XII^ LEGISLATURA
COMMISSIONE
SANITÀ, ATTIVITÀ SOCIALI, CULTURALI E FORMATIVE
N. 29
RESOCONTO SOMMARIO
_________
SEDUTA DI VENERDÌ 24 MARZO 2023
PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE PASQUALINA STRAFACE
Inizio
lavori h. 12,01
Fine lavori h. 16,40
INDICE
BRUNI Amalia (Gruppo Misto),*,*,*,*,*,*
CORTELLARO Antonio, dirigente Settore assistenza giuridica
CRINÒ Giacomo Pietro (Forza Azzurri)
GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro),*,*,*,*,*,*,*,*,*,*,*
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente),*
RASO Pietro (Lega Salvini),*,*
BELGIO Matteo, funzionario Dipartimento lavoro e welfare
CRINÒ Giacomo Pietro (Forza Azzurri),*
GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)
GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente),*,*,*
SCAVO Fabio, funzionario Settore cultura, attività culturali
COMITO Michele (Forza Italia),*,*
FERRARA Annamaria, funzionario
PO Segretariato generale
GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
Presidenza della presidente
Pasqualina Straface
La
seduta inizia alle 12,01
Approvato il verbale della seduta
precedente, dà avvio ai lavori della Commissione.
Comunica,
preliminarmente, che è stato presentato dai proponenti un emendamento
interamente sostitutivo della proposta per recepire le diverse osservazioni già
pervenute; evidenzia, poi, la rilevanza del tema trattato dalla proposta. Si
complimenta, quindi, con i consiglieri Laghi e Graziano, presenti in Aula, e con
tutti i sottoscrittori per il lavoro profuso, evidenziando la rilevanza che
nella vita dell’uomo rivestono gli animali d’affezione. Puntualizza, infine,
che la proposta è tesa innanzitutto alla tutela degli animali, nel rispetto dei
principi della normativa nazionale esistente in materia.
Ringraziata la Presidente
della Commissione per l’introduzione, ripercorre l’iter della proposta,
depositata il primo di settembre e discussa a metà ottobre in Commissione, su
cui il Settore assistenza giuridica aveva formulato diverse osservazioni. Riferisce, quindi, che in virtù delle predette osservazioni e per recepirle si è deciso di
presentare una proposta emendativa interamente sostitutiva della proposta, al
fine di superare le criticità connesse a potenziali vizi di incostituzionalità.
Precisa, quindi, che il lavoro di miglioramento del testo è stato compiuto con
il contributo degli altri consiglieri firmatari. Evidenzia, quindi, che è
pervenuta una nuova scheda di analisi tecnico-normativa sul testo dell’emendamento
interamente sostitutivo, contenente rilievi che, a suo avviso, sono superabili nel
corso dell’esame in Consiglio regionale. Evidenziato, poi, che la presentazione
dell’emendamento sostitutivo ha evitato oltre sessanta singoli emendamenti,
ringrazia il Settore assistenza giuridica per il lavoro svolto. Ritiene,
quindi, che nella seduta odierna sia possibile approvare il testo, recependo le
osservazioni del Settore assistenza giuridica relative al drafting
in sede di coordinamento formale e esaminando singolarmente quelle di ordine sostanziale.
Fornisce alcuni
chiarimenti.
Non concorda sull’osservazione
relativa alla necessità di provvedere alla modifica del titolo della proposta
di legge al fine di non interferire con i poteri del Commissario in materia
sanitaria, ravvisando nel titolo attualmente previsto il fulcro delle
motivazioni sottese alla proposta nel suo complesso.
Sostiene l’opportunità
che il titolo resti invariato.
Alla luce delle
connessioni esistenti tra la proposta di legge e le competenze del Commissario
alla sanità, giudica opportuno avviare interlocuzioni tra la Commissione e il
Dipartimento competente.
Riferisce che le
interlocuzioni con il Dipartimento sono già avvenute.
Evidenzia come
già in passato la Commissione abbia approvato proposte di legge borderline
rispetto ad eventuali interferenze con il Commissario alla sanità, che poi non hanno
generato contenzioso costituzionale. Reputa, pertanto, che, partendo da questa
esperienza, la Commissione, per essere incisiva, possa pensare di legiferare
anche in ambito sanitario. Infine, ritiene che il titolo possa essere modificato
purché non sia alterato il contenuto degli articoli che di fatto qualificano la
proposta.
Espressa gratitudine
e riconoscimento verso il Settore assistenza giuridica e il lavoro di
assistenza e supporto che svolge, auspica che la proposta sia approvata dalla
Commissione anche per riconoscere l’impegno profuso dal consigliere Graziano
per la sua redazione.
Dichiara di essere disponibile a un intervento di drafting
sul titolo, mantenendo però la parola “randagismo”.
Concorde su tale scelta, ritiene doveroso concludere l’iter della
proposta quale assunzione di responsabilità nei confronti di cittadini ed Enti
locali.
Entrando nel merito, propone che parte dei suggerimenti, contenuti nella
scheda ATN, saranno accolti modificando direttamente il testo in fase di
coordinamento formale e per altri, più incisivi sul piano sostanziale, assicura
che presenterà i dovuti emendamenti in sede di Consiglio regionale. In
particolare, propone, in sede di coordinamento: all’articolo 1, comma 2, di
cassare il riferimento al D.P.R. 8 febbraio 1954, n. 320, che è stato abrogato,
e aggiungere il richiamo all’ “Allegato A” del Regolamento UE 2016/429 e al decreto
legislativo 5 agosto 2022, numero 136; all’articolo
2 di sostituire le disposizioni definitorie degli animali d’affezione con il
richiamo ad analoghe norme contenute in atti normativi statali; all’articolo 2,
comma 1, lettera p), in merito alla “Città del Randagio” chiarisce che la
definizione intende essere un marchio, un’associazione di Comuni e Enti che si uniscono per finalità stabilite nella norma.
Puntualizza, inoltre, che alla ripartizione dei fondi previsti nella proposta di
legge parteciperanno solo i Comuni e gli Enti associati.
Chiede se tale proposta coprirà le spese sostenute dai Comuni per il
mantenimento delle strutture d’accoglienza destinate agli animali randagi.
Premesso che le competenze sono chiare e rammentato che si parla di una
materia oggetto di commissariamento, spiega che i fondi previsti sono destinati
solo alla prevenzione randagismo e alle attività indicate. Informa, inoltre che
vi sono finanziamenti statali, al momento inutilizzati, destinati a tale scopo.
Ritiene che si debba chiarire su chi gravano le spese e per quali attività,
per evitare situazioni di conflitto.
Chiede se tali strutture d’accoglienza siano finanziate dai Comuni.
Conferma che i Comuni finanziano le strutture in base al numero dei randagi,
utilizzando la spesa corrente.
Dichiara che presenterà emendamenti in Aula di modifica all’articolo 2,
comma 1, lettera p), e di espunzione dell’articolo 3, comma 1, lettera c).
Recepite le osservazioni del Settore assistenza giuridica, comunica che
provvederà a presentare in Aula un emendamento soppressivo delle lettere c) e d)
dell’articolo 4, comma 1 e della lettera f) all’articolo 5, comma 1. Accolte le
altre osservazioni riconducibili ad attività di drafting,
non condivide l’ipotesi di eliminare all’articolo 5, comma 1, lett. c) alcune parole,
ritenute superflue nella scheda ATN; pertanto resta invariato il testo, così
come contenuto nell’emendamento interamente sostitutivo.
Riferisce, poi, che valuterà l’eventuale presentazione di un emendamento
soppressivo del comma 2 dell’articolo 6 e del comma 2 dell’articolo 9, accogliendo
le altre osservazioni riconducibili ad attività di drafting risolvibili in fase
di coordinamento formale.
Comunica,
altresì, l’accoglimento del suggerimento volto ad espungere dall’articolo 10 le
parole “entro tre giorni”, considerato che l’espressione non chiarisce a
partire da quale evento detto termine debba decorrere, nonché le parole “a
condizione di disponibilità”.
Con riferimento all’osservazione all’articolo 12, finalizzata alla modifica della rubrica, al fine di armonizzarla al contenuto dei commi 1 e 2 del medesimo articolo, accoglie il suggerimento del Settore assistenza giuridica che provvederà al recepimento in sede di drafting.
Ritenuto, poi, di non recepire le osservazioni relative al comma 11 dell’articolo 15, perché considerate in linea con l’ordinamento vigente, condivide la proposta di soppressione del comma 10, comunicando che formulerà un emendamento da presentare in Consiglio.
Sottolinea, poi, l’opportunità di mantenere il comma 1 dell’articolo 16, relativo al numero di cani o gatti detenuti da privati a fini non commerciali, nonostante l’osservazione del Settore assistenza giuridica sulla possibile interferenza con la materia demandata al legislatore statale e sebbene la materia sia disciplinata dalla legge di riforma dell’istituto condominiale.
Chiede precisazioni al riguardo, relativamente, in particolare, al numero di animali consentiti nei condomini.
Ritiene elevato il numero di animali, non superiore a dieci, previsto dal comma 1 dell’articolo 16 e propone di demandare ai Comuni la regolamentazione di un’eventuale ulteriore limitazione del numero.
Precisato che il Regolamento condominiale non stabilisce il numero di animali consentiti, sottolinea la necessità di compiere un approfondimento al riguardo.
Reputa che per tali aspetti si invadano le
competenze di altri Enti.
Ritiene che il mancato contingentamento del numero possa determinare dei problemi.
Ribadita la necessità di approfondire tale aspetto con il Settore Assistenza giuridica, sottolinea l’opportunità di mantenere le disposizioni del Capo IV e V, contenute agli articoli 27 e seguenti, specificatamente normate dal Decreto del Commissario ad acta numero 67 del 2018, nonostante l’osservazione del Settore assistenza giuridica sulla possibile interferenza con i poteri commissariali, ricordando che, da tempo, è stato istituito un Tavolo tecnico permanente per la modifica del Decreto commissariale.
Stigmatizza la decisione di riproporre nel testo di legge il contenuto di un Decreto commissariale, peraltro, suscettibile di modifiche.
Sottolineato il ritardo nell’attuazione di molte disposizioni contenute nei Decreti commissariali, ricorda che il Piano operativo 2022-2025, che segna l’avvio della nuova governance della sanità calabrese, è stato approvato soltanto a novembre.
Ritiene, poi, che il testo di legge riporti le disposizioni del Decreto commissariale al solo fine di “rimarcarne” il contenuto.
Ribadita la volontà di mantenere le citate disposizioni, condivide l’osservazione di: sopprimere, attraverso la formulazione di un emendamento, il riferimento al DPR 320/1954, che è stato abrogato, dall’articolo 38, comma 7, lettera a) della proposta; di sostituire, in sede di drafting, all’articolo 39, comma 1, lettera b) le parole “dei cani, dei gatti e dei furetti” con le parole “degli animali d’affezione”; prevedere, attraverso la formulazione di un emendamento, l’entrata in vigore della proposta di legge nel termine ordinario di quindici giorni stabilito dallo Statuto, per consentire un adeguato periodo di conoscenza delle disposizioni introdotte dal provvedimento.
Pone ai voti l’inserimento dell’emendamento sostitutivo che è approvato e che, pertanto, diventa il nuovo testo della proposta di legge.
Comunica il voto di astensione.
Invita la consigliera Bruni a riflettere sul voto di astensione, considerato che il provvedimento è relativo ad una materia sulla quale ha manifestato particolare attenzione in campagna elettorale.
Ritenuto che con la proposta di legge in esame si invadano le competenze del Commissario ad acta, peraltro, riproponendo il contenuto di un Decreto commissariale suscettibile di modifiche, avrebbe auspicato un lavoro in sinergia con il Dipartimento interessato.
Ritiene, inoltre, che la proposta in discussione non risolva, ma, piuttosto, complichi le problematiche esistenti.
Sottolineato che soltanto due Capi riprendono il contenuto del Decreto commissariale, stigmatizza le osservazioni sulla capacità della proposta di complicare le problematiche esistenti, ritenendo, al contrario, che semplifichi le procedure.
Posti ai voti gli articoli 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 49, 50, 51, 52, 53, 54, 55, 56, che sono approvati a maggioranza, pone in votazione la proposta di legge nel suo complesso, comprensiva di allegati, con autorizzazione al coordinamento formale, che è approvata a maggioranza, nominando relatore in Consiglio il consigliere Graziano.
Esprime, infine, soddisfazione per l’approvazione della legge e per il proficuo lavoro svolto con il supporto del Settore assistenza giuridica.
(La Commissione approva)
Salutati gli auditi, ricorda a tutti i presenti che la proposta
di legge è stata già discussa nell’ultima seduta di Commissione ed è stato
deciso di ascoltare in audizione le Associazioni interessate.
Ringrazia, poi, il consigliere Crinò per aver presentato la
proposta di legge in esame.
Riferito di aver già illustrato la proposta di legge nella
seduta di Commissione precedente, ricorda che il Dipartimento lavoro e welfare
ha già confermato la bontà della proposta di legge. Afferma, tuttavia, di
essere disponibile ad accogliere i suggerimenti resi dai rappresentanti delle
Associazioni.
Dà
inizio all’audizione.
(Vengono auditi:
- il Presidente regionale dell'Unione
Nazionale Mutilati per Servizio (UNMS) Calabria;
- un consigliere regionale Associazione Nazionale
fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro (ANMIL) Calabria;
- il Presidente regionale dell'Associazione
Nazionale Mutilati e Invalidi Civili (ANMIC) Calabria;
Interviene
la Presidente della Commissione)
Cede
la parola al rappresentante del Dipartimento per fornire eventuali chiarimenti.
Riferito che
il Dipartimento condivide i contenuti della proposta di legge, sottolinea che, comunque,
gli aspetti tecnici saranno da esso affrontati solo dopo l’approvazione della
proposta di legge, effettuando alcune precisazioni in merito alle richieste dei
soggetti auditi.
Condivide la proposta, ma reputa necessario riflettere e fare
chiarezza sulle percentuali da destinare alle diverse tipologie di invalidità.
Giudica, quindi, opportuno calibrare le percentuali fissando un
criterio che premi l’attività, oltre che il numero degli iscritti e il numero degli
invalidi.
Ritiene che la proposta consenta, finalmente, al Dipartimento lavoro
e welfare di poter lavorare correttamente. A suo avviso il criterio previsto è corretto
poiché fa riferimento al numero degli invalidi, degli iscritti e dell’attività
svolta dalle Associazioni.
Sottolineato che la proposta di legge a firma del consigliere
Crinò è stata redatta con precisione, dichiara il suo voto favorevole all’approvazione
del testo.
Sottolineato come il dibattito odierno gli abbia consentito di
meglio comprendere alcune prescrizioni contenute nella proposta, concorda con
quanto dichiarato dal consigliere Raso e sull’opportunità di comprendere gli effetti
prodotti dalla norma in termini numerici . Annuncia,
infine, il suo voto di astensione.
Benché abbia condiviso, nella seduta precedente, i contenuti
della proposta di legge, alla luce delle audizioni odierne dei rappresentanti
delle Associazioni e dopo l’intervento del consigliere Raso, dichiara che la
sua posizione è suscettibile di variazione, pertanto, ritiene opportuno
valutare quali siano gli effetti della proposta di legge.
Ricordato il proficuo e intenso dialogo con il Dipartimento che
ha ribadito, anche oggi, il parere favorevole, sottolinea che attraverso le
disposizioni contenute nella proposta si abbandona un criterio di
discrezionalità nel distribuire le risorse. Ritiene, pertanto, valido il criterio
legato al numero degli iscritti e alla rappresentanza.
Pone in votazione gli articoli 1, 2 e 3 che sono approvati a maggioranza,
indi la
proposta di legge nel suo complesso, con autorizzazione al coordinamento
formale, che è approvata a maggioranza.
(La Commissione
approva)
Comunicato, preliminarmente, che sono
pervenuti quattro emendamenti alla proposta, sia a firma del consigliere Laghi sia
a sua firma, ricorda che il provvedimento è stato già esaminato in prima
lettura in una precedente seduta e che, in quella occasione, si è potuta approfondire
l’origine storica del carnevale di Castrovillari che merita di diventare evento
regionale culturale e turistico. Precisato che il carnevale dura dieci giorni e
annovera la presenza di gruppi folkloristici provenienti da tutto il mondo, riferisce
che, a seguito di approfondimento presso il Dipartimento, è stata accertata la
mancanza di disponibilità finanziaria. Pertanto, su suggerimento della
consigliera Bruni e dell’assessore Princi, si è ritenuto opportuno creare un
fondo per tutte le proposte in materia storico turistica.
Illustra, quindi,
l’emendamento protocollo numero 6245/A01, con il quale si intende sostituire il comma 2 dell’articolo 1 della
proposta di legge con il seguente: “La Giunta e il Consiglio regionale
concedono il patrocinio morale all’evento annuale di cui al comma 1.”
Illustra, poi, l’emendamento protocollo
numero 6245/A02, sostitutivo dell’articolo 3 relativo alla norma finanziaria.
Evidenziato che gli emendamenti proposti dal
Presidente risultano essere in controtendenza con la portata dell’evento di
carattere sovraregionale, puntualizza che, in assenza di adeguate risorse
economiche da destinare alla manifestazione, la proposta perde consistenza e
utilità. Sottolineato che l’evento gode già del patrocinio della Regione Calabria,
evidenzia la necessità di garantire certezza e continuità di risorse
finanziarie a sostegno dell’evento per consentirne la programmazione con dovuto
anticipo e attenzione. Dichiarato il suo voto contrario all’emendamento che esclude
il contributo, precisa che voterà favorevolmente la proposta per senso di
appartenenza territoriale.
Precisa che la storicizzazione dell’evento
gli consentirà di essere annoverato nella programmazione regionale, nazionale e
comunitaria, godendo di priorità di finanziamento rispetto ad altri eventi.
Dichiara il suo voto contrario anche al
secondo emendamento.
Evidenzia che i finanziamenti possono essere
garantiti soltanto in base alla disponibilità esistente.
Ribadisce la sua contrarietà all’emendamento
che esclude il finanziamento dell’evento, evidenziando che si tratterebbe di
cifre non elevate e comunque destinate a favorire l’organizzazione di un evento,
a suo dire, unico e noto a livello nazionale e che attira gruppi da tutti il
mondo.
Propone di presentare un sub-emendamento in
cui si prevede che la Regione sostiene il carnevale di Castrovillari, indi sospende
brevemente la seduta.
Si complimenta con i proponenti per la
presentazione di una proposta di legge a suo avviso necessaria, considerata la
valenza nazionale ed internazionale dell’evento. Riguardo al finanziamento plaude
all’iniziativa della Presidente, giudicando opportuna la creazione di un fondo che
stabilisca criteri per concedere finanziamenti agli eventi. Infine, puntualizza
che l’evento dovrebbe essere finanziato con le risorse assegnate al Dipartimento
cultura, con fondi nazionali e anche comunitari.
Esternato il suo dispiacere per la
sottrazione dei fondi previsti per il carnevale di Castrovillari, sottolinea di
aver proposto di creare un fondo volto a finanziare queste manifestazioni. Chiede
al delegato del Dipartimento se esista una programmazione riguardante questo
evento, che consenta di lavorare per tempo e con certezze.
Prima di cedere la parola al rappresentante del Dipartimento, plaude l’attività
dell’assessorato alla cultura che, a suo avviso, sta valorizzando l’immagine delle
Calabria anche dal punto di vista culturale.
Precisato che i suoi interventi sono a difesa di una proposta di legge di
cui non è firmatario, osserva che comunque si potrebbe definire un quantum
che possa consentire lo svolgimento dell’attività programmatoria.
Passando all’illustrazione degli emendamenti, protocollo numero 6058, a
sua firma, spiega che: all’articolo 1, comma 1, viene eliminato il vincolo
temporale dei dieci giorni, nonché l’indicazione al periodo di riferimento,
atteso che il periodo in cui si svolge il carnevale è stabilito a livello
nazionale; all’articolo 1, comma 2, viene previsto l’inserimento del rinvio al
successivo articolo 2-bis, in cui vengono definite le modalità con le quali
accedere al finanziamento che, però, decadrebbe in assenza della decadenza
della previsione del contributo; viene inserito l’articolo 2 bis (Programmazione
e Contributo regionale) che definisce meglio le previsioni dell’articolo 1, che
prevede il contributo annuale in favore dell’Associazione Pro-Loco di
Castrovillari individuandone i criteri e prevedendo la programmazione
dell’evento; viene inserito anche l’articolo 2 ter (Consulta del Carnevale di
Castrovillari) che prevede l’istituzione di un organo consultivo al fine di
estendere la partecipazione alla realizzazione del programma annuale ai
soggetti che collaborano nella realizzazione dell’evento.
Premesso che la dirigente generale ha informato, tramite nota, la
Commissione che il sostegno parrebbe configurarsi come aiuto, ai sensi dell’articolo
53 del Regolamento UE 651/2014, e che quindi sarebbe opportuno richiamare la predetta normativa nel testo, svolge una disamina delle
attività svolte dal Dipartimento nell’ambito del Piano cultura 2023
Pone in votazione gli emendamenti all’articolo 1: protocollo numero 6058/A01, a
firma del consigliere Laghi che è approvato; protocollo numero 6245/A01, a firma della consigliera Straface che è
approvato; protocollo numero 6058/A02, a firma del
consigliere Laghi che è respinto.
Pone, quindi, in votazione l’articolo 1 che è approvato per come
emendato.
Pone in votazione gli emendamenti: protocollo numero 6058/A03 e 6058/04 a
firma del consigliere Laghi che sono respinti; pone, quindi, in votazione l’articolo
2 che è approvato.
Pone in votazione, all’articolo 3: un sub-emendamento, sottoscritto
anche dal consigliere Laghi, che è approvato; l’emendamento protocollo numero 6245/A02,
a firma della consigliera Straface, che è approvato.
Pone, quindi, in votazione l’articolo 3 che è approvato per come
emendato e l’articolo 4 che è approvato.
Pone, infine, in votazione le legge nel suo complesso che è approvata, così
come emendata, con autorizzazione al coordinamento formale.
(La Commissione approva)
Comunica di aver ritirato la proposta, che pertanto non viene discussa, perché
è stata presentata una proposta analoga dal Dipartimento competente in materia.
Introduce la proposta tesa al riconoscimento della rilevanza sociale dell’endometriosi,
una malattia cronica, debilitante e progressiva con effetti negativi che si
manifestano nella sfera lavorativa e sociale delle donne, allo scopo di sensibilizzare
la popolazione a riconoscere i segni della malattia, nell’ottica della prevenzione
e di fornire strumenti fondamentali per evitare interventi chirurgici e creare
punti di riferimento per le persone colpite dalla malattia nella regione Calabria.
Illustra la proposta di legge integrativa della legge regionale numero 28 del 2018, al fine di rendere la previsione normativa più puntuale ed efficace, istituendo un elenco regionale di specialisti volontari presso la Regione e di offrire alle persone affette da endometriosi la possibilità di poter reperire con facilità notizie riguardanti la presenza nel territorio regionale di strutture specialistiche o uno o più professionisti ai quali rivolgersi per consulti o altro.
Riferisce, altresì, che l’elenco ha carattere specificatamente consultivo e vuole essere uno strumento conoscitivo multidisciplinare che raccoglie professionisti che su base volontaria si dedicano alla cura e al sostegno anche psicologico dei malati.
Evidenzia, quindi, la particolare rilevanza, da un punto di vista sociale, culturale e di sensibilizzazione al tema dell’istituzione della Giornata regionale dell’endometriosi che viene celebrata ogni 28 marzo e a cui la Regione partecipa attraverso il patrocinio morale; altresì si prevede di stanziare annualmente un contributo fisso, pari a 5 mila euro, per le spese relative alla stampa di materiale divulgativo, da distribuire presso i soggetti indicati nella disposizione normativa, al fine di sensibilizzare sempre di più le coscienze sui problemi legati alla patologia di cui la proposta di legge si occupa.
Riferisce, infine, che la legge comporta oneri finanziari, ed è strutturata in cinque articoli.
Evidenzia che la proposta scaturisce dall’analisi della normativa vigente e mira ad intervenire su di essa per una sua reale e concreta applicazione.
Reputa necessario intervenire sul sistema di gestione manageriale del Dipartimento per addivenire alla risoluzione delle diverse criticità.
Nell’annunciare il suo voto favorevole, invita a riflettere sulla scelta delle associazioni destinatarie del contributo, al fine di tutelare tutte le realtà, eventualmente anche future, impegnate sul territorio, stabilendo dei criteri precisi e trasparenti, ma soprattutto non discriminanti.
Invita, altresì, a valutare l’effettiva utilità del materiale divulgativo cartaceo.
Precisa che sul territorio attualmente insistono soltanto due associazioni, che la proposta fa riferimento a tutte le realtà associative e che il materiale divulgativo potrebbe presentarsi anche in formato video e non solo su carta.
Recepite le osservazioni della consigliera Bruni, precisa che il Telefono giallo è una realtà ben radicata sul territorio e ben conosciuta dai soggetti che ne hanno realmente bisogno, fungendo da indirizzo per l’approccio alla malattia, soprattutto per gli interventi riabilitativi, e rappresentando un punto di riferimento per affrontare le effettive problematiche scaturite dalla malattia.
Evidenzia, altresì, che altre associazioni potrebbero nascere con la stessa possibilità di attingere ai finanziamenti per il materiale divulgativo e soprattutto informativo e riferisce che il Dipartimento costituirà a breve un tavolo tecnico.
Sottolinea l’importanza dei Corsi di formazione.
Riferito che è attualmente in itinere un disegno di legge nazionale ricco di contenuti, auspica che anche la proposta regionale possa avere il suo seguito.
Annuncia il suo voto favorevole e plaude all’iniziativa del consigliere Comito per far conoscere una patologia spesso sommersa.
Ritiene che la legge rilanci il problema contribuendo alla diagnostica e prevedendo una informativa al Consiglio regionale ogni due anni, consentendo così di valutarne le effettive ricadute e l’eventuale introduzione di elementi correttivi.
Esprime anch’egli apprezzamento per la proposta, ritenendola necessaria e valida soprattutto per il supporto morale ai soggetti affetti da tale patologia che spesso rimane sommersa e sconosciuta e che potrà così trovare maggiore risalto.
Illustra le osservazioni contenute nella scheda di analisi tecnico-normativa.
Rinvia la trattazione per ulteriori approfondimenti e annuncia l’apertura dei termini per la presentazione di eventuali emendamenti.
Esauriti
i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.
La
seduta termina alle 16.40
Il
Funzionario PO
Dott.ssa
Giada Katia Helen Romeo