27 marzo 2006    

II Commissione: Studio sullo stato della sanità reggina


Lo studio realizzato dalla seconda Commissione consiliare “Bilancio-Programmazione economica e Attività produttive”, ha offerto un quadro tutt’altro che edificante sullo stato della sanità reggina. Due le questioni, in particolare, sulle quali il presidente Demetrio Naccari Carlizzi ha posto l’accento. L'Aula consiliare di Palazzo CampanellaDa una parte l’utilizzo improprio del pronto soccorso chiamato a sopperire le carenze del territorio e della medicina di base (54.000 codici verdi portano ad una assistenza di base senza ricovero e ad un aggravio di spesa. In pratica, rappresentano ben l’80% dell’attività complessiva). Dall’altra, la distribuzione squilibrata delle risorse sul territorio regionale che si realizza con una riduzione di quasi il 3% delle risorse all’Azienda ospedaliera che corrisponde a 11 milioni di euro l’anno in meno contro un soprafinanziamento per la sanità di Catanzaro che nel Pugliese Ciaccio, nel Mater Domini e il Polo oncologico, assorbe il 43% delle risorse. “Questa situazione è ancora più grave- ha aggiunto Naccari-  perché, a questa distribuzione errata, si aggiunge una metodica sopportata dalla politica, ovvero lo sforamento programmato delle risorse, soprattutto per le Aziende di Cosenza”. (C.C).

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