Pari Opportunità tra uomo e donna

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Data: 1/1/2007  


Programmazione anno 2006

Il programma di seguito descritto è teso ad analizzare la situazione socio economica, politica e culturale dell'intera Calabria ed particolare quella delle " Donne Calabresi".
L'impegno, per l'anno in corso, proposto dalla Presidente e fatto proprio dall'intera Commissione, andrà, in particolare, nella direzione della centralità che assume in Calabria la disoccupazione femminile, per altro, la più alta nella nostra regione se rapportata alla complessiva disoccupazione endemica.
Nella precedente legislatura, da sommarie verifiche effettuate, non pare che gli strumenti in possesso della regione abbiano riguardato l'occupazione femminile calabrese ed a tal proposito la Commissione, nella sua interezza, ha distribuito nei tavoli del P.O.R. la rappresentanza idonea ad incentivare e spingere gli organi preposti e gli Assessorati competenti per materia verso questa direzione.
I risultati saranno verificati nel corso dell'anno, fermo restando che è stato effettuato un primo incontro tra la Presidente della Commissione ed il Dott. Falcone.
Per quanto riguarda l'azione e l'impegno di approfondimento e di proposta sulla questione centrale ( Occupazione) la Commissione, cosi come si evince dall'ampia documentazione presentata dalle singole Commissarie, ha già programmato ( alcuni già messo in atto) una serie di incontri con le varie realtà politiche, sociali, associative, professionali, imprenditoriali e della comunicazione, nonché con altri organismi di parità esistenti nella nostra Regione, nei nostri Comuni e nelle nostre Province.
L'idea progettuale della Commissione è soprattutto quella di impegnare e responsabilizzare le donne calabresi o le associazioni, a qualsiasi livello, a realizzare dal basso progetti che, valutati successivamente dalla Commissione, avranno come obiettivo quello di creare occupazione e quello di dare sfogo alla creatività delle donne calabresi; a tal fine l' intenzione di questa Commissione è di relazionarsi con il Governo regionale e con i singoli Assessori al fine di promuovere ogni concreta azione finalizzata, successivamente, alla realizzazione di quelle idee progettuali che la Commissione riterrà valide.
In tale fase la stessa Commissione ha intenzione di relazionarsi con i Sindaci, i Presidenti delle Province per verificare le eventuali disponibilità di sviluppo dell'occupazione femminile racchiuse nelle pieghe dei bilanci di propria competenza. La Commissione è arrivata ad una conclusione politica che afferma l'importanza delle Pari Opportunità ai fini della crescita dell'intera Calabria e per questo pensa che la nuova società calabrese dovrà vedere donne e uomini insieme ed uniti nel fare; questo servirà ad evitare una economia zoppa difficile a decollare. Ogni risorsa dovrà essere valorizzata.
L'altro aspetto importante che la Commissione intende portare avanti riguarda i diritti delle donne calabresi, partendo dalla stessa legge istitutiva della Commissione di P.O. per arrivare poi alla mancanza dei servizi per la singola persona e per la famiglia.
Nell'ambito di questo aspetto si prevedono dei momenti di riflessione su argomenti come " Donne e Religioni", liberazione e modernità, ed è gia allo studio della stessa un progetto de riguarda una ipotesi di approccio sulla sicurezza della vita delle donne, a partire dalla famiglia. La Commissione ritiene che non appena conclusa la fase di elaborazione sarà presentata alla Commissione competente un progetto di legge idoneo ad affrontare il tema della violenza.
Non secondaria a quanto già detto prima sarà la comunicazione di genere che partendo dalla storia del giornalismo dovrà essere sempre improntata sulla centralità della donna;( questa ultima parte, come ben si evince, è collegata al progetto già iniziato nell'ultimo mese dell'anno 2005- Scuola o master di giornalismo nella Locride).

Entrando adesso nello specifico della programmazione, anche sulla base dei singoli programmi presentati dalle singole commissarie, la Commissione si prefigge di realizzare quanto di seguito descritto:

 

AREA DI VIBO VAL:

Si ritiene utile impegnare tutte le energie possibili della Commissione per la realizzazione di iniziative teatrali inserite nel concetto di " Linguaggio alternativo" mediante l'utilizzo di nuove tecnologie di forte rilevanza al fine di far rivivere le nostre culture calabresi di genere.

AREA DI REGGIO CALABRIA

Sarà organizzato un convegno avente come tema la " pianificazione urbanistica vista dalla cultura di genere femminile che si raccorda ad una nuova visione della città, considerato che la tipologia della famiglia attuale non è ancora presa in considerazione dalla urbanizzazione esistente.
Al fine di collaborare alla realizzazione di una nuova urbanizzazione la Commissione, tra l'altro, si prefigge di realizzare un laboratorio di ricerca che consentirà di avere una mappa delle politiche e dei progetti realizzati all'interno di un quadro conoscitivo della realtà urbanistica italiana. Si sa, infatti, che un punto centrale è quello di sapere affrontare il nuovo processo di urbanizzazione che includano le nuove culture portate in Calabria dalle popolazioni migranti..

AREA DI COSENZA

Per l'area di Cosenza si prevedono una serie di azioni positive finalizzate a definire obiettivi e strumenti ed ad abbattere le discriminazioni ancora esistenti specialmente nell'entroterra casentino.
In questo quadro si intende rivisitare la Calabresità e la Mediterraneità partendo da saperi, culture, politiche, e dalle azioni giuridiche finalizzate alla legalizzazione ed alla conoscenza dei diritti soprattutto attraverso la cultura della non violenza.
La commissione inoltre intende patrocinare e coofinanziare, attraverso l'Associazione culturale " La Casbah", l'iniziativa TRAME DI PACE che ha come intento quello di rafforzare il dialogo delle donne appartenenti a diversi contesti socio-culturali nell'ottica della creazione di reti femmili attive nella promozione dei diritti delle donne.

AREA DI CROTONE

Per ciò che concerne il suddetto territorio è intenzione della Commissione focalizzare l'attenzione sul problema delle politiche femminili e , quindi, farsi carico di un'opera capillare di sensibilizzazione e di coordinamento di tutte le forze politico-economiche e sociali per realizzare una reale emancipazione; a tal fine occorre mettere in primo piano e dare pieno risalto all'attuale gravità che emerge in tema di emarginazione femminile nei territori della provincia.
Sono previsti interventi di carattere socio-politico e culturale.

AREA DI CATANZARO

E' intenzione di questa Commissione approfondire, per detto territorio, la conoscenza istituzionale riferita sia alle donne elette, sia ai vari organismi di parità e di pari opportunità esistenti in tutti i comuni del comprensorio, al fine di valorizzare ed affiancare le donne, che pur nella loro solitudine, sono chiamate a svolgere compiti importanti. Inoltre la Commissione si prefigge di sensibilizzare tutti gli enti non ancora provvisti di organismi di parità e di Commissioni di P.O. a voler intraprendere tutte le azioni atte ad eliminare questo annoso problema ed al fine di meglio responsabilizzare e rendere partecipi le donne.
La Commissione si prefigge, inoltre, di offrire il proprio patrocinio ed un piccolo contributo al Comune di Magisano per il Convegno organizzato dallo stesso comune avente oggetto" Donne in politica e quote rosa", ed al Comune di Cerva per la lodevole iniziativa di voler intitolare la Scuola materna comunale ad una illustre concittadina.

 

SCUOLA UNIVERSITA' E RICERCA

L'attività della Commissione intende partire da iniziative che mettono al centro la " Differenza" nella sua eccezione maschile e femminile configurandola da ogni punto di vista.
All'interno di questo percorso formativo si intende anche promuovere un ulteriore confronto con l'Assessore alla Sanità al fine di chiedere una integrazione della legge 26, nonché l'approfondimento sul tema " Anemia Mediterranea" che a tutt'oggi risulta poco diffuso nella cittadinanza calabrese.

DONNE SALUTE ED AMBIENTE

Il programma per l'anno 2006 è quello di sviluppare una politica tesa a combattere la segregazione in tutti i modi in cui si manifesta e contro qualsivoglia gruppo, categoria, ceto genere.
La modernità dell'universo femminile, infatti, tra le giovani generazioni in particolare, evidenzia una nuova voglia di autonomia e di indipendenza dalla famiglia; in questo quadro è più facile l'ingenerarsi di violenze private che generano sofferenze fisiche e psicologiche tra le pareti domestiche. Al fine di affrontare il problema occorre creare ed attivare un osservatorio sulla violenza privata attraverso una struttura regionale radicata in tutto il territorio calabrese.
L'obiettivo è quello di costruire uno sportello utile a chiunque ne abbia bisogno. Questa Commissione, a tal fine, attraverso i Gruppi Consiliari regionali presenterà anche un progetto di legge per l'istituzionalizzazione dell'Osservatorio sulla Violenza privata.

DONNE E DIRITTI

Le priorità strategiche che vengono individuate dalla Commissione sono quelle previste dalla Carta Costituzionale, rispetto alle quali si rileva il permanere di una disparità tra uomini e donne.
In questo ambito una delle disparità più evidenti è quella del sistema retributivo correlato al diverso e sfavorevole avanzamento delle donne al fine della prospettiva della carriera. Pertanto la Commissione si propone di realizzare un progetto integrato per più anni che, passando dai centri per l'impiego, per i servizi, per il lavoro delle province e l'Assessorato al Lavoro della regione, serva da leva sia per agevolare l'ingresso delle donne nel mercato del lavoro, sia in funzione del miglioramento professionale di quelle occupate ed aventi una professionalità non sempre valutata e tenuta nella giusta considerazione dai datori di lavoro o dagli enti in cui prestano attività.

DONNE E LAVORO

La Commissione intende orientare la propria attività verso l'individuazione di idonee soluzioni sul tema della conciliazione dei tempi di lavoro e di cura, delle risorse atte a consentire il potenziamento e sviluppo dei servizi per la prima infanzia nonché verso l'individuazione di progetti tesi a garantire la massima occupazione delle donne calabresi nel nostro territorio.
Considerato che la Calabria è assai distante dagli obiettivi fissati dal Consiglio Europeo di Lisbona e da quello di Goteborg.
E' necessario, tra l'altro, potenziare l'impatto della legge 53/2000 importante strumento di attualizzazione della cultura della conciliazione. A tal fine si rende necessario individuare quelle risorse essenziali per la realizzazione di asili nido pubblici e privati ed in particolare nei luoghi di lavoro aperti al territorio.
La Commissione, di sua iniziativa, e nei limiti della sua competenza, adotterà come suo impegno prioritario la promozione del profilo di genere da realizzarsi nelle politiche di bilancio.

 

 

 

RELAZIONI CON I COMITATI DI PARITA'

Si ritiene necessario, nel corso dell'anno, seguire il seguente schema per raggiungere l'obiettivo di una migliore collaborazione ed interscambio con i Comitati di Parità:

1) Mappatura degli organismi di parità esistenti nel territorio: Enti locali, Asl, Organizzazioni sindacali, Scuole, Università, Ordini professionali e Pubbliche Amministrazioni.
2) Azioni di rafforzamento dei ruoli dei Comitati di Parità in ogni luogo di attivitàò lavorativa calabrese.
3) Promozione presso Comuni e Province della istituzione dei Comitati di Parità.

COMUNICAZIONE

Si promuoverà la creazione di un Istituto calabrese per l'uguaglianza di genere presso il Consiglio regionale con un centro di documentazione, un centro di statistica " gender oriented", un centro di ricerca ed una biblioteca,
Si lavorerà sul ripristino di un tavolo delle donne per il sistema dei "media", e sulla realizzazione di un sito web g.o. per P.O. cercando, anche, di avviare un sistema di sinergie on-line a supporto della rete della banca del tempo delle donne.
La commissione, inoltre, nel corso dell'anno, intende provvedere alla pubblicazione del testo offerto dall'Istituto di Istruzione Superiore " Familiari" di Melito P.S. relativo al mainstreming ed all'empowerment di genere patrocinando il progetto di che trattasi promosso dallo stesso Istituto.

 

La Presidente
Antonia Lanucara