MOZIONE n. 26 del 11/07/2022
Carenza%20idrica%20nel%20territorio%20Crotonese

Il Consiglio Regionale,

Premesso che:
- i cambiamenti climatici, che hanno determinato un incremento dei fenomeni atmosferici estremi, tanto per intensità quanto per frequenza, hanno un impatto devastante sulla crescita economica e sullo sviluppo delle società;
- le crisi ambientali connesse ai cambiamenti climatici unitamente alla scarsità di risorse idriche rischiano di compromettere la crescita economica dei territori: i cambiamenti climatici, infatti determinano un aumento considerevole delle necessità irrigue delle coltivazioni;
- l’utilizzo dell’acqua in agricoltura è fondamentale per la produttività del settore nonché elemento imprescindibile per la qualità delle produzioni ed è per questo che bisogna promuovere un uso sostenibile delle risorse idriche;
- l’agricoltura costituisce uno degli elementi trainanti dell’economia calabrese in generale e in particolare nei territori della provincia di Crotone;
- ogni anno in questi territori si ripropongono in maniera drammaticamente puntuale, le stesse identiche emergenze che mettono in crisi il settore e rischiano di vanificare il lavoro degli agricoltori e delle imprese agricole;
- prima e durante il periodo estivo la carenza idrica, dovuta anche a fenomeni sempre più intensi di siccità, si abbatte sul territorio crotonese che si ritrova a corto di acqua sia per quel che riguarda l’uso civico che per quello altrettanto indispensabile che concerne l’irrigazione dei terreni agricoli;
- nel corso degli anni sono stati proposti solo interventi tampone per affrontare la questione della carenza idrica dell’area del crotonese, senza mai giungere a soluzioni definitive, con conseguenze disastrose per il comparto agricolo del territorio;
Considerato che: - l’approvvigionamento idrico del territorio crotonese è affidato al cosiddetto “Sistema dei Laghi Silani” ed è regolamentato dalla Convenzione stipulata in data 5 novembre 1968 tra la Regione Calabria e la Cassa per il Mezzogiorno, nota come “Convenzione Enel-Casmez” con la quale viene fatto obbligo all’ENEL, oggi A2A Spa, tra l’altro di rilasciare, nel periodo da maggio a settembre di ogni anno, un volume di circa 33.000.000 di metri cubi di acqua, tenendo conto soltanto della prima coltura e spesso anche insufficiente per garantire la stessa;
- la predetta Convenzione non prende atto della seconda coltura, in particolare quella del finocchio, che è ormai diventata un’eccellenza del territorio crotonese con il riconoscimento dell’IGP da parte della comunità europea;
- nel mese di agosto 2021 la Regione Calabria ha siglato con A2A Spa un accordo per l’aggiornamento della Convenzione suddetta che prevede la possibilità del rilascio, a favore del fondovalle del Tacina, di volumi idrici annui aggiuntivi rispetto a quelli previsti nella Convenzione del 1968;
- nonostante questo incremento del volume di acqua rilasciata, non si è ancora riusciti a soddisfare le attuali esigenze del territorio, sia in termini di popolazione che di tipologia di colture;
- per il territorio di Isola di Capo Rizzuto l’approvvigionamento per l’idropotabile è garantito dalla medesima condotta che convoglia l’acqua “agricola” determinando che l’acqua idropotabile di fatto sia soggetta alla turnazione come quella agricola;
- il sistema idrico del territorio crotonese risulta essere obsoleto con continui episodi di rottura della condotta e conseguente spreco di acqua;
- è emersa già da tempo l’esigenza di affiancare a un più razionale utilizzo delle risorse idriche, interventi inderogabili di ammodernamento degli impianti pubblici esistenti, di azioni di manutenzione straordinaria e di introduzione di innovazioni tecnologiche finalizzate sia a una migliore efficienza degli impianti irrigui che alla raccolta delle acque per evitarne la dispersione a mare durante le stagioni della pioggia. Tenuto conto che: - ogni anno la situazione del territorio crotonese mette a serio rischio le colture con l’impossibilità per gli operatori del territorio, stante la richiamata incertezza della risorsa, di programmare la propria attività;
- detta problematica colpisce uno dei maggiori settori, quello agricolo, del territorio crotonese dove diverse sono le eccellenze da tutelare ed incentivare;
Impegna la Giunta regionale
a convocare urgentemente un tavolo tecnico con tutti i soggetti istituzionali interessati al fine di attuare i seguenti interventi per il breve e per il lungo periodo: a) assicurare immediatamente l’anticipazione di acqua sull’annualità 2023 onde garantire di portare a termine le prime colture, in ossequio a quanto stabilito dalla richiamata Convenzione del 1968, così come modificata dal nuovo accordo tra Regione Calabria e A2A Spa siglato nell’agosto 2021, nel rispetto delle esigenze complessive del comparto agricolo, altresì, pianificare per tempo il fabbisogno idrico per la seconda coltura, al fine di consentire agli imprenditori agricoli di poter programmare i loro investimenti;
b) adeguare la cosiddetta convenzione “Enel-Casmez” alle nuove disposizioni normative nazionali e regionali, prevedendo un ulteriore aumento dei volumi di rilascio per il territorio Crotonese al fine di adeguare la stessa alle nuove esigenze del comparto agricolo e quindi far fronte al fabbisogno idrico per mesi 12;
c) prevedere un piano di manutenzione straordinaria della rete idrica di proprietà regionale nonché attingere dalle risorse oggi disponibili per la realizzazione di una nuova infrastruttura idrica, per garantire la corretta gestione del bene idrico in un’ottica di risparmio della risorsa stessa;
d) attivare, attraverso adeguato finanziamento, il progetto che il Comune di Isola di Capo Rizzuto ha depositato presso gli uffici regionali per la realizzazione di una condotta diretta dall’invaso Sant’Anna e il primo punto di presa cosiddetta “Pedocchiella” sito nel territorio dello stesso comune, onde evitare la promiscuità della condotta per l’uso agricolo e idropotabile.

Allegato:

11/07/2022
N. IRTO,F. IACUCCI, E. ALECCI, D. BEVACQUA, R. MAMMOLITI