XII^
LEGISLATURA
N. 7
RESOCONTO SOMMARIO
__________
SEDUTA DI MERCOLEDÌ 19 OTTOBRE 2022
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIUSEPPE GELARDI
Inizio seduta h. 11,33
Fine
seduta h. 12,59
INDICE
PRESIDENTE, *,
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BRUNI Amalia (Gruppo Misto), *,
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LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente), *,
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MONTUORO Antonio (Fratelli d’Italia)
BRUNI Amalia (Gruppo Misto), *
CORTELLARO Antonio, dirigente Settore assistenza
giuridica
CRINÒ
Giacomo Pietro (Forza Azzurri)
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)
Presidenza del
presidente Giuseppe Gelardi
La seduta
inizia alle 11,33
Approvato il verbale della seduta precedente, dà avvio
ai lavori della Commissione.
Introduce il punto
all’ordine del giorno, al fine di dare attuazione alla delibera dell’Ufficio di
Presidenza che ha anche messo a disposizione della Commissione un budget finanziario
per la realizzazione di alcune attività.
Comunica, quindi, l’idea di attivare
un concorso, in collaborazione con le scuole della Calabria, a cui
parteciperanno gli studenti di due scuole a scelta per provincia, mettendo in palio
borse di studio dal valore complessivo, per i primi tre classificati, di 1500
euro. Ipotizza che i destinatari siano gli studenti dell’ultimo anno delle
scuole medie e del quarto anno delle scuole superiori.
Puntualizza che la premiazione
avverrebbe in occasione di un convegno che si terrà sulla tematica, durante il
quale verrà consegnato un attestato di partecipazione a tutti i ragazzi e
assegnate le borse di studio ai primi tre classificati.
Chiede a quanto ammonti il
fondo previsto dall’Ufficio di Presidenza.
Comunica che il fondo
ammonta a 20 mila euro annui e che è previsto che le scuole verranno scelte a
rotazione.
Reputato importante comprendere
come ottenere risultati efficaci rispetto agli obiettivi prefissati, al di là
della gratificazione economica derivante dall’assegnazione delle borse di
studio, sottolinea che i ragazzi andrebbero correttamente accompagnati lungo un
percorso formativo, ipotizzando ad esempio incontri propedeutici nelle scuole con
testimoni di giustizia o convegni sulla ludopatia e i rischi ad essa connessi,
per formare correttamente i ragazzi su queste importanti tematiche, attesa la
rilevanza che la Scuola rappresenta nel percorso di crescita sociale e civile
dei giovani.
Precisa che l’idea del
concorso è emersa in considerazione dell’esperienza già maturata e riscontrata
nelle scuole, anche in riferimento alla sua pregressa attività lavorativa, e
che, pertanto, le tracce del concorso verteranno su argomenti sui quali saranno
previsti approfondimenti preventivi, ad esempio sul fenomeno ‘ndranghetistico e
di ogni attività corruttiva, al fine di rafforzare la cultura della legalità, sia
sulla ludopatia; altresì, evidenzia come in tutte le scuole sia prevista la
presenza di un referente alla legalità, figura indispensabile per contribuire a
sensibilizzare i ragazzi sulle tematiche predette. Inoltre, ribadisce che nella
giornata della premiazione sarà al contempo organizzato un convegno tematico, scegliendo
la sede della scuola dove ciò potrà avvenire, prevedendo la partecipazione
anche di ospiti illustri.
Chiede se sia possibile
coinvolgere tutte le scuole, scegliendo quale sede del convegno un auditorium
il più capiente possibile.
Richiamata l’attenzione
della Commissione sull’ordigno fatto esplodere a Belvedere in un istituto di
diagnosi e cura, chiede che sia disposta l’audizione del Sindaco di Belvedere.
Nel merito della delibera dell’Ufficio di Presidenza che ha assegnato un budget
alla Commissione e autorizzato la programmazione di interventi specifici, chiede
di sapere cosa si intenda per “condivisione” dei progetti con l’Ufficio di
Presidenza, così come riportato al punto 4 del deliberato medesimo.
Precisa che per condivisione
va intesa una comunicazione preventiva
Chiede, in merito al
progetto concorsuale illustrato dal Presidente, se per gli anni successivi al
primo sia prevista l’adozione di un bando.
Giudicata perseguibile l’ipotesi
della predisposizione di un bando, riferisce che in prima applicazione l’idea
era quella di delegare alle scuole coinvolte la designazione dei componenti
della relativa commissione per la valutazione degli elaborati.
Chiede se sono state
individuate le classi a cui sono destinate le borse di studio.
Risponde che la borsa di studio
è rivolta agli alunni dell’ultimo anno di scuola media e del quarto anno della
scuola superiore.
Chiede se esista un progetto
scritto o se si tratti al momento solo di ipotesi.
Comunica
che, benché abbia le idee chiare sul progetto concorsuale proposto, non è stato
ancora predisposto un progetto scritto dettagliato.
Preso
atto della proposta e della dotazione finanziaria, che permette di realizzare
iniziative concrete sul territorio, reputa l’iniziativa importante poiché capace
di dare lustro alla Commissione, dimostrando la sua vicinanza alle scuole e il
suo interesse alla formazione di una cultura della legalità per i ragazzi. Assicura,
quindi, la sua massima collaborazione per concretizzare l’iniziativa.
Reputa molto importante
incidere con iniziative mirate sul territorio e, soprattutto, nelle scuole.
Ricorda ai componenti della
Commissione di aver loro inviato alcuni documenti con un’idea di programmazione,
in particolare relativi: alla creazione del protocollo di protezione nei
confronti di tutti i fondi come il PNRR; all’ istituzione del tavolo regionale
sul gioco patologico; agli incontri con ANCI Calabria; all’istituzione di un
osservatorio indipendente; ai termini per l’attuazione della legge contro la ‘ndrangheta;
alle iniziative da precedere in occasione della giornata della memoria a favore
delle vittime di ‘ndrangheta; all’audizione di imprenditori e giornalisti
minacciati. Ripropone, quindi, la sua idea di programmazione ai componenti della
Commissione.
Comunica che la Commissione
prenderà spunto dalle proposte di programmazione avanzate dalla consigliera Bruni.
(Così
resta stabilito)
Illustra la proposta di
legge, tesa a modificare l’articolo 16 della legge regionale del 26 aprile 2018
numero 9 in particolare per disciplinare meglio le fasce orarie in cui
consentire il gioco, eliminare disfunzioni esistenti tra esercizi commerciali e
rivendite di genere e fissare la stessa distanza tra tutte le categorie commerciali.
Sottolinea come la proposta di legge non comporti nuovi o maggiori oneri a
carico del bilancio regionale.
Illustra la scheda di
analisi tecnico-normativa.
Ritenuto che il testo in esame elimini
di fatto i limiti prima introdotti e finalizzati ad arginare il problema della
ludopatia, collegato a fenomeni criminali, osserva che il settore
richiederebbe, invece, norme maggiormente contenitive.
In particolare, sottolineato che
il comma 2 dell’articolo 16 dispone che le fasce orarie consentite per l’esercizio
del gioco siano fissate con ordinanza sindacale, ritiene che questo potrebbe causare
al Sindaco pressioni indebite. Oltretutto, paventa disparità di trattamento, dovute a differenti decisioni
dei sindaci che potrebbero creare un indebito vantaggio a taluni rispetto ad
altri.
Si dichiara, quindi, contrario alla deregolazione
delle fasce orarie, affermando che la chiusura alle ore 22 debba rimanere un
caposaldo.
Ritiene, inoltre, che l’uniformazione delle distanze
minime da osservare in relazione all’ambito dimensionale dei Comuni, a
vantaggio della minore distanza, riduca la finalità limitativa della norma.
Conclude definendo un ulteriore elemento di disparità l’applicazione
delle disposizioni dei commi 3 e 4 dell’articolo 16 esclusivamente alle nuove
concessioni rilasciate successivamente alla data di entrata in vigore della
legge, il 03 maggio 2018.
Giudica la proposta demolitrice della ratio della
legge numero 9, nata per impedire l’esercizio indiscriminato del gioco e prevenire
problemi economico-sociali cancellando strumenti come: il vincolo delle 8 ore
per l’esercizio del
gioco, il limite della chiusura alle ore 20 per le rivendite di monopoli, la
limitazione di alcune tipologie apparecchi, l’eliminazione del “distanziometro”
per chi ha ottenuto la concessione prima del 3 maggio 2018.
Tecnicamente, non condivide l’esame in Commissione
contro il fenomeno della ‘ndrangheta di una proposta che reputa “pro-gioco”
senza aver preventivamente audito le associazioni che operano nel settore.
Informa, a tal proposito, che è pervenuta una richiesta di audizione del
coordinamento regionale dell’associazione “Mettiamoci in gioco” che manifesta
grande preoccupazione.
Riguardo, poi, la dichiarazione di invarianza finanziaria
a carico del bilancio regionale, osserva che tale proposta non farà altro che
aumentare il numero delle persone affette da ludopatie con i connessi costi
sociali che ne deriveranno.
Rimarcata, quindi, la mancanza
di attenzione dal punto di vita politico verso un problema sociale che sta
destabilizzando molte famiglie, manifesta perplessità riguardo il comunicato
stampa della consigliera Loizzo, co-proponente della proposta in esame, che fa
riferimento a progetti di prevenzione e recupero dei soggetti affetti da tale patologia.
Esorta a contenere l’utilizzo di determinate
affermazioni, data la delicatezza della materia, e rammenta che si sta discutendo
di un’attività consentita dalle leggi dello Stato.
Nello specifico, evidenzia che la legge numero 9 del
2018 prevede già il potere decisorio in capo ai Sindaci e che l’unica modifica
è stata l’eliminazione del limite delle 8 ore giornaliere, dando loro facoltà
di scegliere il limite massimo.
Riguardo, poi, l’eliminazione delle distanze, informa
che la distanza minima di 500 metri era prevista solo per i Comuni con
popolazione superiore ai 5.000 abitanti, quindi che si è trattato solo di
uniformare la previsione a 300 metri.
Informato che una legge simile è stata approvata in
altre regioni, definisce quello in esame un progetto sensato che tiene in
considerazione aspetti particolari della regione Calabria.
Infine, ritiene corretta la creazione di una
differenziazione normativa per chi aveva già ottenuto le concessioni prima
dell’entrata in vigore della legge in virtù del principio di tutela dei diritti
acquisiti.
A suo avviso, la consapevolezza della responsabilità
della salute fisica, psichica ed economica dovrebbe spingere ad arginare il
fenomeno, indipendentemente da quello che è previsto nella legge nazionale o
nelle altre regioni.
Chiede, quindi, al Presidente di rinviare l’esame del
punto per programmare le audizioni.
In merito alle audizioni, osserva che la prima
Commissione è competente nel merito, in quanto la Commissione contro il
fenomeno della ndrangheta è chiamata solo a esprimere un parere.
Premesso che anche la terza Commissione dovrebbe
esprimere un parere sull’argomento, ritiene che l’audizione debba essere svolta
in prima Commissione. Concordando, poi, con quanto dichiarato dal consigliere
Crinò, propone di promuovere un’iniziativa che contrasti culturalmente il
fenomeno.
Concorde sul fatto che si debba operare nei centri e
nelle scuole promuovendo iniziative educative verso le nuove generazioni,
ritiene che si debba anche proporre al Presidente della Regione di attivare dei
centri dove possano trovare aiuto le persone affette da ludopatia.
Convinto che sia corretta la previsione secondo la
quale sono i Sindaci ad assumersi la responsabilità di decidere per i propri
territori, ritiene che la modifica delle distanze non modificherà di molto la
distribuzione delle sale gioco all’interno dei paesi. Conclude rimarcando il
principio giuridico generale dell’irretroattività delle leggi.
Sottopone, quindi, al voto dell’aula il parere che è
approvato.
(La Commissione esprime
parere favorevole)
Esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la
seduta.
La seduta termina alle 12,59
Il Funzionario PO
Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo