21 gennaio 2009    

Il Presidente Napolitano al Teatro ''Francesco Cilea'' (di Cristina Cortese)


Il Presidente della Repubblica a Reggio accompagnato dal Prefetto Franco MusolinoLa città dello Stretto culla del sentimento patriottico: è un orgoglio che aleggia forte al teatro “Cilea” che ospita, la sera di giovedì 15 gennaio, il primo momento della visita reggina del Presidente della Repubblica. Qui,  un religioso silenzio, di sentito rispetto, accompagna il concerto che l’orchestra sinfonica del teatro comunale diretta dal maestro Rosario Presutti ed il coro guidato dal maestro Bruno Tirotta tengono in onore di Giorgio Napolitano. Cinquanta minuti prevede il rigido protocollo; un tempo che, comunque, si rivela sufficiente per offrire al Capo dello Stato una selezionatissima sequenza di brani che toccano l’anima. Si comincia con l’Inno Nazionale e si finisce “Preghiera” dalla Cavalleria Rusticana di Mascagni, passando per un patrimonio immortale, quale la “Sinfonia” dalle nozze di Figaro di Mozart; “Sinfonia” dal Barbiere di Siviglia di Rossigni; “Va pensiero sull’ali dorate” dal Nabucco; “Gli arredi festivi” dal Nabucco di Verdi; Quattro Preludi dalla Carmen di Bizet; “Intermezzo dalla Cavalleria rusticana” di Mascagni; “Coro a bocca chiusa” dalla Madama Butterfly di Puccini.L'Orchestra ed il Coro ''Francesco Cilea'' nel concerto in onore di Napolitano

Arrivano gli applausi finali che si uniscono a quelli che, all’inizio, avevano salutato l’ingesso del Capo dello Stato sul palco d’onore, insieme con il sindaco Scopelliti e il governatore Loiero, con a fianco le rispettive signore Barbara e Maria. Certo l’occhio non può “rubare” le piccole emozioni del dietro le quinte perché un fascio di fiori è posto proprio al centro del palco, ma si saprà subito dopo dell’apprezzamento espresso dal Presidente della Repubblica al sindaco Scopelliti per la bellezza del teatro reggino, del quale ha voluto conoscere la storia e il cartellone proposto al pubblico. Ancora, Giorgio Napolitano ha sentito di incontrare il maestro del coro, Bruno Tirotta. “Sì, il Capo dello Stato si è congratulato per il coro, dicendo che non è facile dirigerlo- ammette lo stesso maestro-. Per me, inutile dirlo, è stato un momento  profondamente gratificante, dimostrare che, questa terra- e mi piace comprendere la Calabria intera- riesce a parlare al Paese intero con la sua arte e con i suoi uomini. Come dire: ci siamo anche noi, a pieno titolo”.

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