XII^ LEGISLATURA

 

COMMISSIONE

ASSETTO E UTILIZZAZIONE DEL TERRITORIO E PROTEZIONE DELL’AMBIENTE

N. 13

RESOCONTO SOMMARIO

_________

SEDUTA DI GIOVEDì 16 GIUGNO 2022

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PIETRO RASO

Inizio lavori h. 11,55

Fine lavori h. 13,06

INDICE

 

 

 

PRESIDENTE  1

Proposta di legge numero 58/12^ di iniziativa dei consiglieri S. Cirillo, P. Raso, recante: “Disposizioni in materia di vincolo idrogeologico”  1

PRESIDENTE  1,*,*,*,*,*

CERCHIARA Pietro, Dirigente Settore Politiche della montagna, foreste e forestazione, difesa del suolo  1,*

FERRARA Annamaria, funzionario P.O. Segretariato generale  1,*

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente) 1

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico) 1

Proposta di legge numero 21/12^ di iniziativa del consigliere F. Laghi, recante: “Istituzione della Riserva naturale Foce del Fiume Mesima”  1

PRESIDENTE  1,*

ARAMINI Giovanni, dirigente del Settore Parchi ed Aree Naturali Protette  1,*

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente) 1,*

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico) 1

STRAFACE Pasqualina (Forza Italia) 1

 



Presidenza del presidente Pietro Raso

 

La seduta inizia alle 11,55

PRESIDENTE

Approvato il verbale della seduta precedente, dà avvio ai lavori della Commissione.

Proposta di legge numero 58/12^ di iniziativa dei consiglieri S. Cirillo, P. Raso, recante: “Disposizioni in materia di vincolo idrogeologico”

PRESIDENTE

Precisato che la proposta di legge è stata già incardinata nella seduta del 20 maggio, comunica che nella seduta odierna saranno discussi gli emendamenti presentati.

FERRARA Annamaria, funzionario P.O. Segretariato generale

Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.

CERCHIARA Pietro, Dirigente Settore Politiche della montagna, foreste e forestazione, difesa del suolo

Sottolinea che la proposta di legge e i relativi emendamenti sono stati esaminati e il Dipartimento non ha ulteriori osservazioni da porre.

PRESIDENTE

Passa alla votazione dell’articolato e relativi emendamenti, tutti a sua firma.

Passa all’articolo 1 e dà lettura dell’emendamento protocollo numero 14642/A07 che recita: “Al comma 1 dell’articolo 1 della proposta di legge regionale n. 58/12^ recante: “Disposizioni in materia di vincolo idrogeologico”, il periodo “la finalità di velocizzare l’iter amministrativo per il rilascio dell’autorizzazione prevista dagli articoli 7 e seguenti del regio decreto 30 dicembre 1923, n. 3267 le nelle aree sottoposte a vincolo idrogeologico” è sostituito dal seguente periodo: “il rilascio dell’autorizzazione prevista dagli articoli 7 e seguenti del regio decreto n. 3267 del 30 dicembre 1923 nelle aree sottoposte a vincolo idrogeologico che non costituiscano bosco ai sensi della legge regionale n. 45/12^”, che, posto in votazione, è approvato.

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Sottolineato che nella discussione generale della proposta di legge erano emerse criticità legate alla carenza di organico dei Comuni e alle connesse difficoltà tecniche per valutare i progetti, evidenzia che dall’illustrazione resa dal Dipartimento in quella circostanza sembrerebbe che la modifica sia dovuta alla carenza di personale e ribadisce che la soluzione, a suo avviso, non è quella di delegare ai Comuni bensì quella di incrementare l’organico regionale.

PRESIDENTE

Precisa che la proposta di legge mira a snellire le procedure in materia di vincolo idrogeologico che in realtà, in talune circostanze, è superato.

Pone in votazione l’articolo 1, per come emendato, che è approvato.

Passa all’articolo 2 e dà lettura dell’emendamento protocollo numero 14642/A06 che recita: “Al comma 1 dell’articolo 2 della proposta di legge regionale n. 58/12^ recante: “Disposizioni in materia di vincolo idrogeologico”, le parole “aree edificabili o edificate” sono sostituite con il seguente periodo: “urbanizzate o urbanizzabili purché non costituenti bosco ai sensi della legge regionale n. 45/12” che, posto in votazione, è approvato, indi pone in votazione l’articolo 2, per come emendato, che è approvato.

Passa all’articolo 3 e dà lettura dell’emendamento protocollo numero 14642/A05 che recita: “Al comma 1 dell’articolo 3 della proposta di legge regionale n. 58/12^ recante: “Disposizioni in materia di vincolo idrogeologico”, dopo le parole “in aree agricole” sono aggiunte le parole “non boscate” che, posto in votazione, è approvato; dà lettura dell’emendamento protocollo numero 14642/A02, che aggiunge il comma 2, all’articolo 3, e recita: “Dopo il comma 1, è aggiunto il comma 2: “2. Sono delegate ai Comuni le funzioni amministrative relative al rilascio di autorizzazioni in materia di vincolo idrogeologico di cui al regio decreto 30 dicembre 1923 e della legge regionale 12/10/ 2012 n. 45, dei piani di taglio di piante forestali ad uso familiare, secondo le indicazioni,  le modalità e la documentazione previste nelle Prescrizioni di massima e di Polizia Forestale (Norme regionali di salvaguardia-Vincolo idrogeologico e tagli boschivi) redatte dal dipartimento  regionale competente in materia di agricoltura, foreste e forestazione e nel relativo regolamento regionale” che, posto in votazione, è approvato, indi pone in votazione l’articolo 3, per come emendato, che è approvato.

Dà lettura dell’emendamento protocollo numero 14642/A03 che inserisce l’articolo 3 bis e recita: “Art. 3 bis (Sanatoria di abusi edilizi minori in aree di cui all’art. 1) 1. Le opere realizzate sulle aree sottoposte a vincolo idrogeologico, purché non costituenti bosco art. 4 c. 11 della L.R. 45/12 in assenza della prescritta autorizzazione, possono ottenere autorizzazione in sanatoria purché le opere siano conformi e ricadenti negli ambiti previsti dalla presente legge.  2. Il Nulla osta in sanatoria può essere concesso, da parte della competente struttura Regionale, a condizione che le opere realizzate siano conformi alle norme vigenti, in materia di vincolo idrogeologico, al momento dell’abuso ed alle norme vigenti alla data della richiesta. 3. Il rilascio del Nulla Osta di cui al punto 2 comporta il pagamento da parte del soggetto proponente di una quota fissa pari a € 500,00 ed una quota variabile pari a € 10,00 per ogni mc di movimento terra effettuato”.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

Evidenziato il senso di responsabilità della minoranza che con la presenza nell’odierna seduta di Commissione garantisce il numero legale, sottolinea che a suo avviso nella formulazione dell’emendamento dell’articolo 3 bis c’è incoerenza.

PRESIDENTE

Sottolinea che gli emendamenti presentati limitano la portata della legge.

CERCHIARA Pietro, Dirigente Settore Politiche della montagna, foreste e forestazione, difesa del suolo

In riferimento all’articolo 3 bis, evidenzia che non è stata recepita un’osservazione suggerita dal Dipartimento in merito alle opere di piccole entità.

FERRARA Annamaria, funzionario P.O. Segretariato generale

Fornisce alcuni chiarimenti.

PRESIDENTE

Dà lettura dell’emendamento 3 bis, riformulato, per tenere conto delle osservazioni del dipartimento e del Settore assistenza giuridica:  “Art. 3 bis (Sanatoria di abusi edilizi minori in aree di cui all’art. 1) 1. Le opere realizzate sulle aree sottoposte a vincolo di cui i precedenti articoli 2 e 3 della presente legge, purché non costituenti bosco art. 4 c. 11 della L.R. 45/12 in assenza della prescritta autorizzazione, possono ottenere autorizzazione in sanatoria purché le opere siano conformi e ricadenti negli ambiti previsti dalla presente legge. 2. Il Nulla osta in sanatoria può essere concesso, da parte della competente struttura Regionale, a condizione che le opere realizzate siano conformi alle norme vigenti, in materia di vincolo idrogeologico, al momento dell’abuso ed alle norme vigenti alla data della richiesta. 3. Il rilascio del Nulla Osta di cui al punto 2 comporta il pagamento da parte del soggetto proponente di una quota fissa pari a € 500,00 ed una quota variabile pari a € 10,00 per ogni mc di movimento terra effettuato”.

Dispone una breve sospensione.

 

La seduta sospesa 12,20 riprende alle 12,21

PRESIDENTE

Pone in votazione l’emendamento, come riformulato, che è approvato, pertanto è inserito l’articolo 3 bis.

Passa all’articolo 4 e dà lettura dell’emendamento protocollo numero 14642/A02 che recita: “Al comma 1 dell’articolo 4 della proposta di legge regionale n. 58/12^ recante: “Disposizioni in materia di vincolo idrogeologico”, il periodo “restituita per la trasmissione” è sostituito con il seguente periodo “viene trasmessa dall’amministrazione regionale”, che posto in votazione è approvato, indi pone in votazione l’articolo 4, per come emendato, che è approvato.

Pone in votazione gli articoli 5 e 6 che sono approvati, indi la legge nel suo complesso, per come emendata, che è approvata con autorizzazione al coordinamento formale.

(La Commissione approva)

 

Proposta di legge numero 21/12^ di iniziativa del consigliere F. Laghi, recante: “Istituzione della Riserva naturale Foce del Fiume Mesima”

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Precisato che solitamente tali scelte vengono percepite come limitative, contrastanti e penalizzanti per il territorio, evidenzia che la proposta mira alla salvaguardia ambientale e alle conseguenti ricadute positive in termini di economia e occupazione.

Illustra, quindi, la proposta che mira a istituire una riserva naturale nella zona del Fiume Mesima con la finalità di adottare, attraverso una normazione di dettaglio, strumenti e misure di recupero, sostegno, valorizzazione e promozione di un territorio di particolare rilevanza naturalistica, soprattutto dal punto di vista della biodiversità, contraddistinto da un peculiare ecosistema, caratterizzato dalla presenza di eccezionali e rare specie animali e vegetali e da un paesaggio di straordinaria bellezza e ricchezza, che può rappresentare una risorsa enorme per la Calabria, anche dal punto di vista turistico ed economico.

Precisa, quindi, che, per addivenire a tali risultati, gli obiettivi da perseguire con l’istituzione della riserva non si limitano semplicemente a sostenere e conservare un habitat e le diverse specie animali e vegetali che vi albergano e che rientrano tra quelle maggiormente tutelate dalla normativa europea e nazionale, ma puntano, attraverso la salvaguardia dell’ambiente fluviale, al recupero urbanistico, sociale, culturale e paesaggistico dell’intera area, compresa tra i Comuni di Nicotera e San Ferdinando – Rosarno, fortemente penalizzata da enormi e svariati problemi legati alla pervasiva presenza della criminalità organizzata, alla disoccupazione, allo sfruttamento della manodopera immigrata, all’abusivismo edilizio, all’inquinamento dei terreni e dei corsi d’acqua, che beneficerebbero dell’istituzione della riserva.

Ribadisce che l’impianto normativo della proposta rispetta i criteri di competenza di matrice costituzionale, introducendo misure ed azioni di “valorizzazione” della zona finalizzate ad incrementare, potenziare e rafforzare le risorse ambientali, turistiche ed economiche intrinseche allo stesso territorio.

Illustra in dettaglio gli articoli della proposta: l’articolo 1, che prevede l’istituzione della Riserva naturale Foce del fiume Mesima; l’articolo 2, che illustra le finalità; l’articolo 3, che contiene gli obiettivi; l’articolo 4, che stabilisce i confini della riserva; l’articolo 5, che stabilisce che l’ente di gestione deve adottare il “Piano di assetto naturalistico”, secondo le modalità di cui all’articolo 27 della legge regionale numero 10 del 2003, indirizzato a garantire il raggiungimento degli obiettivi di conservazione degli habitat e delle specie che caratterizzano i siti stessi, nell’ambito di un uso sostenibile delle risorse; l’articolo 6, che affida la gestione della riserva all’Organizzazione aggregata “WWF Provincia di Vibo Valentia” appartenente alla rete del "WWF Italia Onlus", associazione non avente scopo di lucro da sempre operante sul sito e dunque dotata di una competenza, esperienza e conoscenza adeguata per le azioni che di cui il territorio ha necessariamente bisogno; l’articolo 7, che prevede l’adozione di un regolamento di dettaglio, così come previsto dalla proposta; l’articolo 8, che introduzione di un importante strumento di gestione, di carattere triennale, ovvero il Programma gestionale finalizzato a definire gli interventi e le azioni da attuare per il miglioramento, potenziamento e valorizzazione della riserva, previo parere delle amministrazioni comunali interessate; l’articolo 9, che integra il precedente Programma con quello di carattere annuale contenente le misure programmate e necessarie da realizzare sulla riserva nell’anno successivo, corredato dalla corrispondente previsione di spesa; l’articolo 10, contiene la regolamentazione delle attività di controllo e vigilanza che devono essere esercitate secondo le modalità previste dall’articolo 36 della legge regionale numero 10/2003 nonché gli adempimenti correlati alle stesse, che l’ente di gestione è tenuto a presentare; l’articolo 11 denominato “Tabellazione”, prevede l’obbligo di definire i confini dell’area con apposite tabelle tecniche, nel rispetto della normativa in materia; l’articolo 12, contiene la norma finanziaria; l’articolo 13, l’entrata in vigore.

ARAMINI Giovanni, dirigente del Settore Parchi ed Aree Naturali Protette

Illustra i principali motivi da cui è scaturito il parere favorevole del Dipartimento, tra cui: il perseguimento degli obiettivi della strategia dell’Unione Europea sulla biodiversità per la tutela, entro il 2030, del 30 percento del territorio europeo; il superamento delle maggiori criticità ambientali a livello regionale, attraverso l’educazione ambientale e l’affidamento a un’associazione impegnata in tal senso; le conseguenti ricadute ambientali nella Piana di Gioia Tauro dove maggiore è la pressione agricola con frutticoltura intensiva; lo sviluppo del turismo sostenibile non solo balneare, ma anche di tipo naturalistico, sempre più preminente sul territorio nazionale.

Riferisce che il Comitato tecnico scientifico ha espresso parere favorevole nell’anno 2020.

Infine, segnala la presenza di un refuso all’articolo 1.

 

(Vengono auditi:

- il Delegato regionale del WWF Italia per la regione Calabria;

- l’assessore del Comune di San Ferdinando, delegato dal Sindaco)

STRAFACE Pasqualina (Forza Italia)

Riconosciuta la rilevanza del lavoro sin qui svolto dalla quarta Commissione, condivide nel merito i contenuti della proposta, finalizzata alla tutela dei territori coinvolti, con le ampie ricadute già illustrate dal proponente, consigliere Laghi. Prendendo spunto dalle Riserve naturali già esistenti, quale ad esempio quella della Foce sul Crati, ritiene che dopo la costituzione di una Riserva sia necessario poi effettuare i controlli e garantire mezzi e strumenti per la sua manutenzione, puntando anche alla promozione delle sue specificità, attraverso attività divulgative da svolgere anche nelle scuole.

In merito alla formulazione dell’articolo 6, pur riconoscendo la valenza a livello nazionale del WWF, prospetta l’opportunità di prevedere che la gestione della riserva sia affidata anche ad altre associazioni; altresì, per quanto concerne la partecipazione degli enti locali, anch’essa prevista nello stesso articolo, ricorda l’iter amministrativo necessario affinché ciò possa avvenire.

PRESIDENTE

Anche a nome del suo gruppo si dichiara anch’egli favorevole all’approvazione della proposta e reputa opportuno procedere ad un approfondimento della proposta.

MAMMOLITI Raffaele (Partito Democratico)

A nome del suo gruppo, condivise ed apprezzate le ragioni della proposta e i suoi risvolti sociali ed economico produttivi, considerato l’ingente patrimonio ambientale esistente in Calabria, giudica indispensabili opere di manutenzione e cura del territorio. Indi, condividendo l’impianto della proposta e la sua strategia e considerati gli elementi introdotti dai consiglieri che sono intervenuti, annuncia il suo voto favorevole alla proposta e, in particolare, la scelta di affidare la gestione della riserva al WWF, attesa la sua riconosciuta valenza a livello nazionale. Ritiene, quindi, fondamentale il coinvolgimento degli enti locali e dei dipartimenti interessati e si dichiara disponibile a ricercare soluzioni condivise per migliorare, ove necessario, il testo della proposta.

ARAMINI Giovanni, dirigente del Settore Parchi ed Aree Naturali Protette

Precisa, riguardo all’uso del suolo dell’area interessata dalla Riserva naturale oggetto della proposta che si tratta di zona prevalentemente umida di foce e che solo il 5 per cento è interessato marginalmente da zone agricole; altresì, riferisce quali sono le riserve naturali attualmente istituite in Calabria, precisando a chi è affidata la gestione di ognuna di esse.

LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente)

Specifica che anche le riserve citate dal dirigente Aramini sono state affidate direttamente ad associazioni ambientaliste.

PRESIDENTE

Giudica opportuno un approfondimento della proposta, con un ulteriore coinvolgimento degli enti locali interessati, indi rinvia il punto.

 

(La Commissione rinvia)

 

Esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.

 

La seduta termina alle 13,06

 

Il Funzionario PO

Dott.ssa Giada Katia Helen Romeo