7 dicembre 2005    

Progetto Magellano: Calabria tappa conclusiva (di Luisa Lombardo)


Un viaggio lungo 11.000 Km, che ha toccato 16 capitali, facendo tappa in 18 Università. “Magellano”, progetto universitario europeo, giunge in porto dopo due mesi di navigazione.
Tappa conclusiva del meeting itinerante: la visita alla sede della massima Assemblea elettiva calabrese per un confronto diretto con l’Istituzione regionale sul tema: “L’Europa del futuro: Unione Europea ed allargamento ad Est”.
A fare gli onori di casa è stato Giuseppe Strangio, capo di gabinetto del presidente del Consiglio regionale. “E’ davvero una Europa senza frontiere – ha detto - quella che tutti noi oggi possiamo vivere, grazie anche alle intuizioni di De Gasperi, Martino, Schuman e degli altri statisti che hanno sognato e attuato un’Europa sempre più unita”.
Realizzato con il patrocinio del Parlamento Europeo,L'incontro tra il Presidente Bova e Greco della Commissione Europea, dei Ministeri degli Affari Esteri, dell’Istruzione, della Comunicazione e della Presidenza del Consiglio regionale della Calabria, il progetto “Magellano” ha avviato e concluso positivamente attività di ricerca su diversi aspetti inerenti l’allargamento ad Est dell’Unione Europea.
“Ci unisce il sogno di essere cittadini dell’Unione” – ha detto la presidente della Commissione regionale “Affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero”,  Liliana Frascà agli studenti presenti nell’Aula consiliare. “Vorremmo essere – ha aggiunto - il piccolo cuore pulsante dell’Europa nel Mediterraneo e costruire rapporti forti non solo di interscambio ma capaci anche di farci crescere insieme”.
A tu per tu coi ragazzi seduti sugli scranni dell’aula consiliare ed insieme ad Ester Latella (dirigente del cerimoniale), Antonio De Angelis (dirigente Dipartimento raccordo e supporto istituzionale), il presidente della Commissione Ue conversa piacevolmente con i giovani globe-trotter illustrando regole, procedure, meccanismi; insomma come funziona il Paese ed, in particolare, come funziona l’istituzione regionale.
Reduci dal viaggio attraverso tanti Stati, i giovani russi, bielorussi, bulgari, rumeni, polacchi, spagnoli, francesi e turchi parlano ora di Europa come di un’emozione. Idee, contributi saranno messi adesso nero su bianco per essere trasmessi alla Commissione Europea.
“Il documento stilato alla ‘Final Conference 2005’ –  ha detto  Salvatore La Porta, presidente del Comitato organizzatore del progetto –  costituisce un prezioso contributo che disegna percorsi e strategie per la promozione di una coscienza europea”. Dal capo Ufficio stampa dell’Ateneo Arcavacata di Cosenza, Franco Bartucci, arriva infine un suggerimento: “Sarebbe bene – ha detto che gli strumenti di informazione del Consiglio regionale, dedicassero i loro spazi anche ai temi dell’integrazione dei giovani in un’Europa sempre più unita”.
L’Europa è davvero ancora più vicina ora grazie anche a questi giovani, francesi, rumeni, polacchi, spagnoli, e tanti ragazzi di altri Stati.
                                                                                     L.L.

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