21 luglio 2006    

Delegazione giovani canadesi ricevuta a Palazzo Campanella


L’omaggio del volume “I ragazzi di Locri”, da parte del vicepresidente del Consiglio regionale, Demetrio Naccari Carlizzi alla delegazione del “Centro scuola e cultura italiano di Toronto” è stato uno dei momenti più intensi della visita che i giovani studenti canadesi hanno effettuato nella sede del Consiglio regionale della Calabria.
L’iniziativa, sollecitata dal consigliere regionale Bruno Censore (Ds), è stata l’occasione per la delegazione, in visita nella nostra Regione grazie ad un protocollo sottoscritto con il Comune di Serra San Bruno, di approfondire l’esperienza calabrese. La consegan del libro "I ragazzi di Locri" da parte del vice presidente Naccari Carlizzi
Ma cosa sono le Commissioni consiliari permanenti e come si rapportano all’Aula legislativa, dove vengono approvate le leggi? Ed ancora, quali caratteristiche hanno il sistema legislativo calabrese e quello italiano? Sono alcune domande poste dagli ospiti e soddisfatte dalla dirigente Ester Latella (presente anche il direttore generale Antonio De Angelis). 
Porgendo il saluto del Presidente Bova, il capo di gabinetto, avv. Giuseppe Strangio ha ricordato quanto forte sia la comunità calabrese presente in Canadà e come  sentimenti veri tengano unite due terre solo geograficamente lontane: “Facendo ritorno a Toronto - ha detto Strangio - sono sicuro che porterete con voi lo spirito di ospitalità di noi calabresi”.
Il prof. Demetrio Servello, che ha guidato la delegazione, ha espresso l’augurio “di far conoscere la Calabria del terzo millennio ai giovani della terza e quarta generazione”.
Infine, il vicepresidente Naccari, rivolgendosi in inglese agli studenti, li ha invitati ad approfondire la millenaria cultura calabrese. Nel consegnare il libro edito dal Consiglio regionale, ha detto: “Vedete, questa opera parla di Locri, di una terra fondata da un gruppo di donne che, fuggendo dalla madre patria, hanno dato vita ad una colonia. E la cosa singolare è che questa terra così suggestiva della Magna Grecia, sia stato, per molto tempo, l’unico esempio di comunità retta da sole donne”.

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