31 marzo 2006    

In Consiglio la presentazione del libro «I ragazzo di Locri»


Jovanotti testimonial d’eccezione per il libro sugli studenti-coraggio. Giovedì mattina, a Reggio Calabria, Lorenzo Cherubini ha presentato “I ragazzi di Locri”, il volume fotografico realizzato dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale calabrese e diffuso in oltre novantamila copie per testimoniare l’impegno dei giovani che si sono ribellati alla ‘ndrangheta dopo l’omicidio Fortugno. La presentazione del libro "I ragazzi di Locri" con Jovanotti
L’artista è stato il protagonista di una manifestazione cui hanno preso parte oltre settecento studenti, che hanno avuto modo di rivolgergli numerose domande. “Non sono io a portare un messaggio di speranza, ma voi: il mio ruolo è stato solo quello di ‘captare’ il segnale come un’antenna e trasmetterlo”, ha detto Jovanotti, che ha ricordato il delitto del vicepresidente dell’Assemblea legislativa: “Hanno ucciso un uomo dello Stato, ma lo Stato siamo noi. Ecco perché le mafie, quando agiscono, colpiscono tutti quanti, sparano a tutti noi, nessuno escluso”.
Il libro presentato, voluto dal presidente del Consiglio regionale Giuseppe Bova, contiene i testi  dei giornalisti Annarosa Macrì e Gianfranco Manfredi e 74 immagini realizzate dai fotoreporter Adriana Sapone e Francesco Cufari. Si tratta di una carrellata di scatti che partono dai rilievi effettuati dai carabinieri subito dopo il fatto di sangue, avvenuto il 16 ottobre 2005 in un seggio delle primarie a Locri, fino alla costituzione del forum “Fo.re.ver.”. L’ultima pagina è vuota: “Simbolo – ha sostenuto Jovanotti, che è sceso a Reggio con un volo privato, interamente a sue spese–  di un futuro che i giovani calabresi possono scrivere”. Il “feeling” straordinario e reciproco tra il cantante ed i ragazzi-coraggio è nato lo scorso Capodanno, quando Lorenzo cantò in piazza proprio nella cittadina della provincia di Reggio Calabria: “Ricordo il concerto di Locri – ha affermato il cantautore-  come uno dei momenti più intensi della mia carriera. Mi commuovo ancora oggi al pensiero di quella sera. Perché mi rendevo conto che lì si era nella storia”.

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