XII^ LEGISLATURA
COMMISSIONE
SANITÀ, ATTIVITÀ SOCIALI, CULTURALI E FORMATIVE
N. 36
RESOCONTO SOMMARIO
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SEDUTA DI MERCOLEDÌ 19 LUGLIO 2023
PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PASQUALINA STRAFACE
Inizio lavori h. 14.27
Fine lavori h. 17,16
INDICE
BRUNI
Amalia (Partito Democratico)
FERRARA
Annamaria, funzionario PO Segretariato generale
LAGHI
Ferdinando (De Magistris Presidente),*
SCORDO
Sabina, dirigente Dipartimento tutela della
salute e servizi sociosanitari,*
BELGIO
Matteo, Dipartimento tutela della salute
BRUNI
Amalia (Partito Democratico),*
FERRARA
Annamaria, funzionario PO del Segretariato generale
LAGHI
Ferdinando (De Magistris Presidente)
BELGIO
Matteo, funzionario del settore welfare e politiche
sociali
BRUNI
Amalia (Partito Democratico),*
CRINÒ Giacomo Pietro (Forza Azzurri)
FERRARA
Annamaria, funzionario PO del Segretariato generale
LAGHI
Ferdinando (De Magistris Presidente)
BRUNI
Amalia (Partito Democratico)
FERRARA
Annamaria, funzionario PO del Segretariato generale
PERANI
Anna, dirigente del Dipartimento istruzione, formazione e pari opportunità
PIRAINO
Giorgio, dirigente del Dipartimento Tutela della salute e servizi
socio-sanitari
BELGIO
Matteo, funzionario del Settore lavoro e welfare,*
BRUNI
Amalia (Partito Democratico)
FERRARA
Annamaria, funzionario PO Segretariato generale
LAGHI
Ferdinando (De Magistris Presidente)
MOLINARO
Pietro Santo (Lega Salvini),*
PERANI
Anna, dirigente Dipartimento Istruzione, Formazione e Pari Opportunità
Presidenza della presidente Pasqualina Straface
La seduta inizia alle 14.27
Verificata la presenza del numero legale e approvato il verbale della seduta precedente, dà avvio ai lavori della Commissione.
Propone l’inversione dei punti all’ordine del giorno, con anticipazione del secondo punto, che, posta i voti, è approvata.
Indi, procede alla trattazione del secondo punto.
Illustra la proposta di legge, approvata dalla Giunta
regionale e contenente le misure di proroga delle graduatorie relative ai
profili di Operatore sociosanitario e Infermiere del Servizio sanitario
regionale, in scadenza nel 2023, reputandola un’iniziativa importante che
rimarca la volontà del Commissario alla Sanità regionale di proseguire il
percorso di riordino e riorganizzazione della sanità calabrese.
Precisa che la proroga si riferisce alla graduatoria
del 2021, in scadenza alla fine di luglio 2023 per gli OSS e alla fine di
dicembre 2023 per gli infermieri; ciò consentirebbe alle Aziende sanitarie
regionali di attingere nell’immediato e direttamente alle graduatorie esistenti
senza bandire nuovi concorsi, con un conseguente risparmio di tempo che
consentirebbe di occupare, a tempo indeterminato e nelle immediatezze delle
richieste, un numero importante di OSS e di infermieri, incidendo così
positivamente sull’economia delle famiglie e sul miglioramento dei servizi
sanitari e assistenziali; riferisce, quindi, che ciò avviene anche sulla scia
di analoghe iniziative assunte da altre Regioni, quali Marche e Toscana, a
conferma di come la proroga delle graduatorie di infermieri, OSS e altre
qualifiche sanitarie rientri nella competenza legislativa residuale delle
Regioni relativa all’organizzazione amministrativa del personale.
Ribadito che il Programma Operativo 2022/2025
approvato con DCA numero 162/22, contiene una specifica previsione sul punto,
sottolinea che grazie alla spinta data dal Presidente/Commissario ad acta,
Occhiuto, è stato possibile procedere allo scambio delle graduatorie degli
idonei, relativamente alle figure di OSS e infermieri, e le Aziende ospedaliere
di Cosenza e Reggio Calabria hanno messo a disposizione due importanti
graduatorie per il reclutamento a tempo indeterminato, il cui grado di utilizzo
prevede la proroga dello scorrimento per sopperire celermente alle carenze
determinatesi da precedenti gestioni poco lungimiranti e dalla pandemia.
Evidenzia
l’importanza della proposta normativa che consente di offrire risposte concrete
alla necessità di reclutamento di personale, attraverso l’utilizzo delle
graduatorie per le figure di OSS e infermieri, evitando ulteriori procedure
concorsuali. Precisa che verrà così colmato il gap
generato dal commissariamento e dalla pandemia, rendendo più celeri le
procedure e valorizzando al contempo le numerose professionalità presenti,
anche grazie alla possibilità di scambio delle suddette graduatorie tra le
varie Aziende, consentendo di dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini.
Pur esprimendo
apprezzamento per il risultato raggiunto anche alla luce delle numerose
sollecitazioni ricevute dai territori, evidenzia alcune perplessità di tipo
formale e relative all’assenza di informazioni utili a corredo della proposta
stessa che, a suo dire, andrebbero meglio definite.
Invita,
altresì, a valutare l’opportunità che le previsioni siano disciplinate da DCA
anziché con legge, paventando la possibilità di impugnativa da parte del
Governo.
Pur
annunciando il suo voto favorevole, evidenzia anch’egli alcuni aspetti che, a
suo dire, sono da rivedere, tra cui: la possibilità di considerare utili e
urgenti anche altre figure quali i medici; considerare l’effettiva validità
delle graduatorie su cui il legislatore può intervenire.
Precisa,
altresì, che le Regioni che hanno avviato l’iter non sono ancora in possesso
del provvedimento autorizzativo.
Riferisce
che la graduatoria relativa alla figura di OSS scadrà a fine luglio e,
pertanto, dovrà essere necessariamente discussa nella prossima seduta di
Consiglio regionale.
Chiede
chiarimenti in merito alle procedure di selezione e agli eventuali relativi
costi.
Reputa
penalizzanti le procedure concorsuali che, a suo dire, poco si sposano con
l’urgenza della questione, evidenziandone altresì le lungaggini amministrative
Annuncia il
suo voto favorevole, ma reputa necessario che vi sia un cambio di passo
rispetto al passato, creando le reali possibilità utili al superamento delle
difficoltà.
Apprezzato
l’intervento del consigliere Laghi, evidenzia che le procedure concorsuali
mancano da 10 anni a livello nazionale e ricorda che in Calabria la vera
ripartenza è iniziata a novembre 2022 con la ricognizione del debito sanitario.
Condivide
la necessità di accelerare i tempi e, a tal proposito, ribadisce l’impegno del
presidente Occhiuto in qualità di Commissario ad acta.
Illustra la
scheda di analisi tecnico-normativa.
Fornisce
chiarimenti relativi alle osservazioni del Settore assistenza giuridica, precisando
che diversi aspetti non vanno esplicitati all’interno della norma bensì in
altre sedi.
Ritiene che
la norma sia in linea con quanto previsto dal quadro normativo per accelerare
l’iter concorsuale senza generare costi.
Precisa,
infine, che le figure al momento inquadrate sono gli OSS e gli infermieri in
quanto quelle più richieste in fase di ricognizione.
Pone ai
voti gli articoli 1, 2, 3 e 4, che sono approvati, e la proposta di legge nel
suo complesso che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.
(La
Commissione approva)
Salutati e ringraziati gli auditi procede con l’illustrazione della proposta di legge evidenziando che il testo normativo è composto da 8 articoli e riguarda il riconoscimento della rilevanza sociale della fibromialgia e istituzione del Registro regionale.
Sottolinea, poi, che la fibromialgia è una malattia reumatica extra-articolare generalizzata, complessa e debilitante, caratterizzata da dolore muscolare grave, che colpisce prevalentemente le donne in età adulta, incessante e diffuso in tutto il corpo e dall’insorgenza di numerosi sintomi quali astenia, cefalea, stati ansiogeni, attacchi di panico, forme depressive, problemi cognitivi e di memoria.
Riferisce, inoltre, che la causa esatta all'origine della
fibromialgia non è conosciuta, benché si ritiene possano essere coinvolti
diversi fattori (biochimici, genetici, neurochimici, ambientali, ormonali,
psicologici ecc.) e la patogenesi della malattia è, infatti, un argomento molto
discusso e molti studi cercano di approfondire l'interazione multifattoriale
esistente alla base della malattia.
Sottolineato che i sintomi, a volte, iniziano
a seguito di un trauma fisico, interventi chirurgici, infezioni o un
significativo stress psicologico, e, in altri casi, si accumulano gradualmente
nel tempo, senza alcun singolo evento di attivazione evidente, evidenzia che il
dolore diffuso rappresenta il sintomo principale della sindrome fibromialgica, al punto da costringere, nei casi più gravi,
il malato all'isolamento e ad una pesante riduzione della capacità non solo
sociale e relazionale ma anche lavorativa, con ripercussioni anche sotto
il profilo economico dell’ammalato, spesso costretto ad un cambio radicale delle proprie abitudini, e
aumento significativo anche dei costi diretti e indiretti correlati alla
gestione del dolore.
Ricorda che si tratta di una patologia definita
"malattia invisibile", difficile da diagnosticare e che genera
nell'ammalato non solo la preoccupazione per le sue condizioni fisiche ma anche
la frustrazione per non essere compreso e trattato come gli altri ammalati.
Evidenzia che, come previsto
dall’articolo 2 della proposta di legge, è necessario sviluppare una rete
integrata clinico-assistenziale regionale strutturata in livelli di assistenza basati su diversi gradi di
competenza, operante a livello ospedaliero e territoriale, istituendo un
percorso diagnostico-terapeutico assistenziale (PDTA), e, al fine di
monitorare l'incidenza
epidemiologica a livello regionale, è necessario istituire un Registro
regionale per la Fibromialgia.
Sottolinea, poi, che in Italia, a tutt’oggi, la patologia
non è riconosciuta dal Sistema sanitario nazionale e non è, quindi, ricompresa
nei Livelli Essenziali di Assistenza, pertanto i
pazienti non hanno diritto a esenzioni per visite, esami e terapie e sono
invisibili in ambito sociale e lavorativo, non potendo nemmeno presentare
certificati in caso di assenza dal lavoro legata alla malattia.
Ricorda, poi, che alcune Regioni hanno mosso importanti passi avanti a sostegno dei pazienti affetti da tale patologia, come la Regione Sardegna, il Friuli- Venezia Giulia, l'Abruzzo, la Basilicata, le Marche, la Valle d’Aosta, infatti, sono state approvate diverse norme a sostegno dei pazienti affetti da fibromialgia, riconoscendo inoltre la malattia quale “invalidante”. Infine, sottolineato che la proposta di legge non comporta oneri finanziari per il bilancio regionale, dispone l’inizio dell’audizione.
(Vengono auditi:
- la referente per la Calabria
del Comitato Fibromialgici Uniti "CFU Italia Odv";
- la referente dei pazienti della
sezione Calabria 2 dell’Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica
AISF ODV;
- un rappresentante
dell’Associazione Aria delle Fate per l’area di Reggio Calabria;
- un rappresentante
dell’Associazione Aria delle Fate per l’area di Catanzaro;
- il Presidente
dell’Associazione Aria delle Fate per l’area di Cosenza;
Intervengono: la Presidente
della Commissione e il funzionario del Dipartimento tutela della salute e
servizi socio-sanitari.
Gli auditi lasciano l’Aula)
Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.
Rammaricata che la discussione non avvenga alla presenza degli auditi, considerato che ciò avrebbe potuto rappresentare un momento di confronto e apprendimento, evidenzia che i loro desiderata e i loro suggerimenti non sempre rientrano nelle potestà legislative della Regione. Sottolineato che le sindromi fibromialgiche sono molteplici, evidenzia la difficoltà di inquadrarle in sede diagnostica, considerato che, fatta eccezione per l’Emilia Romagna, nessuna Regione si è dotata di linee guida. Evidenzia, ancora, che la difficoltà a riconoscere il quadro clinico deriva dall’aspetto diagnostico impreciso e vago che provoca il mancato riconoscimento della fibromialgia come patologia cronica nonché il mancato inserimento nei LEA e, conseguentemente, l’impossibilità di soddisfare le richieste degli auditi.
Reputato indispensabile investire nella ricerca e nello studio della patologia, ricorda che la legge di bilancio nazionale ha assegnato per la ricerca, la diagnosi e la cura della fibromialgia cinque milioni di euro per tutte le regioni d’Italia, che soltanto tredici di esse hanno indicato i loro centri di cura e diagnosi, in nessuna regione è prevista l’assistenza ai familiari e la Calabria non ha neanche risposto.
Pur apprezzando l’ipotesi di costituire un centro di coordinamento, chiede se la Calabria sia in grado di creare una struttura del genere, considerato l’assenza di specialisti che si occupano della patologia. A suo avviso, va avviato un cammino graduale, dal basso, con la consapevolezza delle incognite legate alla fibromialgia e al bisogno di costruire competenze.
Ringraziato il Settore assistenza giuridica per le osservazioni sugli articoli 1 e 2 e ribadite le difficoltà connesse alla mancanza di competenze specifiche, riferisce un’ipotesi di modello organizzativo sanitario che comprenda la creazione anche di unità operative semplici.
Rappresenta, infine, il rischio di discutere su proposte aleatorie incapaci di produrre effetti sul territorio, significando i dubbi e le perplessità che, a suo avviso, impediranno il raggiungimento di obiettivi concreti.
Condivise le osservazioni della consigliera Bruni, ricorda le numerose patologie esistenti che, benché non riconosciute a livello nazionale, lo sono a livello internazionale. Ravvisata una profonda discrasia tra la proposta di legge e le richieste degli auditi, sottolinea come, nello specifico, anche gli ambulatori multidisciplinari richiedono un tempo e dei costi che sono in antitesi con la neutralità finanziaria della legge stessa. Reputa opportuno aspettare l’approvazione della disciplina a livello nazionale, già prevista per settembre, e soltanto successivamente approvare quella regionale. Infine non condivide la scelta di far coincidere la giornata regionale per la fibromialgia con quella nazionale.
Propone di istituire un tavolo tecnico, composto dai componenti della Commissione e dal Settore assistenza giuridica, che lavori di pari passo con l’avanzamento dei lavori del parlamento, per redigere un testo che non sia impugnabile.
Chiede delucidazioni al rappresentante del Dipartimento presente.
Fornisce i chiarimenti richiesti.
Preso atto del contenuto delle audizioni e della discussione fin qui avvenuta, rinvia il punto alla prossima seduta di Commissione.
(La Commissione rinvia)
Propone l’inversione dell’ordine del giorno con la trattazione immediata del punto 4 che è approvata.
Invita il consigliere Crinò, nella qualità di proponente, a relazione al riguardo.
Illustra la proposta in esame, finalizzata alla proroga del termine di adeguamento dei requisiti strutturali e organizzativi assegnato alle strutture socioeducative per la prima infanzia, di cui all’articolo 23 della legge regionale numero 15 del 2013, scaduto il 30 giugno 2023 e che con il provvedimento in discussione si intende prorogare al 31 dicembre 2023.
Precisato che l’adeguamento previsto comporta una serie di modifiche strutturali, nonché misure organizzative complesse, che diverse strutture hanno ancora in corso e non hanno del tutto completato anche per i costi notevoli da sostenere, sottolinea la necessità di stabilire un nuovo ed ultimo termine al fine di consentire l’adeguamento delle strutture, evitando la chiusura e la conseguente interruzione delle attività, con conseguenze anche sui lavoratori e sulle famiglie che verrebbero private di questi importanti servizi.
Riferito, infine, che la proposta si compone di tre articoli che procede a illustrare nel dettaglio, sottolinea la necessità ed urgenza dell’approvazione della proroga in oggetto, atteso che il termine precedentemente previsto è scaduto il 30 giugno 2023.
Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.
Sottolineato il ritardo della Calabria nel settore, si dichiara d’accordo sulla proroga dei termini, evidenziando, tuttavia, che sono passati 10 anni nel corso dei quali le strutture socioeducative per la prima infanzia avrebbero dovuto completare l’adeguamento previsto.
Ravvisata l’assenza nella proposta di legge in discussione di un’analisi di dettaglio, chiede precisazioni relativamente ai bandi del PNRR andati deserti, invitando i proponenti a fornire i dati ritenuti necessari ad esprimere un voto consapevole sulla proposta.
Precisato che trattasi della quinta proroga negli ultimi 10 anni, riferisce che nella riunione odierna della Conferenza dei capigruppo è stato assunto il preciso impegno affinché quella in esame sia l’ultima proroga.
Auspica, quindi, che le strutture socioeducative procedano in tempi brevi all’adeguamento anche al fine di non disperdere le ingenti risorse finanziarie previste al riguardo anche dai fondi del PNRR.
Riferisce che oggi si è svolto presso gli uffici della Cittadella regionale un Tavolo per procedere alla proroga dei termini di adeguamento di tutte le strutture del Terzo settore che comprendono anche quelle oggetto del presente intervento.
Ribadisce la necessità di disporre dei dati relativi al numero delle strutture che non hanno ancora completato l’adeguamento.
Posti ai voti gli articoli 1, 2 e 3 che sono approvati all’unanimità, pone ai voti la proposta di legge nel suo complesso che è approvata all’unanimità con autorizzazione al coordinamento formale.
(La Commissione approva)
Precisa, preliminarmente, che la proposta di legge in discussione, finalizzata al riconoscimento, alla tutela e alla valorizzazione della transumanza e dei tratturi, quale patrimonio culturale regionale, è stata assegnata alla terza Commissione per il parere di cui all'articolo 66, comma 2, del Regolamento interno.
Ritenuta apprezzabile l’iniziativa volta a valorizzare la pratica della transumanza che nel 2019 è stata inserita dall’UNESCO nella lista del patrimonio culturale immateriale in ambito agroalimentare, sottolinea la secolare conoscenza dei pastori transumanti.
Evidenziato che la transumanza costituisce una delle forme più antiche e di più lunga durata di economia naturale che necessita, pertanto, di essere tutelata, sottolinea, tuttavia, che trattasi di una pratica spesso sottovalutata ma che fortunatamente ancore resiste.
Espresso il parere favorevole del Dipartimento sulla proposta in esame, riferisce che, di concerto con il Dipartimento turismo, si procederà ad avviare l’attività di programmazione e, conseguentemente, la predisposizione di bandi finalizzati a rendere fruibile tale patrimonio affinché possa anche diventare attrattivo dal punto di vista turistico e portare a ricadute economiche.
Sottolineato, preliminarmente, che trattasi di una proposta particolarmente articolata, propone di rimodulare alcuni riferimenti normativi contenuti nel provvedimento, in quanto abrogati.
Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.
Condivisa la proposta di legge in discussione che riguarda aspetti ritenuti particolarmente meritevoli seppur poco tutelati, stigmatizza l’assenza di un adeguato finanziamento, sottolineando la necessità di individuazione di progetti adeguati al reperimento delle risorse finanziarie ritenute essenziali a garantire l’effettiva operatività della legge.
Pone ai voti il provvedimento sul quale la Commissione esprime parere favorevole all’unanimità.
(La Commissione esprime parere favorevole)
Comunica, preliminarmente, che sono stati presentati sei emendamenti a firma del consigliere Molinaro e una nuova relazione tecnico finanziaria predisposta dai consiglieri proponenti.
Precisato che gli emendamenti sono frutto delle
audizioni svolte nella precedente seduta della Commissione, illustra la nuova
relazione tecnico-finanziaria e, quindi, nel dettaglio, gli emendamenti
presentati e, precisamente: l’emendamento protocollo numero 14077/A01 con il
quale si intende rettificare la tabella 1, allegata al quadro di riepilogo
analisi economico-finanziaria della proposta di legge; l’emendamento protocollo
numero 14077/A08, interamente sostitutivo dell’articolo 2, che specifica la
tipologia dei soggetti destinatari dell’intervento normativo; l’emendamento all’articolo 4, protocollo
numero 14077/A07, che specifica la norma in questione, accesso
all'informazione, rendendo esplicite e
chiare le azioni da promuovere per i fini preposti, con ogni mezzo risulti
utile ed in uso nelle disponibilità della Regione Calabria, arginando eventuali
funzioni che potrebbero precludere l'inserimento di iniziative propositive nel
percorso individuato dalla norma stessa; l’emendamento protocollo numero
14077/A06 che propone di aggiungere al comma 1 dell’articolo 7 dopo le parole
“Possono beneficiare dei finanziamenti..” il periodo “..concessi sulla base di
bandi e avvisi pubblicati dal dipartimento competente e..” , prima del periodo “..relativi agli
interventi..”; l’emendamento protocollo numero 14077/A05, interamente
sostitutivo dell’articolo 8 (Programma degli interventi); l’emendamento
protocollo numero 14077/A04, con il quale si propone di modificare l’articolo 9
(Clausola valutativa) aggiungendo al comma 1, dopo le parole “..il dipartimento
di cui al comma 1 dell'articolo 8,..”e prima delle parole “..trasmette alla
commissione consiliare competente..”, le parole “..coordinatore dell’attività
di raccolta dei dati,..”; l’emendamento protocollo numero 14077/A03 con il
quale si propone di aggiungere il comma 4 al fine di individuare ulteriori
risorse utili ad una più ampia applicazione della legge in questione anche nell'ambito dei programmi operativi dei
fondi strutturali europei e nazionali.
Esprime parere favorevole, giudicando l’intervento un avanzamento per l’attuazione di strumenti di inclusione per gli studenti con disabilità sensoriale.
Esprime parere favorevole.
Illustra scheda di analisi tecnico-normativa relativa alle proposte emendative.
Chiede al dottor Belgio se i fondi previsti nella proposta in esame abbiano diversa destinazione rispetto al fondo di 200.000 euro destinato all’ENS (Ente Nazionale Sordi).
Conferma che quelle risorse sono destinate all’ENS, mentre gli emendamenti hanno tenuto conto di quanto richiesto in audizione, consentendo la partecipazione ai bandi anche ad altre associazioni.
Riconosce che la formulazione precedente poteva essere soggetta a dubbie interpretazioni e garantisce che le associazioni parteciperanno ai bandi realizzati dal Dipartimento.
Premesso che una risoluzione del Parlamento europeo riconosce le lingue dei segni come lingue naturali con grammatica e sintassi proprie al pari delle lingue parlate, afferma che tale proposta dà dignità a persone che vengono ingiustamente discriminate.
Pone in votazione l’articolo 1 che è approvato. Pone, quindi, in votazione l’emendamento a firma del consigliere Molinaro protocollo numero 14077/08 sostitutivo dell’articolo 2 che è approvato. Pone in votazione l’articolo 3 che è approvato.
Pone in votazione gli articoli 5 e 6 che sono approvati.
Pone, quindi, in votazione l’emendamento a firma del consigliere Molinaro protocollo numero 14077/A06 all’articolo 7 che è approvato e l’articolo 7 che è approvato come emendato.
Pone, quindi, in votazione l’emendamento a firma del consigliere Molinaro protocollo numero 14077/A05 sostitutivo dell’articolo 8 che è approvato.
Pone, quindi, in votazione l’emendamento a firma del consigliere Molinaro protocollo numero 14077/A04 all’articolo 9 che è approvato e l’articolo 9 che è approvato come emendato.
Pone in votazione l’articolo 10 che è approvato
Pone, quindi, in votazione l’emendamento a firma del consigliere Molinaro protocollo numero 14077/A03 all’articolo 11 che è approvato e l’articolo 11 che è approvato come emendato.
Pone, infine, in votazione l’articolo 12 che è approvato e la legge nel suo complesso che è approvata, per come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(La Commissione approva)
Esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.
La seduta termina alle 17,16
Il Funzionario PO
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo