XII^ LEGISLATURA
COMMISSIONE
ASSETTO E UTILIZZAZIONE DEL TERRITORIO E PROTEZIONE DELL’AMBIENTE
N. 32
RESOCONTO SOMMARIO
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SEDUTA DI MERCOLEDì 19 LUGLIO 2023
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PIETRO RASO
Inizio
lavori h. 11,52
Fine
lavori h. 13,13
INDICE
FERRARA Annamaria, funzionario
PO del Segretariato generale
ARAMINI Giovanni, dirigente del
Dipartimento territorio e tutela dell’ambiente
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
MOLINARO Pietro Santo (Lega
Salvini)
ARAMINI Giovanni, dirigente del
Dipartimento Territorio e Tutela dell'Ambiente
BILLARI Antonio (Partito
Democratico)
FERRARA Annamaria, funzionario
PO del Segretariato generale
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
STRAFACE Pasqualina (Forza
Italia),*
ARAMINI Giovanni, dirigente del
Dipartimento Territorio e Tutela dell'Ambiente
COMITO Michele (Forza Italia),*
FERRARA Annamaria, funzionario
PO del Segretariato generale,*
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
Presidenza
del presidente Pietro Raso
La seduta
inizia alle 11,52
Approvato il verbale della seduta precedente, dà avvio ai lavori della Commissione.
Riferito, preliminarmente, che il dirigente del Dipartimento lavori pubblici ha comunicato l’impossibilità a partecipare alla seduta odierna, illustra la proposta di legge in discussione che mira a modificare l’articolo 9 della legge regionale numero 32 del 1996 al fine di armonizzarlo con le previsioni contenute in altra parte della legge regionale e, altresì, attualizzare il parametro di riferimento per il calcolo del reddito annuo complessivo del nucleo familiare alla normativa in materia di ISEE e non più al cosiddetto reddito convenzionale, non più applicato da molte Regioni italiane; sottolinea al riguardo che prevedere l’ISEE quale documento reddituale principale garantisce una maggiore chiarezza circa la reale situazione reddituale del partecipante al bando e, al contempo, una maggiore rapidità nei tempi istruttori da parte della Commissione chiamata ad esaminare le domande e stilare la graduatoria finale.
Evidenziato che nella proposta in esame si prevede, inoltre, l’abrogazione dei commi 3 e 4 dell’articolo 9 della legge regionale numero 32 del 1996, atteso che già in fase di compilazione dell’ISEE, da parte dell’operatore, vengono considerati ai fini del calcolo finale del reddito tutte le misure oggi contenute nei commi sopra citati, precisa che è affidato al Dipartimento regionale competente in materia di edilizia residenziale pubblica l’onere di provvedere annualmente all’aggiornamento ISTAT del limite massimo di reddito annuo stabilito dalla proposta in esame.
Sottolineata, infine, la previsione di una norma di salvaguardia che esplicita in maniera chiara che il nuovo criterio di determinazione del reddito del nucleo familiare, attraverso la produzione del documento ISEE, vale solo per quei bandi pubblicati dopo l’entrata in vigore della legge e non per le procedure pubbliche in corso di definizione o ancora pendenti, evidenzia che l’adeguamento normativo non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale, attesa la portata meramente ordinamentale delle previsioni.
Riferito, poi, che la proposta si compone di tre articoli che procede ad illustrare nel dettaglio, precisa che trattasi di una prima modifica da adottare in via d’urgenza in attesa di una regolamentazione più organica della materia.
Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.
Riferisce la presentazione, in accoglimento delle osservazioni del Dipartimento lavori pubblici, dell’emendamento protocollo numero 14237, aggiuntivo di un articolo prima dell’articolo 1, con il quale si propone di aggiungere all’ultimo periodo del comma 6 dell’articolo 7 della legge regionale numero 24 del 2013 dopo le parole “del direttore generale,” le parole “o del Commissario straordinario, ove nominato”. Indi, lo pone in votazione ed è approvato a maggioranza.
Posti in votazione gli articoli 1, 2 e 3 che sono approvati a maggioranza, pone ai voti la proposta di legge nel suo complesso che è approvata per come emendata a maggioranza con autorizzazione al coordinamento formale.
Sospende brevemente la seduta.
La seduta sospesa alle 11,59 riprende alle 12,03
Propone un’inversione dell’ordine del giorno con la trattazione immediata del terzo punto, che è approvata.
Riferisce, preliminarmente, che sul provvedimento in discussione, che sarà esaminato nel merito dalla sesta Commissione consiliare, la Commissione è chiamata ad esprimere un parere ai sensi dell’articolo 66, comma 2, del Regolamento interno del Consiglio regionale.
Sottolineato che il cicloturismo rappresenta un fenomeno in netta espansione a livello europeo e nazionale e con una crescita esponenziale dei cicloturisti che in Italia sono passati da 1,8 milioni nel 2009 a ben 9,2 milioni nel 2022, riferisce che a livello europeo il turismo in bicicletta genera un indotto che supera i 50 miliardi all’anno di cui 7,6 miliardi in Italia.
Ricordata la recente approvazione da parte del Parlamento europeo della strategia europea della ciclabilità che si pone come primo obiettivo il raddoppio in Europa del numero di chilometri percorsi in bicicletta entro il 2030, sottolinea come la Calabria abbia voluto cogliere tale opportunità attraverso la realizzazione della ciclovia dei Parchi: una grande infrastruttura verde che si sviluppa lungo la dorsale calabrese, che nel 2021 è stata insignita del prestigioso premio dell’Oscar italiano del cicloturismo.
Evidenziato come la rete di percorsi cicloturistici consenta di far dialogare i territori attraverso il recupero di vecchie ferrovie dismesse e di strade a bassa o bassissima intensità di traffico, precisa che la proposta si compone di sei articoli che procede ad illustrare nel dettaglio, sottolineando che la proposta non comporta nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale.
Auspica, infine, l’esitazione del parere favorevole da parte della Commissione.
Apprezzata la proposta di legge in discussione, sottolinea la necessità di periodica e costante manutenzione delle ciclovie che rischiano, altrimenti, di costituire un brutto biglietto da visita per i turisti.
Reputa necessario dedicare sempre maggiore attenzione a tale segmento di turismo, a suo avviso, di portata non limitata, che determina un fatturato a livello nazionale di circa 10 miliardi.
Rilevato che fino ad oggi il cicloturismo è stato appannaggio di poche Regioni del Nord, come il Trentino dove ogni chilometro genera un fatturato annuo di circa 100 mila euro, riferisce che dal 2017 Calabria ha inteso avviare un percorso finalizzato a dimostrare la possibilità di diversificare l’offerta turistica calabrese generalmente incentrata sul mare.
Precisato che la Ciclovia dei Parchi è una grande infrastruttura che attraversa 4 grandi Parchi regionali e 44 borghi delle zone interne, caratterizzati da una propria cultura, tradizione e, a volte, anche da una propria lingua come l’albanese e il greco antico, evidenzia che la proposta di legge in discussione consente di sfatare il luogo comune della mancanza di collaborazione tra Enti pubblici, rappresentando, al contrario, un valido esempio della capacità di dialogo fra i 4 Parchi regionali della Calabria.
Riferita la pubblicazione di tre bandi che hanno prodotto la nascita di 54 nuove imprese e 3 nuovi tour operator specializzati in tali pacchetti turistici, sottolinea le peculiarità del cicloturista e ricorda il grande interesse suscitato verso la ciclovia dei Parchi in seguito al riconoscimento del prestigioso premio dell’Oscar italiano del cicloturismo.
Reputa che la proposta odierna costituisca una valida cornice per lo sviluppo del cicloturismo in Calabria al pari di altre regioni italiane.
Pone ai voti il provvedimento sul quale la Commissione esprime parere favorevole a maggioranza.
(La
Commissione esprime parere favorevole)
Dispone di ripetere la votazione sulla proposta in oggetto per l’esatto computo dei voti, così come previsto dal Regolamento interno del Consiglio regionale.
Indi, posto ai voti l’emendamento protocollo numero 14237 che è approvato a maggioranza, pone ai voti gli articoli 1, 2 e 3 che sono approvati a maggioranza e la proposta di legge nel suo complesso che è approvata a maggioranza per come emendata con autorizzazione al coordinamento formale.
(La
Commissione approva)
Introduce il punto, comunicando che sono stati
presentati 3 emendamenti e una nuova relazione illustrativa, che sostituisce la
precedente, a firma della consigliera Straface.
STRAFACE Pasqualina (Forza Italia)
Rammentato che la proposta è stata già esaminata
dalla Commissione e che anche il dirigente del Settore parchi della Giunta
regionale ha sottolineato la sua importanza, evidenzia che, durante la prima
lettura, è stata rimarcata la rilevanza della valorizzazione della biodiversità
delle aree interessate.
Premesso che la proposta nasce dall’esigenza di
salvaguardare, tutelare e riqualificare un patrimonio naturale e paesaggistico
unico, di straordinaria valenza idrogeologica, geologica, biologica, architettonica,
storica e culturale, sottolinea che il Parco naturale regionale della Valle del
Coriglianeto si compone di due aree che afferiscono alla Sila greca: gran parte
del bacino idrografico del Coriglianeto, la valle nella sua integrità, i manufatti
storici a questi connessi del borgo antico di Corigliano; il Cozzo dei Giganti
del Pesco.
Illustra, quindi, le finalità perseguite con
l’istituzione del Parco quali, in particolare, la riqualificazione del
paesaggio, il restauro delle emergenze architettoniche, il recupero di aree
degradate, la promozione e realizzazione di programmi di studio, ricerca e
educazione ambientale, l’individuazione di forme di partecipazione delle
comunità locali, la promozione dei contratti di fiume, di lago e di costa.
Dispone l’avvio delle audizioni.
(Vengono auditi:
il Sindaco
di Corigliano-Rossano;
il Sindaco di Acri;
intervengono il Presidente della Commissione e la
consigliera Straface)
ARAMINI Giovanni, dirigente
del Dipartimento territorio e tutela dell'ambiente
Confermato il parere positivo già espresso sulla
proposta, dichiara rammarico per l’esclusione dall’Area protetta della Valle del
Colognati.
Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.
BILLARI Antonio (Partito
Democratico)
Chiede il rinvio del punto in considerazione delle perplessità
manifestate dagli auditi.
LAGHI Ferdinando (De
Magistris Presidente)
Giudica sconcertante che la creazione di Aree protette
sia associata ad un regime vincolistico che paralizza il territorio, senza
cogliere, invece, le opportunità legate alla sua valorizzazione.
Afferma, quindi, che la mancanza di tutela potrebbe
consentire comportamenti non legali, mentre la creazione di aree protette
potrebbe essere un volano positivo in pratiche da perseguire per lo sviluppo
economico dei territori.
Annuncia, quindi, il proprio voto favorevole.
STRAFACE Pasqualina (Forza
Italia)
Illustra gli emendamenti resisi necessari a causa
della riperimetrazione dell’Area protetta cha ha richiesto anche la revisione della
relazione illustrativa.
Pone in votazione l’emendamento protocollo numero
13993/2 all’articolo 2 a firma della consigliera Straface che è approvato.
Pone, quindi, in votazione l’articolo 2 che è approvato come emendato.
Pone in votazione l’articolo 3 che è approvato.
Pone in votazione l’emendamento protocollo numero
13993/3 all’articolo 4 a firma della consigliera Straface che è approvato.
Pone, quindi, in votazione l’articolo 4 che è approvato come emendato.
Pone in votazione gli articoli 5, 6, 7, 8, 9, 10,
11, 12, 13, 14, 15 e 16 che sono approvati. Pone, infine, in votazione la legge
nel suo complesso, corredata di nuova relazione illustrativa, che è approvata
per come emendata con autorizzazione al coordinamento formale.
(La Commissione approva)
Proposta di legge numero
209/12^ di iniziativa del consigliere M. Comito, recante: “Modifiche all'articolo 32 della legge
regionale 24 maggio 2023, n. 22 (Norme in materia di
aree protette e sistema regionale della biodiversità)”
Illustra la proposta che mira a modificare l'articolo
32 della legge regionale 24 maggio 2023, numero 22, prevedendo l’introduzione
della possibilità per il Presidente della Giunta regionale di disporre lo scioglimento
del Consiglio direttivo e la destituzione del Presidente, nel caso in cui
vengano riscontrate gravi e ripetute violazioni di legge e/o persistenti inadempienze
di atti obbligatori e, contemporaneamente, la potestà di nominare un Commissario
straordinario. Specificato che trattasi di disposizioni meramente ordinamentali,
puntualizza che il compenso del Commissario è sostenibile con le risorse già destinate
all’Ente.
ARAMINI Giovanni, dirigente del Dipartimento territorio e tutela
dell'ambiente
Prende atto della proposta ed esprime parere
positivo, poiché capace di superare il vulnus della legge numero 22 del 2023 che
tralasciava l’ipotesi di nomina di un Commissario straordinario.
Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)
Rimarcato che dalla lettura del testo potrebbe sembrare
che il Commissario straordinario percepisca un emolumento raddoppiato, invita a
escludere possibili dubbie interpretazioni.
Non essendo questo l’intendimento della norma, preannuncia
un emendamento che fugherà ogni dubbio.
Prosegue con l’illustrazione della scheda di
analisi tecnico-normativa.
Rinvia il punto e apre il termine per la
presentazione degli emendamenti.
(La Commissione rinvia)
Quindi, esauriti i punti all’ordine del giorno,
toglie la seduta.
La seduta termina alle 13,13
Il Funzionario PO
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo