XII^ LEGISLATURA
COMMISSIONE
SANITÀ, ATTIVITÀ SOCIALI, CULTURALI E FORMATIVE
N. 37
RESOCONTO SOMMARIO
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SEDUTA DI LUNEDÌ 31 LUGLIO 2023
PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PASQUALINA STRAFACE
Inizio
lavori h. 11,29
Fine lavori h. 15,16
INDICE
Audizione in
merito allo screening neonatale
BRUNI Amalia (Partito
Democratico)
BRUNI Amalia (Partito Democratico)
GELARDI Giuseppe (Lega Salvini)
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
PRINCI Giuseppina, Vicepresidente della Giunta,*
AFFLITTO Francesco (Movimento
Cinque Stelle)
BERNARDI Maria Pompea, dirigente
del Settore Programmazione dell'offerta ospedaliera e sistema delle
emergenze-urgenze ,*
BRUNI Amalia (Partito
Democratico)
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
FERRARA Annamaria, funzionario
PO Segretariato generale
MATTIANI Giuseppe (Forza Italia)
BERNARDI Maria Pompea, in
rappresentanza del Dipartimento lavoro e welfare,*
FERRARA Annamaria, funzionario PO
Segretariato generale
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
Presidenza della presidente
Pasqualina Straface
La seduta inizia alle 11,29
Approvato il verbale della seduta precedente, dà avvio ai lavori della
Commissione.
Dopo aver introdotto il punto, dà avvio alle audizioni.
(Vengono auditi:
- il Direttore UO di Genetica Medica - Azienda Ospedaliero universitaria
di Catanzaro "Mater Domini";
- il Direttore di Pediatria dell’Università di Catanzaro - Azienda Ospedaliera
di Catanzaro "Pugliese Ciaccio";
- Bernardi Maria Pompea, Dirigente del Settore programmazione
dell'offerta ospedaliera e sistema delle emergenze-urgenze della Regione
Calabria;
- Mignuoli Anna Domenica, Settore prevenzione
del Dipartimento tutela della salute e servizi sociosanitari;
intervengono la Presidente della Commissione e i consiglieri: Bruni, Laghi)
BRUNI Amalia (Partito
Democratico)
Propone di calendarizzare un’ulteriore seduta di audizioni per ascoltare
il Presidente dell’Azienda ospedaliero universitaria “Renato Dulbecco” e il Commissario
di Azienda Zero.
Preannuncia l’audizione del Commissario di Azienda Zero a settembre.
Evidenzia che le linee di indirizzo illustrano i criteri per
l’ottimizzazione dell’attuale assetto organizzativo della rete scolastica e
dell’offerta formativa, erogata dalle scuole presenti sul territorio regionale,
nonché le modalità procedimentali per perseguirla coerentemente con il nuovo assetto
normativo delineato nell’art. 19 commi 5-bis, 5 ter, 5 quater, 5 quinquies e
5-sexies del Decreto Legge 6 luglio 2011 numero 98 da ultimo modificato dalla
legge di Bilancio del 29 Dicembre 2022, numero 197.
Puntualizzato che le linee di indirizzo hanno durata triennale e
potranno essere oggetto di revisione e integrazione annuali sulla base dei
mutamenti del quadro normativo e delle condizioni di contesto, rileva l’importanza
per la Giunta regionale di lavorare a riforme importanti e necessarie che producano,
nei territori e nella popolazione, un cambiamento migliorativo della loro condizione
attuale. Sottolineata, ancora, la rilevanza di investire, sostenere e definire il
mondo dell’istruzione, evidenzia, inoltre, che le linee guida sono finalizzate alla
costituzione di un sistema scolastico regionale di qualità, equo, inclusivo,
innovativo e orientato ad assicurare la continuità educativa tra cicli e gradi
di istruzione, dalla fascia 0-6, fino all’ultimo anno della scuola secondaria
di secondo grado.
Puntualizza, poi, gli obiettivi perseguiti dalla Regione Calabria, non
ultimo quello di promuovere processi d’intesa con le istituzioni scolastiche e
territoriali per porre in essere programmi e interventi volti a contrastare, ad
esempio, la povertà educativa e l’abbandono scolastico.
Evidenzia, quindi, che la Regione Calabria si pone l’obiettivo di
garantire continuità e stabilità con un orizzonte temporale triennale
all’organizzazione della rete scolastica con diverse finalità che definisce in
dettaglio.
Riferisce, preliminarmente, che, venendo meno le deroghe applicate in
periodo di Covid, dall’anno scolastico 2023/2024, con l’applicazione dei
parametri per calcolare le scuole autonome, molti istituti scolastici delle
zone di montagna e delle aree interne che, attualmente, hanno meno di 400
alunni, sarebbero stati soppressi o destinati alle reggenze. In proposito, precisa, invece, che il
provvedimento in esame mira a salvaguardare le realtà scolastiche delle aree
periferiche e interne che insistono in territori, socialmente, culturalmente ed
economicamente svantaggiati, garantendo agli studenti, di tutte le aree
geografiche della regione, le medesime opportunità ed il successo formativo.
Riferisce, ancora, gli elementi che caratterizzeranno il dimensionamento
scolastico cui dovranno attenersi i Comuni e le Unioni di Comuni.
Riferisce, inoltre, gli obbiettivi perseguiti dalla Regione per quanto
concerne il primo ciclo di istruzione nonché le finalità sottese alla costituzione
dei Poli per l’infanzia. Altresì, specifica che verranno avviati processi di riorganizzazione
della rete scolastica, orientati a costituire Poli liceali e Poli
tecnico-professionali per promuovere la specificità dell’offerta formativa e
garantirne la coerenza con la vocazione produttiva del territorio.
Delineati, poi, gli
aspetti discendenti dai criteri generali di cui la riorganizzazione della rete
scolastica dovrà tenere conto, dichiara che il provvedimento non comporta oneri
a carico del bilancio annuale e/o pluriennale regionale, avendo lo stesso
carattere meramente programmatico.
Infine, comunica che nella stesura del provvedimento sono stati
coinvolti tutti gli attori del mondo scolastico e che nessuna scuola è stata
soppressa nelle aree disagiate e che, per contro, l’obiettivo della Giunta regionale
è quello di lasciare l’autonomia nelle aree interne disagiate anche con un
numero non elevato di studenti.
PRINCI Giuseppina, Vicepresidente
della Giunta regionale
Ringraziata, preliminarmente, la Commissione che dovrà esprimere un
parere su un argomento delicato e particolarmente impegnativo, qual è il dimensionamento
scolastico, precisa, poiché alquanto significativo e incisivo, che in Calabria
non si interviene in tal senso dal 2012.
Precisato il lungo percorso condiviso con il Dipartimento, riferisce che
il risultato è frutto della concertazione che ha visto coinvolte le organizzazioni
sindacali ricevute al tavolo per ben tre volte, al fine di creare un confronto sulle
problematiche, seppur non vi sia obbligo in tal senso, e creare una comunicazione
corretta, anche alla luce delle diverse notizie divulgate rispetto alla
soppressione delle Autonomie scolastiche.
A tal proposito, chiarito che la prerogativa in proposito è del
Ministero dell’istruzione, di concerto con il Ministero economia e finanze, riferisce
che la Regione, sulla base delle Autonomie dichiarate a livello nazionale, secondo
quanto stabilito dalla legge Bassanini, ha la prerogativa di intervenire sul
numero delle Autonomie e sulla riorganizzazione della rete scolastica e dell’offerta
formativa.
Precisato che i parametri ante-Covid oscillavano tra 600-400 e riferito
che nel periodo successivo alla pandemia vi è stato un abbassamento dei suddetti
parametri tra 500-300, riferisce che con la Legge di bilancio del 2022 i parametri
in coerenza con quanto previsto dal PNRR (Piano nazionale di ripresa e
resilienza) non seguono più il criterio dimensionale, bensì quello della popolazione
scolastica e dell’andamento demografico dell’ultimo triennio.
Sulla base di ciò, evidenziato nuovamente che in Calabria non si
interviene sul dimensionamento scolastico dal 2012, riferisce che la Regione perderà
numero 79 Autonomie scolastiche che illustra in dettaglio, avvalendosi dell’ausilio
di slides, per come di seguito indicato: Catanzaro, 14; Cosenza, 29; Crotone, 8;
Vibo Valentia, 11; Reggio Calabria, 17.
Precisato, altresì, che il piano dovrà essere definito entro il 30
novembre al fine di evitare il commissariamento, sottolinea che l’intento sarà
quello di tutelare l’autonomia dei piccoli centri.
Riferito di aver ricevuto diversi segnali di indignazione rispetto a
tali interventi, evidenzia la disponibilità del Dipartimento a fornire opportuni
chiarimenti.
Nell’esprimere preoccupazione per lo spopolamento delle scuole delle
aree interne, evidenzia la necessità di preservare gli studenti, ai quali va
garantito il diritto allo studio.
Atteso che la Regione si potrà orientare con autonomia nella definizione
della rete scolastica, illustra il percorso che passando dagli enti locali, alla
Città metropolitana e alle province, scaturisce nelle Autonomie da sopprimere,
da cui partirà il lavoro della Regione che, attraverso la creazione di appositi
gruppi di lavoro, procederà a porre in essere tali criteri.
Precisa, quindi, che la situazione delle diverse realtà scolastiche presenti
sul territorio scaturisce da un lungo lavoro svolto dall’Osservatorio per il diritto
allo studio, grazie ai dati provenienti dalle prove Invalsi, dall’Istat, dall’Inps,
dall’Usr e da Scuola in chiaro,
Illustra, altresì, i criteri utilizzati nelle varie Province per la
definizione delle aree maggiormente critiche, tra cui: la situazione
reddituale, la percentuale di laureati e di occupati, e i Comuni commissariati
per infiltrazione mafiosa.
Riferisce che l’intervento da realizzare si interseca anche con il
programma dei trasporti nell’intento di ampliare l’offerta formativa.
Illustrati, quindi, i parametri per la riorganizzazione del servizio che,
ai sensi del DPR numero 81 del 2009, variano per la scuola dell’infanzia, Primaria,
Secondaria di primo grado e Secondaria di secondo grado, evidenzia la possibilità
di intervenire sull’offerta formativa, in coerenza con le vocazioni del
territorio, creando, altresì, un legame con l’Università. Riferisce, inoltre,
che, di concerto con l’Ufficio scolastico regionale, a breve si partirà con il
riconoscimento degli Istituti per la formazione di OSS, profili molto richiesti,
attraverso la creazione di una Rete nazionale di Istituti tecnici per
soddisfare le richieste di lavoro, attraverso percorsi professionalizzanti
sulla base delle competenze e del servizio.
Ringraziati, preliminarmente, l’assessore Princi e il Dipartimento per il lavoro svolto e pir ritenendo che il metodo di lavoro adottato e la relativa concertazione effettuata siano corrette, esprime, però, voto contrario al provvedimento.
Evidenzia, poi, la drammaticità dei dati e degli indicatori riferiti poc’anzi dall’assessore Princi e sottolinea come sia necessario che la politica regionale dia l’indirizzo per affrontare tutte le situazioni fragili presenti sul territorio.
Dichiarato di aver fotografato la situazione
reale in cui versa il territorio, invita il Partito Democratico a suggerire e
indicare un criterio affinché si possa aprire un confronto nel merito della
questione.
Riferisce, inoltre, che alcune decisioni sono
state assunte dai Governi centrali che si sono succeduti nel tempo.
Rivolti i complimenti all’assessore Princi per il lavoro svolto, evidenzia la necessità di realizzare le riforme. Sottolinea, poi, che i tagli avvengono da anni e, purtroppo, sono legati alle poche nascite sul territorio calabrese.
Ribadisce, infine, che l’assessore ha realizzato un eccellente lavoro.
Premesso che la materia non è di sua competenza, ringrazia l’assessore Princi per l’esposizione tecnica del provvedimento e annuncia voto favorevole.
Pone in votazione il provvedimento che è
approvato.
(La Commissione approva)
Pone in votazione l’inversione dei punti all’ordine del giorno che è approvata.
Interviene per dichiarare la posizione ufficiale
di dissenso del Partito Democratico, poiché, a suo avviso, la proposta di legge
è materia gestionale e pertanto riguarda le competenze e le funzioni del Commissario
per l’attuazione del Piano di rientro dal deficit sanitario. Di conseguenza,
ritenendo che la Commissione e il Consiglio non abbiano competenza, annuncia
che abbandonerà i lavori.
(La consigliera Bruni abbandona l’aula)
Evidenzia che la proposta di legge -
fortemente voluta dal presidente Occhiuto e predisposta, anche, da altre
Regioni d’Italia - mira all’utilizzo delle risorse finanziarie per abbattere le
liste d’attesa a seguito della pandemia e punta all’organizzazione del servizio
con presa in carico del paziente dall’inizio alla fine.
Ritiene che il provvedimento sia
fondamentale per abbattere le liste d’attesa, causate dal Covid e anche dalla
mancanza di medici.
Sottolineato che la bontà della proposta di
legge è di tipo organizzativo, ritiene che attraverso il sovra CUP, che sarà a
livello regionale, ci sarà la possibilità di accedere a tutte liste d’attesa e
quindi di avere una maggiore organizzazione.
Pone l’accento sull’importanza di un’assunzione di responsabilità
finalizzata al bene comune dei cittadini calabresi.
Ritiene che il merito della proposta sia condivisibile, ma manifesta dei
timori sulla realizzazione dei Piani d’intervento e sul monitoraggio relativo
alla loro attuazione che in altri ambiti non si è concretizzato. Afferma, inoltre,
di non credere che tale operazione possa essere realizzata a costo zero, causando
incertezze sulla copertura finanziaria.
Comunque, si dichiara convinto che la tematica sia materia di competenza
commissariale e che la promulgazione di una legge rischi di ritardare una soluzione
positiva del problema. Per tutte queste motivazioni, preannuncia l’astensione
dal voto.
Suggerisce di soffermare l’attenzione sulle cosiddette “visite morte”,
dovute alla mancata presentazione dei pazienti il giorno della visita
programmata. Propone di effettuare dei controlli preventivi sulla conferma
delle prenotazioni e di stabilire che siano gli specialisti a valutare la
necessità di esami di approfondimento aggiuntivi.
Annuncia che il presidente Occhiuto ha previsto la realizzazione di un sistema
consistente in un’applicazione informatica e SMS che fornisca un servizio di promemoria
per i pazienti.
FERRARA Annamaria, funzionario
PO Segretariato generale
Illustra la scheda di
analisi tecnico-normativa.
Sottolineata l’importanza di mantenere alta l’attenzione sulla sanità,
evidenzia che si sta parlando di una proposta di riorganizzazione che, in quanto
tale, non è soggetta a impugnativa.
Ringrazia, infine, quanti dei consiglieri di minoranza sono rimasti in
Aula effettuando delle proposte.
Sospende la seduta.
La seduta sospesa alle 14,58 riprende alle 15,04
Pone in votazione gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10 e 11 che
sono approvati e la legge nel suo complesso che è approvata con autorizzazione
al coordinamento formale.
(La Commissione approva)
Illustra la proposta di legge che mira ad apportare delle modifiche alla
legge regionale numero 13 del 2022, finalizzate a sostituire misure privative
della libertà in favore di strutture residenziali di tipo comunitario per
minori e giovani adulti sottoposti a procedimento penale, ovvero in esecuzione
di pena. In particolare, spiega che la proposta modifica di due criteri tecnici
contenuti nell’allegato “A”: il primo modifica l’articolo 1, comma 1, lettera
a) ed è volto a potenziare la capacità ricettiva delle strutture, aumentandola
da “uno” a “due” posti; il secondo modifica l’articolo 1, comma 1, lettera b) e
adegua il parametro delle dimensioni degli spazi esterni riservati alle
attività dei ragazzi oggi in vigore alle atre realtà simili operanti in altre
regioni.
Conclude, informando che la proposta, strutturata in tre articoli, non
comporta alcun onere finanziario per l'amministrazione regionale.
A nome del Dipartimento lavoro e welfare, comunica che le modifiche vengono
accolte dal Dipartimento senza riserve.
Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.
Preannunciata l’astensione dal voto, ritiene che la legge avrebbe dovuto
articolare in dettaglio interventi e azioni e suggerisce l’aggiunta di un
elenco minuzioso dei servizi che tali strutture devono fornire. Chiede, infine,
di capire quale sia la ratio del cambiamento del dimensionamento dell’area
esterna alla struttura che, a suo avviso, è peggiorativa.
Essendo solo portavoce del Settore, dichiara che riferirà la proposta di
ampliare o lasciare inalterata la previsione originale.
Pone in votazione gli articoli 1, 2 e 3 che sono approvati e la legge
nel suo complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(La Commissione approva)
Esauriti i punti all’ordine
del giorno, toglie la seduta.
La seduta termina alle 15,16
Il
Funzionario PO
Dott.ssa
Giada Katia Helen Romeo