzo Settore e le cooperative di comunità offrendo anche opportunità
di lavoro.
Reso noto che nella sua
proposta di legge non è prevista una dotazione finanziaria iniziale, mentre in
altre Regioni lo è, evidenzia che le cooperative di comunità devono essere
legate al territorio, offrendo la possibilità alle persone di far parte di un
modello sociale per il territorio.
Sottolinea che la trattazione delle problematiche delle cooperative di
comunità è stata proposta da diversi sindaci di piccoli Comuni che hanno
difficoltà a fornire alcuni servizi.
Puntualizzato che il contributo che darà il Dipartimento lavoro
riguarderà la gestione delle politiche attive legate alla proposta e, quindi,
la creazione di lavoro per i cittadini, reputa importante l’istituzione
dell’albo delle cooperative di comunità. Comunica che il Dipartimento lavoro
collaborerà con il Dipartimento sviluppo economico per una eventuale migliore
attuazione della proposta di legge in discussione.
Illustra la scheda di analisi
tecnico-normativa.
Auspicato che la proposta di legge possa essere approvata in tempi
brevi, concorda con la scelta di abbinare i testi delle due proposte.
Sottolineato che nella proposta di legge a sua firma non si istituiscono nuove
cooperative e di averla presentata poiché già esistono cooperative di comunità
che operano in Calabria la cui attività è necessario regolamentare creando
anche un apposito elenco. Evidenzia, quindi, che la proposta mira a coinvolgere
i cittadini con opportunità di lavoro e risulta utile in particolare nei
piccoli Comuni che si stanno spopolando. riferito, poi, che la proposta non
comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale, auspica che
dall’abbinamento delle due proposte risulti poi un testo semplice che possa
dare trasparenza e visibilità agli strumenti in esse previsti.
Riferisce che il Dipartimento accoglie favorevolmente la proposta di
legge, riconoscendone l’importanza, e la considera un importante strumento
capace di creare in Calabria sviluppo economico e opportunità di lavoro.
Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.
Ringraziati i proponenti delle due proposte di legge, evidenzia
l’importanza dell’attività svolta dalle cooperative e l’esistenza della legge
regionale numero 13 del 1979, riguardante l’attività delle cooperative, che
prevede l’istituzione di una Consulta alla quale partecipano tre consiglieri
regionali. Evidenzia che, se le proposte legislative ricadono nell’alveo della
legge regionale esistente, entrambe comportano oneri finanziari che potrebbero
essere rinvenuti dalle risorse assegnate alla legge regionale già esistente.
Illustrate le funzioni della Consulta prevista dalla legge regionale 13
del 1979, puntualizza che la stessa è stata ricostituita da poco e conferma che
al suo interno è prevista la partecipazione di tre consiglieri regionali a cui
non spettano rimborsi spese o emolumenti.
Chiede se è prevista la copertura finanziaria
nella legge regionale 13 del 1979.
Puntualizza che è prevista.
Comunicato che si procede all’esame abbinato delle due proposte di
legge, evidenzia come sia necessario individuare il testo base.
Reputa opportuno che il testo a sua firma sia utilizzato quale testo base, considerato che prevede una disciplina organica delle cooperative di comunità, e reputa opportuno prevedere che le cooperative appartenenti al terzo settore e beneficiarie, pertanto, di agevolazioni fiscali possano iscriversi nell’albo regionale delle cooperative di comunità e stipulare convenzioni per gestione di alcuni beni e servizi comunali. Precisa, poi, che nel testo della proposta il discrimine rispetto alla normale cooperativa è la partecipazione di un numero consistente di cittadini, il legame con il territorio dove la cooperativa opera, la presenza della denominazione “cooperativa di comunità” e un oggetto sociale legato all’attività delle cooperative sociali. Ribadisce l’importanza di specificare i requisiti minimi per iscriversi all’albo, prevedendo elementi che differenzino le cooperative di comunità dalle altre tipologie di cooperative.
Ravvisata la necessità di evitare di ingenerare confusione nel settore, si dichiara disponibile a lavorare insieme per la predisposizione di un testo condiviso da esaminare nella prossima seduta della Commissione.
Rinvia la trattazione.
(La Commissione rinvia)
Propone il rinvio della trattazione in attesa che, nella seduta della sesta Commissione consiliare, si svolga l’audizione delle Organizzazioni sindacali.
(La Commissione rinvia)
Esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.
La seduta termina alle 13.26
La funzionaria IEQ
Dott.ssa Giada Katia Helen
Romeo