XII^
LEGISLATURA
COMMISSIONE Affari istituzionali, affari generali e
normativa elettorale – Attività
N. 6
RESOCONTO
SOMMARIO
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SEDUTA Di GIOVEDì 12 MAGGIO 2022
PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE DE FRANCESCO LUCIANA
Inizio lavori h. 12,37
Fine lavori h. 14,07
INDICE
FERRARA Annamaria, PO
Segretariato generale
GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro),*
IACUCCI Francesco Antonio (Partito Democratico),*,*
LAGHI Ferdinando (De Magistris Presidente), relatore
IACUCCI Francesco Antonio (Partito Democratico)
GRAZIANO Giuseppe (Unione di Centro)
RASPA Simona, funzionario PO Settore assistenza giuridica
Presidenza
della presidente De Francesco Luciana
La seduta inizia alle 12,37
Approvato il verbale della
seduta precedente, dà avvio ai lavori della Commissione.
Cede la parola al consigliere Graziano, nella qualità di proponente, per
l’illustrazione della proposta.
Ringraziati, preliminarmente, il Settore
assistenza giuridica per il supporto nella formulazione della proposta di legge
e la Presidente della Commissione per averla tempestivamente inserita
all’ordine del giorno della seduta odierna, sottolinea la complessità del
provvedimento in esame che, essendo finalizzato alla modifica e conseguente
variazione di confini territoriali, incide inevitabilmente sulle
caratteristiche identitarie delle popolazioni interessate.
Precisato che l’iniziativa è promossa
dall’Associazione “Ritorno alle origini di Temesa”,
illustra nel dettaglio le ragioni, non soltanto urbanistiche, ma soprattutto
socio-culturali, che accomunano la frazione di Campora San Giovanni all’attuale
territorio di Serra d’Aiello.
Evidenziato, poi, che la frazione di Campora
San Giovanni dista 8 chilometri da Amantea, riferisce che, sulla base di fonti
storiche e degli ultimi ritrovamenti archeologici, il territorio dell’attuale
Campora e Serra d’Aiello costituivano un’unica entità territoriale ed abitativa
riconducibile alla città di Temesa e che molti dei
reperti rinvenuti nelle campagne di scavo sono conservati presso il Museo
archeologico Temesa.
Rilevata la necessità di escludere dalla
modifica territoriale le frazioni di Marinella e Coreca, anche al fine di
preservare l’integrità territoriale del Comune di Amantea, illustra: gli
elementi identitari che accomunano i cittadini di Campora San Giovanni e Serra
d’Aiello e, al contempo, le diversità di usi, costumi e tradizioni rispetto al
Comune di Amantea; l’esistenza, nella frazione di Campora San Giovanni, di
molteplici attività commerciali autonome, della guardia medica, dei medici di
base, di numerosi commercialisti e studi tecnici, di scuole e chiese.
Riferito che il Comune di Serra d’Aiello ha
deliberato due volte, in ultimo l’11 febbraio 2022, il parere favorevole alla
modifica dei confini territoriali e alla nuova denominazione del Comune di Temesa, sottolinea che alla proposta sono allegate le
planimetrie dei territori interessati.
Precisato che la proposta in esame è
esclusivamente volta alla modifica dei confini territoriali, riferisce che si
procederà, in una fase successiva, all’elaborazione di una proposta di fusione
delle frazioni di Temesa, Aiello Calabro e Cleto.
Preso atto delle osservazioni contenute
nella scheda di analisi tecnico-normativa predisposta dal Settore assistenza
giuridica, ricorda che l’iter prevede l’indizione del referendum consultivo che
propone sia effettuato per i cittadini di entrambi i territori interessati,
affinché esprimano la loro volontà al riguardo.
Giudicata apprezzabile la proposta,
sotto diversi punti di vista, in particolare perché ben argomentata e
documentata anche
grazie alle sollecitazioni sia dall’associazione sia dai cittadini di Campora, sottolinea la necessità da un lato di svolgere un iter normativo
ineccepibile che consenta di pervenire al risultato finale con i corretti e
adeguati strumenti normativi e dall’altro il rispetto del principio di
autodeterminazione della comunità camporese.
A tal proposito,
evidenzia come le istanze della comunità di Campora siano risalenti nel tempo e
determinate, in particolare, da una diversa identità rispetto alla comunità di Amantea
e da quest’ultima per certi versi avulsa, anche in termini culturali e di
aspirazioni. Sottolinea, però, come sia opportuno, al contempo, adoperare tutte
le cautele necessarie a evitare il depauperamento del Comune di Amantea.
Condivisa e auspicata
la possibilità di pervenire alla futura fusione con altri enti limitrofi, accomunati
dalle medesime caratteristiche sia culturali sia storiche, ritiene necessario
che gli abitanti dei territori interessati esprimano, attraverso il referendum,
la loro volontà al riguardo, auspicando che non vi siano tentennamenti in tal
senso.
Premesso di conosce bene la realtà del territorio, avendo coperto la carica di Sindaco del Comune di Aiello Calabro, sottolinea come la problematica in discussione sia molto sentita e sollecitata dai cittadini interessati da tantissimi anni.
Evidenziato come Amantea è una realtà marinara, mentre Campora San Giovanni nasce dallo spopolamento delle aree interne, da territori quasi montani e che, pertanto, la popolazione non tradizioni che la contraddistinguono come marinara, sottolinea l’incapacità, in questi anni, di fondere le due realtà.
Ricordato che negli ultimi anni il Comune di Amantea ha avuto diverse crisi istituzionali – il Comune è stato sciolto per infiltrazioni mafiose – che, sicuramente, non hanno contribuito a rendere omogeneo il territorio da nessun punto di vista, riferisce che la raccolta di firme, per sollecitare la proposta di legge, arriva dai cittadini interessati che chiedono autonomia.
Giudica importante, al di là dei tecnicismi, garantire quindi i cittadini, offrendo loro la possibilità di autodeterminarsi, attraverso il referendum che non è vincolante ma solamente consuntivo.
Ritiene, quindi, che il quesito del referendum debba riguardare sia la modifica territoriale sia il nome della nuova realtà comunale ed esprime parere favorevole sulla proposta di legge.
Concorda sulla autodeterminazione dei cittadini, ma giudica necessario determinare in maniera chiara quali cittadini debbano esprimersi attraverso il referendum.
Precisato che il quesito da sottoporre a referendum deve essere unico, includendo sia il nome sia la modifica territoriale, chiede se ci sia la possibilità oggi di determinarsi sul referendum e successivamente programmare le audizioni.
Ritiene non ammissibile la procedura prospettata e reputa, invece, necessario effettuare preliminarmente le audizioni giudicate opportune.
A suo avviso le audizioni potrebbero effettuarsi all’esito del referendum consultivo.
Ribadisce la necessità di effettuare le audizioni, indi cede la parola al Settore assistenza giuridica
Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.
Comunica che sarà convocata una seduta di Commissione con all’ordine del giorno le audizioni.
Nutre perplessità sull’iter procedurale poiché ritiene che in questa fase, a suo avviso, ci siano tutti i presupposti e le motivazioni per determinarsi sul referendum, rinviando ad altra seduta l’approfondimento sulla proposta di legge. Sottolinea, pertanto, la necessità di velocizzare le procedure per ragioni di trasparenza e chiarezza dell’iter burocratico.
Concorda sulla necessità di affrettare i tempi per l’esame e approvazione della proposta di legge, seguendo il corretto iter previsto.
(La Commissione
rinvia)
Rilevata un’analogia tra la proposta di legge appena discussa e il testo da lui presentato poiché entrambe originano da stimoli provenienti dalla cittadinanza, evidenzia che il problema delle persone con disabilità è stato affrontato negli anni e da diverse Istituzioni.
Giudica allarmanti i dati Istat in merito sia agli studenti con disabilità, che purtroppo sono in aumento, sia riguardo gli anziani ed evidenzia il forte impatto sociale ricadente su questi ultimi a causa della riduzione della loro autonomia e al contempo dell’assenza in Calabria di forme di assistenza sufficienti.
Sottolinea, quindi, che l’idea della
proposta nasce dall’esigenza di superare insopportabili disuguaglianze,
soprattutto riguardo agli stati di malattia, in cui è, invece, necessario che a
tutti siano garantite le stesse possibilità.
Prosegue spiegando che la proposta prevede
l’esistenza di una rete regionale per la disabilità che permetta al Garante di
avere maggiore operatività, creando anche una collaborazione con gli Enti
locali.
Riguardo, poi, la scheda di analisi
tecnico-normativa, informa di aver provveduto a recepire buona parte
suggerimenti. In particolare: rispetto l’articolo 1, comma 1, spiega che si è
scelto di non inserire il riferimento alla legge 104/1992, perché la norma
punta ad avere una tutela del soggetto non autosufficiente, in una fase
precedente al riconoscimento giuridico; rispetto all’articolo 1, comma 2,
riferisce che sarà modificata la terminologia, inserendo il riferimento
territoriale; in merito, poi, all’articolo 8, comma 3, osserva che la
previsione di un referente comunale, nei Comuni al di sopra dei 3000 abitanti,
lungi dal voler essere un’ingerenza nell’autonomia organizzativa degli Enti
locali, mira, invece, non alla creazione di un nuovo organismo, ma ad
aggiungere una funzione a chi è già in servizio.
Sottolinea l’importanza della proposta che
mette al centro la qualità della vita delle persone disabili e delle loro
famiglie che, al momento, sono prive di un punto di riferimento.
Esprime apprezzamento per la proposta di
legge.
Riconosciuta l’importanza della proposta di
legge che affronta le difficoltà della disabilità cercando di renderle più
vivibili, ritiene che possa, anche, promuovere un impulso culturale verso il
problema, stimolando l’azione degli Enti locali.
Definisce meritoria la proposta che
introduce un organo a salvaguardia dei diritti delle persone con disabilità in
ogni attività sociale.
Illustra la scheda di analisi tecnico
normativa.
Ritiene che la tematica debba essere
approfondita attraverso audizioni specifiche, pertanto rinvia il punto.
(La
Commissione rinvia)
Esauriti, quindi, i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.
La seduta termina alle 14,07
Il Funzionario PO
Giada Katia Helen Romeo