27 marzo 2006    

Naccari: «La Devolution inciderebbe su un sistema già debole»


Punto focale dello studio della seconda Commissione consiliare è la Devolution. Al riguardo, il presidente, Demetrio Naccari Carlizzi ha messo in evidenza le conseguenze negative che sulla sanità calabrese avrebbe la applicazione di un federalismo fiscale non solidale. “La devolution Il presidente della II Commissione Demetrio Naccari Carlizziprovoca l’incapacità delle Regioni più ‘povere’, come la Calabria, a coprire con risorse proprie e quelle derivate i fabbisogni sanitari determinati- ha detto Naccari-. Perciò, andrebbe ad incidere su un sistema già debole. L’aumento della pressione fiscale sarebbe l’unica possibilità di coprire il proprio fabbisogno ma, data la ristrettezza della base imponibile, le regioni povere difficilmente la potranno accrescere costringendo le stesse a ridurre la fornitura dei servizi sanitari”. Naccari, infine, ha citato lo studio della Commissione di Lavoro della Regione Campania su “Federalismo fiscale e mezzogiorno”, secondo il quale, in caso di approvazione referendaria della legge costituzionale definito “Devolution”, si avrebbe una rilevante riduzione del fondo di perequazione nazionale. Infatti, ad una crescita pari a circa 1.7 miliardi di euro ottenuta dalla Lombardia farebbe riscontro la perdita pari a circa 270 milioni di euro per la Calabria e di 650 milioni di milioni per la Puglia”. (C.C).

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