10 settembre 2010    

Censore (Pd). "Costruire una proposta alternativa"


“L'attuale situazione politica non ci permette più' di tergiversare. Il declino del berlusconismo, la crisi della maggioranza di Governo e un PdL che a ogni latitudine sta implodendo impongono un repentino cambio di passo”.  Lo ha sostenuto il consigliere regionale del Pd, Bruno Censore, intervenendo alla Festa democratica a Serra San Bruno.    ''Il Pd - ha aggiunto - e' un soggetto politico basilare per costruire una proposta di reale alternativa. Per questa e per tante altre ragioni, occorre ritrovare smalto e darlo a una nuova alleanza di centrosinistra. Attenzione, però: non serve la riproposizione di un mero carrozzone elettorale.  Per essere attendibili, per porci con credibilità' al Governo del Paese occorre ben altro rispetto a una semplice sommatoria di partiti. Il Consigliere regionale del Pd Bruno Censore

Concordo appieno con il Bersani, che ha lanciato la proposta del Nuovo Ulivo. Adesso, quindi, per far sorgere tale progetto, mettendo da parte l'autoreferenzialità cui ci siamo relegati in passato, bisogna avviare, nel Paese ma anche in Calabria, un momento di  riflessione che possa condurci all'elaborazione di un progetto in grado di costruire un nuovo centrosinistra basato su una concreta speranza di cambiamento e su una credibile alternativa di Governo. Restare immobili, abbandonarsi all'approssimazione, soprattutto in un momento in cui emerge, con tutto il suo vigore, una forte invocazione di cambiamento, sarebbe un vero e proprio suicidio politico per il Pd che deve cambiare passo per potersi porre come caposaldo del nuovo centrosinistra''.    ''Soprattutto nell'ultimo periodo, durante ogni scadenza elettorale, il Pd - ha sostenuto Censore - ha evidenziato una sostanziale debolezza di radici nei territori. Ma per un partito che deve liberarsi del convincimento che il suo destino sia di minoranza nel Paese, e' fondamentale il costante rapporto con i cittadini, per conoscere le loro priorità' e per definire assieme a loro un'azione politica e istituzionale programmata e partecipata. Bisogna, anzitutto, avere la capacità di captare e interpretare le istanze che partono dal territorio, perchè la questione che l'attuale fase politica e storica ci pone non e' sul 'come' vincere le elezioni, ma sul ''perche'''. ''Alla ripresa dell'attività politica - ha aggiunto Censore - il commissario regionale, Adriano Musi, sarà  nel Vibonese per affrontare la situazione del partito che e' privo di organismi. A Vibo, ma del resto in tutta la  Calabria, bisogna avviare un confronto urgente, anche per cercare di scuotere quel clima  tetro e critico determinatosi dopo le regionali. Bisogna iniziare a riflettere, a ragionare e a discutere: coscienti degli errori commessi ma consapevoli di quanto di buono e' stato fatto e si vuol ancora fare per la nostra terra, dobbiamo cercare di recuperare la fiducia della gente. Il dialogo deve partire al più ' presto, per avviare  quel confronto urgente e necessario per radicare il partito sul territorio. L'esigenza di avere un partito radicato e strutturato e' forte. Impellente, soprattutto per chi ha deciso di aderire e di militare in un partito che mette al centro del suo agire il valore della partecipazione e che punta a diventare un punto di riferimento per giovani, donne, uomini e amministratori. Servono, insomma, Circoli aperti, attivi e funzionanti, punti di ascolto e di sintesi, terminali sensibili ed efficaci per arrestare un declino che siamo stati costretti a registrare durante le scorse elezioni, in una provincia, quella di Vibo Valentia, dove il centrosinistra e' ancora maggioranza''. ''Bisogna, dunque - ha concluso Censore - invertire la tendenza. Altrimenti non saremo mai l’alternativa da più' parti auspicata''

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