30 novembre 2005    

Il “chi è” del poeta Franco Costabile


Francesco Antonio Costabile nasce a Sambiase il 27 agosto 1924 da Michelangelo e Concetta Immacolata Gambardella.

La madre proviene da una famiglia borghese. Il padre, già studente di Lingue in Francia, dopo il matrimonio sceglie di insegnare in Tunisia. Non si sente realizzato nel piccolo paese di Sambiase e neppure il matrimonio riesce a trattenerlo.

Il piccolo Franco e la madre tentano più volte di convincerlo a tornare a casa, perfino recandosi in Tunisia, loro che non si erano mai allontanati da Sambiase. Ma i tentativi sono vani. E',  per Franco Costabile, la prima sconfitta. Giovanissimo , frequenta con profitto gli studi superiori nel Liceo F. Fiorentino di Nicastro, successivamente  si trasferisce a Roma, tornando però periodicamente a Sambiase,  per incontrare i suoi vecchi insegnanti e ritrovare le sue radici  Roma frequenta il corso di Letteratura Contemporanea tenuto da Giuseppe Ungaretti, studiando insieme a Raffaello Brignetti ed Elio Filippo Accrocca.

Ungaretti, tornato da poco dal Brasile dove ha perso un figlio, cerca col contatto con i giovani di recuperare quella perdita. Per Costabile diventa l'immagine di quel padre che non ha mai avuto. Insegna in un Liceo e pubblica il suo primo volume di versi: "Via degli ulivi".

Tramite Brignetti, divenuto giornalista, ne fa avere una copia al padre mai dimenticato. In seguito a ciò comincia tra i due una corrispondenza epistolare.

Sposa Mariuccia ed ha due figlie. Sono anni sereni, anche per il ritrovato rapporto col padre. Insegna Italiano e Storia negli Istituti Tecnici e pubblica sulle più quotate riviste letterarie le poesie che completeranno il volume che gli darà un certo successo: "La rosa nel bicchiere".

Ma la serenità dura poco. Si interrompe infatti il rapporto col padre e si riaprono le antiche ferite.Compone allora il "Canto dei nuovi emigranti" che segna l'estremo saluto alla vita ed alla sua terra. La moglie si trasferisce a Milano portando con sé le bambine e la madre si spegne per un male incurabile.

Costabile comincia a vivere in una opprimente solitudine. Sceglie di morire il 14 aprile 1965.

E' sepolto nel cimitero di Sambiase. Sulla sua lapide un epitaffio  a lui dedicato da Giuseppe Ungaretti:

 "Con questo cuore troppo cantastorie"  dicevi ponendo una rosa nel bicchiere e la rosa s'è spenta a poco a poco come il tuo cuore, si è spenta per cantare una storia tragica per sempre.

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