X LEGISLATURA
RESOCONTO SOMMARIO
__________
2.
SEDUTA DI MARTEDI’ 20
GENNAIO 2015
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ANTONIO SCALZO
Inizio lavori h. 16.50
Fine lavori
h. 20,56
INDICE
NERI Giuseppe, Segretario Questore
AIETA Giuseppe (Partito Democratico)
Approvazione del Programma di Governo (articolo 33, comma
4 Statuto)
NICOLÒ Alessandro (Forza Italia)
OLIVERIO Mario, Presidente della
Giunta regionale
BATTAGLIA Domenico (Partito Democratico)
Bevacqua
Domenico (Partito Democratico)
CANNIZZARO Francesco (Casa delle
libertà),*
CICONTE Vincenzo Antonio (Partito
Democratico)
Esposito
Sinibaldo (Nuovo Centro Destra)
GRECO Orlandino (Oliverio
Presidente)
GUCCIONE Carlo (Partito Democratico)
IRTO Nicola (Partito Democratico)
Mirabello
Michelangelo (Partito Democratico),*
NICOLO’ Alessandro (Forza Italia)
OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente
della Giunta regionale,*
ORSOMARSO Fausto (Forza Italia),*
ROMEO Sebastiano (Partito Democratico)
SALERNO Nazzareno (Forza Italia)
SCULCO Flora (Calabria in Rete)
TALLINI Domenico (Forza Italia),*,*
GRAZIANO Giuseppe, Segretario
Questore
GIUDICEANDREA Giuseppe (Democratici
Progressisti)
GRECO Orlandino (Oliverio
Presidente),*
OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente
della Giunta regionale
ORSOMARSO Fausto (Forza Italia)
TALLINI Domenico (Forza Italia)
GRECO Orlandino (Oliverio
Presidente),*
IRTO Nicola (Partito Democratico)
OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente
della Giunta regionale
TALLINI Domenico (Forza Italia),*
OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente della
Giunta regionale
TALLINI Domenico (Forza Italia)
AIETA Giuseppe (Partito Democratico)
OLIVERIO Gerardo Mario, Presidente
della Giunta regionale
TALLINI Domenico (Forza Italia),*
Dà avvio ai lavori invitando il Segretario Questore a dare lettura del verbale della seduta precedente.
Dà lettura del verbale della seduta precedente.
Pone ai voti il verbale della seduta precedente che è approvato senza osservazioni.
Dà lettura delle comunicazioni.
Invita l’Aula a soffermarsi su due eventi importanti verificatesi negli ultimi giorni e la cui radice risiede, a suo avviso, nella stessa causa: il terrorismo islamico e la paura che sta seminando in tutto il mondo. Espressa, innanzitutto, soddisfazione per la liberazione di Vanessa e Greta, le due cooperanti italiane rapite in Siria, a nome dell’intero Consiglio regionale ringrazia il Governo italiano che ha reso possibile un risultato per lunghi mesi sperato.
Esprime, poi, interpretando i sentimenti dell’intero Consiglio regionale, profonda ed incondizionata riprovazione per quanto riguarda la strage compiuta a Parigi nella redazione del periodico Charlie Hebdo. Chiede, quindi, di osservare un minuto di silenzio per ricordare le vittime del fondamentalismo islamico.
(I consiglieri ed i presenti si levano in piedi ed osservano un minuto
di silenzio)
Prima di procedere con l’ordine
del giorno esprime rammarico per la frase scritta sul fronte di una galleria
sull’autostrada all’entrata della città di Reggio Calabria “Oliverio
nemico di Reggio”, giudicandola ingiuriosa e fuori luogo non solo nei confronti
del Presidente della Giunta, cui va la solidarietà, ma di tutti quelli che
hanno l’obiettivo di rendere efficiente
Ritiene
giusto far sapere pubblicamente che si vuole restituire la Regione ai calabresi
rendendola efficiente attraverso la rimozione di inefficienze e doppioni.
Chiede
l’inserimento all’ordine di lavori di un ordine del giorno riguardante la
revoca del decreto di soppressione del posto fisso della polizia di Stato a Cetraro (CS).
Pone
in votazione la richiesta di inserimento che è approvata.
Chiede
un rinvio del punto perché ritiene che le dichiarazioni programmatiche meritino
una seduta ad hoc del Consiglio. Dichiarata,
infatti, che la sede per l’approfondimento, attraverso un confronto aperto per
definire le priorità del programma, debba essere il Consiglio, ribadisce la
richiesta di un aggiornamento ad una seduta da concordare.
Rivolge
i più deferenti saluti dell’Aula al Presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano, auspicando che il suo successore sappia essere il giusto erede di un Presidente che ha saputo meritarsi
l’apprezzamento di tutti i cittadini, il consenso e la stima di Capi di Stato e
il riconoscimento generale.
Ricorda che occorre votare
la proposta di rinvio del punto richiesta dal presidente Oliverio.
Pone
in votazione la proposta di rinvio del punto all’ordine del giorno che è
approvata a maggioranza.
Illustra la relazione specificando che le
modifiche proposte intendono agire sulle attuali previsioni in ordine alla
organizzazione della Giunta regionale che impongono la scelta dei componenti
dell’organo esecutivo, limitando a tre il numero degli assessori esterni. Le
stesse modifiche introducono la figura del Consigliere delegato che non
comporterà alcuna spesa aggiuntiva, ma gli consentirà di partecipare alle
sedute di Giunta. Infine, riferisce che la proposta prevede l’abrogazione della
figura del Consigliere supplente, oggetto peraltro di impugnativa del Governo.
Ispirandosi alle dichiarazioni dei segretari dei
sindacati calabresi che hanno stigmatizzato la lunghezza dei tempi delle scelte
della politica calabrese, mette in evidenza anche il ritardo nel presentare la
formazione della Giunta che, dopo oltre un mese dalla proclamazione del
presidente Oliverio, non è stata ancora presentata
alla Calabria.
Evidenziato come detti ritardi non si siano mai
presentati nella storia del regionalismo calabrese e censurando
l’ingiustificabile, a suo dire, paralisi politica che attraversa la Regione, chiede
il motivo per il quale il Presidente non scioglie le riserve sulla sua squadra
di governo, affrettandosi di contro a portare all’esame dell’Aula la riforma dello
Statuto.
In particolare ritiene che l’accorpamento dei
ruoli tra i dipendenti del Consiglio regionale e della Giunta rappresenti un
attacco alla Regione ed in merito sottolinea sia che la sede dell’Assemblea è e
deve rimanere nella città di Reggio Calabria sia come non sia pensabile
intaccare l’autonomia del Consiglio regionale. In attesa di conoscere la
formazione della Giunta che a suo avviso sarà influenzata dal rimpasto di Governo,
annuncia che sulla riforma dello Statuto sarà fatta opposizione dura.
Precisando che la proposta di modifica statutaria punta a consentire al
Presidente della Giunta regionale di poter formare l’Esecutivo secondo le
competenze e le specificità necessarie all’attività di Governo, evidenzia come
la questione del consigliere delegato andrebbe interpretata correttamente
ovvero come quella di un consigliere con il compito di coinvolgere esponenti
del Consiglio regionale nelle attività da intraprendere sul territorio e
nell’impegno di seguire alcuni temi di specifica importanza in un determinato
periodo di tempo, senza rappresentare questo, a suo dire, un aggravio sulla
spesa regionale.
All’interno
della stessa proposta di legge statutaria evidenzia, poi, il contenuto
dell’emendamento a sua firma, protocollo numero 2415, che prevede che la Giunta
regionale sia composta dal Presidente della Giunta e da sette 7 assessori, di
cui uno assume la veste di il Vicepresidente e, richiamando quanto disposto
finora da altre Regioni d’Italia, cita quanto disposto dal decreto-legge numero
138 del 2011 che all’articolo 14, comma 1 lettera b) prevede che il numero
massimo degli assessori regionali sia pari o inferiore ad un quinto del numero
dei componenti del Consiglio regionale, con arrotondamento all’unità superiore.
Invita, pertanto, a mettere da parte le critiche ed i pregiudizi, puntando,
invece, l’attenzione sulle questioni importanti e lavorando conseguentemente
nell’interesse del bene comune.
Ricordando, tra l’atro, il passato politico della Calabria e che i
nemici della città di Reggio Calabria sono stati, a suo dire, altri, difende
con fermezza la posizione del presidente Oliverio e,
rivendicando il comportamento corretto che si è tenuto nella precedente seduta
di Consiglio regionale, al di là di quelli che sono stati definiti inciuci,
ricorda che ciascun consigliere ha votato nel segreto dell’urna.
Concorda appieno, infine, sull’iniziativa del presidente Oliverio di chiedere il rinvio della discussione sulle
linee programmatiche del Governo in una seduta di Consiglio regionale
appositamente dedicata, poiché considera la questione di particolare
importanza, rappresentando una svolta per la Calabria.
Pur manifestando tutta la sua solidarietà al Presidente della Giunta regionale
per le scritte offensive rivolte alla sua persona, esprime voto contrario sulle
modifiche proposte ma si dice pronto ad un confronto sereno e costruttivo.
Inoltre, auspicando che nessuno manchi più di rispetto al presidente Oliverio, pur riconoscendo la forte autorevolezza dello
stesso Presidente, considera sia importante mantenere il diritto di fare
critica da non interpretare, a suo dire, quale “lesa maestà”.
Dopo gli auguri di buon lavoro nell’interesse esclusivo della Calabria
e ringraziati i consiglieri Mangialavori e Graziano
per avergli conferito la carica di rappresentante del gruppo della Casa delle
libertà, rivendica le tante aspettative dei cittadini calabresi che hanno
fretta di conoscere la formazione dell’Esecutivo per affrontare le tante
problematiche e le emergenze del territorio.
Manifestata la propria solidarietà al presidente Oliverio
e censurato al contempo l’atto offensivo di protesta, invita, tuttavia, a
riflettere sull’accaduto che potrebbe, a suo dire, essere il frutto di una
sorta di allarmismo, ricordando, a tal riguardo, che nella precedente seduta la
maggioranza ha approvato una proposta di legge in cui ravvisa incertezze anche
sul dato economico, sottolineando come non vi sia prova che la separazione dei
ruoli del personale di Giunta e Consiglio regionale comporti una spesa eccessiva.
Giudicando, invece, necessaria la distinzione dei ruoli, anche alla
luce della suddivisione costituzionalmente garantita, ricorda che solo quattro
Regioni, di cui due a Statuto speciale, utilizzano la gestione del ruolo unico
del personale.
Chiede, pertanto, un immediato Tavolo tecnico e istituzionale alla
presenza dei componenti del Consiglio regionale e di tutti i rappresentanti
sindacali, in mancanza del quale si provvederà alla presentazione di una
proposta di legge abrogativa.
Dopo un breve richiamo alla sua storia politica, invita a non lasciarsi andare alle polemiche e, rivolgendosi in particolare al consigliere Tallini al quale chiede di rivedere la posizione manifestata, conviene quanto programmato dal presidente Oliverio, approvando la linea politica attuale che prevede un esame attento dei problemi del territorio.
Ribadito che il rinvio della discussione sulle linee programmatiche è giustificato
dal fatto che si intende offrire alla opposizione un ruolo per incidere non
solo sul programma elettorale ma anche per esaminare la realtà dei fatti, in tutte
le emergenze e difficoltà, esorta a lavorare concretamente senza fare
demagogia; ricorda, poi, che il
consigliere delegato è figura politica già prevista e che la modifica proposta
nella seduta odierna punta ad un inserimento formale nello Statuto regionale.
Pur
apprezzando le manifestazioni di solidarietà e di censura per le scritte di
protesta rivolte al presidente Oliverio, esorta a non
alimentare scontri che non esistono e che potrebbero degenerare in uno scontro
tra territori.
Affermato che il primo dovere nei confronti della Calabria è entrare nel merito delle problematiche e del pacchetto di riforme che dovranno essere approvate per porre rimedio ad “obbrobri” come quello dell’istituzione del consigliere supplente, sottolinea di non riuscire a comprendere le perplessità avanzate riguardo l’operazione di istituzionalizzazione della figura del consigliere delegato. Evidenziato che la proposta in discussione, in riferimento alla composizione della Giunta, consentirà alla Calabria di adeguarsi al resto delle Regioni d’ Italia, giudica l’episodio stigmatizzato nel corso della seduta frutto di un approccio qualunquistico alle questioni da affrontare ed alle riforme da attuare. Conclude dichiarando il suo voto favorevole alla proposta di legge statutaria, evidenziando come la stessa, a suo dire, introduca strumenti che consentiranno una crescita della Regione.
Affermato che la sua emozione è tipica di chi vuol svolgere il ruolo di consigliere regionale con grande dignità ed impegno, evidenzia come il Consiglio regionale debba essere non un luogo di scontro ma, misurandosi sui temi in discussione, una palestra di condivisione di idee nel rispetto dei calabresi che chiedono serietà, impegno e concretezza. Ricordato che la Calabria è una terra di emergenze, puntualizza che tante e pesanti saranno le responsabilità dei consiglieri regionali e che la modifica dello Statuto richiede conoscenza di ciò di cui si parla al fine svolgere in modo efficiente il ruolo affidato ai consiglieri dai calabresi. Sottolinea come, a suo avviso, vada eliminata ogni limitazione alle scelte del Presidente della Giunta e si dichiara favorevole alle ulteriori proposte previste che consentiranno all’Esecutivo regionale di essere efficiente. Ritiene indispensabile porre all’attenzione dei lavori della futura Commissione riforme una modifica avente ad oggetto la previsione di una relazione di inizio e fine mandato, al fine sia di qualificare il lavoro svolto dall’Esecutivo uscente sia di rendere edotto sullo stesso il successivo Esecutivo; propone, inoltre, di nominare una Commissione di inchiesta sulle società in house della Regione Calabria affidando il funzionamento della stessa al dipartimento lavoro.
Pur rimanendo nell’ambito del tema in discussione, dichiara che il gruppo del nuovo centro destra è favorevole alle proposte avanzate, ricordando che esiste un accordo istituzionale con la maggioranza sulla falsariga di quello esistente a livello nazionale, non di livello gestionale. Giudica valida la proposta di istituzionalizzare il ruolo di consigliere delegato e riguardo alla proposta inerente la soppressione della figura del consigliere supplente ricorda che la norma è stata impugnata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è in attesa di una pronuncia della Consulta. Giudicato positivo esprimere solidarietà al presidente Oliverio, non condivide che detta solidarietà sia espressa ponendo ombre, ricercando giustificazioni, e ritiene che quanto successo sia da imputare all’allarmismo creatosi dopo la seduta di insediamento, evidenziando come, a suo avviso, lo sviluppo della città di Reggio Calabria e della sua provincia passi dalla istituzione della città metropolitana.
Espressa preliminarmente a nome
dell’intero gruppo di Forza Italia solidarietà al presidente Oliverio, sottolinea che avrebbe auspicato nella seduta
odierna un confronto aperto sul programma di Governo del Presidente della
Giunta regionale; indi evidenzia i ritardi registrati negli adempimenti formali
necessari per il corretto e legittimo funzionamento dell’Assemblea.
Reputa, quindi, indispensabile che la più presto si proceda alla nomina dei componenti delle commissioni consiliari competenti, deputate ad esaminare preliminarmente i progetti di legge portati all’esame del Consiglio. Annuncia poi una opposizione democratica e concreta nell’interesse dell’intera regione. In riferimento al progetto in esame, sottolinea come anche nella scorsa legislatura si sia tentato di ammodernare il sistema istituzionale benché gli esiti possano non essere condivisi e a nome del gruppo di forza Italia annuncia sul provvedimento il voto di astensione che ritiene non debba essere interpretato come pregiudiziale ma come scelta politica di opposizione. Auspicando che l’azione di governo del presidente Oliverio possa essere efficace nell’interesse dei calabresi, in riferimento alla norma - approvata nella prima seduta consiliare - istitutiva del ruolo unico tra i dipendenti del Consiglio regionale e della Giunta, sottolinea come non vi siano logiche di campanile ma di efficienza delle istituzioni e di indipendenza delle stesse, ribadendo il ruolo primario delle Commissioni consiliari competenti.
Ravvisata una evidente apertura al dialogo nelle dichiarazioni di alcuni componenti dell’opposizione, giudica di contro inaccettabili altre, ricordando come nella scorsa legislatura il partito democratico si oppose alla stesura della legge elettorale, nonostante la scelta del consigliere supplente fosse stata già approvata nell’ottava legislatura ed immediatamente abrogata nella nona. Invita, quindi, ad esaminare attentamente il ruolo del presidente della Giunta regionale che, a suo avviso, dovrebbe avere la facoltà di nominare senza vincoli i componenti della sua Giunta.
Favorevole, poi, al voto disgiunto, nell’attuale legge elettorale soppresso, apprezza la solidarietà sincera manifestata al presidente Oliverio ed evidenzia come sarebbe auspicabile costruire una Regione nuova in cui il Consiglio regionale sia messo nelle condizioni di svolgere il proprio ruolo ed approvare le riforme necessarie per il bene della Calabria.
In qualità di firmatario della proposta di legge statutaria che, a suo avviso, tiene conto della riduzione del numero dei consiglieri conseguente alla diminuzione del numero degli abitanti, evidenzia come la scelta di istituire la figura dei consiglieri delegati risponda ad una esigenza di miglior organizzazione ed efficienza della Regione. Esprime quindi la sua solidarietà al presidente Oliverio, ricordando il ruolo a suo tempo ricoperto dal padre, onorevole Pietro Battaglia, nell’ambito delle vicende che nel 1970 caratterizzarono la Regione Calabria ed in particolare la città di Reggio Calabria.
Apprezzato come il presidente Oliverio abbia tenuto fede all’impegno di modifica dello Statuto, in particolare riguardo alla parte elettorale, giudica l’istituto del consigliere supplente autoreferenziale. Contestate le dichiarazioni delle opposizioni contrarie all’opportunità di modificare lo Statuto ed espressa anch’egli solidarietà al presidente Oliverio, sottolinea come non sia in dubbio che la città di Reggio Calabria sia la sede del Consiglio regionale, considerate le vicende storiche che condussero a tale scelta.
Evidenzia, quindi, come non sia in discussione il ruolo del Consiglio regionale, le sue competenze e la sua sede, addebitando la responsabilità delle condizioni in cui versa la città di Reggio Calabria alla precedente amministrazione. Ritiene, dunque, indispensabile restituire un ruolo alla città di Reggio Calabria attraverso l’attuazione della città metropolitana ed apprezza il favore alle modifiche statutarie proveniente da una parte delle opposizioni.
Concluso il dibattito, pone in votazione l’articolo 1 che è approvato.
Indi, comunicato che all’articolo due sono stati presentati due emendamenti,
passa all’emendamento protocollo numero 2415, a firma del consigliere Romeo,
che posto ai voti è approvato.
Intervenendo per dichiarazione di voto e sottolineando che avrebbe auspicato un ampio dibattito sulla proposta di legge in esame, preannuncia il voto di astensione del gruppo di appartenenza.
Ascoltate le motivazioni addotte dalla maggioranza a sostegno della riforma, a suo dire, insufficienti a determinare un’ampia condivisione, ribadisce con forza il voto contrario del gruppo di Forza Italia, ritenendola una “riformicchia” meramente finalizzata a risolvere i problemi all’interno del gruppo del Partito democratico e non piuttosto i problemi della Calabria.
Ricordate le riforme approvate a maggioranza dal precedente Esecutivo regionale tra
le quali la legge elettorale che necessita di urgenti interventi di modifica,
sottolinea come le modifiche statutarie che si intendono apportare con la
proposta di legge in discussione siano esclusivamente finalizzate ad adeguare
lo Statuto della regione Calabria a quello delle altre regioni italiane.
Ritenuto che l’attuale Giunta regionale sia
chiamata a porre rimedio al fallimento di quarant’anni di regionalismo,
sottolinea la necessità di adeguare i regolamenti alle nuove esigenze regionali
rompendo gli equilibri del passato e sostenendo, con forza, che la Calabria
verrà governata come regione “unica” alla luce del cambiamento e
dell’innovazione.
Auspicando che il processo di cambiamento sia
condiviso dalle forze politiche di opposizione, reputa opportuno cogliere i
segnali positivi di apertura da parte di alcuni esponenti delle forze politiche
di minoranza.
Ribadito il voto di astensione comunicato dal suo capogruppo, sottolinea
che l’opposizione si confronterà sulle questioni portate all’attenzione
dell’Aula in maniera dura, ferma, ma, al contempo, costruttiva, nell’interesse
dei calabresi, ricordando le responsabilità di governo svolte ed invitando ad abbandonare campanilismi
e ad affrontare con responsabilità i problemi della Calabria.
Passa all’emendamento protocollo numero 2418 a firma della consigliera
Flora Sculco.
Sottolineato come la finalità dell’emendamento presentato sia quella di
adeguare la Calabria alle altre regioni italiane, introducendo all’interno
della Giunta regionale la rappresentanza di genere, invita i consiglieri regionali
a condividere l’emendamento che si pone, a suo avviso, come punto cardine e
come principio generale finalizzato a consentire alla Calabria di compiere un
passo avanti.
Comunica il voto favorevole all’emendamento che si inserisce nel quadro
delle riforme organiche da attuare.
Comunica il voto favorevole all’emendamento.
Posto ai voti l’emendamento che è approvato, pone ai voti l’articolo 2 che
è approvato come emendato e la proposta di legge nel suo complesso che è
approvata come emendata con autorizzazione al coordinamento formale.
Ritenuto necessario aprire anche in Calabria un confronto ed una
riflessione seria sul regionalismo che presenta un quadro non particolarmente
positivo, caratterizzato, in particolare negli ultimi anni, dal nascere di
proposte di riforma federaliste, in parte superate in quanto ritenute
fallimentari, reputa opportuno che la discussione sul meridionalismo si
inserisca in un quadro più ampio e sottolinea la situazione di marginalità a
cui negli ultimi anni è stato relegato il Mezzogiorno rispetto al resto del
Paese.
Giudicato necessario aprire un confronto con le altre Regioni del Mezzogiorno,
riferisce a breve un incontro con i rappresentanti di tali regioni finalizzato
a dare vita ad un progetto di riforma nel quale si inserisce appieno la riforma
degli Statuti regionali.
Ritenendo quella odierna esclusivamente uno stralcio di una riforma più
ampia, propone l’istituzione di una Commissione ad hoc per la riforma dello Statuto, supportata da giuristi e
costituzionalisti di fama nazionale, tra cui anche illustri calabresi, al fine
di dare un contributo alla riforma dello Stato e non limitarsi ad essere
spettatori passivi.
Auspicando un confronto sereno sulle riforme statutarie, espressione di
una cultura europea, ricorda le discussioni in atto alla Camera sulla riforma
della Costituzione.
Apprezzati, poi, alcuni interventi di esponenti delle forze politiche di
minoranza, scevri da posizioni precostituite, sottolinea come la riforma
odierna si proponga esclusivamente di allineare lo Statuto della Calabria a
quello delle altre Regioni italiane, eliminando la figura del consigliere
supplente, disposizione, peraltro, già
impugnata dalla Corte costituzionale.
Sottolineata la responsabilità primaria di governo
del Presidente della Giunta regionale, ritiene che tale compito debba essere
svolto in assenza di vincoli quale, in particolare, quello di limitare al 50
percento il numero dei componenti esterni, ritenendo tale disposizione una
anomalia calabrese.
Ritenuta, inoltre, necessaria l’istituzione della
figura del consigliere delegato al fine di dare forza a tale ruolo, evidenzia,
altresì, l’esigenza oggettiva di incrementare il numero di componenti della
Giunta regionale, ridotto in seguito alla riduzione del numero dei consiglieri
regionali, senza che ciò comporti ulteriori aggravi di spesa.
Ringraziata la consigliera Sculco
per la presentazione dell’emendamento sulla rappresentanza paritaria di genere
che, di fatto, ha anticipato una sua precisa volontà, ritiene che la riforma
proposta non rappresenti una “riformicchia” ma
piuttosto il primo passo di una riforma più ampia di riorganizzazione della
Regione che dovrà portare anche alla riforma della legge elettorale.
Ritenuta la discussione odierna ricca anche di
spunti postivi, auspica un confronto ampio per costruire la “Regione” e non le
regioni, che sono state un male per le città calabresi, ritenendo che i
“pennacchi” siano esclusivamente produttivi di danni.
Dichiaratosi amareggiato per la scritta in cui è
tacciato di aver prodotto danni alla città di Reggio Calabria, respinge tali
accuse sostenendo, con forza, che nel progetto di riforma si assegnerà un posto
centrale alla città di Reggio Calabria, che è la più grande città della
Calabria e che verrà valorizzata diventando città metropolitana.
Affermato, inoltre, che sarà potenziata la
funzione e la struttura del Consiglio regionale, il cui ruolo, a suo dire, è
stato svilito negli ultimi anni, tranquillizza i dipendenti regionali
affermando che non vi saranno riduzioni d’organico o trasferimenti d’imperio, esortando
di evitare strumentalizzazioni.
Ritenuto necessario eliminare sacche di privilegio
nella burocrazia regionale, ritiene che nella scritta offensiva a lui rivolta
sia contenuto il seme dell’odio che deve preoccupare tutte le persone
responsabili.
Rilevato, infine, nell’intervento del consigliere Tallini una profonda autocritica all’operato dell’Esecutivo
di cui faceva parte che, a suo avviso, nei 5 anni di governo, non ha fatto
fronte ai problemi che oggi l’attuale Giunta regionale si trova ad affrontare,
sottolinea la necessità di rimettere in piedi la Regione confrontandosi con le
forze politiche di opposizione con serietà e rispetto.
(Applausi dal settore riservato al pubblico)
Chiede al Presidente di non consentire gli applausi in
Aula da parte del pubblico.
Invitato il consigliere Tallini a prendere la
parola dopo la concessione della facoltà di intervenire, ricorda di aver
invitato il pubblico al silenzio durante lo svolgimento dei lavori già nella
precedente seduta del Consiglio.
Invitato il consigliere Tallini ad essere
rispettoso dell’Aula, ritiene che si debba discutere dei problemi reali della
Calabria e dello stato della Regione, riferendo che uno dei punti del Programma
di governo che illustrerà all’Aula nella prossima seduta è rappresentato dal
“Rapporto alla Calabria sullo stato della Regione” in cui si affronteranno i
problemi dei portaborse, delle società in house e degli enti sub regionali e
sottolineando di aver avviato un’attività conoscitiva per essere messo al
corrente sulla situazione esistente.
Evidenziato di aver affrontato nei 40 giorni intercorsi dalla sua elezione
alcune situazioni emergenziali della Regione, riferisce che l’esito
dell’indagine avviata verrà portata all’attenzione dell’Aula e dei calabresi in
una prossima seduta, dichiarandosi aperto ad un confronto proficuo senza
alterazioni della verità per affrontare con impegno e determinazione i problemi
della Calabria.
Riferito l’incontro odierno con i componenti della Conferenza episcopale
calabrese, afferma la convinzione che la Calabria debba affrontare e vincere la
sfida culturale che le si presenta davanti con il contributo delle
associazioni, della scuola, della Chiesa e di tutte le forze finalizzate ad
affermare il bene comune.
Introduce il punto all’ordine del giorno e dà lettura dell’articolo 83
della Costituzione.
(Si avviano
le operazioni per la costituzione del seggio elettorale).
Fa la chiama.
(Segue la
votazione indi lo spoglio delle schede)
Comunica l’esito della votazione: presenti
30, assenti 1, votanti 30. Hanno riportato voti i consiglieri: Oliverio Gerardo Mario 19, Scalzo Antonio 18, Salerno
Nazzareno 10, Tallini Domenico 1, schede bianche 1;
indi proclama eletti quali delegati per l’elezione del Presidente della
Repubblica i consiglieri Oliverio Gerardo Mario,
Scalzo Antonio e Salerno Nazzareno.
Comunica che è stato presentato un emendamento da parte del consigliere Giudiceandrea, cui dà la parola affinché lo illustri.
Illustra l’emendamento protocollo numero 2015, spiegando che
l’anticipazione richiesta, il 30 settembre 2015 anziché 31 dicembre 2015, vada
intesa come una sfida per la classe politica e quindi una spinta a sanare in
tempi rapidi il problema dei rifiuti. Stigmatizza il contenuto del manifesto
indirizzato al presidente Oliverio e, ricordando il
grave gesto intimidatorio subito dal sindaco di Tropea, chiede che
ufficialmente si assumano impegni in merito.
Dichiara di aver apprezzato l’intervento del Governatore e si dice
disponibile a lavorare insieme alla maggioranza nell’interesse della Calabria,
alla luce del sole e senza accordi trasversali sottobanco, indi, ribadendo la
propria serenità rispetto ai temi sollevati dal presidente Oliverio
nel suo precedente intervento, afferma di essere aperto ad un confronto aperto
e leale, ricordando di essere stato a volte anche critico, durante la scorsa
legislatura, rispetto a provvedimenti che riteneva ingiusti. Ribadisce la
gravità del problema dei rifiuti nell’intera regione e giudica tra le possibili
concause dell’emergenza anche l’assenza di una discarica nella provincia di
Cosenza che, conseguentemente, è costretta a conferire i rifiuti presso le
altre province, chiedendo quali siano i motivi che hanno determinato questa
scelta. Annuncia comunque il suo voto favorevole, ricordando che durante le
ultime legislature la gestione dei rifiuti è stata sottoposta a commissariamento,
aggravando, a suo giudizio, il problema rifiuti, portandolo all’emergenza; infine,
pur definendo fallimentare la gestione commissariale, ritiene doveroso non
sottacere le responsabilità politiche dei governi regionali susseguitisi negli
ultimi venti anni.
Dichiara il proprio compiacimento rispetto alle dichiarazioni del
consigliere Tallini che, a suo dire, affermano il
totale fallimento delle politiche precedenti.
Favorevole all’approvazione dell’emendamento proposto dal consigliere Giudiceandrea, ritiene necessario intervenire con una
riforma organica in materia di gestione dei rifiuti, per porre fine alla
situazione emergenziale.
Ritiene che si tratti di un emendamento utile alla gestione dei rifiuti in
Calabria e quindi dichiara il suo voto favorevole.
Ritiene che la gestione dei rifiuti meriti una riflessione profonda in
grado di offrire una risposta seria all’emergenza. Ricorda che dagli anni ‘90
si è avuta una gestione commissariale che, facendo leva sul costante e
permanete stato emergenziale, ha di fatto svuotato i poteri della Regione e ha
protratto il suo potere per quasi un ventennio, cavalcando le incapacità
politiche.
Ricorda, altresì, che negli ultimi cinque anni, nonostante la fine della
gestione commissariale, il problema non è stato risolto e afferma che nelle
vesti di Presidente della Provincia di Cosenza si era proposto ai vertici
regionali quale interlocutore per discutere della questione dell’emergenza
rifiuti, inviando anche una proposta relativa al piano di gestione dei rifiuti,
senza tuttavia essere mai stato convocato per un confronto. Ritiene, dunque,
necessario porre le basi per una riforma che parta dalla raccolta differenziata
dei rifiuti, che crei un sistema virtuoso, auspicando un confronto aperto e
serio con tutte le forze presenti in Aula, e ribadisce che il significato della
proroga è quello di avere maggior tempo per studiare ed avviare una riforma
organica in materia.
Pone in votazione l’emendamento protocollo numero 2015 che è approvato,
indi pone in votazione gli articoli 1, come emendato, 2 e 3 che sono approvati e
la legge nel suo complesso che è approvata come modificata.
Introduce il quarto punto all’ordine del giorno.
Illustra la proposta di proroga della legge urbanistica, affermando che
l’iter della definizione degli strumenti urbanistici nel corso degli anni
meriti una riflessione più approfondita. Sottolinea, quindi, che nessun comune
calabrese si è dotato degli strumenti urbanistici ed ipotizza che non si sia trattato
solo di inefficienza, ma che ci siano ragioni riconducibili alla legge. Ritiene
che vada effettuato un approfondimento per comprendere quali siano le ragioni e
spiega che la proroga in votazione è finalizzata all’apertura di un confronto a
breve termine che porti ad una impostazione più organica per il governo del
territorio, puntando a consumo zero del territorio, qualificazione e recupero.
Confermato che nella precedente legislatura i termini sono stati più volte
prorogati, non critica la proposta in discussione, ma ritiene necessario un
approfondimento che ne chiarisca le motivazioni. Ricordato, poi, che la legge
urbanistica risale alla precedente legislatura di centro sinistra e che si è
cercato apportarle dei miglioramenti, non trovando le risorse, si dichiara
favorevole alla proroga, ma ritiene che un anno sia eccessivo.
Condiviso lo spirito della proposta di proroga nella consapevolezza che la
legge non ha prodotto i risultati sperati, auspica l’inizio di una nuova
stagione che guardi al rispetto dei criteri europei e nazionali, facendo
riferimento a principi di sussidiarietà e partecipazione che partano dal basso.
Rilevato che l’interconnessione tra gli enti non ha funzionato, ritiene necessario
trovare il meccanismo che consenta di dotarsi degli strumenti urbanistici,
magari tramite una discussione che investa Consiglio e Giunta regionali, gli
ordini e i cittadini.
Sottolineato che trattasi di un punto estremamente importante, mette in
rilievo che la proroga guarda alla legge urbanistica del 2002 , modificata 18
volte. Giudicando, poi, la proroga necessaria per non fare danno ai comuni, si
augura che si provveda a rivedere gli strumenti urbanistici entro fine anno.
Conclude prendendo atto del “mea culpa” del
consigliere Tallini.
Pone in votazione l’articolo 1.
Conferma l’autocritica, motivata dalle spiegazioni date dal presidente Oliverio nella sua relazione.
Comunica
il voto favorevole del gruppo
Pone ai voti gli articoli 1, 2 e 3 che sono approvati, indi la legge nel
suo complesso che è approvata.
Invita il Presidente della Giunta regionale ad illustrare il punto.
Evidenzia come sia necessaria una proroga, così come prevista nella
proposta di legge in esame, per consentire che le domande di regolarizzazione
presentate dai Comuni possano essere prese in considerazione, attesa l’assenza
ad oggi del Regolamento attuativo necessario.
Pur condividendo la proroga proposta e le sue finalità, reputa
eccessivo l’impiego di un anno di tempo
per consentire ai comuni di sanare gli aspetti riguardanti gli usi civici e auspica
non siano concesse ulteriori proroghe in futuro, indi annuncia il suo voto
favorevole.
Pone ai voti gli articoli 1, 2 e 3 che sono
approvati e la legge nel suo complesso
che è approvata.
Chiede chiarimenti in merito all’ordine del giorno.
Chiarisce che si tratta di un intervento per evitare la soppressione
del posto fisso di polizia istituito nel comune di Cetraro.
Esprimendo il suo parere favorevole all’ordine del giorno, chiede al
Presidente come pensi di intervenire per evitare che ciò accada.
Condividendo pienamente l’ordine del giorno proposto, trattandosi di
una zona particolarmente esposta alla criminalità, anche in considerazione delle
tragiche vicende per cui fu istituito il posto fisso di polizia, reputa
opportuno che si eviti detta soppressione; seppur comprendendo l’attuale
momento storico volto alla razionalizzazione delle spese, conferma il suo
impegno a rivolgere al Ministro competente la richiesta di revoca del decreto
di soppressione, auspicando il voto unanime dell’Assemblea legislativa.
Pone ai voti l’ordine del giorno che è
approvato, indi, esauriti i punti all’ordine del giorno, chiude la seduta.
Il funzionario responsabile
Giada Katia Helen Romeo