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21 gennaio 2009
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Pdl: una crociata contro l'attuale Governo regionale
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“Nasca un coordinamento dei Gruppi che in Consiglio si richiamano direttamente o indirettamente al Pdl e parta una crociata per liberare la Calabria da una Giunta regionale che è senza programmi, senza idee e fa un cattivo uso delle risorse pubbliche”.
E’ la proposta del capogruppo del Nuovo Psi Francesco Galati e del consigliere regionale di Forza Italia Pietro Aiello, emersa in un incontro svoltosi a Catanzaro tra i due esponenti politici “per analizzare, anche a seguito delle esortazioni del presidente Napolitano a fare meglio la nostra parte in Calabria, con l’attenzione dovuta le risultanti cui è autorevolmente pervenuta la settimana scorsa la Corte dei Conti. Conclusioni che – ad avviso di Galati ed Aiello – sono di grande attualità e
vanno tradotte in nuovo impegno politico ed amministrativo”.
“Le asserzioni della Corte dei Conti su come la Giunta regionale impiega i soldi pubblici – seguitano i due esponenti del centrodestra - , costituiscono un punto di non ritorno. Sono la scientifica dimostrazione che la diversità sbandierata quattro anni fa dal centrosinistra, per fare una campagna elettorale di promesse fallimentari, era uno specchietto per le allodole, ma i calabresi di sicuro non abboccheranno più”.
“Si potrebbero - affermano Galati ed Aiello - a riprova delle nostre critiche ad una maggioranza priva di proposte organiche, citare decine di casi, ma c’è un monumento alle inefficienze di questa maggioranza che è rappresentato proprio dalle pagine della relazione con cui la Corte dei Conti ha bocciato la Giunta regionale. Pagine che dovrebbero costituire l’oggetto di un’attenta seduta del Consiglio regionale, se davvero s’intendesse rimettere in cammino una Regione appesantita da gestioni inefficienti. Si dimostra, inoltre, che il Governo regionale in carica non solo non ha determinato alcuna delle svolte annunciate ma ha addirittura segnato preoccupanti passi indietro”.
Ad avviso di Galati ed Aiello “Quattro anni di legislatura non sono bastati alla maggioranza di centrosinistra per introdurre neanche una minima correzione di errori che pure non erano mancati in passato. Addirittura la magistratura contabile ha messo in evidenza come nel Governo della Calabria manchi ogni traccia di indirizzo programmatico-finanziario. Il che equivale esattamente a un epitaffio per una maggioranza e per una Giunta regionale che promettevano il rilancio della Calabria attraverso lo sviluppo e l’occupazione. Tale duro giudizio della Corte dei Conti, d’altronde, non è nuovo, basta, infatti, riandare a qualche mese fa, quando la Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti aveva ritenuto ‘assolutamente deprecabile la distribuzione pressoché incontrollata di aiuti ad imprese, in assenza di una strategia di sviluppo economica complessiva che andrebbe posta in essere dalla Regione’. Tradotti in linguaggio politico, i moniti della Corte dei Conti dimostrano che il Governo della Regione ha proceduto, fin qui, alla giornata, senza idee che andassero oltre la durata di ventiquattrore. I giudizi duri come pietre della Corte, purtroppo si aggiungono all’idea che è maturata nell’opinione pubblica italiana quando pensa alla Calabria, associata alla Campania di Bassolino quale esempio di degrado della politica meridionale e dell’incapacità del Partito democratico di assumere ruoli di governo e risolvere i problemi della gente”.
“Che si sia dinanzi a una maggiorana da tempo sfarinata - incalzano Galati ed Aiello - lo dimostra l’incapacità, da parte del centrosinistra, persino di fare una riflessione critica sui rilievi della Corte dei Conti, dato che nessuno ritiene affidabile la patetica difesa della Regione affidata al vicepresidente Cersosimo, talmente grottesca da non poter essere neppure presa in considerazione”.
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