XII^ LEGISLATURA
COMMISSIONE
SANITÀ, ATTIVITÀ SOCIALI, CULTURALI E FORMATIVE
N. 7
RESOCONTO SOMMARIO
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SEDUTA DI MARTEDÌ 15 MARZO 2022
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE MICHELE COMITO
Inizio lavori h. 11,36
Fine lavori h. 12,23
INDICE
PRESIDENTE, *, *, *, *
BRUNI Amalia (Gruppo Misto), *
FERRARA Annamaria, funzionario Settore assistenza giuridica
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
LATELLA Giovanni, Dipartimento lavoro e welfare
FERRARA Annamaria, funzionario Settore Assistenza giuridica
LAGHI Ferdinando (De Magistris
Presidente)
FERRARA Annamaria, funzionario Settore Assistenza giuridica
Presidenza del presidente Michele Comito
La
seduta inizia alle 11,36
Approvato
il verbale della seduta precedente, dà avvio ai lavori della Commissione.
Illustra la proposta di legge che mira ad istituire strutture
residenziali per minori o giovani adulti, sottoposti a procedimento penale o in
esecuzione di pena, che permettano di collocare i minori nel territorio di
appartenenza, evitando il collocamento fuori regione. Spiega, quindi, che la
proposta prevede la creazione di due strutture residenziali presso i territori
afferenti i Distretti di Corte d'Appello e nel cui territorio ricadono il
Tribunale per i Minorenni, la Procura della Repubblica presso il Tribunale per
i Minorenni e gli Istituti Penali minorili. Evidenzia, quindi, l’obiettivo di
migliorare i servizi socio-sanitari di esecuzione dei procedimenti penali per
il perseguimento delle esigenze educative dei minori. Specifica, infine, che la
proposta non prevede oneri aggiuntivi a carico del bilancio regionale.
Chiede se vi sia un collegamento con i servizi socio-sanitari.
Solleva alcune perplessità su alcune previsioni della proposta di legge,
in particolare, in considerazione della rete socio assistenziale già esistente
sul territorio, osserva come la proposta preveda l’istituzione di strutture esclusivamente
maschili, invitando a valutare l’ipotesi di prevedere una differenziazione che
comprenda anche le femmine. Osserva, ancora, che la proposta è rivolta alla
fascia d’età 14-25, senza alcuna differenziazione tra maggiorenni e minorenni.
Inoltre, attesa la normativa già esistente, ritiene auspicabile, contrariamente
a quanto previsto nella proposta, che i minori siano indirizzati in strutture
in cui vi siano coetanei non esclusivamente assegnati in forza di misure di
esecuzione penale, al pari dei gruppi appartamento. Esprime, infine,
perplessità sull’invarianza finanziaria, affermando che il costo per
l’autorizzazione di nuove strutture, senza un apposito e preventivo accordo con
il Centro di giustizia minorile, potrebbe ricadere sui fondi regionali.
Chiede al dottore Latella di trasmettere in forma scritta alla
segreteria della Commissione le sue osservazioni.
Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.
Comunica che sono stati presentati degli emendamenti, ma suggerisce di
esaminarli nella prossima seduta per consentire anche agli altri consiglieri di
avanzare eventuali proposte emendative.
Riferito di aver presentato degli emendamenti in linea con quanto già
osservato dal Dipartimento lavoro e politiche sociali, ne annuncia il ritiro.
Propone di redigere una mozione che solleciti il governo regionale a
dare risposte alle sollecitazioni del Centro per la Giustizia Minorile per la
Calabria, intervenendo sul numero e sulla vicinanza al domicilio dei giovani
sottoposti a pene detentive.
LAGHI Ferdinando
(De Magistris Presidente)
Premesso che l’articolazione e l’assetto della legge è di difficile
comprensione e presenta alcuni aspetti che andrebbero, a suo avviso,
sostituiti, manifesta perplessità riguardo la norma che prevede l’invarianza
finanziaria. Individua solo due possibilità: una revisione sostanziale o una
organizzazione che preveda l’elaborazione di un testo collettivo.
Fissa il termine per la presentazione degli emendamenti a 48 ore prima
della prossima seduta di Commissione e rinvia il punto.
Chiede se vi sia l’intenzione di redigere la mozione.
Suggerisce di acquisire prima le osservazioni richieste e tutti gli
emendamenti per poi decidere come procedere.
(La Commissione rinvia)
Preso atto dell’assenza del rappresentante del Dipartimento competente,
illustra la proposta che prende in considerazione il fenomeno dell’alopecia
dovuta a chemioterapia, prevedendo un sussidio economico per l’acquisto di una
protesi tricologica. Evidenzia, inoltre, l’obiettivo di promuovere la creazione
di una banca regionale dei capelli, destinata alla creazione di protesi tricologiche.
Pur riconoscendo i buoni propositi alla base della proposta di legge in
discussione, volta a consentire alle donne di affrontare in maniera
maggiormente dignitosa la problematica oncologica, migliorandone l’aspetto
estetico, ed evidenziato che le stesse problematiche riguardano pazienti maschi
e bambini, riferisce, in qualità sia di politico sia di medico, l’indignazione
delle donne che hanno subito interventi di mastectomia, che lamentano l’assenza
di molti servizi necessari per un corretto percorso assistenziale, quali, in
particolare, la mancanza di screening
di diagnostica precoce e la carenza nelle Breast Unit delle
multiprofessionalità necessarie.
Sottolineato che il Piano nazionale esiti, che misura esclusivamente la
sopravvivenza delle donne sottoposte a mastectomia, indica una percentuale del
18 percento in più per le pazienti seguite all’interno di unità qualificate e
accreditate, reputa l’intervento previsto dalla proposta in esame residuale
rispetto alle necessità della problematica.
Riferita la formulazione di un emendamento, invita la Commissione a
riflettere sull’opportunità di adottare misure maggiormente efficaci.
Sottolineata la valenza della proposta di legge in esame, reputa che
l’intervento in essa previsto vada considerato favorevolmente, poiché non
alternativo rispetto ad altri ritenuti maggiormente necessari.
Avendo contezza specifica della problematica connessa alla carenza nel
territorio regionale dei mammografi e dei relativi contratti manutentivi,
censura la connotazione delle Breast Unit riferita ai luoghi fisici e non alle
professionalità presenti.
Comunica, quindi, la presentazione di un emendamento, giudicando necessario
fornire un apporto alle fasce economicamente più deboli.
Sottolineato che la proposta di legge in esame si propone di fornire
esclusivamente un mero supporto ai pazienti oncologici, concorda sulla
necessità di una più attenta riorganizzazione del sistema regionale per la trattazione
delle patologie oncologiche.
Evidenzia, altresì, l’opportunità di evitare la differenziazione tra
donne e uomini.
Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.
Preso atto delle osservazioni del Settore assistenza giuridica, rinvia
la trattazione, riferendo che sarà stabilito il termine per la presentazione di
eventuali emendamenti.
(La Commissione rinvia)
Riferisce, preliminarmente, che il Dirigente generale del Dipartimento Tutela della Salute e servizi socio-sanitari, invitato alla seduta odierna, ha indicato un delegato, che è assente.
Illustra, quindi, la proposta di legge volta a modificare la lettera a) del comma 5-bis dell’articolo 11 della legge regionale numero 11 del 19 marzo 2004 (Piano regionale della salute 2004 – 2006), adeguando la terminologia a quella usata nel PNRR e, pertanto, sostituendo le “case di continuità”, con le “case di comunità”.
Riferisce, infatti, che il PNRR indica, la Casa della Comunità, quale strumento attraverso cui coordinare tutti i servizi offerti sul territorio, in particolare per i malati cronici.
Illustra la scheda di analisi tecnico-normativa.
A fronte della recente introduzione delle case di “continuità” nel Piano
della Salute (Legge regionale n. 5 del 2022), invita a prestare maggiore
attenzione nella predisposizione delle proposte di legge al fine di non dover
ricorrere a modifiche altrimenti evitabili.
Posti ai voti gli articoli
1, 2 e 3, che sono approvati, pone in votazione la proposta di legge nel suo
complesso che è approvata all’unanimità.
(La Commissione approva all’unanimità)
Indi, esauriti i punti
all’ordine del giorno, toglie la seduta.
La
seduta termina alle 12.23
Il Segretario generale
Maria Stefania Lauria