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11 marzo 2011
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Magarò (Scopelliti pres.): ''Combattere la mafia con una repressione sistematica''
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“La Commissione contro la ‘ndrangheta che ho l’onore di presiedere, esprime soddisfazione per l’iniziativa promossa da ‘Libera’, l’associazione di don Luigi Ciotti, assieme all’Agenzia Nazionale per i beni sequestrati e confiscati, per festeggiare i tre lustri dall'entrata in vigore della legge 109 del 1996 sul riutilizzo sociale dei beni confiscati”.
Lo sostiene il presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta Salvatore Magarò, secondo il quale: “Ce l’hanno insegnato le tante storie di vittime della mafie, giudici assassinati la cui memoria abbiamo il dovere di non dimenticare mai, operatori del diritto ed uomini e donne che quotidianamente contrastano l’illegalità: la mafia si combatte senz’altro con una repressione sistematica ed intelligente, ma soprattutto colpendola nei patrimoni accumulati. In tal senso - aggiunge il presidente Magarò - è doveroso riconoscere l’ottimo lavoro svolto, sia sul piano della quantità che della qualità, dall’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati sulla cui falsariga il Consiglio regionale della Calabria il 22 febbraio ha approvato la legge che istituisce l’Agenzia regionale a cui, in Calabria soprattutto, annettiamo un’importanza straordinaria”.
Ancora Magarò: “Mi fa piacere, quindi, in coincidenza con i 15 anni della legge che prevede il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, la n. 109 del ’96, rammentare che il Consiglio regionale della Calabria ha deliberato di affiggere, in sintonia con lo spirito di rinnovamento che anima la Commissione che presiedo e l’intera Assemblea calabrese, una targa in ogni comune della
Calabria, ivi compresa la stessa sede del Consiglio, con su scritto: Qui la ‘ndrangheta non entra!”.
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