9 giugno 2010    

Luigi Paone espone “cento pezzi” di legno alle “Botteghe” del San Giovanni


Luigi Paone mentre trasforma il legno I “cento pezzi’ di Luigi Paone, l’artista catanzarese del legno, saranno esposti, per la prima volta, alle ‘Botteghe’ del San Giovanni a Catanzaro. Sul filo della  memoria Catanzaro è rappresentata in una forma  mai vista finora. In ciliegio, ulivo, cipresso, pino, tiglio, rosa ed erica: le opere esposte sono offerte agli occhi dei visitatori, ma anche al loro olfatto, perché emanano profumi intensi, ed al tatto per essere accarezzate. Maschere grottesche, volti boriosi ed enfiati dall’arroganza, costituiscono la sferzante critica al potere che, in un itinerario in cui sono presenti talune delle più prestigiose chiese della città, danno un’idea della formazione culturale dell’artista. Da lunedì 14 giugno - l’inaugurazione è programmata per le ore 17.30 - fino a sabato 19, si potranno visionare volti noti che hanno influenzato il Novecento, animali, oggetti di vita quotidiana e luoghi “cult” di Catanzaro come il Cavatore, la Chiesa di S. Omobono,  la Porta Marina, l’antico Teatro dell’Opera che inorgogliva la città accanto alla Basilica dell’Immacolata. Con una specificità: protagonista assoluto, questa volta, è il legno. Sempre vivo, perché anche se ha perduto la radice con la terra, è ancora   in grado, dopo la metamorfosi subita, di rilasciare odori ed evocare boschi lussureggianti. E’ il legno, plasmato dall’artigiano-artista, che racconta, attraverso manufatti di pregio che godono già del favore della critica, anzitutto il percorso umano di un artista dalla personalità versatile e complessa: Paone, 58 anni, catanzarese ‘doc’, fin da bambino,è innamorato del legno. E il suo grande  spasso è ammirare per ore ed ore i falegnami che, taciturni, danno corpo alla loro fervida immaginazione nelle botteghe della Catanzaro d’altri tempi. I "cento pezzi" di legno, accuratamente selezionati, Paone li vuole “condividere con tutti coloro che amano Catanzaro, ma soprattutto con gli aficionados del legno e del suo  suggestivo linguaggio”. Scrive di lui la dottoressa Laura Chiarella: “L’opera di Luigi Paone, artista del legno, è un esempio lampante della necessità costante di riflettere sulla questione ancestrale dell’indefinibilità dei confini tra artigianato ed arte”. Dietro ogni pezzo, c’è tanto impegno e lunghi periodi di lavoro appassionato trascorsi ad inchiodare, segare, levigare, dipingere. “Quando vedo un pezzo di buon legno anche per strada - spiega Paone - lo raccolgo sempre. Ci vedo già un sorriso di donna, un “tic” umano, sento il rumore di un oggetto, la voce di un potente… Vedo già, nella profondità delle pieghe del legno, il mistero da svelare, il messaggio nascosto che mi piace tirar fuori per farlo conoscere a tutti. Allora mi chiudo nel mio laboratorio,  e creo…” L’architetto Michele Principe, che opera nell'ambito dell'architettura interiors, design e grafica il cui campo di applicazione varia dal privato al pubblico, dalla residenza all'ambiente collettivo, è  intervenuto nello sviluppo del layout del percorso espositivo e nell'ideazione dell'allestimento. La mostra ha il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del capoluogo calabrese.

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