11 gennaio 2007    

Una commissione d’indagine sulla Sorical (di Antonio Borrello*)


Il vicepresidente del  consiglio regionale, Antonio Borrello, dell'Udeur ha realizzato un progetto di legge per l'istituzione di una commissione consiliare d'inchiesta sulla società mista Sorical.
La commissione svolgerà, secondo quanto previsto dal Pdl, accertamenti su "tutta la problematica che riguarda la società, a partire dagli atti costitutivi, all'intera attività con riferimento al modello organizzativo, gestionale, rapporti con gli Enti Locali, investimenti, tariffe, i risultati conseguiti, nonché al rispetto delle leggi, delle norme vigenti e su ogni altro aspetto del settore che sarà ritenuto utile".
Il vicepresidente del Consiglio regionale Antonio Borrello (Pop.-Udeur)"Da risorsa straordinaria - sostiene Borrello nella relazione che accompagna il Pdl - per la programmazione del sistema idrico calabrese, la Sorical ha finito per trasformarsi in un opaco carrozzone finanziato dalla Regione e gestito da altri il cui operato è del tutto privo di controlli. Un'impostazione che da subito è apparsa lesiva anzitutto degli interessi della Regione chiamata solo a finanziare l'intera partita, mentre c'é chi ne dispone a piacimento. Dinanzi a paradossi siffatti, si rende improcrastinabile l'intervento del massimo organo di controllo, che è il Consiglio regionale, non solo per ripercorrere l'intero iter per verificarne la coerenza con i principi ispiratori delle norme contenute nella legge regionale n. 10 del 1997, ma anche e soprattutto per fare piena luce su un'attività che resta confinata ai margini della trasparenza e della legalità in ordine a questioni che investono i cittadini calabresi, gli Enti Locali, il sistema delle Imprese, le forze sociali , posti tutti sotto scacco da un meccanismo autolesionista che vede il Consiglio di Amministrazione letteralmente svuotato di ogni competenza, e il socio privato,a mezzo dell'amministratore delegato, che assomma ogni potere dispositivo".
"La Regione - prosegue Borrello - paga e il socio privato gestisce: questa la sconvolgente formula economica che ne è venuta fuori. E' vero che l' economia si presta a molte interpretazioni, ma in Calabria si è sommato il peggio del peggio della politica, dell'economia e della gestione, con il risultato che niente è più intellegibile. Si è trasformato il nostro territorio in terra di conquista delle multinazionali, si é depredato una delle poche risorse endogene del territorio, senza che nessun controllo pubblico potesse indirizzare e verificare l'esecuzione di concreti programmi di avanzamento per la nostra comunità".
"Tanti - conclude - sono i meccanismi da verificare , a partire dagli aumenti reali di tariffa che le famiglie e l'economia calabrese sostengono per finanziane un' operazione ai limiti della scelleratezza".

* Consigliere regionale Popolari-Udeur
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