Pari Opportunità tra uomo e donna

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Data: 16/4/2013  

COMUNICATO STAMPA

La Conferenza Nazionale degli Organismi di Pari Opportunità regionali, convocata a Roma il 19 aprile u.s., alla quale ha regolarmente partecipato la Presidente della CPO della Regione Calabria, avv. Giovanna Cusumano, ha deciso di promuovere una campagna informativa sul tema del riequilibrio della rappresentanza negli organi elettivi.
Alle elezioni amministrative del 26-27 maggio elettrici ed elettori avranno infatti, per la prima volta, la facoltà di esprimere la doppia preferenza di genere, cioè apporre non uno ma due cognomi di candidati della stessa lista, di un uomo e di una donna. Si tratta di una conquista della legge 215/2012, la normativa volta appunto a riequilibrare la rappresentanza di genere nei Consigli comunali e regionali, approvata in modo bipartisan dallo scorso Parlamento. Questa legge introduce anche altre novità relative alla par condicio nelle trasmissioni elettorali e alla composizione di genere delle liste, con la previsione della ricusazione della lista che non rispetti i coefficienti di genere.
"Vi è necessità di un impegno forte delle istituzioni e delle forze politiche che ancora non vediamo - sostengono le presidenti delle consulte e commissioni di pari opportunità delle Regioni italiane - per informare l'elettorato e promuovere presso la cittadinanza questi nuovi diritti".
Sono 568 i Comuni italiani che vanno al voto, di cui 41 in Calabria: provincia CZ -Badolato, Cardinale, Curinga, Gasperina, Guardavalle, Magisano, San Mango d'Aquino, Santa Caterina dello Ionio, Stalettì; provincia CS: Acri, Bonifati, Canna, Castrolibero, Corigliano Calabro, Dipignano, Maierà, Marano Marchesato, Paterno Calabro, San Lucido, San Martino di Finita, Serra d'Aiello, Terravecchia; provincia di KR: Cerenzia, Isola Capo Rizzuto, Petilia Policastro, Savelli, Scandale, Strongoli; provincia RC -Candidoni, Cosoleto, Fiumara, Gioiosa Jonica, Locri, Roccaforte del Greco, San Luca, Seminara, Serrata; provincia di VV: Dinami, Gerocarne, Parghelia, Polia.
La doppia preferenza di genere è già obbligo per i Comuni sopra i 5 mila abitanti, ma rappresenta un impegno non rinviabile anche per le Regioni, a cui la stessa legge impone di "incentivare l'accesso del genere sottorappresentato", in piena coerenza con il dettato costituzionale.
"Per questo - conclude la Conferenza Nazionale degli Organismi regionali di Pari Opportunità - rivolgiamo alle forze politiche un appello: cogliete fino in fondo l'opportunità di affermare una visione differente del potere e di cambiare un
sistema immobile in una realtà che corre veloce".