XII^ LEGISLATURA
COMMISSIONE
SANITÀ, ATTIVITÀ SOCIALI, CULTURALI E FORMATIVE
N. 12
RESOCONTO SOMMARIO
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SEDUTA DI VENERDÌ 6 MAGGIO 2022
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MICHELE COMITO
Inizio lavori h. 12,07
Fine lavori h. 14,26
INDICE
Audizione Associazione reggina fibromialgia
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
LOIZZO Simona (Lega Salvini),*,*,*,*,*
LUCCHETTA Menotti, dirigente del
Settore Dipartimento istruzione, formazione e pari opportunità,*,*,*,*,*,*
FERRARA Anna Maria, Posizione
Organizzativa Segretariato generale
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
Presidenza del presidente Michele Comito
La
seduta inizia alle 12,07
Approvato il verbale della seduta precedente, dà avvio ai lavori della
Commissione.
Dispone l’avvio dell’audizione del Direttore sanitario dell'Istituto
nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e il
contrasto delle malattie della povertà.
(Viene audito il Direttore
sanitario dell'Istituto nazionale per la promozione della salute delle
popolazioni migranti e il contrasto delle malattie della povertà;
intervengono il Presidente
della Commissione e i consiglieri Loizzo, Bruni e Laghi
Chiede il rinvio della votazione per poter audire il commissario
Occhiuto e ulteriori organismi, come la Caritas di Reggio Calabria che segue un
certo numero di senza fissa dimora e che potrebbe fornire dati utili per
stimare i costi.
Rinvia il punto.
Pone in votazione l’inversione dell’ordine del giorno, anteponendo
l’ascolto degli auditi. La Commissione approva.
Dispone l’avvio delle audizioni.
(Viene audito il Direttore del
Centro Regionale Epilessie.
Intervengono: il Presidente
della Commissione e le consigliere Bruni e Loizzo)
Dispone l’avvio delle audizioni
(Viene audita la Presidente
dell'Associazione reggina fibromialgia.
Intervengono: il Presidente
della Commissione e i consiglieri Bruni, Laghi e Loizzo)
Reputa opportuno illustrare lo
stato dell’arte al Commissario ad acta
per il Piano di rientro dal debito sanitario, affinché si faccia promotore
della necessità di intervenire sull’aggiornamento
del nomenclatore delle patologie e degli esami collegati ai Lea, risalenti al
2017.
Condivise
le necessità illustrate dal consigliere Laghi, invita la Commissione a produrre
un documento da sottoporre al Dipartimento competente e al Commissario Occhiuto
affinché possa intervenire in tal senso sia ai tavoli istituzionali sia
nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni.
Invita il delegato della vicepresidente della Giunta regionale a
relazionare sul provvedimento.
Illustra il documento, precisando che l’aggiornamento del Piano
territoriale triennale è disciplinato dal DPCM del 2008, secondo cui le Regioni
devono, con cadenza triennale, provvedere alla ridefinizione dell’offerta formativa;
in questo caso, per il triennio 2022-2024.
Riferisce, in particolare, che il Piano si compone di due sezioni,
riguardanti il contesto con temi e indicatori sul mercato del lavoro, da cui è
emerso un quadro poco promettente dal punto di vista dell’occupazione, ma via
via più incoraggiante per quanto concerne le previsioni occupazionali per il
periodo 2022-2026, scaturite dalle indagini del fabbisogno del mondo produttivo,
che hanno fornito numeri rassicuranti dal punto di vista degli occupati con
titolo di studio, coerenti con quanto previsto dal Piano.
Nel sottolineare che l’ITS (Istruzione tecnica superiore) si è
dimostrata utile per la formazione di persone competenti sui contenuti del
sistema produttivo, riferisce alcune previsioni di rilievo nazionale che
riguarderanno oltre un milione di diplomati e 320 mila ingressi circa all’anno,
delineando un settore in crescita che andrà a colmare il gap delle competenze, partendo dai punti di debolezza.
Invita a soffermarsi sulle strategie di intervento e sugli aspetti
strategici.
Atteso che i punti di debolezza si basano essenzialmente sulla scarsa
riconoscibilità del sistema ITS e del sistema produttivo, procede
all’illustrazione del Piano, suddiviso in sei direttrici con i rispettivi
indicatori di risultato, ovvero: promozione del brand ITS; miglioramento delle reti dell’ITS esistenti (8 fondazioni, 14 percorsi per circa 210
allievi); miglioramento della visibilità degli studenti e dei rapporti tra
il sistema fondazioni-imprese; internazionalizzazione; sostegno
all’autoimprenditorialità mediante opportuno supporto informativo al termine
dei percorsi formativi e creazione di nuove imprese.
Reputa necessario il monitoraggio e la valutazione degli obiettivi del
triennio.
Esprime alcune perplessità in merito a quanto previsto dall’obiettivo
strategico, in particolare per quanto concerne una maggiore efficienza in
termini occupazionali con riferimento al tasso di abbandono e al numero di
iscritti.
Riferisce che, a suo avviso, le performance
indicate non sono state ben analizzate e che dai dati emersi nell’ultimo
monitoraggio, risalenti a un anno addietro, la Calabria si trova all’ultimo
posto.
Inoltre, atteso quanto stabilito dal Senato, rispetto alla possibile
chiusura degli Istituti, e considerato il mancato raggiungimento della
sufficienza dei corsi attivati in Calabria, reputa necessaria un’attenta
valutazione dei dati nonché l’attribuzione dei punteggi,
Reputa, altresì opportuno rivedere lo status dei percorsi formativi al fine di evitare la chiusura con la
conseguente perdita di importanti finanziamenti.
Ritenendo opportuna l’eventuale introduzione di nuovi ITS oltre ai 14
già previsti, chiede notizie in merito ai rapporti con le università e con le
comunità scientifiche e invita ad una migliore valutazione dell’attività di
potenziamento dell’ITS, in parte già prevista nell’attuale Piano ma, a suo
dire, da migliorare attraverso un incremento.
Riferisce che, pur essendo oggetto di monitoraggio, i parametri delle
performance sono stabilite dal sistema nazionale.
Chiede notizie in merito all’allineamento dei 14 Istituti esistenti.
Ribadisce che i dati risalenti all’anno 2020 non risultano essere
incoraggianti, ma che dalla nuova valutazione sono emersi passi in avanti che
saranno visibili tra due anni in quanto relativi ai percorsi avviati nel 2019.
Alla luce di quanto emerso, evidenzia il possibile rischio che gli
attuali finanziamenti ricadano sui percorsi pregressi.
Ribadisce che il sistema cronologico, da questo punto di vista,
rappresenta un problema e che gli aggiornamenti si basano su una valutazione in
tal senso, per cui è necessario attendere l’iter,
cercando di insistere sulle premialità previste dai bandi e basate sul
fabbisogno delle singole imprese, con specifiche indagini sul mondo produttivo
e criteri di valutazione nell’ambito del placement.
Sottolinea la necessità di inserire nuovi soggetti come le università e,
nello specifico, l’Università per stranieri “Dante Alighieri” di Reggio
Calabria.
A tal proposito, precisa che è stato attivato un protocollo d’intesa, da
ampliare in base alla disponibilità dei soggetti interessati.
Evidenza la necessità di tener conto di tali aspetti in fase di
redazione dei nuovi bandi.
Nel condividere e confermare gli intenti suggeriti dalla consigliera
Loizzo, evidenzia la grande attenzione del Governo in tal senso che,
nell’ambito del PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza), ha previsto
oltre un miliardo e mezzo a sostegno di questi progetti.
Ribadisce ulteriormente la necessità di una maggiore apertura verso
altre realtà che da tempo attendono queste opportunità.
Auspica l’apertura di nuovi ITS per armonizzare l’offerta in termini geografici,
che non risulta omogenea sul territorio, anche al fine di facilitare i percorsi
d’istruzione per i giovani, attraverso la partecipazione delle aziende locali che
hanno necessità di figure specifiche.
Ringraziato il dottor Lucchetta per la presenza e per l’illustrazione
del progetto di legge, pone ai voti la proposta in discussione che è approvata
all’unanimità.
(La Commissione approva)
Illustra la proposta di legge, specificando che: l’articolo 1 prevede la
possibilità per gli interlocutori interessati di proporre istanza di rinnovo o
di nuova apertura; l’ articolo 2, al fine di tutelare le esigenze previste
all’articolo 1, consente di conferire l’incarico a medici senza
specializzazione per specificate esigenze, accertata l’impossibilità di
utilizzare le risorse interne, l’assenza di graduatorie a tempo determinato o a
tempo indeterminato e di medici con specializzazioni affini. Evidenzia, quindi,
come l’articolo 2 prevede che la Regione possa organizzare e riconoscere
percorsi formativi, che il contratto avrebbe la durata di un anno e che lo
stesso potrà essere risolto anche prima della scadenza e, comunque, rinnovato
per una sola volta.
Sottolinea, poi, che all’articolo 3 sono fatte salve le competenze in
capo al commissario per l’attuazione del Piano di rientro dal deficit sanitario,
che all’articolo 4 è prevista la clausola che prevede l’invarianza finanziaria
e, quindi, l’inesistenza di nuovi costi per il bilancio regionale e che
l’articolo 5 prevede il termine di entrata in vigore della legge.
Illustra la scheda di analisi tecnico - normativa.
Puntualizzato che è a causa della situazione emergenziale in cui versa
la Calabria in campo sanitario che ha presentato la proposta, evidenzia come la
stessa potrebbe consentire di trovare soluzioni in tempo brevi. Si dichiara,
quindi, perplesso sulla durata del contratto di lavoro e sul rinnovo del
contratto limitato ad una sola volta. Conclude sottolineando come già altre due
Regioni abbiano presentato proposte di legge di uguale tenore che, approvate,
non sono state oggetto di impugnativa, e che la Regione Piemonte si appresta ad
approvarla a breve.
Evidenziato come, a suo avviso, consentire l’assunzione di medici non
specializzati possa essere rischioso, sottolinea come, ad oggi, siano aumentati
i posti previsti per le specializzazioni mediche. A suo avviso ci saranno
difficoltà nell’utilizzare medici non specializzati, così come successo ai colleghi
che nelle medesime condizioni hanno accettato l’incarico di pronto soccorso per
poi dimettersi dopo appena tre mesi dal conferimento dell’incarico. Conclude
proponendo di audire in Commissione i presidenti degli ordini dei medici delle
province calabresi e i sindacati di categoria affinché diano delucidazioni sulla
possibile riuscita dei tentativi di utilizzo di medici senza specializzazione.
Sottolineato come il mondo sanitario necessiti di esperienza, reputa
importante comprendere, attraverso lo studio dei dati, gli effetti della
medesima normativa nelle altre Regioni. Espressa perplessità sulla chiamata
diretta di soggetti che non hanno operato in un campo specifico di
specializzazione, evidenzia come la Calabria sia commissariata e come questo
sia l’elemento centrale che potrebbe bloccare tutto l’iter della proposta di
legge. Evidenzia, poi, come il commissario stesso avrebbe potuto proporre il
progetto di legge alla conferenza Stato- Regioni o avrebbe potuto approvarlo
attraverso un DCA. Conclude evidenziando, anch’ella, la necessità di ascoltare
le associazioni sindacali e gli ordini provinciali dei medici.
Evidenziato come oggi si stiano raccogliendo i frutti di una mala politica
programmatoria relativa al numero chiuso delle specializzazioni e
dell’iscrizione alla facoltà di medicina, ritiene che le problematiche del
comparto sanitario non siano casuali ma il risultato dell’assoluta mancanza di
capacita di guardare in prospettiva.
Ribadito lo stato emergenziale in cui versa la Calabria nel campo
sanitario derivante da numerose scelte politiche sbagliate, apre i termini per
la presentazione degli emendamenti, fissandolo nelle 72 ore antecedenti alla
convocazione della prossima seduta di Commissione, indi
esauriti i punti all’ordine del giorno, toglie la seduta.
La
seduta termina alle 14,26
Il Funzionario PO
Dott.ssa Giada Katia Helen
Romeo