XII^ LEGISLATURA
COMMISSIONE Affari istituzionali, affari generali e normativa elettorale – Attività
N. 21
RESOCONTO SOMMARIO
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SEDUTA DI MERCOLEDI’ 17 MAGGIO 2023
PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE LUCIANA DE FRANCESCO
Inizio lavori h. 11,24
Fine lavori h. 12.30
INDICE
PRESIDENTE , *,
*, *, *
BILLARI Antonio Andrea (Democratici Progressisti), *, *
CAPUTO Pierluigi (Forza Azzurri), *
FERRARA Annamaria, funzionario PO Segretariato
generale, *,
*
LO SCHIAVO Antonio (Gruppo Misto) , *, *, *
MOLINARO Pietro
Santo (Lega Salvini)
ROMEO Caterina, funzionario Settore assistenza
giuridica
Presidenza della presidente Luciana De Francesco
La seduta inizia alle 11,24
Verificata la presenza del numero legale e approvato il verbale della
seduta precedente, dà avvio ai lavori della Commissione.
Sottolineato che la proposta di legge ha
carattere multisettoriale ed è composta da 21 articoli, precisa che contiene
articoli tesi a modificare alcune leggi regionali, articoli che introducono
nuove disposizioni volte a dare risposte a esigenze del territorio e altri
articoli di natura interpretativa.
Evidenziato che la proposta di legge riguarda
interventi normativi su diverse leggi regionali, precisa che: l’articolo 1 si
riferisce all’interpretazione autentica della legge numero 19 del 1986 sui
criteri del trattamento previdenziale dei dipendenti regionali; l’articolo 2
interviene sulla struttura organizzativa della Giunta regionale in merito alle
strutture speciali; l’articolo 3 riguarda l’adeguamento all’articolo 133 della
Costituzione e all’articolo 15 del TUEL; l’articolo 4 amplia la destinazione
d’uso di alcune strutture non solo a persone con dipendenze patologiche ma
anche a persone svantaggiate; l’articolo 5 riguarda l’integrazione alla legge
regionale numero 22 del 2010 sulle “Misure di razionalizzazione e riordino
della spesa pubblica regionale” secondo i dettami della Comunità europea;
l’articolo 6 mira a favorire l’introduzione di pratiche agricole su terreni
abbandonati ma ancora idonei a tale attività; l’articolo 7 modifica la
disciplina del Collegio dei Revisori dei conti della Giunta e del Consiglio
regionale per rafforzare l’efficienza degli stessi nello svolgimento
dell’attività; l’articolo 8 modifica la retribuzione spettante al Direttore
generale degli enti subregionali riducendo la spesa pubblica; l’articolo 9
prevede l’equiparazione del rimborso forfettario spettante al personale
assegnato all’Ufficio di collegamento della Regione Calabria a Bruxelles;
l’articolo 10 modifica alcune specifiche attività dell’ARPACAL; l’articolo 11
ripristina la Consulta regionale per la legalità; l’articolo 12 integra le
previsioni contenute nella legge regionale numero 5 del 2021 in merito alle
assegnazioni delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche della
Regione Calabria; l’articolo 13 riguarda la riqualificazione, il potenziamento
e l’ammodernamento degli impianti rientranti nel patrimonio della Regione,
nello specifico gli impianti sciistici di Lorica e Camigliatello; l’articolo 14
mira ad adempiere ad un impegno istituzionalmente assunto dal Presidente della
Giunta regionale in attuazione del principio di leale collaborazione tra Stato
e Regioni; l’articolo 15 detta disposizioni in merito ad attività complementari
alla vendita di prodotti orto-floro-vivaistici; l’articolo 16 riguarda la
regolamentazione dei compensi dei Commissari straordinari degli enti
subregionali; l’articolo 17 introduce misure agevolative integrate a supporto
delle imprese per l’accesso al credito; l’articolo 18 mira ad assicurare ai
Commissari straordinari dei Consorzi di bonifica, tramite Fincalabra, un
supporto di assistenza tecnico-giuridica per l’attività da svolgere; l’articolo
19 detta disposizioni per la partecipazione degli istituti agrari alle misure
del PSR; l’articolo 20 riguarda la norma finanziaria e l’articolo 21 l’entrata
in vigore.
Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.
Prosegue con l’illustrazione della scheda di analisi tecnico-normativa.
Premessa la natura prettamente politica del suo intervento, evidenzia che il rispetto reciproco è l’elemento fondante del rapporto tra maggioranza e opposizioni, rinvenibile, a suo avviso, nella capacità di dialogo, ascolto e confronto degli uni e degli altri.
Sottolinea, in proposito, che l’opposizione in Consiglio regionale ha sempre assunto un ruolo dialogante e costruttivo e, per contro, il provvedimento in esame rappresenta un atteggiamento diametralmente opposto della maggioranza.
Ritiene, infatti, che il provvedimento “omnibus” svilisca con la sua sola presentazione tali fondamenti, non rispondendo neppure al principio giuridico per il quale le norme devono essere generali ed astratte, ravvisando in talune disposizioni in esso contenute interventi legislativi finalizzati a situazioni specifiche.
Giudicato quello in corso un tentativo di affrontare le riforme in maniera forzata e scevra dal confronto e dal dialogo, precisa le criticità emerse anche nella scheda di analisi tecnico-normativa redatta dal Settore assistenza giuridica.
In particolare, ritiene che
l’articolo 3, sulla fusione dei Comuni, non possieda il carattere di urgenza e che
quello afferente all’imprenditoria agricola sia in contrasto con gli articoli
del Codice civile.
Nega, quindi, la possibilità di
una collaborazione fattiva, laddove la maggioranza dovesse insistere nell’esame
e approvazione del provvedimento senza previo confronto con le opposizioni.
Precisa che la proposta in discussione contiene modifiche e nuove disposizioni per dare risposte alle esigenze dei territori.
Si dichiara disponibile al recepimento di proposte modificative.
Condivise le osservazioni sollevate dal consigliere Lo Schiavo, ritiene che la scelta di discutere diversi temi all’interno di una proposta di legge “omnibus”, non solo vada a penalizzare il dialogo tra maggioranza e minoranza, ma renda poco partecipi i diretti interessati tra cui, ad esempio, i Comuni.
Annuncia il suo voto contrario e invita a discutere distintamente le modifiche da apportare ad ogni singola legge regionale, anche attraverso un maggiore coinvolgimento e all’insegna del dialogo e del confronto.
Pur comprendendo le osservazioni sollevate dai consiglieri Lo Schiavo e
Billari, precisa che l’intervento di modifica si rende necessario proprio per
consentire un’ampia partecipazione dei cittadini e dei Comuni, all’insegna
della collaborazione e della partecipazione.
Precisa, altresì, che la discussione odierna rappresenta solo il momento
iniziale, al fine di coinvolgere tutto il Consiglio regionale in maniera
bipartisan.
Ribadisce le perplessità relative
alle procedure di fusione dei Comuni che, a suo avviso errate, non possono discendere
dalle difficoltà che potrebbero registrarsi nella fusione dei Comuni di
Cosenza, Rende e Castrolibero e quindi dalla contingenza politica del momento.
Censura, quindi, la scelta di ridurre
alla sola iniziativa regionale la fusione dei Comuni, ritenendo che la modifica
dovrebbe essere affrontata attraverso un approfondimento e un testo organico da
discutere in Consiglio regionale, separatamente rispetto ad un provvedimento
omnibus, stante la rilevanza dell’argomento e la ricaduta, in termini di
impatto, sui cittadini.
Pur non escludendo la possibilità,
dunque, che le procedure siano modificate e premesso di essere favorevole all’istituto
della fusione dei Comuni, non condivide il contenuto della proposta in
argomento che, a suo avviso, da un lato, riduce a mera consultazione il
referendum dei cittadini dei Comuni coinvolti nella fusione e, dall’altro,
elimina l’iniziativa della fusione da parte dei Consigli comunali.
Precisa che l’intento è quello di coinvolgere i cittadini affinché possano esprimersi sulla fusione e possano essere resi partecipi attivamente attraverso il referendum.
Precisa la volontà di avviare una discussione in Commissione attraverso le audizioni e il coinvolgimento dei portatori di interesse.
Precisa che la contrarietà espressa è legata soprattutto alla modalità di discutere proposte di legge “omnibus”, che riguardano svariati argomenti slegati tra loro.
Fornisce alcune precisazioni legate alla bontà della proposta di legge “omnibus”.
Ribadisce le perplessità sollevate che rendono poco chiara la discussione dei singoli argomenti e che, a suo dire, andrebbero discussi separatamente dando loro la giusta importanza.
Ribadisce le perplessità legate all’utilizzo del termine “referendum consultivo non vincolante” che, a suo dire, ha un grande significato tecnico, giuridico e normativo.
Ribadisce, altresì, la necessità di intervenire per la creazione di un nuovo testo normativo.
Fornisce alcuni chiarimenti di tecnica redazionale.
Chiede alcuni chiarimenti al Settore assistenza giuridica.
Fornisce i chiarimenti richiesti.
Rinvia la trattazione con apertura dei termini per la presentazione di
eventuali emendamenti.
Esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.
La seduta termina alle 12.30
Il Funzionario PO
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo