XII^ LEGISLATURA
N. 22
RESOCONTO
SOMMARIO
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SEDUTA Di LUNEDì 31 LUGLIO 2023
PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE KATYA GENTILE
Inizio
lavori h. 15,39
Fine
lavori h. 20,00
INDICE
AFFLITTO Francesco, Movimento Cinque Stelle
CORTELLARO Antonio, dirigente Settore assistenza giuridica
GALLO Gianluca, Assessore all’agricoltura,
risorse agroalimentari e forestazione,*
GIOVINAZZO Giacomo, Dirigente generale del dipartimento agricoltura,
risorse agroalimentari e forestazione,*,*,*,*
GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro),*,*,*
MOLINARO Pietro Santo (Lega Salvini),*,*
TAVERNISE Davide (Movimento Cinque Stelle)
Presidenza
della presidente Katya Gentile
La seduta inizia alle 15,39
Approvato
il verbale della seduta precedente, dà avvio ai lavori della Commissione.
Riferisce che è
pervenuta una nota a firma del Presidente del Consiglio regionale nella quale
si comunica la scelta del presidente Occhiuto di porre la questione di fiducia
sul testo in discussione, specificando, altresì, che eventuali emendamenti
saranno trattati in Consiglio se depositati entro i termini previsti.
Puntualizzato che è la prima volta che si utilizza l’istituto della questione
di fiducia, riferisce che il presidente Occhiuto ha fatto questa scelta in
virtù della portata della proposta.
Evidenzia, quindi,
che la riforma risulta avere un’importanza epocale e che tutte le proposte
migliorative saranno approvate in Aula. Comunica, altresì, che è pervenuta una
nota delle organizzazioni datoriali che sollecitano un incontro per essere audite sulla proposta in discussione, chiedendo al contempo
il differimento della trattazione della proposta in Consiglio regionale.
Ricordato che sul punto si sono tenute già una serie di riunioni per
coinvolgere le organizzazioni datoriali, rileva una mancanza di rispetto
istituzionale del lavoro svolto dalla Commissione, considerato, oltretutto, che
alla sua attenzione non sono state poste richieste particolari o criticità
ulteriori e ritenendo, per contro, che un eventuale lavoro di mediazione
spetterà all’ assessore competente e al presidente Occhiuto.
(Vengono auditi:
- il segretario generale della FAI-CISL Calabria;
- il segretario regionale della FLAI-CGIL;
- il rappresentante della FILBI-UIL;
- il Segretario regionale UGL agroalimentare;
- il Presidente del Consorzio Tirreno-Vibonese;
- il Presidente del Consorzio Basso Ionio reggino;
Intervengono: il Presidente
della Commissione, che dà lettura di una nota
del Presidente del Consorzio dello Ionio-Crotonese, impossibilitato a
partecipare ai lavori della Commissione, e il consigliere Graziano)
Congedati gli auditi, dispone
una breve sospensione.
La seduta sospesa alle 17,40
riprende alle 17,44
Comunica la ripresa dei lavori e cede la parola al dirigente del
Settore assistenza giuridica.
Illustra la scheda di analisi
tecnico-normativo.
Ricordato che la discussione
sui Consorzi di Bonifica è stata incardinata nella Commissione ad inizio Legislatura
poiché necessario riformare tutto il sistema consortile, sottolinea che il
comparto è al collasso per cui è indispensabile intervenire sulle varie
criticità riscontrate.
Riferisce, quindi, di aver
fornito il testo della proposta di legge su cui si stava lavorando la
Commissione al presidente Occhiuto, pertanto, annuncia che lei stessa
presenterà degli emendamenti che ritiene necessari.
Informa, quindi, che ci sono
margini per apportare alcuni miglioramenti alla proposta di legge in esame.
Ringraziata la Presidente
della Commissione per aver voluto il confronto, riferisce che il testo è aperto
al contributo dei singoli consiglieri, fermi restando alcuni capisaldi: un unico
consorzio; la liquidazione degli 11 Consorzi attuali;
gli agricoltori dovranno essere in regola con i pagamenti dei contributi per
ricevere i benefici.
Per quanto riguarda le
audizioni, a suo avviso, alcune riflessioni possono essere prese in considerazione.
Ringraziati l’assessore e il
dirigente generale presenti ai lavori della Commissione, ricorda che la
tematica è stata avviata ad inizio Legislatura.
Rammentata la necessità di
realizzare una riforma dei Consorzi di Bonifica, sottolinea che nel corso dei
mesi sono state effettuate diverse audizioni.
Ritiene che sia una buona
proposta di legge benché un testo possa essere sempre migliorabile,
dichiarandosi a conoscenza di alcuni emendamenti presentati dai colleghi.
Precisa che i termini per la
presentazione gli emendamenti saranno quelli stabiliti dal Presidente del
Consiglio.
Giudica la riforma epocale,
precisando, tuttavia, che nessuno impedisce di intervenire per eliminare alcuni
errori presenti e rimodulare alcuni passaggi in futuro.
Annuncia di non voler
presentare emendamenti alla riforma perché la giudica soddisfacente agli
obiettivi prefissi. Ciò nonostante, sottolinea la necessità di tutelare i
dipendenti.
Ricordato che la normativa
prevede che il passaggio dei dipendenti avviene secondo il trattamento
economico in atto, poiché quest’ultimo diverge tra i Consorzi, ritiene
necessario perfezionare le situazioni in cui si registrano trattamenti
economici inadeguati.
Conclude, ringraziando la
Presidente della Commissione che è stata determinata nel perseguire
l’obiettivo.
Sollecitata una
risposta a quanto richiesto in sede di audizione, ritiene che si sarebbe dovuto
discutere di più della materia in Commissione per approfondire tutte le
problematiche. Lamenta che non sia pervenuto alcun riscontro alla risoluzione
della Commissione da parte del Dipartimento agricoltura e la mancata
presentazione di un testo da esaminare in aula, considerando tali lacune un
mancato rispetto del Regolamento e della prassi.
Chiede, inoltre,
perché nell’istruttoria e nell’articolato non si faccia riferimento al
Protocollo d'intesa Stato-Regioni sul riordino dei Consorzi di bonifica.
Domanda ancora se la
legge possa essere retroattiva rispetto alle cause di ineleggibilità dei membri
del Consiglio dei delegati.
Manifesta
un’ulteriore perplessità riguardo i compiti del Commissario liquidatore, tra i
quali viene indicata la compilazione dell’elenco dei debiti, ma non dei
crediti.
Mette in dubbio,
inoltre, la decisione di non prevedere una indennità per i componenti del
Consiglio dei delegati che devono svolgere una funzione di raccordo con l’unità
centrale e di presidio sul territorio.
Rimarcato, infine,
che non sono state stanziate risorse per la retribuzione del personale, chiede
di comprendere la ratio di tali scelte.
Rilevato che la
discussione ha evidenziato le differenti posizioni delle sigle sindacali e dei
Consorzi, esorta a mettere al centro del dibattito i problemi relativi alla
funzionalità dei Consorzi, in particolare, la spesa doppia rispetto alla
percentuale di riscossione dei tributi e la necessità di intervenire sui Piani
di classifica entro un anno dall’entrata in vigore della legge.
Manifestato
dispiacere per la fiducia posta sull’approvazione della proposta di legge, dichiara
che non voterà la proposta in Aula, pur non essendo contrario all’idea di un
Consorzio unico.
Chiede se sia il caso
di prevedere un esodo incentivante per il personale in esubero.
Evidenzia che il consorzio unico è sinonimo di
efficienza, con la previsione di un unico centro di costo e di programmazione.
Puntualizzato che esistono 11 piani di classifica che
servono a pagare i tributi con una sperequazione di somme poiché gli utenti in
alcuni consorzi pagano più che in altri, evidenzia le difficoltà connesse alla
ricostruzione del debito in riferimento agli operai idraulico forestali.
Ritenuto che le osservazioni poste dal Settore assistenza giuridica non
inficiano l’architrave della legge, effettua alcune precisazioni tecniche di
dettaglio.
Reputa opportuno precisare che l’utilizzo degli operai
forestali nei consorzi si conclude con la quiescenza dell’ultimo operaio
forestale in servizio nei consorzi.
Effettua al riguardo precisazioni tecnico giuridiche e
contabili.
Ritenuto che le osservazioni poste siano pertinenti,
specifica che la volontà politica è quella di destinare due milioni di euro ai
dipendenti per poi reperire altre risorse per i commissari. Dichiara che
l’accelerazione dell’iter di approvazione della proposta è dovuta
all’incontrollabilità dei consorzi, riferendo in proposito che l’agenzia delle
entrate ha inviato un pignoramento ai consorzi con la Regione terzo pignorato,
ciò impedendo il trasferimento di risorse ai consorzi.
Accennato alla questione debito creditoria della
Regione nei confronti dei Consorzi, riferisce alcuni dati in proposito,
evidenziando che in alcuni Consorzi le somme destinate al pagamento dei TFR
siano state distolte e utilizzate per spese di altra natura. Giudicata
irrecuperabile la situazione attuale dei consorzi, chiede ai componenti della
minoranza di offrire un contributo e di non giudicare la questione di fiducia
posta dal presidente Occhiuto come un pretesto per accelerare l’iter.
Rivendica, quindi, la scelta di creare i comprensori
quali presenza attiva nei territori. Infine, precisa che la proposta di legge
potrebbe essere modificata, laddove lo si ritenesse opportuno, anche
successivamente alla sua approvazione in Consiglio.
Pur evidenziando alcune lacune della proposta che, a suo
avviso, potrebbero essere colmate attraverso emendamenti in Aula, annuncia che
voterà favorevolmente, senza che ciò debba rappresentare un voto di fiducia al
Presidente della Giunta regionale. Fiducia che, specifica, toccherà ricevere
dalla sua maggioranza.
Infine, elenca alcuni disservizi dei Consorzi di sua
diretta conoscenza.
In merito alla bassa percentuale di incassi relativi ai tributi da parte dei Consorzi, come riportato dal consigliere Tavernise, riferisce che tale percentuale è addebitabile da una parte alla tardiva approvazione dei piani di classifica, risalente al 2017, utilizzati a decorrere dal 2018, e dall’altra all’impossibilità, causa pandemia, di riscuotere i ruoli emessi. Ricorda, quindi, che soltanto due consorzi sono riusciti ad accedere ai mutui, per vicissitudini diverse, con l’esclusione di tutti gli altri; esclusione che a suo avviso ha causato ulteriori sofferenze finanziarie.
Sulla superficie irrigua, ricorda che gli impianti di irrigazione sono di proprietà della Regione a cui sarebbero spettai manutenzione e aggiornamento.
In riferimento all’incapacità progettuale contestata ai consorzi dal direttore generale Giovinazzo e contenuta nella sua relazione, ritiene sia in contrasto con i dati reali, in proposito citando i dati relativi ai progetti dei consorzi ammessi ai finanziamenti con le risorse del PNRR, per 400 milioni di euro.
Specifica, poi, che i piani di classifica sono tutti diversi tra loro in relazione alla conformazione del territorio di riferimento e contengono indici che stabiliscono i benefici spettanti al Consorzio, laddove sia chiamato ad intervenire, secondo centri di costo specifici e precisamente individuati. In proposito ricorda le difficoltà, ad esempio per l’irrigazione del territorio di Rosarno in cui l’irrigazione avviene attraverso l’utilizzo di acqua recuperata con pompe di sollevamento per mancanza di collegamento con il fiume Metramo.
Evidenzia, poi, che la rappresentazione negativa e assolutamente
deficitaria in termini di servizi da parte dei consorzi si scontri con
l’inesistenza negli anni di proteste eclatanti da parte degli agricoltori.
Evidenzia, quindi, le lacune e mancanze della Regione che non ha, a suo avviso,
certamente contribuito al loro funzionamento.
Chiede poi sia fatta chiarezza sui presunti crediti vantati dalla Regione nei confronti dei consorzi di bonifica, paventando, nel caso i dati riportati dall’assessore siano fondati, l’esistenza di danno erariale certificabile dalla Corte dei Conti.
Specifica, ancora, che gli 11 distretti previsti non avranno autonomia gestionale e, in riferimento alle dichiarazioni del consigliere Afflitto, ricorda che ai dipendenti dei consorzi calabresi sono applicate tre tipologie di contratto, l’ultimo dei quali in esito al trasferimento in capo ai consorzi degli operai idraulico forestali che, riferisce, hanno rappresentato un costo ulteriore, atteso che le risorse per il loro finanziamento sono state riotte dal 10 al 3,5 per cento.
Giudica, quindi, “falso storico” rappresentare i consorzi come fallimentari sotto tutti gli aspetti e si dichiara insoddisfatto della relazione del dottore Giovinazzo e in parte di quella dell’assessore Gallo, giudicando non veritiera la ricostruzione effettuata, atteso che la Commissione detiene importanti documenti che possono fare luce sullo stato dell’arte. Auspica che l’interlocuzione con l’assessore Gallo sia foriera di risultati, in assenza dei quali ritiene che non si stia scrivendo una bella pagina di politica calabrese.
Effettua, in merito all’intervento del consigliere Molinari, precisazioni di natura tecnica
Ritiene che sia auspicabile creare le condizioni per un esodo incentivato, laddove le risorse finanziarie lo consentano.
Riferisce che era stata prevista una formula riferita all’ottimizzazione del fabbisogno, ma difficoltà finanziarie hanno sconsigliato nell’attuale fase l’inserimento.
In riferimento ai controlli di legittimità auspica si possa trovare un punto di mediazione in aderenza alla normativa nazionale.
Specifica che la previsione di un controllo preventivo farebbe assurgere i Consorzi a enti strumentali, riferendo che gli elementi di controllo già previsti consentono di nominare, nei casi specifici, commissari ad acta. Altresì, evidenzia che con la riforma i controlli da esperire su un singolo consorzio saranno più semplici.
Precisa che in altre Regioni sono effettuati controlli preventivi benché i Consorzi non siano enti strumentali e, convinta della necessità di rilanciare il tema della bonifica, ricorda le esigenze già manifestate dagli auditi e soprattutto le scelte condivise con il Presidente della Giunta, il quale ha rappresentato una situazione catastrofica del settore; ricorda in proposito i numerosi contenzioni, a suo avviso sintomatici di una situazione quanto meno non lineare.
Ricordati gli esiti positivi riscossi in materia di progettazione finanziata con risorse del PNRR, evidenzia però le criticità contabili emerse in un particolare Consorzio.
Rimarcato di non essere contrario all’idea di una
riforma, ma di essere convito che debba partire da basi più ampie, evidenzia
come una legge di tale importanza non possa avere un fronte così ampio di
dissenso da parte dei soggetti coinvolti che non comprendono perché vengano
imposte scelte di questo tipo e con siffatti atteggiamenti.
Specificato che tale scelta si è basata sui documenti e
sui fatti noti che hanno portato alla necessità di riforma del Settore,
esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.
La seduta termina alle 20,00
Il Funzionario PO
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo